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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201307003/002, presentata in data 3 dicembre 2012, avente per oggetto: "Alloggi di custodia - Qual è la situazione?" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) L'interpellanza, che, in realtà, è già stata parzialmente discussa, richiedeva informazioni circa gli alloggi di custodia: quali e quanti siano gli alloggi in custodia attualmente assegnati; se esistano situazioni in cui vi siano utilizzi gratuiti e se si sia a conoscenza di casi in cui non venga rilasciato l'alloggio, nonostante la cessata esigenza di servizio. Come ho detto l'altra volta, in realtà questa procedura richiedeva una verifica per ogni Settore, in quanto ogni Settore è responsabile dei propri alloggi e, naturalmente, dei propri Settori, e allo stato pertanto è stata predisposta una risposta sinottica, che naturalmente eviterò di leggere per ovvie ragioni di verbale e che consegneremo al Consigliere al termine della discussione. Al momento, c'è comunque anche la parte che compete l'Assessorato al Personale nella fattispecie. Sostanzialmente, gli alloggi risultano in carico ai singoli Direttori, come dicevo l'altra volta, e pertanto il Consigliere troverà la risposta nell'elenco di Direzione e Servizi a cui l'alloggio è assegnato o conferito e al Servizio Centrale Personale; pertanto, ci sono alcune situazioni, come il Centro Civico di via San Benigno, il complesso scolastico di via Domodossola, i magazzini di via Pianezza che competono sostanzialmente alla Divisione in oggetto e pertanto di cui posso rispondere anche direttamente, per quanto mi compete. È stata poi richiesta e formulata, anche da alcuni Assessorati, una risposta non soltanto sinottica, ma anche per iscritto; in particolare, ha risposto la Divisione Servizi Educativi, che ha un numeroso numero di alloggi. Al 31 dicembre 2012 - riferisce la Divisione Servizi Educativi - aveva 35 alloggi più 1 occupato sine titulo da una ex custode. Per quanto compete, non vi sono situazioni in cui si è garantito l'utilizzo gratuito dell'alloggio di custodia quando vengono meno le condizioni cui deriva l'uso dell'immobile. Infatti, ai sensi dell'accordo sindacale, per il periodo intercorrente tra la data di cessazione del diritto all'alloggio e la data del titolo di rilascio, viene richiesto il pagamento dal custode, in indennità di occupazione. La Divisione Servizi Educativi non è a conoscenza di situazioni in cui permanga l'uso dell'alloggio di custodia cessato il servizio. L'altro Settore che ha un numero rilevante di alloggi di custodia è il Settore Sport, che ha risposto dicendo che vi sono alloggi sostanzialmente riferiti agli impianti Primo Nebiolo, Palazzo dello Sport, Palazzetto Le Cupole, Stadio del Ghiaccio; inoltre, è presente un alloggio a servizio delle palazzine di corso Ferrucci 122 e 128 che fungono da sede sport. Tutti quanti assegnatari regolarmente in servizio e non ricorrono gli estremi ipotizzati dall'interpellanza. Per quanto non rilevato in queste risposte, che sono quelle che raccolgono il maggior numero di casi e altre Divisioni e Settori, fra cui ad esempio il Decentramento, faccio invece riferimento all'elenco che verrà consegnato successivamente. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore per la risposta, poi acquisirò la documentazione e, se possibile, vorrei avere anche quella relativa alle Divisioni che hanno già risposto, di cui lei ha dato nota in Aula. Quindi, noi, di fatto, stiamo dicendo che, quando si è spostata la funzione, cioè quando si è spostato l'oggetto, che era la custodia da parte del custode, da quell'istante in poi il custode ha iniziato a pagare, attraverso un accordo sindacale, da quello che ho capito, un canone come tutti i cittadini. Anche perché le persone sono lì nella misura in cui fanno i custodi di un'attività del Comune, un'attività a vario titolo, quindi lo sport, l'istruzione. Quindi, stiamo dicendo che non ci sono custodi di scuole, dove le scuole non ci sono più e che, quindi, nel caso si fosse ravvisata questa condizione, quelle persone avrebbero iniziato a pagare un canone, penso concordato con l'Amministrazione. Riguardo al Settore Istruzione ha detto che sono 35 alloggi, di cui uno sine titulo, che non capisco se vuol dire che non ha più titolo di stare lì, e quindi dovrebbe andare via, oppure perché è proprio un'infrazione. Per cui non siamo ancora riusciti a mandare via qualcuno che continua ad occuparsi di un asilo che però non c'è più. Poi leggerò con attenzione la documentazione, però volevo solo capire se avevo capito giusto, Assessore, perché questa situazione sarebbe quantomeno bizzarra. Poi bisogna capire da quanto tempo, perché magari stiamo parlando di 6 mesi, 1 anno, ci mancherebbe, perché se una persona deve cambiare alloggio dopo che ha vissuto lì per una vita, è un conto; sarebbe preoccupante se stessimo parlando di una situazione che va avanti da 4, 5, 6 anni, con la scuola che non c'è più. Quindi, volevo solo sapere se ho capito giusto riguardo al tema "sine titulo" e se ci siano altre situazioni di questo tipo, che posso evincere dalla sua risposta, perché il resto penso che dovrò andare a guardarlo nel piano sinottico. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) La risposta non precisa questo aspetto, quindi non posso rispondere senza essere a conoscenza. Preciso naturalmente il fatto che, qualora ci siano situazioni in cui permanga l'uso gratuito, ma non per concessione, ma per il mancato rilascio tempestivo, viene comunque richiesto l'alloggio di custodia, l'indennità ed eventualmente vengono richieste le "somme", tra virgolette, per l'uso indebito dell'immobile. Dall'elenco che il Consigliere avrà, vedrà che ci sono situazioni di cessato servizio con alloggio non ancora vuoto. In questi casi è indicato, sostanzialmente, se la revoca è per inizio lavori, per rilasci concordati e quant'altro. Sostanzialmente, la procedura è comunque la richiesta di indennità. Quindi, le risposte, per la verità, sono approfondibili, perché anche con questa lettura lei potrà agevolmente richiedere eventualmente al Settore approfondimenti specifici, senza naturalmente passare dall'interpellanza che, per definizione, ovviamente è sintetica. In ogni caso, se vi fossero situazioni di questo tipo, ed è possibile che ve ne siano, perché alcune dizioni non sono così specifiche, comunque la Città sta iscrivendo l'indennità di occupazione a ruolo e pertanto non avrebbe concesso gratuitamente immobili. Almeno questo è quello che si evince dalla documentazione. Se viceversa intendo male o non è completa la risposta, naturalmente sono a disposizione per integrarla. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, brevemente, al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Al momento, la risposta mi pare assolutamente completa. Acquisendo i dati, cercherò poi di capire se chiamare direttamente le Direzioni oppure i suoi Uffici, Assessore, per avere maggiori chiarimenti. La mia unica preoccupazione - lo dico anche per amor di verbale - è che, in questo momento di difficoltà abitativa, l'obiettivo non è quello di buttare fuori altra gente, è solo capire se queste persone che vivono lì, quantomeno abbiano acquisito un titolo diverso da quello che avevano prima rispetto alla funzione. Siccome forse avevano dei contratti che prevedevano anche il fatto di avere un alloggio, oggi magari quel contratto non c'è più, perché la persona è in pensione (fortunatamente ha la pensione), quindi volevo capire se la Città potesse avere un danno da questo punto di vista. Comunque, ringrazio l'Assessore; abbiamo iniziato a discuterne, poi acquisirò tutta la documentazione. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |