Cittą di Torino

Consiglio Comunale

Cittą di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Aprile 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 12
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2013-01588
ISTITUZIONE TORINESE PER UNA EDUCAZIONE RESPONSABILE. RENDICONTO PER L'ESERCIZIO 2012. APPROVAZIONE.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
201301588/007, presentata dalla Giunta Comunale in data 9 aprile 2013, avente per
oggetto:

"Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile.
Rendiconto per l'Esercizio 2012. Approvazione"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Comunico che in data 19/04/2013 le competenti Commissioni hanno rimesso il
provvedimento in Aula.
La parola all'Assessore Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessore)
Vorrei fare soltanto alcune osservazioni e considerazioni, legate al tema delle
politiche educative della Città e al ruolo di ITER all'interno delle politiche educative,
anche perché, rispetto al Rendiconto, è già stata fatta un'ampia illustrazione e
discussione in V Commissione. Ritengo, però, opportuno riportare queste
considerazioni.
Io credo che, a consuntivo del 2012, possiamo dire che abbiamo realizzato quello che
era uno degli obiettivi che questa Amministrazione Comunale si era proposta rispetto
ad ITER, cioè quello di realizzare una connessione più stretta tra l'Istituzione ITER e
i Servizi Educativi per l'Infanzia.
Questo ha trovato realizzazione concreta quest'anno, innanzitutto con i laboratori di
ITER, che sono stati svolti all'interno delle scuole dell'infanzia.
Colgo l'occasione, che mi è data con questo intervento, per ringraziare ancora una
volta tutto il personale di ITER, le insegnanti di ITER, che hanno svolto le attività
laboratoriali all'interno delle scuole dell'infanzia, sostituendo le educatrici e le
insegnanti a tempo determinato che, per le note ragioni, noi non potevamo assumere;
proprio grazie alla loro disponibilità, siamo riusciti a mantenere inalterata la nostra
offerta educativa nelle scuole dell'infanzia comunali.
Ma un'altra realizzazione di stretta connessione di interventi educativi fra Direzione
Servizi Educativi ed ITER si è avuta anche con le ludoteche, con un nostro servizio
chiamato "Centri bambini-genitori": questi centri, di fatto, proponevano lo stesso
tipo di servizio che propongono le ludoteche. Abbiamo messo insieme le risorse e, a
partire da gennaio 2013, le ludoteche di ITER, che prima erano aperte soltanto al
pomeriggio, sono aperte con orario continuato dal mattino alla sera.
Io credo che tutto ciò che abbiamo iniziato a fare e a mettere concretamente in atto,
lo troviamo poi rispecchiato nella nuova progettazione di ITER, che è stata
presentata nella sua bozza, nelle sue linee direttrici circa un anno fa alla GAM, con
tutto il personale educativo di ITER, vale a dire la rivisitazione di ITER attraverso
una parte territoriale con i SET (Spazi Educativi Territoriali) che sono rivolti al
servizio al territorio e che hanno al loro interno ludoteche, laboratori e spazi di
autonomia per i bimbi, quelli che comunemente vengono definiti baby-parking.
Dall'altra parte, invece, ITER va a costruire la "Casa delle bambine e dei bambini",
accorpando in questo modo i quattro Centri di cultura che oggi sono sul territorio,
che sono, però, un servizio rivolto esclusivamente alle scuole.
Quindi, con un'ottimizzazione delle risorse, avremo realizzati entrambi i momenti: il
momento territoriale, che rimarrà attraverso gli Spazi Educativi Territoriali, che
saranno un luogo multitasking e multifunzione, e a fianco a questo, un luogo unico
dedicato alle scuole, che dà la possibilità alle scuole di trovare tutti e quattro i Centri
di cultura riuniti in un unico luogo.
Quindi è evidente l'utilità di un'Istituzione educativa, come quella che è
compendiata attraverso le varie funzioni di ITER.
Non dimentichiamo che ITER ha anche una funzione di formazione e l'avrà sempre
di più, man mano che si andrà verso il servizio educativo integrato, proprio perché i
SET, nella nostra ideazione, saranno condotti anche dalle associazioni del territorio e
dalle Agenzie territoriali. Quindi anche questo ruolo di formazione è già attualmente
svolto all'interno di ITER e verrà potenziato.
