Cittą di Torino

Consiglio Comunale

Cittą di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Novembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2006-08291
?TERRA MADRE UN EVENTO ACCEESSIBILE SOLO A POCHI? PRESENTATA DAI CONSIGLIERICOMUNALI SCANDEREBECH E ANGELERI IN DATA 7 NOVEMBRE 2006.
Interventi
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200608291/02, presentata in data 7 novembre 2006, avente per oggetto:"Terra Madre un evento accessibile solo a pochi"I sottoscritti Consiglieri Comunali,PREMESSO CHE- quest'anno è stata ripetuta la manifestazione "Terra Madre", dopo il 2004, a Torino dal 26 al 30 ottobre con grande interesse da parte dei media e dei cittadini, con coinvolgimento anche del Presidente della Repubblica Napolitano, del Ministro dell'Agricoltura De Castro e di molte altre autorità;- l'iniziativa ha fatto pendant con il Salone del Gusto, risaltando l'importanza internazionale di Torino, quale luogo d'incontro di diverse nazionalità;- ha ospitato oltre 8000 delegati, 1583 esponenti delle comunità del cibo, 148 paesi del Mondo, coinvolgendo 4803 tra contadini, allevatori, pescatori, nomadi, artigiani, oltre a 953 chef, 411 docenti universitari provenienti da 50 nazioni;- molteplici sono state le iniziative correlate per evidenziare l'importanza della manifestazione: 1. Atrium ha ospitato la mostra sui "Volti e i valori delle comunità del cibo"; 2. la Passerella Olimpica con l'arco rosso del Lingotto è stata definitivamente aperta al passaggio; 3. fino al 30 ottobre dalle 12.00 alle 20.00 dal maxi schermo di Piazza San Carlo sono andate in onda immagini delle due sedute plenarie dell'apertura e della chiusura, oltre ad altre numerose immagini; 4. si è realizzato anche "Slow Night"con vasto coinvolgimento cittadino;- l'evento è stato organizzato da: Ministero per le Politiche Alimentari e Forestali, Cooperazione Italiana allo Sviluppo-Ministero Affari Esteri, Regione Piemonte, Città di Torino e Slow Food;CONSIDERATO CHE- molta è l'attenzione su temi importanti quali sostenibilità, biodiversità, accordi commerciali tra produttori e consumatori e questioni etiche, oltre alla notevole rilevanza culturale e folcloristica;- molte famiglie volontarie hanno ospitato alcune delegazioni nelle loro abitazioni;- Terra Madre non è aperta al pubblico, ma riunisce direttamente chi si occupa del cibo, per un meeting aperto solo agli invitati. Hanno potuto assistere solo i giornalisti accreditati;- 776 sono stati i volontari coinvolti per la buona riuscita dell'evento (esponenti dell'associazionismo e del volontariato piemontese quali "Gruppo Giovani per Torino del Comune" e "Gruppo Abele");- Terra Madre offre ai privati che si sono resi disponibili per l'accoglienza: 2 ingressi gratuiti al Salone del Gusto, 1 pass d'entrata a Terra Madre valido per i 5 giorni e 1 copia del libro dell'evento;INTERPELLANOIl Sindaco e l'Assessore competente per sapere:1) quanto è costata l'iniziativa al Comune e quanto è stato stanziato dagli altri Enti;2) come mai la kermesse non è stata aperta al pubblico, che ha dovuto "gustare questo piatto prelibato solo attraverso televisione e manifesti vari": questo evento è stato rivolto solo a un'elite prescelta, quando il pubblico avrebbe potuto contribuire con il prezzo del biglietto a far aumentare le entrate dell'iniziativa;3) come mai allevatori, produttori vinicoli, contadini, artigiani, chef, docenti universitari e altri rappresentanti locali, arrivando davanti all'Oval non hanno potuto accedere ai lavori. Perché si è voluta questa discriminazione tra i rappresentanti locali e quelli esteri. F.to Federica Scanderebech Antonello Angeleri
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Tessore.
TESSORE Elda (Assessore)
Ringrazio per questa interpellanza così documentata ed anche - mi pare di cogliere tra le righe - positivamente orientata rispetto all'iniziativa Terra Madre.Ciò che vorrei dire al Consiglio Comunale oggi, in risposta a questa interpellanza, è qualcosa che, forse, non tutto il Consiglio Comunale conosce, perché, giustamente, le elezioni hanno cambiato molte persone in quest'Aula: dunque la Consigliera Scanderebech, che è una nuova collega, non ha potuto seguire tutta l'evoluzione della formazione della Fondazione Terra Madre.Cercherò di essere molto breve.Due anni fa, insieme al Salone del Gusto, la Slow Food International decise di organizzare questo importante meeting dei presidi del gusto e delle comunità del cibo del mondo.Per farlo chiese il supporto della Città di Torino, della Provincia, della Regione, del Ministero degli Esteri e del Ministero dell'Agricoltura: tutte queste realtà, ciascuna a proprio modo, supportarono la manifestazione, sia finanziariamente, sia con interventi logistici.La manifestazione, come peraltro la Consigliera ha ben colto, si inserisce in un filone di manifestazioni che non rientra né nelle fiere, né nei convegni normali, ma può inserirsi nel filone in cui, ad esempio, opera la FAO: si tratta, cioè, di manifestazioni che servono a mettere in contatto e in rete tutta una serie di comunità dei diversi paesi del mondo che, in questo caso (parliamo di Terra Madre), si adoperano - o perché questa è la loro unica possibilità o per scelta - nella tutela della biodiversità, nella tutela dell'identità del cibo, e così via.Già nella prima edizione, la manifestazione riuscì molto bene, con un grande risultato mediatico; in questo caso, invece, più importante del risultato mediatico è stato il risultato di colloquio, di conoscenza e di continuo rapporto instauratosi tra queste comunità che, se non ricordo male, nella prima edizione, erano di circa 120 paesi.Subito dopo la prima edizione, ci fu un tavolo di incontro in cui la Città propose - e sono felice che sia stata una proposta della Città - di istituire una Fondazione ad hoc per la gestione di Terra Madre (poi costituitasi con un atto del Consiglio Comunale della scorsa tornata amministrativa), di cui fanno parte Città di Torino, Regione Piemonte, Ministero degli Esteri, Ministero dell'Agricoltura e Slow Food in tutte le sue diverse forme.La Fondazione ci garantisce, da un lato, una continuità dell'iniziativa - e quindi una leadership del nostro territorio all'interno del settore -, dall'altro una possibilità (non dico "controllo", perché non è questo il caso) di vera cooperazione fra le diverse istituzioni nazionali e locali e Slow Food.La Fondazione si è costituita e la Città, allo stesso modo di tutti gli altri Enti, ha messo a disposizione un milione e mezzo di Euro, quale fondo di dotazione per la Fondazione Terra Madre.Questa è stata la spesa affrontata dalla Città per la Fondazione, in questo periodo; peraltro, la stessa cifra è stata messa a disposizione dalla Regione e dai due Ministeri, quindi il problema dei fondi non è più tanto una questione di contributo quanto di partecipazione ad una Fondazione, attraverso fondi di dotazione.Terra Madre non è stata aperta al pubblico, perché non può esserlo; per intenderci, farò un esempio, chiedendo scusa al Consiglio se sarà troppo aulico: è come se l'ONU aprisse le sue sedute al pubblico, cioè, si tratta di un'iniziativa che, come ha dimostrato anche il parterre (a cominciare dal Presidente della Repubblica Italiana, con tutti i Ministri ed ex Ministri intervenuti), ha una funzione di confronto tra le diverse comunità, fra i diversi Paesi (stavolta erano 156), quindi non è una kermesse (come, ad esempio, il Salone del Gusto), a disposizione di chiunque voglia partecipare, pagando un