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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Aprile 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 15
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2013-01592
ISTITUZIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI. SCADENZE DI VERSAMENTO PER L'ANNO 2013. APPROVAZIONE.
Interventi

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
2013001592/013, presentata dalla Giunta Comunale in data 9 aprile 2013, avente per
oggetto:

"Istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Scadenze di versamento per
l'anno 2013. Approvazione"

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
Questa proposta di deliberazione arriva in Aula ex articolo n. 93.
A questa proposta di deliberazione sono stati presentati 2 emendamenti a firma del
Movimento 5 Stelle e un emendamento a firma della Giunta.
La parola, per l'illustrazione, all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Stante il fatto che la Giunta ha dovuto richiedere l'articolo 93, mi sembra utile
illustrare in Aula il provvedimento, se mi è consentito, in quanto il provvedimento ha
una certa rilevanza, anche se è solo una parte del tema che riguarderà poi la TARES
e il rapporto con la comunità locale torinese.
Sempre per restare in tema, il Decreto n. 35/2013, che ha inserito, tra le varie norme,
anche lo sblocca-crediti di cui dicevo prima, alla fine ha risolto il tema della
cosiddetta "alternatività TARSU/TIA", confermando l'introduzione della TARES,
che per la verità era citata senza appellativi nelle vecchie documentazioni del
federalismo fiscale, poi diventata Legge istitutiva della TARES con il famoso
Decreto "salva Italia" della primissima fase del Governo Monti.
Questa imposta è sostanzialmente una tassa, quindi ha carattere tributario. È un
tributo che viene conteggiato sulla base di modalità di calcolo che devono coprire
integralmente il costo del ciclo integrato dei rifiuti e dovrà conteggiare nel suo costo
diretto un sistema di imputazioni per noi più simile al sistema della TIA, cioè della
tariffazione, ovvero una copertura integrale dei costi diretti e indiretti, addirittura di
alcuni addendum aggiuntivi del sistema rifiuti, tipo esigibilità/inesigibilità, ma
sostanzialmente, in sintesi, è un modello di calcolo diverso, basato su un valore
complessivo assoluto sicuramente più alto di quello della vecchia TARSU.
A questo punto, il tema della TARES è innanzitutto essere istituita, cioè, come tutti i
tributi, per Legge deve essere istituita con funzione di Regolamento e di
deliberazione istitutiva.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
Chiedo scusa all'Assessore per l'interruzione. Consiglieri, visto che questa proposta
di deliberazione è già arrivata in Aula ex articolo n. 93, se avete voglia di non
ascoltare, potete farlo tranquillamente fuori dall'Aula, almeno chi vuole sentire
riesce a farlo.
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Grazie a lei. Dicevo, istitutiva e da regolamentare.
Come, peraltro, spiegato in Conferenza dei Capigruppo, la Giunta ha ritenuto di
scindere i momenti per agevolare una discussione più serena e più tranquilla con il
Consiglio Comunale in fase regolamentare.
Quindi, la proposta di deliberazione di oggi corrisponde sostanzialmente a due
esigenze: la prima è quella di istituire la TARES come tributo comunale, passaggio
apparentemente burocratico, ma in realtà fondamentale in punta di diritto; la seconda
è quella di individuare, nel rinvio al Regolamento, ogni discussione che abbia nel
merito non solo il computo dell'imposta, ma anche l'addebito dell'imposta secondo
le modalità di calcolo a cui addiverremo e alle categorie economiche a cui
naturalmente questa deve essere imposta. Questo perché credo che vada rilevato
come l'Aula, nella forma della Commissione Consiliare, abbia più volte richiesto di
affrontare il tema del carico TARES, ex TARSU, rispetto alla situazione economica
attuale delle singole categorie, con dei tempi di discussione diversi da quelli imposti
oggi dal Decreto assunto d'urgenza dal Governo lunedì scorso.
Quindi, questo elemento consente oggi di fissare due paletti essenziali: il primo è
quello per cui il sistema della TARES si istituisce, e con esso si istituisce il sistema
che la Legge prevede sul mezzo di pagamento. Cioè, in sintesi, la TARES, che verrà
regolamentata e calcolata nei mesi successivi, in sostanza viene pagata con un regime
acconti/saldi, cioè si paga un acconto, uno o più acconti, unico o a più soluzioni,
secondo il sistema che verrà richiesto. Ovviamente la Città ha inteso agevolare la
rateazione, adducendo a proprio costume quella che è una richiesta pervenuta da tutte
le categorie economiche, quindi i sindacati per la parte delle famiglie e le
rappresentanze delle imprese per la parte delle imprese stesse, adottando un sistema
dell'acconto su cui far cadere la prima triade di rate TARES e dell'acconto da
settembre in poi per le operazioni legate alle famiglie. In seguito vedremo le
scadenze nel dettaglio.
