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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Gennaio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 16
INTERPELLANZA 2012-07644
"NON RICORDATECI L'IMU!" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE LIARDO IN DATA 11 DICEMBRE 2012.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201207644/002, presentata in
data 11 dicembre 2012, avente per oggetto:
"Non ricordateci l'IMU!"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Rilevato il fatto che sono stati inviati ai cittadini di Torino - e non solo - una busta
contenente tre fogli con la richiesta di saldo IMU, nell'interpellanza si chiede qual è
la fonte da cui sono stati attinti i dati e quanto è costata l'operazione.
Le comunicazioni avevano l'intento di informare i proprietari e comproprietari di
immobili dell'imminente scadenza del saldo IMU, illustrare le aliquote deliberate e,
naturalmente, essendo questo un adempimento per la prima volta in essere, si trattava
naturalmente di farlo con la dovuta capillarità informativa, riferita al fatto che la
prassi consolidata del pagamento dei tributi immobiliari in Città erano dell'ICI,
peraltro con un sistema detto \"pre-calcolato\", che consentiva di ricevere in buona
parte un importo già predeterminato.
Questa procedura, pertanto, aveva lo scopo di fornire notizia, non ovviamente di
quantificare, in quanto la banca dati IMU, per effetto del fatto che sarà disponibile
solo dopo il primo pagamento e comunque dopo la dichiarazione IMU, la cui
scadenza è il 4 febbraio 2013, quindi non è ancora scaduta, evidentemente era tesa a
eliminare dubbi e ad aiutare chi avrebbe potuto pagare l'IMU e naturalmente andava
ascritta all'azione di campagna informativa e non alla puntuale pretesa tributaria.
Si trattava di pubblicare un opuscolo nelle sedi circoscrizionali, in alcuni punti:
affissioni di manifesti, apposito spazio nel sito web, call center dedicato, metodi di
calcolo, eccetera.
Motivo di tutta la campagna IMU, ovviamente, era quello di facilitare il calcolo
dell'importo da pagare, con una comunicazione che naturalmente si è dimostrata
utile, in quanto i codici e l'utilizzo del mezzo F24 complicavano notevolmente,
rispetto al passato, la compilazione tecnica del modello di pagamento.
I recapiti utilizzati per l'invio delle comunicazioni sono quelli presenti nelle banche
dati in possesso della Città e gestite dalla CSI Piemonte. In particolare, si è usata la
banca dati che contiene le dichiarazioni presentate dai contribuenti sin dal
1993, anno istitutivo dell'ICI.
Trattandosi di banca dati prevalentemente costituita da autodichiarazioni, risulta
carente di molti elementi che possono permettere l'esatta identificazione del
patrimonio immobiliare e dei soggetti passivi, poiché i contribuenti hanno commesso
errori di compilazione, omissioni, o quant'altro. Quindi si è preso un perimetro più
largo possibile, tenendo conto e prevedendo anche l'ipotesi che ciò comportasse
cambi di destinazione, cambi di intestazione e anche cointestazioni magari non
corrette.
In aggiunta agli anni antecedenti, dal 2008, anno in cui è diventato obbligatorio da
parte del notaio il modello MUI, cioè la comunicazione obbligatoria da inviarsi al
Comune per la trascrizione al Registro degli Atti immobiliari, molti contribuenti
hanno peraltro cominciato a omettere la dichiarazione di variazione e ciò ha
decisamente peggiorato l'aggiornamento delle banche dati, previa naturalmente
l'attività di verifica dell'Ufficio preposto.
Quindi, nonostante ci si sia dedicati, in questi anni, alla bonifica di dati errati o
mancanti, con indirizzario di tutti i contribuenti, si è composto una lista di nominativi
che sostanzialmente ha costituito la formazione di un elenco complessivo di 495.938
lettere, per una spesa - per rispondere all'interpellanza - di 135.000,00 Euro, oltre
Iva.
In ogni caso, sarebbe stato impossibile generare recapiti dei soli contribuenti che
avevano pagato l'IMU nel 2012, perché intanto non era possibile gestire un software
di conversione di questi dati in corso d'anno; pertanto ciò è stato possibile e sarà
possibile solo per la scadenza di fine anno, ovvero il termine per la dichiarazione
della presentazione IMU.
