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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Novembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 16

Comunicazioni del Sindaco su "Sicurezza pubblica"
Interventi
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Anche alla luce dei fatti richiamati dai richiedenti le comunicazioni, è vero che continuano ad esserci nella nostra città fatti che generano preoccupazione. In ogni caso, crediamo opportuna anche l'apertura di un ulteriore momento di confronto e di riflessione su queste vicende, anche per mettere a punto le proposte che la Città potrà portare all'attenzione del Ministro degli Interni quando, a breve, sarà convocata, insieme alle altre Città Metropolitane, sulle questioni della sicurezza.Per evitare di avere una lunga esposizione del Sindaco sia in sede di comunicazione, sia in sede di replica, chiederemmo al Sindaco di mantenersi nei dieci minuti, in maniera tale da poter articolare gli interventi nella maniera migliore possibile.La parola al Sindaco.
SINDACO
Farò il possibile per adeguarmi, anche se bisogna tenere conto che la somma del tempo di tutto il Consiglio è notevolmente superiore al tempo che ho io a disposizione.Aderisco volentieri a questa richiesta di comunicazioni del lunedì, anche perché mi permette di cercare di fare il punto e, se possibile, di fare qualche elemento di chiarezza su una vicenda che, per come viene presentata, sta, secondo me, facendo dei danni alla città.Proprio per questo motivo, inizio da una ricostruzione un po' pedante dei fatti. Se andiamo a ricostruire gli ultimi 43 giorni, abbiamo l'efferata rapina di Via XX Settembre all'erboristeria, il 21 ottobre abbiamo un tentato furto ad una cappelleria di Via delle Orfane, con il responsabile arrestato dai Vigili Urbani, dal 31 ottobre al 7 novembre abbiamo tre rapine in banca - ricordo quelle all'Unicredit ed alla Banca Regionale Europea -, che hanno fruttato poco e non hanno prodotto, per fortuna, atti efferati di violenza.Il 19 novembre sono accaduti gli incidenti prima della partita Torino-Sampdoria (forse è questo l'episodio che viene definito "guerriglia urbana", in qualcuna delle richieste di comunicazione), poi, il 23 novembre, c'è stata l'aggressione al Direttore di "Tuttosport", Padoan, la tentata rapina di tre giorni fa in una villa di Pino Torinese che, anche grazie all'intervento dei due custodi rumeni, ha visto l'immediato arresto dei due malviventi, italiani. C'è stato un tentativo di rapina a Castellalfero, nell'astigiano (lo annoveriamo tra gli altri episodi perché, nella percezione, la gente non distingue tra Asti e Torino). C'è stata, tra le altre cose, una fiaccolata che non ha visto una partecipazione massiccia a San Salvario ma che, in compenso, ha visto una salda rivendicazione di autonomia rispetto alla politica da parte anche dei partecipanti. Poi, la lite di stanotte, all'uscita dalla discoteca e (la notizia è solo di stamattina) una serie di arresti: tossicodipendenti che avevano scippato un pensionato in Piazza Derna e un gruppo di malviventi che aveva tentato di scassinare dei negozi in Via Frejus, ma che sono stati arrestati senza che il furto fosse stato perpetrato. Chiedo scusa per la pedanteria, però, forse, serve una ricostruzione perché, senza minimizzare, credo che questi eventi (ai quali sono risalito utilizzando i titoli dei giornali e la rassegna stampa) diano l'immagine fisiologica di una grande città che, sicuramente, ha conosciuto un certo rafforzamento negli ultimi tempi, soprattutto (va detto senza peli sulla lingua) per gli effetti del provvedimento adottato sull'indulto che, a quel che mi risulta, è stato, in parte, proposto ( e sicuramente anche approvato) da filoni politici di coloro che, oggi, hanno chiesto le comunicazioni. Questo è il giudizio che io do: da non sottovalutare, ma neanche da enfatizzare oltre misura.Terminerei su questo punto, altrimenti esiste il rischio che, davvero, non si riesca a porre fine a questa crescente percezione di insicurezza. Relativamente alla mia visita, a cui, soprattutto il Consigliere Cantore, fa riferimento, devo dire che, contrariamente a come veniva titolato uno dei due servizi (che, peraltro, invece, nel resoconto menzionava la realtà che abbiamo trovato), non ho avuto l'impressione di una città impaurita. Assolutamente no. Anzi, semmai (per questo voglio ripetere queste visite senza preavvertimenti), ho trovato una città persino eccessivamente tranquilla. Non mi aspettavo certamente di trovare scene di violenza, perché è evidente che questi episodi hanno una loro casualità. Sarebbe stata una coincidenza statistica sfortunata, o fortunata, a seconda dei punti di vista. La scena di violenza più grave, come era indicato nel resoconto, riguarda uno skater caduto nei giardini di Corso Vercelli, che si è fatto male ad una caviglia. Da lontano sembrava un ragazzo che si stava iniettando droga in un piede, in realtà, stava applicando del ghiaccio su una caviglia. Non è una battuta. Dico questo perché alle 22.30 c'erano, in Corso Vercelli, ragazzi che praticavano lo skateboard nei giardini; è un segno indicativo. Se vi fosse stato un clima di paura in quella zona, immagino che ragazzi di 15 o 16 anni non sarebbero certo andati a correre sugli skate in quei giardini. Non ho trovato un clima di questo genere. Ho trovato una zona assolutamente sotto controllo da parte delle forze dell'ordine, con un problema nel parco Stura, dove è presente un fenomeno che si chiama droga e va affrontato per quello che è. La cosa interessante che riteniamo interessante per l'analisi, se i Consiglieri volessero proseguire il dialogo, è che, per quanto abbiamo visto e per le testimonianze che abbiamo raccolto, anche se si volesse affrontare il problema con una sperimentazione che potrebbe essere utile (mi riferisco alle Narcosala o alle injection room - a seconda di come le si vuol chiamare), è del tutto evidente che queste strutture non sarebbero, comunque, sufficienti per ridimensionare o neutralizzare il fenomeno. La persona che ci è stata indicata, che va a comprare lo stupefacente con l'auto dotata di seggiolini per bambini, con l'adesivo: "Bebè a bordo" (presumibilmente, una persona con una famiglia e con una vita normale), difficilmente accederebbe all'injection room per avere la "sostanza". Può essere, invece, che questo avvenga per chi ha una dipendenza e l'incapacità di controllarla. Da questo punto di vista, siamo in possesso di alcuni elementi per tentare di ridurre ulteriormente il danno del fenomeno che abbiamo ricavato. È certo che quella è una zona critica e va monitorata. Mi permetto di utilizzare quanto stiamo facendo proprio per ridurre il danno che la concentrazione di spaccio in quella zona sta provocando e qui, ringraziando l'Assessore Borgogno, posso dire (visto che molte comunicazioni facevano riferimento alle attività in corso), come ho avuto modo di constatare, che stiamo avviando il cantiere sui due lati verso l'Arrivore e verso Corso Giulio Cesare per realizzare il parco e per risistemare il terreno in modo che non vi siano quelle ondulazioni che rendono più facile nascondersi. Stiamo provvedendo (dovrebbe entrare in funzione entro 15 giorni) al potenziamento dell'illuminazione sul lato del Novo Hotel e, sempre sullo stesso lato, stiamo progettando una recinzione che permetta di separare più nettamente la zona insediata verso il fiume, sulla quale insiste anche il Palamoda. Infine, abbiamo chiesto (e mi auguro che la GTT risponda positivamente e presto) di installare servizi di soccorso alle paline della linea 4 presenti nella zona. Come sapete, abbiamo avviato e rafforzato i controlli mirati da parte dei vigili urbani sui bus. Credo siate informati di questi interventi, perché ne sono stati effettuati già parecchi, anche con successo: con fermi e arresti di spacciatori. Abbiamo visto anche altre zone critiche della città. Ripeteremo queste visite "a sorpresa" in altre ore e in giorni diversi, perché può darsi che la situazione cambi, non basta una sola volta. In Corso Principe Oddone e Corso Cirié, zona vicina a quella in cui si è verificata ieri la violenta lite dopo la discoteca, è stata eseguita la potatura degli alberi che rendeva più facile nascondersi lungo la staccionata della ferrovia, sono state rimosse tutte quelle "infrastrutture" quali i cestini porta-rifiuti, o le cabine telefoniche che si prestavano bene come nascondiglio di sostanze illecite. Entro 15 giorni si dovrebbero poter vedere i primi effetti del potenziamento dell'illuminazione. La cosa più complicata l'abbiamo chiesta alle Ferrovie, insieme al Prefetto ed è la sostituzione della staccionata attuale, fatta in pilastrini di cemento, che permette agli spacciatori di fuggire facilmente lungo la massicciata ferroviaria (mettendo anche a rischio la propria vita, nonché quella di chi li insegue), con una staccionata più alta. A questo proposito dovremo valutare i tempi di risposta delle Ferrovie ed, eventualmente, farcene carico se i tempi non dovessero essere compatibili. È stata rafforzata la presenza dei Vigili Urbani. Voglio ancora ricordare che la prossima settimana inizia il potenziamento dell'illuminazione anche in Via Terni e che (dato che é un tema di attualità, per altre ragioni) con l'emergenza freddo la Pellerina, la Colletta e le Basse di Stura, cominceranno, credo a partire dal 4 dicembre, delle attività. Sarà un'occasione per creare strumenti di solidarietà e di accoglienza in vista del periodo invernale, nonché l'occasione, come l'anno scorso, per i nostri Vigili, di compiere un intervento insieme ad altre forze dell'ordine, per verificare le presenze, in particolare, sulla sponda destra della Stura. Tutto ciò è stato fatto in stretto coordinamento con la Prefettura, quindi, con le forze dell'ordine, Polizia e Carabinieri.Giovedì, come richiesto da tutti i Sindaci delle città metropolitane, avremo l'incontro con il Governo, che ritengo molto utile, soprattutto per avere, nel passaggio al Senato, uno spostamento di fondi da altri capitoli del Bilancio dello Stato al Bilancio della Sicurezza. Vi è già un impegno politico del Governo in tale direzione, che non è stato possibile attuare (perlomeno, questa è stata la dichiarazione in sede conclusiva della decisione alla Camera), ma mi auguro che l'impegno politico sia mantenuto nel passaggio al Senato; perciò, la riunione serve anche per rafforzare questo punto.Credo che le decisioni riguardanti le singole Città siano demandate ad iter della Finanziaria concluso, e non certamente alla riunione di giovedì.Penso di aver dato un quadro molto oggettivo; però, sono molto preoccupato, perché la constatazione finale è che siamo di fronte ad un fenomeno assai più percettivo che reale, poiché sfido chiunque a dimostrare che, in una grande metropoli di un milione e mezzo di abitanti qual è Torino (perché a questi fini non ci si può fermare alla cinta daziaria), i fatti appena elencati si possano paragonare a quelli tipici di città violente o di quartieri come il Bronx.Tuttavia, questa percezione d'insicurezza esiste, e ciò mi preoccupa, perché potrebbe innescare una spirale senza fine.Innanzitutto, com'è stato acutamente scritto anche su un giornale cittadino, questa percezione d'insicurezza spinge a rimanere a casa propria e, quanto più ciò avviene, tanto più si lascia la notte a quanti non stanno in casa, per poter perseguire i propri interessi (fortunatamente, finora non è poi tanto vero che la gente rimanga in casa, e ciò è molto positivo, ma, certamente, esiste il rischio che si crei una psicosi, per la quale si tenda ad uscire meno); poi, senza nasconderci dietro ad un dito, perché sarebbe inutile, la percezione d'insicurezza è un terreno molto fertile (sia per la politica, sia per la comunicazione), che rischia d'innescare meccanismi, i quali alimentano la percezione medesima.Però, da parte mia, non si tratta di una preoccupazione politica, perché, come credo l'esperienza c'insegni, se il tema della sicurezza viene agitato dalla destra contro la sinistra o viceversa, finisce con il ritorcersi contro chiunque, poiché è assolutamente - questo sì - bipartisan; invece, mi preoccupa che, se s'innesca una spirale senza fine, si rischia di creare un clima per cui si depotenzia l'unico vero antidoto esistente contro quei fatti reali di violenza che vi sono e non vanno minimizzati, ossia l'attività di controllo del territorio, quindi le Forze dell'ordine, le quali si trovano continuamente ed oggettivamente indicate quali responsabili di un clima di violenza crescente, nonostante l'abnegazione, l'impegno ed i risultati che conseguono.È proprio questo che mi preoccupa, cioè che, da un lato, la gente rimanga in casa, contribuendo a rendere la città meno attraente (tralasciando i danni materiali di tutto ciò, perché, chiaramente, se abitassi a Frossasco e dovessi trasferirmi a Torino, magari sceglierei di spostarmi a Pinerolo, se sapessi che la città è violenta), oltre al rischio che, appunto, si crei una psicosi, e, dall'altro lato, che le Forze dell'ordine, nonostante l'impegno (perché operano tutti i giorni sulla strada per contrastare il crimine) ed i risultati ottenuti, debbano continuamente sentirsi nominate per i risultati negativi.Quindi, la mia maggiore preoccupazione è il rischio che questo abbia un effetto che, sicuramente, non aiuta; invece, penso che il vero obiettivo che dovremmo e dobbiamo proporci sia quello di aiutare gli agenti, Polizia e Carabinieri, mettendoli in condizioni di poter svolgere ancora meglio il proprio lavoro, come già fanno egregiamente, peraltro, e per questo credo di poterli ringraziare a nome di tutti.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ghiglia.
GHIGLIA Agostino
Signor Sindaco, mi spiace usare questo termine, perché ho sempre avuto rispetto umano, ma lei è un irresponsabile, per due motivi: innanzitutto, stasera ha svolto una relazione assolutamente surreale, rispetto ad un telefilm che, probabilmente, ha visto da solo o insieme al suo Assessore alla Polizia Urbana; poi, perché ha buttato lì, quasi nulla fosse, il tema delle Narcosalas, viste come opportunità per combattere la diffusione delle droghe.Questa sua visione, assolutamente distorta, con la quale tenta di far credere che i matti siamo noi, accusando i media e i partiti dell'opposizione di voler giocare, in qualche modo, su una città brutta, pericolosa ed insicura, è la summa della sua irresponsabilità; invece, la sua sottovalutazione, il suo buonismo privo di buonsenso ed il suo desiderio "scoopistico" (in pose alla "Humphrey Bogart de noantri") peggiorano la situazione della sicurezza in questa città.Ebbene, se questi sono i presupposti con i quali lei andrà dal suo compagno, Ministro dell'Interno, a chiedere più uomini e mezzi per la nostra città, per aumentare, invece, la sicurezza reale di un territorio che ne ha davvero bisogno, abbiamo già capito come andrà a finire!Però, signor Sindaco, non basteranno più le pantomime a coprire una situazione drammatica, perché a noi interessano ben poco le sue passeggiate romantiche, pluriscortato ed iperfotografato, mentre siamo molto più preoccupati di questi cittadini folli, i quali hanno una percezione sbagliata ed eccessiva della loro sicurezza, nel momento in cui, sotto le vetrine dei loro negozi, una banda di nordafricani si ammazza, si piglia a coltellate e schizza di sangue tutti i muri!Ha capito, signor Sindaco?Io sarò anche pazzo, i media distorceranno e ci giocheranno, ma, allora, i cittadini che quotidianamente vivono in stato d'assedio nelle proprie case, che cosa sono?Certamente, con le sue pose, lei non può incontrarli, ma dovrebbe andarci da solo, almeno una volta, perché mancava soltanto la CNN a seguirla! E, fortunatamente, non l'aveva detto a nessuno, perché, se l'avesse fatto, le avrebbero concesso la diretta su Rai1!Al di là delle battute, mi fa piacere ed è giusto che, se il Sindaco s'interessa, lo comunichi, però, se vuole fare il macho, vorrei che lo facesse davvero e non a spese nostre, con il codazzo!Quindi, signor Sindaco, ci vada davvero, possibilmente sotto mentite spoglie, visto che ha il 73% di gradimento ed è popolarissimo; magari, si vesta e si copra in maniera tale che nessuno possa riconoscerla, però ci vada senza scorta, da solo, per capire veramente se la percezione corretta di sicurezza sia la sua, oppure se la percezione corretta d'insicurezza sia quella di altri - all'incirca, 700.000 torinesi -, i quali hanno la sfortuna di vivere in certe zone della città!Quindi, se questa città è eccessivamente tranquilla, probabilmente siamo tutti vittima di una psicosi, di una follia collettiva, e dobbiamo ringraziarla, signor Sindaco, perché tenta di guarirci; tuttavia, poiché lei combatte il crimine con la psicologia e con la comunicazione, mentre noi preferiamo i vecchi metodi - e non perché non ci fidiamo della correttezza della sua percezione -, le chiediamo di andare dal compagno Amato e di dirgli: "Compagno Amato, io vorrei 300 poliziotti in più, 20 macchine nuove con un po' meno di 150.000 chilometri...".
