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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Maggio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 31
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2013-01656
APPROVAZIONE DELL'AGGIORNAMENTO DELLA GOVERNANCE, DEL NUOVO STATUTO E DELLE RELATIVE MODIFICHE AI PATTI PARASOCIALI RELATIVI AD IREN S.P.A. E PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201301656/064, presentata
dalla Giunta Comunale in data 12 aprile 2013, avete per oggetto:

\"Approvazione dell'aggiornamento della governance, del nuovo Statuto e delle
relative modifiche ai patti parasociali relativi ad IREN S.p.A. e provvedimenti
conseguenti\".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Continuiamo l'esame degli emendamenti.
L'emendamento n. 2711, presentato dal Vicesindaco, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Questo emendamento della Giunta è quello che è stato concordato sia con Reggio
Emilia sia con Genova; poi Genova l'ha cambiato. L'emendamento dice
sostanzialmente che il punto dell'organizzazione aziendale (che è ancora allegato al
2.5) deve essere inteso come linee guida e che tutta la decisione rimane in capo al
nuovo Consiglio d'amministrazione che si andrà a determinare.
È evidente che se viene accolta la deliberazione per votare per parti separate, in cui
questa parte viene stralciata, ovviamente questo emendamento non ha più significato.
Per cui, per il verbale, la Giunta dichiara che nel caso in cui venga poi approvato
quell'emendamento, questo emendamento non deve essere inserito.
Siccome però non lo sappiamo, è bene che lo votiamo, in modo tale che se per caso
l'altro emendamento non passa, almeno siamo di fronte al fatto che quelle sono
considerate linee guida.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Mi ricorda solo le tempistiche degli interventi, Presidente? Tre minuti?

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Tre minuti un Consigliere per Gruppo e due minuti tutti gli altri.

MARRONE Maurizio
Tre minuti non bastano, ma tanto approfitterò anche in futuro, continuando la mia
opera ostruzionistica, nel sottolineare che in realtà questo emendamento di Giunta
prova che quel carattere di intangibilità e di osservanza quasi sacrale del testo che ci
veniva consegnato dalla mediazione tra le Amministrazioni, in realtà era
semplicemente una burla. Perché il fatto che altre Amministrazioni, nelle loro
deliberazioni, abbiano deciso di degradare le linee guida (che è un modo molto
elegante e burocratico per dire che non sono vincolanti per niente), delle decisioni
strategiche che erano state inserite rispetto ai patti di sindacato di voto e ai patti
parasociali; ovvero quegli elementi che (non devo spiegarlo a voi, ma lo ricordiamo a
onore di verbale) vanno a decidere gli equilibri, l'influenza reale, il corpo reale della
governance, oltre al piano strategico, al piano industriale.
Quindi, anche il tema fondamentale delle grandi aziende IREN di primo livello, visto
che la holding è una scatola vuota che si limita a dirigere e ad amministrare, dimostra
che questa Sala Rossa, votando questo emendamento, rinuncia completamente,
assolutamente e integralmente alla sua funzione di indirizzo e controllo, che - dal
momento che la Riforma costituzionale ci ha tolto tutti i poteri amministrativi diretti,
tolti quelli tributari e di Bilancio, e li ha consegnati nelle mani della Giunta - è
l'unica funzione che ci rimane. E noi, di volta in volta, stiamo rinunciando a
esercitarla.
Ce lo dobbiamo dire. A me fa molto piacere approfittare di questi reiterati interventi
per ricordarlo. Mi spiace molto che invece questo indirizzo verrà verosimilmente
accolto dalla Sala Rossa.
Mi spiace anche che ci stiamo a raccontare che si va a snellire la governance, quando
in realtà consegniamo le chiavi a chi verrà nominato dalla Giunta tramite il veicolo di
FSU all'interno di IREN. Quindi, semplicemente il Consiglio rinuncerà a esercitare
un indirizzo e un controllo; invece, mantenendo queste neo-linee guida a rango di
dignità di Statuto e di deliberazione, quantomeno si poteva dare un indirizzo reale,
che poi poteva essere verificato con gli strumenti Consiliari.
Noi stiamo rinunciando a farlo. Io sinceramente rimango basito dal vedere i continui
voltafaccia che questa Sala Rossa dimostra negli orientamenti. Non ho visto neanche
battere ciglio rispetto all'affermazione, sottolineata correttamente dal Capogruppo
Tronzano, che la maggioranza ha annunciato di votare un documento che dà
l'impegno alla Giunta di vendere GTT, cosa che a noi Fratelli d'Italia va anche bene,
capovolgendo completamente quello che è stato l'indirizzo che invece voleva dare e
ha dato, pochi giorni fa, nello scorso Consiglio.
Evidentemente, queste polemiche che hanno fatto passare degli indirizzi, che però
hanno una validità giuridica e formale di indirizzo, e quella rimane, evidentemente
erano solo frutto di problemi di equilibri di potere interno che evidentemente qualche
riunione domenicale e qualche altra riunione invece avvenuta poco tempo fa, tra urla
e schiamazzi...

