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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 15 Dicembre 2009 ore 13,00
Paragrafo n. 11
INTERPELLANZA 2009-09005
"INIZIO LAVORI PRESSO L'AREA EX ISVOR" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE CUGUSI IN DATA 4 DICEMBRE 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200909005/002 presentata in
data 4 dicembre 2009, avente per oggetto:
"Inizio lavori presso l'area ex ISVOR"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Viano.

VIANO Mario (Assessore)
L'interpellante, a partire dalla premessa relativa al rilascio del permesso di costruire
per effettuare gli scavi per la futura costruzione di un'autorimessa nell'area ex
ISVOR, sita in Torino tra Via Chiabrera e Via Monti, chiede di sapere: "(…) se la
finalità del permesso di costruire sia propedeutica alla costruzione di un parcheggio
pubblico o privato; se l'area interessata agli scavi, trattandosi di ex area industriale,
sia soggetta ad opere di bonifica ed in caso affermativo dove siano conferite le terre
di scavo; se, vista l'entità dello scavo (circa 10.980 mq), sia stata predisposta idonea
area di cantiere con informazione dei modi e tempi dello stesso ai residenti; se sia
stato presentato un progetto di autorimessa".
Sulla scorta delle note predisposte in proposito dagli Uffici, posso affermare che,
effettivamente, il permesso di costruire risale al 23 luglio 2009 e riguarda la
realizzazione degli scavi per la futura costruzione di un'autorimessa interrata, con
posa di micropali e con accostamento di muro di contenimento controterra in
cemento armato eseguito in opera, in anticipazione al progetto di cui al punto 4
(naturalmente, mi riferisco al progetto di autorimessa, sul quale, poi, entreremo nel
merito).
Per quanto riguarda l'area in oggetto (ex area industriale), l'intervento previsto e le
caratterizzazioni effettuate sono stati valutati positivamente. La nota degli Uffici
dell'Edilizia Privata fa un rinvio alla nota del Settore Ambiente e Territorio a firma
del dirigente ingegner Federico Saporiti, il quale, anche sulla scorta del parere
dell'ARPA (richiamato nello stesso), con una serie di prescrizioni esprime un parere
favorevole circa la sussistenza di quanto previsto ai commi, ovvero delle condizioni
per poter procedere.
Posso dare lettura di questo documento, oppure lo posso consegnare direttamente
all'interpellante, perché contiene tutte le prescrizioni tecniche relative all'esecuzione
dell'opera e alla collaudazione.
Per quanto riguarda le terre, relative all'intervento di scavo eseguito in ottemperanza
al permesso di costruire (che, peraltro, risulta completato), così come indicato nel
progetto presentato per l'autorizzazione ambientale, sono state trasferite in idonea
area industriale. In particolare, si tratta di una porzione dell'area Michelin, che la
stessa società o, comunque, una società collegata ha acquisito dalla società Michelin;
nello specifico, è nella porzione ovest, adiacente a quella che, a suo tempo, fu ceduta
alla società a cui fa capo Auchan e che, recentemente, è stata oggetto di un permesso
di costruire convenzionato per la realizzazione di un'area attrezzata di carattere
industriale e produttivo. I livelli di bonifica e di trattamento delle terre sono state
relazionate all'area e al tipo di uso che veniva fatto di queste terre di scavo.
In particolare - per chiarire le ragioni in termini discorsivi, al di là delle formulazioni
tecniche che sono anche un po' burocratiche -, l'operatore ci ha segnalato come, in
generale, la porzione dell'area Michelin adiacente (con l'accesso da Corso Romania)
abbia una quota di campagna che è significativamente (oltre un metro) inferiore a
quella di Corso Romania. Infatti, queste viabilità extraurbane venivano realizzate con
un riporto significativo, evidentemente per consentire il sottopasso delle reti irrigue,
ma anche per la messa in sicurezza rispetto a qualsiasi fenomeno esondativo. In
generale, attraverso questo riporto, che è funzionale alla migliore esecuzione
dell'opera, si deve produrre un innalzamento del livello di piano campagna finito.
Tutto ciò è espressamente previsto nella proposta di intervento che è stata assentita,
nel senso che il tema dell'area presso cui viene portato il terreno di scavo è una
questione che è stata disciplinata nell'ambito dell'autorizzazione.
Non sono state previste - adesso non vi è una risposta tecnica - particolari modalità,
forme o strumenti di comunicazione, semplicemente perché non sono prescritti e
perché si tratta di attività propedeutiche e non vi è alcuna normativa che li richiede
espressamente.
Nello specifico, sono opere propedeutiche, per quanto significative, ad un intervento
che, in termini strettamente normativi, è del tutto compatibile; si tratta di un'area a
destinazione terziaria (anche al di là di qualsiasi ulteriore intervento di ampliamento
delle destinazioni d'uso possibili), ove operazioni di questo tipo - di totale
demolizione con ricostruzione, dovendo in tal caso rendere gli standard privati
secondo quanto previsto dalla Legge Tognoli e le aree pubbliche secondo quanto
stabilito dallo standard urbanistico - sono comunque dovute.
I progetti che si stanno elaborando contemplano l'utilizzazione del sottosuolo per la
realizzazione di una dotazione importante di parcheggi, stante anche l'indice elevato
di cui fruisce l'area, e gli operatori hanno ritenuto che, in ogni caso, questa
operazione si potesse fare, al di là dell'esito della vicenda specificamente urbanistica.
È chiaro che l'intervento, in caso di assoluta conformità all'attuale disciplina,
potrebbe anche essere attuato con un semplice permesso di costruire e,
evidentemente, l'operatore ha ritenuto che non risultasse una spesa a rischio, ma del
tutto congruente con l'attività che sta mettendo in campo.
Confermo, inoltre, che tutti gli schemi e le elaborazioni preliminari sottoposte
all'esame preliminare dell'Amministrazione contemplano questa ampia dotazione di
parcheggi misti (quindi, pubblici e privati) in sottosuolo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Cugusi.

