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MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 2013001592/013, presentata dalla Giunta Comunale in data 9 aprile 2013, avente per oggetto: "Istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Scadenze di versamento per l'anno 2013. Approvazione" MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) Questa proposta di deliberazione arriva in Aula ex articolo n. 93. A questa proposta di deliberazione sono stati presentati 2 emendamenti a firma del Movimento 5 Stelle e un emendamento a firma della Giunta. La parola, per l'illustrazione, all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) Stante il fatto che la Giunta ha dovuto richiedere l'articolo 93, mi sembra utile illustrare in Aula il provvedimento, se mi è consentito, in quanto il provvedimento ha una certa rilevanza, anche se è solo una parte del tema che riguarderà poi la TARES e il rapporto con la comunità locale torinese. Sempre per restare in tema, il Decreto n. 35/2013, che ha inserito, tra le varie norme, anche lo sblocca-crediti di cui dicevo prima, alla fine ha risolto il tema della cosiddetta "alternatività TARSU/TIA", confermando l'introduzione della TARES, che per la verità era citata senza appellativi nelle vecchie documentazioni del federalismo fiscale, poi diventata Legge istitutiva della TARES con il famoso Decreto "salva Italia" della primissima fase del Governo Monti. Questa imposta è sostanzialmente una tassa, quindi ha carattere tributario. È un tributo che viene conteggiato sulla base di modalità di calcolo che devono coprire integralmente il costo del ciclo integrato dei rifiuti e dovrà conteggiare nel suo costo diretto un sistema di imputazioni per noi più simile al sistema della TIA, cioè della tariffazione, ovvero una copertura integrale dei costi diretti e indiretti, addirittura di alcuni addendum aggiuntivi del sistema rifiuti, tipo esigibilità/inesigibilità, ma sostanzialmente, in sintesi, è un modello di calcolo diverso, basato su un valore complessivo assoluto sicuramente più alto di quello della vecchia TARSU. A questo punto, il tema della TARES è innanzitutto essere istituita, cioè, come tutti i tributi, per Legge deve essere istituita con funzione di Regolamento e di deliberazione istitutiva. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) Chiedo scusa all'Assessore per l'interruzione. Consiglieri, visto che questa proposta di deliberazione è già arrivata in Aula ex articolo n. 93, se avete voglia di non ascoltare, potete farlo tranquillamente fuori dall'Aula, almeno chi vuole sentire riesce a farlo. La parola all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) Grazie a lei. Dicevo, istitutiva e da regolamentare. Come, peraltro, spiegato in Conferenza dei Capigruppo, la Giunta ha ritenuto di scindere i momenti per agevolare una discussione più serena e più tranquilla con il Consiglio Comunale in fase regolamentare. Quindi, la proposta di deliberazione di oggi corrisponde sostanzialmente a due esigenze: la prima è quella di istituire la TARES come tributo comunale, passaggio apparentemente burocratico, ma in realtà fondamentale in punta di diritto; la seconda è quella di individuare, nel rinvio al Regolamento, ogni discussione che abbia nel merito non solo il computo dell'imposta, ma anche l'addebito dell'imposta secondo le modalità di calcolo a cui addiverremo e alle categorie economiche a cui naturalmente questa deve essere imposta. Questo perché credo che vada rilevato come l'Aula, nella forma della Commissione Consiliare, abbia più volte richiesto di affrontare il tema del carico TARES, ex TARSU, rispetto alla situazione economica attuale delle singole categorie, con dei tempi di discussione diversi da quelli imposti oggi dal Decreto assunto d'urgenza dal Governo lunedì scorso. Quindi, questo elemento consente oggi di fissare due paletti essenziali: il primo è quello per cui il sistema della TARES si istituisce, e con esso si istituisce il sistema che la Legge prevede sul mezzo di pagamento. Cioè, in sintesi, la TARES, che verrà regolamentata e calcolata nei mesi successivi, in sostanza viene pagata con un regime acconti/saldi, cioè si paga un acconto, uno o più acconti, unico o a più soluzioni, secondo il sistema che verrà richiesto. Ovviamente la Città ha inteso agevolare la rateazione, adducendo a proprio costume quella che è una richiesta pervenuta da tutte le categorie economiche, quindi i sindacati per la parte delle famiglie e le rappresentanze delle imprese per la parte delle imprese stesse, adottando un sistema dell'acconto su cui far cadere la prima triade di rate TARES e dell'acconto da settembre in poi per le operazioni legate alle famiglie. In seguito vedremo le scadenze nel dettaglio. In sintesi, le famiglie pagheranno la TARES in tre rate da settembre, le imprese in tre rate da maggio, salvo l'ultima rata, che noi chiamiamo "conguaglio", perché diamo per scontato che difficilmente l'importo TARES sarà ripartito in rate esattamente identiche, potrebbero esserci dei conguagli facilmente passivi, ma vogliamo anche sperare, in qualche caso, attivi; pertanto, l'ultima rata sarà quella che determinerà, in qualche modo, l'effettivo calcolo economico, sulle famiglie e sulle imprese, del carico TARES per il 2013. In tal senso, la Conferenza dei Capigruppo, in sede di esame, ha disquisito sulla valutazione delle scadenze di pagamento. La Giunta, riflettendo sull'operato della Conferenza dei Capigruppo, alla fine ha immaginato un emendamento (che per la verità è stato fatto sulla base del dibattito, però poi non è per noi esiziale) che, nella rateazione della TARES, in particolare per le imprese, al fine di evitare un'eccessiva sovrapposizione di pagamenti su un mese come dicembre, non essendo, in questo caso, le imprese titolari di tredicesima, quindi di flussi di cassa straordinari rispetto all'anno, ma invece essendo, ahimè, già gravate dalle scadenze del 30 novembre delle imposte erariali e del 16 dicembre dell'IMU, si anticipasse il conguaglio al mese di novembre. L'emendamento di Giunta va in questa direzione, cioè sposta dal 15 dicembre al 15 novembre l'ultima rata a conguaglio TARES per le imprese. Restano invece settembre, ottobre, novembre e dicembre le scadenze per le famiglie, questo derivato dal fatto che le famiglie, per poter conteggiare nella cartella TARES a saldo lo sconto derivante dalla manovra ISEE, cioè lo sconto reddituale per le categorie il cui reddito è compreso tra 0 e 24.000,00 Euro, devono ovviamente aver potuto presentare in tempo utile la dichiarazione dei redditi o il modello 730, e con esso ovviamente anche la DSU, cioè la Dichiarazione Sostitutiva Unica, che certifica la condizione reddituale. Questo, naturalmente, in quella grande banca dati che raccoglie i dati dell'ISEE di tutti i servizi Comunali, educativi, assistenziali, tributari e quant'altro. Quindi avremmo perso un'occasione di dare uno sgravio comunque, che si intende mantenere, se avessimo anticipato i pagamenti della TARES delle famiglie. In tal senso, in tale misura, credo che sia fondamentale l'adozione del provvedimento, che assume ragioni d'urgenza per una ragione molto semplice: la Legge stabilisce che la pubblicazione dell'atto deve avvenire almeno 30 giorni prima della prima rata di pagamento. Siccome fine maggio purtroppo è domani, l'atto deve essere approvato in via tempestiva, anche per consentire il tempo di stampa, di postalizzazione degli avvisi e conseguentemente per creare il minor disagio possibile ai soggetti che riceveranno la cartella cosiddetta, o meglio, l'avviso bonario cosiddetto. Ne approfitto per dire - e su questo chiedo venia se lo faccio in via anticipata - che, per tale ragione, la Giunta non darà parere favorevole agli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle, che, pur condividendo il senso e lo spirito, avrebbero un effetto pesante in termini di cassa. Cioè, il fatto di prevedere la possibilità ufficiale, deliberata, pianificata di considerare la rata decisiva l'ultima delle tre, cioè postergare il pagamento, di fatto potrebbe generare sofferenze di cassa proprio nel pagamento di quei servizi di natura fondamentale, come quelli di natura ambientale. Pertanto, in sintesi, chiedo, se d'accordo, di mantenere - ma è stato richiesto dai Capigruppo, quindi mi sembra una questione condivisibile - l'emendamento di anticipazione al 15 novembre per le imprese, ed esprimo parere contrario, per mere ragioni di imputazione di cassa delle rate al periodo precedente, sugli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle - scusandomi -, anche alla luce della discussione precedente, dovendo ritenere, in questo momento, come il mantenimento dei pagamenti in scadenza sia prioritario, anche per le ragioni che esponevamo precedentemente, in quanto la filiera ambientale dietro la TARES e dietro il servizio del contratto ha ovviamente a valle cooperative, soggetti economici, imprese e imprenditori che su questo settore fanno la loro attività e, naturalmente, più noi riscuotiamo puntualmente le imposte, più avranno pagamenti puntuali relativamente alle loro obbligazioni di credito. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) Il Movimento 5 Stelle vuole presentare i suoi emendamenti? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Perfetto. La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio In sede di Conferenza dei Capigruppo noi abbiamo compreso le ragioni di urgenza che hanno portato a votare questo provvedimento, che poi rappresenta un adeguamento a quello che è un input normativo nazionale. Per cui, di sicuro, intavolare un'opposizione, a maggior ragione ostruzionistica, su un provvedimento simile, avrebbe avuto come conseguenza quella di andare a colpire, oggettivamente, solo gli utenti, i fornitori, tutte figure che di sicuro non hanno bisogno di ulteriori problemi e di ulteriori difficoltà. L'abbiamo fatto, a fronte dell'impegno che di sicuro sarà onorato da parte della Giunta e dell'Assessore al Bilancio, nella convinzione di garantire un confronto aperto, reale e partecipato, soprattutto su tutta quella che sarà la fase, invece, di regolamentazione e di fissazione delle aliquote. Dico questo perché, a fronte del ruolo centrale decisionale che la Legge attribuisce al Consiglio Comunale in queste decisioni, l'auspicio è che il senso partecipativo di questo dibattito vada non solo a riguardare le forze consiliari, bensì tutte le associazioni e le organizzazioni rappresentative dei vari interessi, dei cittadini, dei consumatori, delle parti sociali, delle singole categorie che vedranno una differenziazione di trattamento rispetto all'imposizione dell'importo definito di TARES. Per cui, l'auspicio è che non si vada poi soltanto a porre al Consiglio una serie tabellare già definita in stanze solo tecniche della Giunta, ma che questo confronto avvenga con un coinvolgimento diretto, non solo delle forze politiche, ma anche, contestualmente, delle organizzazioni rappresentative delle categorie che ho testé citato. In questo modo, quella che è oggettivamente l'ennesima tegola che ci cade in testa da Roma, quantomeno, vedrà poi un atteggiamento anche di corresponsabilità, se questo sarà l'iter, di tutte le forze, nel cercare di affrontarlo con il minore aggravio possibile per il territorio, nelle sue varie anime e forme. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Come tutti sappiamo, la TARES è una tassa che non piace. Non piace né a noi, né - credo - alla maggioranza e, soprattutto, non piace ai cittadini torinesi. Pertanto, qualunque cosa riguardi la TARES, la vediamo come fumo negli occhi, anche se in questo caso è un atto dovuto da parte dell'Assessore, perché ci sono delle scadenze importanti dal punto di vista legislativo. In ogni caso, questa iniziativa non ci vedrà partecipanti al voto per una semplice ragione, ovvero che noi sulla TARES vogliamo cercare di migliorare l'impianto complessivo, i coefficienti, le valutazioni, soprattutto sull'aspetto dei commercianti e delle imprese, che oggi stanno soffrendo, ma sappiamo bene che, così come l'IMU, è un'imposta, una tassa mascherata, una patrimoniale mascherata sostanzialmente. Quindi, quello che sarà il nostro contributo non ci vincolerà nel voto finale su quelli che saranno gli impianti complessivi che la Giunta intenderà adottare. Sicuramente, però, il mio invito ai Consiglieri Comunali - e non tanto alla Giunta, in questo caso - è quello di non arrendersi al fatto che la TARES debba per forza aumentare. Noi dobbiamo avere la forza di aiutare la Giunta in un ragionamento complessivo che ci consenta di arrivare al pareggio costi-pagamenti attraverso una modifica puntuale di alcuni coefficienti, che consentano di rimettere un pochino di soldi in tasca ai cittadini, perché è chiaro che la TARES e l'IMU sono due imposte di cui, tra l'altro, il Comune godrà in maniera assolutamente minimale rispetto ai malefici complessivi, però è assolutamente indispensabile che alcune imprese, che alcune aziende, che alcune categorie siano tutelate e siano aiutate in questo percorso di ripresa, perché anche sulle tasse locali (che, ricordo a tutti, sono aumentate del 140% negli ultimi quasi 20 anni, dal 1995 ad oggi) passa la ripresa. Quindi, un non aumento, o perlomeno una piccola diminuzione sono, comunque, un segno di speranza per gli imprenditori e anche per i cittadini. Cerchiamo di attuarlo. Le scadenze oggi in votazione sono un atto dovuto, lo ripeto. È chiaro che in certi momenti la Città di Torino aveva anche diviso questi pagamenti in rate un po' più lontane nel tempo. Oggi, a seguito di una serie di cambiamenti normativi non siamo più in grado di fare questo. Sicuramente l'aspetto che sottolineava l'Assessore Passoni, cioè di anticipare a novembre la scadenza di dicembre per le imprese è - ahimè - un piccolo passo avanti in questo mare di lacrime. Sicuramente le imprese non trarranno da questo un grandissimo beneficio, però almeno è un segnale concreto di attenzione nei loro confronti. Certo è che tutto parte da questa imposta, così come l'IMU, che a livello nazionale è stata imposta oggettivamente senza una ratio precisa e senza, secondo me, una politica chiara di quello che si vuol fare degli Enti Pubblici territoriali. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Io, in parte, comprendo l'esigenza dell'urgenza, perché, per carità, il Decreto è dell'8 aprile. Sinceramente, però, esprimo un po' di rammarico per il fatto che comunque, per quanta fiducia ci sia nei Capigruppo, la tematica non sia stata affrontata, magari, con una riunione straordinaria, in Commissione Bilancio, dove in parte si era già affrontata proprio due settimane fa. Penso che un passaggio, magari anche con una riunione straordinaria, questa mattina si sarebbe potuto fare. L'emendamento noi l'abbiamo proposto, è chiaro, l'Assessore l'ha anche anticipato, quindi noi, ovviamente, rimaniamo favorevoli su quell'emendamento. Vorrei soltanto ricordare all'Aula - e in parte rispondo all'Assessore Passoni - che, è vero, a novembre in parte non ci sono pagamenti da fare, ma ricordiamoci che a novembre si paga l'acconto delle imposte, che per le imprese, comunque, non è proprio un pagamento leggero. Quindi, mi rendo conto che ormai le scadenze ci sono tutti i mesi, ma parlare di novembre come di un mese che, in qualche modo, non appesantisce le imprese, mi sembra un po' riduttivo. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) Intervengo soltanto per dire che, naturalmente, la Giunta ringrazia la disponibilità del Consiglio nell'avere acconsentito all'utilizzo dell'articolo 93 e si rende conto, ovviamente, che tutti vorremmo operare in un sistema in cui il tempo di anticipo dei provvedimenti permetta un esame diverso. Quello che posso dire è, però, che innanzitutto mi sento di rassicurare chi ha chiesto, tra virgolette, un percorso di consultazione attivo, in quanto comunque ci stiamo attivando, come primo passaggio, ovviamente, per ipotizzare un modello di TARES. Successivamente, convocheremo il Comitato Tributario, come atto formale e sostanziale. Poi, molto prima della deliberazione effettiva, che sarà comunque avviata verso il Bilancio, quindi verso giugno, ovviamente chiederemo il confronto nelle Commissioni, direi I e VI, come è doveroso, per la discussione. Con ciò, credo anche di dover ricordare che il Regolamento, che sarà la sede in cui discuteremo della modalità tariffaria della ripartizione, potrà anche essere, al limite, la sede in cui verificare e fare il punto su quelli che saranno i passaggi intervenuti nel secondo semestre, quindi al limite anche quello di modificare il profilo di pagamento, se naturalmente avremo contezza di quale conguaglio stiamo pagando. Quindi oggi parlare del conguaglio 15 dicembre, 15 novembre, è necessario per il termine normativo, ma in realtà è prematuro, perché potremmo anche stabilire che quel conguaglio, se fosse per alcuni settori, alcune categorie o alcune famiglie, più pesante, potrebbe anche essere, a sua volta, ulteriormente frammentato. Con questa disponibilità e questa riconoscenza per la responsabilità che questo atto comporta e, quindi, con la possibilità di votarlo, naturalmente ringrazio ancora il Consiglio e la minoranza. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) Se non ci sono altri interventi, possiamo procedere con le votazioni. Ricordo all'Aula che voteremo prima l'emendamento del Movimento 5 Stelle, poi quello della Giunta e poi il secondo emendamento del Movimento 5 Stelle. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 1, presentato dal Movimento 5 Stelle. Il parere della Giunta è già stato espresso, mentre, di fatto, veniva rappresentata la posizione sulla proposta di deliberazione ed era negativo. Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1: favorevoli 3, astenuti 2, contrari 21. In seguito alla votazione di cui sopra, l'originale dell'emendamento n. 1 è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . L'emendamento n. 2, presentato dall'Assessore Passoni, recita: MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) Si tratta dell'emendamento di Giunta che ha esposto l'Assessore. Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2: favorevoli 27, astenuto 1. L'emendamento n. 2 è approvato. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 3, presentato dal Movimento 5 Stelle. Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 3: astenuti 2, favorevoli 1, contrari 23. L'emendamento n. 3 è respinto. In seguito alla votazione di cui sopra, l'originale dell'emendamento n. 3 è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata: favorevoli 23, contrari 9. La proposta di deliberazione è approvata. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente) Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento: favorevoli 23, contrari 9. L'immediata eseguibilità è concessa. |