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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Comunico al Consiglio Comunale che il Comune di Torino ha ricevuto un riconoscimento da parte di Legambiente in merito alla deliberazione sul Regolamento degli orti urbani, che è stata approvata pochi giorni fa. Tra l'altro, il premio è stato poi ritirato dal Presidente della Commissione Ambiente. Comunico, inoltre, che sono pervenute due richieste di comunicazioni al Sindaco. La prima richiesta di comunicazioni, presentata dal Consigliere Liardo, è in merito alla situazione attuale dei dipendenti dell'ex CSEA, che dovranno essere riassunti dal Comune. In merito a questa richiesta di comunicazioni, si è deciso di rimandare l'argomento, quindi di non dibatterla e non accoglierla in Consiglio, ma di rimandare l'argomento in sede di III Commissione Consiliare Permanente alla presenza dell'Assessore Passoni e del Direttore Agagliati, Direttore delle Risorse Umane. Inviterò, poi, il Presidente della Commissione - le farò la comunicazione - a concordare... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non si discute. È una presa d'atto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, sull'ordine dei lavori sì, però questa è una comunicazione di cui non si è concesso il dibattito in Aula. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Mangone. MANGONE Domenico Credo che sia diritto di ogni Consigliere intervenire almeno sull'ordine dei lavori. Volevo solo dire che la Commissione era già stata programmata per gli inizi di maggio. Su sollecitazione del Capogruppo del Partito Democratico, oggi abbiamo inviato le convocazioni per poterla fare già questo mercoledì. Ma era già stata messa in programma. In ogni caso, ringrazio il Consigliere Liardo per lo stimolo che ci ha dato. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Bene, allora era conveniente ascoltarla a margine del tema. L'altra richiesta di comunicazioni, a firma dei Consiglieri Liardo, Grimaldi e Paolino, è in merito alla ventilata chiusura dell'azienda "Kerry Italia", detta anche "Kerry Ingredients & Flavours S.p.A." di Torino con la possibilità di trasferimento in altro sito non in Regione Piemonte, ovvero a Mozzo, Provincia di Bergamo. Sul tema si è definito solo di intervenire brevissimamente da parte dei proponenti per illustrare l'argomento; il Vicesindaco replicherà per quanto di sua conoscenza per poi definire un approfondimento ulteriore in altra sede. Prego, Consigliere Liardo, se vuole cominciare lei, poi interverranno i Consiglieri Grimaldi e Paolino. La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Non sapevo che anche altri Consiglieri avessero presentato una richiesta di comunicazioni sullo stesso argomento; non sapevo di essere in compagnia, ma mi fa piacere. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, assolutamente, non ho di questi problemi, Consigliere Sbriglio. Volevo solo portare questo Consiglio a conoscenza di una situazione, alla quale, purtroppo, questa città ormai ci ha abituati. L'eventuale chiusura causa uno spostamento, cioè una ricollocazione della stessa azienda, in piccola parte purtroppo. Quello che, però, vorrei sottolineare è che si tratta di un'azienda molto attiva; è un'azienda che ha un fatturato notevole e questo spostamento accade solo ed esclusivamente per una riorganizzazione logistica. Io vorrei sensibilizzare l'Assessore competente e il Sindaco, che ringrazio per la sua attenzione, riguardo quello che sta succedendo praticamente quotidianamente. Ci sono aziende che chiudono perché hanno gravi problemi di Bilancio e - non è una consolazione - non è il caso della "Kerry", che produce coloranti per alimenti. La perdita dei posti di lavoro nell'area torinese sarebbe di 75 unità, che è veramente una situazione che questa città non si può permettere. Io inviterei l'Assessore competente non solo ad esprimere solidarietà, ma a cercare anche in qualche modo una soluzione con l'azienda, proprio perché - ripeto, rimarco e sottolineo questo aspetto - l'azienda non ha problemi di fatturato o di vendite, anzi, mi risulta che i lavoratori dell'area torinese, come nelle altre realtà dislocate nel territorio nazionale, abbiano addirittura un premio di produzione. Di conseguenza, è opportuno che si possa fare tutto il possibile affinché questa azienda non venga delocalizzata dalla nostra città. Ringrazio il Presidente, il Sindaco e l'Assessore competente per l'ascolto. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Da alcuni mesi io ed il Consigliere Paolino siamo stati contattati dai lavoratori e dai Sindacati, perché erano molto preoccupati di non aver avuto risposte negli scorsi mesi dall'azienda sul futuro della "Kerry Ingredients & Flavours S.p.A.". Purtroppo, venerdì scorso sono stati raggiunti da una comunicazione improvvisa da parte degli imprenditori nella quale venivano informati della decisione di spostare i siti italiani in altre sedi internazionali e, in qualche modo, di far trasferire in altre sedi il 90% dei volumi produttivi di Torino. Negli scorsi mesi, con il Consigliere Paolino abbiamo anche chiesto degli approfondimenti all'Assessore circa il futuro industriale dell'azienda. A questo punto, grazie a questa richiesta di comunicazioni, vorremmo capire se siano effettivamente a rischio i 74 lavoratori che operano nelle sedi torinesi, visto che - come diceva anche il Consigliere Liardo - l'azienda è considerata sana (nel senso che è sempre stata in attivo, realizzando consistenti utili con importanti aziende del settore alimentare, anche piemontese) e visto che negli scorsi mesi era girata la voce che i motivi potessero essere urbanistici. Con il Consigliere Paolino ci eravamo già allertati per capire se queste voci erano vere e, dopo un approfondimento, abbiamo capito che venivano messe in giro anche per iniziare ad introdurre proprio il tema dell'uscita dal sistema torinese. Per questo motivo speriamo che la questione si possa approfondire anche in sede di Commissione, ma soprattutto che la Giunta possa da subito interloquire con gli imprenditori e capire se si può bloccare questo processo o interromperlo, auspicando che la "Kerry" rimanga nel nostro territorio. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) La questione Kerry è conosciuta da tempo, ha avuto diverse vicissitudini e ha anche cambiato diverse volte proprietà. Contemporaneamente è vero che si tratta di un'azienda che non ha problemi, nonostante la crisi, stante il tipo di prodotto realizzato, il livello di qualità e di competenza. L'azienda aveva già cercato di dire che il mantenimento dell'attuale sede è messa in discussione perché non rappresenta la posizione migliore in città: non ha possibilità di sviluppo, come tutte le aziende che si trovano in città, in particolare in un'area di trasformazione come quella. Però questo non può essere un motivo per trasferire l'azienda; noi abbiamo altre decine di esempi in cui c'è stata una liberazione dell'area destinata per altri scopi, ma mai nessuno ha posto il problema di trasferire l'azienda per questa ragione. Per cui, la chiusura non può essere motivata sulla base di cosa prevede il Piano Regolatore ("se...", "nel caso in cui...") o la Variante n. 200; nel senso che ci sono altre aziende che insitano nell'area prevista dalla Variante n. 200, con cui si sta dialogando - ciò si può fare assolutamente anche con la Kerry - per cercare la migliore soluzione possibile per la ricollocazione, che comunque non avviene domani mattina, ma richiede molti anni. A me, e ai Consiglieri, risulta che venerdì c'è stata una comunicazione verbale sulla possibile chiusura dell'azienda a partire dall'anno prossimo. Questo ci dà il tempo per approfondire la questione; intanto per evitare assolutamente che venga adottata questa motivazione a giustificazione della chiusura, e nello stesso tempo per cercare un dialogo che ci consenta (come in altri casi: in alcuni casi sì, in altri no) di trovare una soluzione di ricollocazione, se questa è la necessità, che sia soddisfacente per l'azienda e dia prospettive non solo dal punto di vista del mantenimento, ma anche del suo sviluppo. Siccome da venerdì non c'è stato il tempo, credo (come giustamente veniva richiesto) sia necessario interloquire sia con l'azienda, sia con le organizzazioni sindacali presenti, in modo tale da concertare un'azione che porti alla salvaguardia dell'azienda e dei posti di lavoro ad essa connessi. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La trattazione di questo argomento viene inviato alla Commissione competente, con dovizia di dettagli che oggi non siamo in grado di avere. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non ancora. Tra l'altro il Presidente di Commissione adesso non c'è, ma avendo trattato solo oggi questo argomento, la richiesta la manderemo al Presidente per definire la data. |