In seconda battuta, per le procedure di versamento fatte tramite F24, e pertanto
imputate a codice tributo e codici fiscali, che poi vengono comunicati alla Città,
tramite la Soris, dal riversamento nazionale, non erano ancora disponibili i
versamenti ICI, pertanto non si sapevano ancora i nominativi di coloro che avevano
versato. Tra l'altro, non necessariamente sarebbero stati il 100% dei soggetti che
hanno dovuto l'imposta.
In merito al riscontro di alcuni recapiti di contribuenti defunti, o altri soggetti non
correttamente identificati, si è verificato comunque puntualmente che per 34 soggetti
il decesso era avvenuto successivamente alla data di rivestizione anagrafica; mentre
altri 468 soggetti erano residenti fuori Torino; per costoro, la banca dati di
riferimento regionale è il sistema denominato C.I.A. (Centro Interscambio
Anagrafico), alimentato da 394 volumi, che alimentano con periodicità di
aggiornamento molto diversa, pertanto suscettibili di errore.
In sintesi, nonostante si sia verificato il fatto che una parte di queste comunicazioni,
comunque minima rispetto alle 495.000 lettere, siano pervenute a soggetti non
attualmente titolari del debito di imposta, ritengo comunque che la comunicazione
della Città di Torino sia stata efficace, puntuale e che abbia conseguito l'obiettivo di
rendere più facile il compito ai contribuenti che devono pagare.
Detto poi che l'invio di comunicazioni a soggetti non dovuti abbia inserito un
elemento di nervosismo su un nervosismo già esistente, dovuto alla non popolarità
dell'IMU, e che tutto ciò che sbeffeggia l'IMU diventa automaticamente popolare,
rendendo questa mia risposta più complicata e meno condivisibile. Me ne rendo
conto, ma questa è la differenza tra chi ha il dovere di alimentare la semplificazione
fiscale ai fini dell'incremento di gettito e della corretta obbligazione tributaria, e chi
invece si può permettere di fare, su queste vicende fiscali, campagna elettorale, come
dimostra la recente campagna elettorale.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Vorrei anche l'attenzione del Consigliere Appendino, solo per ricevere un supporto.
Con questa interpellanza ho chiesto semplicemente qual è la fonte da cui sono stati
attinti i dati e quanto è costato. L'Assessore ha fatto dei voli pindarici, come sempre,
nella sua padronanza di linguaggio e bravura, però veramente non ci siamo, caro
Assessore, perché lei ha detto: "Abbiamo cercato un recinto più ampio possibile".
Ma lei conosce lo stato d'animo dei cittadini in questo momento? O viviamo una
realtà diversa da quella che è fuori da questo palazzo?
Ma lei immagina una persona che non è proprietaria di un alloggio e riceve una
lettera che dice: "Guarda che devi pagare l'IMU". Mi sembra il film di Troisi:
"Ricordati che devi morire". Quella persona si chiede cosa sia successo. Arrivano
multe, arriva di tutto. La gente non sa più come difendersi. Allora, pensate a chi ha
ricevuto questa lettera, che si chiede dove deve andare e a chi chiedere.
È come se io, alla prossima campagna elettorale, chiedo gli elenchi degli iscritti del
PD e gli mando la lettera in cui li invito a votarmi. Perché, scusate, avete mandato
una lettera a caso, senza neanche verificare chi è proprietario di un alloggio e chi non
lo è. Ma stiamo scherzando?
A parte che il Comune (spero di aver capito male) mi sembra che abbia pagato, per
questa operazione, 135.000,00 Euro, per scrivere a persone che non hanno un
alloggio: "Ricordati che devi pagare".
Io dico che questo comitato, che qualcuno ha deriso, sta avendo un tale successo che
non riesco neanche più a disintasare la segreteria telefonica per quanto lavorate bene.
Ma vi rendete conto? Per dire cosa? Io capisco se voi aveste fatto un servizio al
cittadino comunicandogli che visto che l'IMU prima si chiamava ICI, il Comune si
era attrezzato a mandare una lettera con i dati e addirittura con l'importo da pagare.
Quello è un servizio che si fa ai cittadini. Ma che genere di servizio è stato fatto
rispetto a questa lettera, che a) non aveva nessun dato; b) l'ha ricevuta anche gente
che non era proprietaria di alloggio; c) il Comune ha speso 135.000,00 Euro; d) i
Servizi Sociali non hanno un euro e c'è gente che fa le code per avere un minimo di
risposta. La realtà a Torino è questa.
Assessore, nulla di personale, perché moltiplichiamo il suo problema per 100 e per
tutti gli altri Assessorati; io sono uno tra i 40, però rappresento anche quartieri
popolari e vi dico che è ora di finirla! Lo dico proprio a lei che è l'Assessore al
Bilancio e che, molte volte, ha tanta buona volontà nel destinare le risorse in maniera
opportuna, anche se poi si perdono in maniera strana.
Uso toni ancora più arrabbiati, perché non so da chi sia partita questa iniziativa, però
ritengo che non si debba più verificare il fatto che arrivino i Presidenti delle
Circoscrizioni a dire che si deve fare questo o l'altro e che si devono dirottare soldi
di qui e di là per associazioni e amici degli amici che bisogna alimentare e tenere
belli caldi per la campagna elettorale, come diceva lei, Assessore.
Visto che ha voluto chiudere in maniera provocatoria, concludo anch'io nella stessa
maniera, perché la realtà della nostra Città è questa, Assessore! È una Città mal
governata e molto votata dalla vostra parte, chissà perché. Ci sarà una ragione.
Chiedo scusa per l'enfasi.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola all'Assessore, per una breve replica.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Volevo soltanto riportare a verbale che, innanzitutto, nessuno si era sognato di
scrivere una comunicazione dicendo: "devi pagare l'IMU". La lettera era
chiaramente informativa. Posso capire l'aspetto psicologico del contribuente, del
cittadino, ma vorrei chiarire che ci sono poche forme di comunicazione che l'Ente
deve fare e non può fare.
Una delle comunicazioni che quest'ultimo deve fare è informare correttamente i suoi
cittadini sulle proprie funzioni e sui propri comportamenti.
La Legge impone ai Comuni la riscossione, anche se in forma ormai centralizzata, e
l'imposizione di una parte prevalente del proprio Bilancio da quest'anno e questa è
una novità assoluta.
Se avessimo mandato una lettera che diceva ai cittadini di presentarsi in Comune a
ritirare un panettone, Consigliere Liardo, avrei potuto capire la polemica, ma
siccome abbiamo mandato una lettera che diceva "devi pagare i tributi", saremmo
stati doppiamente stolti se avessimo fatto una lettera contro il nostro interesse, in
chiave di consenso.
Queste, però, sono le funzioni dell'Ente Locale; l'imposizione fiscale lo è, si è
rafforzata nel 2012 e lo sarà, purtroppo, per il futuro, salvo cambiamenti.
Il fatto di informare il cittadino su questa nuova normativa - ribadisco - di interesse
generale, anche se non si è proprietari di immobili (cercando di circoscrivere il
perimetro ai titolari di immobili), non mi sembra che non sia un servizio alla
collettività.
Il fatto che il mio Assessorato e i Tributi non mandino caramelle, ma comunicazioni
di informativa tributaria, è l'argomento più facile del mondo da contestare, da
impugnare, da aggredire, perché, purtroppo, non si fa demagogia, né si danno buone
notizie.
C'è una distinzione nell'interpretare il proprio ruolo nell'Amministrazione, bisogna
interpretare il ruolo delle funzioni che il Testo Unico ci attribuisce e quindi anche
quelle di imposizione, sapendo che è anche possibile sbagliare; non ho problemi a
dire che, per le comunicazioni inesitate, ho già ribadito, a mezzo stampa, che la Città
è dispiaciuta, laddove si è verificato un errore materiale. Rivendico, però,
l'operazione in sé di comunicazione, ne faccio un elemento di orgoglio e ritengo che
i soldi siano stati ben spesi.
Ribadisco, inoltre, che è troppo comodo amministrare le risorse pubbliche pensando
di dare soltanto buone notizie o affievolire comunicazioni previste dalla Legge (e noi
siamo autori della Legge).
Qualcuno avrebbe preferito una lettera su cui, magari, ci fosse stato scritto: "Caro
contribuente, sono molto dispiaciuto dell'IMU, io non l'avrei mai applicata, però
purtroppo ti devo inviare la cartella o la comunicazione...". Questo non è nel nostro
stile, facciamo il nostro mestiere e lo facciamo in modo corretto e trasparente.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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