Cittą di Torino

Consiglio Comunale

Cittą di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Dicembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2006-08815
?FILTRO ANTI-PARTICOLATO, QUESTO SCONOSCIUTO...? PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI RAVELLO, GHIGLIA, VENTRIGLIA, GALASSO E LONERO IN DATA 16 NOVEMBRE 2006.
Interventi
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200608815/02, presentata in data 16 novembre 2006, avente per oggetto:"Filtro anti-particolato, questo sconosciuto..."I sottoscritti Consiglieri Comunali,PREMESSOche il filtro anti-particolato sarebbe uno strumento ideato per ridurre le polveri sottili prodotte dai motori diesel, in una logica di abbattimento delle emissioni inquinanti;PRESO ATTOche il suddetto filtro sarebbe stato progettato in maniera tale da non limitarsi a filtrare e trattenere le particelle solide (PM10), ma, consentendo di bruciarle, avrebbe favorito un continuo processo di rigenerazione del filtro stesso;CONSIDERATO CHE- la combustione delle particelle solide ad alta temperatura darebbe origine a dei composti molto più piccoli (PM5, PM2.5, PM1) in grado di sfuggire al filtro;- secondo quanto diffuso dal seguitissimo blog di Beppe Grillo, il FAP, non eliminandole ma riducendo le loro dimensioni e trasformandole da PM10 fino a PM1, renderebbe le micropolveri ancora più pericolose per la salute, perché causa di nuove e ancora sconosciute nanopatologie;- la Regione Piemonte avrebbe stanziato 4 milioni di Euro per dotare i mezzi pubblici (Euro 2 ed Euro 3) di filtri anti-particolato (FAP);- la Giunta del Comune di Torino ha approvato una deliberazione che vieta la circolazione dei veicoli a benzina con omologazione precedente all'Euro 1 e diesel con omologazione precedente all'Euro 2, ritenendoli mezzi non ecologici, consentendo invece la circolazione degli autoveicoli di nuova generazione compresi gli ultimi modelli di diesel Euro 4 dotati di filtro anti-particolato, considerati mezzi ecologici;INTERPELLANOIl Sindaco e l'Assessore competente per sapere:1) se non intendano intervenire presso il Presidente della Regione affinché vengano verificate le reali caratteristiche di uno strumento del quale non sono ancora ben chiari i benefici, commissionando uno studio serio ed approfondito per valutare la veridicità di tali informazioni;2) quali siano gli studi sulla base dei quali la Regione avrebbe deciso di stanziare contributi per la dotazione dei filtri anti particolato ai mezzi pubblici;3) se non intendano procedere al ritiro della suddetta deliberazione ed alla sospensione del divieto di circolazione dei mezzi non ecologici, vista la mancanza di incidenza sulla qualità dell'aria e considerati i legittimi dubbi circa l'effettiva ecologicità dei mezzi di ultima generazione. F.to Roberto Sergio Ravello Agostino Ghiglia Ferdinando Ventriglia Ennio Galasso Giuseppe Lonero
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.
MANGONE Domenico (Assessore)
A partire dal blog di Beppe Grillo, l'interpellanza pone una questione che riguarda il filtro anti-particolato.Inizio con il dire che non vi sono, ovviamente, delle certezze scientifiche. Molte Città stanno provando ad affrontare la questione in diversi modi, ma anche le stesse Regioni: in Lombardia, per esempio, è stata da poco approvata una legge che mette al bando le auto più vecchie, per intenderci, le Euro 0; altre Regioni stanno provando ad affrontare la questione sperimentando una serie di ipotesi, tra queste c'è anche quella relativa al filtro anti-particolato. Dalle informazioni che si hanno, che sono, ovviamente, comprovate anche da autorità che si occupano della materia, vi è un abbattimento estremamente alto delle polveri sottili.Il filtro anti-particolato è utile all'abbattimento delle polveri sottili, quelle comunemente denominate PM10, dove il 10 sta ad indicare proprio le dimensioni del particolato, come il Consigliere, ovviamente, sa. In questa interpellanza, a partire dal blog di Grillo, si ipotizza che il filtro anti-particolato ridurrebbe le dimensioni del particolato stesso, con effetti particolarmente gravi sulla salute.Da questo punto di vista, riteniamo che i filtri attualmente in commercio, sui quali abbiamo potuto ragionare, servono perché bloccano proprio il particolato e sono mutuati da altri sistemi di abbattimento dell'inquinamento. Sul fatto che il particolato, attraverso questa operazione, si ridurrebbe (PM5, PM2,5, PM1), non vi sono dati che possono comprovare questa ipotesi, proprio perché, come ho accennato prima, non vi sono certezze scientifiche.Si chiede sulla base di quali studi la Regione avrebbe deciso di stanziare questi contributi, forse la richiesta andava fatta direttamente a questo Ente, però, probabilmente, quelli dell'Ufficio Federale per l'Ambiente del programma svizzero, il Vert, e di altri enti che si occupano della materia. Ripeto, l'abbattimento è superiore al 90% ed il programma di investimento della Regione, che prevede l'applicazione agli autobus diesel Euro 2, 3 e 4, evidentemente, comporterebbe una diminuzione di PM10 particolarmente consistente.L'ultimo punto dell'interpellanza chiede: "se non intendano procedere al ritiro della suddetta deliberazione e alla sospensione del divieto di circolazione dei mezzi non ecologici, vista la mancanza di incidenza sulla qualità dell'aria e considerati i legittimi dubbi circa l'effettiva ecologità dei mezzi di ultima generazione".Non so se questa domanda sia riferita al provvedimento regionale; per quanto ci riguarda, abbiamo detto, comprese le comunicazioni fatte in Consiglio, che da questo provvedimento non ci aspettavamo la risoluzione del problema sull'inquinamento, abbiamo sempre detto che non si trattava di un provvedimento tampone, ma strutturale e, quando si parla, ovviamente, di tali provvedimenti, i risultati devono essere verificati nel tempo.Il risultato che ci attendiamo è quello di un rinnovo del parco auto, quindi, con l'eliminazione, così come sta facendo con i propri provvedimenti anche la Lombardia, e con l'utilizzo delle nuove tecnologie che sono ormai in atto, perché sulle nuove auto di una certa potenza ormai il filtro anti-particolato è di serie.Su quelle, invece, di minore potenza non c'è neanche bisogno del filtro anti-particolato, perché i livelli d'inquinamento di questo tipo di auto sono simili a quelle di maggiore potenza con filtro anti-particolato, per cui, credo che la tecnologia, in questo settore, ci stia venendo incontro.Noi speriamo di poter affrontare il problema e, in qualche modo, di risolverlo, a partire anche dai nostri provvedimenti. Il futuro, probabilmente, ci vedrà impegnati in nuove sfide, nel senso che, una volta affrontato e - speriamo - risolto il problema del PM10, probabilmente ci dovremo confrontare con altri tipi di problemi, per esempio, quelli relativi a polveri ancora più sottili di quelle che oggi stiamo combattendo.Verificheremo strada facendo e cercheremo di affrontarli.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
Vorrei solo fare una premessa.Il nostro intervento nei suoi confronti per cercare di capire quale sia la reale situazione attorno all'utilità effettiva dei filtri anti-particolato nasce, come lei ha colto ed ha sottolineato, da un'osservazione diffusa da Beppe Grillo, il comico prestato alla "missionarietà" sociale. Bisogna riconoscere, al di là delle caratterizzazioni politiche o ideologiche, che, molto spesso, Grillo, nel tempo, poi, ci ha azzeccato! Sono molte le denunce nel suo curriculum che, purtroppo, hanno trovato conferma in fatti reali.Io, ovviamente, non voglio fare l'uccello del malaugurio, non mi auguro che quanto lui sostiene abbia una conferma, però non posso non essere molto preoccupato per quanto lei ha affermato, in particolare, riguardo al fatto che non vi sarebbero certezze scientifiche che confermino quanto sostenuto da Grillo e da noi riportato nell'interpellanza. A rigore di logica, ciò significa che non esistono certezze scientifiche nemmeno nell'altro senso. Lei non mi può dire, sulla base dei dati che è riuscito a reperire, che sia scientificamente provato che il filtro anti-particolato sia dannoso e nemmeno che sia scientificamente provato che il filtro anti-particolato non lo sia.È per questo motivo che chiedo che non si sottovaluti l'argomento che abbiamo affrontato quest'oggi e, anzi, non essendo affatto soddisfatto della sua risposta - non per una sua colpa, ma per il fatto che è evidente che su questo argomento non vi siano certezze di alcun tipo -, chiedo che la questione sia riportata all'attenzione della VI Commissione.Da quanto ho potuto capire, non esiste, ad oggi, una normativa che tenda a contrastare le emissioni di polveri più sottili di quelle del PM10. È un po' una tradizione tutta italiana quella che, nel momento in cui viene fatta - sebbene l'inventore sia la Citroėn, quindi, non abbia nulla a che spartire con la radice italica - una normativa che prevede interventi per l'abbattimento di polveri di una certa dimensione, si è costruito, a quanto pare, uno strumento che, è vero che elimina le emissioni di polveri di quelle dimensioni, ma le riduce, quindi, le trasforma. Se così fosse, significherebbe che le polveri trasformate sarebbero ancora più dannose!Credo che intervenire, magari, anche dopo la discussione in Commissione - preferirei che lo si facesse in forma preventiva -, presso la Regione Piemonte, affinché venga predisposto, finanziato e portato avanti uno studio serio ed approfondito e, ovviamente, non di parte (perché il FAP - ripeto e sottolineo - è prodotto da una casa automobilistica e ciò potrebbe anche indurre in cattivi pensieri), per evitare che, oltre al danno per la salute, i cittadini siano anche beffati da una spesa pari a 4 milioni di Euro per finanziare l'acquisto di filtri anti-particolato senza conoscerne le reali caratteristiche.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Sestero.
SESTERO Maria Grazia (Assessore)
Vorrei aggiungere qualcosa, perché ritengo, invece, importante che gli autobus diesel della GTT siano rapidamente dotati di questo strumento.Sono alcuni anni che la GTT sta lavorando per verificare l'efficacia di questi strumenti, raccogliendo documentazioni, misure, eccetera, anche per un programma presentato al Ministero dell'Ambiente per avere dei finanziamenti e da questo riconosciuto (era in uno dei tanti provvedimenti delle domeniche ecologiche, che comprendevano vari tipi di progetti). Non è, quindi, un'invenzione dell'ultima ora, ma si tratta di un settore di ricerca che ha avuto un suo sviluppo ed anche delle prove da parte dell'Azienda dei trasporti.Nell'interpellanza si dice che il rischio è - se così fosse, sarebbe veramente un pericolo - che le polveri di PM10 siano ridotte in polveri più sottili che, come ben sappiamo, sono il rischio del futuro, quando avremo bloccato, in parte, le polveri di PM10, però, ormai, si parla di misure diverse."I filtri" - riprendo da uno studio che è stato elaborato dalla Stazione Sperimentale dei Combustibili, dal CNR e dai dati forniti anche dall'ARPA Piemonte che ci ha messo a disposizione la Regione - "utilizzati per il campionamento delle polveri ai fini della verifica della concentrazione sono in grado di trattenere particelle aventi un diametro maggiore di 0,5 micrometri", quindi, non si fermano; sembrerebbe che il rischio che le riducano ulteriormente non esista, perché il filtro agisce anche sulle particelle di dimensioni minori e qualcuno dice che la sua efficacia sia del 90%, altri addirittura del 99% di blocco delle polveri.I dati che noi abbiamo in questo momento a disposizione sono stati confrontati anche in una raccolta di materiali. L'Agenzia dell'Ambiente della Svizzera ha valutato prodotti diversi e fatti di materiale diverso, dando gli esiti sulla sperimentazione dell'efficacia, quindi, questo rischio è stato studiato e visto.Allo stato delle conoscenze scientifiche, si può dire che si possono installare con ragionevoli certezze dell'efficacia. Io utilizzo un'espressione che, scientificamente e abitualmente, si usa: "con ragionevoli certezze che siano efficaci". È evidente che gli studi proseguono, però, in questo momento, credo utile (se non sarà il 99%, non sarà il 90%, potrà essere meno) far circolare autobus che riducono l'inquinamento da PM10. Cosa che, peraltro, ci è stata richiesta spesso ed è usata come argomento per dire: "Non fermate le macchine, perché gli autobus circolano inquinando", quindi, è importante che questa operazione si faccia.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
La ringrazio Presidente e ringrazio anche l'Assessore Sestero per aver fornito ulteriori dati. Chiedo all'Assessore se gentilmente potrà far pervenire al nostro Gruppo copia della documentazione a cui ha fatto riferimento in merito agli studi portati avanti da GTT.Vorrei chiarire la parte - che l'Assessore ha giustamente evidenziato - secondo la quale potremmo cadere in contraddizione: nel momento in cui chiediamo che i mezzi pubblici vengano dotati di strumenti per ridurre l'inquinamento, sembrerebbe inopportuno chiedere subito dopo di bloccare il finanziamento per l'acquisto di filtri anti-particolato. Vorrei precisare che, da quanto sottolineato anche dall'Assessore Mangone, non esistono certezze scientifiche che comprovino o confutino la tesi da cui io sono partito per la presentazione di questa interpellanza e lei, Assessore, ha fatto riferimento agli studi di GTT, secondo i quali le polveri sottili sarebbero fermate in dimensioni pari a 1 e a 0,5; quindi, da quanto lei ha affermato, le particelle più piccole, pur esistendo e danneggiando l'ambiente, non sarebbero trattenute dai filtri.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa per l'Aula e chiedo di inviarne copia al Presidente della Commissione competente per la calendarizzazione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).La parola all'Assessore Mangone.
MANGONE Domenico (Assessore)
Non so se sia automatico che, se il Consigliere chiede un rinvio in Commissione, questo avvenga, ma vorrei precisare che tutto quello che io e l'Assessore Sestero avevamo da dire, lo abbiamo già detto in Aula; se si vuole fare un approfondimento, riterrei opportuno che non fosse immediato, perché in Commissione ripeteremmo quanto abbiamo appena detto.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
A norma di Regolamento, se il Consigliere interpellante chiede il rinvio in Commissione per approfondimenti, la Presidenza, rispettosa del Regolamento, chiede al Presidente della Commissione competente di calendarizzare l'interpellanza all'ordine del giorno. Se l'Assessore chiede all'interpellante di ritornare sulla decisione, noi siamo qui per fare i notai, ma mi pare di capire che da parte dell'interpellante... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
Intervengo, perché credo che all'Assessore faccia piacere sentire le mie ragioni.Ho richiesto l'approfondimento in Commissione, perché, secondo me, questo è un argomento di particolare rilevanza e mi sembrerebbe opportuno che nella discussione fossero rese partecipi anche le altre forze politiche, che oggi non sono presenti in Aula e non hanno potuto prendere atto della segnalazione di un problema e delle risposte che sono state fornite.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)