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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Febbraio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2012-07770
"FESTE DI VIA - QUALI SONO I REQUISITI?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 18 DICEMBRE 2012.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201207770/002, presentata in data
18 dicembre 2012, avente per oggetto:
\"Feste di via - Quali sono i requisiti?\"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
In realtà, nel mio promemoria, come correttamente aveva interpretato il Consigliere
Magliano, proprio perché le due interpellanze sono strettamente correlate, avevo messo
insieme i criteri dell'una e i criteri dell'altra.
Se vuole, io ripeto brevemente quali sono i presupposti, che sono quelli inseriti nelle
deliberazioni che istituiscono le feste di via.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore, perché ha prontamente riportato i requisiti previsti dal diritto per
la costituzione dell'Associazione di via e i rapporti tra l'Associazione di via e la
Circoscrizione, quindi l'Amministrazione Pubblica. Nello stesso tempo, l'Assessore ha
riportato i Regolamenti, di cui ero evidentemente a conoscenza, come emerge dalle mie
interpellanze, di che cosa vuol dire essere festa di via e quali sono i rapporti.
La preoccupazione che ho è che a me risulta... poi, su questo mi piacerebbe capire chi è
il soggetto deputato a controllare, sia nella manutenzione degli atti, sia nella
manutenzione dell'attività di svolgimento delle feste di via, perché ci sono una serie di
parametri che devono essere rispettati affinché la festa di via si possa svolgere. Cioè
anche durante la festa di via, non solo l'Associazione nel suo Statuto deve avere quei
rapporti di maggioranza e minoranza di cui parlava l'Assessore, ma durante la festa di
via, una delle cose che a me sono giunte con preoccupazione dai commercianti è che, di
fatto, nella feste di via noi sappiamo che, in teoria, lo spazio che i commercianti hanno
davanti è proprio la modalità con cui sviluppare e rendere più nota ai cittadini, non solo
di quella via, l'attività commerciale.
Noi sappiamo, però, che nelle feste di via vengono introdotte, all'interno della festa di
via, attività commerciali diverse, che arrivano da altri settori, soprattutto arrivano da
altri luoghi della Città.
Molti commercianti si sono lamentati (se vuole potremo fare un approfondimento) del
fatto che chi oggi organizza le feste di via ha nel suo business (uso la parola in senso
lato) proprio nel portare lì più attività possibili e non viene fatto nessun controllo (su
questo bisognerà capire chi deve fare questo controllo) su quante sono le attività
commerciali che sono lì, quelle sessanta minime di cui parlava l'Assessore, e quante
sono le altre, perché inizia ad esserci un rapporto tra attività terze che arrivano lì con
bancarelle, con negozi montati alla bene meglio, più alto del rapporto.
Per cui, pensavo (e su questo chiedo anche all'Assessore) se sia necessario un rapporto
tra numero di attività commerciali presenti sulla via e un rapporto di attività terze,
perché a quanto mi risulta alcune feste di via stanno iniziando ad essere un mercato
dove, di fatto, il titolare dell'attività commerciale, primo, non ha nessun beneficio per il
fatto di aprire ed è trattato come un'attività commerciale terza; secondo, non viene
tenuto conto, nell'acquisizione di nuove attività commerciali presenti, del fatto che
vengono invitati altri che fanno la stessa attività merceologica, quindi vendono gli stessi
prodotti e magari vengono addirittura messi davanti a quell'operatore che per tutto
l'anno e lì presente con il suo negozio.
Sono anche venuto a conoscenza che nelle Circoscrizioni si sta prendendo la buona
prassi di dare solo il patrocinio e non il contributo, perché se viene dato il contributo, ci
sono termini più stringenti sul rapporto, per cui alla luce di un contributo le
Circoscrizioni dovrebbero, a quel punto, controllare un po' di più e meglio.
Però, primo, chi controlla se effettivamente durante la festa di via sono presenti più
attività commerciali del territorio o più esterne? Secondo, in che modalità andiamo a
capire, alla fine della fiera, a quanto ammonta il bilancio di queste realtà?
Io so che c'è una tariffa minima per poter partecipare, perché non vorrei inverare il
principio per cui con le feste di via, anziché dare la possibilità ad altri cittadini della
nostra Città di andare a vedere le caratteristiche merceologiche e commerciali di una
via particolare, si realizzi invece del commercio a cielo aperto. Per carità, va benissimo,
ma non è più una festa di via, è un momento di sagra, un momento di intrattenimento,
dove altre realtà oggi si sono strutturate con i loro box, piuttosto che con i gazebo.
Quindi, da questo punto di vista, lo dico anche per amor di verbale, noi dobbiamo
sostenere i commercianti di quei territori, perché sono i commercianti di quei territori
che spesso, negli ultimi vent'anni, hanno anche subito la trasformazione della Città,
magari avendo il viale o il contro-viale interrotto. Quindi, da questo punto di vista chi è
il soggetto che deve controllare?
Questa interpellanza nasce dal lavoro che io faccio con i miei amici in Circoscrizione.
Pare che la quinta Circoscrizione abbia detto: \"Noi andiamo a controllare, quando
andiamo, all'inizio della festa di via. Poi, se dopo un'ora arrivano altri trenta soggetti
commerciali, la festa di via è partita regolarmente\".
Allora, l'interpellanza nasce evidentemente dalla richiesta di alcuni commercianti che si
vedono comunque indotti a dire: \"Se vuoi pagare la quota di iscrizione, bene, se no la
tua serranda deve rimanere chiusa\" e quindi questo è uno dei rischi. Per cui queste non
sono più feste di via, ma sono delle allegre, per quanto rispettabili, iniziative
commerciali che niente hanno a che fare con il territorio, se il rapporto è settanta esterni
e trenta del luogo.
Quindi, alzo solo un alert, perché non vorrei che né le Associazioni di via né le feste di
via che non rispettassero il motivo per cui sono nate, in un momento come questo in cui
la Città sta facendo parecchi sforzi per dar manforte al nostro commercio, fatto da
commercianti che hanno investito una vita di sacrifici per mantenere aperta la loro
attività commerciale.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Inizio col dire che mi trovo assolutamente d'accordo con il Consigliere Magliano. Più
volte ho fatto presente il tema all'Assemblea dei Presidenti di Circoscrizione. Io non
credo che oggi le feste di via, probabilmente lo sono state all'inizio, siano uno
strumento di promozione commerciale della Città o del Quartiere.
C'è un rapporto da rispettare. Il rapporto in deliberazione è quantificato nel 40% almeno
degli esercizi in sede fissa che devono aderire alla festa di via.
Come dicevo all'inizio (mi ricollego a tutta una serie di deliberazioni che citavo
all'inizio della discussione), il Comune di Torino ha delegato alle Circoscrizioni
l'attività di promozione commerciale che ha carattere locale, attribuendo a loro tutte le
competenze che sono relative alla loro attuazione.
Quindi, ritengo che alle Circoscrizioni (qualche Circoscrizione lo fa, cito una per tutte,
la Circoscrizione 2) debba attenere il controllo principale, cioè quello sul numero dei
banchi e sulle attività aperte.
La Circoscrizione 2 lo fa tramite un proprio funzionario, quindi se il tema è andare
all'inizio, a metà, o alla fine, basterebbe solamente cambiare l'orario del controllo.
Detto questo, però, non nascondiamoci dietro un dito; il punto non è solo il controllo,
ma interrogarsi sull'utilità, in questo momento storico, delle feste di via. Lo dico molto
onestamente, ho trovato delle resistenze da parte delle Circoscrizioni a cambiare il
meccanismo e, quindi, anche a discutere la ratio complessiva delle feste di via.
Ovviamente, non mi sono rassegnata a questo, quindi l'interlocuzione con le
Circoscrizioni prosegue. Anzi, se arrivano dei suggerimenti dalla Commissione o dal
Consiglio, per provare a introdurre qualche meccanismo più restrittivo, è ben accetto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Da Vicepresidente del Consiglio chiedo alla Vicepresidente del Consiglio se sarà
possibile convocare una Conferenza dei Presidenti delle Circoscrizioni, che è convocata
dalla Presidenza del Consiglio Comunale, mettendo all'ordine del giorno un punto
specifico su questo tema, insieme all'Assessore, così lo affrontiamo nella sua totalità e
con il plenum degli attori di questa partita. Così magari proviamo a fare chiarezza tutti
insieme.
Mi ritengo soddisfatto e ringrazio per l'onestà intellettuale dell'Assessore.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La richiesta del Vicepresidente Magliano sarà proposta al Presidente Ferraris con il
quale si valuterà se mettere un punto all'ordine del giorno della Conferenza con i
Presidenti di Circoscrizione.
L'interpellanza è discussa.
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