| Interventi |
FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201205268/002, presentata in data 15 ottobre 2012, avente per oggetto: "Chi gestisce i soldi di Turismo Torino?" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Le questioni che vengono poste in questa interpellanza sul tema Turismo Torino sono tre. La Città di Torino aderisce, come ben si sa, al Consorzio Turismo Torino e Provincia, partecipando alle spese annuali di gestione con 480.000,00 Euro e conferendo un contributo attorno al milione e mezzo per il programma di attività di sviluppo turistico. Ricordo che Turismo Torino e Provincia ha messo assieme sostanzialmente sia la montagna che la provincia che la città. Attualmente, Turismo Torino e Provincia presenta alla Città di Torino e agli altri soci (Provincia, Regione, Camera) il Piano di sviluppo del turismo suddiviso in macroaree di intervento o per specifici progetti: Torino-Piemonte Card, il City Bus, le Residenze Reali, il "Made in Torino", la gastronomia, il turismo accessibile, il turismo scolastico, turismo congressuale, accoglienza e sviluppo territoriale, promozione co-marketing relativo al tema aeroportuale. Sulla base di queste linee di intervento, viene approvato il budget previsionale suddiviso fra spese ordinarie, attività di accoglienza, iniziative e progetti specifici dei soci. La Città dà mandato, quindi, a Turismo Torino per la realizzazione di azioni specifiche allineate con le proprie politiche turistiche e ne monitora la realizzazione e l'eventuale variazione. Queste azioni sono collegate, ovviamente, alle iniziative di rilievo turistico che la Città organizza e promuove, come ad esempio accade per "Torino Young City", il "Salone del Gusto", "Natale coi Fiocchi", e, complessivamente, alla realizzazione di strumenti di promozione dell'accoglienza. In questo quadro non esiste una procedura formale, ma una relazione quotidiana tra Uffici del Servizio della Promozione della Città del Turismo e del Consorzio preposto alla programmazione e all'accoglienza turistica. D'altra parte, essendo sostanzialmente un organismo e un Consorzio totalmente in house, in realtà è per riuscire a mettere insieme le iniziative che vengono prodotte dall'insieme dei livelli istituzionali per un territorio così vasto, ma, come tutte le cose date, soprattutto dei Consorzi, è come se fosse un'attività interna dal punto di vista delle possibilità di lavoro. Per gestire l'insieme di queste situazioni, Turismo Torino ha adottato un proprio Regolamento interno, che disciplina gli acquisti in economia, come previsto dall'attuale Codice degli Appalti, in base al quale gli acquisti sotto soglia vengono effettuati mediante affidamento diretto a seguito di opportune ricerche di mercato e, a partire dalla metà del 2011, è stata attivata una procedura che prevede di allegare all'insieme dei preventivi un verbale, firmato dal responsabile dell'iniziativa, nel quale vengono esplicitate le motivazioni che hanno determinato la scelta del fornitore. Nel caso in cui il fornitore venga individuato dall'Assessorato, lo stesso adotta le medesime procedure di cui al punto 2. Altra questione. Turismo Torino, in qualità di Ente strumentale, collabora strettamente con i Soci di riferimento (Regione Piemonte, C.C.I.A.A., Provincia) ed in particolare con l'Assessorato al Turismo e Cultura della Città, condividendo programmi ed iniziative (tutte quelle che ho citato), sia di carattere più generale, sia quelle che di anno in anno si valuta se farle o non farle, ovviamente anche in rapporto alle esigenze, alle possibilità di bilancio e così via, sia nel modificare quanto era stato fatto nell'anno precedente. E qui ovviamente ci sono tutte. Questo in sinergia con la dirigente del Settore Turismo e Cultura e il suo staff, complessivamente inteso. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Ringrazio l'Assessore della risposta. Io sono un po' stupita della tranquillità con cui lei ha fatto un passaggio, che invece a me ha lasciato molto perplessa, ed è tra l'altro la natura anche dell'interpellanza. Lei di fatto sta confermando. Lei ha detto - cosa che io chiedevo, di fatto, nell'interpellanza - che è assolutamente normale (almeno così mi è sembrato di capire, anche dal tono con cui lei faceva questa dichiarazione; poi, se ho sbagliato ad interpretare le sue parole, mi corregga, ci mancherebbe) che con questa nuova procedura, che è stata implementata nel 2012, l'Assessorato possa indicare e definire qual è il fornitore a cui Turismo Torino deve fare riferimento. Cioè, mi sembra di capire - e arrivo poi alla conclusione, che è l'interpellanza - che l'Assessorato con un protocollo (non so, perché questo protocollo non l'ho visto, però lei vi faceva riferimento), può indicare a Turismo Torino il fornitore e la commessa che dovrà utilizzare e, in base a questo - mi corregga se sbaglio -, Turismo Torino ovviamente si avvarrà di questo fornitore. Allora, a questo punto emerge una preoccupazione - e spiego anche perché -, che è anche confermata di fatto, ovvero a questo punto non mi stupisce che ci sia un forte parallelo tra i fornitori utilizzati dal Comune di Torino e i fornitori utilizzati da Turismo Torino. Anzi, mi viene ancor più da pensare: se questa è la catena che si va a seguire, quindi che l'Assessorato o anche un dirigente del Comune ha influenza (adesso non so se sia l'Assessorato che di fatto scrive la nota o se sia il dirigente del Comune di Torino che firma questa nota, che poi viene passata a Turismo Torino), sinceramente mi chiedo che senso abbia che un Ente, Comune di Torino, indichi ad un soggetto esterno, Turismo Torino, quali fornitori utilizzare. Allora mi viene sempre più da