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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Luglio 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 9

Comunicazioni del Consigliere Buquicchio su "Presenza di 'Italia dei valori' nella maggioranza consiliare"
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Precedentemente, il Consigliere Buquicchio aveva chiesto di poter fare una comunicazione in Aula; quindi, prima di procedere con l'ordine dei lavori, lascio la parola al Consigliere Buquicchio, per l'illustrazione di questa comunicazione.

BUQUICCHIO Andrea
Ringrazio il Presidente e rinnovo i saluti alla Giunta, lì dove rappresentata, ed ai Consiglieri tutti.
Preferisco leggere quasi integralmente il mio discorso, per evitare estemporaneità di cui dovermi pentire.
Lunedì scorso, durante il mio intervento, ho cercato di esprimere, una per una, diverse considerazioni politiche e ho concluso dichiarando che, a mio modesto avviso, vi è l'ineluttabile necessità di rivisitare un sistema, quello vigente, nel quale viviamo ed operiamo nella nostra attività politica e non solo; un sistema che, sempre a mio avviso, è da migliorare, soprattutto per quanto concerne il rapporto tra la politica ed il mondo degli affari, in generale, senza necessariamente voler attribuire alla parola affari una valenza negativa: è, da sempre, la linea del partito che rappresento, quindi penso di averla legittimamente rimarcata.
C'è qualche problema per il Consigliere in prima fila?

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Consigliere Buquicchio, la invito a proseguire, perché è compito mio mantenere l'ordine in Aula.

BUQUICCHIO Andrea
La ringrazio, Presidente.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Ci mancherebbe.

BUQUICCHIO Andrea
Chiedo scusa, mi toglieva la concentrazione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Prego, Consigliere.

BUQUICCHIO Andrea
Ho ribadito - penso, anche in questo caso, legittimamente - il disappunto per l'assetto di Giunta che si è andato a creare.
In un passaggio, ho utilizzato un'infelice iperbole metaforica o metafora iperbolica (che, peraltro, la stampa cittadina ha ulteriormente caricato nelle parole), per la quale ho chiesto immediatamente scusa agli aventi causa, nella persona del loro Presidente di comunità, e, pur avendolo già fatto, rinnovo in Aula - è la prima occasione consiliare per poterlo fare - il mio rammarico per il disagio procurato a quant'altri l'abbiano in buonafede avvertito, senza intenti di strumentalizzazione da parte loro.
Ebbene, amplificando in negativo solamente l'iperbole e senza alcun altro riferimento ai contenuti del discorso, si è detto che non conosco la gerarchia dei valori e si è aspramente censurata la semplificazione della politica da me operata con quell'iperbole.
La medesima iperbole ha determinato l'impossibilità di comunicazione, quindi, si è eretto un muro e, pertanto, il partito che rappresento dovrebbe uscire dal campo della maggioranza per cartellino rosso, ad insindacabile giudizio del Sindaco, in questo caso, e non di un arbitro terzo.
Allora, in questa sede, a tutti i Colleghi e, soprattutto, ai Capigruppo, pongo un problema di reale democrazia e ritengo anomala e sbalorditiva, se vogliamo, una decisione unilaterale del primo cittadino, comunicata con procedura a dir poco atipica, cioè a mezzo stampa.
Sarebbe bene che noi tutti facessimo politica nei luoghi preposti, cioè questo, e non sui giornali, quindi, di fatto, non vi è alcun atto formale sottoscritto o firmato.
Consiglieri, mi domando quale sarà la posizione delle segreterie dei partiti della coalizione dell'Unione che, tanto faticosamente, abbiamo costruito negli ultimi cinque anni, tutti insieme.
Sono curioso di capire se, in questa parte del mondo, cioè a Torino, la democrazia si sia potuta ammalare a tal punto da ritenersi possibile un'esclusione come la nostra, cioè di un alleato, solamente perché rivelatosi improvvisamente scomodo.
È stato detto che si è rotto il rapporto fiduciario, e mi domando: per quell'iperbole, o perché abbiamo osato qualcos'altro? Non so; magari, abbiamo presentato qualche mozione di troppo, relativa per esempio alla questione...

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Chiedo scusa, Consigliere Buquicchio.
Per me è molto difficile, come le avevo già detto, oggi, prima del Consiglio, quando mi ha fatto questa richiesta di comunicazioni.
Le avevo detto che non avevo alcun problema circa il rilascio, da parte sua, di un comunicato...

BUQUICCHIO Andrea
È quello che sto facendo, Presidente.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Sì, ma mi pare che, dai contenuti di quanto ha detto, nascerebbe immediatamente la necessità di riaprire una discussione all'interno del Consiglio per il fatto che, come ha potuto vedere (o, forse, mentre parlava, non se n'è reso conto), vi sono stati almeno sei Consiglieri che hanno chiesto d'intervenire sulle sue dichiarazioni.
Siccome non intendo aprire un dibattito, perché non era all'ordine del giorno, e lei mi aveva chiesto una semplice comunicazione (peraltro, gliel'ho concessa), ritengo opportuno che, per quanto riguarda i lavori del Consiglio, la questione termini qui.
Quindi, invito il Consigliere a concludere velocemente la sua dichiarazione ed anche gli altri Consiglieri a non chiedere d'intervenire sulle dichiarazioni del Collega, che, in ogni caso, le ha fatte dal suo punto di vista... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Ho capito, però, siccome all'ordine del giorno non vi era un dibattito, ma semplicemente una comunicazione da parte del Collega, il Consigliere Buquicchio terminerà la sua dichiarazione, assumendosene ovviamente la piena responsabilità, mentre, da parte mia, non intendo aprire una discussione sulle sue comunicazioni.
Quindi, invito il Consigliere Buquicchio a concludere brevemente il suo intervento, in maniera tale da poter procedere con l'ordine dei lavori.

BUQUICCHIO Andrea
Vorrei manifestare il mio stupore, perché ancora una volta non ho capito dove ho sbagliato: se in quest'Aula non si può esprimere democraticamente un pensiero, viene voglia di uscirne. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Come un editorialista di Torino ieri ha scritto in un fondo, si allargano le maggioranze a dismisura e contemporaneamente si diventa insofferenti per i non allineati su questioni magari extra programmatiche, ma nel mio caso altro che di insofferenza si è trattato, c'è stata una vera e propria allergia con chiari sintomi di anafilassi; auspico un'adeguata terapia per risolvere almeno la fase più pericolosa, quella dell'acuzia.
A prescindere, quindi, dall'atteggiamento del Sindaco, noi sediamo in maggioranza perché eletti in maggioranza e lì restiamo sino ad un definitivo chiarimento basato su un confronto politico nelle dovute sedi e non basato su sproporzionati attacchi giornalistici.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Vorrei solo dire che la possibilità di comunicazione del Consigliere è prevista dall'articolo 112, comma 7, del Regolamento nel quale sono anche documentate le modalità con le quali la comunicazione può essere richiesta. In questo caso è stata formalmente richiesta in forma non scritta. Se si vuole discutere su questo, penso che la sede più opportuna possa essere la Conferenza dei Capigruppo, già convocata per domani. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non vorrei aprire un dibattito su una comunicazione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Chiedo scusa all'Aula.
Scusi Presidente, ma non ho capito nulla. Non leggo i giornali e capisco poco di politica... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Questa è la mia condizione: non ho capito qual è la questione personale del Consigliere Buquicchio, ma siccome l'ha portata in Aula penso che sia importante.
Chiedo scusa, Presidente, ma non so che cosa sia successo.
Lei ha spiegato che la comunicazione del Consigliere è relativa ad un fatto personale ed io sono preoccupato dalla mia ignoranza, perché non ho capito, non vorrei che le motivazioni portate dal Consigliere Buquicchio siano così importanti e fondanti che a questo punto mi preoccupo per la sua incolumità e chiedo scusa se dico parole che magari non c'entrano, ma non ho capito nulla.
Presidente, può spiegarmi l'antefatto che ha portato il Consigliere Buquicchio a fare queste dichiarazioni? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Chiedo scusa, ma non ho letto i giornali e non lo so; oggi sono arrivato in Aula e per fatto personale un Consigliere si è alzato e ha detto delle cose che non ho compreso. Può il Consigliere Cantore essere erudito dalla Presidenza o dal Consigliere Buquicchio? Mi spiacerebbe rimanere nell'ignoranza per i prossimi giorni.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Ripeto, il Consigliere Buquicchio oggi pomeriggio mi ha chiesto di poter fare una comunicazione in Aula in relazione a quanto avvenuto non in quest'Aula, ma, se ho ben capito, in una riunione di maggioranza. Nella scorsa seduta del Consiglio Comunale, dopo che la minoranza aveva deciso di uscire dall'Aula, il dibattito tra i presenti si è sviluppato secondo le modalità che ciascuno ha ritenuto più opportune e c'è stato uno scambio di opinioni non molto positivo tra il Sindaco ed il Consigliere Buquicchio.
Dopo la discussione in Aula sono state riportate dalla stampa dichiarazioni rese dal Consigliere Buquicchio, il quale oggi ha chiesto di intervenire per chiarire il suo pensiero, evitando il proseguire di una polemica; naturalmente, le dichiarazioni di oggi attengono alla responsabilità individuale e personale del Consigliere.
Credo che sia stato opportuno offrire al Consigliere la possibilità di esprimersi, se poi qualcuno ha capito e qualcun altro non ha capito sta nella realtà delle cose e dipende dalle informazioni che ognuno di noi ha a disposizione.
Spero di avere chiarito la situazione e sarei dell'idea di non continuare la discussione su questa vicenda, perché si è trattato della comunicazione di un Consigliere sulla quale non si apre un dibattito, ho solo dato dei chiarimenti al Consigliere Cantore che me li ha chiesti non avendo capito il senso della dichiarazione del Consigliere Buquicchio... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non ha importanza, perché non c'è un dibattito sulle dichiarazioni rese in Aula dal Consigliere Buquicchio, quindi considero conclusa la comunicazione del Consigliere. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho fornito alcuni chiarimenti.

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