Cittą di Torino

Consiglio Comunale

Cittą di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Marzo 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 21

Comunicazioni del Sindaco su "Blocco della metropolitana nella giornata del 27 febbraio 2013".
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Se i Colleghi riprendono il proprio posto, potremo procedere con i lavori dell'Aula.
Comprendo bene che il clima quasi primaverile renda più entusiasti gli animi, ma credo
che sia importante ricordare a tutti che siamo in Sala Rossa e che dobbiamo procedere
con i lavori dell'Aula.
Il Consigliere Tronzano ha richiesto le comunicazioni in Aula del Sindaco in merito al
blocco della Metropolitana che è avvenuto nella giornata del 27 febbraio scorso.
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
La richiesta di comunicazioni riguarda il blocco della Metropolitana del 27 febbraio,
ma, se il Presidente ed i Consiglieri sono d'accordo, estenderei il ragionamento anche
agli eventi che sono avvenuti nelle date successive, in maniera tale da poter proporre
una discussione completa al Consiglio Comunale.
Intanto, partiamo da una cronistoria dei fatti, in maniera tale da elencare anche quali
sono state le reali interruzioni del servizio, che, ovviamente, sono state oggetto di
comunicazione puntuale da parte dell'Azienda del trasporto.
Il primo segnale di emergenza è stato rilevato alle ore 3.30 nella notte tra il 26 ed il 27
febbraio, quindi in un momento nel quale - come è ben noto - l'esercizio non è in corso
(cioè, la Metropolitana non è in servizio), ma dalle ore 5.30 alle ore 6.40 di mercoledì
27 febbraio non è stato possibile avviare il servizio ad inizio giornata proprio a causa
dei primi lavori di intervento per le valutazioni del danno (che era stato causato dal
problema che descriverò in seguito).
La vera interruzione è stata invece quella delle ore 12.35 di mercoledì 27 febbraio, che
ha portato ad una riapertura del servizio dopo quasi 9 ore, cioè alle ore 22.00. Alle ore
23.00 di venerdì lo stesso problema tecnico ha creato una nuova interruzione del
servizio, con un blocco che non ha poi rimesso GTT nelle condizioni di riprenderlo e,
quindi, si è lavorato tutta la notte per rimettere in funzione la Metropolitana di Torino.
Considerando la richiesta di comunicazioni in Aula e le numerose richieste di
informazione da parte dei Consiglieri, voglio segnalare che le problematiche che il
servizio ha avuto oggi non c'entrano nulla con il problema al software (che andrò a
spiegare nella seconda parte della relazione). Questa mattina, alle ore 7.30, un
passeggero ha avuto un malore su uno dei treni in servizio (tra l'altro, particolarmente
affollato, visto anche l'orario) alla fermata Nizza; è stato necessario l'intervento degli
operatori dell'ambulanza direttamente a bordo e, quindi, un soccorso medico diretto.
Visto e considerato che la persona è stata portata via dalla Metropolitana priva di sensi,
lo spostamento della persona è stato effettuato dal personale medico, che è stato atteso
una ventina di minuti. Alle ore 7.52 il servizio è ripreso e, per fortuna, la persona è stata
rianimata e - al contrario di quanto è stato comunicato, sia in via formale, che in via
informale - non è deceduta.
Alle ore 8.02, alla fermata Principi d'Acaja e dalla fermata Principi d'Acaja fino alla
fermata XVIII Dicembre si è verificato un problema di natura tecnica, dovuto al freno di
una delle vetture in servizio, che ha portato ad un nuovo blocco del servizio per la
messa in sicurezza ed il trasporto del treno in manuale fino al deposito. Anche in questo
caso sono circolate varie informazioni sul Web, ma ribadisco che la tratta è stata
bloccata per un problema di natura tecnica che non c'entra nulla con il problema
informatico (che è stato invece la causa del primo blocco) e con l'infarto.
Entriamo nel merito, se siete d'accordo, del problema più grande, cioè quello del
software. Siamo all'interno di un contratto di fornitura che ha 2 fuochi: da un lato,
Infra.To, che ha come soggetto fornitore Transfima-Siemens per quanto riguarda la
costruzione del sistema informativo ed informatico che sta alla base della circolazione
dei treni, e, dall'altro lato, GTT, come altro soggetto firmatario di questo contratto
(sempre con Transfima-Siemens) per quanto riguarda la manutenzione del sistema. In
particolare, questo secondo ramo si divide ancora in 2 piccole parti (lo sottolineo anche
per poter ragionare in termini di soggetti interlocutori).
Da un lato abbiamo Infra.To, per quanto riguarda il contratto di costruzione, mentre,
dall'altro lato, abbiamo GTT, per quanto riguarda la parte della manutenzione e della
gestione del sistema.
