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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201300540/002, presentata in data 4 febbraio 2013, avente per oggetto: "L'articolo 18 che garantisce la trasparenza" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) La risposta è molto tecnica. Mi scuso di ciò, ma bisogna necessariamente fare molto riferimento alla legislazione. Il Decreto Legislativo n. 83/2012, convertito in Legge n. 134/2012, all'articolo 18 \"Amministrazione aperta\", ha previsto l'obbligo per la Pubblica Amministrazione di pubblicare sul sito web, nella sezione \"Trasparenza, valutazione e merito\", con riferimento alla concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese, l'attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed Enti privati, e comunque di vantaggi economici di qualunque genere ad Enti pubblici e privati, di importo superiore ai mille Euro nel corso dell'anno. I dati che bisogna mettere sul sito sono: il nome dell'impresa, o altro soggetto beneficiario e i suoi dati fiscali, l'importo, la norma o il titolo di base dell'attribuzione, l'Ufficio e il funzionario o il dirigente responsabile del relativo procedimento, la modalità seguita per l'individuazione del beneficiario, il link al progetto selezionato, al curriculum del soggetto incaricato, nonché al contratto e capitolato della prestazione, fornitura o servizio. La pubblicazione, ai sensi del presente articolo, costituisce condizione legale di efficacia del titolo legittimante e l'eventuale omissione o incompletezza è rilevata d'Ufficio dagli organi dirigenziali e di controllo, sotto la propria diretta responsabilità amministrativa, patrimoniale e contabile, per l'indebita concessione o attribuzione del beneficio economico. La mancata, incompleta, o ritardata pubblicazione è altresì rilevabile dal destinatario della prevista concessione o attribuzione o da chiunque altro abbia interesse, anche ai fini del risarcimento del danno, da ritardo, da parte dell'Amministrazione ai sensi dell'articolo 30 del Codice del Processo Amministrativo. Va detto, peraltro, che l'articolo 18 comma 6 rimanda ad un Regolamento governativo, da emanarsi entro il 31 dicembre 2012, il compito di coordinare, con il presente articolo, le disposizioni in materia di pubblicità (di cui all'articolo 12 della Legge 7 agosto 1990 n. 241, ai Decreti Legislativi 7 marzo 2005 n. 82, 12 aprile 2006 n. 163, 6 settembre 2011 n. 159, all'articolo 8 del Decreto Legge 7 maggio 2012 n. 52, eccetera) e di disciplinare le modalità di pubblicazione dei dati di cui ai commi precedenti anche sul portale nazionale della trasparenza di cui al citato Decreto Legislativo n. 150/2009. Lo stesso Regolamento potrà altresì disciplinare le modalità di attuazione del presente articolo in ordine ai pagamenti periodici e per quelli diretti ad una pluralità di soggetti sulla base del medesimo titolo. Tale Regolamento non è stato emanato e ciò ha creato dubbi sull'attuazione della norma in parola. In ogni caso, va ricordato che il Comune di Torino, fin dal 1995 pubblica sul proprio sito le determinazioni di impegno, che sono tipicamente gli atti con cui si dispongono benefici economici e affidamenti di ogni tipo, rispondendo così all'esigenza di trasparenza e pubblicità che solo ultimamente il Legislatore nazionale ha sancito. L'Amministrazione ha dato attuazione alla presente disposizione attraverso una modifica dell'applicativo \"Atti Amministrativi\" che impone l'indicazione dei dati essenziali in sede di caricamento delle determinazioni di impegno. Nello specifico, sono richieste informazioni aggiuntive rispetto al passato da inserire, obbligatoriamente compilando gli appositi campi predisposti e utilizzando un menu a tendina. Tali indicazioni consentono, unitamente a quelle già contenute nell'applicativo della contabilità, di rendere disponibili sul sito web della Città, da oggi in funzione, le informazioni richieste dall'articolo 18, per ogni liquidazione. Con le Circolari n. 2/2013 e n. 4/2013, il Segretario Generale del Comune ha dato indicazioni interpretative sulla legge. Il sito è in rete: banca dati, impegni di spesa e affidamenti. Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha approvato il 15 febbraio 2013 lo schema di Decreto Legislativo di riordino della disciplina riguardante pubblicità e trasparenza. Tale decreto, tra l'altro, abroga esplicitamente l'articolo 18 e riscrive gli oneri di pubblicità sugli affidamenti degli articoli 26 e 27 con l'unico limite secondo cui i dati sensibili e giudiziari vanno resi non intellegibili. Il Legislatore, infatti, ha opportunamente posto come limite al principio dell'accessibilità totale i dati sensibili e giudiziari di cui all'articolo 4, comma 1, lettera d) e lettera e) del Decreto Legislativo del 30 giugno 2003 n. 196. Si è inteso, quindi, tener conto delle dovute distinzioni nei casi in cui le erogazioni pubbliche contemplate nella norma siano destinate a determinate categorie di beneficiari, in ragione di delicate condizioni personali, economiche, familiari e sanitarie, la cui ostensione costituirebbe una grave palese e ingiustificata violazione dei dati personali o addirittura sensibili. Tale Decreto rende ancora più confuso l'obbligo di pubblicità posto in capo all'Amministrazione e, se, da un lato, amplia l'oggetto ricomprendendo anche gli ausili economici alle persone fisiche, con alcune limitazioni necessarie per il rispetto della privacy, dall'altro, mette ancora più in evidenza la necessità che siano resi pubblici gli atti che dispongono i benefici, ossia le determinazioni di impegno che, come sopra detto, sono già da tempo pubblicate sul sito web cittadino. In ogni caso, in rapporto a questo evolversi della situazione legislativa, la decisione è stata assunta e ovviamente si modificherà man mano che arriveranno (se arriveranno) nuove indicazioni; da oggi il sito è predisposto, per cui anche la parte informatica è stata adeguata per corrispondere a quanto l'ex articolo 18 imponeva alle Pubbliche Amministrazioni LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Devo dire che se si capisce una cosa è che non si capisce niente, non per colpa del Vicesindaco, ma nel senso che anche a livello nazionale si è imposta questa misura e poi si è parzialmente tornati indietro, si sono fatte delle modifiche e quindi capisco anche la difficoltà dell'Amministrazione nel realizzare quanto richiesto dalla legge. Questo è un po' un peccato, perché secondo noi il fatto di arrivare alla pubblicazione, come chiedeva l'originaria formulazione, di qualsiasi tipo di affidamento, consulenza o appalto a privati o a società di valore superiore a 1.000 Euro nell'anno solare sarebbe una misura di trasparenza che eviterebbe tutto quello che abbiamo visto, purtroppo, negli ultimi mesi; se non altro, permetterebbe a chiunque di verificare come vengono spesi i soldi dei cittadini e questo ci sembra un obiettivo in sé più che meritorio. Abbiamo capito che adesso c'è un ripensamento, una rivalutazione a livello nazionale. Adesso che sappiamo anche che a livello nazionale la situazione è piuttosto confusa, quindi non si capisce poi quale Governo andrà a governare, quindi se potrà occuparsi anche di queste cose, che per quanto ci riguarda sono sicuramente molto importanti e quindi capiamo anche che l'Amministrazione debba un po' stare in attesa per capire esattamente come si evolve lo scenario legislativo. Crediamo comunque che sarebbe utile, in generale, farla questa cosa. Quindi, giustamente, pur dentro i vincoli esistenti della Legge sulla privacy, della tutela dei dati sensibili e giudiziari, ci auspichiamo si proceda comunque anche, volendo, spontaneamente da parte dell'Amministrazione, alla pubblicazione di queste informazioni, in quanto sarebbe una misura credo gradita dalla cittadinanza e utile per tutti. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Come ho detto in Commissione, quando si parlava del Regolamento, per effetto di quest'ultimo, per quanto concerne i contributi, già pubblicavamo (a prescindere dall'applicazione dell'articolo 18 - oggi è più facile, avendo fatto un sito un po' più dedicato -) tutte le determinazioni, anche quelle al di sotto dei 1.000 Euro, mentre relativamente agli altri provvedimenti credo da 1.000 Euro in su, anche perché è difficile che ci siano spese inferiori. Siccome, relativamente ai contributi, sia per quanto riguarda quelli di Giunta che per quanto riguarda le Circoscrizioni, ci sono determinazioni anche al di sotto di tale cifra, informo che vengono pubblicate tutte. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |