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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Dicembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 25
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2006-09232
FONDAZIONE "CENTRO DI ALTI STUDI SULLA CINA CONTEMPORANEA". ADESIONE DELLA CITTA' E APPROVAZIONE DELLO STATUTO. EURO 30.000,00.
Interventi
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 200609232/01, presentata dalla Giunta Comunale in data 28 novembre 2006, avente per oggetto:"Fondazione 'Centro di Alti Studi sulla Cina contemporanea'. Adesione della Città e approvazione dello Statuto. Euro 30.000,00"Proposta del Sindaco Chiamparino.Il 7 maggio 2004 è stato costituito il Coordinamento del Comitato Governativo Italia-Cina in seno al Ministero degli Affari Esteri con l'obiettivo di dare concretezza e contenuti ad una "partnership strategica" tra Italia e Cina, rafforzando e facilitando le relazioni bilaterali a tutto campo, contribuendo ad individuare le priorità dell'azione italiana in Cina e a promuovere lo sviluppo di iniziative qualificanti.Il suddetto Coordinamento ha rilevato la mancanza in Italia di un Centro Studi di alto livello sulla Cina contemporanea che risponda all'esigenza diffusa di disporre di conoscenze estese ed approfondite e di analisi attendibili ed aggiornate sulla complessa realtà della Cina moderna, così come accade già da tempo in numerosi altri Stati europei.Il Coordinamento del Comitato Governativo Italia-Cina, già nel proprio documento strategico datato 16 dicembre 2004, ha individuato in Torino la città potenzialmente migliore per ospitare il Centro di Alti Studi sulla Cina contemporanea in quanto tradizionalmente sensibile alla dimensione internazionale dei problemi e, negli anni più recenti, assai attenta alla dinamica della realtà cinese.Considerato che la Provincia di Torino si è resa promotrice dell'iniziativa, da un lato partecipando attivamente alle riunioni degli Enti e Soggetti interessati propedeutiche alla costituzione del "Centro", e dall'altro manifestando la volontà di procedere in tempi brevi alla sua concreta attuazione anche la Città di Torino e la Regione Piemonte hanno accolto con favore l'iniziativa del Coordinamento del Comitato Governativo Italia-Cina, dando così un forte segnale di compattezza intorno all'iniziativa di insediare a Torino il futuro "Centro" e fornendo tutte le premesse affinché l'iniziativa possa essere fonte di un reale valore aggiunto nel panorama del nostro territorio.In data 14 dicembre 2005, con atto a rogito del dottor Andrea Ganelli, notaio in Torino, repertorio n. 5290/3379, si è provveduto alla formale costituzione del "Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea", fondazione di diritto privato senza scopo di lucro, che può operare sia in Italia sia all'estero e annovera tra i soci fondatori le più importanti istituzioni pubbliche e private di Torino e Piemonte, ciascuna della quali ha devoluto le somme di danaro meglio infra precisate:a) per la costituzione del patrimonio iniziale della Fondazione:- Compagnia di San Paolo Euro 90.000,00 - Unione Industriale della Provincia di Torino Euro 10.000,00 per un ammontare complessivo pari ad Euro 100.000,00b) per la costituzione del fondo di dotazione iniziale della Fondazione: - Compagnia di San Paolo Euro 110.000,00 - Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Euro 50.000,00 - Banca Intesa S.p.A. Euro 30.000,00 - Banca Sella S.p.A. Euro 10.000,00 - Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. Euro 10.000,00 - Camera di Commercio Italiana in Cina Euro 10.000,00 - Fata S.p.A. Euro 10.000,00 - San Paolo IMI S.p.A. Euro 50.000,00 - Università degli Studi di Torino Euro 10.000,00 - Politecnico di Torino Euro 10.000,00 - Università degli Studi del Piemonte Or.le A. Avogadro Euro 10.000,00 - FIAT S.p.A. Euro 10.000,00 per un ammontare complessivo pari ad Euro 320.000,00Atteso che, ai sensi dell'articolo 5 dello Statuto "sono considerati fondatori anche la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, la Camera di Commercio di Torino ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche qualora perfezionino gli atti necessari all'adesione al Centro entro dodici mesi dalla data di costituzione del medesimo" e quindi entro il 13 dicembre c.a..Si ritiene pertanto opportuno che la Città di Torino aderisca alla suddetta Fondazione mediante:- l'assunzione della qualifica di socio fondatore;- l'approvazione integrale dello Statuto della Fondazione che si allega alla presente deliberazione rispettivamente con il "n. 1" per esserne parte integrante e sostanziale;- il conferimento dell'importo di Euro 30.000,00 a titolo di fondo di dotazione disponibile ai sensi dell'articolo 9 dello Statuto della Fondazione;- la designazione di un membro in seno al Consiglio di Amministrazione, come disposto dal comma primo dell'articolo 14 dell'approvando Statuto.Tutto ciò premesso,LA GIUNTA COMUNALEVisto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'articolo 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo Unico sono:favorevole sulla regolarità tecnica;favorevole sulla regolarità contabile;con voti unanimi, espressi in forma palese;PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE1) di aderire, per le motivazioni espresse in narrativa, in qualità di socio fondatore, alla Fondazione "Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea", con sede legale in Torino, Corso Galileo Ferraris n. 64, CF 97670550017;2) di approvare lo Statuto (all. 1 - n. ) quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;3) di conferire alla Fondazione in oggetto la somma di Euro 30.000,00 a titolo di fondo di dotazione disponibile, secondo quanto previsto dall'articolo 9 dello Statuto;4) di demandare a successive determinazioni dirigenziali l'impegno di spesa;5) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, 4° comma del Testo Unico approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
Penso non sia inopportuno osservare che, quando vi siano determinate e fondate ragioni per approvare un provvedimento senza un passaggio preventivo in Commissione, non sia così sbagliato discuterne in Aula e avere quantomeno un'illustrazione da parte di un membro della Giunta.Vorrei osservare che l'atto che ci troviamo a deliberare non prende in considerazione una realtà già esistente e già operante sulla città di Torino della quale il Comune di Torino risulta anche tra i soci fondatori. Mi riferisco al CESMEO, l'Istituto Internazionale di Studi Asiatici Avanzati, che avrebbe, secondo quanto previsto dallo Statuto, sostanzialmente le stesse funzioni di quelle previste dal costituendo coordinamento.Secondo quanto detto in narrativa della deliberazione, pare evidente che il CESMEO (Istituto che, tra l'altro, la Città di Torino patrocina e finanzia) non sarebbe all'altezza del ruolo che gli è stato conferito dai soci fondatori, perché quando si sostiene che il Coordinamento del Comitato Governativo Italia-Cina "...ha rilevato la mancanza in Italia di un centro studi di alto livello sulla Cina contemporanea...", mi pare che logica conseguenza sia quella di ritenere che il CESMEO abbia fallito nella sua opera.Vorrei capire se la Giunta sia a conoscenza non solo della situazione del CESMEO, ma in particolare della crisi che l'Istituto attraversa per quanto riguarda la collocazione in spazi, per quanto riguarda la carenza di contributi e di finanziamenti dagli Enti, per quanto riguarda la situazione generale in cui si trova costretto ad operare.Credo che prima di costituire un comitato nuovo, sia più opportuno e più razionale cercare di valorizzare le competenze, le funzioni e le peculiarità di qualcosa di già esistente, onde evitare che si vada a creare un altro organo che si sovrapponga a qualcosa che già esiste e che la Città di Torino già avrebbe dovuto sostenere.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.
