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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Aprile 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 8

Comunicazioni del Presidente su Riconoscimento da parte di Legambiente della deliberazione sul Regolamento degli orti urbani
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Comunico al Consiglio Comunale che il Comune di Torino ha ricevuto un
riconoscimento da parte di Legambiente in merito alla deliberazione sul
Regolamento degli orti urbani, che è stata approvata pochi giorni fa.
Tra l'altro, il premio è stato poi ritirato dal Presidente della Commissione Ambiente.
Comunico, inoltre, che sono pervenute due richieste di comunicazioni al Sindaco.
La prima richiesta di comunicazioni, presentata dal Consigliere Liardo, è in merito
alla situazione attuale dei dipendenti dell'ex CSEA, che dovranno essere riassunti dal
Comune. In merito a questa richiesta di comunicazioni, si è deciso di rimandare
l'argomento, quindi di non dibatterla e non accoglierla in Consiglio, ma di rimandare
l'argomento in sede di III Commissione Consiliare Permanente alla presenza
dell'Assessore Passoni e del Direttore Agagliati, Direttore delle Risorse Umane.
Inviterò, poi, il Presidente della Commissione - le farò la comunicazione - a
concordare... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non si discute. È una
presa d'atto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, sull'ordine dei lavori sì,
però questa è una comunicazione di cui non si è concesso il dibattito in Aula.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Mangone.