pensare, e non voglio collegarmi in questo momento alla vicenda "affidamenti diretti, CD", però capisce che, se questa è la procedura che viene adottata e se questo per lei è normale, è ovvio che a me viene da chiedere (tra l'altro è il primo punto dell'interpellanza, a cui lei non ha risposto) l'elenco di tutti gli affidamenti (che tra l'altro noi non abbiamo ancora avuto, e pare sia stato consegnato al Sindaco, almeno così hanno riportato i mezzi stampa) per capire effettivamente come si muove Turismo Torino e quanto viene influenzato dal Comune, perché a me non pare normale - però, ribadisco, è una mia posizione personale - che, se si decide di utilizzare un Ente esterno, un Ente terzo, per carità, in house, però comunque non è un Ente del Comune, non capisco perché sinceramente l'Assessorato debba influire sulla scelta dei fornitori. Allora gestiamo noi direttamente, cosa che io tra l'altro penso, indipendentemente, e la valutazione che farei è semplice, cercare di gestire noi internamente, perché mi sembra veramente di avere un Ente esterno piazzato lì, sul quale l'Assessorato o il dirigente del Comune ha un'influenza, che a mio avviso non dovrebbe avere, sulla gestione totale dell'evento, che di fatto viene gestito dal Comune di Torino, ma si avvale di una scatola o comunque di un soggetto esterno. Inoltre, anche per non essere male interpretata, vorrei ribadire che io non sto dicendo che Turismo Torino non svolge correttamente le sue funzioni e non voglio smantellare Turismo Torino, ci mancherebbe, tutt'altro, però veramente non riesco a capire come sia possibile che questa procedura addirittura sia considerata normale e sia protocollata. Dal mio punto di vista, se c'è un soggetto esterno che gestisce un evento, non deve esserci un'influenza dell'Assessorato sulla scelta del fornitore. Mi sembra una cosa veramente assurda. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Per quanto riguarda il tema dell'informazione, credo sia stato fatto un accesso agli atti, se non erro, credo che Turismo Torino - ma è una questione che bisogna affrontare e tra l'altro è stata posta anche da un altro Capogruppo -, per quanto io sono informato, ha meno problemi nel fare l'ultimo anno e ha maggiori problemi nel fare gli anni precedenti, perché gli archivi non sono presso la sede, per cui bisogna andare in un magazzino, e la situazione è un po' più complicata. Per quanto riguarda, invece, il tema, io non vorrei fosse sfuggita la cosa essenziale, cioè in realtà è vero il fatto che noi gestiamo, tramite Turismo Torino, una serie di iniziative che collochiamo in Città e che si possono collocare fuori. Per avere una gestione di economie di scala, sostanzialmente si tende - da parte di tutti, non solo da parte nostra, ma la Città di Torino è una parte molto rilevante di Turismo Torino stessa - a di condensare e a far gestire l'insieme delle pratiche amministrative e di gestione a Turismo Torino. Tuttavia, siccome sono ovviamente programmi della Città, può essere che magari c'è quel tipo di attività e io so che quel tipo di attività viene svolta da Tizio e Caio e lo dico sostanzialmente a Turismo Torino. Questa è la cosa che avviene. L'interpretazione che, però, ha fatto è fuorviante, nel senso che dal 2011 in realtà è stata adottata una procedura: sia che l'abbia individuato io il fornitore, Turismo Torino, sia che il fornitore o i fornitori mi siano stati detti dalla dirigente e dagli staff dell'Assessorato alla Cultura, in questo caso, e al Turismo, in realtà è sempre il responsabile del procedimento che deve mettere a verbale le ragioni, nel senso che, se ha un solo preventivo, deve mettere il preventivo, se ha più preventivi, deve mettere l'insieme dei preventivi e il responsabile di quel procedimento mette a verbale le motivazioni che determinano la scelta di quel fornitore, cioè siamo in due, quello viene adottato. Per cui, in realtà, non c'è ombra di dubbio che c'è questo rapporto di collaborazione, che immagino sia assolutamente necessario come nei Consorzi, cioè se noi dovessimo parlare di informatica, in realtà i livelli di collaborazione non sono questi, ma i livelli di collaborazione sono molto intensi, perché oggettivamente gestiscono iniziative che riguardano sostanzialmente il calendario della Città e gli eventi della Città. Per rendere il più trasparente possibile questo livello di attività, e in particolare la scelta del fornitore, c'è uno che firma e motiva perché alla fine ha scelto di dare quell'incarico sotto soglia a quella persona, a quell'azienda o a quello studio rispetto ad altri, questo a prescindere da chi l'abbia indicato. Mi pare che questo sia un modo sostanzialmente corretto per affrontare la situazione di cui stiamo parlando. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Volevo solo fare una puntualizzazione, perché dalla risposta del Vicesindaco forse non si è capito: io non metto in dubbio l'utilità della procedura, ci mancherebbe, ben venga una procedura di trasparenza. Quello che io metto in dubbio è la prassi - che lei mi ha confermato nuovamente - dell'Assessorato e dei dirigenti del Comune che indicano discrezionalmente a un soggetto esterno l'utilizzo di un fornitore. Non è la procedura di per sé, che ben venga, ribadisco, tutto quello che è trasparenza ben venga. Il problema, a mio avviso - che però è una mia interpretazione, ci mancherebbe, approfondirò - non è la procedura, ma la prassi che lei mi ha confermato, ribadisco, dell'influenza del Comune di Torino sulla scelta di fornitori, che a mio avviso, invece, dovrebbe essere totalmente indipendente da parte del soggetto esterno terzo, quindi Turismo Torino. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |