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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Se i Colleghi riprendono il proprio posto, potremo procedere con i lavori dell'Aula. Comprendo bene che il clima quasi primaverile renda più entusiasti gli animi, ma credo che sia importante ricordare a tutti che siamo in Sala Rossa e che dobbiamo procedere con i lavori dell'Aula. Il Consigliere Tronzano ha richiesto le comunicazioni in Aula del Sindaco in merito al blocco della Metropolitana che è avvenuto nella giornata del 27 febbraio scorso. La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) La richiesta di comunicazioni riguarda il blocco della Metropolitana del 27 febbraio, ma, se il Presidente ed i Consiglieri sono d'accordo, estenderei il ragionamento anche agli eventi che sono avvenuti nelle date successive, in maniera tale da poter proporre una discussione completa al Consiglio Comunale. Intanto, partiamo da una cronistoria dei fatti, in maniera tale da elencare anche quali sono state le reali interruzioni del servizio, che, ovviamente, sono state oggetto di comunicazione puntuale da parte dell'Azienda del trasporto. Il primo segnale di emergenza è stato rilevato alle ore 3.30 nella notte tra il 26 ed il 27 febbraio, quindi in un momento nel quale - come è ben noto - l'esercizio non è in corso (cioè, la Metropolitana non è in servizio), ma dalle ore 5.30 alle ore 6.40 di mercoledì 27 febbraio non è stato possibile avviare il servizio ad inizio giornata proprio a causa dei primi lavori di intervento per le valutazioni del danno (che era stato causato dal problema che descriverò in seguito). La vera interruzione è stata invece quella delle ore 12.35 di mercoledì 27 febbraio, che ha portato ad una riapertura del servizio dopo quasi 9 ore, cioè alle ore 22.00. Alle ore 23.00 di venerdì lo stesso problema tecnico ha creato una nuova interruzione del servizio, con un blocco che non ha poi rimesso GTT nelle condizioni di riprenderlo e, quindi, si è lavorato tutta la notte per rimettere in funzione la Metropolitana di Torino. Considerando la richiesta di comunicazioni in Aula e le numerose richieste di informazione da parte dei Consiglieri, voglio segnalare che le problematiche che il servizio ha avuto oggi non c'entrano nulla con il problema al software (che andrò a spiegare nella seconda parte della relazione). Questa mattina, alle ore 7.30, un passeggero ha avuto un malore su uno dei treni in servizio (tra l'altro, particolarmente affollato, visto anche l'orario) alla fermata Nizza; è stato necessario l'intervento degli operatori dell'ambulanza direttamente a bordo e, quindi, un soccorso medico diretto. Visto e considerato che la persona è stata portata via dalla Metropolitana priva di sensi, lo spostamento della persona è stato effettuato dal personale medico, che è stato atteso una ventina di minuti. Alle ore 7.52 il servizio è ripreso e, per fortuna, la persona è stata rianimata e - al contrario di quanto è stato comunicato, sia in via formale, che in via informale - non è deceduta. Alle ore 8.02, alla fermata Principi d'Acaja e dalla fermata Principi d'Acaja fino alla fermata XVIII Dicembre si è verificato un problema di natura tecnica, dovuto al freno di una delle vetture in servizio, che ha portato ad un nuovo blocco del servizio per la messa in sicurezza ed il trasporto del treno in manuale fino al deposito. Anche in questo caso sono circolate varie informazioni sul Web, ma ribadisco che la tratta è stata bloccata per un problema di natura tecnica che non c'entra nulla con il problema informatico (che è stato invece la causa del primo blocco) e con l'infarto. Entriamo nel merito, se siete d'accordo, del problema più grande, cioè quello del software. Siamo all'interno di un contratto di fornitura che ha 2 fuochi: da un lato, Infra.To, che ha come soggetto fornitore Transfima-Siemens per quanto riguarda la costruzione del sistema informativo ed informatico che sta alla base della circolazione dei treni, e, dall'altro lato, GTT, come altro soggetto firmatario di questo contratto (sempre con Transfima-Siemens) per quanto riguarda la manutenzione del sistema. In particolare, questo secondo ramo si divide ancora in 2 piccole parti (lo sottolineo anche per poter ragionare in termini di soggetti interlocutori). Da un lato abbiamo Infra.To, per quanto riguarda il contratto di costruzione, mentre, dall'altro lato, abbiamo GTT, per quanto riguarda la parte della manutenzione e della gestione del sistema. Il vero problema è da individuare quando viene scelto un sistema di trasporto come quello del VAL; con un altissimo livello di informatizzazione si hanno un tot di benefici, che tante altre città stanno valutando, che sono maggiori rispetto alle eventuali criticità (come quella che noi abbiamo subito il 27 febbraio). Il VAL è un sistema utilizzato da tutte le grandi città: Milano ha appena inaugurato una nuova linea e anche Parigi ha realizzato le ultime 3 linee con questa tipologia di servizio (quindi, senza autista e con il controllo tutto in remoto). Il vero problema è che, quando si alza così il livello dell'informatica presente, non c'è più una gestione manuale, con un autista che è comunque in grado di portare il treno alla fermata successiva; i sistemi di sicurezza sono talmente elevati che, alla prima problematica o alla prima segnalazione di anomalia (ovviamente, per il bene della sicurezza dei trasportati), tutto il servizio si ferma e va in blocco, i treni vengono portati alla fermata e, a quel punto, il servizio non riprende fino a quando non ci sono di nuovo tutte le garanzie per poterlo svolgere in totale sicurezza. Questo è il primo punto che vorrei sottolineare oggi: tutte le interruzioni sono avvenute a beneficio della sicurezza dei trasportati; in tutte le occasioni in cui si è ripreso il servizio, c'è stata una fase di pre-esercizio (compresa quella del 27 febbraio, che ho seguito personalmente), che è prevista dal contratto e da tutte le norme di sicurezza, per verificare che tutti i treni, che dovevano riprendere il servizio e riaprire le porte all'utenza, garantissero il massimo della sicurezza. I tecnici informatici - come sapete non sono un tecnico del settore e, quindi, riferisco le informazioni che mi sono state puntualmente riportare dai tecnici - mi dicono che si è trattato di un sovradimensionamento dei dati all'interno delle autostrade informatiche che ci sono tra le varie fermate e tra la centrale operativa e le singole stazioni. Questo sovraccarico di dati, pur essendoci 2 router che gestiscono la situazione (il primo router è quotidianamente in servizio ed il secondo dovrebbe garantire l'entrata in servizio e la sostituzione del primo router, perché un servizio di backup è puntualmente previsto), ha ingolfato anche il secondo router e, quindi, è stato impossibile far intervenire il secondo router di backup e da qui consegue la lunga interruzione di 9 ore, che ovviamente rappresenta un'anomalia che è fuori da qualsiasi tipologia di contratto o di servizio. Su questo aspetto voglio sottolineare l'impegno dell'Amministrazione e anche di GTT nell'individuare immediatamente quali sono i termini contrattuali che ci permetteranno di determinare, da un lato, le responsabilità e, dall'altro lato, le eventuali penali per la società fornitrice del software; come ho detto la società fornitrice è Transfima-Siemens, che, in questo caso, interviene direttamente in remoto, cioè i tecnici da Parigi sono intervenuti direttamente per monitorare la situazione e provare, più volte, a determinare la causa e a proporre le diverse soluzioni, che, in queste lunghe 9 ore, sono state ipotizzate e che però poi non garantivano quel livello di sicurezza che ho prima citato. Da questo punto di vista, i tecnici sono al lavoro giorno e notte. Anche questa mattina ho incontrato i vertici di GTT, in maniera tale da monitorare qual è lo stato dell'arte per l'individuazione delle cause e giungere ad una proposta concreta di soluzione rispetto a ciò che ha causato questa lunga interruzione. Da questo punto di vista, è stato individuato un professore del Politecnico e anche tutte le competenze del territorio verranno messe al servizio di questa analisi che i tecnici stanno effettuando, in maniera tale da creare del know-how territoriale ed evitare in futuro che, nel momento in cui un'interruzione così importante va ad abbattersi sull'erogazione del servizio torinese, non ci sia un team torinese, quindi locale, in grado di individuare le cause e proporre una soluzione. Come dicevo, oggi siamo stati oggetto di un intervento in remoto direttamente da Parigi, ma questo non deve più accadere. Lo abbiamo chiesto direttamente ai vertici di GTT, che, con i professori del Politecnico, si è messa immediatamente a disposizione per analizzare il sistema e creare il know-how necessario a livello territoriale per poter intervenire in qualsiasi caso e con qualsiasi anomalia possibile. Da questo punto di vista, l'intervento di GTT è stato immediato. C'è stato un problema serio di comunicazione, lo voglio dire perché le forti lamentele che sono arrivate dalla cittadinanza non riguardano solo l'interruzione del servizio, ma anche l'impossibilità di ricevere informazioni. Soltanto questa mattina siamo riusciti a scoprire che il blocco informatico totale che c'è stato sulle linee della Metropolitana ha interrotto anche tutta la parte della comunicazione. Per banalizzarla un po', almeno mi è stata spiegata così e ha reso decisamente l'idea, tutti i pannelli della Metropolitana (che, di solito, danno le informazioni sul servizio temporaneamente sospeso, eventualmente sull'orario di ripresa e su quali sono le concause) sono dentro quel sistema informativo che è andato in blocco; quindi, durante il blocco del 27 febbraio non è stata possibile anche tutta la parte di comunicazione tradizionale alle fermate (che, invece, questa mattina era regolarmente in servizio). Immediatamente, GTT ha messo in funzione quello che viene chiamato il "bus plan", cioè l'intervento dei servizi sostitutivi in superficie, ma, vista la quantità di gente che viene trasportata dalla Metropolitana, per quanto efficiente ed immediato non può essere paragonabile alla capacità di carico della Metropolitana. La Metropolitana trasporta 170.000 persone al giorno e, nel momento in cui inseriamo il "bus plan" in regolare servizio (che è composto da 17 autobus da 18 metri e da 12 autobus da 12 metri), abbiamo una capacità di trasporto di 3.000 persone. Ovviamente, ciò è emblematico per far comprendere quanto sia complicato sostituire un servizio come quello della Metropolitana partendo da una fase di emergenza, perché nulla è preventivabile rispetto a questo tipo di anomalia. È evidente che anche per una problematica come quella di questa mattina, che accidentalmente si è verificata nell'orario di punta (il blocco della fermata di via Nizza è avvenuto alle ore 7.30, quindi nel pieno dell'orario di punta), per quanto sia efficace, efficiente ed immediato l'intervento dei pullman sostitutivi, i disagi rimangono comunque importanti, perché con la sostituzione dei mezzi è difficile poter garantire il trasporto di una tale quantità di persone garantendo un livello paragonabile di qualità del servizio. Sono stati utilizzati tutti gli altri canali (il blog ed il sito di GTT e le App) e, ovviamente, tutti i canali possibili dal punto di vista della comunicazione immediata sono stati messi in campo. Per quanto riguarda la data del 27 febbraio, è stato scelto come mezzo di comunicazione anche il volantinaggio alle fermate, perché, come vi ho detto, eravamo in assenza del sistema informativo, per cui anche i pannelli informativi non potevano essere utilizzati, e, quindi, il personale GTT si è messo immediatamente a disposizione della clientela per comunicare quali erano le problematiche in corso. Per concludere il mio intervento, la fase di analisi delle cause è ancora in corso; oggi, non sono in grado di comunicare al Consiglio Comunale qual è stata la vera causa per la quale è andato in blocco il sistema informatico, ma posso dire che un sistema di diagnostica preventiva è già riuscito ad individuare questo sovradimensionamento di dati, evitando così nuovi blocchi del servizio. In altre parole, un'anomalia è avvenuta nelle scorse ore, ma un nuovo sistema di pre-diagnostica, che è stato messo in piedi dai tecnici, è stato in grado di anticipare il problema e risolverlo prima che fosse necessaria un'interruzione del servizio. Da questo punto di vista, credo che il combinato disposto di vari elementi (le competenze all'interno del Politecnico che si sono immediatamente messe a disposizione - e che vanno ringraziate - e le informazioni che i tecnici ed i progettisti del software hanno messo a disposizione della città) ci metteranno nelle condizioni di trovare la causa del problema ed evitare che passi un messaggio di non continuità del servizio della Metropolitana. Non possiamo permetterci di far passare un messaggio di non garanzia di presenza di un servizio così qualitativamente elevato come quello della Metropolitana. Se la Presidenza è d'accordo, nelle prossime ore sono anche disponibile a dare un'informazione alla Commissione competente per aggiornare in tempo reale il Consiglio Comunale su come stanno procedendo le cose (eventualmente invitando in Commissione i tecnici che stanno lavorando) e su quali sono le evoluzioni del problema. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Ringrazio l'Assessore Lubatti, che è sempre disponibile a venire in Aula e spiegare per filo e per segno i motivi tecnici e anche quelli meno tecnici, però una situazione simile è inaccettabile e preoccupante, nel senso che, ormai, questi blocchi si ripetono abbastanza di frequente. Questo è un servizio essenziale e non può fermarsi per mezza giornata anche solo una volta ogni 3 mesi. L'altro giorno siamo stati fermi praticamente tutto il giorno, perché il servizio è ripreso in orario serale (per cui ha interessato non soltanto la fase del mattino, ma anche la fase del rientro alla sera); anche questa mattina c'è stata un'interruzione di più di 2 ore per un guasto. Una percentuale di difettosità è naturale ed è ovvio che, prima o poi, qualunque sistema automatico si può