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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201300030/02, presentata in data 7 gennaio 2013, avente per oggetto: "Botti di Capodanno 2013. Mancato rispetto del Regolamento tutela animali" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Comincio col premettere che il Regolamento Comunale sulla tutela degli animali, citato nell'interpellanza, adottato da questa Città, su questo tema in particolare, relativo all'esplosione dei botti, è assolutamente all'avanguardia. Questo ce lo riconoscono buona parte delle Amministrazioni Comunali - italiane in primo luogo -, soprattutto quelle che, nel corso degli ultimi tempi, hanno seguito l'esempio offerto da Torino, modificando il proprio Regolamento. Benché non sia stata predisposta una campagna informativa ad hoc da parte del Servizio Tutela Animali, personalmente, come tra l'altro già accaduto nel corso del 2011 e come si può facilmente verificare negli archivi dei principali organi di informazione cittadini riferiti alle settimane precedenti al Capodanno, ho fatto appello alla responsabilità di ciascun torinese affinché, da parte di tutti, ci fosse il rispetto della norma e questo sia a garanzia dell'incolumità e della tranquillità delle persone sia a tutela dei nostri amici animali, affinché i festeggiamenti non li costringessero a subire lo stress e i danni provocati dai botti. Il comunicato stampa in cui si ricordava alla cittadinanza l'esistenza del suddetto divieto è stato pubblicato in evidenza sul sito della Città il 28 dicembre e ripreso con risalto dagli organi di stampa (tra l'altro, ho qui la rassegna stampa allegata). Per quanto riguarda le azioni repressive poste in essere dagli organi preposti, il comandante Famigli comunica che, nel periodo delle festività natalizie, a fronte dei controlli effettuati dai vari reparti della Polizia Municipale, sono stati contestati tre verbali ai sensi dell'articolo n. 48 ter del Regolamento di Polizia Urbana. Altre sono le azioni - anche di sequestro - che sono state compiute da parte dei vari reparti di Polizia Municipale. Per quanto riguarda, invece, la possibilità per questa Amministrazione di utilizzare altre forme di fuochi pirotecnici o caratterizzanti alcuni momenti della programmazione culturale della nostra città, l'Assessore Gallo, in merito a questo quesito puntuale, riferisce che l'Amministrazione Comunale sta valutando le modalità di organizzazione della prossima festività patronale di San Giovanni 2013 e, quindi, saranno prese in considerazione e valutate tutte le proposte, compresa questa che parla di fuochi silenziosi, così come già approfondito, peraltro, nel corso di una Commissione Consiliare competente. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Ringrazio l'Assessore per la risposta e, ovviamente, riconosciamo - come riconoscono tutte le associazioni animaliste - che il Comune di Torino, da questo punto di vista, è all'avanguardia, avendo introdotto questo divieto che non molte città hanno. Però, d'altra parte, ha poco senso inserire un divieto in un Regolamento se poi non si riesce a farlo rispettare, perché così diventa soltanto una dichiarazione di principi, forse anche un po' controproducente. Per questo noi abbiamo chiesto, come già abbiamo fatto lo scorso anno, quali azioni poi concretamente l'Amministrazione abbia fatto per evitare questo fenomeno. Capiamo anche che è un problema culturale, che quindi probabilmente ci vorranno anni di battaglia per scongiurare questo malcostume dei botti, che, tra l'altro, non danneggia solo gli animali, ma danneggia anche le persone e le cose; magari, nella nostra città va un po' meglio che in altre città d'Italia, però, comunque, sussiste anche quel problema, non soltanto quello relativo agli animali. Vorremmo, quindi, vedere delle azioni concrete. In particolare, trattandosi di un problema culturale, credo che sarebbe veramente un argomento su cui varrebbe la pena fare un po' di attività di comunicazione nelle settimane precedenti al Natale, anche senza spendere tanti soldi, sfruttando i canali che la Città ha a disposizione, come "CittAgorà", il sito del Comune, i comunicati stampa; ci sono tanti canali che la Città può utilizzare a costo zero e magari cercare di far passare il messaggio che i botti non vanno utilizzati non soltanto per le persone, ma anche per gli animali. Sarebbe importante, anche perché, purtroppo, tutti gli anni sono centinaia gli animali che restano vittime dei botti di Capodanno. Quest'anno c'è stata la storia del camoscio Derek, che ha anche commosso molte persone: un'altra vittima di questi botti di Capodanno, trovato morto la mattina del nuovo anno, dopo che era stato salvato con un intervento, con tutta una serie di spese - se vogliamo, purtroppo, metterla anche sul piano economico - e con l'impegno da parte di volontari dell'Università, eccetera, e, alla fine, sono stati sufficienti i botti. Quindi, si vorrebbe veramente che si facesse qualcosa di un po' più efficace in materia. Quindi, va bene aver contestato tre verbali; è sicuramente meglio che zero, però, forse, avrebbero potuto essere molti di più e, quindi, anche su questo, si potrebbe studiare e darsi da fare un pochino di più. Chiudo sulla questione dei botti di San Giovanni. Ovviamente, San Giovanni è una festa popolare e va ampiamente rispettata e nessuno vuole evitarla, però, effettivamente, ormai esistono nel mondo - e sono abbastanza utilizzate - forme di spettacolo che eliminano il problema delle esplosioni, senza togliere nulla, perché, anzi, noi siamo stati anche, come Torino, per tanti anni, i primi a introdurre la musica, eccetera, quindi, forse, se si elimina l'aspetto rumoroso del botto, tutto sommato, la festa non perde niente, avremo la musica, avremo le luci, avremo la festa di piazza e penso che si possa fare senza alcun problema, anche perché, oltretutto, mi risulta che il costo di queste forme alternative non sia superiore a quello delle forme tradizionali. Per cui, adesso vedremo, da qui a giugno, che cosa si riesce a fare, ma auspichiamo che la sensibilità dell'Amministrazione si dimostri concretamente anche su questo tema. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) L'interpellanza è discussa. |