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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Novembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 37
ORDINE DEL GIORNO 2006-07465
SPERIMENTAZIONE DELLA CIRCONCISIONE RITUALE AI MINORENNI.
Interventi
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di ordine del giorno n. mecc. 200607465/02, presentata in data 16 ottobre 2006, avente per oggetto:"Sperimentazione della circoncisione rituale ai minorenni"Il Consiglio Comunale di Torino,PRESO ATTOche la Regione Piemonte ha recentemente avviato un programma sperimentale che, attraverso lo stanziamento di 120.000 Euro, sostiene la pratica della circoncisione rituale su minorenni; CONSIDERATO CHE- è riscontrato come le mutilazioni genitali, in quanto violazioni dell'integrità fisica di minori inconsapevoli, possano avere gravi conseguenze psicologiche e fisiche su chi le subisce;- le mutilazioni genitali, quando non sono scientificamente determinate da patologie fisiche, non giustificano un intervento a spese del Servizio Sanitario pubblico;- compito delle Istituzioni sia quello di intervenire in ogni modo nella tutela dei diritti umani, in particolare nei confronti dei minori;CONSTATATOche la maggior parte dei medici in servizio presso l'Ospedale Infantile Regina Margherita, avvalendosi del diritto all'obiezione di coscienza, si è rifiutata di praticare interventi di circoncisione rituale;IMPEGNAIl Sindaco e la Giunta ad intervenire presso la Regione Piemonte affinché sospenda il programma di sperimentazione della circoncisione rituale sui minori.Sono intervenuti, oltre al Presidente Castronovo, i Consiglieri Ravello, Silvestrini, Carossa, Ventriglia, Grimaldi, Gallo Domenico, Zanolini e Cantore.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
Qualcuno ricorderà sicuramente - mi spiace dovermi ripetere - la discussione avvenuta nel corso della riunione della IV Commissione e della Commissione Pari Opportunità. A nostro avviso, si tratta di un argomento di particolare rilevanza, per cui riteniamo opportuno e non improprio discuterne nuovamente in questa sede.Questa proposta di mozione chiede un intervento da parte dell'Amministrazione affinché la Regione Piemonte sospenda il programma di sperimentazione della circoncisione rituale ai minorenni, finanziato con circa 120.000 Euro.Come sicuramente saprete, risale a poco tempo fa l'iniziativa portata avanti dalla Regione Piemonte che prevede che a 300 bambini di religione musulmana o, meglio (visto che si parla di lattanti), alle famiglie di 300 bambini di religione musulmana venga concesso di poter effettuare un intervento di circoncisione a carico del Servizio Sanitario pubblico.Credo sia abbastanza logico osservare che, a fronte di un deficit annuo per la Sanità regionale pari a circa 340 milioni di Euro, una spesa impropria di 120.000 Euro sia come una goccia nel mare. Riteniamo, però - e la maggioranza di noi si troverà d'accordo -, opportuno intervenire per limitare, quanto più possibile, le spese spesso folli della Sanità regionale. In questo senso, partire da una spesa che riteniamo superflua (sebbene piccola in confronto al grande deficit a cui ho fatto riferimento poco fa) crediamo possa rappresentare, quanto meno, un buon segnale per la cittadinanza e gli utenti.In particolare, questi 120.000 Euro sono stati stanziati per un'iniziativa che coinvolgerà 300 bambini, che subiranno questo intervento sulla base di valutazioni non patologiche, ma religiose, a fronte di un tempo di attesa - dalle informazioni in nostro possesso -, per i bambini che necessitano di interventi analoghi, pari a circa 4 mesi.È doveroso, inoltre, osservare anche che, secondo quanto riferito dal Commissario D'Innocenzo, su 21 medici, solo 4 hanno aderito a questo progetto. A nostro avviso, ciò evidenzia un sentimento di malessere da parte dello stesso personale medico coinvolto in questa sperimentazione.L'ultima osservazione, che credo sia doverosa, riguarda il fatto che risalgono a poco tempo fa le richieste avanzate da associazioni di genitori e pediatri per ottenere un sostegno pubblico per procedere alla vaccinazione per prevenire i virus derivanti dallo pneumococco. Vorrei fornirvi un dato, a nostro avviso significativo: la cifra spesa per gli interventi di circoncisione rituale sarebbe, all'incirca, la cifra necessaria a garantire la vaccinazione gratuita per prevenire i virus derivanti dallo pneumococco a circa 1.500 bambini.A fronte dei dati che vi abbiamo testé fornito, crediamo sia ancor più ragionevole chiedere un autorevole intervento del Sindaco e della Città di Torino per fare in modo che la Regione ritiri un provvedimento basato esclusivamente su principi e valutazioni religiose, che, di fatto, discrimina la cittadinanza, che, invece, ne potrebbe usufruire per ragioni patologiche.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Silvestrini.
