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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Gennaio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 27
MOZIONE 2012-04607
(MOZIONE N. 9/2013) "COMUNE DI TORINO PER IL DIRITTO AL FUTURO DEI GIOVANI TORINESI, CONTRO DISOCCUPAZIONE E PRECARIATO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MARRONE IN DATA 7 SETTEMBRE 2012.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201204607/002,
presentata dal Consigliere Marrone in data 7 settembre 2012, avente per oggetto:
"Comune di Torino per il diritto al futuro dei giovani torinesi, contro
disoccupazione e precariato"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Chiedo solo un po' di attenzione ora che iniziamo a discutere anche le proposte di
mozione; ringrazio i Colleghi.
Questa, in particolare, è una proposta di mozione - ripeto il titolo: "Comune di
Torino per il diritto al futuro dei giovani torinesi, contro disoccupazione e precariato"
- che tra l'altro ha anche ricevuto un emendamento di Commissione ad opera del
Presidente Centillo. È quella proposta di mozione che chiede di riprendere un
progetto avanzato nel 2011, a livello ministeriale, dal Ministero della Gioventù. Tale
progetto puntava e punta a cercare di creare un incentivo rispetto ai datori di lavoro
privati per assumere o stabilizzare a tempo indeterminato giovani lavoratori, quindi
under 35, che siano anche genitori, quindi che abbiano anche dei figli.
Questo chiaramente per cercare di dare uno stimolo a una politica dell'occupazione
che sottragga alla crisi soprattutto le giovani coppie e le giovani famiglie, quindi chi,
a maggior ragione, sentirebbe sulle sue spalle il peso di uno stato di disoccupazione.
Io ritengo che vada anche nella direzione di sottrarre dai meandri della burocrazia
uno stanziamento di fondi ministeriali, parliamo di 50 milioni di Euro, che,
purtroppo, si era un po' perso con la caduta del Governo Berlusconi e il passaggio al
Governo Monti.
Ritenendo che le politiche per il lavoro, in realtà, non debbano avere colore e
debbano solo concentrare l'interesse di promuovere le giovani generazioni in un
momento di crisi, l'impegnativa chiede, quindi, di proporre Torino come capofila di
questo esperimento e, qualora - ed era quello l'emendamento, se ricordo bene, in
particolare del Presidente Centillo - il progetto fosse ancora congelato, quantomeno
cercare, a livello Comunale, di studiare e predisporre - leggo dall'impegnativa -
misure di intervento diretto del Comune di Torino per incentivare l'assunzione di
giovani mediante, ad esempio, politiche fiscali di esenzione o riduzione di tributi o
tariffe di pertinenza municipale.
Quindi, cercare di prestare le politiche fiscali in un senso virtuoso di incentivazione
dell'occupazione o della stabilizzazione del lavoro precario, quando questo è
sottoposto a condizioni di flessibilità eccessive.
Concludo nell'auspicio che ci sia la massima convergenza possibile su questo testo
di mozione, coerentemente con il dibattito che si era sviluppato in sede di
Commissione Consiliare competente.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Centillo.

CENTILLO Maria Lucia
La proposta di mozione, ovviamente, è molto datata, per cui c'è già stato addirittura
un cambio di Governo rispetto a quando i fondi erano stati stanziati; quindi, il
Consigliere faceva riferimento al Governo precedente e ha presentato la proposta di
mozione con il Governo Monti.
Noi, in Commissione, abbiamo preso sul serio questa proposta di mozione, siccome
condividiamo un'impostazione che metta al centro lo sviluppo, a cominciare
dall'autonomia dei giovani e dal lavoro per i giovani. Abbiamo presentato un
emendamento, il testo è già coordinato e prevede di verificare la disponibilità dei
finanziamenti, perché, se i finanziamenti non ci sono, diventa complicato che la Città
si possa fare carico di questo, sapendo che anche in Regione c'è un Piano giovani
che, se fosse finanziato, potrebbe rappresentare, ovviamente, una sponda per molte
ragazze e molti ragazzi.
Quindi, la mozione è stata accolta con questo spirito. Se ci sono i finanziamenti, è
una priorità condivisa dalla maggioranza.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Sindaco.

SINDACO
Condivido lo spirito della proposta di mozione; credo sia utile e mi auguro che sia
votata dall'intero Consiglio.
Sottolineo semplicemente un aspetto. Nella seconda parte dell'impegnativa si chiede
alla Giunta di farsi carico di incentivare politiche giovanili anche con eventuali
provvedimenti di riduzione di prelievo fiscale, eccetera, il che ha un senso;
bisognerebbe, però, che la stessa sollecitazione avvenisse nei confronti della fiscalità
nazionale, perché la fiscalità nazionale ha molti più margini di quanti non ne abbia la
fiscalità municipale.
Quindi, non so se si voglia integrare con un emendamento di questa natura, ma, in
ogni caso, bisogna tener conto che - come qualsiasi Consigliere sa - i margini di
fiscalità locale sono dati.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Non sarei intervenuto, ma l'intervento del Sindaco mi ha sollecitato in qualche modo
nel fare una proposta al primo firmatario.
Intanto, la Città sta attivando su un pezzo del target giovanile di cui parla la proposta
di mozione, soprattutto sugli universitari - è materia dell'Assessore Pellerino, ce lo
ha detto da poco in Commissione -, alcune politiche di incentivazione.
Nella premessa, si spiegano bene quali sono le premesse teoriche di questa proposta
di mozione, cioè il progetto nazionale definito "Diritto al futuro" fatto dal Ministro
Meloni. Non vorrei che ci girassimo tanto intorno; allora, erano previsti 50 milioni di
Euro... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Appunto, 50.000,00 Euro che
potevano essere dati all'azienda, di cui si è fatta una moltiplicazione e più o meno
potevano essere fino a 5.000,00 Euro, dalle 5 alle 10 assunzioni, eccetera. È chiaro
che, però, è venuto meno il progetto del Governo di fare questo lavoro. Diciamoci la
verità, le Regioni dello stesso colore politico non hanno fatto altrettanto e chiedere
alla Città che vada avanti con questo progetto a me sembra un po' assurdo.
Se il Consigliere Marrone vuole, si può trasformare questa proposta di mozione in
proposta di ordine del giorno per dire che il Governo attuale, i Governi successivi, le
Regioni devono aiutare i Comuni in questo tipo di sfida culturale e politica.
Lasciata così, sembra che nel frattempo al Governo non sia successo niente. Per
quanto riguarda le competenze delle Regioni, tra l'altro, ce ne sono almeno tre che si
sono attivate in tal senso, la Campania, l'Emilia Romagna e la Toscana, che hanno
fatto progetti sul tema dell'occupazione e sulla stabilizzazione dei precari, con degli
incentivi per le aziende che, in qualche modo, trasformavano a tempo indeterminato
alcuni contratti di lavoro.
Quindi, rimane la disponibilità da parte anche nostra per ragionare su questo tema.
Certo è che, se volessimo sospendere di una settimana e trasformare l'impegnativa,
sarebbe meglio, perché scritta in questo modo, secondo me - lo dico sinceramente,
per non prenderci in giro -, "politiche fiscali di esenzione o riduzione di tributi o
tariffe di pertinenza municipale" fa il solletico alle nostre aziende. Non è per
l'"esenzione", tra virgolette, o la pertinenza municipale che si arriva a politiche
rivolte ai giovani e all'assunzione dei giovani.
Quindi, se vogliamo per serietà modificarla, dando mandato al primo firmatario di
recepire quanto stiamo dicendo, bene. Altrimenti, pur condividendo il senso più
complessivo della proposta di mozione, ma non l'impegnativa e l'intestazione di
questa narrativa, voteremo in maniera contraria.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Io sostanzialmente condivido l'impegnativa che è stata proposta, perché va nella
direzione che abbiamo discusso tante volte sulle politiche giovanili, che non devono
essere soltanto un incentivo di carattere culturale, ma anche di carattere professionale
e imprenditoriale, cercando di dare una mano a chi si avvicina a situazioni di lavoro
che non hanno nella stabilità la prospettiva futura.
Per quanto riguarda la seconda parte dell'impegnativa, ho preparato un
emendamento, che, se condiviso, posso presentare. Diversamente, sono d'accordo
con il Consigliere Grimaldi, nel senso che ritengo che addebitare, in qualche modo, e
indicare nelle politiche di pertinenza municipale le questioni di carattere fiscale o di
esenzione sia assolutamente riduttivo.
Sappiamo che le vere politiche per incentivare la stabilizzazione lavorativa dei
giovani sono fatte a livello governativo e regionale. Ora, limitarlo alle pertinenze
municipali mi pare riduttivo e anche non vero.
Aggiungerei: "l'intervento diretto del Governo, delle Regioni e della Città..."
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Io la emenderei nella parte in cui dice: "un
intervento diretto delle politiche del Governo, delle Regioni e del Comune di Torino,
per incentivare l'assunzione dei giovani mediante, ad esempio, politiche fiscali di
esenzione e riduzione di tributi" e toglierei la frase successiva: "o tariffe di
pertinenza municipale", perché nell'esenzione e riduzione dei tributi già ci sta tutto,
perché poi sembra che limitiamo alle tariffe comunali quella che è la responsabilità
della stabilizzazione lavorativa dei giovani. Ovviamente, questo senza entrare in
polemica o per fare distinzioni. Se parliamo di Governo, Regione e Città, in questo
caso il Governo è ovviamente il primo punto...

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Cassiani, non ho capito a quale parte si riferisce.

CASSIANI Luca
È un emendamento che ho già scritto, ma poi lo formalizzo depositandolo.
Nel secondo capoverso dell'impegnativa, lascerei la frase: "studiare e predisporre
misure di intervento diretto nelle politiche del Governo, della Regione e del Comune
di Torino per incentivare l'assunzione di giovani mediante, ad esempio, politiche
fiscali di esenzione o riduzione dei tributi", ed eliminerei l'ultima parte: "o di tariffe
di pertinenza municipale".
Secondo me, in questo modo, da un certo punto di vista, diventa super partes e tiene
insieme tutti gli Enti che, dal Governo a cadere, hanno competenza su queste
materie.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Per quanto riguarda la proposta di mozione - se ho ben capito -, a parte il fatto che
rischia di essere una proposta di ordine del giorno e non vorrei che lo fosse, il punto
n. 1 è condivisibile, perché è possibile verificare la disponibilità di qualcosa,
altrimenti, se non si può, non si può e si vede. Il punto n. 2, invece, mi sembra
assolutamente velleitario, in qualunque formulazione sia articolato.
Per cui, inviterei ad eliminare il punto n. 2 o, perlomeno, chiederei al Capogruppo di
votare per parti separate i due punti, qualunque sia la versione finale del punto n. 2.
Quindi, Presidente, chiedo se è possibile accogliere la richiesta di votare per parti
separate i due punti.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Per la votazione per parti separate, Consigliere Viale, dovrebbe presentare per iscritto
la richiesta in cui dice quali sono le parti separate che vuole votare.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Vorrei provare a tirare le fila di tutte le proposte che sono arrivate.
Riguardo alla proposta del Consigliere Grimaldi, la apprezzo nello spirito, ma credo
che ponga poi una dilazione che non sia poi così utile. Nel senso che, in realtà, in
Commissione il dibattito c'è già stato ed è stato approfondito.
Secondo me, poi, le istanze poste dal Consigliere Grimaldi e anche anticipate dal
Sindaco Fassino trovano, in realtà, espressione nell'emendamento, che io ritengo più
che apprezzabile, presentato dal Consigliere Cassiani, perché, effettivamente, integra.
Non è che io volessi gravare il Comune di Torino oltre le sue competenze rispetto a
questa tematica, mi limitavo istintivamente a concentrarci su quelle che sono le
nostre competenze dirette.
Però, nella riflessione che le politiche del lavoro effettivamente coinvolgono anche
attori diversificati, anche più pesanti in termini di disponibilità economica, io credo
che l'emendamento del Consigliere Cassiani vada in questa direzione, quindi che
integri.
La invito, quindi, a formalizzare l'emendamento. Chiedo solo una cosa, però, che sia
poi un sunto delle posizioni, non dico della maggioranza, però quantomeno del
Partito Democratico, perché il Presidente Centillo è partito nella sede appropriata di
Commissione con un contributo emendativo, il Presidente Cassiani lo completa,
quindi io chiederei che, se si emenda in modo così preciso, non si vada anche a fare
una votazione per punti separati, perché il secondo punto, di fatto, già dovrebbe
recepire le indicazioni del Partito Democratico. Altrimenti, potrebbe sembrare un
tantino provocatorio.
Per cui, invito il Consigliere Viale a rinunciare alla richiesta di votazione per punti.
Se però, e faccio riferimento soprattutto al Vicecapogruppo Paolino che è in Sala, in
assenza del Capogruppo Lo Russo, visto che il secondo punto... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Non l'avevo vista. Dicevo, visto che il secondo punto già
sarebbe completato da un emendamento non solo di un Consigliere del PD, bensì dal
Presidente della V Commissione, io chiedo che la votazione avvenga unitariamente e
non per parti separate.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Marrone, se capisco bene - mi corregga se sbaglio - possiamo
considerare l'emendamento... vuole mettere ai voti l'emendamento del Consigliere
Cassiani o lo accogliamo?
Allora, possiamo votare, in realtà ci apprestiamo a votare il testo integrato che dice
sostanzialmente nell'impegnativa il primo punto rimane il medesimo - Consigliere
Viale, prego di stare attento anche lei - il secondo punto risulterebbe così: "studiare e
predisporre misure di intervento diretto nelle politiche dell'Amministrazione statale,
della Regione e del Comune di Torino per incentivare l'assunzione di giovani
mediante ad esempio politiche fiscali di esenzione o riduzione dei tributi".

CASSIANI Luca
"Amministrazione statale" perché sono tutte le politiche del welfare in generale.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la richiesta di
votazione per parti separate (All. n. ) presentata dal Consigliere Viale:
presenti 35, favorevoli 1, astenuti 2, contrari 32.
La richiesta di votazione per parti separate è respinta.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
mozione così emendata:
presenti 33, favorevoli 30, astenuti 3, contrari nessuno.
La proposta di mozione così emendata è approvata.
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