SINDACO
(Intervento fuori microfono).
GHIGLIA Agostino
Me l'aspettavo, signor Sindaco, perché la conosco troppo bene, infatti, stavo per dirle: "Pantera e giungla"!La conosco troppo bene.Sindaco, lei può prendere per il naso qualcun altro, non me: la conosco da troppi anni e non mi "intorta" assolutamente più (né mai mi ha intortato, peraltro), non perché io sia più sveglio di altri, ma perché la conosco. Lei è bravo, astuto, è anche simpatico, soprattutto è molto spregiudicato ed ha una capacità ineffabile di sovvertire la realtà, glielo riconosco: per alcuni i suoi sono difetti, per lei sono doti.Detto questo, chieda al Ministro Amato alcuni numeri: quanti uomini ci manda, quanti mezzi ci manda e quando ce li manda.Noi, poi, andremo dallo psicologo o dallo psicanalista e ci faremo curare (magari a spese del Comune, perché i cittadini che hanno avuto le auto danneggiate a causa di tutti coloro che si combattono nelle strade ogni sera in questa città "eccessivamente tranquilla", un giorno, forse, le chiederanno di tornare a vedere), ma alle nostre coscienze, signor Sindaco, alla nostra percezione della realtà ci pensiamo noi!Lei pensi a darci una città più sicura, a fare meno scoop e a trasformare le troppe parole in qualche fatto.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.
CAROSSA Mario
Non ho chiesto le comunicazioni al Sindaco per tre motivi.Anzitutto, per evitare, ogni lunedì, un ulteriore diritto di tribuna al Sindaco, che non ne ha assolutamente bisogno, visto che, di lui, si parla sempre molto bene su tutti i quotidiani cittadini. Non chiedendo le comunicazioni, quindi, evitavo che il Sindaco facesse un ulteriore spot a suo favore.In secondo luogo, per evitare ciò che temevo (questa volta, però, mi permetto di dire che sono stato superato): mi riferisco alle facili e non corrette ironie, quanto meno all'inizio del suo intervento, su una situazione che il Sindaco continua a banalizzare, citando come percezione di insicurezza decisamente superiore alla vera insicurezza, ai veri danni creati da questa insicurezza.Dico soltanto che non mi aspettavo questa ironia, soprattutto in rispetto delle persone che, la mattina dopo i fatti, si sono ritrovate il parabrezza sfondato dell'auto (che l'assicurazione - le ricordo - non ripaga). Solo per questo motivo: per quei 500 Euro che queste persone si trovano a dover pagare (glielo dico in piemontese, Sindaco, così ci capiamo bene). Credo che quelle persone non si meritassero ironie del genere: si tratta di persone normalissime, che tante, troppe notti non riescono a dormire e che tante, troppe volte, hanno paura, anche soltanto a portare il cane a passeggio (poi non è che non lo facciano, sia chiaro).Ho letto il resoconto del suo giro in una parte della città, Sindaco, e vorrei capire chi ha stilato quella relazione, perché, ad esempio, secondo un giornale cittadino, nei giardini Alimonda lei ha incontrato 3-4 ragazzini, mentre per un altro giornale lei ha incontrato quattro pensionati con i cani.Il terzo motivo per cui non avevo chiesto le comunicazioni è perché non mi sembra corretto, nonostante quello che ha detto lei, che un Consigliere, in cinque minuti, debba cercare di parlare di una situazione tanto grave e di spiegare le proprie idee, quando lei, può, complessivamente, parlare per 35-40 minuti. Mi permetta: non è la stessa cosa della somma dei cinque minuti a disposizione di ogni Consigliere, e lei lo sa persin troppo bene.Per questi motivi non avevo chiesto le comunicazioni, pur essendo molto tentato, perché - vede - quando i giornalisti scrivono che c'è sangue per terra, che ci sono parabrezza spaccati ed altre cose, viene da chiedersi che cosa stia succedendo nella nostra città.Poi, naturalmente, come è sua abitudine, lei continua a dire che la nostra è una situazione normale e tranquilla, in altri momenti ha detto che non siamo certamente a Napoli: vorrei ben vedere! Lei si è sforzato, ha fatto tutto il possibile per avvicinarci sempre di più a Napoli, ma per adesso, fortunatamente, non ci è riuscito. La colpa, naturalmente, non è solo sua, è anche dei suoi predecessori: è riportata equamente con Castellani e compagnia bella.Per tutti questi motivi, non avevo chiesto le comunicazioni.Mi ha causato, però, davvero dispiacere sentire, da parte del Sindaco, un'ironia che questi cittadini non meritavano di ascoltare.Dopodiché, mi permetto di chiedere alcune cose, riallacciandomi a quanto accennato, ad esempio, dal Consigliere Ghiglia, sul discorso delle narcosale.Signor Sindaco, non provi a fare il solito gioco di lanciare la proposta così, en passant, per poi ritrovarci, tra dieci giorni o un mese, qualcuno della sua maggioranza o dei suoi Assessori a portare avanti questa strampalata idea! A questo proposito, mi permetto di dire (ma glielo può dire chiunque) che l'ipotesi di creare narcosale può essere positiva soltanto per i tossici "storici". Per il resto, non porta proprio a nulla, porta soltanto alla questione che, se esistono luoghi in cui ci si può drogare, diventa quasi automatico (in ogni caso, più naturale e più automatico) il fatto che non sia così sbagliato o scorretto farlo.Da cittadino, vorrei chiederle semplicemente una cosa, signor Sindaco: quando andrà a parlare al Ministro Amato, da primo cittadino di Torino, gli dica che Torino ha gli stessi diritti di Napoli (mi permetto di dire, forse di più).La Città di Napoli, nel momento in cui sono accaduti determinati eventi (che, peraltro, sono frequenti), ha ottenuto un aumento delle forze dell'ordine.Le chiedo solo questo: che non si venga a dire che Torino non ne ha bisogno o che, a Torino, non si possono mandare, perché non ci sono disponibilità.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Angeleri.
ANGELERI Antonello
Penso di utilizzare ancor meno dei cinque minuti a disposizione, per dimostrare al Sindaco che non è nostra intenzione - come ho già detto, avendo dibattuto più volte, in quest'Aula, di questi argomenti - strumentalizzare la vicenda della sicurezza, né, tanto meno, agitare le acque.Devo dire che, però, mi ha stupito la risposta disincantata del Sindaco rispetto alla situazione venutasi a creare in questi giorni.Mi auguro che il Sindaco abbia la nostra stessa percezione - e che, da un punto di vista politico, non abbia voluto trasferirci in quest'Aula -, però esiste, non solo da un punto di vista politico - e stasera lo trasferiamo in quest'Aula -, ma proprio all'interno della città, perché è reale, a San Salvario come a Porta Palazzo, come pure in molte altre zone della città; infatti, dagli articoli che leggiamo e dalla raccolta firme di molti cittadini (che penso siano arrivate sul suo tavolo), o si pensa che, improvvisamente, in questa città, i cittadini siano tutti impazziti, oppure questa percezione d'insicurezza esiste realmente ed è anche percepibile, poiché vi è una vera e propria preoccupazione dei cittadini ad uscire, non soltanto la sera, dopo cena (peraltro, mi dispiace per quanto è capitato all'amico Padovan), ma forse anche prima delle ore notturne.Non c'interessa la sua elencazione iniziale, perché, come mi ha ricordato la mia collega Federica Scanderebech, dal 1° al 21 ottobre sono usciti sui giornali 105 articoli, riguardanti le vicende di cui parliamo stasera. Sono sicuro che non facciano bene alla città, però, signor Sindaco, bisogna prendere atto ed evitare che "ci scappi il morto", cioè che su queste vicende non si arrivi a posteriori: questa è la nostra preoccupazione, che vogliamo trasferire in quest'Aula, e non c'interessa neppure lo "sceriffo buono senza pistola", che se ne va per la città a controllare, benché faccia bene e sia nel suo diritto andare a verificare personalmente che cosa stia capitando.Invece, poiché abbiamo quest'opportunità, visto che i Sindaci si recheranno dal Ministro dell'Interno nei prossimi giorni, le chiediamo che vi sia un'unità d'intenti e che le forze politiche - ci mettiamo totalmente a disposizione in questa direzione - facciano una battaglia per la sicurezza della nostra città; quindi, vogliamo che, invece di parlare continuamente, in quest'Aula, di fenomeni che purtroppo continuano a capitare, si possa in qualche modo intervenire.Prima, ad esempio, parlavo con il Consigliere Buttiglione di quel progetto di legge - fermo -, presentato dai Senatori Buttiglione ed Eufemi, riguardante un utilizzo del Corpo dei Vigili Urbani a livello nazionale, che, benché essi si adoperino già moltissimo, consentirebbe loro una maggiore libertà d'azione; quindi, le chiedo di guardare con attenzione a questo progetto di legge che è stato presentato.Penso che si tratti d'interventi concreti, che, insieme all'unità della politica e delle forze politiche, possano contribuire a dare la sensazione ai cittadini che, se non altro, si sta cercando realmente d'intervenire sui temi da lei stesso richiamati; quindi, non si tratta della questione delle dieci Alfa 159 che il Governo ci ha prima promesso, facendo poi retromarcia, però è anche quello, perché, se ci lamentiamo e i cittadini percepiscono che la Polizia ed i Carabinieri, alla fine, non riescono ad intervenire, dobbiamo anche dar loro una mano e dotarli degli strumenti adeguati.Pertanto, la nostra richiesta va in questa direzione, a testimonianza - ribadisco - che non vogliamo assolutamente strumentalizzare un problema che - penso - interessa i cittadini, al di là della propria appartenenza politica.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cantore.
CANTORE Daniele
Signor Sindaco, siamo consapevoli che, di fatto, queste comunicazioni non servano tanto all'opposizione, quanto piuttosto a lei, per spiegare le sue iniziative e la sua operatività nel campo della sicurezza.Però, riferendomi a quanto è stato detto in Conferenza dei Capigruppo, se mi permette, devo dire che mi pare eccessivo il fatto di ritenere che il problema della sicurezza sia alimentato ogni settimana dall'opposizione o dagli organi d'informazione - non l'ha detto lei, bensì alcuni Capigruppo della maggioranza - ed ancora che, dopo le sue interviste sugli organi d'informazione, sono stati intervistati anche alcuni cittadini, i quali la pensano diversamente da lei ed hanno altresì una percezione diversa, probabilmente perché hanno pure vissuto una situazione d'insicurezza, esistente all'interno della città.Quindi, penso che il problema debba essere affrontato.Certamente, abbiamo incominciato un percorso con la Giunta, in Conferenza dei Capigruppo, per approfondire tali problemi in un ambito più limitato, ma i risultati non vi sono ancora, e, certamente, ciò non basta, nel momento in cui esistano situazioni tanto difficili all'interno della città.Quando ho letto sui giornali dei suoi blitz notturni - le lancio una provocazione -, ho pensato che fosse "scattato" il "metodo Carpanini", ma desidero spiegarmi meglio, poiché una Città vive anche di memoria storica.Penso che, in quest'Aula, sia la maggioranza sia l'opposizione non possano fare a meno di riconoscere all'allora Vicesindaco di essersi impegnato molto seriamente sul problema della sicurezza, con un impegno quotidiano, quasi al limite della "paranoia" (se mi permettete, tra virgolette, ma in senso positivo); inoltre, signor Sindaco, fu il primo a riconoscere in quest'Aula ciò che lei ha detto stasera: il problema della sicurezza non è né di destra, né di sinistra, né di centro, perché è un problema vissuto dalla città e sul quale le forze politiche devono confrontarsi.Non si tratta della nostra percezione, perché i dati che ci arrivano indicano una città che vive nell'insicurezza. Certamente, lei potrà anche obiettare che sia soprattutto una questione di percezione e poca realtà, come ha detto, girando quella notte all'interno della città, ma a noi risultano altri dati.Al di là di questa polemica, che potremmo riprodurre in ogni Consiglio Comunale e diventerebbe un teatro - non mi piacerebbe, perché potrebbe far piacere se uscissimo sui giornali, o se vi fosse una vetrina, ma oggi il problema è un altro -, vorrei sapere se, veramente, di fronte a quella che a qualcuno non piace chiamare "emergenza", comunque, di fronte a questa situazione seria della sicurezza all'interno della città, lei ha intenzione d'instaurare il "metodo Carpanini"; cioè, vorrei sapere se il suo Assessore, il quale sta già lavorando in quella direzione, avrà maggiori risorse e poteri per riuscire ad incidere, per quanto possiamo, su quanto di nostra competenza, quindi, sul Corpo di Polizia Municipale, e per sollecitare le Forze dell'Ordine ad essere ancora più incisive.A tale proposito, signor Sindaco, vorrei chiarire una questione, che non so da chi le sia stata riferita, perché ci teniamo a precisare che riconosciamo l'impegno delle Forze dell'Ordine e del Corpo di Polizia Municipale, aspetto sul quale non vorrei che vi fossero fraintendimenti, poiché non è così, in quanto stanno facendo il proprio dovere e, in alcuni casi, anche senza gli strumenti e l'attrezzatura necessaria.Per esemplificare, abbiamo scoperto che il suo Assessore Borgogno sta munendo alcuni agenti della Polizia Municipale del giubbotto antiproiettile e dei guanti antitaglio; forse, le sembrerà banale, ma la mia domanda è del tutto spontanea: non ci si sarebbe potuto pensare prima? Peraltro, esistono anche altre armi, come il manganello, che possono dissuadere, sebbene sappia che, su quest'ultimo, esistono contestazioni anche da parte del Ministero, però, ci vuole un impegno preciso.Inoltre, già un mese fa, lei ci ha detto che avrebbe avuto un incontro con il Sindaco Moratti, sui problemi di Torino e di Milano, con il Ministro Amato, ma adesso ho capito che si tratta di un incontro con i Sindaci delle città metropolitane.Riprendo una sua affermazione, che apprezzammo e che ritengo forte, rivolta in Aula al Consigliere Buquicchio sulla polemica Expo 2015: "Prediligo gli interessi della mia città agli interessi di schieramento". Siamo interessati alla situazione nazionale (lei potrà dirmi che Milano è governata dalla Casa delle Libertà, ma poco mi importa, per non dire nulla, per rispetto nei confronti di questa città e dell'attuale governo di Milano), ma le chiedo di essere conseguente e di battere i pugni, perché a noi interessa un impegno preciso del Ministro Amato su Torino! Se poi ci sarà anche per le altre città, ben venga, ma ci interessa l'impegno su Torino.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Buquicchio.
BUQUICCHIO Andrea
Relativamente a questo argomento, tutti sanno che per l'Italia dei Valori, a prescindere da dove sieda (e quindi questo è da ritenere un discorso avulso dal ruolo di maggioranza o di minoranza, ma è una esigenza contenuta nel DNA del partito stesso), l'ordine e la sicurezza sono ai primi posti nella graduatoria degli interessi.Vorrei dirimere una questione. Tutti siamo d'accordo nel dire che l'ordine e la sicurezza non riguardano la destra o la sinistra, perché non è una questione di colori. È vero che l'interesse, ovviamente, sia di tutti, soprattutto di chi governa, ma è anche vero che c'è un diverso approccio alla risoluzione del problema. C'è chi vede una maggior presenza di forze dell'ordine come fumo negli occhi e chi, invece, ritiene che per la risoluzione dei problemi più spiccioli, più immediati, quelli che la popolazione percepisce maggiormente e che creano la percezione di disagio, tale implemento occorra. Per cui, se queste risultano insufficienti, è necessario adoperarsi in modo concreto per ritornare a valori numerici adeguati.Sul discorso del valore qualitativo, nessuno (almeno noi) mette in dubbio la qualità delle attuali forze dell'ordine: Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale, Guardia di Finanza, eccetera. Sul territorio, però, numericamente, le forze dell'ordine sono insufficienti e, se è vero che quanto avviene, possa essere fisiologico per una metropoli come Torino, è anche vero (mi permetto di dirlo da medico) che la fisiologia, in assenza quindi di patologia, non escluda, tante volte, dei disagi e che, quindi, occorra adoperarsi per alleviarli.Ritorno al concetto precedente per dirimere il problema sulla questione destra/sinistra. La questione in oggetto deve riguardare tutti (destra e sinistra) e soprattutto chi governa. La differenza qual è? Molte forze, non necessariamente di destra o di sinistra - perché noi non siamo sicuramente una forza di destra - accanto a tutti gli strumenti voluti da altre forze politiche del centrosinistra, che si basano essenzialmente sull'integrazione, ritengono che questi strumenti non siano sufficienti. E mi sentirei di riferirmi a quanto detto da Zagrebelsky sulla interazione, perché nell'articolo stupendo che ha scritto tra sabato e domenica ha detto che integrazione ha qualcosa di razzistico, perché significa voler fagocitare e inglobare, quindi annullare, mentre interazione significa qualcosa di diverso, ossia creare - nel discorso del multiculturalismo in generale - una nuova cultura che nasca dall'incontro di più culture.In Regione, stamattina, è stata fatta un'audizione sulla Legge Regionale 344, presentata il 18 ottobre e ne sono state interessate tutte le parti sociali. In questa legge, si parla poco di questioni concrete, ma soprattutto dell'attivazione di strumenti per la crescita della cooperazione tecnico-operativa, di progetti per migliorare la convivenza a livello sociale. Sono concetti essenziali (quindi chiederei di non travisare il senso delle mie parole) che, siccome richiedono medio e lungo termine, necessitano anche di strumenti immediati, come l'implemento delle forze dell'ordine.Il mio auspicio è che il Sindaco, o chi per lui, sappia ottenere questo implemento numerico delle forze dell'ordine in modo forte e autorevole, pretendendo e ottenendo ciò che è giusto per la città di Torino.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bonino.
BONINO Gian Luigi
Credo che la relazione del Sindaco abbia centrato un po' il problema che stiamo vivendo in questi giorni, senza voler minimizzare quello della sicurezza nella nostra città, ma anche cercando di riferire (almeno nella discussione in quest'Aula), in modo corretto, il livello di sicurezza che si vive a Torino. Certamente, dobbiamo confrontarci con le richieste dei nostri cittadini, ma non vi sono i morti ammazzati di mafia, 'ndrangheta o camorra come a Napoli o da altre parti; qui, siamo di fronte a fenomeni completamente diversi.C'è anche, a mio giudizio, signor Sindaco, una differenza fra le varie sicurezze che si vivono. A Napoli si vive una insicurezza o una "sicurezza" concreta, dovuta a un certo sistema mafioso nell'intendere la gestione della criminalità. Da noi, per fortuna, non siamo a questi livelli.Avendo, per molti anni, seguito il filone della sicurezza, non ci sono mai state né da parte delle forze dell'ordine, né del Questore, né del Prefetto, né da parte nostra, segnalazioni di situazioni ad alto rischio. Non siamo all'allarme di primo grado, però è chiaro che c'è una forte percezione di insicurezza.Rammento che, da Assessore alla Polizia Municipale, in una delle solite riunioni che si svolse, mi pare, in Via Cecchi, una signora di una certa età, vedova, che viveva sola, mi disse che amava andare, un paio di giorni alla settimana, a comprarsi la pizza, ma che al negozio, situato a 200 metri da casa sua, non poteva più andare perché la scippavano. Le risposi di denunciare questi scippi, ma, in realtà, in 25 anni, non era mai stata scippata. Da parte di questa signora c'era, invece, una paura derivante dal fatto che, a una certa ora, molte persone di colore stazionavano in quel luogo. Questo è sintomatico di come si percepisca l'insicurezza.Sono rimasto male a sentire parlare il Consigliere Ghiglia di irresponsabilità del Sindaco su questo problema. Credo sia un termine troppo forte, eccessivo, anche al di là della dialettica che può contraddistinguere, in un dibattito su questo argomento, le varie posizioni.È stato detto da molti: non è un problema né della sinistra né della destra, ma è un problema di tutti noi.Credo che in questa fase, al di là del fatto che non dobbiamo sottrarci alle nostre responsabilità, esista nella nostra città, in questo momento, una speculazione che è grave, perché contribuisce ad aumentare il clima e la percezione di insicurezza, tale che non soltanto i cittadini non escono di casa, ma danno così un'immagine negativa della nostra città, dopo tutto quanto abbiamo fatto per le Olimpiadi e quanto ci aspettiamo dalle presenze di turisti nella nostra città.Questa è sicuramente irresponsabilità e io la vedo anche in questo. Bisogna essere misurati nel dare l'esatto significato del livello di sicurezza o di insicurezza, senza sottrarci alle nostre responsabilità di amministratori.Inoltre, questa speculazione non favorisce sicuramente l'operato delle forze dell'ordine che vengono fortemente demotivate.È stato ricordato Carpanini. Tutti lo abbiamo conosciuto e tutti sappiamo quanto si sia dedicato a questo problema; penso che per evitare i richiami del passato suggerirei anche che ci sia la responsabilità delle associazioni, per esempio, quella dei commercianti e degli artigiani che debbono dare una mano in questo senso, cioè nel senso di promuovere la città, perché va contro gli stessi interessi delle categorie che difendono dare stura a questo atteggiamento.Infine, per quanto riguarda l'incontro con il Ministro degli Interni, Amato, credo sia sicuramente necessario l'aumento delle forze dell'ordine, però credo anche molto importanti i progetti a cui lei ha accennato (non mi riferisco alle narcosale, perché avevo capito male quando si è riferito al Parco Stura); credo sia importante avere fondi da mettere a disposizione dei Comuni, perché sia avviata la prevenzione, che ritengo sia la cosa più importante che i Comuni possano fare, perché la repressione, forse, è più un dovere delle forze dell'ordine e del potere centrale che devono amministrare la sicurezza.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Gallo Domenico.
GALLO Domenico
Abbiamo già affrontato questo problema durante le scorse sedute di Consiglio, quindi, francamente, non ho molto da aggiungere, se non ribadire alcune cose; vorrei che la destra portasse avanti con la stessa determinazione altri argomenti e che su questo tema crescesse la consapevolezza che questo problema riguarda tutti e non soltanto una parte delle politica. Non ci sono i beniamini su questa questione, non ci sono coloro che sono tolleranti o intolleranti. Vi prego di finirla su questo tema, veramente!Avete perso tre elezioni su questo tema! Questo è il dato.Ricordo le vecchie amministrazioni, il Castellani 1, il Castellani 2 e il Chiamparino 1, quando portavate avanti con fermezza questa questione e su questa questione siete stati battuti!Con questo non voglio dire che ridimensiono un problema: esiste un problema di ordine pubblico in questa città, il Sindaco l'ha riconosciuto, però credo che il problema dell'ordine pubblico vada affrontato in maniera diversa. Ritengo sia assolutamente inopportuno che su questa questione si getti benzina sul fuoco e cioè che si alimenti un clima di allarmismo che si sta diffondendo a livello di informazione in questi giorni e che produce un'immagine che assolutamente questa città non merita.Non stiamo e non state facendo un bel lavoro, Colleghi del centrodestra!
GHIGLIA Agostino
(Intervento fuori microfono).
GALLO Domenico
Le ricordo, Consigliere Ghiglia, che fino a cinque mesi fa il suo Governo ha lasciato senza benzina le volanti della Polizia! Non è fare polemica, sono dati oggettivi!È brutto che la politica speculi su queste questioni. Credo che il centrodestra stia strumentalizzando il tema dell'ordine pubblico nella nostra città, rendendo a questa città un brutto servizio, spettacolarizzando un tema che andrebbe affrontato con il massimo di fermezza, serietà e senza enfasi.
GHIGLIA Agostino
(Intervento fuori microfono).
GALLO Domenico
Consigliere Ghiglia, non diventerà sindaco su queste questioni!Non diventerà sindaco su questo tema!
GHIGLIA Agostino
(Intervento fuori microfono).
GALLO Domenico
Sto parlando ai Colleghi di un Consigliere!Penso che questo sia un tema...
GHIGLIA Agostino
(Intervento fuori microfono).
GALLO Domenico
Sto parlando. Non l'ho interrotta. Mi faccia parlare!
GHIGLIA Agostino
(Intervento fuori microfono).
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consigliere Gallo, per cortesia! Consigliere Ghiglia!
GALLO Domenico
Va bene. Ed io dico che deve smettere di speculare su questo tema.Credo che il Sindaco...
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consigliere Gallo, mi dedica un attimo di attenzione?Solo per ricordarle di rivolgersi alla Presidenza.
GALLO Domenico
Quando mi rivolgo al Consigliere mi rivolgo anche alla Presidenza. Si può anche citare un Consigliere?
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Certo, però non si rivolga in maniera diretta, perché altrimenti si entra in un dibattito tra due Colleghi che, in realtà, non è di ausilio.
GALLO Domenico
Sto citando un nome, ma non lo sto offendendo!
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non entro nel merito delle considerazioni. Prego.
GALLO Domenico
Credo che il Sindaco abbia fatto bene a recarsi di persona in alcune zone critiche della città. Il Sindaco ha dato ai cittadini un segnale di attenzione, anche per riportare nelle sedi dovute la questione dell'ordine pubblico; giovedì ci sarà l'incontro con il Governo al quale il Sindaco dirà che occorre un potenziamento delle forze dell'ordine anche per questa città.A me sembra che l'Amministrazione Comunale stia facendo la sua parte e credo che l'impegno dell'Assessore competente, l'Assessore Borgogno, stia andando nella giusta direzione. La riqualificazione delle aree, il controllo del territorio, l'impegno dei Vigili Urbani, il coinvolgimento delle Circoscrizioni: questa è l'azione politica di competenza di questa Amministrazione e questo noi stiamo facendo. L'ordine pubblico è materia del Ministero degli Interni, come sanno tutti i Consiglieri. Penso che questo sia importante ribadirlo, per non attribuire responsabilità che non sono della Città.È certamente necessario un potenziamento delle forze dell'ordine; spero che il Sindaco ottenga questo potenziamento giovedì, parlando con il Ministro Amato, ma è necessario dire che anche in questi giorni le forze dell'ordine hanno proceduto ad arresti a raffica, così come gli stessi Vigili Urbani: nessuno sta dormendo su questo tema!Le forze che abbiamo le stiamo utilizzando, penso, nel migliore dei modi e credo anche che l'azione vada diretta non solo contro i pusher, che sono vittime essi stessi di un'operazione molto più grande di loro. Quello che posso dire al Questore e alle forze dell'ordine è di concentrare l'attenzione su chi dirige il traffico della droga, su chi arma gli spacciatori. Questo è un punto e su questo non sento parole che vengono da quella parte verso questo tipo di discorso! Chi dirige il traffico di droga deve essere imprigionato e non solo i manovali, ma anche chi li dirige. Questa è una delle questioni che volevo porre alla vostra attenzione. Credo che stiamo facendo la nostra parte, che magari sarà insufficiente, ma l'impegno che ci siamo dati penso che vada nella direzione giusta.E poi, per quanto riguarda l'irresponsabilità, credo che irresponsabili siano veramente coloro che danno spettacolo su questo argomento. Basta dare spettacolo sui temi dell'ordine pubblico: penso che la cosa migliore da fare sia un impegno comune.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Giorgis.