SILVESTRINI Maria Teresa
Intervengo come Presidente della IV Commissione, nel corso della quale è stata discussa la proposta di ordine del giorno del Gruppo di Alleanza Nazionale. In Commissione, si è rilevato come la proposta di ordine del giorno non possa essere condivisa per questo motivo: si parla di mutilazioni genitali e la dottoressa D'Innocenzo, come altri Colleghi, ha fatto notare che la circoncisione non comporta una mutilazione genitale.L'altro aspetto è legato al fatto che la stessa proposta di ordine del giorno afferma che la maggior parte dei medici si è avvalsa del diritto all'obiezione di coscienza, mentre è stato verificato che si trattava di un intervento per il quale vi era una scarsa adesione dei medici, non dovuta ad una non condivisione del progetto, ma ad un sovraccarico di lavoro, che i medici hanno normalmente.Vorrei far notare che questo progetto è sperimentale, coinvolgerà circa 300 bambini ed è stato definito dalla dottoressa D'Innocenzo e dal dottor Santucci di "salute pubblica", per cui non riteniamo di poter condividere la proposta di ordine del giorno del Gruppo di Alleanza Nazionale, mentre è certamente condivisibile l'opzione di laicismo che, in questa Sala, oggi, hanno espresso.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Carossa.
CAROSSA Mario
Ho ascoltato le affermazioni del Consigliere Silvestrini e mi sembra strano che la maggioranza condivida quanto testé detto, perché, in primo luogo, un intervento del genere, nei Paesi di appartenenza di queste persone, non viene fatto a carico del servizio sanitario pubblico e, in secondo luogo, si è ripetuto diverse volte che la questione religiosa non deve entrare nel discorso e, in questo caso, si tratta solo di una questione religiosa.Mi chiedo come possiamo condividere questo provvedimento, che la Regione Piemonte ha deciso di adottare, e non sono d'accordo con il Consigliere Ravello quando afferma che la cifra può essere considerata minimale. Certo, rispetto ad altri casi, può esserlo, ma si tratta comunque di 120.000 Euro e noi dobbiamo pensare agli anziani che ricevono la pensione minima, alle famiglie disagiate, alle famiglie che hanno problemi e che devono pagarsi determinati interventi a livello sanitario, non mi sembra giusto un fatto simile!Mi sembra che venga applicato un concetto stranissimo di identità al contrario, che si vogliano favorire, in qualsiasi modo, gli extracomunitari, le persone di religione islamica, basta che siano musulmani! Vengono favoriti a discapito dei cittadini italiani, ci si inventa qualsiasi cosa a favore delle persone che provengono dall'estero e, poi, si passa sopra alle questioni religiose, si ignora tutto, basta che si regalino i pochi soldi che abbiamo ad altre persone.Non è un discorso legato al bisogno, perché non riguarda delle persone che, magari, muoiono di fame o che scappano dal loro Paese per motivi politici o quant'altro, questo discorso riguarda una pratica prevista dalla loro religione. E sottolineo nuovamente che, nei loro Paesi, questa non viene effettuata a carico del servizio sanitario (naturalmente, laddove esista, é pacifico).Mi dispiace che, anche in una situazione simile, quest'Aula si dimostri assolutamente sorda a questi particolari, soprattutto al fatto che qualsiasi provvedimento provenga dai Colleghi di Alleanza Nazionale, in questo caso, deve essere assolutamente cassato.Capisco che, in questo momento, qualcuno abbia fretta di tornare a casa, ma è proprio per questo che, invece, rimarremo qui a discutere di questi argomenti, perché non possono continuare a passare sempre sotto silenzio questi soprusi nei confronti dei cittadini italiani.Personalmente, sto cominciando a comprendere come, effettivamente, pensate di tutelare i vostri elettori e questo mi preoccupa. Dovremmo diffondere a gran voce il modo in cui volete tutelare i vostri elettori, che, vi ricordo, per adesso non sono ancora extracomunitari! Un domani - spero di no -, magari, lo saranno, ma voi vi state portando avanti con il lavoro!Vorrei terminare il mio intervento ringraziando il Presidente, che è stato decisamente cortese e paziente, e i Colleghi che mi hanno ascoltato.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ventriglia.
VENTRIGLIA Ferdinando
Come si può notare, questo argomento, a dispetto di quanto detto dal Consigliere Carossa, può interessare.Sono abbastanza dispiaciuto, però, che alcuni Colleghi (come il Consigliere Silvestrini) se la cavino facendo riferimento a qualche imprecisione, di cui, inevitabilmente, sono venati tutti i documenti di carattere politico, o, peggio ancora, appiccicando etichette più o meno improvvisate. Infatti, personalmente, più che una posizione superficialmente laicista (come l'ha voluta definire il Consigliere Silvestrini), la definirei, invece, una posizione tranquillamente liberale, perché non si impedisce ad alcuno l'esercizio delle proprie forme di culto, pur essendo molto distanti dalla nostra cultura e - mi permetto di dire - anche al limite, magari non il caso che stiamo trattando ora, ma, per esempio, per quanto riguarda le donne, perché vanno a confliggere con la nostra cultura, con la nostra visione del mondo e dei diritti della donna.In realtà, quindi, non si vuole assolutamente negare l'esercizio di queste forme culturali, ma non riteniamo che lo Stato debba, in qualche maniera, riconoscerle come garantite a carico del pubblico.Non si tratta, quindi, di una posizione laicista, ma laica e assolutamente liberale, e stupisce, invece, che vi sia un laicismo di sinistra - quello sì - a corrente alternata, perché, poi, quando si tratta di aspetti o forme della nostra tradizione cattolica o culturale in generale, c'è sempre la levata di scudi; quando si tratta del crocifisso nelle scuole, della recita di Natale o di qualsiasi manifestazione pubblica, c'è la difesa della laicità dello Stato.Per una volta che si propone la laicità dello Stato verso un'altra comunità religiosa che non è quella cattolica maggioritaria, troviamo un'inedita difesa del sostegno pubblico ad una forma culturale molto specifica e particolare. Vorrei, inoltre, aggiungere che la circoncisione rituale non è una novità introdotta dagli islamici in questo Paese. Per esempio, c'è una popolazione di religione ebraica che la pratica da secoli e non si è mai posto un problema di questo genere, perché, in una visione liberale e corretta dei rapporti tra società e religione, ognuno è libero di praticare la propria religione nei limiti del diritto costituzionalmente riconosciuto e della legge italiana, senza chiedere agli altri che si facciano carico di costi connessi a specifiche ritualità. Diversamente, chiederò al Comune di Torino di farsi carico del finanziamento delle cerimonie che si praticano nella chiesa ortodossa dove mi reco ogni domenica, che sono piuttosto elaborate e quindi necessitano di un certo sostegno. O tutti o nessuno! Mi pare strano questo atteggiamento laicista solo quando è in gioco il segno della cultura nazionale e cattolica.Credo che questo Consiglio Comunale non farebbe brutta figura riaffermando, votando la nostra mozione, il principio che ognuno è libero, con i propri strumenti e i propri mezzi, di praticare la propria religione senza chiedere ad altri di farsi carico dei costi connessi, a meno che non sia un puntiglio di carattere squisitamente culturale o politico per il quale, se si va su quel fronte, non si può mettere becco e la laicità dello Stato si rimette in discussione più o meno sottilmente come in questo caso. Se l'aspetto è puramente quantitativo, effettivamente potrebbe essere uno slogan, ma è un dato che fa riflettere: col denaro pubblico speso per la circoncisione, si potrebbero fare delle vaccinazioni, considerando che i microbi non guardano a differenze di religione. Forse sarebbero soldi meglio spesi dallo Stato.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.
