Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc. 200605100/02, presentata in data 30 giugno 2006, avente per oggetto: "Lavori pubblici" I sottoscritti Consiglieri Comunali, VISTO l'art. 59 del Regolamento del Consiglio Comunale; PREMESSO che sia diffusa la sensazione che la cantieristica pubblica non sia organizzata nei tempi e non abbia un coordinamento efficace; PRESO ATTO dell'articolo, comparso su La Stampa il giorno 27 giugno u.s., che citava l'ennesima situazione di disagio provato dai commercianti di Torino in merito all'apertura di cantieri per l'effettuazione di lavori pubblici; DATO ATTO - all'Amministrazione di aver posto, negli ultimi anni, adeguata attenzione allo sviluppo infrastrutturale consentendo un miglioramento complessivo della nostra città; - all'Amministrazione di comunicare ai cittadini, anche se in modo non sempre efficace, date e luoghi dei cantieri; CONSIDERATO CHE - sia ormai ineludibile aprire un approfondito dibattito sul decentramento e sia ormai utile iniziare una efficace politica della sussidiarietà in modo che sia consentita alle Circoscrizioni un'azione amministrativa efficace ed efficiente, nell'interesse dei cittadini e degli operatori economici e sociali; - i lavori pubblici siano indispensabili e necessari allo sviluppo economico, sociale ed ambientale della città; - sia evidente come la gestione dei cantieri crei, molto spesso, situazioni di grave disagio alla popolazione, alla circolazione ed agli operatori economici, in particolare i commercianti i quali hanno più volte accusato un chiaro danno alla loro attività di vendita; INTERPELLANO Il Sindaco e l'Assessore competente affinché possano comprendere se egli, nell'azione di governo della città: - ritenga possibile decentrare fasi del procedimento amministrativo, posti in carico agli uffici tecnici centrali, alle Circoscrizioni in modo che ci sia una più marcata attenzione alle esigenze dei cittadini delle zone via via interessate dai cantieri; - ritenga si stia facendo tutto il possibile per coordinare al meglio la gestione dei lavori pubblici; - ritenga sia possibile gestire le tempistiche degli appalti in modo più razionale; - ritenga utile istituire una task force che si interessi al miglioramento del decoro dei cantieri stradali relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria; - ritenga indispensabile intervenire, nel rispetto dei parametri precisi, con agevolazioni fiscali a supporto dei commercianti, compresi quelli non fronte cantiere, che subiscano un danno economico grave e duraturo. F.to Andrea Tronzano Daniele Cantore Cristiano Bussola Michele Coppola Giovanni Maria Ferraris Alberto Mina Tiziana Salti CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Rispondono gli Assessori Sestero e Levi. La parola all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) Farò il quadro di come siano organizzati proceduralmente i lavori su suolo pubblico, o quelli anche di cantiere che interferiscono con la viabilità e col suolo pubblico, rispondendo così al secondo ed al terzo punto dell'interpellanza. Esistono due grandi categorie di cantieri che interessano il suolo pubblico: la prima riguarda le manomissioni richieste da coutenti, o privati, per adeguamenti, manutenzione ed allacciamento dei sottoservizi (fognatura, acqua, gas, telefonici) e la seconda gli interventi di manutenzione e riqualificazione dei sedimi degli impianti tranviari, la realizzazione di nuove infrastrutture (metrò, passante ferroviario, sottopassi, eccetera). Per la prima categoria va detto che, per il 70%, si tratta di lavori determinati da guasti e, quindi, inevitabilmente, è al di fuori di ogni tipo di programmazione. Per quanto riguarda, invece, gli ammodernamenti, o i rifacimenti d'impianti dei sottoservizi, o gli interventi di manutenzione della seconda categoria è stato predisposto un coordinamento generale, che non può essere svolto a livello decentrato perché è necessaria una visione crono-temporale tecnica e strategica tra Uffici e Divisioni diverse dell'Amministrazione, i quali trovano il loro punto di verifica, di coordinamento, di organizzazione delle tempistiche nell'Ufficio Regia Cantieri, che è un coordinamento che si riunisce settimanalmente - detto volgarmente "ReCa" - in cui confluiscono gli interventi della mobilità del suolo pubblico. Nelle riunioni settimanali del ReCa sono coinvolti anche il Corpo di Polizia Municipale, le aziende partecipate ed il Settore Comunicazione, che interviene quando è necessaria una preventiva informazione, un'indicazione di utilizzo diverso degli spazi. Oltre all'Ufficio Regia Cantieri, negli anni scorsi è stato costituito per le grandi opere il Comitato Strategico Cantieri (che, tecnicamente, faceva capo al Direttore Regionale), in cui si programmano gli interventi e si monitora l'andamento dei grandi cantieri attraverso la presenza, anche in questo caso, di settori diversi dell'Amministrazione e delle aziende dei grandi servizi. Questo doppio luogo di coordinamento ha consentito la gestione di 1.400 cantieri nel 2005, un migliaio circa negli anni precedenti, con la partecipazione, poi, di cittadini ed associazioni presenti all'interno dei comitati di cantiere, che sono, invece, tavoli che si riuniscono periodicamente su un cantiere specifico: Comitato di Cantiere del passante, del metrò e di altre grandi opere che hanno lunga durata. Una parte consistente di cantieri minori (5.000 l'anno) sono riconducibili alla prima categoria, quella dei sottoservizi, che è gestita con un impegno diretto delle strutture tecniche decentrate nelle Circoscrizioni, le quali svolgono un'essenziale attività preparatoria - attenzione - nella gestione delle bolle di manomissione (processo informatizzato), nelle fasi esecutive (controllo dei cantieri e dell'applicazione del Regolamento sulle manomissioni) e nelle fasi conclusive per la presa in carico dei sedimi, la decontazione delle tariffe di degrado e l'applicazione di eventuali penali, cioè la gestione e l'iter procedurale dei cantieri dei sottoservizi è monitorato e computato dagli Uffici delle Circoscrizioni. L'attività tecnico-operativa decentrata è coordinata dal Settore Parcheggi e Suolo per il raccordo della programmazione con gli interventi più importanti sul suolo pubblico della seconda categoria, di cui si è detto. Il Settore valuta, col supporto dei tecnici circoscrizionali, i percorsi più idonei da prescrivere per la posa delle infrastrutture su strada, su banchina, su marciapiede e microtunnelling, a seconda dello stato dei sedimi oggetto della manomissione, imponendo eventuali prescrizioni tecniche sull'esecuzione della colmatura degli scavi e dei ripristini definitivi. Tra l'altro, abbiamo costruito in questi anni la banca dati dei sottoservizi, cui hanno fatto confluire i loro dati tutte le aziende dei sottoservizi e, ormai, è quasi completa, quindi, siamo in grado di dare le schede di conoscenza della situazione del sottosuolo. Per quanto riguarda la possibilità di "...gestire le tempistiche degli appalti in modo più razionale", va detto che, mentre le opere pubbliche della città seguono un iter delineato dalla normativa vigente e dalla programmazione, gli appalti dei coutenti seguono iter diversi, non sempre prevedibili, perché sono in capo ad altri soggetti, però, al di là di questo aspetto, la programmazione annuale e pluriannuale è richiesta a tutti i coutenti, al limite del possibile, per poter prevedere e definire con largo anticipo un cronoprogramma sostenibile. A tal fine esiste un gruppo di lavoro, recentemente costituito per migliorare il Regolamento di manomissione del suolo pubblico, approvato dal Consiglio Comunale - mi pare - 5 o 6 anni fa, che ha l'obiettivo di rendere ancora più efficace la gestione delle procedure autorizzative e della comunicazione degli interventi. Ho ancora una nota dall'Ufficio competente per gli sgravi fiscali, che leggerei rapidamente. "La concessione di agevolazioni fiscali... è puntualmente disciplinata dai Regolamenti TARSU (art. 19 ter, 1° comma), COSAP (art. 14, 2° comma) e CIMP (art. 20, 2° comma). ...annualmente il Consiglio Comunale con la deliberazione degli indirizzi tariffari approva: la durata delle agevolazioni, le percentuali di riduzione in funzione dell'intensità del disagio... e gli ambiti territoriali oggetto di agevolazione. Successivamente, sempre ai sensi di Regolamento, la Giunta attua gli interventi decisi dal Consiglio e determina la somma necessaria ai fini della copertura della minore entrata. L'area oggetto di sgravio è commisurata all'importanza e dell'imponenza dell'opera da realizzare". L'area per i lavori di pubblica utilità "corrisponde esattamente a quella in cui è insediato il cantiere che preclude il traffico veicolare e/o pedonale", mentre l'area dei "grandi cantieri per imponenti lavori pubblici di lunga durata (metropolitana, eccetera) comprende sia quella preclusa al traffico veicolare e/o pedonale che quella a ridosso delle vie trasversali delle zone di esclusivo cantiere che sopportano l'incremento del traffico derivante dalla diminuzione dell'accessibilità all'area preclusa", di cui tiene conto la Giunta nelle sue decisioni, perché c'è una norma molto stretta che prevede l'intervento solo dove c'è preclusione all'ingresso e, normalmente, la Giunta la interpreta a seconda delle esigenze. Questa la chiamiamo area allargata, che rientra in percentuali. Ancora un terzo punto: si parla del decoro dei cantieri che prevede norme per la sicurezza che si attengono alle caratteristiche delle recinzioni del cantiere stesso. Per quanto riguarda i cantieri più importanti, abbiamo sviluppato un "cantiere-evento", ovvero, la realizzazione di recinzioni di qualità, nonché l'organizzazione di attività di eventi che rilancino il commercio in loco, che trasformino il cantiere non in una difficoltà, ma in un punto di attrazione. Questo è un Piano che, di volta in volta, formuliamo con il Settore della Comunicazione del Comune di Torino sui cantieri di durata significativa. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Siamo andati ben oltre il tempo consentito all'Assessore per dare la propria risposta; non l'ho interrotta, perché mi sembrava opportuno concederle più tempo, visto che i quesiti dell'interpellanza erano articolati. Spero che ciò sia servito agli interpellanti per ricavare un maggior numero di notizie. La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Volevo ringraziare l'Assessore per le risposte che ci ha fornito: sono in linea con quanto ci attendevamo. Essendo le strutture organizzative adeguate, chiediamo che queste strutture rendano i risultati, attuando una migliore programmazione, soprattutto durante l'apertura e la chiusura del cantiere per il rifacimento del manto stradale e di altri lavori che, nel tempo, andranno fatti. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Chiede di intervenire il Consigliere Ferraris. Normalmente, è concessa la parola ad un solo presentatore, ma visto il brevissimo intervento del Consigliere Tronzano, anche se non è previsto dal Regolamento... La parola al Consigliere Ferraris. FERRARIS Giovanni Maria Non aggiungo altro sul merito dell'interpellanza. In realtà, mi preme soltanto ricordare, visto che è presente anche l'Assessore al Decentramento, che, per quanto riguarda l'organizzazione nelle Circoscrizioni (mi riferisco al rapporto che hanno con il Centro nella verifica dei ripristini di manomissioni da parte di terzi) è evidente che debba essere implementato sia il personale tecnico con gli strumenti a disposizione sia la possibilità di pretendere, attraverso diverse forme contrattuali, tempi più rigidi di ripristino da parte delle ditte, nonché una verifica della qualità degli stessi. In termini più generali, indubbiamente, la pianificazione dei cantieri va fatta, perché ce ne sono tantissimi. Così com'è stato pensato con i cittadini, potrebbe essere interessante istituire (nella fattispecie, per l'imminente cantiere che interesserà Via Nizza), un punto di riferimento diurno per tutta la durata di quest'ultimo, adottando un po' lo spirito del cantiere-evento già sperimentato precedentemente in Piazza Madama Cristina. Se così non fosse, comunque, dall'assemblea alla quale ho partecipato l'altro giorno, è emersa l'importanza di questa comunicazione diretta con il cittadino da parte dell'Istituzione; bisognerebbe inventare, in qualche modo, forme più partecipative e più dirette di comunicazione per far conoscere al cittadino l'importanza dei cantieri e per meglio conviverci. L'altra sera, poi, ho sentito l'Assessore Passoni dire cose interessanti sulla disponibilità della maggioranza in merito alle contribuzioni o all'ipotesi di una task force da istituire per questi scenari più importanti (cose peraltro ribadite anche dal responsabile del Commercio, anche lui presente). Credo sia importante attuare questo sistema il più presto possibile per poter dare informazioni chiare ai cittadini. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola all'Assessore Levi. LEVI Marta (Assessore) Intervengo soltanto perché, giustamente, sono stata chiamata in causa. Credo che anche dalla risposta dell'Assessore Sestero emerga come il coordinamento di questo tipo di interventi non sia materia per la quale è auspicabile il Decentramento: non credo che faremmo un buon servizio né alle Circoscrizioni, né al sistema generale, perché i soggetti coinvolti sono molti e differenti. Sicuramente, l'indicazione di una maggiore informazione ai cittadini e alle Circoscrizioni è una sollecitazione che si può raccogliere. Volevo segnalare, invece, che si è proceduto a decentrare alle Circoscrizioni la manutenzione ordinaria del suolo pubblico (a partire dal Bilancio 2003) con risultati, credo, mediamente positivi, soprattutto rispetto alla capacità di controllo delle aziende appaltatrici dei servizi di manutenzione del suolo pubblico. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. §> |