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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo all'esame della proposta di mozione n. mecc. 201206302/002, presentata dai Consiglieri Mangone, Ventura e Marrone in data 20 novembre 2012, avente per oggetto: \"Sospensione parziale della deliberazione della Giunta Comunale (n. mecc. 201205692/112) Qualità dell'aria\". LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ventura. VENTURA Giovanni Questa proposta di mozione vuole semplicemente chiedere alla Giunta e all'Assessore di valutare di sospendere il blocco dell'Euro 3 nella ZTL. Questo perché, dal mio punto di vista, credo che sia un motivo discriminante per quanto riguarda una parte di cittadini. Mi spiego. Se la sperimentazione doveva essere sull'Euro 3, perché questo significa ridurre l'inquinamento e migliorare la qualità dell'aria dei cittadini, credo che questo provvedimento avrebbe dovuto essere per tutta la città, perché i cittadini fuori dalla ZTL respirano i gas dell'Euro 3. Quindi, dal mio punto di vista, un cittadino che non è residente nella ZTL è obbligato a respirare l'aria dell'Euro 3. Se il cittadino della periferia respira l'aria dell'Euro 3, perché il cittadino della ZTL non deve respirarla? Perché dobbiamo far passare il messaggio ai cittadini che, per poter entrare in ZTL, una zona d'élite, bisogna cambiare la propria vettura? Credo che quei cittadini, oggi, che hanno l'Euro 3 siano quei cittadini che sono stati colpiti dalla crisi del 2012, una crisi che non ha permesso loro di cambiare l'autovettura, anche se avessero voluto, perché sono stati presi dalle tasse, perché sono stati presi dai carichi della disoccupazione, dal fatto che sono in mobilità o in cassa integrazione. Allora, oggi noi perché dobbiamo andare a calcare la mano su quei cittadini? Se il blocco dell'Euro 3 è necessario perché crea dei danni alla salute, Assessore - io sono il primo a favore del benessere dei cittadini e dei miei figli -, allora blocchiamo le auto Euro 3 in tutta la città, ma non permettiamo ai cittadini che hanno l'Euro 4 e l'Euro 5 di poter circolare in ZTL e a quelli che hanno l'Euro 3 di circolare solo nella fascia fuori ZTL, perché questo vuol dire creare delle discriminazioni. Dal mio punto di vista, Presidente, chiedo che venga sospeso il blocco dell'Euro 3 nella ZTL, che la Giunta si metta immediatamente intorno ad un tavolo per lavorare su provvedimenti strutturali, perché noi non dobbiamo il prossimo anno correre di nuovo a un altro Euro, perché, se domani ci dovessero dire che l'Euro 4 è inquinante, corriamo di nuovo dietro l'Euro 4. Dobbiamo prendere provvedimenti strutturali; dobbiamo incominciare a mettere dei paletti fissi, che migliorino la qualità della vita dei torinesi di tutta la città; dobbiamo iniziare a lavorare sul progetto della pedonalizzazione; dobbiamo iniziare a parlare del progetto delle paline per la carica elettrica delle macchine; dobbiamo parlare del cambiamento dei mezzi pubblici inquinanti, che circolano ancora oggi; dobbiamo parlare di provvedimenti strutturali, che ci permettano da qui a dieci anni di dire ai nostri figli che la qualità della vita cambierà e tutti - non solo una parte di cittadini - potranno beneficiarne e non avere disguidi. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Sbriglio. SBRIGLIO Giuseppe Intervengo brevemente per portare un contributo a questa proposta. Il Consigliere Mangone e altri hanno fatto una proposta relativa agli Euro 3 a gasolio, alla quale sono stati presentati degli emendamenti; io ritengo che pari dignità, a questo punto, debbano avere gli Euro 0 a GPL. Io ricordo tutte le campagne che sono state fatte da parte dell'Amministrazione, da parte della Regione e da parte del Governo per fare in modo che le persone che avevano dei mezzi inquinanti trasformassero questi mezzi con degli impianti a gas. Addirittura, fino a poco meno di due anni fa, i mezzi Euro 0 a GPL, quindi tutti i mezzi a gas, potevano circolare quando veniva bloccato il traffico a tutte le auto e si diceva: trasformate le auto, perché non inquinano e perché comunque potrete girare sempre. Il Collega mi ha preceduto; era sorta anche la questione legata alle difficoltà e alle tasche dei cittadini e proprio su questa motivazione all'epoca si diceva che queste persone potevano non cambiare l'auto e fare un investimento sull'impianto a gas. Questi mezzi sono solo 5.000, quindi un numero ridotto, e credo che non esistano teorie che dimostrino che questi mezzi inquinano di più rispetto ai mezzi a gasolio Euro 3, addirittura mezzi a gasolio Euro 4. Sono convinto che questi siano provvedimenti che servono a ben poco alla qualità dell'aria, forse sono provvedimenti che servono un po' per dare dei titoli e quindi dire che si sta facendo qualcosa, ma credo che poi il risultato, dopo le sperimentazioni, sia pari a zero. Io credo che sia molto meglio, a questo punto, proporre dei provvedimenti rivolti erga omnes, se si ha il coraggio di proporre alcuni provvedimenti. Io lo dico anche provocatoriamente, ma non è detto che non presenti un documento in un futuro. Penso ad alcune esperienze nel mondo; pensiamo a Città come San Paolo o Città del Messico, addirittura lì le targhe alterne non sono un giorno sì e un giorno no, ma sono legate al numero: il numero finale 01 circola il lunedì, il 2 e il 3 circolano il martedì e così di seguito. Probabilmente, se ci fosse il coraggio forte, presenteremmo documenti del genere e li approveremmo, o bloccheremo, in maniera rivolta a tutti, le auto nella ZTL con orari ben più ampi. Credo che questo, forse, possa dare qualche speranza, assieme a dei provvedimenti strutturali. La natura del provvedimento è sperimentale, perché non abbiamo certezza se questo sia un provvedimento efficace o meno, però intanto la gente si trova a dover affrontare la spesa di cambiare il mezzo, con un aumento dei costi familiari. Quindi, naturalmente non ne faccio un discorso populista, ma ritengo che, se si devono prendere dei provvedimenti, sia necessario prenderli con la dovuta accortezza. Chiedo a tutti di fare in modo che questa proposta di deliberazione, oltre a prevedere il discorso dei mezzi a diesel, a gasolio, che - come diceva giustamente il Consigliere Viale - per natura inquinano più degli altri mezzi, è inutile che stiamo lì a discutere, preveda anche il fatto di incentivare per il futuro l'utilizzo di mezzi diversi da quelli a benzina e a gasolio. Credo che questo sia un segnale forte e per questo chiedo all'Aula di fare in modo che il provvedimento venga approvato unitamente a queste modifiche. LEVI Marta (Vicepresidente) Ricordo a tutti i tempi di intervento: un Consigliere per Gruppo ha a disposizione 5 minuti per intervenire, gli altri Consiglieri hanno 3 minuti. La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Penso che ormai sia risaputo che questi sono solo provvedimenti estemporanei, che non portano assolutamente ai risultati sperati, perché l'esperienza in questi anni ha insegnato che non ci sono benefici a livello ambientale. In questo caso, il provvedimento è ulteriormente peggiorativo, in quanto stiamo parlando di Euro 3, non stiamo parlando di Euro 0, stiamo parlando di mezzi che comunque non sono datati rispetto ad altri mezzi, come inizialmente veniva fatto. Ma, come sempre, questa Giunta poi inizia a prenderci gusto e a fare provvedimenti che non servono, andando sistematicamente avanti senza accorgersi - come diceva il Consigliere Ventura - delle difficoltà che, comunque, i cittadini torinesi, forse più dei cittadini di altre realtà metropolitane, si trovano ad affrontare. Ha dimenticato il Consigliere Ventura che andremo incontro anche alla TARES, tanto per essere precisi e puntuali, come lo sarà sicuramente questo Comune nel riscuoterla. Visto che sotto l'aspetto ambientale e della salute abbiamo dei dati ben precisi, che testimoniano il fatto che questi provvedimenti non servono e che sono esclusivamente estemporanei, mi sembra che bisognerebbe votare in maniera favorevole alla sospensione di questo provvedimento. Verrebbero coinvolte circa 36.000 vetture; è una fascia importante della cittadinanza. Ritengo veramente che bisognerebbe evitare questi provvedimenti estemporanei, che, comunque, condizionano moltissimo i singoli cittadini. Non lo dico io, lo dicono i dati e lo dicono anche tanti Consiglieri della maggioranza, che sicuramente la pensano come me, e chi soprattutto ha presentato questa proposta di mozione sospensiva. Volevo aggiungere un'altra questione, ma mi è sfuggita. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ambrogio. AMBROGIO Paola Il dibattito in Commissione su questa proposta di mozione è stato piuttosto approfondito e ampio. Devo dire che io non ho mai cambiato idea, l'ho sempre detto all'Assessore; ho ribadito nel corso dei mesi la mia contrarietà ad un provvedimento che ho sempre ritenuto demagogico, inutile, strumentale e, checché ne dica l'Assessore, vessatorio. Le ragioni le abbiamo dette. Devo dire che nel corso dell'ultima Commissione diversi Consiglieri di maggioranza hanno cambiato idea o mi sono venuti incontro, perché lo stesso Presidente Grimaldi, nel corso della Commissione, ha ribadito l'inutilità del provvedimento. Sì, è un provvedimento inutile... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, no, è stato detto da più Consiglieri di maggioranza che si trattava... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sull'inutilità del provvedimento eravamo tutti d'accordo, poi c'erano dei distinguo, però si è parlato di provvedimento inutile. Allora, ci chiediamo: in un momento di forte crisi come quello che stiamo attraversando, data l'inutilità del provvedimento, dato che lo sanno tutti, le telecamere non sono neanche state programmate per andare poi a colpire, in qualche modo, e ad individuare quei soggetti che passeranno e che non hanno le autorizzazioni per poter passare, ma perché dobbiamo andare a creare tanti disagi e tanti problemi ai cittadini? Gli Euro 3 diesel sono quasi 50.000 nella Città di Torino e gli Euro 0 GPL sono circa 4.500. Allora, nonostante quello che dice l'Assessore, queste persone saranno obbligate a cambiare l'auto. Nessuno ha più parlato delle attività commerciali, però ci sono tantissime attività commerciali nella zona all'interno della ZTL che in questi anni hanno subito un forte calo delle vendite, c'è qui l'Assessore Tedesco che lo può testimoniare; non sarà solo colpa della ZTL, ma certamente la ZTL non ha aiutato. Già l'anno passato abbiamo ancora ampliato l'area di intervento e adesso andiamo ulteriormente a colpire, andando a vietare l'accesso ad un numero ancora maggiore di persone e quindi di veicoli. Sindaco, io le chiedo di intervenire. Il suo Assessore ha bloccato i torinesi con uno stop... LEVI Marta (Vicepresidente) Credo che tutto ciò non sia tanto accoglibile all'interno dell'Aula. AMBROGIO Paola È solo una paletta. LEVI Marta (Vicepresidente) Allora, per cortesia, Consigliere Ambrogio... AMBROGIO Paola Visto che l'Assessore Lavolta ha bloccato i torinesi con uno stop, io credo che... LEVI Marta (Vicepresidente) Consigliere Ambrogio, per cortesia! AMBROGIO Paola Voglio simbolicamente consegnare questa paletta al Sindaco, sicura che saprà farne un uso migliore di quello del suo Assessore e magari invitarlo... e fermarlo con questa mozione. LEVI Marta (Vicepresidente) Consigliere Ambrogio, lo sa benissimo, è inutile che ce la raccontiamo! AMBROGIO Paola Le consegno anche queste manette, perché visto che... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, ma è un gesto simbolico, Sindaco. LEVI Marta (Vicepresidente) Consigliere Ambrogio, non è un gesto simbolico! È un gesto che getta discredito sull'Aula! AMBROGIO Paola È un gesto simbolico. LEVI Marta (Vicepresidente) Non è un gesto simbolico. AMBROGIO Paola Perché, visto che i torinesi sono stati legati e ammanettati alla loro auto che non potranno utilizzare, io le chiedo simbolicamente di usarle con il suo Assessore per impedirgli di firmare ulteriori deliberazioni vessatorie per i torinesi! LEVI Marta (Vicepresidente) Consigliere Ambrogio, per cortesia! Per molto meno il Consigliere Viale è stato sbattuto fuori dall'Aula. Chiederei anche alla TV, ai giornali, ai fotografi, se per cortesia possono ritornare al loro posto. Per favore, non costringetemi a chiamare i Vigili! Ognuno riprenda il suo posto e proviamo a ricondurre quest'Aula a un ordine sensato e ragionevole. Grazie. La parola al Consigliere Mangone. MANGONE Domenico Presidente, dopo il tintinnio delle manette, un po' di imbarazzo c'è, però probabilmente... LEVI Marta (Vicepresidente) Ecco, proviamo a non proseguire su questa scia. MANGONE Domenico La destra su questi argomenti non ha mai avuto una grande sensibilità. Presidente, Sindaco, ci sono questioni che sono posizionate prima della politica, ci sono pre-condizioni per poter discutere. Oggi mi aspettavo un intervento introduttivo del suo Assessore. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Io ero stato informato che sarebbe stato un intervento preventivo, più che successivo, però non ho avuto il piacere di ascoltarlo e mi aspettavo questo intervento dell'Assessore proprio per eliminare un ostacolo alla discussione. Onestamente, mentre sto parlando, non so se è opportuno che io entri nel merito della vicenda o meno, questo perché io non ho alcuna intenzione di discutere con chi insulta. Assessore, lei non può permettersi di dire ai Consiglieri le cose che ha detto sui giornali. Se poi lei smentisce i giornali, avrei voluto sentirlo prima, in maniera tale da evitare tutta questa filippica, però non si può consentire e il Sindaco non può consentire che i suoi Assessori insultino così gratuitamente il Consiglio Comunale. In questo anno abbiamo affrontato argomenti corposi - credo l'abbia detto il Vicecapogruppo in un'intervista -, molto corposi, di sicuro con un'incidenza, per la Città, di gran lunga maggiore rispetto a quanto stiamo affrontando oggi, con confronti pesanti tra Consiglio e Giunta, però nessun Assessore si è permesso di dire ai Consiglieri che non leggono, se non ricordo male che non capiscono le deliberazioni. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Di sicuro, se era rivolto al Consigliere Viale, aveva ragione, sarebbe stata sicuramente azzeccata la cosa. Per cui io, per come sono fatto, ritengo che questo ostacolo alla discussione debba, in qualche modo, essere rimosso. Il Gruppo, tutto, del Partito Democratico, che è il maggior Gruppo che siede in questa Sala ed è il pilastro della maggioranza che sostiene la Giunta Comunale, aveva chiesto che ci fosse questo passaggio. Questo passaggio non c'è stato e noi ne siamo molto dispiaciuti. Entriamo comunque nel merito, anche perché alcune considerazioni le ho fatte attraverso i giornali, attraverso i siti web e li richiamo. Purtroppo mi tocca richiamare le considerazioni che ho fatto in quei momenti. Vede, Sindaco, questa situazione si è incancrenita perché il suo Assessore si è accorto tardi che la mozione non era scritta su carta morbida. Si è accorto, però, molto in ritardo di questa circostanza e forse era ormai troppo tardi, perché il processo era partito. Io come ho proceduto? Come normalmente si procede in questi casi: sono andato in Commissione, ho preannunciato in Commissione che avrei assunto questa iniziativa e, il giorno dopo la Commissione, ho presentato la mia mozione. Bene, sono passati giorni e giorni - adesso non ricordo la data - e non è avvenuto nulla. Mi era sembrato di capire che ci fosse una sottovalutazione del problema. Evidentemente, così come quando è stata approvata, anche successivamente non ci si è resi conto che si era toccato un nervo scoperto della Città. E questo nervo scoperto si è fatto sentire. Allora, Sindaco, non ne facciamo una questione di principio. Noi siamo stati chiamati da questa Città per amministrare, non siamo stati chiamati per farci reciprocamente i dispettucci, non è questo il nostro ruolo. Non c'è nulla di strano, Sindaco e Assessori, ad ammettere che si è sbagliato. Non c'è nulla di strano! Si dice con chiarezza: "Questo punto, solo questo punto", perché è evidente la mia condivisione per tutto il resto della deliberazione, che è in linea con le cose che abbiamo fatto negli anni. Aggiungo, però, Assessore, che anche... LEVI Marta (Vicepresidente) Consigliere Mangone, la inviterei a chiudere. MANGONE Domenico Quanti minuti ho? LEVI Marta (Vicepresidente) Ne aveva 5. Poi mi dice che le tolgo la parola, però... MANGONE Domenico Posso chiedere in prestito i minuti del Consigliere Genisio? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Grazie, Consigliere Genisio. LEVI Marta (Vicepresidente) Però sia veloce. MANGONE Domenico Questa mia richiesta è in linea con le cose che abbiamo fatto negli anni, perché, quando io svolgevo il suo ruolo, mi è capitato, agli inizi della grande crisi che stiamo attraversando, di dover applicare, proprio sulla base delle norme stralcio della Regione Piemonte, alcune limitazioni e, d'accordo con la Giunta, sono andato a quel Tavolo a chiedere di rinviare l'applicazione di quelle limitazioni. C'è ancora un problema che non è stato considerato, Assessore, cioè il punto di equilibrio - che è sempre difficile trovare e me ne rendo conto - tra i vantaggi e gli svantaggi. Ora, è un dato di fatto che questo provvedimento, sul piano ambientale, non voglio esagerare dicendo che è addirittura negativo il bilancio ambientale, ma di sicuro non apporta alcun beneficio. C'è un'altra domanda che mi pongo: come farà lei, insieme a tutti gli Uffici, a stabilire qual è l'incidenza degli Euro 3 rispetto ai livelli di inquinamento in Città? Siccome il provvedimento contiene più cose, la tecnologia è arrivata ad un livello tale da riuscire a stabilire l'incidenza degli Euro 3 diesel? Io non credo. Non è una sperimentazione. Vi tradite quando nella deliberazione la sperimentazione arriva a marzo, guarda caso quando parla dei permessi arriviamo già a maggio. Io non so come è possibile scrivere certe cose, onestamente, Assessore. Se lei va a pagina 5, quando dice che la sperimentazione è fino al 30 marzo 2013, entra poi nel merito dei permessi, di chi ce li ha, di chi non ce li ha e di chi li avrà, e siamo già a maggio. Allora la volontà non era quella di sperimentare e verificare l'esito al termine della sperimentazione, ma era quella di proseguire, prima di marzo, con... Assessore, mi creda, non è un accanimento nei suoi confronti, non c'è alcun problema di carattere personale, ma la questione è di merito. Ammettete di esservi distratti un attimo su tale questione, di non averla soppesata; probabilmente la Città non è stata sentita, come avremmo dovuto fare, su questo punto e revocate questo punto della deliberazione. E non è successo nulla se si fa questo. LEVI Marta (Vicepresidente) Ho molte persone iscritte a parlare. Avrebbe chiesto di intervenire l'Assessore Lavolta. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora andiamo avanti e diamo la parola al Consigliere Viale. L'Assessore Lavolta interverrà alla fine degli interventi per replicare. VIALE Silvio Sarò telegrafico. Sull'Euro 3 diesel la questione è molto semplice: l'efficacia del provvedimento è ovviamente zero, e questo è evidente sia per lo scarso numero di auto che non entreranno nella ZTL nell'orario considerato, sia per il fatto che, come dimostrano le targhe alterne e tutti gli altri provvedimenti, una buona parte di coloro che ne hanno bisogno usano un'altra auto, facendo muovere la famiglia in altri modi. Esattamente come per le auto pari o dispari, per la famiglia che aveva due auto pari o due auto dispari era una disdetta, mentre se ce n'era una per tipo si usava di più quella che si poteva usare quel giorno. Dal punto di vista generale, lo scoraggiare l'acquisto dei diesel per il futuro è qualcosa che bisogna dire. Questa è l'utilità di questi provvedimenti - più che altro la discussione -, che però devono essere calibrati, nel senso che per decenni in questo Paese si sono sponsorizzati i diesel e in molti li hanno comprati. Adesso è cambiato: tutte le pubblicità delle auto sono per il GPL, sono per l'elettrico, cioè sono cambiate; non trovate più una pubblicità che esorti a comprare un diesel, ma tutte parlano di GPL e metano. Poi magari uno va e compra un veicolo a benzina. Che i veicoli diesel Euro 3, 4 e 2 abbiano lo stesso livello di inquinamento è scontato. Il motivo per cui blocchiamo gli Euro 2 e non gli Euro 3 e 4, è una questione di tempi e di gradualità. In questo contesto il provvedimento poteva avere un suo significato. Nel momento in cui non è capito da buona parte dei Consiglieri per la dubbia efficacia, il problema non è, come ha detto il Consigliere Mangone: "Ritiratelo e così siamo a posto". No, "Ritiratelo, ma non siamo a posto, perché bisogna fare qualcos'altro". Allora, io ho sotto gli occhi un'intervista del 22 febbraio di 2 anni fa del Sindaco, il quale diceva: "Sogno un centro pedonale", peraltro inteso da via Accademia Albertina a corso Galileo Ferraris, da corso Vittorio a corso Regina, 2 chilometri per 2 che il Sindaco Fassino diceva di percorrere in 20 minuti. Battuta: molto più lento dell'Assessore Lavolta, che in 10 minuti attraversa la città da Piazza Vittorio a Piazza Statuto, ma questo fa parte delle cose. È chiaro che l'età è determinante. Ecco perché io sulle questioni generali non intervengo. Io ho presentato alcuni emendamenti, approfittando di questa proposta di mozione e di questa occasione, che ha posto l'attenzione sul tema. Poi il Consigliere Ambrogio oggi porta manette e palette, l'anno scorso erano tutti lì con le pale, impegnati a fare altre cose, però il clima cambia, ogni anno c'è la stagione... Il punto, però, è un altro: se noi stiamo sul centro, oggi è possibile, dopo anni e anni in cui abbiamo pedonalizzato o riservato al mezzo pubblico un sacco di vie, se noi ci facciamo caso, da via Accademia Albertina a corso Re Umberto ci sono 6 vie pedonali o riservate a mezzo pubblico: una via Roma, che di fatto, da quando è chiusa, è semi-pedonale, e l'attraversamento di via Roma nord-sud che è da evitare, che è molto più disagevole dell'attraversamento est-ovest, perché i quartieri al di là di Porta Nuova sono molto più popolosi, è stato superato alla grande, se si pensa a quando si diceva: "Ah Torino, corso Cairoli..." e via dicendo. LEVI Marta (Vicepresidente) Consigliere Viale, 3 minuti anche per lei. VIALE Silvio Allora, è chiaro che oggi io credo che gli emendamenti mirano in questa direzione: bisogna ridurre la ZTL, sapendo che Torino non è Milano, non ha le metropolitane e via dicendo, a ridosso degli assi pedonali (c'è una cartina allegata all'emendamento che poi chiedo di poter distribuire), e pedonalizzare piazza Castello, perché io non so quando pedonalizzeremo tutto il centro, ma le due piazze principali sono piazza Castello e piazza San Carlo. Piazza San Carlo non ha i mezzi pubblici. In piazza Castello possono passare i mezzi pubblici; il traffico da via Po può andare ai Giardini Reali e viceversa. Già adesso da via Pietro Micca non si può andare in là, perché è bloccato, e il contrario. Anche lì, il giorno in cui non sarà possibile, i flussi di traffico da piazza Vittorio si sposteranno e migliorerà tutto quanto. Ecco perché approfittiamo dell'occasione, tornando indietro sul provvedimento, che non piace e quindi penso che, per l'umore dei Consiglieri, bisogna tenerne conto, però andiamo avanti, stando in centro, nel pedonalizzare la parte mancante di piazza Castello verso via Lagrange e riducendo la ZTL, aumentando per tutti anche l'orario a quel punto. Io propongo le 12.30. Si può fare quel che si vuole. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per un'integrazione, al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Mi ero dimenticato solo delle Associazioni di categoria, che comunque si sono pronunciate su questo provvedimento, che sono Confartigianato, l'Ascom e Confesercenti, che hanno dichiarato - ovviamente perché vivono comunque le sofferenze dei loro iscritti alla categoria - un momento estremamente difficile. Perciò adesso non ci inventiamo qualcosa di nuovo, inizio già a preoccuparmi. Dico solo che è un provvedimento che, proprio viste le categorie, che si sono anche pronunciate, oltre ai cittadini, bisogna tenerne conto. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Noi, come Movimento 5 Stelle, ribadiamo la posizione che abbiamo preso già lo scorso novembre su questo provvedimento: eravamo contrari allora e siamo contrari adesso, e siamo quindi favorevoli alla mozione di revoca, però vorrei spiegare chiaramente perché siamo contrari. In realtà, riteniamo che il provvedimento vada nella direzione sbagliata. Noi siamo favorevoli a limitare il traffico, anzi, vorremmo che ci fosse sempre meno traffico privato e sempre più utilizzo dei mezzi pubblici e di forme di mobilità alternativa, ciclistica, sharing e così via. In realtà, questo provvedimento non va in questa direzione, perché l'unica cosa che dice, è: "Se cambiate l'auto, comprate un'auto nuova, allora potete circolare dove volete". E questo è esattamente il messaggio sbagliato da mandare. Il messaggio giusto sarebbe: "Non potete circolare, smettete di utilizzare l'auto e passate ai mezzi pubblici". Tra l'altro, segnalo che qui la discussione si è concentrata sugli Euro 3 nel centro, che sono sicuramente un problema per chi deve venire, però sono forse la parte meno problematica del provvedimento, perché comunque il centro città è ampiamente servito dai mezzi pubblici e quindi comunque anche chi non può usare l'auto per venirci, ha a disposizione molte alternative. Ma il vero problema di questo provvedimento, secondo noi, è il divieto degli Euro 0 a metano e GPL, che saranno anche molto inquinanti per gli ossidi di azoto, anche se per il PM10 non lo sono, però sono motorizzazioni che sono state spinte per anni con facilitazioni, incentivi, eccetera, dicendo alle persone: "Avete una vecchia auto, non potete cambiare auto, fate lo sforzo, spendete 1.000-1.500 Euro, mettete il GPL, così poi potete andare avanti ancora qualche anno", e poi improvvisamente gli si dice: "Non potete neanche più uscire di casa per tutta la settimana". Quindi, secondo noi, in questo momento effettivamente è giusto revocare il provvedimento, però non lasciando cadere la cosa così, ma è giusto mandare avanti gli altri provvedimenti strutturali, di cui il Consiglio Comunale ha parlato, per i quali abbiamo già approvato le mozioni, ovvero le pedonalizzazioni, le "Zone 30", gli investimenti sulle piste ciclabili e così via. E qui vengo, però, al problema vero, cioè mi sembra che, con tutta questa vicenda, questo balletto di ordinanza, revoca, eccetera, la Città - la maggioranza sicuramente, ma alla fine ci metto dentro anche tutto il Consiglio Comunale - ha dimostrato di non saper mandare un messaggio chiaro, cioè di non avere una politica chiara sull'inquinamento, perché l'anno scorso ci è stato detto che non servivano i blocchi del traffico, non c'era problema e non c'è stato nessun blocco; quest'anno servivano i blocchi del traffico, allora facciamo i blocchi del traffico, ma dopo una settimana che sono entrati in vigore, li revochiamo, perché in realtà non servono. Allora capite che anche il cittadino, che sente mandare questi messaggi, si chiede: "Ma chi ci governa? Che senso ha tutto questo balletto?". Dopodiché questo non giustifica tenere in vigore un provvedimento sbagliato, se lo riteniamo sbagliato, però fa veramente pensare che dovremmo una volta per tutte ragionarci, anche con calma, ma arrivare ad una politica seria - magari per tempo e non a gennaio o a dicembre, ma ragionandoci durante l'estate -, che magari possa valere anche per più di un anno, perché se dobbiamo dire alle persone: "Preparatevi a cambiare auto", anche se, come detto, secondo noi non è quella la strada, ma almeno bisogna dirglielo con qualche anno d'anticipo, non con un mese d'anticipo. Quindi, secondo noi, forse quella è la riflessione più importante da fare. Però vorremmo vedere veramente qualcosa che vada un po' oltre le parole, perché mi sembra che su tutto il resto, onestamente, siamo ancora fermi alle parole: sul Bici Plan, che doveva essere presentato già addirittura nella scorsa tornata amministrativa, poi appena all'inizio di questa, poi è da quasi 2 anni che siamo in carica e questo Bici Plan ancora non si è visto. Persino i punti neri della viabilità ciclistica, è passato un anno e mezzo, dovevamo presentarli in Commissione e non li abbiamo ancora visti risolvere. Altri interventi: per quanto riguarda la Metropolitana, sì, la soluzione sarà la Metro 2, ma fra 20 anni, non si sa; addirittura abbiamo approvato il parcheggio sul percorso della Metro 2 e poi è emerso che era vero quello che dicevo in Aula, cioè che il parcheggio pertinenziale di corso Stati Uniti è sul percorso della Metro 2 e adesso stanno cercando il modo di fare il parcheggio della Metro nello stesso posto, uno a fianco all'altro. Sembra veramente che tutto il Piano della viabilità e della mobilità di questa Città venga improvvisato e aggiustato continuamente, quando si scopre un problema all'ultimo momento. È questo che secondo noi deve finire. Quindi, francamente adesso, se vogliamo approvare questa proposta di mozione, noi abbiamo presentato anche degli emendamenti, discutiamoli, eccetera, però poi ragioniamo seriamente su un messaggio chiaro e coerente alla cittadinanza, che valga almeno per i restanti anni della tornata amministrativa. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Cercherò di essere rapido per stare nei 3 minuti. Innanzitutto chiedo all'Assessore di spiegare qual è il motivo per cui non abbia voluto sentire la sua maggioranza prima di attuare un procedimento del genere, perché chiaramente questo non ha fatto altro che evidenziare, ancora una volta, le divergenze all'interno del proprio seno. Mi appello, al tempo stesso, alla sensibilità politica del Sindaco e al suo alto profilo istituzionale, perché possa valutare realmente quello che dal Consiglio viene. Noi siamo rappresentanti dei cittadini; abbiamo ricevuto centinaia di segnalazioni nel senso contrario a questo provvedimento. Probabilmente, nonostante le sanzioni che potrebbero provenire dall'Unione Europea, secondo me, qui la politica deve prelevare rispetto alla burocrazia e dobbiamo, a mio giudizio - molto modesto -, fregarcene delle sanzioni che dall'Europa potrebbero arrivare, perché qui siamo di fronte ad un momento di crisi drammatico per la popolazione e quindi non possiamo incidere sulla vita quotidiana delle persone, come è già successo e già succede per la raccolta differenziata, creando cittadini di serie A e cittadini di serie B, cioè qualcuno che fa la differenziata e non ha benefici economici e qualcun altro che non fa la differenziata e altrettanto non ha benefici economici, ma perlomeno non ha invasioni nella propria vita privata. Pertanto, a mio giudizio, Assessore e Sindaco, è fondamentale sanare questo vulnus, perché non è possibile che la politica in questo senso, chiesta da oltre 40 Consiglieri Comunali (adesso vedremo come sarà approvata la proposta di mozione), oggettivamente non venga ascoltata. Alcuni dati che io mi sono preso la briga di trovare: secondo quanto ho letto, gli Euro 3 diesel a Torino sono soltanto il 14% del panorama delle macchine circolanti. Ci sono agenzie della mobilità che dicono che il diesel porta 32 milligrammi di polveri per chilometro, contro i 29 di quelli a benzina, e ci sono dati che dicono che i diesel sono responsabili di circa il 15% delle emissioni. Tutti i dati, però, sono sicuri nel dire che un blocco del traffico di 9 ore e mezza non porta altro che a una diminuzione del 4% del PM10 e comunque sia non fa mai rientrare - e dico "mai" rientrare - nei limiti del blocco. Quindi, in questo senso, confortati anche dal nostro modo di vedere la viabilità della città, le chiediamo, Assessore: se noi fossimo così sicuri della validità del nostro servizio di trasporto pubblico, avremmo il dovere di diminuire addirittura l'estensione della ZTL Ambientale, perché noi lo pubblicizziamo ovunque: "Il servizio di trasporto pubblico è fantastico nella Città di Torino, la Linea 1 oggettivamente ha cambiato la vita di molte persone", però, siccome lo pubblicizziamo così, allora diminuiamo l'estensione della ZTL Ambientale, che oggettivamente ha creato nocumento sia ai commercianti, sia ai cittadini, che devono fare un periplo pazzesco e arrivare, soltanto per fare 500-600 metri, con un'ora di traffico all'interno della stessa città. Pertanto, anche sull'aspetto del servizio pubblico, visto che noi lo pubblicizziamo come assolutamente positivo, cerchiamo di essere in linea con questo tipo di pubblicità, dicendo che diminuiamo l'estensione della ZTL Ambientale. Quindi, per chiudere, Assessore e Sindaco, per favore, cerchiamo - in questo caso - di sospendere questo provvedimento, che oggettivamente non porterà alcun beneficio. Cerchiamo di far prevalere la politica. Cerchiamo di dire: "No" certe volte anche all'Europa, anche se l'Europa, in questo caso, potrebbe sanzionarci. In questo momento di crisi - lo ripeto -, è più importante la quotidianità, non incidere sulla quotidianità delle persone, dando anche un danno biologico - permettetemi questa parola -, ledendo anche un diritto costituzionalmente garantito, che è quello della salute psichica delle persone, perché ci sono persone che hanno patito questo tipo di scelta di cambiare l'auto. Pensate che gli Euro 3 sono di immatricolazione recente, Assessore. Ci sono persone che pagano ancora la rata sull'auto. Allora, per favore cerchiamo, con la politica, di far prevalere rispetto alla tecnocrazia di Bruxelles. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Devo dire la verità - da Presidente di Commissione credo di potermi unire al Presidente Carretta e al Presidente Centillo, che si è unita a noi in quest'ultima parte anche sulla salute pubblica -, mi sarebbe piaciuto, in questi 2 anni e mezzo, vedere così tanti Consiglieri appassionati su questo tema. Rispondo a uno per tutti, cioè a chi dice che queste teorie sulle emissioni dei diesel più inquinanti sono solo teorie un po' buttate lì a caso dalla Giunta Comunale: per fortuna, la Giunta Comunale in questo ha preso i dati dell'ARPA, ha preso i dati dell'ACI, ha preso i dati che, in qualche modo, sono presenti in Regione e nella Provincia di Torino, in quanto questo percorso viene un po' da lontano. Addirittura l'ultima Giunta Ghigo, che è finita nel 2005, prevedeva già allora - con gli Euro 3 diesel appena in campo -, nella fine del 2012, la fine di quel percorso dentro le città. Io credo che bisogna ritornare un po' al merito di questa discussione. Noi abbiamo fatto una ventina di Commissioni, che discutevano di un dato fondamentale, cioè: la qualità dell'aria non aspetta le nostre misure strutturali. Noi, certo, possiamo dire che negli ultimi 15 anni abbiamo abbattuto considerevolmente il PM10 e altre fonti inquinanti, l'abbiamo fatto perché abbiamo cambiato la nostra viabilità, perché è cambiato il parco mezzi delle macchine in questa città, perché si è fatta la Linea 1 della Metropolitana, perché si è fatto in tanti quartieri della città il teleriscaldamento, certo, però possiamo dirci che ancora ci sono dei fattori che noi non possiamo cancellare. Siamo nella pianura padana, siamo vicino alle montagne, siamo nella parte peggiore della pianura padana. E questo che cosa ci porta a dire? Che servono scelte più radicali, se vogliamo uscire e non essere più la città "maglia nera" per l'inquinamento del Nord Italia. Che cosa vuol dire "misure più radicali"? Lo diceva una mozione approvata da tutti voi, ed è per questo che mi stupisce parte della discussione, una mozione che abbiamo votato tutti assieme che si chiamava "Azioni e linee guida per l'ecologia urbana e la riduzione dello smog", che diceva Zone 30, pedonalizzazioni, rafforzare i mezzi pubblici, estendere le zone blu, fare il Bici Plan, moderare il traffico proprio verso l'ecologia urbana. Questa mozione è stata votata il 23 gennaio 2012. Mi rivolgo al Sindaco Fassino, all'Assessore Lubatti e infine all'Assessore Lavolta: ci possiamo dire che, se oggi a quello che l'Assessore Lubatti dice il "Tavolo" avessimo iniziato a metterci tre gambe e poi una quarta, quella del Consiglio, che ha approvato questa mozione, un bel Piano e avessimo iniziato a discutere, forse oggi quello studio di cui parliamo negli emendamenti sarebbe già lì a disposizione? Si è fatto tanto? Certo che si è fatto tanto. Si è iniziato il lavoro sulle pedonalizzazioni; certo, siamo vicini a vedere nascere il Bici Plan nelle prossime ore. Però, diciamoci la verità: se noi oggi potessimo scegliere fra il blocco degli Euro 3 diesel e una revisione della ZTL... Guardate, io cito "La Repubblica" perché mi fa piacere leggere questo da un giornale, dall'analisi di un giornale della città, ma è possibile che ci accorgiamo da un giornale che abbiamo la ZTL più piccola e più corta d'Italia, anche rispetto a città più piccole di Torino? Allora, è sbagliato dare messaggi univoci, è sbagliato dirlo senza un'interlocuzione, però ci possiamo dire che anche grazie a questa discussione arriveremo almeno a studiare questa estensione? Non saranno le 17? Studieremo qual è il primo passaggio, però questo sarà il centro della discussione. Ci possiamo dire che ci eravamo presi l'impegno? Lo ribadiamo in questa mozione. Ci possiamo dire che ci eravamo presi l'impegno di iniziare a pedonalizzare il centro storico e portare le pedonalizzazioni in tutti i borghi della città, a partire, per esempio, dai quartieri limitrofi al centro? Ci possiamo dire che dobbiamo iniziare a estendere quelle zone blu, anche nei quartieri che vengono utilizzati come parcheggio di interscambio? E ne abbiamo visti in questi mesi. Allora, Sindaco, io credo che la discussione sia stata proprio ribaltata, probabilmente, almeno rispetto a tutta la discussione che abbiamo fatto in quest'anno con la Provincia, nelle Commissioni, e forse troppi, anche nel centrosinistra, hanno messo al centro il tema della sostituzione dell'auto, che spero non sia l'oggetto di discussione. Nessuno ha chiesto di mettere in campo la sostituzione degli Euro 3 diesel. Diverso è dire che proprio nella zona centrale, quella che ha più mezzi pubblici, quella che è più pedonalizzata, si può iniziare a fare una scelta. Qualche anno fa, quando era Assessore, il Consigliere Mangone aveva detto che gli Euro 2 diesel li aveva fatti su tutta la città con 10 anni - mi pare - di vecchiaia del mezzo. Guardate, si può anche arrivare a queste soluzioni. Tuttavia, mi è chiaro che il centrodestra non vuole fare niente, la qualità dell'aria va bene così, delle infrazioni europee, della Magistratura e della qualità dell'aria non gliene importa, perché se no avrebbero dato dei segnali alternativi, ma a tutto il centrosinistra invece voglio dire un'altra cosa: se questi provvedimenti sono troppo deboli, poco efficaci, allora però le scelte radicali le abbiamo già lì, le abbiamo scritte, le abbiamo votate e sono parte integrante del Programma del Sindaco. Vogliamo uscire dalla Smog City? Lì è la strada: pedonalizzazioni, "Zone 30", Bici Plan, il PUMS e rafforzare i mezzi pubblici di questa città, anche attraverso un cambiamento della ZTL, perché più ci sono zone pedonali, più si restringe quel perimetro e più riusciamo, in qualche modo, a dare un'alternativa. LEVI Marta (Vicepresidente) Consigliere Grimaldi, la richiamo al rispetto del tempo. GRIMALDI Marco Se invece è stato dare una bella sponda al centrodestra per dire che questi atti sono poco efficaci, allora non comprendo tutto il lavoro fatto in questo Consiglio Comunale e in questi mesi con tutte le Città della Provincia, che devono aiutarci a migliorare la qualità dell'aria. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Carretta. CARRETTA Domenico Quanto ha detto adesso il Presidente Grimaldi riassume perfettamente anche la mia posizione. Ci terrei, però, anche a riavvolgere il nastro e a sottolineare quello che è stato il lavoro di questi giorni nelle Commissioni. Io nelle Commissioni non ho sentito il Presidente Grimaldi, né il Presidente Centillo parlare di un provvedimento inefficace; io ho sentito, però, la maggior parte dei Consiglieri, di maggioranza e di minoranza, parlare di un provvedimento che può essere migliorato. E come si fa a migliorare un provvedimento di questo tipo? Si fa mettendo nero su bianco quelle che sono le maggiori indicazioni che sono arrivate all'interno dei lavori di Commissione negli ultimi 2 anni, 2 anni e mezzo e quindi tirando fuori dal cassetto e riproponendo temi come la pedonalizzazione, "Zone 30", rivedere il perimetro della ZTL, rivedere l'orario della ZTL. Ecco perché poi tante volte diventa anche ingeneroso, per il lavoro svolto dai Commissari, parlare di fughe in avanti. Le fughe in avanti si muovono all'interno di coordinate spazio-temporali ben definite e poi hanno una caratteristica, quella di agire in contropiede. Il lavoro che abbiamo portato avanti noi non penso abbia seguito questa logica. Noi abbiamo semplicemente detto che un provvedimento di questo tipo deve necessariamente sposarsi ad interventi di tipo strutturale. Interventi - e bisogna ricordarlo - che erano stati messi da parte - alcuni, non tutti -, proprio perché frutto di una mediazione. Noi coraggiosamente abbiamo sentito la necessità di riproporli e abbiamo pensato a questa formula, alla formula del superamento. Il superamento presuppone, anche da un punto di vista etimologico, non l'accantonare un provvedimento, ma individuare dei correttivi. Guardate, superare per noi ha un senso del tutto positivo, che nulla toglie al lavoro che è stato compiuto finora dalla Giunta. Oggi, parlando con alcuni Colleghi Consiglieri, ho fatto un esempio: domani inizia a nevicare, mandiamo 10 spalatori in strada, poi ci accorgiamo che questi 10 spalatori non bastano a risolvere il problema, cosa facciamo? Sospendiamo tutto, li richiamiamo in casa? No, introduciamo altre forze, perché evidentemente quel provvedimento necessita di nuove energie. Ecco perché non pensiamo che un provvedimento di questo tipo abbia fatto rabbrividire gli Amministratori dotati di senno. Anche perché noi, Consiglieri dissennati - e quando dico "noi", mi riferisco a noi Consiglieri di Torino, di Firenze, di Roma, di Bologna, delle Città che provvedimenti ben più radicali dei nostri li hanno adottati in tempi non sospetti -, non volevamo far rabbrividire nessuno, a noi bastava lanciare un sasso nello stagno, bastava che con questo provvedimento, da domani si potesse iniziare a parlare anche di altre soluzioni, che possono tranquillamente combinarsi con le soluzioni che sono state proposte oggi, in una fase di sperimentazione. Forse nessuno l'ha ricordato, o comunque l'abbiamo dato per scontato, ma una fase di sperimentazione significa anche questo, significa un tempo preciso, fatto di azioni concrete e alla fine di queste azioni si valuta quella che è stata o meno l'efficacia di queste azioni, all'interno di una fase di sperimentazione. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Innanzitutto voglio fare una premessa: sono certo che nel suo intervento l'Assessore Lavolta - me lo auguro - saprà riparare a quella che considero una caduta di stile, quella nell'intervista da lui rilasciata giovedì scorso, che ha creato un vulnus, al quale bisogna porre rimedio, tra un Assessore della Giunta e il Consiglio Comunale, Consiglio Comunale del quale anch'egli ha fatto parte. E sa bene, conoscendo anche la storia di ciascuno di noi, quanta passione e quanta attenzione abbiamo messo negli anni, nell'Amministrazione della Città, e mettiamo nel cercare di analizzare i provvedimenti, nel cercare di trovare insieme le soluzioni migliori. Sa anche come su questo progetto abbiano lavorato i Commissari delle Commissioni competenti, ma ciascuno di noi ha avuto modo, in più di un'occasione, prima e dopo l'approvazione del provvedimento, ma soprattutto prima che il provvedimento fosse reso operativo, di esprimere la propria opinione, quindi sicuramente nella Commissione di mercoledì non è stato colto di sorpresa. Io vorrei, però, fare un po' di chiarezza su alcuni punti di merito. Innanzitutto, una condivisione chiara, netta a quelle che sono le linee guida definite dalla mozione approvata a gennaio dell'anno scorso e presentata dai Consiglieri Carretta e Grimaldi, che sono in parte riprese nella deliberazione e, mi auguro, in parte saranno poi sviluppate soprattutto sui temi della viabilità. Non mi piace citarmi, però, nel mio piccolo, nel periodo in cui sono stato Presidente della Circoscrizione 3 è stata realizzata, con grande fatica e con non poche difficoltà, l'unica pedonalizzazione in un'area non centrale, che è quella di via Di Nanni. Quindi, una condivisione su quelle linee. Vorrei sgombrare il campo sul fatto che non si creda che si debbano mettere in piedi una serie di iniziative strutturali per affrontare il tema, che è la tutela della salute. Sul tema "tutela della salute", se noi abbiamo sforato, se noi siamo in sanzione, non c'è bisogno di palliativi, ma ci vogliono cure strutturali, da una parte, e radicali interventi nell'immediato. Ma oggi non mi sembra, non mi risulta, non ci viene segnalato che ci troviamo in questa situazione. Viene fatta una serie di interventi, perché c'è necessità, e poi c'è un piccolo aspetto di questa deliberazione, che io non condivido in nessun modo, che tutti i tecnici si sono affrettati a dire che aveva valore esclusivamente culturale e pedagogico. L'ha detto anche l'Assessore, questo a dimostrazione che leggiamo i giornali. Io mi chiedo: ma se ha un valore culturale e pedagogico, noi vogliamo far crescere culturalmente ed educare soltanto i titolari di auto Euro 3, o vogliamo far crescere culturalmente ed educare anche quelli che hanno Euro 4, Euro 5, Euro 6? Questo io non riesco a comprendere rispetto a questo provvedimento: quali finalità ci poniamo? Vedete, noi abbiamo una responsabilità, è stato già detto in molti interventi: quella di calare gli interventi che facciamo nella realtà in cui viviamo. Generalmente, quando ci sono dei divieti, arriva un messaggio. Il messaggio è arrivato in maniera talmente inequivoca, che già il 7 gennaio l'Assessore Lavolta si è affrettato a dichiarare ai giornali: "Stiano tranquilli i cittadini, che non devono cambiare l'auto". Ma in realtà, nel momento in cui inizia un divieto, il messaggio che passa è che quel divieto verrà portato avanti nel tempo e che quindi, in tempi molto brevi, si dovrà cambiare l'auto. Oggi la maggior parte dei cittadini torinesi non sono in quelle condizioni lì. Io, Consigliere Comunale, mi devo preoccupare... CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) Consigliere, la invito a concludere. PAOLINO Michele Sono vicinissimo alla conclusione. Mi devo preoccupare di quei cittadini che non sono in grado di sostituire la propria auto, che in questo anno hanno già visto l'aumento dell'autobus, l'aumento di molti servizi, non solo in capo al Comune, e che hanno la difficoltà di arrivare a fine mese. Noi dobbiamo avere questa preoccupazione, di fianco a quello della tutela della salute. Allora, vede Assessore, non è un problema tornare indietro, l'ha già fatto il Consiglio Comunale approvando un Regolamento proposto dall'Assessore Tedesco, ci siamo accorti successivamente che c'erano dei problemi e l'abbiamo sospeso. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) Consigliere, lei aveva 3 minuti a disposizione e siamo oltre i 5. PAOLINO Michele Quindi non è un problema cambiare idea su un punto, proprio perché è una sperimentazione ed è un work in progress su questo punto. Proprio perché non c'entra niente con la tutela della salute, le chiediamo di sospendere questa porzione di provvedimento da subito. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Sindaco, Assessore, io sono convinto che questo provvedimento non stia assolutamente in piedi e ho anche alcuni pensieri e alcune riflessioni. Innanzitutto penso alla mancanza di controlli: non ci sono controlli capillari, basti pensare che, nonostante le auto Euro 3 diesel abbiano continuato a circolare negli orari del divieto durante le prime settimane di sperimentazione, abbiamo assistito a 7 multe in 7 giorni, con una macchina dei Vigili ogni tanto che provava a fermare per cercare di capire se le auto interessate fossero state Euro 3 o altro. Chi ha il permesso di circolare nella ZTL Centrale e ha l'auto Euro 3, può circolare tranquillamente fino alle 10.30 di mattina e poi se ne deve andare, cosa che ovviamente non era stato concordata all'inizio, quando il permesso stesso è stato rilasciato. Quindi noi obblighiamo delle persone, che hanno comunque già delle abitudini, magari anche lavorative, a dover prendere e spostare la macchina, perché comunque se loro sono obbligate, per lavoro, a lavorare all'interno di quella zona, devono uscire, perché se no incorrerebbero in sanzioni. Scopriamo che chi ha più di 65 anni non inquina, perché chiaramente il divieto è bloccato per chi ha più di 65 anni. Quindi, se io ho 64 anni per 364 giorni inquino, se ne ho uno in più, dal giorno dopo, smetto di inquinare con quell'auto Euro 3! Il commercio è in difficoltà. Tante volte si è intervenuti, lavorando con l'Associazione dei commercianti; basta pensare, Assessore, che la ZTL è stata spostata dalle 21.00 alle 20.00, perché per i commercianti, in un momento di così importante difficoltà, magari anche soltanto un'ora può cambiare l'esito della giornata. E questo non è stato fatto. Anzi, di nuovo i commercianti sono stati dimenticati. Assessore, Sindaco, la copertura finanziaria: quante auto Euro 3 usufruiscono delle zone blu e dei parcheggi? Avete fatto un conto? Non so se l'Assessore Passoni sia in Aula adesso, ma io volevo chiedere: avete parlato di soldi che non entrano nelle casse comunali per una sperimentazione; dove andiamo a prendere quei soldi? Aumenteremo di nuovo ad hoc, subito dopo la sperimentazione, per recuperare le zone blu e i parcheggi sotterranei? Inoltre il provvedimento è totalmente assente dalle Linee Programmatiche del Sindaco. Io sono andato a riprendermele e soprattutto un intervento così, una deliberazione fatta in assoluta autonomia dalla Giunta, che va a toccare la cittadinanza, quindi, secondo me, è fondamentale il confronto con il Consiglio Comunale, ci si è dimenticati, sapendo che nessuno - neanche la maggioranza stessa - ha votato o comunque ha previsto questo tipo di intervento, e si è andati diritti. Questi sono alcuni dei problemi che io riscontro in una deliberazione che - ripeto - non sta assolutamente in piedi, ha tutta una serie di vuoti che probabilmente, se l'Assessore si fosse confrontato, anche magari con la sua maggioranza, avrebbe potuto colmare. Io oggi in questo provvedimento vedo anche - se dovesse passare la mozione - un promosso o bocciato da parte dell'Assessore, quasi una sorta di fiducia verso il suo operato, perché, nel momento in cui questa mozione passa, vuol dire che l'Assessore non avrebbe più l'autonomia politica per andare di fronte al suo Consiglio Comunale e poter portare dei provvedimenti, sapendo che passano senza alcun tipo di intervento, perché io ho visto una pioggia di emendamenti, sia di maggioranza che di opposizione, e la cosa che mi preoccupa di più è che la mozione è stata fatta dalla sua maggioranza. Evidentemente manca un dialogo forte, che, se domani sarà ancora Assessore, la invito a riprendere, perché scivoloni di questo tipo non fanno il bene della città, da qualsiasi parte politica la si guardi. Con il mio Gruppo avevamo dato una soluzione sin dall'inizio di questo Consiglio Comunale, discutendo le Linee Programmatiche e la maggioranza l'ha bocciata in maniera anche netta, ed è quella di pedonalizzare il centro. Ricordo la discussione dell'emendamento; emendamento che è stato bocciato, con il parere della Giunta negativo. Io oggi l'emendamento lo ripropongo, dato che ho anche sentito parlare di centro pedonale, che secondo me è fondamentale per una città che guarda all'Europa, così come il Sindaco ha più volte detto in svariati interventi. La ZTL è superata, ormai siamo nella condizione che la ZTL in Europa è superata e noi non dobbiamo essere indietro sempre di 10 anni. Quindi il nostro emendamento proporrà, oltre a sospendere questa deliberazione, di presentare - Assessore Lavolta -, nel più breve tempo possibile, un Piano per pedonalizzare il centro in maniera definitiva e concreta e non soltanto a spot, come siete abituati a fare. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Io riprendo un concetto che è stato sollevato parzialmente dall'intervento che mi ha preceduto, ma prima voglio anche prendere in considerazione non solo la deliberazione di Giunta, la cui sospensione stiamo andando a votare, ma la miriade di emendamenti, anche contraddittori tra loro, che questa maggioranza ha espresso, perché oggettivamente noi stiamo ricevendo una mappa - la mostro anche, a beneficio del Consigliere Viale - di riduzione geografica dell'estensione della ZTL; altri emendamenti presentano una richiesta di estensione oraria della stessa ZTL; altri ancora, istituzione di nuove ZTL dislocate. Di fatto non c'è una linea ambientale di questa maggioranza. Per cui io in questo mi sento di essere indulgente, sul tema della linea ambientale, con l'Assessore Lavolta. Dov'è, però, che invece c'è una conseguenza politica di questa dinamica che non possiamo ignorare? Il Consigliere Ricca, prima di me, ha detto che, di fronte alle dinamiche che si sono sviluppate attorno a questa deliberazione, possiamo scorgere una crisi di fiducia di questa maggioranza consiliare nei confronti di un Assessore di cui lui è espressione; in realtà ha superato questo livello, per cui parliamo di un braccio di ferro tra un Assessore e la Sala Rossa, perché non stiamo parlando di dinamiche interne a una maggioranza, parliamo di un provvedimento di Giunta che aveva già suscitato perplessità e polemiche - e vorrei ricordarlo - all'interno della stessa Giunta, che viene recepito già pubblicamente con diverse uscite mediatiche, da diversi esponenti di maggioranza e opposizione, in modo contrario, e fino a quel momento potremmo rimanere nella normale dialettica politica, magari anche più accesa e peperina, mano a mano che ci avviciniamo alle elezioni. Però, una volta che si presenta una mozione, a quel punto si parla della Sala Rossa, si parla del Consiglio Comunale. Questa Giunta - perché non riguarda solo l'Assessore Lavolta - ha dimostrato, in questo anno e mezzo, quasi due anni, un'autoreferenzialità che ha mostrato più volte frizioni non con la maggioranza, ma con l'Istituzione della Sala Rossa: ci siamo avvicinati su appalti e Regolamento contratti con l'Assessore Spinosa; ci siamo avvicinati ulteriormente, rispetto all'Assessore Curti, sulle Varianti urbanistiche e adesso mi sembra di capire che si è arrivati al dunque. Il dunque è un atto che è stato discusso in Commissione, è arrivato con tutti i passaggi, senza alcuna forzatura, al voto di quest'Aula e, guardate, io non arrivo neanche alla necessità che debba essere votato. Già solo il fatto che stia venendo discusso è oggettivamente un atto di sfiducia politica, perché non si parla più di una limitazione al traffico, che, in ogni caso, sta incidendo in modo veramente inaccettabile nei confronti della quotidianità dei cittadini; si sta parlando di una linea ambientale che viene calata dall'alto da una Giunta, senza che vengano prese in considerazione le critiche non solo dell'opposizione, che possono essere anche erroneamente date per scontate, ma addirittura di più parti politiche e di più Consiglieri delle stesse parti politiche, critiche che vengono rigettate. Quindi, io mi limito a un dettaglio. Io non credo che questa deliberazione di Giunta avrà un grande futuro. Mi fa piacere, a scapito di tanti altri aspetti, intervenire quasi per ultimo, perché così ho una panoramica complessiva. Non è stata spesa una parola davvero positiva su questa deliberazione, per cui io credo che l'arroganza con cui è stata imposta, porterà inevitabilmente a un ritiro. Ma non finisce qui. Perché io mi limito solo a suggerire che, anche solo per il dibattito che si è sviluppato qui, non voglio dire le dimissioni dell'Assessore Lavolta, che rischierebbe di sembrare un capro espiatorio di questa situazione di braccio di ferro continuo tra Giunta e Consiglio, ma la stessa Giunta, a partire dal suo capo, deve fare una grande riflessione, una riflessione sul rispetto che in tutto questo tempo è mancato nei confronti della Sala Rossa, in quanto Istituzione, a prescindere dalle sue articolazioni interne. E allora io auspico la possibilità di riaprire una riflessione in tal senso, che è stata chiesta più volte anche prima, nello scorso anno solare, non intesa come ricalibrazione di posti, di pesi e di contrappesi interni alla maggioranza, ma di rapporti di trasparenza e di condivisione di linea amministrativa con questa Sala Rossa, e mi permetto anche di dire che, in realtà, è sul nostro sentiero perché, dopo oggi, sarà semplicemente inevitabile. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Centillo. CENTILLO Maria Lucia È in capo al Sindaco la più alta responsabilità che riguarda la tutela della salute dei cittadini, questo lo dice l'OMS e lo dicono tutte le normative. Quindi io credo che sia importante sottolineare come, quando si ha in capo questa responsabilità, si deve assolutamente partire dal dato della tutela della salute. Però la tutela della salute certamente riguarda quei bambini che respirano un'aria inquinata, può riguardare gli anziani, può riguardare chi oggi vive nella città ed è ignaro di possibili problemi legati allo smog. Questo tipo di consapevolezza o di inconsapevolezza non riguarda, però, gli Amministratori, perché gli Amministratori hanno una responsabilità precisa, insieme al Sindaco, ovvero quella di tutelare la salute - che oggettivamente è la principale responsabilità -, con altri interessi della comunità complessa, che è quella di trovare una sintesi affinché la comunità, nel suo insieme, possa avere delle risposte. Per cui, io credo che sia assolutamente importante, partendo dalla tutela della salute, tenere in considerazione tutta una serie di interessi e di bisogni che ci sono nella comunità, coniugando, appunto, il diritto del bambino, che deve respirare aria pulita, con il diritto del commerciante, che deve poter lavorare. E questa è l'arte della politica. In questo senso io credo che sarà importante, Sindaco, utilizzare la VIS, la Valutazione di Impatto sulla Salute del provvedimento, che è una cosa che è presente anche nel Programma del Sindaco. Non sulla singola misura Euro 3, ma sul Piano Antismog che la Città sta mettendo in campo. In questo senso io ho sentito dire da molte persone che è un palliativo. Intanto nessuno dice che è un placebo, che già è una cosa importante in termini sanitari. Parlare di palliativo non è come parlare di placebo. E se è vero che prevale un aspetto, che ha un'efficacia su alcuni pezzi e non su tutto, io credo che noi, attraverso la nostra discussione, possiamo dire che un provvedimento limitato nella ZTL, limitato come orario, limitato sul piano dell'equità, debba essere analizzato affinché si vada oltre. Per questo io sono assolutamente convinta che non è la sospensione del provvedimento, ma è il superamento del provvedimento che vada messo in campo, attraverso provvedimenti strutturali, molti dei quali la stessa OMS o l'Europa ci ricordano di utilizzare, in particolare la pedonalizzazione non solo del centro, ma di alcune aree delle diverse Circoscrizioni, in raccordo con le Circoscrizioni, in raccordo con i Tavoli che ci sono nei territori e che rappresentano tutti i diversi interessi che ci sono nella nostra comunità, lavorando molto sui mezzi pubblici e utilizzando - permettetemi di usare un termine che si utilizza molto nelle Pari Opportunità - quelle azioni positive che permettono di incentivare determinate scelte. "Azioni positive" vuol dire che, se oggi una famiglia per arrivare in centro deve pagare 4,00 Euro di parcheggio e 12,00 Euro di biglietto del pullman, noi potremmo trovare delle formule incentivanti che permettano alle famiglie di lasciare l'auto lontano e poter avere un biglietto family, ad esempio. Queste cose, che permettono di andare oltre la sperimentazione, coniugando il Piano Antismog con un nuovo Piano per la Mobilità, secondo me, ci possono permettere di raggiungere quel nuovo modello di Città, che è segnato con molta chiarezza nel Programma del Sindaco, raggiungendo una qualità urbana, un benessere e una tutela della salute che sono possibili e che questo provvedimento ha sicuramente in mente. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Muzzarelli. MUZZARELLI Marco Credo che già le riflessioni di oggi, ma anche quanto è comparso sui giornali negli scorsi giorni, abbiano anche un po' dimostrato che il rischio e l'effetto dell'azione sugli Euro 3 diesel sia effettivamente più un effetto psicologico che non un effetto sull'ambiente. In Commissione abbiamo analizzato il fatto che il parco macchine Euro 4 diesel inquina molto di più, per i numeri che abbiamo a disposizione, rispetto al parco macchine Euro 3 diesel, perché praticamente il numero di auto Euro 4 diesel sono il doppio rispetto alle altre; quindi se si mettono in movimento queste è chiaro che l'effetto sull'ambiente non ci può essere. Penso che, come abbiamo già detto in altre occasioni, non si possano confondere politiche che disincentivano l'uso del mezzo proprio per il trasporto, quindi dell'auto privata, rispetto a politiche che rischiano di incentivare il cambio della propria auto. Per cui, il rischio è che nel momento in cui si fanno alcuni provvedimenti, passi il messaggio che l'incentivo è "Cambiate l'auto, perché così potete continuare a circolare nella ZTL", piuttosto che "Non usate più l'auto, in generale". Non credo siano efficaci politiche che mirino ad aumentare la pressione, soprattutto con queste misure solo ed esclusivamente attente all'ambiente, che potrebbero rischiare di portarci invece in una direzione che in qualche modo porterebbe poi alla fine ad una escalation che magari bloccherebbe tutta la città, tangenziale compresa, dove probabilmente la concentrazione di PM10 e ossidi di azoto è sicuramente più elevata che non in altre zone della nostra città. In questo senso, secondo me, è interessante la proposta che è stata fatta in questi ultimi giorni di un Tavolo di confronto, che però sia congiunto e metta sullo stesso piano, o comunque in una stessa riflessione, politiche ambientali e politiche di mobilità sostenibile, che allo stesso modo cerchino di agire come se fossero due manopole differenti, che però vanno nella stessa direzione su politiche ambientali e politiche che incentivino l'utilizzo del mezzo di trasporto pubblico. Questa, secondo me, è la direzione in cui andare, perché il rischio è quello di dare segnali, ed è quello che viene percepito dalle persone nella nostra città, che vadano in controtendenza rispetto al disincentivo dell'utilizzo del mezzo privato. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Curto. CURTO Michele Mi sembra che stiamo rischiando di fare una discussione molto importante scaricandola su un francobollo. Il francobollo è rappresentato dalla ZTL, di fronte a quella che è una questione che, invece, meriterebbe una discussione molto più ampia. Una discussione, tanto per cominciare, di cui dovrebbero essere investiti prima di tutto gli Enti programmatori, come la Regione Piemonte, che gli strumenti per programmare, cioè per programmare il cambio dei veicoli privati, della loro mobilità, per programmare gli interventi pubblici sulla mobilità pubblica. Invece noi rischiamo di consumare questa discussione tenendo al di fuori la strategia di trasporto, tenendo al di fuori il taglio dei fondi al trasporto pubblico locale. Ma visto che di francobollo oggi parliamo, allora affrontiamo questa vicenda. Io credo che la nostra maggioranza, credo che il centrosinistra debba ritrovare lo spirito che sta nel programma del Sindaco. Forse quella è una delle parti più belle, più alte, più forti, anche per fronteggiare una situazione difficile. Noi ci troviamo in una situazione di crisi economica, in cui non possiamo quasi per nulla muovere delle leve economiche e quindi in quel programma abbiamo dedicato proprio all'ambiente alcune delle scelte strategiche, perché lì dentro si concentrano le scelte che verranno, penso per esempio a tutto il programma Smart City. Dissi in tempi non sospetti che quello deve essere un programma, una filosofia di intendere la Città, non un progetto. E dall'altra parte le politiche ambientali, soprattutto riguardanti la mobilità. Politiche che ci potrebbero permettere, a costo quasi zero, di fare scelte veramente riformiste e di perimetrare chiaramente la divisione fra conservatori e riformisti di questa Città. Per questo il mio intervento è prima di tutto un'esaltazione, cioè riprendiamo questa direzione, facciamola nostra. Mi sembra che la mozione di indirizzo di un anno fa, da questo punto di vista, rappresentasse un fatto coraggioso di indirizzo chiaro. Sono convinto che la maggioranza di questo Consiglio Comunale, e più in generale questo Consiglio Comunale sia in grado di dettare quegli indirizzi, anzi, debba rivendicare il proprio ruolo di guida, perché è vero che i provvedimenti li prende la Giunta, ma io credo sia fondamentale riconoscere al Consiglio il ruolo di indirizzo. Da questo punto di vista penso che addirittura la Città sia davanti a noi non dietro di noi; sbagliamo a sottovalutare questa Città. Certo, se discriminiamo alcuni cittadini rispetto ad altri non possiamo che avere una risposta anche rabbiosa e adirata. Ma se invece la teniamo insieme questa Città, io credo che la svolta culturale non sia davanti a noi, sia già dietro di noi, cioè come politica dobbiamo rappresentare quello che in Città è già animato. Tanto è vero che su questo io sarei disponibile anche a lanciare una sfida culturale. Il Collega Viale ha messo in campo alcuni quesiti referendari consultivi, come previsto dall'articolo 15 del nostro Statuto. Io, che sicuramente voterò favorevolmente a quello che considero uno strumento importante, se non dovessimo uscire un po' da queste secche che ci portano in difesa, quando invece dovremmo giocare questa partita in attacco, mi sentirei di proporre di aggiungere a quei referendum consultivi alcuni degli argomenti della discussione di oggi, perché sono convinto che la Città sia più avanti di quello che pensiamo e che con coraggio la dobbiamo interpretare. Da questo punto di vista, questa è l'esortazione alla Giunta, che per quanto mi riguarda ha tutta la nostra fiducia, in particolare l'Assessore Lavolta. Io sono convinto che lui sia l'interprete giusto di queste politiche, anche perché sono sicuro che rispetterà tempestivamente gli indirizzi che emergeranno oggi da questo Consiglio. So che dopo di me interverrà il Capogruppo Lo Russo, con cui abbiamo lavorato per arrivare a una composizione quanto più alta possibile nella discussione odierna, ricordando sempre a tutti che è una discussione fatta su un francobollo. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Il dibattito che abbiamo svolto questa sera in Sala Rossa è un dibattito importante e positivo, che ha concentrato l'attenzione su alcuni degli elementi cruciali e strutturali della politica ambientale e di incentivazione alla mobilità pubblica e di disincentivazione alla mobilità privata, che questa Amministrazione, fin dal suo insediamento, ha sempre messo in campo. Io ricordo che in data 23 gennaio 2012 questo Consiglio Comunale, a larga maggioranza, ha approvato una specifica e puntuale mozione di indirizzo che diceva con chiarezza che, in attuazione anche delle Linee programmatiche con cui il Sindaco Fassino e i partiti che l'hanno sostenuto, si sono proposti ai cittadini torinesi, immaginavamo di allargare le aree pedonali, a partire dal centro, immaginavamo di potenziare tutti quelli che erano i servizi di trasporto pubblico, ovviamente compatibilmente con le rimodulazioni del complessivo elemento di impianto generale del trasporto pubblico, di dare attuazione al Bici Plan, di dare attuazione al PUMS, di dare attuazione a tutta una serie di misure che stiamo portando avanti. Io credo che questo debba essere rivendicato a questa maggioranza, che ha coerentemente chiesto la fiducia ai cittadini di Torino; ha adottato atti concreti e coerenti con l'impostazione che si è data e ha approvato atti, in questa Sala, in continuità con tale questione. Da questo punto di vista, la deliberazione oggetto della mozione presentata dai Colleghi del Partito Democratico, Mangone e Ventura, è da noi pienamente condivisa. L'impianto generale di questa deliberazione di Giunta Comunale, che riguarda uno dei tasselli che compongono il processo di tutela ambientale e di tutela della salute pubblica dei cittadini torinesi è in questo senso - lo ribadisco con forza - pienamente condiviso. Di questa piena e ampia condivisione sull'impianto generale è evidente ed è emerso nel dibattito di questi giorni, a partire dalla proposta di mozione dei Colleghi e dalla discussione che si è sviluppata anche sui giornali... Qui mi consenta l'Assessore Lavolta una piccola digressione: ci siamo confrontati in privata sede, lo faccio a verbale in Sala Rossa, io non posso fare altro che stigmatizzare pubblicamente la sua intervista al quotidiano torinese La Repubblica, in quanto la ritengo lesiva della dignità dei Consiglieri Comunali e sono certo che nella foga dell'intervento e nella difesa del merito del provvedimento, che lei, ovviamente, politicamente condivide, le sia scappata la frizione. Per quanto ci riguarda, l'episodio è chiuso, a prescindere da quello che lei dirà nel suo intervento conclusivo; ma credo sia doveroso ribadire che, nel rispetto reciproco dei rapporti che devono esserci tra Giunta, Assessori e Consiglio Comunale, la sua intervista è stata completamente fuori luogo. Tornando al merito della questione specifica, riteniamo che sulla base di una valutazione sull'efficacia del provvedimento, nello specifico del punto Euro 3, ci siano forti perplessità, che sono state illustrate da chi mi ha preceduto del Partito Democratico e anche da altri Consiglieri; forti perplessità sul merito dell'efficacia ambientale e sulla questione dell'efficacia rispetto al complessivo dell'impianto della deliberazione. Per questa ragione e per provare a ribadire con forza il sostegno alla politica complessivamente adottata e nel contempo mettere in evidenza questa perplessità, sono stati presentati degli emendamenti (immagino, Presidente, che la discussione sarà congiunta, quindi mi avvio all'illustrazione degli emendamenti che ho sottoscritto) che provano a mettere in evidenza gli elementi di grande positività che ci sono in questa deliberazione, gli elementi di continuità di questa deliberazione con gli altri atti politici di indirizzo che questa Consiglio ha già votato e attende di esaminare nel dettaglio, con le aperture che ci sono sempre state da parte della Giunta Comunale a dialogare e a discutere con il Consiglio Comunale e anche con le Circoscrizioni, che sono i nostri soggetti di decentramento amministrativo, che forse più di altri hanno contezza di quello che capita sui loro territori in termini di viabilità. Noi ci limiteremo a chiedere alla Giunta una valutazione politica su uno specifico punto, che è quello del blocco degli Euro 3; lo facciamo attraverso un emendamento che mi sono permesso di proporre, che prova a emendare la proposta di mozione presentata dai Consiglieri Mangone e Ventura, lasciando ovviamente la valutazione discrezionale politica alla Giunta, a cui compete la decisione finale in ordine a questa questione; sapendo che qualunque cosa può succedere, noi non rivoluzioniamo il mondo se la deliberazione viene sospesa e non rivoluzioniamo il mondo se la sperimentazione continua. Per cui, inviterei tutti a riprendere in mano la relativa importanza di tale questione nel complesso e di tutte le altre questioni che invece abbiamo analizzato, dando la giusta casella nell'ambito della questione specifica degli Euro 3, perché penso che ovviamente starà nella saggezza della Giunta valutare che cosa fare a valle della eventuale approvazione degli atti che stiamo per votare. Concludo chiedendo ai Colleghi della maggioranza che hanno presentato emendamenti in questo senso, qualora ritenessero soddisfatte le loro istanze nell'articolato della proposta che mi sono permesso di presentare, se possono addivenire a una condivisione dell'emendamento, che prova a recepire proprio queste istanze, a partire dalla mozione del Consiglio Comunale votata e approvata da quest'Aula il 23 gennaio dell'anno scorso. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Per rispondere alle considerazioni di alcuni Commissari, in particolare di un Consigliere che rivolgeva un appello specifico a che io ritrattassi alcune considerazioni svolte su alcuni organi di stampa, dichiaro formalmente, anche a beneficio dell'interlocuzione avuta recentemente con il Gruppo del Partito Democratico, che non è mai venuta meno da parte mia la fiducia nei confronti del Consiglio Comunale, non è mai venuto meno il riconoscimento della responsabilità, dell'importanza che questa Istituzione ha, non fosse altro che per cinque anni ho fatto il Consigliere Comunale. Quindi, riconosco e non sminuisco assolutamente il valore dialettico, né l'utilità dell'indirizzo che questa Assemblea dà nei confronti della Giunta. Chiarisco anche che questo dibattito - forse in alcuni casi scomposto, forse anche perché fuori tempo massimo, e io non voglio alimentarlo questa sera, voglio provare a stare nel merito - a me dispiace, perché il risultato peggiore che ha prodotto, al di là di alcune frizione, credo sia stata l'incomprensione percepita e dimostrata, poi dai fatti, da molti cittadini torinesi, che evidentemente non l'hanno compreso. Io condivido con voi, volendo stare nel merito, alcune informazioni e alcuni dati, che sono gli stessi che per un anno e mezzo hanno caratterizzato i lavori delle Commissioni Consiliari. Comincio da una considerazione oggettiva. Siamo il Comune più inquinato d'Italia, o meglio, l'aria che respirano i cittadini torinesi è l'aria peggiore tra le tante Città italiane che monitorano la concentrazione degli inquinanti d'aria. La situazione è talmente grave che in tutta l'Europa l'Italia occupa complessivamente il terz'ultimo posto. Peggio di lei solo la Grecia e la Bulgaria. Questo ce lo ricorda puntualmente, come un orologio svizzero, l'ISTAT, che ancora recentemente con il suo studio sulla qualità dell'aria nelle Città europee, basato sui dati registrati nella banca dati dell'Agenzia Europea per l'Ambiente, classifica la Città di Torino, che rappresentiamo, al primo posto nel podio delle Città più inquinate d'Italia. Qual è il ruolo di un'Amministrazione che si trova a fronteggiare questo problema che, come anche il dibattito di questa sera ha dimostrato, è un tema complesso, la cui soluzione evidentemente è difficile da trovare? Ed è difficile anche perché ci troviamo in un contesto, in cui alcune altre Istituzioni, anche più vicine all'Europa, se vogliamo, di noi, ancora recentemente, in particolare le Regioni interessate dalla Pianura Padana, che sapete essere tra le Regioni più colpite dal problema dello smog, hanno chiesto una proroga alla scadenza del termine di adeguamento dei limiti emissivi imposti dalla Commissione europea. Come tutti sanno, la Commissione Europea oltre a rigettare decisamente questa richiesta, ha richiesto proprio a queste Regioni, quindi proprio alle Amministrazioni presenti in queste Regioni, sforzi straordinari. In particolare proprio alle Regioni più critiche; quindi, in funzione di questa criticità, a queste Regioni