GRIMALDI Marco
Credo che tutti i membri della Commissione IV auspicassero che questo dialogo non si ripetesse per più motivi. Il primo è che (rispondo al Consigliere Carossa) i Nuer, i Mejemambetu, i Pigmei Bambuti (i Pigmei della Foresta dell'Ituri), proprio per quello che diceva lei, fanno capo al servizio del sistema nazionale del Congo, dell'ex Zaire e di tutti i Paesi del centro e del nord dell'Africa. Questo, tra l'altro, non è avvenuto negli ultimi tempi e non pensi che questo non abbia comportato anche delle scelte sofferte da parte di quelle comunità, in quanto sono state obbligate a far sì che questo rito non si facesse più nelle proprie case. Come lei sa (per rispondere anche al Consigliere Ventriglia), questo è un discorso di prevenzione, perché la differenza tra un matrimonio civile e un matrimonio laico, non significa che noi non lo paghiamo alla Chiesa in quanto non gli garantiamo un servizio, ma che non stiamo facendo prevenzione. In questo caso stiamo facendo un'opera di prevenzione sanitaria, in quanto preferiamo che quei bambini facciano un'operazione, che è comunque di tipo chirurgico, all'interno di un ospedale.Si è enfatizzata la questione religiosa su due punti. Uno: l'inconsapevolezza dei bambini. Ci dite che noi facciamo i laici a corrente alternata, ma non vorrei che ci dimenticassimo che quasi tutte le religioni fanno un tipo di rito di passaggio, in cui l'inconsapevolezza del bambino c'è. Due: vorrei ricordare che questo non è un rito solo religioso, proprio perché c'è dietro un'antropologia, c'è la storia dell'uomo.La circoncisione in Africa viene praticata a prescindere dalle religioni e, quindi, è un fenomeno culturale, di prevenzione. Tra l'altro, è un dato abbastanza riconosciuto che la circoncisione aumenta la prevenzione dei tumori proprio in quelle zone del corpo e diminuisce i casi di infezione. Quindi, credo che sia compito dell'Amministrazione prevenire alcuni atti che andrebbero contro il diritto di alcuni bambini. Penso che sia un grande atto di laicità e quando parliamo della differenza fra tolleranza e integrazione parliamo proprio di sperimentazioni come questa.
CALGARO Marco (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
La parola al Consigliere Gallo Domenico.
GALLO Domenico
Vorrei ricordare al Consigliere Carossa che si tratta di neonati.
CALGARO Marco (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
La parola al Consigliere Zanolini.
ZANOLINI Carlo
Ritengo che questo atto, che attualmente è inteso come atto rituale, sia stato dettato da una precisa esigenza sanitaria, ai vecchi tempi, perché con la circoncisione si evitano moltissime malattie che si trasmettono con gli atti sessuali. Per cui quella che un tempo era esigenza sanitaria, adesso è diventata, probabilmente, un atto rituale, però, in ogni caso, come medico, ritengo che sia ancora un'esigenza di tipo sanitario e anche di salute. Ritengo che se questi bambini, che, in ogni caso, subirebbero la circoncisione per motivi religiosi o di tipo sanitario, non lo facessero a carico del Sistema Sanitario Nazionale, lo farebbero in modo molto meno salutare. Mi ricordo che era stata indagata una persona (non ricordo se fosse un medico, ma penso di no), che eseguiva circoncisioni su un tavolo da cucina. Bisogna garantire un'azione di tipo sanitario nell'ambito dell'ospedale e garantire anche la salute di questi bambini.Personalmente, ritengo che la circoncisione debba essere intesa non come un atto rituale, ma come un atto che salvaguarda gran parte della salute dei maschi, anche di tipo psicofisico. Nelle famiglie miste, ad esempio, c'è l'esigenza di effettuare la circoncisione dei maschi e si creano dei conflitti tra il padre e la madre (magari il padre è di una certa religione e la madre di un'altra) e all'interno della famiglia. Ritengo che permettere che questa operazione venga effettuata negli ospedali pubblici sia un diritto sacrosanto, un diritto di salute. Non condivido, ad esempio, che si debba finanziare a parte questa attività. Secondo me questa dovrebbe essere un'attività normalissima, contemplata dal sistema sanitario senza finanziamenti estranei. La legge che aveva vietato la circoncisione rituale, a mio giudizio, non doveva essere promulgata, perché l'atto della circoncisione, proprio per i motivi che ho detto precedentemente, deve essere inteso come un'azione sanitaria che fa solo del bene ed evita del male ai bambini.