CAROSSA Mario
Sarò veramente brevissimo, visto anche l'interesse dell'Aula.In questo caso mi sembrano - permettetemi, è un termine un po' forte - soldi buttati via!In questi momenti, come viene ribadito in qualsiasi momento, in qualsiasi passaggio in qualsiasi Commissione, quando i cittadini chiedono qualcosa, non c'è mai un Euro! Non c'è mai nulla! Poi per una cosa del genere (scusatemi il termine, lo so che sono un po' grezzo), prontamente, la Città predispone 30 mila Euro! Questo mi sembra veramente un insulto alla povertà!Non entro nel merito, perché si è già espresso assolutamente bene il Collega Ravello, esiste già un altro Ente!Vi rendete conto? Va bene che siete obbligati a votare e che questa democrazia vi obbliga a votare qualsiasi cosa (e non uso il termine che sto pensando, perché se comparisse il fumetto sulla mia testa, sarei espulso dall'Aula!), però c'è un limite a tutto, secondo il sottoscritto! Secondo voi, forse, no.Mi dispiace, perché individualmente - lo dico sinceramente - siete tutte persone degnissime, ma quando vi accorpate in questo megagruppo di maggioranza, scompare la vostra capacità di ragionare sulle questioni, andando avanti con il "votificio"!Va bene tutto.In questi anni, io continuerò (naturalmente, se Dio vorrà: io sono credente) a ribadire, ogni volta, questi concetti.Mi scuso con i colleghi di opposizione e di maggioranza se, alcune volte, sarò un po' riduttivo e gretto, però mi viene davvero da pensare che i colleghi, a volte, non guardino quello per cui devono votare: diversamente, qualche problema se lo porrebbero.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Giorgis.
GIORGIS Andrea
Prendendo sul serio l'intervento del Consigliere Carossa, vorrei soltanto ricordare che, nella precedente Conferenza dei Capigruppo, il Vicesindaco Tom Dealessandri ha esposto le ragioni per cui chiedeva di portare la deliberazione direttamente in Aula.Le ragioni consistevano in una scadenza, indicata nella deliberazione del 14 dicembre, per le ragioni che l'Assessore ha ricordato in Conferenza dei Capigruppo. In quella sede, nessuna forza politica si è opposta, tant'è che l'articolo 93 è stato concesso all'unanimità. Dopodiché credo che sia un diritto di qualsiasi Consigliere ripensarci e, dopo aver meglio approfondito, chiedere in Aula che la procedura sia diversa; però, almeno, si dia conto del fatto che, in Conferenza dei Capigruppo, all'unanimità, è stata liberata per l'Aula, ex articolo 93.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.
CAROSSA Mario
Mi permetta, Capogruppo Giorgis, vorrei soltanto dire che io, non avendo il dono dell'ubiquità e non potendo dividermi in due, venerdì ero davanti al San Paolo - e me ne vanto -, quindi non potevo essere alla Conferenza dei Capigruppo.Dunque non sapevo assolutamente di quello che lei ha testé detto e mi tiro fuori, naturalmente, dalla situazione. Ribadisco: se fossi stato presente, anche in quell'occasione avrei detto che, a volte, non ci si rende nemmeno conto a che cosa si dia parere positivo, quando si tratta di cose prese così, di sprovvista. Poi, devo anche ammettere che il modo di fare del Vicesindaco Dealessandri, spesso, tragga in inganno: grazie alla sua affabilità e al suo essere bonario, sì è veramente predisposti a dirgli di sì.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Sindaco.
SINDACO
Vorrei spiegare la situazione, affinché i signori Consiglieri sappiano.L'iniziativa nasce dal Ministero degli Affari Esteri, Ministro Fini, il 7 maggio 2004, con scopi molto diversi dal CESMEO.Il CESMEO, al quale, peraltro, non neghiamo i contributi del Comune, ha un profilo del tutto diverso, in quanto si occupa di approfondimenti etnografici, linguistici e antropologici, relativi ai paesi del Sud-Est asiatico in generale (in particolare, dell'India, del Tibet, eccetera). Si tratta, cioè, di un profilo molto più antropologico e culturale, rispetto a quello che vuol essere questo Centro Studi, finalizzato agli approfondimenti della Cina di oggi, nei suoi aspetti economici, giuridici, militari e così via.Il Centro è stato costituito il 14 dicembre 2005 (la Provincia è stato l'Ente promotore) e vi hanno aderito molti altri Enti. Leggo, così sappiamo le responsabilità che ci assumiamo: "La costituzione del patrimonio iniziale della Fondazione è garantito