Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200608336/02, presentata in data 7 novembre 2006, avente per oggetto: "Caldarrostai - Vita dura nella Torino multietnica" Il sottoscritto Consigliere Comunale, PRESO ATTO CHE - l'Amministrazione Comunale, in questi giorni, nelle persone dei Vigili Urbani, ha multato i caldarrostai rei di avere occupato il suolo pubblico, senza autorizzazione, pur avendo la licenza da venditore ambulante; - detti venditori ambulanti contestano l'occupazione del suolo pubblico che in realtà non sempre c'è, infatti diversi utilizzano i pianali dei motocicli regolarmente parcheggiati; - tale provvedimento, pare, si sia reso necessario per tutelare il decoro del centro cittadino; - il divieto ai caldarrostai è legato al danno che il fumo dei bracieri provoca alle colonne e alle volte dei portici; CONSIDERATO che ben altri sono i fatti che rendono il centro di Torino meno pulito ed accogliente, vedasi i "graffittari" che continuano imperterriti a deturpare i portici e le facciate delle case o i venditori abusivi che in tanti, troppi casi, addirittura impediscono al cittadino o al turista di avvicinarsi alle vetrine dei negozi; INTERPELLA il Sindaco e l'Assessore competente per sapere: 1) se l'Amministrazione Comunale ha deciso proprio adesso di fare guerra ai caldarrostai visto che l'ordinanza che vieta queste attività non è così recente e forse non era mai stata applicata; 2) se non ritengono, così facendo di contribuire alla cancellazione di una bella tradizione radicata nel tempo e che ricorda ai cittadini, che loro pro-tempore amministrano, l'avvicinarsi delle festività natalizie. F.to Mario Carossa CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Altamura. ALTAMURA Alessandro (Assessore) Nei quesiti posti dal Consigliere Carossa c'è un fondo di sottile ironia, che vorrei affrontare, però, con grande serenità, come è mia abitudine. Il primo quesito dell'interpellanza chiede: "se l'Amministrazione Comunale ha deciso proprio adesso di fare guerra ai caldarrostai" e il secondo: "se non ritengono, così facendo, di contribuire alla cancellazione di una bella tradizione radicata nel tempo e che ricorda ai cittadini, che loro pro tempore amministrano, l'avvicinarsi delle festività natalizie". Per quanto riguarda la questione contravvenzioni e sanzioni, non è una materia di competenza dell'Assessorato al Commercio, mentre a proposito della questione dei caldarrostai, in effetti - riallacciandomi a quella sottile ironia che serenamente ci accompagna nella nostra dialettica consiliare -, potrei ricordarle che si tratta di un argomento spesso affrontato nel passato dalle Giunte precedenti (infatti, è stato più volte normato) e le attuali posizioni dei caldarrostai sono state ulteriormente ridistribuite sulla base di una deliberazione della Giunta del giugno 2005. In quel provvedimento le posizioni venivano identificate in seguito ad un'esplicita richiesta dei caldarrostai (dopo aver presentato la domanda, partecipavano ad una graduatoria). Consigliere Carossa, nella sua replica potrà fornirci ulteriori delucidazioni rispetto a questo evento, anche increscioso, che ha colpito una (o di più di una) di queste persone, ma, probabilmente, sono stati sanzionati coloro che, esplicitamente, conducono questa attività come abusivi. Sono in grado di fornirle anche l'esatto posizionamento dei caldarrostai, così potrà rendersi conto dell'attuale situazione e mi impegno, se questo può rasserenarla, a presentare un'ulteriore deliberazione che preveda, oltre all'enunciazione dei criteri, anche le posizioni, che, ovviamente, saranno verificate, mappate e monitorate. La questione riguardante i portici è vera; si è scelto di non permettere di svolgere l'attività di caldarrostaio sotto i portici, soprattutto a fronte del fatto che l'intervento per la pulitura ed il riordino dei portici da parte della Città in occasione delle Olimpiadi è stato oneroso e sicuramente si renderà conto che i fumi delle caldarroste possono creare grossi problemi. Il suo collegamento tra questo tema e i graffiti sui muri (argomento sul quale sono molto sensibile e le assicuro che manterremo altissima l'attenzione) credo non sia pertinente, anche se in linea di principio può essere usato per una, fra virgolette, "bonaria provocazione". Le ribadisco che sull'argomento oggetto della sua interpellanza verrà presentata una deliberazione, che conterrà i principi, i criteri e le posizioni. Per quanto riguarda le posizioni attuali, le fornirò l'elenco. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario La ringrazio per l'elenco delle posizioni dei caldarrostai. La mia interpellanza non è partita da una segnalazione, come mia abitudine (sono sempre molto attento a fatti simili), ma da un articolo di un organo di stampa. Devo ammettere che l'articolo de "La Stampa" non specificava (e, quindi, questo non lo posso affermare) se fossero stati sanzionati perché si trovavano fuori dagli spazi assegnati. A seguito di questo articolo, sono giunte ai giornali lettere da parte dei cittadini torinesi per contestare questo "giro di vite". Vorrei sottolineare che mi fa sempre piacere quando l'Assessore Altamura risponde alle mie interpellanze, però non capisco del tutto il motivo per cui sia accaduto in questo caso, perché, tra virgolette, il "colpevole", a mio parere, era l'Assessore Borgogno, competente per quanto riguarda il Corpo di Polizia Municipale. Comprendo che, ormai, si sia diffuso il costume, parafrasando il Sindaco, di dire che "Napoli è peggio di Torino" o che "Torino non è ancora come Napoli", continuando a fare dei paragoni; il fatto che io stesso proponga dei paragoni può lasciar perplessi, però, a Torino esistono delle zone (argomento oggetto di una mia prossima interpellanza) che sono quasi - sottolineo il quasi - off-limits per i Vigili Urbani. Mi riferisco, per esempio, ad alcune vie vicino al Balôn, che sono piene (magari non è il termine corretto, ma rende l'idea) di venditori abusivi e quant'altro, ed altre zone che sono nella stessa situazione, per cui mi rende alquanto perplesso il fatto che i Vigili Urbani, poco prima di Natale, abbiano multato alcuni - non so esattamente quanti - caldarrostai. Chiedo aiuto, quindi, al Presidente per capire come procedere: non posso considerare discussa questa interpellanza, non per colpa dell'Assessore Altamura, ma perché ritengo che la risposta non dovesse riguardarlo in maniera esclusiva. Vorrei capire, infatti, se i Vigili Urbani abbiano ricevuto effettivamente ordini di servizio per andare a multare i caldarrostai, e se le multe siano state comminate perché questi ultimi erano situati al di fuori delle zone preordinate con il Comune di Torino o se siano state comminate in ogni caso. Chiederei, quindi, se sarà possibile (augurando un Buon Natale a tutti, anche agli Assessori Borgogno e Altamura), che, a gennaio, (se non può farlo subito) l'Assessore Borgogno risponda a questa mia interpellanza. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Prima di valutare come e quando proseguire, l'Assessore chiede una replica, al termine della quale, se non si considererà soddisfatto, troveremo il modo per proseguire la discussione. La parola, per una breve replica, all'Assessore Altamura. ALTAMURA Alessandro (Assessore) Consigliere Carossa, il problema, rispetto alle sanzioni, è correttamente enucleato. Obiettivamente, però, ho fornito dati indicativi anche del livello di attenzione, non solamente su questa materia specifica e su queste specifiche licenze e autorizzazioni. Nella sua interpellanza sottolinea la differenza fra occupazione di suolo pubblico e autorizzazione. Devo aggiungere che, come ben sa, la materia è normata dal Decreto Bersani n. 114 del 1998, che prevede due licenze (A e B) a concessione decennale. Siamo ancora in uno stato di fatto, di situazione, specifica, rispetto ai caldarrostai, equiparabile a quella dei cocomerai, quindi siamo alla scoperta anche di mondi nuovi, visto che siamo qui per scoprirli. Questa vicenda è stata normata con deliberazione di Giunta. Su questo argomento devo aggiungere che, con l'Assessore Borgogno, ho già avuto modo di incontrarmi per verificare alcuni passaggi dei procedimenti normativi e amministrativi che dovremo mettere in atto. Sullo specifico, credo che, comunque, gli interventi sanzionatori riguardino la specificità che già le ho annunciato all'inizio dell'interpellanza. Non voglio ovviamente sostituirmi all'Assessore Borgogno, ma, come rappresentante della Giunta interpellato in questo momento, mi sento di poterle dire che, se lo riterrà opportuno (come mi sembra di cogliere dal suo ultimo intervento), farò in modo che, rispetto alle nuove posizioni che andranno a essere enucleate con deliberazione di Giunta (che, come le ho anticipato, stabilirà anche i criteri, oltre che le posizioni) e che i dati rispetto alla sanzione che ha creato il presupposto per la sua interpellanza possano essere verificati. Questo, evidentemente, nulla toglie al fatto che lei, prossimamente, possa presentare un'ulteriore interpellanza direttamente all'Assessore Borgogno, che è presente. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Consigliere Carossa, ritiene soddisfacenti le risposte o preferirebbe che le rispondesse l'Assessore Borgogno, nello specifico, circa le modalità con le quali i Vigili Urbani sono stati inviati per l'ispezione sul luogo di sosta dei caldarrostai? CAROSSA Mario Non voglio, naturalmente, far perdere tempo a nessuno, tanto meno agli Assessori. Se dalla documentazione che mi farà pervenire l'Assessore Altamura capirò perfettamente tutto, è pacifico che, pur dispiacendomene, non presenterò un'interpellanza all'Assessore Borgogno, anche perché, in questi quattro anni e mezzo che rimangono, ci saranno tante altre occasioni. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. |