CALGARO Marco (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cantore.
CANTORE Daniele
Abbiamo ragionato su questo ordine del giorno e lo votiamo, perché mi pare che i suggerimenti del Consigliere Zanolini vadano nella direzione del voto e vi spiego perché. Se ci sono delle questioni che riguardano determinate patologie fisiche, è giusto che siano a carico del Servizio Sanitario Nazionale e di quello Regionale e penso che di fronte a queste patologie ci sia l'automatico (mi auguro) intervento da parte dei medici nei confronti dei neonati. Quindi, penso che questo aspetto che riguarda queste patologie sia risolto.Questo è un provvedimento sperimentale ma anche tampone: non si comprende questo esperimento da parte della Regione Piemonte, perché se, come dice il Consigliere Zanolini, sono in aumento queste patologie - allora il Servizio Sanitario Nazionale e quello Regionale devono farsi carico delle spese -, non si deve proseguire con una sperimentazione, ma si deve rientrare negli interventi previsti dal Servizio Sanitario. Peraltro, penso che, di fronte a certe patologie, negli ospedali già avvenga così. Se non avviene così, dobbiamo sollecitare perché questo avvenga.Altra cosa, invece, è fare una sperimentazione che diventi rituale, come è detto nell'ordine del giorno e, di fatto contrasti un principio liberale per il quale ogni cittadino, se questa pratica è rituale, sia libero di scegliere la ritualità o di scegliere alcune "menomazioni" (tra virgolette) rispetto alla propria religione o ad alcune credenze.Ritengo che certamente non risaniamo il Bilancio della Regione con 120.000 Euro, però è importante che vengano risparmiati e che questo ordine del giorno possa essere seguito, se il Consigliere Zanolini e altri tecnici lo condividono, da un ordine del giorno dove si invita ad affrontare patologie mediche; allora penso che questo abbia tutto un altro riferimento e tutto un altro taglio.Invece, questo ordine del giorno penso sia approvabile da tutti, perché comporta un risparmio e soprattutto, forse - uso il condizionale -, una pratica che è sperimentale ma non risolve i problemi, nemmeno quelli che altri Colleghi hanno portato in Aula.
CALGARO Marco (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
Posso replicare come primo firmatario?Come credo sia giusto, ringrazio tutti per aver affrontato... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho chiesto la parola, mi è stata data. Devo flagellarmi e cospargermi il capo di cenere o mettermi in ginocchio sui ceci? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Posso? Perché vedo un movimento...Ringrazio per aver discusso con tanto interesse riguardo a questo argomento.Vi vorrei rassicurare, perché non era intenzione del Gruppo di Alleanza Nazionale porre la questione in termini di "circoncisione sì, circoncisione no".La discussione, a mio avviso, in maniera indebita si è trasformata in un elogio ideologico, culturale e politico alla circoncisione in sé. Non era nostra intenzione spostare la barra del discorso su questo, ma era nostra intenzione evidenziare la criticità di un Sistema Sanitario che, a fronte di richieste motivate da ragioni (come il Consigliere Grimaldi insegna), antropologiche, culturali, storiche e religiose utilizza fondi pubblici della Sanità regionale.Anzi, a fronte del fatto che abbiamo preso atto, anche con soddisfazione, che la circoncisione sarebbe cosa buona e giusta, allora mi chiedo per quale ragione non sia stata cura della maggioranza, che tanto si è accapigliata su questo argomento, proporre un emendamento alla mozione, chiedendo che il Sindaco intervenisse affinché la circoncisione fosse resa obbligatoria su tutti i bambini, visti i pregi di tale sistema!