Quello che voglio ancora aggiungere - e concludo - è che sostanzialmente ITER
diventa un po' il luogo in cui trovano impiego al meglio quelle professionalità
provenienti dai servizi educativi, che però, per raggiungimento dell'inidoneità legata
all'età, e su cui incide anche l'aumento dell'età pensionabile, non potrà più essere
impiegata nei nostri servizi educativi, ma ha una preparazione e una professionalità
che la rende idonea ad altri impieghi nei servizi educativi. Ecco che, quindi, i servizi
di ITER, da questo punto di vista, diventano un luogo ed un'occasione dove
impiegare al meglio queste professionalità.
Queste sono sostanzialmente le linee, che poi si sono tradotte nelle indicazioni di
Bilancio che oggi portiamo in Consuntivo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
Mi auguro - al contrario di quanto è successo venerdì in Commissione, durante il mio
intervento - di non dover vedere l'Assessore gesticolare o avere atteggiamenti che
fatti in Commissione sono ancora comprensibili, ma fatti in quest'Aula sarebbero
davvero inaccettabili. Mi auguro anche che il mio intervento possa evitare le
strumentalizzazioni che sono state compiute - un rapporto comunicativo
assolutamente originale - e spero davvero di riuscire ad usare le parole nella maniera
più chiara possibile, affinché non ci siano fraintendimenti.
Innanzitutto, voglio rasserenare e chiarire in maniera netta quanto sto ripetendo da
molti anni: non viene messo in discussione in nessun modo che i lavoratori non
debbano proseguire e svolgere il proprio lavoro con le stesse modalità, nello stesso
luogo, nelle stesse condizioni contrattuali di adesso. Nessuno mette in discussione
questo punto. Quindi vorrei subito sgomberare il campo.
Anzi, mi unisco al ringraziamento fatto. C'è un'altissima professionalità, questo è un
merito della Città di Torino e dei responsabili, che ringrazio per il servizio che danno
alla Città.
Quello che io metto in discussione è che queste persone debbano svolgere questa loro
attività non all'interno della macchina comunale - come è naturale che sia, perché
sono dipendenti della Città di Torino -, ma in una sovrastruttura. Non una struttura
che aggiunge qualcosa, ma una sovrastruttura che, come tutti gli orpelli, toglie
qualcosa.
L'istituzione è stata prevista dalla Legge n. 142/90 e poi ribadita nel Testo Unico
sugli Enti Locali e prevede, per i Servizi Pubblici Locali (credo che si intendesse
qualcosa di diverso che i laboratori e i centri per la cultura), che le Città possano
utilizzare o società per azioni o aziende speciali oppure istituzioni.
Questo strumento, però (come può capitare, ogni tanto, a quanto previsto da una
Legge), non è stato praticamente utilizzato da nessuno, perché non aggiunge nulla,
anzi, toglie, nel senso che non dà opportunità in più. Noi prendiamo dei dipendenti
comunali, li togliamo dal quadro macchina comunale, li mettiamo in una scatola a
parte e ci ritroviamo di colpo ad avere un Consiglio d'Amministrazione in più, un
Collegio dei Revisori in più, una rendicontazione in più da fare, una gestione
amministrativa differente da quella della Città di Torino, ma senza avere
l'opportunità di avere qualcosa di diverso e di aggiuntivo.
Addirittura l'Assessore ci dice che uno degli obiettivi di ITER è quello di aumentare
la connessione tra i Servizi Educativi e ITER stesso. Allora questo vuol dire che
erano sconnessi, che noi, anziché mettere in relazione parti della stessa macchina
comunale, le abbiamo disaggregate e dobbiamo dargli l'obiettivo - e l'Assessore ci
dice che è stato raggiunto - di ritornare a connettersi.
Togliamo questa struttura!
Io ho iniziato ad occuparmi di ITER fin dalla sua fondazione, perché ITER nasce in
una maniera un po' strana: nasce perché c'era la moda che ogni Assessorato dovesse
avere la sua azienda di riferimento e nasce dal fatto che in quel periodo c'era una
forte attenzione verso il decentramento; furono decentrate due materie
amministrative importanti, come il Verde Pubblico e la Domiciliarità Leggera, e si
chiedeva che anche i servizi estivi, \"Estate Ragazzi\", fossero decentrati alle
Circoscrizioni.