GIORGIS Andrea
Per la quarta volta in questa tornata amministrativa siamo qui a dibattere in Aula, su richiesta dell'opposizione, sul tema sicurezza e, devo essere sincero, a parte qualche intervento che ho molto apprezzato e che poi richiamerò, mi sembra che significativi passi in avanti non è che se ne siano fatti, anzi.A questo proposito vorrei prima citare solo alcuni dati per rassicurare sul tema della carenza di organico e della sensibilità di questa Amministrazione nel richiedere al Governo centrale che vengano incrementati sia il numero di personale sia la dotazione materiale.Nel 2002, nel 2003, nel 2004 e nel 2006, quindi in questa stessa tornata, abbiamo votato quattro ordini del giorno, l'ultimo dei quali proposto dall'opposizione, che chiedevano al Sindaco e alla Giunta di sollecitare il Governo ad incrementare la dotazione organica e il numero delle risorse materiali.Per non fare torto a nessuno, vorrei ricordare che si tratta di tre ordini del giorno che chiamavano in causa il Governo di centrodestra e l'ultimo del 2006, di circa un mese e mezzo fa, si rivolge al Governo di centrosinistra.Questo solo per dire che è del tutto ovvio, è del tutto scontato e non merita che noi vi dedichiamo tempo, il fatto che richieste di questo tipo vengano avanzate nell'interesse della città.Quindi, mi sembrerebbe inutile tornarvi ancora una volta. Abbiamo quattro ordini del giorno e io confido che il Sindaco, alla prima occasione utile, ripeterà, come ha già fatto in precedenza, questa richiesta.Se vogliamo fare qualche considerazione sullo specifico di quest'oggi, ho molto apprezzato, al di là del tono, un passaggio contenuto nell'intervento del Capogruppo Angeleri, perché ha sottolineato, a differenza di altri interventi, che si tratta di un problema di percezione d'insicurezza. Non ha detto: "Torino è una città insicura", ma "Abbiamo un problema di percezione", e questo mi sembra un passaggio che meriti di essere sottolineato. È veramente facile sia fare dell'ironia, sia della speculazione politica sul tema della sicurezza, perché, semmai qualcuno dovesse, nei confronti di chi sbandiera il tema dell'insicurezza, rispondere: "Ma no, che problema c'è", sarebbe subito messo nella condizione, di fronte al minimo fatto, di essere tacciato come una persona che non presta la dovuta attenzione ai problemi della sicurezza.Il tema è insidioso, perché è ovvio e non richiede, anche in questo caso, nessuna precisazione il fatto che qualsiasi Amministrazione sia preoccupata di garantire ai propri cittadini il massimo di condizione di sicurezza possibile.La domanda che, secondo me, oggi, forse, vale la pena di riproporci è quali siano gli strumenti attraverso i quali noi possiamo, da un lato, introdurre misure amministrative che rendano la città oggettivamente più sicura e, dall'altro, interrogarci su quali siano le misure retoriche, simboliche, gli interventi che affrontano i temi della percezione della sicurezza.Sul primo versante, credo che, se guardiamo gli atti di questa sola tornata amministrativa, riscontriamo - per stare al Consiglio - una sola proposta di mozione, che indicava cinque specifici interventi: illuminazione, disboscamento, telecamere alle fermate, controllo sui mezzi GTT, paline SOS ed, eventualmente, recinzione dell'area Stura sud. Vorrei ricordare che questa proposta di mozione veniva dai banchi della maggioranza. Se, poi, guardiamo gli atti della Giunta, ci accorgiamo che gli interventi sono tanti e vanno dalle misure di governo del traffico, all'apertura dei negozi in orari prolungati, a tutta una serie di interventi amministrativi che attengono alle specifiche competenze amministrative del livello Ente Locale.In merito all'altro tema, cioè, la percezione dell'insicurezza (quindi, non misure per la sicurezza, queste ci sono state), fino ad oggi questo cambiamento di atteggiamento dell'opposizione, che era stato tanto dichiarato da alcuni illustri esponenti (che - sono contento - rivestono nuove cariche istituzionali), non si è verificato, perché una proposta concreta che sia una, non l'ho ancora vista, non l'ho ancora sentita! Non mi sembra che dall'opposizione sia giunta una misura concreta. Non siamo qua a discutere di una maggioranza sorda a proposte puntuali. Io queste proposte puntuali, che rientrino nella nostra competenza, non le ho ancora sentite! Ho, invece, presente molte misure amministrative adottate sempre con la preoccupazione di aumentare la vivibilità della città e, quindi, aumentare anche l'oggettiva sicurezza e tutte le misure che riguardano il Settore Commercio (illuminazione, turismo e attrazioni), hanno sempre, come prospettiva, quella di aumentare la qualità della vita e, quindi, anche la percezione della sicurezza.Sull'altro versante, invece, quello della percezione - come ricordava bene il Consigliere Angeleri -, noi possiamo fare qualcosa, ma solo se assumiamo un atteggiamento responsabile e possono fare qualcosa tutti coloro che svolgono, in senso lato, una funzione pubblica, tutti coloro, cioè, che hanno la possibilità di parlare a molti cittadini.Il tema della percezione è serio, serissimo ed a me spiace che si scivoli dal piano della sicurezza a quello della percezione dell'insicurezza e non si prenda in dovuta considerazione come la qualità della vita dei nostri cittadini dipenda anche dal tema percezione.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cassano.Le ricordo che ha fino a 5 minuti per il suo intervento.
CASSANO Luca
Ho promesso all'Assessore che sarei rimasto nei tempi.Noi condividiamo le comunicazioni in Aula del Sindaco e lo scenario dipinto e fotografato sullo stato dell'arte. Abbiamo apprezzato, in questa settimana, anche gli sforzi dell'Assessore Borgogno e manifestato in Conferenza dei Capigruppo in maniera operativa, quindi, in una sede che vedeva anche i Consiglieri dell'opposizione a discuterne e riteniamo che l'operatività di quelle sedi, rispetto alle comunicazioni Aula, sia da verificare nel tempo, ma possa dare i propri frutti.Mi dispiace contraddire alcuni dei Consiglieri che mi hanno preceduto - ad eccezione del Consigliere Buquicchio che, invece, ha distinto - rispetto al fatto che il tema sicurezza unisca destra e sinistra, perché la sicurezza, oggettivamente, non è un tema di destra o di sinistra, ma sono le risposte che la politica e le forze politiche decidono di dare alle stesse che fanno distinguere la destra dalla sinistra. La militarizzazione della città, ad esempio, non ci ha convinto in quest'Aula.Noi abbiamo sentito - e mi riallaccio a quanto diceva il Consigliere Giorgis - poche proposte operative e concrete, a parte quella dei Consiglieri di Forza Italia, che è al vaglio delle Circoscrizioni, in merito alla modifica dell'articolo 2 dello Statuto della Città. Noi e la società tutta oggi, probabilmente, subiamo, in parte, il fallimento delle due Leggi che hanno contraddistinto i cinque anni del Governo precedente, che avrebbero dovuto risolvere e consegnare all'Italia città più sicure, ossia la Fini-Giovanardi e la Bossi-Fini, che sono state per anni identificate ed idealizzate anche come le Leggi che avrebbero consentito alle Città ed ai cittadini di vivere in città più sicure.È indispensabile che l'azione parta da una rimessa in discussione di queste due Leggi a livello nazionale, per poter incidere sulle cause che generano l'insicurezza nelle città. In realtà, nei cinque anni precedenti, anche rispetto alla possibilità di dotare la Città di Torino di più mezzi - il Sindaco ce lo potrà confermare -; noi non c'eravamo, però non ci sembra che l'impegno del precedente Governo sia stato eclatante.Concludo insistendo su un aspetto che il Consigliere Giorgis citava, anche rispetto alla capacità ed alla possibilità che le Amministrazioni, inclusa la nostra, riescano ad insistere sulla riqualificazione dei territori.Torno ad un passaggio del Sindaco su cui siamo molto d'accordo: la restituzione dei cittadini come prima tappa per riconquistare i territori e, quindi, per sottrarre terreno utile e fertile alle organizzazioni, microcriminali o macrocriminali, per continuare a delinquere. Noi non riteniamo che il tema sicurezza non debba essere affrontato in questa sede, ma privilegiamo lo strumento della Conferenza dei Capigruppo per le cose che, appunto, ho detto in precedenza.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
C'è la richiesta di replica da parte del Sindaco e dell'Assessore Borgogno.La parola all'Assessore Borgogno.