MANGONE Domenico
Credo che sia diritto di ogni Consigliere intervenire almeno sull'ordine dei lavori.
Volevo solo dire che la Commissione era già stata programmata per gli inizi di
maggio.
Su sollecitazione del Capogruppo del Partito Democratico, oggi abbiamo inviato le
convocazioni per poterla fare già questo mercoledì. Ma era già stata messa in
programma.
In ogni caso, ringrazio il Consigliere Liardo per lo stimolo che ci ha dato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Bene, allora era conveniente ascoltarla a margine del tema.
L'altra richiesta di comunicazioni, a firma dei Consiglieri Liardo, Grimaldi e
Paolino, è in merito alla ventilata chiusura dell'azienda "Kerry Italia", detta anche
"Kerry Ingredients & Flavours S.p.A." di Torino con la possibilità di trasferimento in
altro sito non in Regione Piemonte, ovvero a Mozzo, Provincia di Bergamo.
Sul tema si è definito solo di intervenire brevissimamente da parte dei proponenti per
illustrare l'argomento; il Vicesindaco replicherà per quanto di sua conoscenza per poi
definire un approfondimento ulteriore in altra sede.
Prego, Consigliere Liardo, se vuole cominciare lei, poi interverranno i Consiglieri
Grimaldi e Paolino.
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Non sapevo che anche altri Consiglieri avessero presentato una richiesta di
comunicazioni sullo stesso argomento; non sapevo di essere in compagnia, ma mi fa
piacere. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, assolutamente, non ho di
questi problemi, Consigliere Sbriglio.
Volevo solo portare questo Consiglio a conoscenza di una situazione, alla quale,
purtroppo, questa città ormai ci ha abituati. L'eventuale chiusura causa uno
spostamento, cioè una ricollocazione della stessa azienda, in piccola parte purtroppo.
Quello che, però, vorrei sottolineare è che si tratta di un'azienda molto attiva; è
un'azienda che ha un fatturato notevole e questo spostamento accade solo ed
esclusivamente per una riorganizzazione logistica.
Io vorrei sensibilizzare l'Assessore competente e il Sindaco, che ringrazio per la sua
attenzione, riguardo quello che sta succedendo praticamente quotidianamente. Ci
sono aziende che chiudono perché hanno gravi problemi di Bilancio e - non è una
consolazione - non è il caso della "Kerry", che produce coloranti per alimenti. La
perdita dei posti di lavoro nell'area torinese sarebbe di 75 unità, che è veramente una
situazione che questa città non si può permettere.
Io inviterei l'Assessore competente non solo ad esprimere solidarietà, ma a cercare
anche in qualche modo una soluzione con l'azienda, proprio perché - ripeto, rimarco
e sottolineo questo aspetto - l'azienda non ha problemi di fatturato o di vendite, anzi,
mi risulta che i lavoratori dell'area torinese, come nelle altre realtà dislocate nel
territorio nazionale, abbiano addirittura un premio di produzione. Di conseguenza, è
opportuno che si possa fare tutto il possibile affinché questa azienda non venga
delocalizzata dalla nostra città.
Ringrazio il Presidente, il Sindaco e l'Assessore competente per l'ascolto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Da alcuni mesi io ed il Consigliere Paolino siamo stati contattati dai lavoratori e dai
Sindacati, perché erano molto preoccupati di non aver avuto risposte negli scorsi
mesi dall'azienda sul futuro della "Kerry Ingredients & Flavours S.p.A.". Purtroppo,
venerdì scorso sono stati raggiunti da una comunicazione improvvisa da parte degli
imprenditori nella quale venivano informati della decisione di spostare i siti italiani
in altre sedi internazionali e, in qualche modo, di far trasferire in altre sedi il 90% dei
volumi produttivi di Torino. Negli scorsi mesi, con il Consigliere Paolino abbiamo
anche chiesto degli approfondimenti all'Assessore circa il futuro industriale
dell'azienda.
A questo punto, grazie a questa richiesta di comunicazioni, vorremmo capire se siano
effettivamente a rischio i 74 lavoratori che operano nelle sedi torinesi, visto che -
come diceva anche il Consigliere Liardo - l'azienda è considerata sana (nel senso che
è sempre stata in attivo, realizzando consistenti utili con importanti aziende del
settore alimentare, anche piemontese) e visto che negli scorsi mesi era girata la voce
che i motivi potessero essere urbanistici. Con il Consigliere Paolino ci eravamo già
allertati per capire se queste voci erano vere e, dopo un approfondimento, abbiamo
capito che venivano messe in giro anche per iniziare ad introdurre proprio il tema
dell'uscita dal sistema torinese.
Per questo motivo speriamo che la questione si possa approfondire anche in sede di
Commissione, ma soprattutto che la Giunta possa da subito interloquire con gli
imprenditori e capire se si può bloccare questo processo o interromperlo, auspicando
che la "Kerry" rimanga nel nostro territorio.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
La questione Kerry è conosciuta da tempo, ha avuto diverse vicissitudini e ha anche
cambiato diverse volte proprietà. Contemporaneamente è vero che si tratta di
un'azienda che non ha problemi, nonostante la crisi, stante il tipo di prodotto
realizzato, il livello di qualità e di competenza.
L'azienda aveva già cercato di dire che il mantenimento dell'attuale sede è messa in
discussione perché non rappresenta la posizione migliore in città: non ha possibilità
di sviluppo, come tutte le aziende che si trovano in città, in particolare in un'area di
trasformazione come quella.
Però questo non può essere un motivo per trasferire l'azienda; noi abbiamo altre
decine di esempi in cui c'è stata una liberazione dell'area destinata per altri scopi, ma
mai nessuno ha posto il problema di trasferire l'azienda per questa ragione.
Per cui, la chiusura non può essere motivata sulla base di cosa prevede il Piano
Regolatore ("se...", "nel caso in cui...") o la Variante n. 200; nel senso che ci sono
altre aziende che insitano nell'area prevista dalla Variante n. 200, con cui si sta
dialogando - ciò si può fare assolutamente anche con la Kerry - per cercare la
migliore soluzione possibile per la ricollocazione, che comunque non avviene
domani mattina, ma richiede molti anni.
A me, e ai Consiglieri, risulta che venerdì c'è stata una comunicazione verbale sulla
possibile chiusura dell'azienda a partire dall'anno prossimo. Questo ci dà il tempo
per approfondire la questione; intanto per evitare assolutamente che venga adottata
questa motivazione a giustificazione della chiusura, e nello stesso tempo per cercare
un dialogo che ci consenta (come in altri casi: in alcuni casi sì, in altri no) di trovare
una soluzione di ricollocazione, se questa è la necessità, che sia soddisfacente per
l'azienda e dia prospettive non solo dal punto di vista del mantenimento, ma anche
del suo sviluppo.
Siccome da venerdì non c'è stato il tempo, credo (come giustamente veniva
richiesto) sia necessario interloquire sia con l'azienda, sia con le organizzazioni
sindacali presenti, in modo tale da concertare un'azione che porti alla salvaguardia
dell'azienda e dei posti di lavoro ad essa connessi.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La trattazione di questo argomento viene inviato alla Commissione competente, con
dovizia di dettagli che oggi non siamo in grado di avere. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, non ancora. Tra l'altro il Presidente di Commissione adesso non
c'è, ma avendo trattato solo oggi questo argomento, la richiesta la manderemo al
Presidente per definire la data.

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