dalla Compagnia di San Paolo e dall'Unione Industriale, mentre il fondo di dotazione è garantito da Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Banca Intesa S.p.A., Banca Sella S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Camera di Commercio Italiana in Cina, FATA S.p.A., San Paolo IMI S.p.A., Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi del Piemonte Orientale, FIAT S.p.A.".In data 14 dicembre 2005, sono stati considerati soci fondatori - è specificato nello Statuto - anche Regione, Provincia e Comune, a condizione che, entro un anno, cioè entro il 13 dicembre 2006, avessero perfezionato gli atti di adesione.L'urgenza nasce da questa scadenza: il merito della questione è certamente opinabile, però mi sembra una di quelle classiche iniziative bipartisan finalizzate a dare strumenti per approfondire le relazioni con un Paese che, può piacere o meno, è uno dei grandi protagonisti del nostro globo.L'iniziativa ha lo scopo di coinvolgere in questo processo l'area torinese e la Regione Piemonte: elemento che non mi sembra banale, poiché rappresenta un modo per far parte di processi che possono, da un lato, non portare a niente, ma, dall'altro, possono avere ricadute molto importanti.Se stasera non approviamo la proposta di deliberazione, perdiamo la qualifica di soci fondatori: è questa la ragione dell'urgenza ed è per questo che invito il Consiglio, stante anche la determinazione unanime dei Capigruppo, al di là dell'affabilità di Tom Dealessandri, di procedere in questa direzione.Spero che le mie ragioni siano convincenti.Tra l'altro, è stato anche presentato un emendamento, finalizzato ad ampliare i poteri del Consiglio, che prevede la possibilità del Consiglio di intervenire.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Vicesindaco.
DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Aggiungo soltanto che l'emendamento è stato presentato per dare alla deliberazione una linea coerente con il nostro Statuto e i nostri Regolamenti.Quando il Centro è stato costituito nel 2005, noi, non essendo soci, non eravamo presenti, per cui abbiamo chiesto la modifica e l'assemblea si è dichiarata d'accordo.Anche dal punto di vista formale, dunque, siamo a posto.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Angeleri.
ANGELERI Antonello
Penso che il Consigliere Carossa non abbia bisogno di avvocati difensori, perché si difende abbondantemente da solo.Però, Capogruppo Giorgis, diventano inaccettabili certi rimbrotti nei suoi confronti, ad esempio, quando gli fa notare di essersi accorto della deliberazione soltanto in Aula, quando sappiamo benissimo che il Consiglio, a differenza della Giunta, non ha alcun strumento per chiedere supporti per il controllo delle deliberazioni. Poi, il Sindaco, giustamente, ci spiega che ci sono molti adempimenti da compiere e che, arrivando all'ultima settimana di tempo, c'è assolutamente l'urgenza di provvedere.Il Consigliere Giorgis ha sottolineato degli aspetti, di cui nemmeno io m'ero accorto; voglio però ricordare che la Giunta ha tutti i supporti per controllare le deliberazioni, mentre noi non ne abbiamo. Anche durante il corso che noi Consiglieri stiamo seguendo ci è stato spiegato che non ci sono strumenti per poter essere aiutati nel lavoro, non soltanto di opposizione, ma anche, ovviamente, in quello di Consigliere. Ci mancano, quindi, certi supporti che, in qualche modo, avremmo bisogno di avere.Vorrei fare una sottolineatura rispetto al CESMEO e cogliere l'occasione di chiedere all'Assessore alla Cultura una riflessione sul futuro del CESMEO, viste le condizioni in cui versa.È vero, signor Sindaco, che svolge una funzione totalmente diversa, che non può essere paragonata a quanto scritto nella proposta di deliberazione che andiamo ad approvare, ma è altrettanto vero che, da moltissimi anni, da più lustri, svolge un lavoro importante nella città, da un punto di vista culturale. Il suo Presidente, il mitico Oscar Botto, da anni ed anni lavora con passione e porta avanti la realtà quasi da solo.Rispetto a questo, forse sarebbe utile una riflessione dell'Assessore alla Cultura: penso, infatti, che abbiamo bisogno anche delle valutazioni e degli aiuti che il CESMEO, con la sua attività, svolge sempre diligentemente.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Giorgis.