è richiesto uno sforzo in più, uno sforzo straordinario. Oggi ci troviamo nella situazione di essere in attesa delle sanzioni che arriveranno certamente dalla Commissione Europea in relazione agli sforamenti delle polveri sottili registrate negli ultimi anni, e a queste sanzioni seguiranno poi altre sanzioni per il mancato rispetto dei limiti di ossidi di azoto. Che cosa possiamo fare come Amministrazione? Io credo che si debba fare quello che si è fatto, cioè analizzare i dati ufficiali, che certo non mancano, in particolare i dati pubblicati in modo trasparente e circostanziato dall'ARPA (l'Agenzia Regionale per l'Ambiente della nostra Regione), comprenderne le cause e proporre dei provvedimenti. Questo è accaduto fin dall'insediamento di questa Amministrazione, in un serio e costante lavoro di analisi e di approfondimento; al riguardo, ringrazio tutti coloro i quali in questo anno e mezzo hanno contribuito a questo lavoro di analisi e di approfondimento. E sono tanti, perché lo abbiamo fatto nelle Commissioni Consiliari; lo ricordava qualcuno, sono state 14 le Commissioni Consiliari dedicate a questo tema. E se si considerano anche le Commissioni che hanno trattato il tema della mobilità sostenibile, la necessità di incrementare politiche di sostenibilità ambientale, siamo arrivati a vent'otto. Io non so quale altro provvedimento sia stato così discusso nel corso di questo primo anno e mezzo di Amministrazione. Lo si è fatto, quindi, con le Commissioni Consiliari, lo si è fatto con i comuni dell'area metropolitana, quattro incontri nei quali abbiamo condiviso e abbiamo preso atto che l'efficacia di alcuni provvedimenti, evidentemente, visto l'importanza di questo tema, è direttamente proporzionale alla capacità di condividerli anche con altri Comuni e altre Amministrazioni. E l'abbiamo fatto con la Provincia di Torino, che svolgendo appieno il proprio ruolo di coordinamento, ha promosso un Tavolo permanente sulla qualità dell'aria, incontrando tra l'altro proprio questo Consiglio Comunale e la Commissione Consiliare competente, e proprio con la Commissione Consiliare competente, il Tavolo di coordinamento della Provincia di Torino e la Commissione Provinciale Ambiente della Provincia di Torino hanno incominciato a introdurre in modo più energico e significativo la necessità di introdurre delle limitazioni a quella che è (ce lo dice la stessa Regione Piemonte, come dirò successivamente) la principale fonte di inquinamento sul nostro territorio. Lo abbiamo fatto quindi in Giunta, con un lavoro che ha visto coinvolti fin da subito i Colleghi alla Viabilità e i Vigili Urbani, che ringrazio; l'abbiamo fatto presentando il piano alle categorie interessate, agli ambulanti, ai lavoratori del commercio e dell'artigianato. Che cosa ha prodotto tutto questo lavoro di condivisione? Ha prodotto un provvedimento mediato, meditato, approfondito, votato all'unanimità da questa Giunta, un provvedimento che parte dalla consapevolezza che le misure che dimostrano reale efficacia sono le misure strutturali, l'abbiamo ribadito con forza, lo abbiamo scritto in questa deliberazione. Si è predisposto quindi un piano antismog, che io definisco ambizioso, nel quale si ribadiscono impegni importanti per questa Amministrazione. Li elenco velocemente: il miglioramento del parco mezzi GTT. Concretamente si è operato in questa direzione. Nel solo anno 2012, mi diceva prima il Collega Lubatti, sono stati sostituiti 70 pullman Euro 0. È importante che un'Amministrazione sia credibile, nel momento in cui chiede sforzi alla propria comunità, soprattutto sostituendo veicoli del trasporto pubblico particolarmente inquinanti. In secondo luogo, si è posta l'attenzione al necessario sostegno al completamento del sistema metropolitano ferroviario, un'altra grande infrastruttura. Nelle prossime ore sarà pronto l'accordo di programma relativo alle opere di compensazione del termovalorizzatore, in particolare relativamente a un tassello fondamentale del sistema metropolitano ferroviario, che è lo scalo di Orbassano. Si è poi lavorato per il potenziamento del Car Sharing e del Bike Sharing. Quaranta stazioni realizzate in un anno per il Bike Sharing, una ogni nove giorni. Nel 2012 questo sforzo, tra l'altro, ha visto anche il riconoscimento nel sesto rapporto di \"Euromobility\", che traccia una fotografia dello stato dell'arte della mobilità sostenibile nelle cinquanta principali Città italiane, confermando Torino sullo scalino più alto del podio tra le Città più ecosostenibili d'Italia. Io, da questo punto di vista, credo che questo merito non sia solo ed esclusivamente della Giunta, ma credo che il merito di questo riconoscimento vada condiviso in primo luogo con il Consiglio Comunale e soprattutto con le Commissioni Consiliari, che hanno incalzato, in tutti questi appuntamenti che ho citato, l'Amministrazione a fare meglio, in particolare sul tema della mobilità sostenibile. Un utile stimolo quindi al lavoro di questa Giunta. Si è ribadito ancora in questa deliberazione, oggetto della discussione di questa sera, la necessità di nuove aree pedonali. Nella giornata di ieri il Collega Lubatti ha sottolineato l'importanza e l'impegno di questa Amministrazione in questa direzione. Nel piano antismog della Città di Torino si parla della necessità di estendere le Zone 30. Abbiamo un'esperienza positivissima che ci viene riconosciuta come virtuosa in Italia, che è Mirafiori, e nel piano antismog ci impegniamo come Amministrazione ad estendere Zone 30 anche in altre aree della Città. LEVI Marta (Vicepresidente) Assessore, invito anche lei a stare nei tempi ragionevoli. LAVOLTA Enzo (Assessore) Nel piano antismog della Città di Torino si parla di riscaldamento e lo sviluppo del teleriscaldamento naturalmente è un tema caro a questa Amministrazione. È previsto un piano per il trasporto pulito delle merci, un piano di riqualificazione energetica; lo stiamo facendo a partire dagli edifici scolastici. Si parla di sviluppo della mobilità ciclistica, il Bici Plan è pronto, è pronta la consultazione della Commissione, ed è al vaglio anche delle associazioni interessate. A tutto questo grosso e prevalente sforzo dell'Amministrazione, la cui efficacia per noi è dimostrata anche in virtù dei dati degli ultimi dieci anni sulla qualità dell'aria sul nostro territorio, si è aggiunta una riflessione necessaria, che non è recente, che ha coinvolto tutte le Amministrazioni sulla necessità di introdurre ulteriori limitazioni, e lo abbiamo fatto nell'anno in cui si sono registrate le peggiori concentrazioni degli inquinanti l'aria nel nostro territorio. Siamo partiti anche qui da dati condivisi, da dati pubblici in nostro possesso. Sappiamo, perché l'abbiamo condiviso nelle Commissioni Consiliari, che un'auto Euro 3 diesel inquina come dieci auto Euro 3 benzina, ottocento sono i microgrammi di ossidi di azoto prodotti per chilometro percorso per ciascuno di questi veicoli. Sappiamo benissimo che non sono tantissime le auto Euro 3 diesel, sappiamo anche che sono relativamente recenti, ed è per questo che, anche grazie alla mediazione che si è svolta in Giunta, non abbiamo reso permanente questo divieto, ma abbiamo detto incominciamo a verificarne l'efficacia, in un periodo limitato nel tempo e nello spazio. Il periodo limitato nel tempo lo abbiamo scelto in funzione della gravità stagionale e quindi abbiamo scelto il periodo invernale, che è il periodo nel quale si concentrano di più le polveri sottili e gli ossidi di azoto. Lo abbiamo fatto con la consapevolezza, perché ce lo dice l'inventario regionale delle emissioni in atmosfera, che è vero che noi dobbiamo lavorare sulle misure strutturali, ma è anche vero che polveri sottili e ossidi di azoto, che sono oggetto delle sanzioni europee, sono determinate per l'85% e per il 58% proprio dal trasporto su strada, che rappresenta la fonte primaria. Allora, è evidente che tutte queste azioni strutturali, rese complementari da questo intervento, la cui efficacia io non posso dimostrare oggi, ma la potremo verificare solo ed esclusivamente al termine di una sperimentazione, che fortunatamente (ma lo dico a beneficio vostro) non sarò io a valutare, ma ci saranno, perché sono stati coinvolti, i tecnici dell'ARPA, dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente, 5T che ci assiste nello studio dei flussi di traffico. Quindi, abbiamo messo sotto la lente di ingrandimento la motorizzazione più inquinante e l'abbiamo fatto con la consapevolezza e con l'attenzione di chi evidentemente sa di non poter chiedere oggi un sacrificio particolarmente elevato ai nostri cittadini e alla nostra comunità. Lo abbiamo fatto, quindi, garantendo a tutti i lavoratori di poter andare a lavorare anche se proprietari di un veicolo con questa motorizzazione. Abbiamo condiviso quindi con le associazioni, anche con le associazioni dei commercianti, la necessità di andare a dimostrare l'efficacia di questo provvedimento, motivo per cui è limitato anche nel tempo. Abbiamo posticipato l'avvio di questa sperimentazione a dopo le festività, proprio perché in un periodo particolarmente importante, dal punto di vista dei consumi, quale è il periodo natalizio, con le associazioni dei commercianti abbiamo preferito evitare che si sovrapponesse questa sperimentazione. Insomma, da luglio in poi questo Consiglio Comunale - e mi dispiace dover dire il contrario di quanto ho sentito prima da alcuni - ha cominciato a dibattere approfonditamente il tema delle motorizzazioni Euro 3 diesel, e lo ha fatto tra l'altro proprio nei giorni in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità riclassificava questa motorizzazione da potenzialmente cancerogena a sicuramente cancerogena. Io ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla definizione di questo provvedimento, tutti coloro che ho citato, ringrazio anche chi ha garantito in questi primi giorni dell'avvio della sperimentazione l'operatività della sperimentazione stessa. Quindi, la Mobilità, che ha contribuito alla realizzazione della segnaletica; i Vigili Urbani, che faticosamente - perché è difficile garantirne il presidio, ma lo stanno facendo in modo efficace - stanno garantendo il rispetto di questo provvedimento in modo efficace. Ma il ringraziamento più grande va rivolto - l'ho già fatto pubblicamente - ai tanti torinesi, che hanno compreso che questo provvedimento è tutt'altro che vessatorio. Questo provvedimento, nel momento in cui limita la circolazione di una motorizzazione in una porzione limitata, la più servita, come diceva prima qualcuno, chiede semplicemente lo sforzo, laddove possibile, evidentemente, di utilizzare un altro veicolo alternativo per spostarsi in Città. Io non ho la presunzione di dire che si tratta di un provvedimento di carattere pedagogico e culturale, non l'ho mai detto e non lo dico in questa circostanza. Dico che questo è un provvedimento, a mio modo di vedere, tutt'altro che vessatorio, che chiede semplicemente, laddove possibile, quindi senza impattare sui lavoratori, nella ZTL di Torino della Città di Torino, che è poco meno di tre chilometri quadrati, di utilizzare un mezzo alternativo. La valenza culturale la lascio a voi. Io sono fermamente convinto della bontà di un provvedimento, che non è risolutivo, ma rappresenta un ulteriore passo verso un miglioramento della qualità dell'aria, nell'interesse della salute dei cittadini che rappresentiamo e che meritano, a mio modo di vedere, di respirare un'aria migliore. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Sindaco. SINDACO Naturalmente ringrazio tutti i Consiglieri, di tutti i Gruppi Consiliari, per un dibattito ovviamente importante e significativo, perché interviene su un punto delicato della vita della città. Nello svolgere le considerazioni che adesso farò vorrei però che tutti avessimo presente come questo tema dell'organizzazione della mobilità sostenibile sia un tema che da un lato sta nell'agenda di tutte le Amministrazioni Comunali di qualsiasi colore politico, in Italia e non soltanto in Italia, come una priorità, e ovunque, in qualsiasi città italiana, chiunque la diriga, e anche nelle altre città, ogni volta che si affronta questo tema, l'argomento è oggetto di una discussione molto complessa, perché si misurano approcci culturali, modalità di vedere questo problema molto diversi. Oggi pomeriggio, davanti al Consiglio Comunale c'erano persone che legittimamente pensano che i provvedimenti che abbiamo preso siano troppo cauti e ne chiedevano di più severi. In questo Consiglio si sono sentite voci che invece invocano su alcuni provvedimenti - segnatamente su uno - un atteggiamento più prudente e più contenuto, a conferma del fatto che su questo tema è obiettivamente complesso trovare punti di incontro, di sintesi, di mediazione che tengano insieme punti di vista, approcci diversi e spesso opposti. Vorrei ricordare l'enorme dibattito che si è svolto in una Città non lontana da noi, Milano, quando si è adottato un provvedimento che ha drasticamente contenuto la mobilità nel centro della Città. Il dibattito tormentato che si è aperto in altre Città italiane, da Firenze a Napoli a Roma, ogni qualvolta si è preso un provvedimento che in qualche modo incidesse sull'organizzazione della mobilità. Quindi è evidente la complessità del tema. Questo lo dico non perché deve ridurre la tensione a cercare le migliori soluzioni, ma perché su questo tema, come su molti altri, forse bisogna riconoscere la legittimità di una pluralità e di una diversità di approcci. Su tante materie non ci sono Vangeli, non ci sono neanche sulla mobilità sostenibile e quindi cerchiamo di avere tutti un approccio più pragmatico e più flessibile, che tenga conto delle tante esigenze e delle tante aspettative che occorre comporre. Tutti, mi pare, siamo d'accordo su quattro grandi questioni. Tutti conveniamo sul fatto che abbiamo bisogno di ridurre la congestione del traffico nella Città, perché la congestione del traffico è un fattore di inquinamento, di diseconomia per i cittadini e per la comunità, di minore qualità della vita. Secondo. Tutti siamo d'accordo sul fatto che abbiamo bisogno di ridurre il tasso di inquinamento, di polluzione e di contaminazione dell'aria e del contesto ambientale in cui viviamo. Terzo. Tutti riteniamo che sia necessario adottare misure che ottenendo l'obiettivo della riduzione del traffico e dell'inquinamento, accrescano il tasso di vivibilità e la qualità della vita dei cittadini. E tutti conveniamo che questi tre obiettivi devono non contraddire la necessità di offrire a ogni cittadino delle opportunità, sia di vita che di lavoro. Ora, questi quattro obiettivi, che mi pare tutti possiamo condividere, sono però di difficile composizione, perché pur essendo tutti d'accordo che ciascuno di questi quattro temi è strategico, poi la composizione di questi quattro temi e la possibilità di far sì che su questi quattro temi si definiscano compatibilità che riducano, o addirittura annullino ogni elemento di contraddizione e di conflitto, è molto complesso. Io penso che dobbiamo lavorare su una pluralità intanto di misure, liberandoci dall'idea, tutti, che quando si affronta il problema della mobilità sostenibile e della qualità ambientale, ci sia una misura che sia risolutiva. Non c'è una misura risolutiva, c'è una possibilità di agire su una pluralità di misure, ciascuna delle quali ci consente di intervenire su un fronte e dalla composizione di una pluralità di misure cercare di definire una politica che abbia un senso e realizzi quegli obiettivi che ho indicato. La nostra Amministrazione si è mossa e si muove su questo punto. Io vorrei rileggere - solo perché è giusto farlo - cosa è scritto a pagina 25 delle Linee programmatiche che io ho presentato a questo Consiglio Comunale un anno e mezzo fa, e verificare se le cose che ho scritto un anno e mezzo fa, quindi non oggi, le stiamo facendo oppure no. Nel testo, che è facilmente consultabile, perché sta agli atti, depositato un anno e mezzo fa, c'è scritto: \\\"L'obiettivo è dare seguito alle politiche necessarie a realizzare il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) - che la Città ha adottato con la precedente Amministrazione - e per realizzare questi obiettivi si agirà per: completamento del Passante ferroviario e avvio del sistema ferroviario metropolitano\\\". Cosa su cui si è lavorato in questi mesi e che proprio in queste ultime settimane ha dato luogo ad atti di inaugurazione che hanno avviato queste scelte. \\\"Completamento della Linea 1 della Metropolitana nella tratta Lingotto-Piazza Bengasi\\\". E sappiamo che sono stati appaltati i lavori. \\\"Progettazione della Linea 2 della Metropolitana\\\". La presentazione è completata e sappiamo che la Linea 2 metropolitana è uno degli assi fondamentali della Variante 200. \\\"Collegamento veloce ferroviario Città-Aeroporto\\\". E sappiamo tutti che lo stanziamento di 20 milioni, che recentemente è stato deliberato dal CIPE, avrà come una delle risultanze esattamente di dare corso al collegamento ferroviario Città- Aeroporto. \\\"Costruzione di nuovi parcheggi sotterranei e di superficie\\\". Abbiamo approvato in Consiglio una deliberazione che, di qui al 2016, dà corso alla realizzazione di 25 parcheggi sotterranei. \\\"Raddoppio delle piste ciclabili e delle postazioni di Bike Sharing\\\". Si sta lavorando e nei prossimi giorni inaugurerò la centesima postazione di Bike Sharing, perché l'obiettivo è quello di passare da 70 a 140 postazioni. E stiamo lavorando per questo. \\\"Rinnovo del parco veicoli GTT con vetture ecologiche a basso consumo\\\". È stata conclusa recentemente, come sapete, una gara d'appalto significativa con cui GTT ha acquisito 180 bus e veicoli, tutti ecologicamente a basso impatto ambientale e caratterizzati dal profilo ecologico. \\\"Sistemi tariffari e d'incentivazione all'uso dei mezzi pubblici\\\". Nell'adeguamento tariffario abbiamo cercato il più possibile di privilegiare i titoli di viaggio permanenti e l'uso abituale del mezzo. \\\"Verifica sugli esiti, efficacia della ZTL\\\". Una prima revisione di questo è stata fatta dall'Assessore Lubatti già qualche mese fa; in ogni caso il problema di una verifica del funzionamento della ZTL è certamente un obiettivo che deve continuare a essere perseguito. Ho richiamato questi obiettivi non solo per indicare la coerenza tra quello che si disse e quello che si sta facendo; e, badate, lo rivendico perché spesso quando si scrivono i programmi all'inizio della tornata amministrativa, si scrive tutto lo scibile umano, poi si archivia quella pratica e si fa quello che si può. Qui tutto lo scibile umano non c'è, ma sono scritte tutte cose su cui stiamo lavorando e che stiamo facendo. Lo richiamo perché anche i provvedimenti che sono oggetto del dibattito oggi, vanno collocati dentro questa strategia. Quindi, la deliberazione presentata dall'Assessore Lavolta, che prevede una serie di interventi, tra cui uno dei quali è anche il tema degli Euro 3, non è un provvedimento isolato, buttato lì senza una visione e senza una strategia. È dentro una strategia di realizzazione dell'obiettivo della mobilità sostenibile, che si persegue con una pluralità di interventi, che sono quelli che ho indicato e che danno corpo, coerentemente, agli impegni che avevamo assunto all'inizio della tornata amministrativa. Il provvedimento sull'Euro 3. Io penso che ci sia un punto che non può essere eluso. Ho seguito tutta la discussione e ringrazio tutti degli interventi; se posso esprimere una considerazione, mi è sembrato che gran parte del dibattito si sia concentrato su questo provvedimento, l'efficacia sulla mobilità, i disagi che può provocare, tutte cose che ovviamente anch'io considero, ma che sia stato del tutto sottostimato in questo dibattito il tema della salute dei cittadini. Perché questo provvedimento parte da una denuncia allarmata che viene dall'Unione Europea sui pericoli, di natura cancerogena, che motori diesel di tipo Euro 3 comportano. Questo tema tutto sommato viene archiviato in due minuti, poi tutta la discussione verte sul disagio di chi cambia o non cambia la macchina. Mi pare ci sia una gerarchia di valori che non va smarrita. E la gerarchia di valori porta a dire che intanto la tutela della salute dei cittadini viene prima di ogni altra considerazione, soprattutto quando si parla di tumori. (INTERVENTI FUORI MICROFONO) LEVI Marta (Vicepresidente) Per cortesia. SINDACO Io ho ascoltato tutti con assoluta tranquillità. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). LEVI Marta (Vicepresidente) Per favore, non è questa la maniera. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Consigliere Paolino, per cortesia. SINDACO Ho semplicemente detto che questo tema va considerato, tanto quanto il disagio o l'acquisto della macchina, e che c'è una gerarchia di valori che non va smarrita. Detto questo, siccome il provvedimento in ogni caso comporta i rischi e i disagi che sono stati evocati, rispetto al provvedimento originario, abbiamo apportato una serie di correzioni e di modifiche che hanno cercato di contenerne l'impatto, sia in termini di soggetti a cui questo provvedimento è destinato, sia in termini di temporalità di applicazione. In sostanza, questo è un provvedimento che ha un carattere di sperimentazione, se no non avremmo stabilito che questo provvedimento ha una temporalità di novanta giorni, al termine dei quali devono essere valutati gli esiti di questa sperimentazione. In quanto sperimentale, con un termine delineato di breve termine, ha un carattere transitorio. È evidente che noi abbiamo il dovere di fare una valutazione sugli esiti di questo provvedimento. E se mi si chiede di fare una valutazione sull'esito di questo provvedimento, io sono disponibilissimo a farlo. Ma è evidente che la valutazione sugli esiti ha bisogno che il provvedimento abbia un qualche tempo di sperimentazione, perché se mi si chiede di revocarlo cinque giorni dopo che è stato adottato, non mi si chiede di revocarlo sulla base di una valutazione degli esiti, perché in cinque giorni non si valuta nulla. Io considererò tutto il dibattito che è stato sviluppato e credo che la Giunta abbia il dovere di riflettere e discutere su quanto qui si è detto e di fare un ulteriore approfondimento, ma insisto sul fatto che se non è una discussione di natura ideologica a priori, e se la discussione è strettamente connessa all'efficacia o non efficacia di un provvedimento, l'efficacia o non efficacia di un provvedimento si misura dando la possibilità a questo provvedimento di realizzarsi, perché se non lo sperimento per nulla, non sono neanche in grado di darne una valutazione. In ogni caso, a me sembra che questo dibattito ci debba portare a una scelta che io qui propongo e avanzo, e quantomeno esprime una volontà della Giunta. Noi abbiamo bisogno di accelerare la predisposizione di tutte le misure che ci consentano di rendere esplicito e visibile alla Città il programma di realizzazione del PUMS. Quindi, dando corso alle cose che già si stanno facendo, penso che fin dalle prossime settimane debba essere impegno della Giunta di portare al Consiglio il piano organico degli interventi che attengono alla mobilità, all'offerta di trasporto pubblico, all'utilizzo dei sistemi di veicolazione alternativi, alle strisce blu e ai parcheggi, alle pedonalizzazioni, che attengono cioè a tutte le questioni che riguardano la gestione della mobilità sostenibile, e dentro la presentazione di questo programma di interventi si possa anche andare a una definizione delle scelte da realizzare in materia di Euro 3. Quindi, io non mi chiudo alla sollecitazione che viene dal Consiglio Comunale a un approfondimento di riflessione su questo provvedimento, mi propongo di collocare questa riflessione dentro la presentazione, entro il più breve tempo possibile, al Consiglio Comunale del piano organico degli interventi, che su tutti i fronti diversi della mobilità sono necessari per dare corso al programma di mobilità sostenibile della Città. LEVI Marta (Vicepresidente) Consideriamo conclusa pertanto la discussione sulla proposta di mozione. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 1, a firma dei Consiglieri Carretta, Grimaldi e Centillo, che sostituisce nell'oggetto le parole "sospensione parziale" con la parola "superamento". Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1: Presenti 22, favorevoli 7, astenuti 8, contrari 7. L'emendamento n. 1 non è approvato. LEVI Marta (Vicepresidente) In seguito alla votazione di cui sopra, l'originale dell'emendamento n. 1 è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 2, presentato dal Movimento 5 Stelle. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2: Presenti 29, contrari 24, favorevoli 3, astenuti 2. L'emendamento n. 2 è respinto. LEVI Marta (Vicepresidente) In seguito alla votazione di cui sopra, l'originale dell'emendamento n. 2 è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Passiamo all'analisi del subemendamento n. 1 all'emendamento n. 3, presentato dal Consigliere Viale. L'emendamento 3 è quello a firma dei Consiglieri Carretta, Grimaldi e Centillo. VIALE Silvio Presidente, ritiro il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 3. LEVI Marta (Vicepresidente) Comunico al Consiglio Comunale che il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 3 è stato ritirato. |