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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Gennaio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 38
MOZIONE 2012-00817
"CENTRI DI CULTO - MOSCHEE" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI RICCA, CARBONERO E CERVETTI IN DATA 16 FEBBRAIO 2012.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201200817/002,
presentata in data 16 febbraio 2012, avente per oggetto:
"Centri di culto - Moschee"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Questa mozione nasce dall'esigenza di questa Città di andare incontro a una
trasformazione che è anche chiaramente religiosa, e che ovviamente deve tenere in
considerazione gli usi e i costumi delle persone residenti che professano la religione;
però si deve armonizzare insieme alla struttura già esistente di una Città che,
ovviamente, ha un'organizzazione urbanistica che non ha mai previsto questo tipo di
insediamento.
Ed è per questo che proponiamo di inserire dei criteri reali per collocare questi centri
di culto, cosiddette "moschee", ma che nella realtà dei fatti moschee non sono, per la
mancanza di alcune richieste strutturali da parte di quello che comunque è un mondo
molto complesso.
Chiaramente bisogna individuare criteri urbanistici standard per questi luoghi,
approvando in Consiglio Comunale delle Varianti ad hoc, data la delicatezza e la
complessità del tema, esattamente come faremmo di fronte ad altri luoghi di culto.
Inoltre, bisogna sospendere i permessi già concessi fino a quando non verrà stabilita
una normativa, in quanto comunque ad oggi noi non possiamo definire dei criteri
standard, come facciamo con le chiese cristiane, ortodosse e con le sinagoghe, in
quanto siamo soltanto un organo amministrativo.
Esattamente come è successo in altre Città, bisogna sviluppare un sistema di controlli
all'interno di questi luoghi di culto, quelli già esistenti, per non fare la fine di quello
che è successo a Milano in viale Yemen, che ha visto il proliferare di cellule
terroristiche nascoste all'interno dei luoghi di culto.
Infine, occorre esporre al Consiglio una politica vera di integrazione, fondata su usi e
costumi del Paese che ospita e non di adeguamento a quelli della comunità ospitante,
perché riteniamo fondamentale che chi viene in questa Città fa piacere che porti le
proprie tradizioni, gli usi e i costumi, ma partendo dal presupposto che Torino ha la
sua storia, la sua tradizione e questa deve rimanere immutata e soprattutto deve
essere appresa e, secondo me, anche assorbita da parte di chi viene ad abitare a
Torino.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
mozione:
Presenti 33, favorevoli 10, contrari 23.
La proposta di mozione è respinta.
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