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Mi scusi, Consigliere Ravello, probabilmente, c'è stato qualche problema nel cambio della Presidenza, perché non si può intervenire due volte sullo stesso argomento.
VENTRIGLIA Ferdinando
Il primo firmatario non interviene due volte?
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Il primo firmatario illustra la mozione.
VENTRIGLIA Ferdinando
E poi non ha diritto a un intervento come tutti i Consiglieri?
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Se interviene come presentatore, non può intervenire un'altra volta sullo stesso argomento.
VENTRIGLIA Ferdinando
No. La prassi nostra era questa, però posso sbagliare.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Sì. Va bene.
VENTRIGLIA Ferdinando
Più che altro, non può dipendere dall'insofferenza dei...
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Siccome alcuni Consiglieri hanno espresso alcune perplessità da questo punto di vista e il Consigliere sta intervenendo a titolo personale e non come presentatore nell'ambito del dibattito, non è strano dal punto di vista della procedura regolamentare. È tutto in regola, quindi, prego i Consiglieri di mantenere l'atteggiamento che hanno tenuto fino adesso.La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
Spero di non aver mancato in questo senso e chiedo scusa se ho abusato della disponibilità della Presidenza.Faccio presente che io ho chiesto la parola e che mi è stata data.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Dicevo che lei non ha abusato per nulla! Ciò è nel suo diritto e quindi è giusto che lei faccia l'intervento a titolo personale.
RAVELLO Roberto Sergio
Allora, concludo ringraziandola ancora, facendo presente che se, come si è verificato, il problema - perché questo è stato il senso delle nostre discussioni - è discutere sui benefici, o meno derivanti da un'operazione come quella della circoncisione, allora, visto che si è tutti convinti in questo senso, chiedo ai miei illustri Colleghi di dare quanto meno il buon esempio.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Zanolini, per dichiarazione di voto.
ZANOLINI Carlo
Raccogliendo alcuni suggerimenti dal Consigliere Cantore, mi asterrò dal votare questa mozione, perché ritengo che il Sistema Sanitario Nazionale debba farsi carico indipendentemente da finanziamenti ad hoc. Ricordo che questa possibilità è stata tolta al Sistema Sanitario Nazionale da un Governo di centrodestra.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Se al termine del dibattito, qualche Consigliere vuole fare delle dichiarazioni di voto, sta nella sua autonomia di chiederle.
CANTORE Daniele
(Intervento fuori microfono).
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Mi pare che la Presidenza, da questo punto di vista stia avendo un comportamento corretto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).Ho detto: al termine del dibattito...
CANTORE Daniele
(Intervento fuori microfono).
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Scusi, Consigliere Cantore.
CANTORE Daniele
(Intervento fuori microfono).
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Consigliere Cantore, la invito alla calma.Prima ho detto che al termine del dibattito (in qualunque dibattito, qualunque deliberazione sia oggetto della discussione) i Consiglieri hanno diritto a fare dichiarazioni di voto.Ricordo che le dichiarazioni di voto, però, hanno al massimo la durata di un minuto, dopodiché tolgo la parola.Allora, il Consigliere Carossa ha chiesto di intervenire per una dichiarazione di voto?
VENTRIGLIA Ferdinando
(Intervento fuori microfono).La parola al Consigliere Ventriglia, per un richiamo al Regolamento.
