Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200908550/002, presentata in data 30 novembre 2009, avente per oggetto: "Progetto di demolizione scalone del Mazzucchetti al Museo Egizio" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Alfieri. ALFIERI Fiorenzo (Assessore) Il Consigliere Angeleri ha già ricevuto, in anticipo, la mia risposta, comprensiva di alcune illustrazioni, che mi chiede ora di sintetizzare. Siamo di fronte ad una trasformazione, quella del Museo Egizio, veramente molto importante. Non dimentichiamo che si tratta di un progetto di riqualificazione dell'edificio e di completa riorganizzazione del Museo, che richiede un investimento di circa 50 milioni di Euro, coperto per metà dalla Compagnia di San Paolo e per l'altra metà dagli altri soci della Fondazione che sta assolvendo l'incarico di realizzare il progetto. Ricordo che gli altri soci sono il Governo (che contribuisce non economicamente, ma mettendo a disposizione sia l'edificio, sia la collezione), la Regione, la Provincia, la Fondazione CRT e il Comune di Torino, che si distribuiscono il restante 50% dell'onere del progetto. È un progetto molto importante, che raddoppia lo spazio espositivo del museo e che prevede un accesso nella parte che si ricaverà sotto il cortile. I lavori di scavo sono già iniziati: nella sala ipogea, sotto il cortile, il pubblico troverà tutti i servizi necessari e le informazioni; poi, con le scale mobili, si porterà all'ultimo piano del palazzo (che, nel frattempo, sarà stato liberato dalla Galleria Sabauda, che si sposterà nella manica lunga di Palazzo Reale), da dove, scendendo, farà tutto il suo percorso e la sua avventura nell'Antico Egitto, in un contesto molto spettacolare (al gruppo di progettazione, capitanato dall'architetto Isola, fa capo quel Dante Ferretti che ha cambiato completamente l'immagine dello statuario, producendo un effetto molto positivo sul pubblico, triplicato dopo quell'intervento: dunque speriamo che la sua impronta si faccia sentire, poi, in tutto il Museo). Per rendere possibile questo tipo di radicale ripensamento del Museo Egizio, dopo lunghe discussioni interne e dopo il confronto con la Sovrintendenza, i progettisti hanno deciso che questo tipo di riqualificazione non sarebbe stata possibile, soprattutto dal punto di vista degli accessi e dello scorrimento del pubblico (un pubblico che dovrà arrivare a 1 milione di persone all'anno, dopo il 2013, quando si prevede che il progetto sia concluso) e si è reso necessario pensare - e, in futuro, realizzare - la demolizione della parte inferiore dello scalone del Mazzucchetti, progettato nell'800, quando il Collegio dei Nobili progettato da Guarino Guarini e da Michelangelo Garove (che non era stato concluso) è stato completato con un intervento che, all'esterno, imita la parte guariniana (un po' com'è accaduto per il raddoppio del Palazzo Carignano, lì vicino). In questo raddoppio, il Mazzucchetti ha realizzato uno scalone, che è stato criticato ma che, comunque, ha questa rampa finale (che nel progetto viene demolita). L'interpellanza, quindi, ha riaperto una discussione che si era già tenuta anche sui mezzi di stampa. Io, dopo aver acquisito gli elementi e i dati da parte dei progettisti, rispondo al Consigliere interpellante, dicendo che si tratta di una scelta ampiamente meditata, che viene considerata necessaria ed indispensabile per la realizzazione del progetto, in modo particolare per quanto riguarda la sicurezza dei movimenti del pubblico, che tutti ci auguriamo diventi ancora più numeroso di quello attuale. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Ovviamente la risposta dell'Assessore (che ringrazio) non ci soddisfa: pensiamo, infatti, che lo scalone Mazzucchetti, al di là delle polemiche dell'epoca, abbia un suo valore storico. Questo scalone, tra l'altro, era stato progettato per il trasporto delle grandi tele della Galleria Sabauda: non è, quindi, uno scalone che non supporta pesi. Anche considerando i trasporti di una volta, non so fino a che punto reggano le argomentazioni forniteci dall'Assessore in termini di sicurezza. Noi manifestiamo, dunque, la nostra contrarietà, peraltro sottolineata anche all'interno del Consiglio di Amministrazione non da parte di un Collega di partito, ma dall'ex Consigliere regionale Pino Chiezzi, che ha manifestato in maniera ferma la contrarietà a questo tipo di ristrutturazione e alla demolizione conseguente. Chiedo, quindi, all'Assessore, se sia possibile effettuare un sopralluogo con la Commissione, per poterci rendere tutti conto dell'importanza di questa realizzazione. Chiedo, poi, al Presidente del Consiglio (che è il soggetto preposto) che il sopralluogo, a cura della V Commissione Cultura, avvenga in tempi rapidi, cioè subito dopo la pausa natalizia. Ritengo il sopralluogo importante, in quanto permette di renderci conto di che cosa andiamo a distruggere; rispetto a questo, quindi, vorrei che, a cura di tutto il Consiglio Comunale, si possa fare un'ulteriore e più attenta riflessione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola all'Assessore Alfieri, per una breve replica. ALFIERI Fiorenzo (Assessore) Innanzitutto, voglio ricordare che l'edificio è di proprietà dello Stato e che è lo Stato ad aver deciso la demolizione: ovviamente, noi possiamo fare le nostre osservazioni, però tenendo presente che non siamo a casa nostra. In secondo luogo, ricordo che, molto recentemente, i membri della Commissione hanno fatto una visita al Museo Egizio, per vedere di persona i lavori in corso. Certamente se ne può fare un'altra, ma consideriamo che la prima visita della V Commissione è molto recente. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Confermo la mia richiesta, chiedendo se sia possibile invitare al sopralluogo la Sovrintendenza. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Così com'è nostro costume, oltre che obbligo, recepiamo la richiesta avanzata dal Consigliere Angeleri, che trasmetteremo al Presidente della V Commissione, chiedendo al Consigliere di verificare con quest'ultimo il prosieguo della vicenda. L'interpellanza è discussa. |