Il vero problema è da individuare quando viene scelto un sistema di trasporto come
quello del VAL; con un altissimo livello di informatizzazione si hanno un tot di
benefici, che tante altre città stanno valutando, che sono maggiori rispetto alle eventuali
criticità (come quella che noi abbiamo subito il 27 febbraio). Il VAL è un sistema
utilizzato da tutte le grandi città: Milano ha appena inaugurato una nuova linea e anche
Parigi ha realizzato le ultime 3 linee con questa tipologia di servizio (quindi, senza
autista e con il controllo tutto in remoto). Il vero problema è che, quando si alza così il
livello dell'informatica presente, non c'è più una gestione manuale, con un autista che è
comunque in grado di portare il treno alla fermata successiva; i sistemi di sicurezza sono
talmente elevati che, alla prima problematica o alla prima segnalazione di anomalia
(ovviamente, per il bene della sicurezza dei trasportati), tutto il servizio si ferma e va in
blocco, i treni vengono portati alla fermata e, a quel punto, il servizio non riprende fino
a quando non ci sono di nuovo tutte le garanzie per poterlo svolgere in totale sicurezza.
Questo è il primo punto che vorrei sottolineare oggi: tutte le interruzioni sono avvenute
a beneficio della sicurezza dei trasportati; in tutte le occasioni in cui si è ripreso il
servizio, c'è stata una fase di pre-esercizio (compresa quella del 27 febbraio, che ho
seguito personalmente), che è prevista dal contratto e da tutte le norme di sicurezza, per
verificare che tutti i treni, che dovevano riprendere il servizio e riaprire le porte
all'utenza, garantissero il massimo della sicurezza.
I tecnici informatici - come sapete non sono un tecnico del settore e, quindi, riferisco le
informazioni che mi sono state puntualmente riportare dai tecnici - mi dicono che si è
trattato di un sovradimensionamento dei dati all'interno delle autostrade informatiche
che ci sono tra le varie fermate e tra la centrale operativa e le singole stazioni.
Questo sovraccarico di dati, pur essendoci 2 router che gestiscono la situazione (il
primo router è quotidianamente in servizio ed il secondo dovrebbe garantire l'entrata in
servizio e la sostituzione del primo router, perché un servizio di backup è puntualmente
previsto), ha ingolfato anche il secondo router e, quindi, è stato impossibile far
intervenire il secondo router di backup e da qui consegue la lunga interruzione di 9 ore,
che ovviamente rappresenta un'anomalia che è fuori da qualsiasi tipologia di contratto o
di servizio.
Su questo aspetto voglio sottolineare l'impegno dell'Amministrazione e anche di GTT
nell'individuare immediatamente quali sono i termini contrattuali che ci permetteranno
di determinare, da un lato, le responsabilità e, dall'altro lato, le eventuali penali per la
società fornitrice del software; come ho detto la società fornitrice è Transfima-Siemens,
che, in questo caso, interviene direttamente in remoto, cioè i tecnici da Parigi sono
intervenuti direttamente per monitorare la situazione e provare, più volte, a determinare
la causa e a proporre le diverse soluzioni, che, in queste lunghe 9 ore, sono state
ipotizzate e che però poi non garantivano quel livello di sicurezza che ho prima citato.
Da questo punto di vista, i tecnici sono al lavoro giorno e notte. Anche questa mattina
ho incontrato i vertici di GTT, in maniera tale da monitorare qual è lo stato dell'arte per
l'individuazione delle cause e giungere ad una proposta concreta di soluzione rispetto a
ciò che ha causato questa lunga interruzione. Da questo punto di vista, è stato
individuato un professore del Politecnico e anche tutte le competenze del territorio
verranno messe al servizio di questa analisi che i tecnici stanno effettuando, in maniera
tale da creare del know-how territoriale ed evitare in futuro che, nel momento in cui
un'interruzione così importante va ad abbattersi sull'erogazione del servizio torinese,
non ci sia un team torinese, quindi locale, in grado di individuare le cause e proporre
una soluzione.
Come dicevo, oggi siamo stati oggetto di un intervento in remoto direttamente da Parigi,
ma questo non deve più accadere. Lo abbiamo chiesto direttamente ai vertici di GTT,
che, con i professori del Politecnico, si è messa immediatamente a disposizione per
analizzare il sistema e creare il know-how necessario a livello territoriale per poter
intervenire in qualsiasi caso e con qualsiasi anomalia possibile.
Da questo punto di vista, l'intervento di GTT è stato immediato. C'è stato un problema
serio di comunicazione, lo voglio dire perché le forti lamentele che sono arrivate dalla
cittadinanza non riguardano solo l'interruzione del servizio, ma anche l'impossibilità di
ricevere informazioni. Soltanto questa mattina siamo riusciti a scoprire che il blocco
informatico totale che c'è stato sulle linee della Metropolitana ha interrotto anche tutta
la parte della comunicazione. Per banalizzarla un po', almeno mi è stata spiegata così e
ha reso decisamente l'idea, tutti i pannelli della Metropolitana (che, di solito, danno le
informazioni sul servizio temporaneamente sospeso, eventualmente sull'orario di
ripresa e su quali sono le concause) sono dentro quel sistema informativo che è andato
in blocco; quindi, durante il blocco del 27 febbraio non è stata possibile anche tutta la
parte di comunicazione tradizionale alle fermate (che, invece, questa mattina era
regolarmente in servizio).
Immediatamente, GTT ha messo in funzione quello che viene chiamato il "bus plan",
cioè l'intervento dei servizi sostitutivi in superficie, ma, vista la quantità di gente che
viene trasportata dalla Metropolitana, per quanto efficiente ed immediato non può essere
paragonabile alla capacità di carico della Metropolitana. La Metropolitana trasporta
170.000 persone al giorno e, nel momento in cui inseriamo il "bus plan" in regolare
servizio (che è composto da 17 autobus da 18 metri e da 12 autobus da 12 metri),
abbiamo una capacità di trasporto di 3.000 persone. Ovviamente, ciò è emblematico per
far comprendere quanto sia complicato sostituire un servizio come quello della
Metropolitana partendo da una fase di emergenza, perché nulla è preventivabile rispetto
a questo tipo di anomalia.
È evidente che anche per una problematica come quella di questa mattina, che
accidentalmente si è verificata nell'orario di punta (il blocco della fermata di via Nizza è
avvenuto alle ore 7.30, quindi nel pieno dell'orario di punta), per quanto sia efficace,
efficiente ed immediato l'intervento dei pullman sostitutivi, i disagi rimangono
comunque importanti, perché con la sostituzione dei mezzi è difficile poter garantire il
trasporto di una tale quantità di persone garantendo un livello paragonabile di qualità
del servizio.
Sono stati utilizzati tutti gli altri canali (il blog ed il sito di GTT e le App) e,
ovviamente, tutti i canali possibili dal punto di vista della comunicazione immediata
sono stati messi in campo. Per quanto riguarda la data del 27 febbraio, è stato scelto
come mezzo di comunicazione anche il volantinaggio alle fermate, perché, come vi ho
detto, eravamo in assenza del sistema informativo, per cui anche i pannelli informativi
non potevano essere utilizzati, e, quindi, il personale GTT si è messo immediatamente a
disposizione della clientela per comunicare quali erano le problematiche in corso.
Per concludere il mio intervento, la fase di analisi delle cause è ancora in corso; oggi,
non sono in grado di comunicare al Consiglio Comunale qual è stata la vera causa per la
quale è andato in blocco il sistema informatico, ma posso dire che un sistema di
diagnostica preventiva è già riuscito ad individuare questo sovradimensionamento di
dati, evitando così nuovi blocchi del servizio. In altre parole, un'anomalia è avvenuta
nelle scorse ore, ma un nuovo sistema di pre-diagnostica, che è stato messo in piedi dai
tecnici, è stato in grado di anticipare il problema e risolverlo prima che fosse necessaria
un'interruzione del servizio.
Da questo punto di vista, credo che il combinato disposto di vari elementi (le
competenze all'interno del Politecnico che si sono immediatamente messe a
disposizione - e che vanno ringraziate - e le informazioni che i tecnici ed i progettisti del
software hanno messo a disposizione della città) ci metteranno nelle condizioni di
trovare la causa del problema ed evitare che passi un messaggio di non continuità del
servizio della Metropolitana. Non possiamo permetterci di far passare un messaggio di
non garanzia di presenza di un servizio così qualitativamente elevato come quello della
Metropolitana.
Se la Presidenza è d'accordo, nelle prossime ore sono anche disponibile a dare
un'informazione alla Commissione competente per aggiornare in tempo reale il
Consiglio Comunale su come stanno procedendo le cose (eventualmente invitando in
Commissione i tecnici che stanno lavorando) e su quali sono le evoluzioni del
problema.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Ringrazio l'Assessore Lubatti, che è sempre disponibile a venire in Aula e spiegare per
filo e per segno i motivi tecnici e anche quelli meno tecnici, però una situazione simile è
inaccettabile e preoccupante, nel senso che, ormai, questi blocchi si ripetono abbastanza
di frequente.
Questo è un servizio essenziale e non può fermarsi per mezza giornata anche solo una
volta ogni 3 mesi. L'altro giorno siamo stati fermi praticamente tutto il giorno, perché il
servizio è ripreso in orario serale (per cui ha interessato non soltanto la fase del mattino,
ma anche la fase del rientro alla sera); anche questa mattina c'è stata un'interruzione di
più di 2 ore per un guasto. Una percentuale di difettosità è naturale ed è ovvio che,
prima o poi, qualunque sistema automatico si può rompere, ma qui abbiamo dei segnali
di difettosità estremamente elevati e molto superiori ad altri sistemi, anche analoghi,
oggi in uso in giro per il mondo. Non mi riferisco soltanto al servizio in sé, ma, per
quanto riguarda gli schermi nelle stazioni, sono più le volte che non funzionano, o che si
stanno riavviando, o che sono fermi, delle volte che trasmettono i messaggi che devono
dare. Ogni tanto capita anche per i tornelli, però il caso più clamoroso riguarda le scale
mobili, per le quali abbiamo presentato 6 interpellanze in un anno e mezzo, ma nelle
stazioni continuiamo a trovarle ferme per settimane e, nonostante, a forza di insistere,
sia stato fatto un intervento di manutenzione straordinaria e tutto quello che si poteva
fare, purtroppo continuano ad essere ferme.
Ritengo che sia necessario andare ad analizzare un po' più a fondo la situazione, perché
non si può semplicemente dire che si è fermata la Metropolitana e che è stato introdotto
un servizio sostitutivo; è ovvio che il servizio sostitutivo non è all'altezza della
Metropolitana, ma il fatto è che non si devono proprio verificare questi blocchi, almeno
non con questa frequenza. In particolare, vorrei che si facesse un'analisi approfondita
sulla manutenzione di questi impianti, perché ricordo che, in occasione di un
sopralluogo di Commissione Consiliare al deposito di Collegno della Metropolitana
ormai più di un anno fa, ci hanno detto candidamente che i cicli di manutenzione erano
stati ridotti rispetto a quanto programmato, perché c'erano meno treni del previsto (non
si compravano nuovi treni, perché non c'erano i soldi) e i treni che c'erano viaggiavano
più di quello che avrebbero dovuto viaggiare secondo i piani.
Questa situazione non può che peggiorare, perché, se adesso entrerà in servizio (come
succederà - speriamo - tra relativamente poco) il tratto fino a piazza Bengasi,
aumenteranno i chilometri da percorrere e non so se siano previsti nuovi treni o se
semplicemente verranno sfruttati sempre più quelli che ci sono; anche se fossero previsti
nuovi treni, probabilmente ci sarebbe comunque un problema di manutenzione del
materiale.
Il guasto di questa mattina, dovuto ad un treno che si è rotto, magari è legato al fatto che
questo treno non ha fatto tutti i cicli previsti di manutenzione, oppure è stato usurato più
di quello che avrebbe dovuto. Stiamo comunque parlando di un impianto che ha 7 anni
per quanto riguarda la tratta più vecchia, non è un impianto che ha 30 o 40 anni, e questi
impianti dovrebbero durare decine di anni facendo la manutenzione programmata; se
già dopo 7 anni siamo ridotti così, francamente non so come arriveremo fra 20, 30 o 40
anni.
Vanno bene le scuse, però, per favore, cerchiamo di capire qual è la vera ragione e se ci
sono dei problemi di manutenzione, perché mi sembra che, nonostante la spesa elevata
(perché mi risulta che solo per la manutenzione delle scale mobili GTT spenda
500.000,00 Euro all'anno), la situazione sia inaccettabile.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Abbiamo già avuto modo di interloquire con l'Assessore nella stessa giornata
dell'incidente e, naturalmente, la mia attenzione si è incentrata su alcune questioni
fondamentali. Abbiamo appurato che c'è il sistema remoto - e questo è già un primo
piccolo successo - e soprattutto il sistema di backup, quindi un sistema che funziona e
l'altro sistema a supporto che deve entrare in azione nel momento in cui il primo
sistema si blocca (per parlare in maniera non tecnica, ma come se fossimo al bar);
sicuramente occorre dare in assoluto la priorità alla continuità del servizio, non
possiamo più permetterci quello che è successo.
Credo che la nostra attenzione si debba incentrare su questo dato. Non sono certo che ci
sia questo sistema di backup, nonostante quello che mi sembra di aver capito
dall'Assessore, e quindi, se fosse possibile, vorrei effettuare un approfondimento
(Presidente, lo chiedo a lei in questo caso), nel momento in cui dovessero arrivare i
contratti di manutenzione (che io stesso ho richiesto), in II Commissione, perché penso
che sia necessario, come ha detto il Consigliere Bertola, evitare quello che è successo
pochi giorni fa.
Il secondo aspetto che mi permetto di sottolineare all'Assessore riguarda
l'alimentazione elettrica, perché dovrebbe avere sicuramente un doppio binario,
evitando che sullo stesso binario si incentrino i 2 generatori; con un gruppo elettrogeno
da una parte, un gruppo elettrogeno dall'altra e, eventualmente, la sostituzione di questo
gruppo elettrogeno di ausilio (anche con eventuali batterie), sicuramente sarei più
tranquillo. Vorrei approfondire con l'Assessore (magari non oggi) se esista questo
aspetto del doppio canale di energia elettrica.
Sull'hardware e sul software dobbiamo verificare il contratto di manutenzione, ma spero
che su questo ci sia la copertura assoluta.
A questo punto, bisogna però porsi un problema di Bilancio: quest'anno insisteremo
molto sullo "zero-based budgeting" del Bilancio; partire anche da questa considerazione
ci deve aiutare a portare dei risparmi, perché, secondo me, in questo caso ci saranno
sicuramente delle responsabilità oggettive in capo alla Siemens. La Siemens non può
non aver previsto un elemento di questo genere e non aver posto un eventuale rimedio
nel momento in cui stipulava il contratto con la Città di Torino, anzi, in questo caso con
GTT. Però, mi permetto di dire (senza avere la competenza tecnica, ma avendo ascoltato
persone che hanno grande esperienza) che anche da parte dei tecnici di GTT c'è
sicuramente stato qualche piccolo buco, perché non è accettabile che, all'interno della
condivisione o comunque della preparazione di questo sistema di salvataggio o -
chiamiamolo così - di backup, non si siano accorti che qualcosa avrebbe potuto non
funzionare.
Quindi, sicuramente nell'ambito delle responsabilità di Siemens, ma anche di GTT (che
comunque ha stipulato e controfirmato questo contratto), pregherei di verificare questa
situazione, proprio per arrivare all'aspetto dello "zero-based budgeting". Assessore,
anche da questi aspetti dobbiamo cercare di scovare quello che ci serve oggi per poter
risparmiare, incidere sulla questione del Bilancio e, eventualmente, poter investire su
altre cose.
Presidente, questo ragionamento lo faccio a lei, perché, secondo me, è indispensabile
approfondire questi temi in Commissione. Auspico che non si debba ripetere una
situazione di questo genere, anzi credo che non si debba assolutamente ripetere, perché
abbiamo inaugurato la Metropolitana nel 2006 - quindi, non sono passati decenni - e il
sistema informatico era valido allora e lo è tutt'oggi.
Sicuramente gli aspetti dell'energia elettrica, del backup e del Bilancio (e, quindi,
dell'eventuale responsabilità di GTT in questo senso) devono essere appurati nella
maniera più dettagliata possibile per evitare non tanto di punire o sanzionare - fatto che
sinceramente a me interessa poco -, ma per evitare che questo disagio si ripeta.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere Tronzano, è certamente interesse del Consiglio approfondire questi
argomenti in sede di Commissione, per cui auspichiamo che il Presidente della
Commissione riuscirà a concordare un approfondimento sul tema.
La parola al Consigliere Ambrogio.

AMBROGIO Paola
La situazione è sicuramente preoccupante e per questa ragione chiediamo - come ha già
fatto il Consigliere Tronzano - un approfondimento in Commissione.
Due episodi a distanza di pochi giorni si aggiungono alle numerose segnalazioni che
abbiamo già ricevuto, non sull'impianto dei treni, ma su tutta la struttura che lo
circonda. L'Assessore lo sa, perché gli abbiamo anche presentato un dossier (con
esempi specifici e particolari) che riguarda una serie di disagi che si sono verificati in
questi mesi nelle varie stazioni della Metropolitana. Trattandosi di un impianto che ha
pochi anni, non possiamo permetterci episodi di questo tipo ed è quindi opportuno
verificare nello specifico le cause e, soprattutto su servizi che sono essenziali per i
cittadini, adesso per quanto riguarda l'utilizzo della Metropolitana non possiamo
neanche diffondere una sorta di clima di terrore tra i torinesi.
Quindi, chiedo un impegno in più all'Assessore; poche settimane fa, abbiamo parlato
anche in Commissione del dossier, per cui propongo di convocare nuovamente - visto
che è presente in Aula il Consigliere Carretta - una Commissione e porre all'Ordine del
Giorno questo argomento per poterlo approfondire.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
In realtà, il mio intervento sarà molto breve, perché ho poco da aggiungere rispetto a
quanto detto dal Consigliere Ambrogio e anche dagli altri Consiglieri che sono già
intervenuti. Vorrei solo far rilevare che la linea Metropolitana al momento è una sola,
per cui mi chiedo, visto che c'è difficoltà a garantire un servizio efficiente e costante nel
tempo con una sola linea (peraltro, neanche completa fino agli estremi), che cosa
avverrà quando le linee saranno più di una, cioè quando ci sarà anche la Linea dell'asse
Nord-Sud?
Sinceramente ritengo che sia un campanello d'allarme che va ascoltato con grande
attenzione. Come veniva sottolineato, non si tratta di casi isolati, ma si inseriscono in un
quadro che coinvolge non solo i treni, ma anche le stazioni, e soprattutto vorrei
concludere il mio intervento ricordando che si tratta della grande opera che è stata più
volte magnificata dall'ex Sindaco Chiamparino come la principale motivazione che,
addirittura, giustificava il debito record della Città.
Se il debito record della Città dipende dalla Metropolitana, avere una Metropolitana che
è record non nella qualità del servizio, ma nel disservizio della qualità, sinceramente mi
fa pensare che ci sia qualcosa che non va.
È già stata avanzata la richiesta di approfondire il tema in Commissione Urbanistica e
Viabilità, ma inviterei ad intervenire in congiunta il Presidente Carbonero della
Commissione Controllo di Gestione, magari anche con un'audizione dei vertici GTT,
perché, oggettivamente, ritengo che qui ci sia materiale di intervento (in termini di
controllo della gestione di quello che è un servizio fondamentale della città) da parte
degli strumenti di cui il Consiglio dispone.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Levi-Montalcini.

LEVI-MONTALCINI Piera
Penso che si potrà discutere meglio di questo tema in Commissione. Vorrei soltanto fare
un appunto a quello che ha detto prima l'Assessore per quanto riguarda l'ipotesi di
avere qualcuno a Torino che si possa occupare di sanare i guasti in loco. I software di
queste apparecchiature (e per apparecchiature intendo dire sistemi) sono così sofisticati
e le procedure per poter accedere ai programmi sorgenti sono talmente complesse che
penso sia molto più opportuno lasciare tutto in mano a Siemens con un'assistenza
remota; magari qui si potrebbe formare personale che sia in grado di essere molto
preciso e accurato nella rilevazione di quanto si può vedere in loco e nella descrizione
del tipo di guasto.
Non coinvolgerei neppure il Politecnico in questa impresa perigliosa, che temo darebbe
risultati peggiori, dato che, a quel punto, la responsabilità non sarebbe più in capo a chi
ci ha fornito il software e l'hardware.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Mangone.

MANGONE Domenico
Il mio intervento sarà veloce, perché, Assessore, dico immediatamente che sono cose
che possono succedere; non gliene vogliamo fare assolutamente una colpa, sicuramente
lei non è responsabile dell'accaduto, però è evidente che la Città di Torino non può
permettersi cose di questo genere. Un blocco di 9 ore dell'unica Linea Metropolitana
della Città di Torino è un lusso che una città altamente tecnologica come la nostra non
può assolutamente permettersi.
L'Assessore ha fatto delle considerazioni, ma spero di non aver capito bene, perché ha
detto che non si conoscono ancora le cause che hanno determinato il blocco; Assessore,
se è così, è preoccupante, perché, evidentemente, una Metropolitana di altissimo livello
tecnologico che si blocca per ben 2 volte (il terzo blocco è dovuto a cause accidentali,
che non riguardano la tecnologia utilizzata) nel giro di pochi giorni rappresenta un fatto
assolutamente grave.
L'Assessore ha detto che la manutenzione è delegata alla nostra società di trasporti
(ovviamente, "dipendente", tra virgolette, dal suo Assessorato), ma la tecnologia non
può essere un fattore che blocca; normalmente, viene utilizzata per velocizzare, affinché
le cose vadano meglio, e noi abbiamo scelto la tecnologia migliore per trovarci poi nella
condizione di avere la città che, di fatto, è bloccata.
Ovviamente mi associo alla richiesta di approfondimento in II Commissione, ma vorrei
chiedere all'Assessore: lei ha avviato anche un approfondimento sulle responsabilità
(non solo sulle cause che hanno determinato il blocco)? C'è qualcuno in GTT che era
tenuto ad evitare un blocco come questo ed il ripetersi di un blocco come questo?
Capisco che lei adesso abbia dato mandato al Politecnico, che sembra la panacea di tutti
i mali di questa città (ed è vero, tant'è che noi abbiamo come Capogruppo un professore
del Politecnico, quindi l'abbiamo compreso anche noi e non possiamo che ringraziare il
Politecnico, anche per il grandissimo aiuto che ci ha dato su Smart City), ma non
dobbiamo aspettare che si verifichino i fatti per dare mandato al Politecnico affinché
studi i nostri sistemi informativi.
Lei è sicuramente un Assessore avveduto, ma immagino che questi superdirigenti
superpagati di GTT stiano lì a pensare che un problema alla Metropolitana della Città di
Torino sia un problema molto grosso per la Città di Torino (a parte la figura che
facciamo in Europa e nel mondo per il blocco di 9 ore di una Metropolitana che ha 7
anni, quindi non con un'anzianità di 50 anni). I dirigenti di GTT forse avrebbero dovuto
pensarci un po' prima. Lei ci ha spiegato che è praticamente impossibile spostare i
trasportati dalla Metropolitana su gomma, perché le condizioni non lo permettono ed i
numeri non lo consentono. Assessore, credo che degli amministratori avveduti -
ovviamente non mi riferisco a lei, perché sa che credo che lei sia un amministratore
avveduto, ma mi riferisco a quelli di GTT - avrebbero dovuto pensare prima a queste
cose, non dopo; noi abbiamo l'obbligo di prevenire i problemi, non possiamo
rincorrerli.
Assessore, le chiedo cortesemente di dirmi - se non oggi, poi in Commissione - se è
stato individuato un responsabile e se la Città ha subito un danno. Vorrei capire se la
Città ha subito un danno, se questo danno è risarcibile e, nel caso, chi dovrebbe
risarcirlo, perché un blocco di 9 ore (ed il ripetersi del problema) non può passare
inosservato.
Mi auguro - e concludo il mio intervento - che questo non si verifichi più. La prima
volta può capitare, Assessore, non le attribuiamo alcuna responsabilità oggettiva rispetto
all'accaduto, ma mi auguro che non dovremo ritornare su questo argomento, perché, a
quel punto, le responsabilità tecniche si trasformeranno in responsabilità politiche e
sinceramente vorremmo evitare che ciò accadesse.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Ad inizio seduta, il Presidente ha ricordato che è primavera e credo che il troppo sole
abbia già fatto male in quest'Aula, perché o si pensa che ci sia una responsabilità
politica dell'Assessore e dei dirigenti di GTT a non far funzionare la Metropolitana o,
altrimenti, che gli incidenti possono capitare e che non sono così frequenti. Peraltro,
sulla scelta della linea, del percorso e della tecnologia sono state impegnate alcune
Amministrazioni in questi decenni, per cui non si può neanche dire che sia colpa di
Chiamparino piuttosto che di Castellani; sicuramente non è colpa di Novelli, che non
voleva la Metropolitana, ma di lì in poi tutti quanti sono stati favorevoli.
Una considerazione che mi sento di fare è che tutti quanti si ha un po' la memoria corta
e, a distanza di 7 anni, la Metropolitana è talmente necessaria ed utile a questa città che
il suo blocco per alcune ore diventa una catastrofe, almeno in questa Sala. La Città non
è più in grado di sopperire con un servizio sostitutivo su gomma, quindi questo,
paradossalmente, va a vantaggio del servizio.
Se dobbiamo parlare di Metropolitana, da quest'Aula mi aspetterei, piuttosto che andare
a cercare l'untore che, metaforicamente, ha svitato il bullone in GTT o chi in qualche
modo ha preso una tazza di caffè in più invece di guardare il computer, che si
sottolineasse che abbiamo una Linea di Metropolitana, ne stiamo completando un pezzo
e cominciamo a fare la seconda Linea. Consideriamo quello che, negli ultimi anni, ha
significato la prima Linea di Metropolitana in questa città e come è cambiata l'abitudine
ed il dibattito in questo Consiglio Comunale. Poco più di 10 anni fa, alla fine degli anni
Novanta, in questo Consiglio Comunale la maggior parte dei Consiglieri ritenevano che
la Metropolitana non fosse necessaria, forse perché doveva costruirla il Sindaco
Castellani e, poi, perché la città di Torino è squadrata, è romana, GTT funziona bene, in
pullman si può andare più veloce, eccetera.
Credo che, se alcuni errori sono dovuti ad incuria o ad una sottovalutazione, una certa
preoccupazione sia corretta e giusta per fare pressione, però evitiamo di pensare che
tutto quello che accade in questa città debba per forza avere una responsabilità politica,
perché, altrimenti, qualcuno domani farà una conferenza stampa o rilascerà un'intervista
per dire che bisogna fare un rimpasto e cambiare l'Assessore che si occupa della
Metropolitana; un po' come è capitato quando nevicava e si è cambiato l'Assessore...
Guardate che è successo, non è vero che non è successo.
Siamo al terzo blocco della Metropolitana in una settimana? Per ricordare quelli
precedenti facciamo tutti fatica ad andare indietro (compreso chi, come me, ogni tanto
usa la Metropolitana e ha la figlia che la utilizza e che gli dice quando la Metropolitana
non funziona), però non vorrei che, magari fra un mese, al quinto o al sesto blocco della
Metropolitana qualcuno pensasse davvero che la soluzione sia cambiare l'Assessore,
perché questa è un po' la moda. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Però
qualcuno l'ha pensato, perché noto che, ogni volta che capita l'occasione, si vuole
cambiare Assessore da 2 anni a questa parte: figuriamoci, ogni occasione è buona per il
tacchino, anche senza aspettare il Natale.
Ritengo che le precisazioni dell'Assessore sia rassicuranti e soddisfacenti ed è questo
che mi aspettavo di sentir dire. Sono d'accordo con il Consigliere Bertola e con tutti gli
altri Consiglieri quando dicono che la Commissione deve fare il punto della situazione
se vuole approfondire un po' di più, tenendo presente che c'è un po' di differenza tra un
disastro ed il fatto che, per un giorno, in città non ha funzionato la Metropolitana e
alcune migliaia di cittadini hanno dovuto riprendere il pullman e sono arrivati tardi al
lavoro o a scuola; bisogna avere un po' il senso delle proporzioni. Molti utenti e
dipendenti che raggiungono il posto in cui lavoro utilizzano la Metropolitana e quel
giorno c'è stata un po' di scocciatura, ma non una situazione tremenda, perché
comunque sono arrivati lo stesso, anche grazie alla Linea 1, alla Linea 101 e ai mezzi
sostitutivi. A Roma mi è capitato spesso di dover utilizzare i mezzi sostitutivi, perché,
per qualche motivo, la Linea era bloccata; quindi, è qualcosa che capita ed eviterei di
farne una tragedia e, soprattutto, di chiedere la testa dell'Assessore, del Sindaco, della
maggioranza e di quant'altri.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per la replica, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Intervengo per confermare la mia disponibilità ad un approfondimento di questo tema in
Commissione, come ho detto anche nella mia relazione introduttiva, in quanto ritengo
anche io opportuno ed utile che il Consiglio entri nel merito delle problematiche e ne
comprenda le cause.
Mi sembra utile puntualizzare e sottolineare 2 elementi. Abbiamo individuato qual è la
macro causa del problema: un sovradimensionamento di flusso di dati all'interno del
sistema informativo, che, se non opportunamente previsto, manda in blocco il sistema
della sicurezza. Che cosa ci manca? Mi rivolgo in particolare al Consigliere Mangone,
che chiedeva di individuare le responsabilità: dobbiamo individuare se questa
problematica non sia stata prevista nel contratto di fornitura, nella costruzione e nella
progettazione del servizio (in questo caso, l'interlocutore nei confronti di Transfima-
Siemens sarebbe Infra.To), o se sia stato un problema di manutenzione e di gestione del
servizio (e, in questo caso, l'interlocutore nei confronti di Transfima-Siemens sarebbe
GTT). Il fornitore, quindi, continua ad essere lo stesso.
Oggi, però, non è ancora chiaro qual è il momento nel quale non è stato previsto e,
quindi, c'è qualche oggettiva responsabilità tecnica, perché non abbiamo avuto modo di
intervenire in tempo reale su una problematica informatica esistente ed è questo che,
secondo me, sarà al centro dell'oggetto della relazione che faremo in Commissione;
dobbiamo capire quali sono le responsabilità e soprattutto individuare delle soluzioni,
alle quali il Politecnico - lo dico anche per rassicurare il Consigliere Levi-Montalcini -
non partecipa come attore protagonista, ma, in questa fase (dove si è dimostrato come
era impossibile individuare delle soluzioni in loco ed abbiamo dovuto aspettare
l'intervento dei tecnici progettisti del sistema direttamente da Parigi), ci è sembrato utile
farci aiutare da competenze tecniche oggettivamente riconosciute nel mondo come
quelle del Politecnico per arrivare ad una soluzione condivisa.
Dal punto di vista del ragionamento più ampio che è stato fatto (e ringrazio i Consiglieri
Tronzano, Ambrogio e Marrone per le riflessioni più complessive sull'utilità della
Metropolitana in una città come Torino), oggi siamo di fronte ad un sistema che ormai è
completamente assodato, perché la città, soprattutto su quegli assi, ha imparato ad usare
la Metropolitana come un proprio mezzo prioritario di trasferimento ed è per questo
motivo che comunque diventa difficile proporre soluzioni alternative; per quanto GTT
sia stata in grado di mettere in campo i servizi sostitutivi, diventa impossibile riportare
immediatamente in giro per la città 170.000 persone con gli stessi livelli di qualità e di
servizio.
Condivido la necessità di entrare nel merito anche sui temi del sistema di backup, dei
sistemi elettronici ed elettrici che sono stati richiamati dal Consigliere Tronzano.
Verifichiamo se in Commissione non sia utile a questo punto - lo dico in particolare alla
Presidenza - farci accompagnare magari anche dai tecnici stessi di Transfima-Siemens,
chiedendo direttamente ai tecnici del fornitore di essere presenti, in maniera tale che
ogni singola domanda del Consiglio possa trovare una puntuale e precisa risposta come
merita.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Preso atto della sua integrazione, invito il Presidente della II Commissione (qualcuno,
forse non propriamente, citava anche la Commissione Controllo di Gestione per quanto
riguarda una parte) a prendere atto di questa richiesta e di porre in essere tutte le attività,
affinché non solo venga dibattuta e portata in sede di Commissione, ma vengano invitati
anche i tecnici, come suggeriva l'Assessore, o addirittura che la Commissione si sposti
nelle sedi relative al controllo di queste attività, che sarebbe anche meglio.
Chiedo, quindi, ai Presidenti di procedere alla richiesta.
Dichiaro concluse le comunicazioni.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)