rompere, ma qui abbiamo dei segnali di difettosità estremamente elevati e molto superiori ad altri sistemi, anche analoghi, oggi in uso in giro per il mondo. Non mi riferisco soltanto al servizio in sé, ma, per quanto riguarda gli schermi nelle stazioni, sono più le volte che non funzionano, o che si stanno riavviando, o che sono fermi, delle volte che trasmettono i messaggi che devono dare. Ogni tanto capita anche per i tornelli, però il caso più clamoroso riguarda le scale mobili, per le quali abbiamo presentato 6 interpellanze in un anno e mezzo, ma nelle stazioni continuiamo a trovarle ferme per settimane e, nonostante, a forza di insistere, sia stato fatto un intervento di manutenzione straordinaria e tutto quello che si poteva fare, purtroppo continuano ad essere ferme. Ritengo che sia necessario andare ad analizzare un po' più a fondo la situazione, perché non si può semplicemente dire che si è fermata la Metropolitana e che è stato introdotto un servizio sostitutivo; è ovvio che il servizio sostitutivo non è all'altezza della Metropolitana, ma il fatto è che non si devono proprio verificare questi blocchi, almeno non con questa frequenza. In particolare, vorrei che si facesse un'analisi approfondita sulla manutenzione di questi impianti, perché ricordo che, in occasione di un sopralluogo di Commissione Consiliare al deposito di Collegno della Metropolitana ormai più di un anno fa, ci hanno detto candidamente che i cicli di manutenzione erano stati ridotti rispetto a quanto programmato, perché c'erano meno treni del previsto (non si compravano nuovi treni, perché non c'erano i soldi) e i treni che c'erano viaggiavano più di quello che avrebbero dovuto viaggiare secondo i piani. Questa situazione non può che peggiorare, perché, se adesso entrerà in servizio (come succederà - speriamo - tra relativamente poco) il tratto fino a piazza Bengasi, aumenteranno i chilometri da percorrere e non so se siano previsti nuovi treni o se semplicemente verranno sfruttati sempre più quelli che ci sono; anche se fossero previsti nuovi treni, probabilmente ci sarebbe comunque un problema di manutenzione del materiale. Il guasto di questa mattina, dovuto ad un treno che si è rotto, magari è legato al fatto che questo treno non ha fatto tutti i cicli previsti di manutenzione, oppure è stato usurato più di quello che avrebbe dovuto. Stiamo comunque parlando di un impianto che ha 7 anni per quanto riguarda la tratta più vecchia, non è un impianto che ha 30 o 40 anni, e questi impianti dovrebbero durare decine di anni facendo la manutenzione programmata; se già dopo 7 anni siamo ridotti così, francamente non so come arriveremo fra 20, 30 o 40 anni. Vanno bene le scuse, però, per favore, cerchiamo di capire qual è la vera ragione e se ci sono dei problemi di manutenzione, perché mi sembra che, nonostante la spesa elevata (perché mi risulta che solo per la manutenzione delle scale mobili GTT spenda 500.000,00 Euro all'anno), la situazione sia inaccettabile. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Abbiamo già avuto modo di interloquire con l'Assessore nella stessa giornata dell'incidente e, naturalmente, la mia attenzione si è incentrata su alcune questioni fondamentali. Abbiamo appurato che c'è il sistema remoto - e questo è già un primo piccolo successo - e soprattutto il sistema di backup, quindi un sistema che funziona e l'altro sistema a supporto che deve entrare in azione nel momento in cui il primo sistema si blocca (per parlare in maniera non tecnica, ma come se fossimo al bar); sicuramente occorre dare in assoluto la priorità alla continuità del servizio, non possiamo più permetterci quello che è successo. Credo che la nostra attenzione si debba incentrare su questo dato. Non sono certo che ci sia questo sistema di backup, nonostante quello che mi sembra di aver capito dall'Assessore, e quindi, se fosse possibile, vorrei effettuare un approfondimento (Presidente, lo chiedo a lei in questo caso), nel momento in cui dovessero arrivare i contratti di manutenzione (che io stesso ho richiesto), in II Commissione, perché penso che sia necessario, come ha detto il Consigliere Bertola, evitare quello che è successo pochi giorni fa. Il secondo aspetto che mi permetto di sottolineare all'Assessore riguarda l'alimentazione elettrica, perché dovrebbe avere sicuramente un doppio binario, evitando che sullo stesso binario si incentrino i 2 generatori; con un gruppo elettrogeno da una parte, un gruppo elettrogeno dall'altra e, eventualmente, la sostituzione di questo gruppo elettrogeno di ausilio (anche con eventuali batterie), sicuramente sarei più tranquillo. Vorrei approfondire con l'Assessore (magari non oggi) se esista questo aspetto del doppio canale di energia elettrica. Sull'hardware