BORGOGNO Giuseppe (Assessore)
In queste settimane, dalla discussione che facemmo in Consiglio dopo le vicende del 29 settembre, ho visto, onestamente, crescere due cose. La prima riguarda le azioni di contrasto alla criminalità fatte da tutti (Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili Urbani) in forma coordinata e questa non è una cosa piccola, è un particolare importante, perché non so come andrà l'incontro di questa settimana con il Ministro Amato (spero bene, ovviamente, per la Città); tuttavia, l'essere riusciti sempre, in modo particolare, in questi mesi a coordinare bene il lavoro da parte delle forze dell'ordine tra loro e con i Vigili Urbani finora, a Torino, ha rappresentato un elemento in più a cui credo si debba tenere particolarmente.La seconda è il dialogo con i comitati dei cittadini, con le associazioni dei commercianti e vi assicuro che è una cosa che - almeno, a me è capitato di occuparmene, forse, più di altri - è cresciuta davvero, dalla quale sono uscite anche molte di quelle indicazioni puntuali sugli interventi da fare in varie aree della città.Per entrambe queste ragioni, trovo davvero difficile poter sostenere l'idea che in questa città vivano persone che sono abbandonate. La percezione dell'insicurezza passa attraverso questo particolare: il sentirsi abbandonati, il sentirsi non tutelati.Non nego che esistano problemi e credo anche che debba essere fatta un'azione di contrasto sempre più forte, sempre più mirata, sempre più dettagliata e precisa, però, Torino non è una città nella quale chi ci vive possa, in questo momento, sentirsi abbandonato, perlomeno, non da noi, non dalle forze dell'ordine e neanche dal lavoro che facciamo con le forze dell'ordine.Ripeto, questo non cancella, ma è un elemento preciso (e lo dico senza polemica), ma il fatto che poi questo abbandono venga più rappresentato e più sottolineato dagli organi di informazione, soprattutto in alcuni momenti e che le azioni di contrasto, insieme con i fenomeni di microcriminalità sul territorio vengano descritte come una sorta di sfida tipo l'"Ok Corral", lo trovo profondamente negativo e non corrispondente alla realtà. Lo ripeto ancora una volta: non nego affatto che i problemi esistano e che le azioni di contrasto vadano rese sempre più selettive ed efficaci. Però c'è quell'altro aspetto del quale tutti, con senso di responsabilità, dobbiamo tenere conto. Ora, ho detto: quegli interventi, che il Sindaco ha riassunto, nascono anche dal confronto con le Associazioni dei cittadini, dei commercianti e dal confronto con le forze dell'ordine. Alcune azioni sono proprio di nostra competenza. Noi abbiamo avviato un confronto nella Conferenza dei Capigruppo che serve ad ottenere, ad aggiungere e a verificare, a fare un bilancio. Io ci tengo molto. Ricordo di aver proposto io, insieme ad altri, ai Capigruppo, questo confronto! Credo che si debba andare avanti, che lo si debba fare in modo molto aperto, appunto perché non è interesse di nessuno andarsi ad impastoiare in sabbie mobili ideologiche che, su questo argomento, non hanno alcun senso (se non per costruire piccole fortune individuali, ma veramente piccole e un po' miserabili). Credo, quindi, che con quel lavoro si debba andare avanti. Concludo davvero dando soltanto una risposta (adesso non ricordo se fossero il Consigliere Cantore, o il Consigliere Angeleri, a parlarne): non servono poteri speciali ad Assessori e Vigili, né Leggi che garantiscano i supervigili. Serve una Legge. Serve una nuova Legge sulla Polizia locale, perché quella ancora vigente è ormai ventennale. Una Legge aggiornata servirebbe a definire meglio i compiti delle polizie locali oggi, non necessariamente per estenderli, ma per specificarli meglio, perché si tratta di un mestiere che, con il tempo, è diventato più complicato. Serve, quindi, una Legge che lo spieghi meglio, che lo fotografi meglio e che garantisca uno status e una tutela adeguati alla tipologia del lavoro svolto oggi. Niente di più di questo.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Sindaco.
SINDACO
Al di là del mezzo comizio del Consigliere Ghiglia (a cui, peraltro, siamo reciprocamente abituati), credo che un fatto sia importante nella riunione di oggi: se mettiamo insieme gli interventi di maggioranza e di minoranza (dei Consiglieri Angeleri e Cantore, ad esempio, o lo stesso intervento del Consigliere Carossa), mi pare che emerga uno sforzo di sostegno alla Città per avere quel necessario potenziamento in termini di mezzi e di uomini che, sicuramente, è una condizione che può permettere alle forze dell'ordine di fare meglio il proprio lavoro di quanto già non facciano. Ritengo che questa conclusione potrà essere sicuramente utile anche nell'incontro di giovedì anche se, a questo riguardo, vorrei precisare che non c'è niente di peggio che porsi degli obiettivi e poi affermare che non si raggiungono. La riunione di giovedì non serve a declinare delle risorse che attualmente non sono ancora disponibili nel Bilancio della sicurezza, fra diverse città. Bisogna sapere di che cosa si parla. Alcuni di noi si occupano di politica da tempo, pertanto, sappiamo che non c'è niente di più facile che asserire che si debbano tenere più mezzi nella riunione di giovedì. Dato che durante la riunione di giovedì si discuterà di spostare risorse complessivamente intese (che adesso sono in altri capitoli del Bilancio dello Stato) al capitolo sicurezza, non sarà possibile assegnare alle città risorse che ancora non ci sono; quindi, l'unico risultato praticabile giovedì è quello di chiedere al Governo un impegno significativo ad investire più risorse su questo capitolo. E sarà in una fase successiva, quella in cui bisognerà cercare di far sì che queste risorse, se ci saranno, come mi auguro, siano ripartite equamente. È solo per dimensionare bene gli obiettivi, così quando si ridiscuterà di questo argomento in Consiglio Comunale, si potrà valutare attentamente quali saranno stati gli obiettivi raggiunti e quali no. Un altro aspetto tecnico: non c'è contraddizione nel resoconto, Consigliere Carossa! I giardini Alimonda sono quelli ad est di Corso Giulio Cesare. Lì non abbiamo trovato pensionati, ma persone abbastanza giovani che portavano i cani a passeggio. I giardini degli skater(quelli nuovi), invece, sono situati fra Corso Vercelli e Corso Giulio Cesare, quindi, non c'è alcuna contraddizione. Per una semplificazione si tende ad identificarli, ma si tratta di due aree diverse. Ancora una cosa: come è stato detto dai Consiglieri Angeleri, Giorgis e Buquicchio, la percezione non è né ironia, né sottovalutazione. Con il Consigliere Buquicchio, poi, condivido pienamente che la fisiologia non vuol dire che non crei disagio anche nelle malattie, non è che chi ha il raffreddore cronico non stia male. Sta male. È un raffreddore cronico, ma sta male. Diciamo che la percezione non è niente di tutto questo. Anzi, ho detto che è ancora più insidioso perché può incidere sui comportamenti e, quindi, può creare un meccanismo che alimenta la spirale della percezione medesima. Attenzione, però, perché, proprio in virtù del fatto che si tratti di un fenomeno comunicativo, si presta ad essere facilmente utilizzata. Ho usato un'espressione precisa: è un campo. Non ho detto che sia colpa dei media e del centrodestra. Ho detto che è un campo fertile per la politica e per la comunicazione. E su questo sfido chiunque a negare che sia così, perché, essendo un argomento che tocca da vicino la sensibilità dei cittadini, è un campo fertile e, quindi, bisogna stare attenti a come lo si gestisce perché c'è il rischio di ingenerare un effetto "controintuitivo" che nega i presupposti dai quali è partito. Solo questo. Peraltro (e concludo), non ho detto niente di più e niente di meno (e a questo rimando) di due ottime interviste fatte dal Questore, dottor Berrettoni, una settimana fa e dal Comandante dei Carabinieri, Colonnello De Vita, che hanno espresso esattamente questo concetto; quindi, se non sono stati ironici, se non hanno sottovalutato loro, nemmeno io ritengo di essere stato ironico, di avere sottovalutato i cittadini che hanno avuto dei danni e di aver, diciamo, sottovalutato, in generale, il problema della sicurezza. In ultimo ci tengo a sottolineare che continuerò a fare queste visite "a sorpresa", perché voglio verificare se, effettivamente, la situazione è quella che abbiamo trovato l'altra notte. Estendo l'invito: non ho nessuna difficoltà ad avvertire poche ore prima, così come farò con i mezzi di comunicazione scritta per evitare il cordone di tele-operatori (come abbiamo fatto venerdì) , i Capigruppo che vorranno unirsi, in modo tale che la visita possa essere corale e si possa così verificare meglio, tutti insieme, la reale situazione delle zone in oggetto.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Dichiaro concluse le comunicazioni del Sindaco.
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