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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Dicembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2006-08713
?TOROC - ERRORE DI GESTIONE? PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE CAROSSA IN DATA 15 NOVEMBRE 2006.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200608713/02, presentata in data 15 novembre 2006, avente per oggetto:
"TOROC - Errore di gestione"
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PRESO ATTO CHE
- il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi di Torino 2006, pare abbia grossi problemi inerenti la collaborazione di 400 persone assunte dal Comitato stesso senza che il loro contratto prevedesse alcuna scadenza, come lo stesso direttore del TOROC Cesare Vaciago pare abbia ammesso;
- invece di stipulare contratti di assunzione a tempo determinato, in base alle proprie esigenze organizzative, pare abbia assunto alle proprie dipendenze personale a tempo indeterminato a causa di un "errore di gestione";
- lo stesso Comitato ha lasciato a casa detti collaboratori per cessata attività;
CONSIDERATO
che sono in arrivo numerose cause civili intentate dagli stessi lavoratori forti del contratto stipulato a suo tempo;
INTERPELLA
il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:
1) il responsabile o i responsabili "dell'errore di gestione";
2) cosa pensa di fare il Comune su questo pasticcio nei contratti stipulati dal TOROC;
3) quale sarà il futuro del Comitato poiché, pare, che nella Finanziaria 2007 non siano previsti fondi per la gestione degli impianti olimpici.
F.to Mario Carossa

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Tessore.

TESSORE Elda (Assessore)
Il Consigliere Carossa, in questa interpellanza, chiede di riferire al Consiglio Comunale relativamente al contratto a tempo indeterminato di 400 dipendenti del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici, assunti con questa tipologia di contratto fino al 2003.
Effettivamente il TOROC, nella sua prima fase di organizzazione, ha fatto la scelta di non addivenire ad un contratto a tempo determinato, che allora, non essendoci ancora la Legge Biagi, era il contratto dei due anni più due, ma di fare delle assunzioni a tempo indeterminato. È chiaro che la valutazione del Direttore Generale Vaciago che il Consigliere Carossa inserisce nella sua interpellanza è del tutto autonoma; non c'è dubbio che, come membro del Comitato di Presidenza del TOROC (non allora, ma successivamente) e anche come Assessore del Comune di Torino, è stato uno dei temi che mi ha vista impegnata nel trovare una soluzione diversa da quella dell'assunzione a tempo indeterminato, tant'è che tutti gli altri dipendenti, fino ad arrivare ai circa 2.000 che proprio nell'ultimissima fase componevano il TOROC, sono stati assunti a tempo determinato per il periodo necessario delle Olimpiadi.
Questa valutazione dell'allora Direttore del TOROC, l'ingegner Rota, non so quanto in accordo con il Presidente del TOROC, Castellani, si è rivelata di difficile gestione, conclusa la vicenda olimpica. Tutte le persone che erano state assunte a tempo indeterminato hanno dovuto essere licenziate con una procedura apposita di licenziamento collettivo e alcune di queste, come correttamente ricorda nella sua interpellanza il Consigliere Carossa, hanno presentato istanza di revoca di questo provvedimento presso l'Autorità Giudiziaria.
È una vicenda che riguarda autonomamente il TOROC, naturalmente il Comune non ha nessuna responsabilità nell'aver effettuato quella scelta: si tenga conto che, nel Consiglio di Presidenza, il Comune fu direttamente rappresentato solo successivamente attraverso l'inserimento della mia persona nel Comitato di Presidenza, ma, al di là di questo, non ha nessuna competenza e non intende - né potrebbe - sviluppare alcuna azione nel merito.
Per quanto riguarda la terza domanda, credo che ci sia un po' di confusione da parte del Consigliere: il Comitato organizzatore delle Olimpiadi finisce la propria attività con il Bilancio Consuntivo, che verrà stilato entro i termini di legge, e quindi sicuramente entro aprile del 2007 (speriamo di anticiparlo), perché in quella data avremo la possibilità di avere il Bilancio Consuntivo non solo del 2006, ma di tutta l'attività del Comitato stesso.
In quella data il Comitato si scioglierà ed eventuali ulteriori procedure verranno seguite da un commissario liquidatore nominato ad hoc.