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La invito a concludere.

MARRONE Maurizio
...nella Sala matrimoni, evidentemente ha sanato. Quindi, è la prova che questo
centrosinistra delle reali strategie delle partecipate Comunali non gli interessa
veramente niente.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
2711:
Presenti 26, favorevoli 25, contrari 1.
L'emendamento n. 2711 è approvato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'emendamento n. 2787, presentato dal Vicesindaco, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Si tratta dell'emendamento votato a Genova, che dice che c'è pari dignità nel
formulare i cinque nomi: due dell'area torinese, due dell'area genovese e uno di
comune accordo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Questo ulteriore emendamento di Giunta, se fosse un indirizzo così condiviso, non si
capisce perché non sia presente nel testo della deliberazione originariamente. Anche
in questo caso, evidentemente qualcosa è cambiato. Quindi, è un'ulteriore modifica
da parte delle nostre controparti all'interno della partecipazione azionaria di IREN.
Lo ripeto, nuovamente a dimostrazione che realtà questa Amministrazione non ha
avuto la volontà di incidere per andare a modificare gli aspetti che non convincevano
e che non piacevano. Anche in merito al 51% di controllo pubblico, che scopriamo
essere presente in una mozione di indirizzo del PD, non si capisce come mai
l'Amministrazione di Giunta del PD non abbia portato questo elemento già in fase
preliminare di trattativa con le altre Giunte, perché avrebbe potuto veramente essere
la chiave di volta anche per instaurare un contatto di confronto e di dialogo reale e
non fittizio, come quello che si sta svolgendo riguardo le righe di singoli
emendamenti, di singole mozioni di mero accompagnamento.
Purtroppo, questo non è avvenuto e noi ce ne rammarichiamo, perché evidentemente
tradisce la volontà di non vendere alcunché. Sono pronto a scommettere che, tolte le
azioni di puro risparmio, senza peso di voto, nulla sarà venduto, perché il peso del
diritto di voto interno alla società, evidentemente, fa troppo gola a questa Giunta per
potervi rinunciare, anche se può portare dei benefici di tipo patrimoniale alla Città.
Semplicemente continuiamo a evidenziare nel merito di questo emendamento che la
volontà di dire che in realtà si alleggerisce, si ritira il peso delle singole
Amministrazioni, in realtà è meramente fittizio, dal momento che ovviamente FSU
diventa un semplice contenitore che, nonostante abbia un suo C.d.A., dei suoi vertici
formalmente eletti, che percepiscono anche il gettone, è una mera cinghia di
trasmissione di indicazioni che provengono dalla Giunta; sono, quindi, scelte in
quella sede, senza alcuna valutazione discrezionale, professionale, di indirizzo da
parte di questi soggetti.
Per cui, sinceramente, anche in questo caso, non posso anticipare se il voto sarà
negativo, o di mera partecipazione o di astensione. C'è una non condivisione della
prassi del metodo prima ancora che del merito. Di sicuro non possiamo dire, in virtù
anche di questo emendamento, che ci sia una reale volontà di andare oltre il peso di
influenza territoriale e invece rimanere sull'indicazione e l'individuazione dei vertici
per il loro merito.
Anche il fatto che il quinto nominativo debba essere concordato, fa capire
chiaramente..., nel senso che se un amministratore è capace, è meritevole ed è bravo,
lo è sia che sia individuato da Torino, sia che sia individuato da Genova, sia che sia
individuato di comune accordo da Torino e Genova.
Di fronte a questa indicazione, mi chiedo come mai non si sia inserita la previsione
che Torino ne indicasse due, Genova ne indicasse due e uno non fosse indicato
invece di comune accordo tra Torino e Genova, ma non tramite FSU, bensì
direttamente nel Cda.
Semplicemente uno schermo per diluire ulteriormente i passaggi da Giunta a società
partecipata, senza neanche ovviamente andare a coinvolgere direttamente il
Consiglio. Passaggio che (l'abbiamo già detto, ma lo ripetiamo) è stato sottolineato
anche dall'assenza di volontà di organizzare un'audizione in Commissione di questi
soggetti, proprio a dimostrazione che in realtà è un mero schermo giuridico.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
2787:
Presenti 26, favorevoli 25, contrari 1.
L'emendamento n. 2787 è approvato.

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