GIORGIS Andrea
Mi dispiace se ho usato un tono particolarmente aggressivo, ma la ragione del mio intervento era per replicare all'accusa di una maggioranza che, in spregio alle regole, porta in Aula la deliberazione senza seguire i passaggi istituzionali.Il richiamo al fatto che in Conferenza dei Capigruppo ci fosse stato un pronunciamento unanime, non voleva né fare venire meno il diritto di ogni Consigliere e di ogni Gruppo a rivedere la propria posizione in Aula, né, tanto meno, voleva essere aggressivo nei confronti del Consigliere Carossa. Volevo soltanto ricordare come si fosse realizzato... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).Mi dispiace, allora, se il Consigliere Carossa ha sentito il mio intervento come un'aggressione personale. Volevo solo ricordare che, con tono pacato, l'Assessore aveva chiesto di accedere alla Conferenza dei Capigruppo.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Vicesindaco, per la replica.
DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
In merito alla questione posta dal Consigliere Angeleri rispetto al CESMEO, credo che non ci sia nessuna difficoltà, da parte della Giunta, a calendarizzare la deliberazione in Commissione (credo che la sia la V) e chiedere all'Assessore Alfieri di fare al più presto una situazione sul CESMEO, anche per chiarire i rapporti. Ovviamente, il CESMEO si deve occupare - come diceva precedentemente il Sindaco - di altre questioni e non deve essere un "fratello" maggiore o minore del CESMEO stesso.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Levi-Montalcini.
LEVI-MONTALCINI Piera
Chiedo scusa, ma, dato che questa deliberazione non è passata in Commissione, pongo in Aula le domande; purtroppo, quelle domande che si dovrebbero fare in Commissione, si fanno in Sala Rossa.Siccome nello Statuto si parla di "...ricerche, anche applicative, in campo ...culturale", dato che il CESMEO ha un'impronta culturale, vorrei capire se questa nuova Fondazione si interesserà soltanto della parte tecnico-scientifica e di sviluppi di relazioni italo-cinesi (o viceversa) nel settore imprenditoriale e dello sviluppo economico e non della parte prettamente culturale di studi sulla cultura cinese. Altrimenti, mi sembra che entrerebbe in "conflitto" - tra virgolette - con l'attività che svolge il CESMEO e non vorrei che ci trovassimo ad avere due enti che svolgono attività culturali (di dibattito o di convegni) prettamente culturali.Vorrei capire se ci sarà modo, in seguito, di favorire un collegamento fra questi due Enti, oppure, se, approvando questa deliberazione, ognuno andrà per la sua strada, senza possibilità per il Consiglio Comunale di dare un indirizzo tale da favorire una collaborazione.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Visto che stiamo facendo il dibattito su questa proposta di deliberazione in maniera abbastanza irrituale, se qualche altro Consigliere intende intervenire, sarebbe opportuno che lo facesse adesso, per non chiedere la parola dopo la replica della Giunta.Non essendoci altre richieste di intervento, do la parola al Vicesindaco.
DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Rispondendo al Consigliere Angeleri, avevo già risposto in parte - credo - alla domanda posta dal Consigliere Levi-Montalcini.Per quanto è a conoscenza della Giunta - detto che non facciamo ancora parte della Fondazione -, il Centro Studi dovrebbe occuparsi più della parte economica e di quella inerente alla gestione dei due Paesi, che non della parte - come diceva il Sindaco precedentemente -, invece, di carattere culturale, in particolare, di carattere antropologico.Ovviamente, ci siamo preoccupati di verificare cosa fa il CESMEO.Per ora, il Comune entra nella Fondazione dando un contributo di 30.000 Euro; solo nel momento in cui sarà socio potrà capirne di più rispetto a questa iniziativa. Mi pare difficile negare la possibilità di entrarvi; abbiamo detto quali siano i soggetti partecipanti, a cui, tra l'altro, l'Amministrazione ha chiesto di collaborare su moltissime altre iniziative. Mi sembra corretto il fatto che questi soggetti chiedano una collaborazione da parte degli Enti Locali; ovviamente, dovremo verificare quanto era richiesto, perché, se le due cose si sovrapponessero e, quindi, non avessero senso, la nostra adesione si manifesterebbe ad un altro livello.A questo punto, comunque, l'Amministrazione deve dare questo contributo - credo -, perché, in rapporto all'insieme degli altri soggetti, è difficile sostenere il fatto che la Città di Torino non debba fare questo passo, perché partecipano anche altre importanti Istituzioni pubbliche e private che richiedono la nostra presenza.Come ho detto in Conferenza dei Capigruppo, l'idea nasce dal fatto che, per due volte, a distanza di due anni, due grandi delegazioni sono andate in Cina e, che, dal punto di vista della promozione territoriale, in accordo con il Ministero degli Esteri, hanno fatto emergere questa esigenza, che a me pare indiscutibile, ma abbiamo tutta la possibilità di verificare nei prossimi mesi.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
È stato presentato il seguente emendamento dal Sindaco Chiamparino:A pagina 2, al termine del primo capoverso:"Atteso che, ai sensi dell'articolo 5 dello Statuto 'sono considerati fondatori anche la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, la Camera di Commercio di Torino ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche qualora perfezionino gli atti necessari all'adesione al Centro entro dodici mesi dalla data di costituzione del medesimo' e quindi entro il 13 dicembre c.a..",aggiungere il seguente testo:"Preso atto che l'Assemblea del Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea, sulla scorta di parere conforme già espresso all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 30 novembre us, accoglie la richiesta del Comune di Torino di garantire il rispetto dell'articolo 28, comma 3 e dell'articolo 42, comma 10, dello Statuto del Comune di Torino e ha deliberato di consentire l'accesso ai documenti economici e finanziari all'Amministrazione Comunale ed ai Consiglieri Comunali con le modalità e le forme previste dal Regolamento del Consiglio Comunale (all. 2 - n. ).".A pagina 3, al termine del punto 2) del dispositivo:"di approvare lo Statuto (all. 1 - n. ) quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione",inserire il seguente testo:". Avendo preso atto che l'Assemblea del Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea, sulla scorta di parere conforme già espresso all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 30 novembre us, ha accolto la richiesta del Comune di Torino di garantire il rispetto dell'articolo 28, comma 3 e dell'articolo 42, comma 10, dello Statuto del Comune di Torino e ha deliberato di consentire l'accesso ai documenti economici e finanziari all'Amministrazione Comunale ed ai Consiglieri Comunali con le modalità e le forme previste dal Regolamento del Consiglio Comunale".
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento:IL CONSIGLIO COMUNALErilevato che in ordine a tale emendamento è stato acquisito il parere favorevole di regolarità tecnica e di regolarità contabile;procede alla votazione nei modi di Regolamento.Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, i Consiglieri Bussola, Ferraris, Galasso, Gentile, Ghiglia, Porcino, Salti, Troiano e Tronzano.Il Presidente dichiara approvato l'emendamento con il seguente risultato:PRESENTI 37ASTENUTI 7e precisamente i Consiglieri Angeleri, Carossa, Coppola, Lonero, Ravello, Scanderebech e Ventriglia.VOTANTI 30VOTI FAVOREVOLI 30VOTI CONTRARI /
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata:IL CONSIGLIO COMUNALEprocede alla votazione nei modi di Regolamento.Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, i Consiglieri Bussola, Ferraris, Galasso, Gentile, Ghiglia, Porcino, Salti, Silvestrini, Troiano e Tronzano.Al termine della votazione il Presidente proclama il seguente risultato:PRESENTI 36ASTENUTI 7e precisamente i Consiglieri Angeleri, Carossa, Coppola, Lonero, Ravello, Scanderebech e Ventriglia.VOTANTI 29VOTI FAVOREVOLI 29VOTI CONTRARI /Per l'esito della votazione che precede il Presidente dichiara approvato il provvedimento nel testo quale sopra emendato.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:IL CONSIGLIO COMUNALEprocede alla votazione nei modi di Legge.Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, i Consiglieri Bussola, Ferraris, Galasso, Gentile, Ghiglia, Porcino, Salti, Silvestrini, Troiano e Tronzano.Il Presidente dichiara approvata l'immediata eseguibilità del provvedimento con il seguente risultato:PRESENTI 36ASTENUTI 7e precisamente i Consiglieri Angeleri, Carossa, Coppola, Lonero, Ravello, Scanderebech e Ventriglia.VOTANTI 29VOTI FAVOREVOLI 29VOTI CONTRARI /
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