Mentre, per quanto riguarda i fondi di gestione degli impianti olimpici (credo che il Consigliere si riferisse alla Fondazione post-olimpica nata tra Comune, Provincia, Regione e CONI il 19 settembre 2006, che, alla dissoluzione del TOROC, dovrà ereditare parte degli impianti - non tutti - costruiti per le Olimpiadi, come il Consigliere, forse, ha già letto sui giornali), pare - manteniamo un verbo di incertezza - ci siano buone notizie a livello nazionale: sembra, infatti, che un emendamento - già accolto - della Finanziaria disponga un finanziamento triennale di 10 milioni di Euro l'anno, per lo start up della Fondazione stessa.
È evidente che qualora, come tutti speriamo, visto che tutti lavoriamo in questa direzione (sia le istituzioni locali, sia i nostri parlamentari a livello nazionale), questo fosse sancito nell'approvazione della Finanziaria, creerebbe una possibilità molto più realistica di start up di tutto il comparto degli impianti olimpici sul territorio torinese e nelle Valli olimpiche, per lo sviluppo non tanto di quegli impianti, ma del territorio di riferimento.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Voglio ringraziare l'Assessore, che è sempre molto preciso, anche se, poi, non è colpa sua se non sono soddisfatto della risposta.
Per quanto riguarda il terzo punto, devo dire che l'Assessore ha visto giusto: la mia è stata una semplificazione errata. Effettivamente, si riferiva al discorso di Fondazione. Spero, da cittadino, che il 15 novembre la questione sia superata dagli emendamenti alla Finanziaria: inizialmente, sembrava che non fosse previsto nulla, mentre ora sembra che siano previsti alcuni stanziamenti. Da cittadino, lo spero molto.
Circa il primo punto, invece, capisco perfettamente, ma è proprio su questo che mi ritengo insoddisfatto della risposta (ma non è certo colpa sua, Assessore). È evidente che il Comune di Torino non è responsabile del discorso TOROC, però, secondo me - e cerco di dirlo molto seriamente - c'è stato veramente un "pasticciaccio malfatto": il fatto di assumere persone con contratto a tempo indeterminato, quando c'era la possibilità di assumerli con altri tipi di contratti. La famigerata Legge Biagi non c'era ancora ("famigerata" è un termine che uso io ironicamente, Assessore, non è stato usato da lei), ma c'era la possibilità, come lei ha ricordato, di assumere a tempo determinato. Come al solito, qui si illudono le persone e si gioca sulla pelle altrui.
Ripeto: non è colpa sua, Assessore, non è colpa del Comune e lei, in parte, per quelle che erano le sue possibilità, ha già risposto.
Ritengo che i responsabili siano stati Rota e Castellani, insieme: chiedo, quindi, che rimanga a verbale la mia richiesta che persone simili non abbiano più incarichi, perché siamo in presenza di un danno fatto, direttamente o indirettamente, alla Città di Torino. Su questo, penso che nessuno mi potrà smentire: temo che, a medio termine, ci sarà un danno alla Città di Torino, diretto o indiretto. Vorrei davvero che rimanesse a verbale il fatto che persone come Rota e Castellani, che hanno commesso questo madornale errore (spero non volutamente), non abbiano più a che fare con la guida diretta o indiretta della macchina comunale o dell'Amministrazione cittadina. Bisognerebbe fare in modo che persone come queste, che personalmente non ritengo "buoni padri di famiglia" (non hanno gestito la cosa pubblica come un buon padre famiglia gestisce la propria famiglia e il proprio portafoglio), non abbiano più alcuna responsabilità nell'ambito della Città di Torino.
Ringrazio l'Assessore, che non poteva dirmi nulla di più di quanto non mi abbia detto.
Presidente, mi permetta, ma mi sono tolto la soddisfazione di far rimanere a verbale la mia richiesta: almeno, fra qualche anno (dopo i corsi e i ricorsi storici), non si potrà dire: "Non l'avevo detto", e qualcuno, se vorrà intendere o ricordare, ricorderà.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Le ricordo che tutto ciò che lei dice, ovviamente, rimane a verbale.
Dopodiché non so se Vilfredo Pareto potrà aiutarla nei corsi e nei ricorsi storici, però - chissà - ai posteri l'ardua sentenza.
L'interpellanza è discussa.
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