VENTRIGLIA Ferdinando
A parte che, effettivamente, condivido il disagio del Consigliere Cantore, perché non si può permettere che quanto è proposto dalla maggioranza si ascolti in religioso silenzio e quello che propone l'opposizione affronti un fuoco di fila o un atteggiamento di scarsa agibilità democratica proprio dell'Aula. Ma, tolto questo, credo che aiuterebbe anche un maggiore rispetto del Regolamento ed io sono il primo a presentare ai Colleghi le scuse, se prima ho considerato che il Consigliere Ravello, in quanto primo presentatore, avesse diritto all'illustrazione della mozione e poi a un intervento, come tutti gli altri Consiglieri.A me risulta sia così. Posso sbagliare, perché alcuni Colleghi davano segnali di fastidio, quindi probabilmente c'è un errore rispetto al Regolamento. Anche se potrei di nuovo sbagliarmi (quindi aderirò al corso di formazione per Consiglieri Comunali, perché due mandati non mi sono bastati. Prego i Colleghi di primo mandato di farlo anche con molta attenzione al Regolamento; noi abbiamo avuto la scuola del Presidente Marino, che loro non hanno avuto, che era sempre molto attento e ogni giorno ci disciplinava) a me risulta, Presidente, che sulle mozioni in realtà non sia prevista una dichiarazione di voto separata rispetto all'intervento. Cioè, l'intervento sulla mozione assorbe anche la dichiarazione di voto.Lo dico per fare un piacere al mio amico Carossa che così adesso non può più parlare, oppure parla in deroga come ha parlato il Collega Zanolini prima e come parleremo tutti noi. Dico questo, perché credo che magari una maggiore attenzione per il Regolamento, anche rispetto all'episodio della Comunicazione della Collega Scanderebech, unito a un po' più di garbo istituzionale da parte di tutti farebbe forse meglio alla qualità dei nostri lavori.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Proprio perché ritengo corretto quanto detto dal Consigliere Ventriglia e proprio perché ritengo, a questo punto, opportuno che si avvii al più presto il corso di formazione, semplicemente, la possibilità di dichiarazioni di voto sta anche nella discussione su mozioni e ordini del giorno.Uno dei presentatori della proposta di mozione o della proposta di ordine del giorno ha la possibilità di usufruire di 5 minuti per l'illustrazione, dopo di che, se il documento è già stato discusso in Commissione Consiliare Permanente - e questo è il caso -, il Presidente della Commissione nella quale è stato discusso ha 3 minuti per intervenire ed illustrare gli eventuali emendamenti di Commissione - come ha fatto il Consigliere Silvestrini, Presidente della IV Commissione -. Inoltre, ogni Consigliere può intervenire per 3 minuti ed un solo Consigliere per Gruppo dispone di 5 minuti durante i quali illustra gli eventuali emendamenti - non è questo il caso - ed uno dei presentatori può intervenire ancora per 2 minuti.Al termine della trattazione ci sono le dichiarazioni di voto: un Consigliere per Gruppo interviene per un massimo di 2 minuti ed i Consiglieri che esprimono parere difforme rispetto a quello del proprio Capogruppo hanno a disposizione un minuto per illustrare le motivazioni della loro scelta.Detto ciò, le dichiarazioni di voto sulle proposte di ordine del giorno sono legittime in quanto permesse dal Regolamento. In questo senso, il Consigliere Zanolini ha fatto per primo la sua dichiarazione di voto e adesso ha chiesto la parola il Consigliere Carossa. Per gli altri Gruppi la dichiarazione di voto viene espressa dal Capogruppo tranne, ribadisco, nel caso in cui qualcuno non voglia manifestare una posizione diversa da quella del Gruppo e a quel punto avrà anche lui a disposizione un minuto per poter esprimere le sue motivazioni.La parola al Consigliere Carossa.
CAROSSA Mario
Innanzitutto, vorrei dire che voterò favorevolmente a questa proposta di ordine del giorno e nel contempo, Presidente, vorrei ringraziarla per quanto ci ha spiegato.Chiedo, inoltre, ai Colleghi della maggioranza di abituarsi, perché 4 anni e mezzo saranno lunghi e non è che in quest'Aula non si possa più parlare, perché il Sindaco ha ottenuto il 66% dei voti (nemmeno lui si permette di dire una cosa del genere) e continuerò a parlare anche se mi fate le boccacce!
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di ordine del giorno:IL CONSIGLIO COMUNALEprocede alla votazione nei modi di Regolamento.Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, i Consiglieri Angeleri, Buquicchio, Bussola, Buttiglione, Galasso, Ghiglia, Lo Russo, Porcino, Salti, Troiano e Tronzano.Il Presidente dichiara approvato l'ordine del giorno con il seguente risultato:PRESENTI 37ASTENUTI 1e precisamente il Consigliere Zanolini.VOTANTI 36VOTI FAVOREVOLI 8VOTI CONTRARI 28
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