In sintesi, le famiglie pagheranno la TARES in tre rate da settembre, le imprese in tre
rate da maggio, salvo l'ultima rata, che noi chiamiamo "conguaglio", perché diamo
per scontato che difficilmente l'importo TARES sarà ripartito in rate esattamente
identiche, potrebbero esserci dei conguagli facilmente passivi, ma vogliamo anche
sperare, in qualche caso, attivi; pertanto, l'ultima rata sarà quella che determinerà, in
qualche modo, l'effettivo calcolo economico, sulle famiglie e sulle imprese, del
carico TARES per il 2013.
In tal senso, la Conferenza dei Capigruppo, in sede di esame, ha disquisito sulla
valutazione delle scadenze di pagamento. La Giunta, riflettendo sull'operato della
Conferenza dei Capigruppo, alla fine ha immaginato un emendamento (che per la
verità è stato fatto sulla base del dibattito, però poi non è per noi esiziale) che, nella
rateazione della TARES, in particolare per le imprese, al fine di evitare un'eccessiva
sovrapposizione di pagamenti su un mese come dicembre, non essendo, in questo
caso, le imprese titolari di tredicesima, quindi di flussi di cassa straordinari rispetto
all'anno, ma invece essendo, ahimè, già gravate dalle scadenze del 30 novembre
delle imposte erariali e del 16 dicembre dell'IMU, si anticipasse il conguaglio al
mese di novembre.
L'emendamento di Giunta va in questa direzione, cioè sposta dal 15 dicembre al 15
novembre l'ultima rata a conguaglio TARES per le imprese.
Restano invece settembre, ottobre, novembre e dicembre le scadenze per le famiglie,
questo derivato dal fatto che le famiglie, per poter conteggiare nella cartella TARES
a saldo lo sconto derivante dalla manovra ISEE, cioè lo sconto reddituale per le
categorie il cui reddito è compreso tra 0 e 24.000,00 Euro, devono ovviamente aver
potuto presentare in tempo utile la dichiarazione dei redditi o il modello 730, e con
esso ovviamente anche la DSU, cioè la Dichiarazione Sostitutiva Unica, che certifica
la condizione reddituale. Questo, naturalmente, in quella grande banca dati che
raccoglie i dati dell'ISEE di tutti i servizi Comunali, educativi, assistenziali, tributari
e quant'altro.
Quindi avremmo perso un'occasione di dare uno sgravio comunque, che si intende
mantenere, se avessimo anticipato i pagamenti della TARES delle famiglie.
In tal senso, in tale misura, credo che sia fondamentale l'adozione del
provvedimento, che assume ragioni d'urgenza per una ragione molto semplice: la
Legge stabilisce che la pubblicazione dell'atto deve avvenire almeno 30 giorni prima
della prima rata di pagamento. Siccome fine maggio purtroppo è domani, l'atto deve
essere approvato in via tempestiva, anche per consentire il tempo di stampa, di
postalizzazione degli avvisi e conseguentemente per creare il minor disagio possibile
ai soggetti che riceveranno la cartella cosiddetta, o meglio, l'avviso bonario
cosiddetto.
Ne approfitto per dire - e su questo chiedo venia se lo faccio in via anticipata - che,
per tale ragione, la Giunta non darà parere favorevole agli emendamenti presentati
dal Movimento 5 Stelle, che, pur condividendo il senso e lo spirito, avrebbero un
effetto pesante in termini di cassa. Cioè, il fatto di prevedere la possibilità ufficiale,
deliberata, pianificata di considerare la rata decisiva l'ultima delle tre, cioè
postergare il pagamento, di fatto potrebbe generare sofferenze di cassa proprio nel
pagamento di quei servizi di natura fondamentale, come quelli di natura ambientale.
Pertanto, in sintesi, chiedo, se d'accordo, di mantenere - ma è stato richiesto dai
Capigruppo, quindi mi sembra una questione condivisibile - l'emendamento di
anticipazione al 15 novembre per le imprese, ed esprimo parere contrario, per mere
ragioni di imputazione di cassa delle rate al periodo precedente, sugli emendamenti
presentati dal Movimento 5 Stelle - scusandomi -, anche alla luce della discussione
precedente, dovendo ritenere, in questo momento, come il mantenimento dei
pagamenti in scadenza sia prioritario, anche per le ragioni che esponevamo
precedentemente, in quanto la filiera ambientale dietro la TARES e dietro il servizio
del contratto ha ovviamente a valle cooperative, soggetti economici, imprese e
imprenditori che su questo settore fanno la loro attività e, naturalmente, più noi
riscuotiamo puntualmente le imposte, più avranno pagamenti puntuali relativamente
alle loro obbligazioni di credito.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
Il Movimento 5 Stelle vuole presentare i suoi emendamenti? (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Perfetto.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
In sede di Conferenza dei Capigruppo noi abbiamo compreso le ragioni di urgenza
che hanno portato a votare questo provvedimento, che poi rappresenta un
adeguamento a quello che è un input normativo nazionale. Per cui, di sicuro,
intavolare un'opposizione, a maggior ragione ostruzionistica, su un provvedimento
simile, avrebbe avuto come conseguenza quella di andare a colpire, oggettivamente,
solo gli utenti, i fornitori, tutte figure che di sicuro non hanno bisogno di ulteriori
problemi e di ulteriori difficoltà. L'abbiamo fatto, a fronte dell'impegno che di sicuro
sarà onorato da parte della Giunta e dell'Assessore al Bilancio, nella convinzione di
garantire un confronto aperto, reale e partecipato, soprattutto su tutta quella che sarà
la fase, invece, di regolamentazione e di fissazione delle aliquote.
Dico questo perché, a fronte del ruolo centrale decisionale che la Legge attribuisce al
Consiglio Comunale in queste decisioni, l'auspicio è che il senso partecipativo di
questo dibattito vada non solo a riguardare le forze consiliari, bensì tutte le
associazioni e le organizzazioni rappresentative dei vari interessi, dei cittadini, dei
consumatori, delle parti sociali, delle singole categorie che vedranno una
differenziazione di trattamento rispetto all'imposizione dell'importo definito di
TARES.
Per cui, l'auspicio è che non si vada poi soltanto a porre al Consiglio una serie
tabellare già definita in stanze solo tecniche della Giunta, ma che questo confronto
avvenga con un coinvolgimento diretto, non solo delle forze politiche, ma anche,
contestualmente, delle organizzazioni rappresentative delle categorie che ho testé
citato.
In questo modo, quella che è oggettivamente l'ennesima tegola che ci cade in testa da
Roma, quantomeno, vedrà poi un atteggiamento anche di corresponsabilità, se questo
sarà l'iter, di tutte le forze, nel cercare di affrontarlo con il minore aggravio possibile
per il territorio, nelle sue varie anime e forme.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Come tutti sappiamo, la TARES è una tassa che non piace. Non piace né a noi, né -
credo - alla maggioranza e, soprattutto, non piace ai cittadini torinesi.
Pertanto, qualunque cosa riguardi la TARES, la vediamo come fumo negli occhi,
anche se in questo caso è un atto dovuto da parte dell'Assessore, perché ci sono delle
scadenze importanti dal punto di vista legislativo.
In ogni caso, questa iniziativa non ci vedrà partecipanti al voto per una semplice
ragione, ovvero che noi sulla TARES vogliamo cercare di migliorare l'impianto
complessivo, i coefficienti, le valutazioni, soprattutto sull'aspetto dei commercianti e
delle imprese, che oggi stanno soffrendo, ma sappiamo bene che, così come l'IMU, è
un'imposta, una tassa mascherata, una patrimoniale mascherata sostanzialmente.
Quindi, quello che sarà il nostro contributo non ci vincolerà nel voto finale su quelli
che saranno gli impianti complessivi che la Giunta intenderà adottare.
Sicuramente, però, il mio invito ai Consiglieri Comunali - e non tanto alla Giunta, in
questo caso - è quello di non arrendersi al fatto che la TARES debba per forza
aumentare. Noi dobbiamo avere la forza di aiutare la Giunta in un ragionamento
complessivo che ci consenta di arrivare al pareggio costi-pagamenti attraverso una
modifica puntuale di alcuni coefficienti, che consentano di rimettere un pochino di
soldi in tasca ai cittadini, perché è chiaro che la TARES e l'IMU sono due imposte di
cui, tra l'altro, il Comune godrà in maniera assolutamente minimale rispetto ai
malefici complessivi, però è assolutamente indispensabile che alcune imprese, che
alcune aziende, che alcune categorie siano tutelate e siano aiutate in questo percorso
di ripresa, perché anche sulle tasse locali (che, ricordo a tutti, sono aumentate del
140% negli ultimi quasi 20 anni, dal 1995 ad oggi) passa la ripresa. Quindi, un non
aumento, o perlomeno una piccola diminuzione sono, comunque, un segno di
speranza per gli imprenditori e anche per i cittadini. Cerchiamo di attuarlo.
Le scadenze oggi in votazione sono un atto dovuto, lo ripeto. È chiaro che in certi
momenti la Città di Torino aveva anche diviso questi pagamenti in rate un po' più
lontane nel tempo. Oggi, a seguito di una serie di cambiamenti normativi non siamo
più in grado di fare questo.
Sicuramente l'aspetto che sottolineava l'Assessore Passoni, cioè di anticipare a
novembre la scadenza di dicembre per le imprese è - ahimè - un piccolo passo avanti
in questo mare di lacrime. Sicuramente le imprese non trarranno da questo un
grandissimo beneficio, però almeno è un segnale concreto di attenzione nei loro
confronti.
Certo è che tutto parte da questa imposta, così come l'IMU, che a livello nazionale è
stata imposta oggettivamente senza una ratio precisa e senza, secondo me, una
politica chiara di quello che si vuol fare degli Enti Pubblici territoriali.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Io, in parte, comprendo l'esigenza dell'urgenza, perché, per carità, il Decreto è dell'8
aprile. Sinceramente, però, esprimo un po' di rammarico per il fatto che comunque,
per quanta fiducia ci sia nei Capigruppo, la tematica non sia stata affrontata, magari,
con una riunione straordinaria, in Commissione Bilancio, dove in parte si era già
affrontata proprio due settimane fa. Penso che un passaggio, magari anche con una
riunione straordinaria, questa mattina si sarebbe potuto fare.
L'emendamento noi l'abbiamo proposto, è chiaro, l'Assessore l'ha anche anticipato,
quindi noi, ovviamente, rimaniamo favorevoli su quell'emendamento. Vorrei
soltanto ricordare all'Aula - e in parte rispondo all'Assessore Passoni - che, è vero, a
novembre in parte non ci sono pagamenti da fare, ma ricordiamoci che a novembre si
paga l'acconto delle imposte, che per le imprese, comunque, non è proprio un
pagamento leggero. Quindi, mi rendo conto che ormai le scadenze ci sono tutti i
mesi, ma parlare di novembre come di un mese che, in qualche modo, non
appesantisce le imprese, mi sembra un po' riduttivo.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Intervengo soltanto per dire che, naturalmente, la Giunta ringrazia la disponibilità del
Consiglio nell'avere acconsentito all'utilizzo dell'articolo 93 e si rende conto,
ovviamente, che tutti vorremmo operare in un sistema in cui il tempo di anticipo dei
provvedimenti permetta un esame diverso.
Quello che posso dire è, però, che innanzitutto mi sento di rassicurare chi ha chiesto,
tra virgolette, un percorso di consultazione attivo, in quanto comunque ci stiamo
attivando, come primo passaggio, ovviamente, per ipotizzare un modello di TARES.
Successivamente, convocheremo il Comitato Tributario, come atto formale e
sostanziale. Poi, molto prima della deliberazione effettiva, che sarà comunque
avviata verso il Bilancio, quindi verso giugno, ovviamente chiederemo il confronto
nelle Commissioni, direi I e VI, come è doveroso, per la discussione.
Con ciò, credo anche di dover ricordare che il Regolamento, che sarà la sede in cui
discuteremo della modalità tariffaria della ripartizione, potrà anche essere, al limite,
la sede in cui verificare e fare il punto su quelli che saranno i passaggi intervenuti nel
secondo semestre, quindi al limite anche quello di modificare il profilo di
pagamento, se naturalmente avremo contezza di quale conguaglio stiamo pagando.
Quindi oggi parlare del conguaglio 15 dicembre, 15 novembre, è necessario per il
termine normativo, ma in realtà è prematuro, perché potremmo anche stabilire che
quel conguaglio, se fosse per alcuni settori, alcune categorie o alcune famiglie, più
pesante, potrebbe anche essere, a sua volta, ulteriormente frammentato.
Con questa disponibilità e questa riconoscenza per la responsabilità che questo atto
comporta e, quindi, con la possibilità di votarlo, naturalmente ringrazio ancora il
Consiglio e la minoranza.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
Se non ci sono altri interventi, possiamo procedere con le votazioni. Ricordo all'Aula
che voteremo prima l'emendamento del Movimento 5 Stelle, poi quello della Giunta
e poi il secondo emendamento del Movimento 5 Stelle.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 1, presentato dal Movimento 5 Stelle.
Il parere della Giunta è già stato espresso, mentre, di fatto, veniva rappresentata la
posizione sulla proposta di deliberazione ed era negativo.
Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1:
favorevoli 3, astenuti 2, contrari 21.
In seguito alla votazione di cui sopra, l'originale dell'emendamento n. 1 è inserito nel
presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il
n. .
L'emendamento n. 2, presentato dall'Assessore Passoni, recita:


MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
Si tratta dell'emendamento di Giunta che ha esposto l'Assessore.
Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2:
favorevoli 27, astenuto 1.
L'emendamento n. 2 è approvato.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 3, presentato dal Movimento 5 Stelle.
Non essendoci richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 3:
astenuti 2, favorevoli 1, contrari 23.
L'emendamento n. 3 è respinto.
In seguito alla votazione di cui sopra, l'originale dell'emendamento n. 3 è inserito nel
presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il
n. .

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così emendata:
favorevoli 23, contrari 9.
La proposta di deliberazione è approvata.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
favorevoli 23, contrari 9.
L'immediata eseguibilità è concessa.

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