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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201301656/064, presentata dalla Giunta Comunale in data 12 aprile 2013, avete per oggetto: \"Approvazione dell'aggiornamento della governance, del nuovo Statuto e delle relative modifiche ai patti parasociali relativi ad IREN S.p.A. e provvedimenti conseguenti\". FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Continuiamo l'esame degli emendamenti. L'emendamento n. 2711, presentato dal Vicesindaco, recita: FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Questo emendamento della Giunta è quello che è stato concordato sia con Reggio Emilia sia con Genova; poi Genova l'ha cambiato. L'emendamento dice sostanzialmente che il punto dell'organizzazione aziendale (che è ancora allegato al 2.5) deve essere inteso come linee guida e che tutta la decisione rimane in capo al nuovo Consiglio d'amministrazione che si andrà a determinare. È evidente che se viene accolta la deliberazione per votare per parti separate, in cui questa parte viene stralciata, ovviamente questo emendamento non ha più significato. Per cui, per il verbale, la Giunta dichiara che nel caso in cui venga poi approvato quell'emendamento, questo emendamento non deve essere inserito. Siccome però non lo sappiamo, è bene che lo votiamo, in modo tale che se per caso l'altro emendamento non passa, almeno siamo di fronte al fatto che quelle sono considerate linee guida. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Mi ricorda solo le tempistiche degli interventi, Presidente? Tre minuti? FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Tre minuti un Consigliere per Gruppo e due minuti tutti gli altri. MARRONE Maurizio Tre minuti non bastano, ma tanto approfitterò anche in futuro, continuando la mia opera ostruzionistica, nel sottolineare che in realtà questo emendamento di Giunta prova che quel carattere di intangibilità e di osservanza quasi sacrale del testo che ci veniva consegnato dalla mediazione tra le Amministrazioni, in realtà era semplicemente una burla. Perché il fatto che altre Amministrazioni, nelle loro deliberazioni, abbiano deciso di degradare le linee guida (che è un modo molto elegante e burocratico per dire che non sono vincolanti per niente), delle decisioni strategiche che erano state inserite rispetto ai patti di sindacato di voto e ai patti parasociali; ovvero quegli elementi che (non devo spiegarlo a voi, ma lo ricordiamo a onore di verbale) vanno a decidere gli equilibri, l'influenza reale, il corpo reale della governance, oltre al piano strategico, al piano industriale. Quindi, anche il tema fondamentale delle grandi aziende IREN di primo livello, visto che la holding è una scatola vuota che si limita a dirigere e ad amministrare, dimostra che questa Sala Rossa, votando questo emendamento, rinuncia completamente, assolutamente e integralmente alla sua funzione di indirizzo e controllo, che - dal momento che la Riforma costituzionale ci ha tolto tutti i poteri amministrativi diretti, tolti quelli tributari e di Bilancio, e li ha consegnati nelle mani della Giunta - è l'unica funzione che ci rimane. E noi, di volta in volta, stiamo rinunciando a esercitarla. Ce lo dobbiamo dire. A me fa molto piacere approfittare di questi reiterati interventi per ricordarlo. Mi spiace molto che invece questo indirizzo verrà verosimilmente accolto dalla Sala Rossa. Mi spiace anche che ci stiamo a raccontare che si va a snellire la governance, quando in realtà consegniamo le chiavi a chi verrà nominato dalla Giunta tramite il veicolo di FSU all'interno di IREN. Quindi, semplicemente il Consiglio rinuncerà a esercitare un indirizzo e un controllo; invece, mantenendo queste neo-linee guida a rango di dignità di Statuto e di deliberazione, quantomeno si poteva dare un indirizzo reale, che poi poteva essere verificato con gli strumenti Consiliari. Noi stiamo rinunciando a farlo. Io sinceramente rimango basito dal vedere i continui voltafaccia che questa Sala Rossa dimostra negli orientamenti. Non ho visto neanche battere ciglio rispetto all'affermazione, sottolineata correttamente dal Capogruppo Tronzano, che la maggioranza ha annunciato di votare un documento che dà l'impegno alla Giunta di vendere GTT, cosa che a noi Fratelli d'Italia va anche bene, capovolgendo completamente quello che è stato l'indirizzo che invece voleva dare e ha dato, pochi giorni fa, nello scorso Consiglio. Evidentemente, queste polemiche che hanno fatto passare degli indirizzi, che però hanno una validità giuridica e formale di indirizzo, e quella rimane, evidentemente erano solo frutto di problemi di equilibri di potere interno che evidentemente qualche riunione domenicale e qualche altra riunione invece avvenuta poco tempo fa, tra urla e schiamazzi... FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La invito a concludere. MARRONE Maurizio ...nella Sala matrimoni, evidentemente ha sanato. Quindi, è la prova che questo centrosinistra delle reali strategie delle partecipate Comunali non gli interessa veramente niente. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2711: Presenti 26, favorevoli 25, contrari 1. L'emendamento n. 2711 è approvato. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) L'emendamento n. 2787, presentato dal Vicesindaco, recita: FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Si tratta dell'emendamento votato a Genova, che dice che c'è pari dignità nel formulare i cinque nomi: due dell'area torinese, due dell'area genovese e uno di comune accordo. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Questo ulteriore emendamento di Giunta, se fosse un indirizzo così condiviso, non si capisce perché non sia presente nel testo della deliberazione originariamente. Anche in questo caso, evidentemente qualcosa è cambiato. Quindi, è un'ulteriore modifica da parte delle nostre controparti all'interno della partecipazione azionaria di IREN. Lo ripeto, nuovamente a dimostrazione che realtà questa Amministrazione non ha avuto la volontà di incidere per andare a modificare gli aspetti che non convincevano e che non piacevano. Anche in merito al 51% di controllo pubblico, che scopriamo essere presente in una mozione di indirizzo del PD, non si capisce come mai l'Amministrazione di Giunta del PD non abbia portato questo elemento già in fase preliminare di trattativa con le altre Giunte, perché avrebbe potuto veramente essere la chiave di volta anche per instaurare un contatto di confronto e di dialogo reale e non fittizio, come quello che si sta svolgendo riguardo le righe di singoli emendamenti, di singole mozioni di mero accompagnamento. Purtroppo, questo non è avvenuto e noi ce ne rammarichiamo, perché evidentemente tradisce la volontà di non vendere alcunché. Sono pronto a scommettere che, tolte le azioni di puro risparmio, senza peso di voto, nulla sarà venduto, perché il peso del diritto di voto interno alla società, evidentemente, fa troppo gola a questa Giunta per potervi rinunciare, anche se può portare dei benefici di tipo patrimoniale alla Città. Semplicemente continuiamo a evidenziare nel merito di questo emendamento che la volontà di dire che in realtà si alleggerisce, si ritira il peso delle singole Amministrazioni, in realtà è meramente fittizio, dal momento che ovviamente FSU diventa un semplice contenitore che, nonostante abbia un suo C.d.A., dei suoi vertici formalmente eletti, che percepiscono anche il gettone, è una mera cinghia di trasmissione di indicazioni che provengono dalla Giunta; sono, quindi, scelte in quella sede, senza alcuna valutazione discrezionale, professionale, di indirizzo da parte di questi soggetti. Per cui, sinceramente, anche in questo caso, non posso anticipare se il voto sarà negativo, o di mera partecipazione o di astensione. C'è una non condivisione della prassi del metodo prima ancora che del merito. Di sicuro non possiamo dire, in virtù anche di questo emendamento, che ci sia una reale volontà di andare oltre il peso di influenza territoriale e invece rimanere sull'indicazione e l'individuazione dei vertici per il loro merito. Anche il fatto che il quinto nominativo debba essere concordato, fa capire chiaramente..., nel senso che se un amministratore è capace, è meritevole ed è bravo, lo è sia che sia individuato da Torino, sia che sia individuato da Genova, sia che sia individuato di comune accordo da Torino e Genova. Di fronte a questa indicazione, mi chiedo come mai non si sia inserita la previsione che Torino ne indicasse due, Genova ne indicasse due e uno non fosse indicato invece di comune accordo tra Torino e Genova, ma non tramite FSU, bensì direttamente nel Cda. Semplicemente uno schermo per diluire ulteriormente i passaggi da Giunta a società partecipata, senza neanche ovviamente andare a coinvolgere direttamente il Consiglio. Passaggio che (l'abbiamo già detto, ma lo ripetiamo) è stato sottolineato anche dall'assenza di volontà di organizzare un'audizione in Commissione di questi soggetti, proprio a dimostrazione che in realtà è un mero schermo giuridico. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2787: Presenti 26, favorevoli 25, contrari 1. L'emendamento n. 2787 è approvato. |