e sul software dobbiamo verificare il contratto di manutenzione, ma spero che su questo ci sia la copertura assoluta. A questo punto, bisogna però porsi un problema di Bilancio: quest'anno insisteremo molto sullo "zero-based budgeting" del Bilancio; partire anche da questa considerazione ci deve aiutare a portare dei risparmi, perché, secondo me, in questo caso ci saranno sicuramente delle responsabilità oggettive in capo alla Siemens. La Siemens non può non aver previsto un elemento di questo genere e non aver posto un eventuale rimedio nel momento in cui stipulava il contratto con la Città di Torino, anzi, in questo caso con GTT. Però, mi permetto di dire (senza avere la competenza tecnica, ma avendo ascoltato persone che hanno grande esperienza) che anche da parte dei tecnici di GTT c'è sicuramente stato qualche piccolo buco, perché non è accettabile che, all'interno della condivisione o comunque della preparazione di questo sistema di salvataggio o - chiamiamolo così - di backup, non si siano accorti che qualcosa avrebbe potuto non funzionare. Quindi, sicuramente nell'ambito delle responsabilità di Siemens, ma anche di GTT (che comunque ha stipulato e controfirmato questo contratto), pregherei di verificare questa situazione, proprio per arrivare all'aspetto dello "zero-based budgeting". Assessore, anche da questi aspetti dobbiamo cercare di scovare quello che ci serve oggi per poter risparmiare, incidere sulla questione del Bilancio e, eventualmente, poter investire su altre cose. Presidente, questo ragionamento lo faccio a lei, perché, secondo me, è indispensabile approfondire questi temi in Commissione. Auspico che non si debba ripetere una situazione di questo genere, anzi credo che non si debba assolutamente ripetere, perché abbiamo inaugurato la Metropolitana nel 2006 - quindi, non sono passati decenni - e il sistema informatico era valido allora e lo è tutt'oggi. Sicuramente gli aspetti dell'energia elettrica, del backup e del Bilancio (e, quindi, dell'eventuale responsabilità di GTT in questo senso) devono essere appurati nella maniera più dettagliata possibile per evitare non tanto di punire o sanzionare - fatto che sinceramente a me interessa poco -, ma per evitare che questo disagio si ripeta. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Consigliere Tronzano, è certamente interesse del Consiglio approfondire questi argomenti in sede di Commissione, per cui auspichiamo che il Presidente della Commissione riuscirà a concordare un approfondimento sul tema. La parola al Consigliere Ambrogio. AMBROGIO Paola La situazione è sicuramente preoccupante e per questa ragione chiediamo - come ha già fatto il Consigliere Tronzano - un approfondimento in Commissione. Due episodi a distanza di pochi giorni si aggiungono alle numerose segnalazioni che abbiamo già ricevuto, non sull'impianto dei treni, ma su tutta la struttura che lo circonda. L'Assessore lo sa, perché gli abbiamo anche presentato un dossier (con esempi specifici e particolari) che riguarda una serie di disagi che si sono verificati in questi mesi nelle varie stazioni della Metropolitana. Trattandosi di un impianto che ha pochi anni, non possiamo permetterci episodi di questo tipo ed è quindi opportuno verificare nello specifico le cause e, soprattutto su servizi che sono essenziali per i cittadini, adesso per quanto riguarda l'utilizzo della Metropolitana non possiamo neanche diffondere una sorta di clima di terrore tra i torinesi. Quindi, chiedo un impegno in più all'Assessore; poche settimane fa, abbiamo parlato anche in Commissione del dossier, per cui propongo di convocare nuovamente - visto che è presente in Aula il Consigliere Carretta - una Commissione e porre all'Ordine del Giorno questo argomento per poterlo approfondire. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio In realtà, il mio intervento sarà molto breve, perché ho poco da aggiungere rispetto a quanto detto dal Consigliere Ambrogio e anche dagli altri Consiglieri che sono già intervenuti. Vorrei solo far rilevare che la linea Metropolitana al momento è una sola, per cui mi chiedo, visto che c'è difficoltà a garantire un servizio efficiente e costante nel tempo con una sola linea (peraltro, neanche completa fino agli estremi), che cosa avverrà quando le linee saranno più di una, cioè quando ci sarà anche la Linea dell'asse Nord-Sud? Sinceramente ritengo che sia un campanello d'allarme che va ascoltato con grande attenzione. Come veniva sottolineato, non si tratta di casi isolati, ma si inseriscono in un quadro che coinvolge non solo i treni, ma anche le stazioni, e soprattutto vorrei concludere il mio intervento ricordando che si tratta della grande opera che è stata più volte magnificata dall'ex Sindaco Chiamparino