Il centro reagì e, per evitare che questo avvenisse, fu inventata ITER.
Voi pensate in quale compagnia ci troviamo: l'Istituzione è stata utilizzata dal
Comune di Santorso in provincia di Vicenza, Marsala, Mira, San Martino Buon
Albergo, Gavorrano, San Pietro in Cariano, Campione d'Italia e Desenzano sul
Garda.
La Città di Filadelfia, in provincia di Vibo Valentia, la usa per gestire il proprio sito
archeologico. Le uniche due Città capoluogo di provincia sono Grosseto e Pescara.
Nessun'altra Città e nessuna grande Città ha ritenuto di utilizzare questa Istituzione,
perché è un'invenzione di Legge che purtroppo non si è rilevata all'altezza degli
obiettivi che doveva raggiungere, cioè non coinvolge altri soggetti dentro ITER, non
ci sono, a parità di diritti, altri soggetti, ovvero il coinvolgimento di altre realtà
associative, imprenditoriali o quant'altro.
Quindi, io ribadisco che non condivido in alcun modo la scelta fatta nel 2004; non
ritengo che oggi possiamo permetterci questa sovrastruttura (tant'è vero che tutti i
decreti della spending review vanno nella direzione della chiusura e dello
scioglimento di queste sovrastrutture); in questo modo risparmieremmo qualche
risorsa di tempo e di denaro.
Invito l'Assessore a smetterla di fare terrorismo psicologico presso i dipendenti. Non
credo che si debba... La cosa la allieta, ma a me no. Davvero no.
Mi ha regalato questo primato di essere il primo Consigliere Comunale ad avere una
manifestazione contro, durante il Consiglio, quindi la ringrazio di questo dono.
Io ritengo che debba essere avviato un ragionamento, è da due anni che glielo chiedo,
Assessore, ed è da due anni che lei rimane sorda a questa richiesta. Probabilmente
non ritiene che abbia un valore il pensiero di un Consigliere Comunale. Credo che
questo pensiero sia ampiamente condiviso.
Io voterò favorevolmente il Rendiconto, perché votare a favore del Rendiconto
significa confermare la fiducia per le persone che nel corso di questo anno hanno
lavorato per conto della Città di Torino, ma chiedo che l'Assessore si faccia carico
immediatamente di formulare una proposta che ci permetta di far meno di un orpello
e, nello stesso modo, di garantire la connessione - come l'ha chiamata lei - talmente
alta, che diventa una condivisione, cioè che i dipendenti possano ritornare all'interno
della macchina comunale e che l'organizzazione dei servizi sia meglio strutturata,
perché così è un'inutile perdita di tempo, di risorse e di prospettive.
Il fiore all'occhiello sono i Servizi Educativi di questa Città.
Io non so perché lei non abbia mai voluto rispondere a questa richiesta e non si sia
mai fatta carico. Io le chiedo di avanzare una proposta di riforma e di
riorganizzazione, naturalmente insieme all'Assessore al Personale.
Mi auguro che non perda tempo nel sollecitare manifestazioni, ma occupi il suo
tempo nel rispondere alle sollecitazioni che le arrivano dal Consiglio Comunale.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Io mi ripeto, come ho fatto in Commissione. Appoggio appieno quanto detto fino
adesso dal Consigliere Paolino e non ho molto altro da aggiungere.
ITER è una mia ricerca personale come Consigliere, ma anche come Controllo di
Gestione, perché voglio andare a vedere bene, in modo approfondito, cos'è
l'Istituzione ITER e perché spesso vengono comunque avvistati fondi che fanno
parte di questa organizzazione, che anch'io ritengo assolutamente superflua e quasi
discriminante, perché più di una volta l'Assessore stesso ha detto che vengono, tra
virgolette, "inseriti" - io vorrei dire quasi parcheggiati, ma mi sembra
un'affermazione un po' troppo forte - in ITER quegli insegnanti che, per età, non
sono più così tanto abili a gestire quello che invece è l'insegnamento normale.
Io ricordo che tutti noi, forse, abbiamo avuto più di un'insegnante di una certa età, ci
siamo trovati benissimo e non abbiamo avuto alcun problema.