biglietto.Pertanto, non si tratta solo di una manifestazione che si terrà biennalmente nella nostra città, in concomitanza con il Salone del Gusto, ma di una Fondazione che avrà attività anche durante l'anno, con obiettivi diversi da quelli di una pubblica fiera e da un pubblico dibattito su questi temi, perché il dibattito si svolge all'interno delle comunità selezionate (quest'anno, erano 1.200, mentre i Paesi mondiali superavano i 150); perciò, le persone che si sono presentate davanti all'Oval non hanno potuto entrare, perché non erano accreditate quali partecipi professionali, per così dire, all'evento.Mi preme fornire al Consigliere alcuni dati, che mi sono fatta mandare, perché mi pareva importante: della realtà torinese e piemontese (o, forse, potrei dire italiana), a Terra Madre avevamo 845 contadini, allevatori e coltivatori su 5.000 italiani, 80 docenti universitari su 400, 231 cuochi su 1.000, 150 osservatori su 350, oltre ai 540 volontari che vi stavano lavorando.Ho tenuto a precisare questi dati, per spiegare che non si tratta di una manifestazione che escluda il territorio, in quanto esso è al suo interno, se in possesso delle caratteristiche corrispondenti agli obiettivi ed all'evento che Terra Madre rappresenta, poiché - ripeto - non si tratta di una fiera, né di un convegno aperto al pubblico, né di una kermesse di alcun genere, bensì di una grande iniziativa mondiale, di colloquio fra i diversi Paesi del mondo e di conoscenza, colloquio e costruzione, ove possibile, di reti fra le comunità del cibo che rispondono ai valori ai quali Terra Madre s'informa.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Scanderebech.
SCANDEREBECH Federica
Mi ha fatto piacere che la risposta dell'Assessore sia stata molto esaustiva, però mi premeva sottolineare un fatto, perché, comunque, Terra Madre ha portato in città tanti manifesti e slogan, e le persone si sono sentite molto vicine a quest'iniziativa.Il maxischermo in Piazza San Carlo, soprattutto, ha dato la possibilità ai cittadini di vedere l'evento, nonché le cerimonie d'apertura e di chiusura.Molti cittadini vi si sono recati, perché avevano piacere di vedere quella che è stata una kermesse, perché la cerimonia d'apertura e di chiusura è stata proprio tale, dal momento che, essendo andata, ho potuto vedere personalmente che la cerimonia d'apertura e di chiusura era anche uno spettacolo, non un colloquio.Pertanto, suggerisco che, nei prossimi anni, le cerimonie d'apertura e chiusura siano aperte al pubblico, magari facendo pagare un biglietto, senza assolutamente aprire i colloqui, i vari dibattiti e gli scambi culturali e non, ma soltanto le varie cerimonie, soprattutto considerando il fatto che sono state pubblicizzate, mentre, alla fine, i cittadini, il pubblico ha potuto vedere soltanto una mostra fotografica, senza riuscire ad assistere, di per sé, al vero evento.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola all'Assessore Tessore, per una breve replica.
TESSORE Elda (Assessore)
Innanzitutto, sono d'accordo con l'interpellante che vi sia stata anche una grossa partecipazione emotiva, molto positiva, da parte dei cittadini.Abbiamo già cercato di coinvolgere la città con i maxischermi, ma la sua mi sembra una buona idea. Ovviamente, non posso assumere autonomamente una decisione in tal senso; tuttavia, posso dirle che, nella valutazione che faremo prima di Natale con tutto il Comitato sull'esito di questa manifestazione e sulle modalità con le quali sviluppare la prossima, potrò avanzare la proposta che, seppure non entrambe, quantomeno la cerimonia d'apertura sia svolta in un luogo con una capacità tale da poter ospitare un pubblico.Quindi, terrò sicuramente conto di questo suo suggerimento e le farò sapere.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)