come la principale motivazione che, addirittura, giustificava il debito record della Città. Se il debito record della Città dipende dalla Metropolitana, avere una Metropolitana che è record non nella qualità del servizio, ma nel disservizio della qualità, sinceramente mi fa pensare che ci sia qualcosa che non va. È già stata avanzata la richiesta di approfondire il tema in Commissione Urbanistica e Viabilità, ma inviterei ad intervenire in congiunta il Presidente Carbonero della Commissione Controllo di Gestione, magari anche con un'audizione dei vertici GTT, perché, oggettivamente, ritengo che qui ci sia materiale di intervento (in termini di controllo della gestione di quello che è un servizio fondamentale della città) da parte degli strumenti di cui il Consiglio dispone. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Levi-Montalcini. LEVI-MONTALCINI Piera Penso che si potrà discutere meglio di questo tema in Commissione. Vorrei soltanto fare un appunto a quello che ha detto prima l'Assessore per quanto riguarda l'ipotesi di avere qualcuno a Torino che si possa occupare di sanare i guasti in loco. I software di queste apparecchiature (e per apparecchiature intendo dire sistemi) sono così sofisticati e le procedure per poter accedere ai programmi sorgenti sono talmente complesse che penso sia molto più opportuno lasciare tutto in mano a Siemens con un'assistenza remota; magari qui si potrebbe formare personale che sia in grado di essere molto preciso e accurato nella rilevazione di quanto si può vedere in loco e nella descrizione del tipo di guasto. Non coinvolgerei neppure il Politecnico in questa impresa perigliosa, che temo darebbe risultati peggiori, dato che, a quel punto, la responsabilità non sarebbe più in capo a chi ci ha fornito il software e l'hardware. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Mangone. MANGONE Domenico Il mio intervento sarà veloce, perché, Assessore, dico immediatamente che sono cose che possono succedere; non gliene vogliamo fare assolutamente una colpa, sicuramente lei non è responsabile dell'accaduto, però è evidente che la Città di Torino non può permettersi cose di questo genere. Un blocco di 9 ore dell'unica Linea Metropolitana della Città di Torino è un lusso che una città altamente tecnologica come la nostra non può assolutamente permettersi. L'Assessore ha fatto delle considerazioni, ma spero di non aver capito bene, perché ha detto che non si conoscono ancora le cause che hanno determinato il blocco; Assessore, se è così, è preoccupante, perché, evidentemente, una Metropolitana di altissimo livello tecnologico che si blocca per ben 2 volte (il terzo blocco è dovuto a cause accidentali, che non riguardano la tecnologia utilizzata) nel giro di pochi giorni rappresenta un fatto assolutamente grave. L'Assessore ha detto che la manutenzione è delegata alla nostra società di trasporti (ovviamente, "dipendente", tra virgolette, dal suo Assessorato), ma la tecnologia non può essere un fattore che blocca; normalmente, viene utilizzata per velocizzare, affinché le cose vadano meglio, e noi abbiamo scelto la tecnologia migliore per trovarci poi nella condizione di avere la città che, di fatto, è bloccata. Ovviamente mi associo alla richiesta di approfondimento in II Commissione, ma vorrei chiedere all'Assessore: lei ha avviato anche un approfondimento sulle responsabilità (non solo sulle cause che hanno determinato il blocco)? C'è qualcuno in GTT che era tenuto ad evitare un blocco come questo ed il ripetersi di un blocco come questo? Capisco che lei adesso abbia dato mandato al Politecnico, che sembra la panacea di tutti i mali di questa città (ed è vero, tant'è che noi abbiamo come Capogruppo un professore del Politecnico, quindi l'abbiamo compreso anche noi e non possiamo che ringraziare il Politecnico, anche per il grandissimo aiuto che ci ha dato su Smart City), ma non dobbiamo aspettare che si verifichino i fatti per dare mandato al Politecnico affinché studi i nostri sistemi informativi. Lei è sicuramente un Assessore avveduto, ma immagino che questi superdirigenti superpagati di GTT stiano lì a pensare che un problema alla Metropolitana della Città di Torino sia un problema molto grosso per la Città di Torino (a parte la figura che facciamo in Europa e nel mondo per il blocco di 9 ore di una Metropolitana che ha 7 anni, quindi non con un'anzianità di 50 anni). I dirigenti di GTT forse avrebbero dovuto pensarci un po' prima. Lei ci ha spiegato che è praticamente impossibile spostare i trasportati dalla Metropolitana su gomma, perché le condizioni non lo permettono ed i numeri non lo consentono. Assessore, credo che degli amministratori avveduti - ovviamente non mi riferisco a lei, perché sa che credo che lei sia un