Quindi - ripeto - condivido appieno quanto detto dal Consigliere Paolino e anch'io
penso che si debba evitare di continuare questa Istituzione, che trovo assolutamente
superflua.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Presidente, mi rivolgo a lei come sovrano dell'Aula.
Io, nell'arco dei 7 anni che sono in Consiglio Comunale, ho sempre chiesto quale
fosse la vera utilità di ITER. Adesso sento l'intervento del Consigliere Paolino; mi
piacerebbe capire se l'intervento sia del Consigliere Paolino, in quanto secondo
esponente del PD in questa Sala, oppure se sia l'idea personale di un Consigliere
Comunale, perché sentirmi dire oggi, in un Consiglio Comunale, da un esponente del
PD, il secondo esponente del PD della Sala Rossa, che ITER non serve a niente e va
rivisto, che gli obiettivi di ITER erano quelli di collegare l'Assessorato e i servizi
scolastici a ITER stesso, mi crea un qualche imbarazzo, perché ho visto per molti,
moltissimi anni il Consiglio Comunale, la parte che amministra il Consiglio
Comunale, la parte che ha vinto le elezioni, sostenere l'importanza di ITER e tutto
ciò che ITER fa per il bene della nostra Città.
Sentire un intervento di un Consigliere Comunale che svalorizza totalmente tutto ciò
che ITER ha fatto in questi anni mi imbarazza tanto; e mi imbarazza ancora di più
capire se si tratta della posizione di un intero partito politico che governa questa
Città, o se è la posizione di un singolo Consigliere Comunale.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Centillo.

CENTILLO Maria Lucia
Io non credo che ci sia l'intenzione di svalorizzare il lavoro di ITER; credo che il
patrimonio di ITER, che si è occupato di una serie di servizi fondamentali per la
Città (cito un esempio, quello delle sale giochi degli ospedali, che ha permesso di
fare delle azioni che non ci sarebbero state senza l'interesse diretto della Città,
perché per anni sono state chieste collaborazioni e fondi anche alla Regione
Piemonte, non soltanto in quest'ultimo periodo, anche in precedenza, e mai si sono
avuti i fondi), abbia determinato delle professionalità che vanno assolutamente
tutelate e valorizzate.
Per cui, io chiedo che in tutto il dibattito che faremo, che è necessario fare, si parta
da come queste professionalità vengano valorizzate, come questi servizi vadano
mantenuti, trovando tutte le necessarie compatibilità economiche, dove, però, quelle
che possono essere anche delle scelte di miglioramento del servizio non vengano,
invece, spazzate via con l'idea di dire che non c'è più il servizio. Credo che
l'interesse anche del Consigliere Paolino - chiedo conferma - sia esattamente questo.
Poi possiamo ragionare sul metodo e sul contenuto. Credo che vada aperta una
discussione che permetta davvero di non buttar via tutta l'esperienza che si è
costruita in questi anni.
Quindi, sono contraria a qualunque tipo di strumentalizzazione che veda
contrapporre il servizio e le professionalità a ragionamenti di Bilancio.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, possiamo procedere con l'analisi degli
emendamenti.
Sono stati presentati 5 emendamenti da parte della Giunta.
L'emendamento n. 1, presentato dall'Assessore Pellerino, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per l'illustrazione, all'Assessore Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessore)
Si tratta della Relazione dei Revisori, che non c'era al momento della presentazione
della proposta di deliberazione di Giunta, e di un errore materiale di 4 centesimi di
Euro che vengono ad aggiungersi.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1:
presenti 23, favorevoli 23.
L'emendamento n. 1 è approvato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'emendamento n. 2, presentato dall'Assessore Pellerino, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2:
presenti 23, favorevoli 23.
L'emendamento n. 2 è approvato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'emendamento n. 3, presentato dall'Assessore Pellerino, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 3:
presenti 23, favorevoli 23.
L'emendamento n. 3 è approvato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'emendamento n. 4, presentato dall'Assessore Pellerino, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 4:
presenti 23, favorevoli 23.
L'emendamento 4 è approvato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'emendamento n. 5, presentato dall'Assessore Pellerino, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 5:
presenti 22, favorevoli 22.
L'emendamento n. 5 è approvato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così emendata:
presenti 22, favorevoli 22.
La proposta di deliberazione è approvata.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)