amministratore avveduto, ma mi riferisco a quelli di GTT - avrebbero dovuto pensare prima a queste cose, non dopo; noi abbiamo l'obbligo di prevenire i problemi, non possiamo rincorrerli. Assessore, le chiedo cortesemente di dirmi - se non oggi, poi in Commissione - se è stato individuato un responsabile e se la Città ha subito un danno. Vorrei capire se la Città ha subito un danno, se questo danno è risarcibile e, nel caso, chi dovrebbe risarcirlo, perché un blocco di 9 ore (ed il ripetersi del problema) non può passare inosservato. Mi auguro - e concludo il mio intervento - che questo non si verifichi più. La prima volta può capitare, Assessore, non le attribuiamo alcuna responsabilità oggettiva rispetto all'accaduto, ma mi auguro che non dovremo ritornare su questo argomento, perché, a quel punto, le responsabilità tecniche si trasformeranno in responsabilità politiche e sinceramente vorremmo evitare che ciò accadesse. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio Ad inizio seduta, il Presidente ha ricordato che è primavera e credo che il troppo sole abbia già fatto male in quest'Aula, perché o si pensa che ci sia una responsabilità politica dell'Assessore e dei dirigenti di GTT a non far funzionare la Metropolitana o, altrimenti, che gli incidenti possono capitare e che non sono così frequenti. Peraltro, sulla scelta della linea, del percorso e della tecnologia sono state impegnate alcune Amministrazioni in questi decenni, per cui non si può neanche dire che sia colpa di Chiamparino piuttosto che di Castellani; sicuramente non è colpa di Novelli, che non voleva la Metropolitana, ma di lì in poi tutti quanti sono stati favorevoli. Una considerazione che mi sento di fare è che tutti quanti si ha un po' la memoria corta e, a distanza di 7 anni, la Metropolitana è talmente necessaria ed utile a questa città che il suo blocco per alcune ore diventa una catastrofe, almeno in questa Sala. La Città non è più in grado di sopperire con un servizio sostitutivo su gomma, quindi questo, paradossalmente, va a vantaggio del servizio. Se dobbiamo parlare di Metropolitana, da quest'Aula mi aspetterei, piuttosto che andare a cercare l'untore che, metaforicamente, ha svitato il bullone in GTT o chi in qualche modo ha preso una tazza di caffè in più invece di guardare il computer, che si sottolineasse che abbiamo una Linea di Metropolitana, ne stiamo completando un pezzo e cominciamo a fare la seconda Linea. Consideriamo quello che, negli ultimi anni, ha significato la prima Linea di Metropolitana in questa città e come è cambiata l'abitudine ed il dibattito in questo Consiglio Comunale. Poco più di 10 anni fa, alla fine degli anni Novanta, in questo Consiglio Comunale la maggior parte dei Consiglieri ritenevano che la Metropolitana non fosse necessaria, forse perché doveva costruirla il Sindaco Castellani e, poi, perché la città di Torino è squadrata, è romana, GTT funziona bene, in pullman si può andare più veloce, eccetera. Credo che, se alcuni errori sono dovuti ad incuria o ad una sottovalutazione, una certa preoccupazione sia corretta e giusta per fare pressione, però evitiamo di pensare che tutto quello che accade in questa città debba per forza avere una responsabilità politica, perché, altrimenti, qualcuno domani farà una conferenza stampa o rilascerà un'intervista per dire che bisogna fare un rimpasto e cambiare l'Assessore che si occupa della Metropolitana; un po' come è capitato quando nevicava e si è cambiato l'Assessore... Guardate che è successo, non è vero che non è successo. Siamo al terzo blocco della Metropolitana in una settimana? Per ricordare quelli precedenti facciamo tutti fatica ad andare indietro (compreso chi, come me, ogni tanto usa la Metropolitana e ha la figlia che la utilizza e che gli dice quando la Metropolitana non funziona), però non vorrei che, magari fra un mese, al quinto o al sesto blocco della Metropolitana qualcuno pensasse davvero che la soluzione sia cambiare l'Assessore, perché questa è un po' la moda. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Però qualcuno l'ha pensato, perché noto che, ogni volta che capita l'occasione, si vuole cambiare Assessore da 2 anni a questa parte: figuriamoci, ogni occasione è buona per il tacchino, anche senza aspettare il Natale. Ritengo che le precisazioni dell'Assessore sia rassicuranti e soddisfacenti ed è questo che mi aspettavo di sentir dire. Sono d'accordo con il Consigliere Bertola e con tutti gli altri Consiglieri quando dicono che la Commissione deve fare il punto della situazione se vuole approfondire un po' di più, tenendo presente che c'è un po' di differenza tra un disastro ed il fatto che, per un giorno, in città non ha funzionato la Metropolitana e alcune migliaia di cittadini hanno dovuto riprendere il pullman e sono arrivati tardi al lavoro o a scuola; bisogna avere un po' il senso delle proporzioni. Molti utenti e dipendenti che raggiungono il posto in cui lavoro utilizzano la Metropolitana e quel giorno c'è stata un po' di scocciatura, ma non una situazione tremenda, perché comunque sono arrivati lo stesso, anche grazie alla Linea 1, alla Linea 101 e ai mezzi sostitutivi. A Roma mi è capitato spesso di dover utilizzare i mezzi sostitutivi, perché, per qualche motivo, la Linea era bloccata; quindi, è qualcosa che capita ed eviterei di farne una tragedia e, soprattutto, di chiedere la testa dell'Assessore, del Sindaco, della maggioranza e di quant'altri. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la replica, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Intervengo per confermare la mia disponibilità ad un approfondimento di questo tema in Commissione, come ho detto anche nella mia relazione introduttiva, in quanto ritengo anche io opportuno ed utile che il Consiglio entri nel merito delle problematiche e ne comprenda le cause. Mi sembra utile puntualizzare e sottolineare 2 elementi. Abbiamo individuato qual è la macro causa del problema: un sovradimensionamento di flusso di dati all'interno del sistema informativo, che, se non opportunamente previsto, manda in blocco il sistema della sicurezza. Che cosa ci manca? Mi rivolgo in particolare al Consigliere Mangone, che chiedeva di individuare le responsabilità: dobbiamo individuare se questa problematica non sia stata prevista nel contratto di fornitura, nella costruzione e nella progettazione del servizio (in questo caso, l'interlocutore nei confronti di Transfima- Siemens sarebbe Infra.To), o se sia stato un problema di manutenzione e di gestione del servizio (e, in questo caso, l'interlocutore nei confronti di Transfima-Siemens sarebbe GTT). Il fornitore, quindi, continua ad essere lo stesso. Oggi, però, non è ancora chiaro qual è il momento nel quale non è stato previsto e, quindi, c'è qualche oggettiva responsabilità tecnica, perché non abbiamo avuto modo di intervenire in tempo reale su una problematica informatica esistente ed è questo che, secondo me, sarà al centro dell'oggetto della relazione che faremo in Commissione; dobbiamo capire quali sono le responsabilità e soprattutto individuare delle soluzioni, alle quali il Politecnico - lo dico anche per rassicurare il Consigliere Levi-Montalcini - non partecipa come attore protagonista, ma, in questa fase (dove si è dimostrato come era impossibile individuare delle soluzioni in loco ed abbiamo dovuto aspettare l'intervento dei tecnici progettisti del sistema direttamente da Parigi), ci è sembrato utile farci aiutare da competenze tecniche oggettivamente riconosciute nel mondo come quelle del Politecnico per arrivare ad una soluzione condivisa. Dal punto di vista del ragionamento più ampio che è stato fatto (e ringrazio i Consiglieri Tronzano, Ambrogio e Marrone per le riflessioni più complessive sull'utilità della Metropolitana in una città come Torino), oggi siamo di fronte ad un sistema che ormai è completamente assodato, perché la città, soprattutto su quegli assi, ha imparato ad usare la Metropolitana come un proprio mezzo prioritario di trasferimento ed è per questo motivo che comunque diventa difficile proporre soluzioni alternative; per quanto GTT sia stata in grado di mettere in campo i servizi sostitutivi, diventa impossibile riportare immediatamente in giro per la città 170.000 persone con gli stessi livelli di qualità e di servizio. Condivido la necessità di entrare nel merito anche sui temi del sistema di backup, dei sistemi elettronici ed elettrici che sono stati richiamati dal Consigliere Tronzano. Verifichiamo se in Commissione non sia utile a questo punto - lo dico in particolare alla Presidenza - farci accompagnare magari anche dai tecnici stessi di Transfima-Siemens, chiedendo direttamente ai tecnici del fornitore di essere presenti, in maniera tale che ogni singola domanda del Consiglio possa trovare una puntuale e precisa risposta come merita. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Preso atto della sua integrazione, invito il Presidente della II Commissione (qualcuno, forse non propriamente, citava anche la Commissione Controllo di Gestione per quanto riguarda una parte) a prendere atto di questa richiesta e di porre in essere tutte le attività, affinché non solo venga dibattuta e portata in sede di Commissione, ma vengano invitati anche i tecnici, come suggeriva l'Assessore, o addirittura che la Commissione si sposti nelle sedi relative al controllo di queste attività, che sarebbe anche meglio. Chiedo, quindi, ai Presidenti di procedere alla richiesta. Dichiaro concluse le comunicazioni. |