CUGUSI Vincenzo
Il cantiere occupa un'area vastissima (più di diecimila metri quadrati, con una
profondità di sei-otto metri circa) ed è iniziato senza che venisse fornita alcuna
informazione, perché l'unico cartello affisso riguardava le demolizioni (che, peraltro,
non so se siano avvenute in osservanza alle norme sulla tutela del paesaggio e alle
norme attualmente vigenti in materia di affacci sul Po).
Per quanto riguarda questo scavo propedeutico alla costruzione dell'autorimessa, a
noi non risulta che ci sia un tale progetto e lei ha detto che, al di là della vicenda
urbanistica, in quell'area non può sorgere unicamente un'autorimessa...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Tecnicamente sì, ma su un'area di
diecimila metri quadrati non credo che ci sia la necessità di una sola autorimessa; per
cui il Consiglio Comunale e la Commissione competente devono essere informati su
che cosa "bolle in pentola" realmente in quell'area.
Come lei sa, c'è l'area ISVOR, l'area di Via Correggio e non solo (che non so dove
andranno, magari chiederanno di appiccicarci sopra una bella Variante), per cui quel
territorio sta diventando una specie di triangolo delle Bermuda ed è meglio che tutte
le decisioni vengano spiegate ai residenti e alla Commissione competente, proprio
per capire che cosa sta accadendo. Lei ha detto che quella è un'ex area industriale,
ma, allora, non si capisce se sia necessario fare una ZUT, oppure se il terreno debba
essere bonificato in un certo modo. Tutte queste notizie non sono state comunicate ai
residenti, al di là di un avviso riguardante le demolizioni. Per esempio, mi hanno
riferito che il permesso di costruire, firmato dall'architetto Cortese, del 23 luglio
2009 sia giunto successivamente all'inizio del cantiere, perché pare che il cantiere di
scavo… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non so come sia avvenuto; il fatto
è che i lavori in questo cantiere, nel mese di agosto (quando non c'era nessuno),
iniziavano alle 6.30 del mattino, alzando una notevole quantità di polvere, per cui
sarebbe stato doveroso informare su che cosa avveniva in quel sito.
Non si comprende il motivo per cui il cantiere è fermo e non si portano a termine le
opere propedeutiche a questa fantomatica autorimessa; lei ha detto che,
tecnicamente, può anche sorgere da sola, ma, se, per esempio, diciamo ai proponenti
che non se ne fa nulla dell'edificazione… (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Però, al di là di questo, non sono state neanche ultimate le opere propedeutiche
(quindi, i muri), ed è questo che rende la situazione particolarmente strana.
Vorrei che tutto ciò che riguarda la parte progettuale e di interlocuzione tra i
proponenti, i proprietari dell'area e la Giunta relativamente a quell'area venga
portata a conoscenza della Commissione... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Io lavoravo in Prefettura, nella Commissione di Vigilanza, e controllavo...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Anche la vigilanza sull'operato della
Giunta. Vorrei comprendere che cosa sta succedendo, quindi, se vi sono novità
rispetto a quest'area, è necessario che se ne discuta in Commissione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Sono disponibile ad accogliere la richiesta del Consigliere Cugusi, ma vorrei sapere
se l'Assessore ha qualche controindicazione in merito al rinvio dell'argomento in
Commissione.
La parola all'Assessore Viano.

VIANO Mario (Assessore)
Personalmente non ritengo che vi siano le motivazioni per accogliere questa
richiesta. L'intervento è autorizzato nei limiti del concedibile e, al di là di rilievi che
però devono trovare posto in un riscontro o in una denuncia puntuale che venga
verificata e sanzionata qualora non ci si attenga alle regole, mi sembra che queste
siano pure affermazioni gratuite o, comunque, non fondate su elementi di fatto
comprovati e dimostrati.
Comincio ad essere un po' affaticato da questa routine di retoriche sulla correttezza
dei comportamenti dell'Amministrazione in fatto di edilizia e di urbanistica, per cui,
per quanto mi riguarda, se il Presidente deciderà per un approfondimento di questa
interpellanza in Commissione, io sarò presente, ma ritengo che questo rinvio non sia
necessario.
Nello specifico, circa l'informazione da rendere alla Commissione, è ovvio che vi
provvederemo non appena le condizioni di definizione del progetto saranno mature.
Fino ad allora, c'è un lavoro istruttorio in capo alla Giunta e ai suoi Uffici ed
intendiamo condurlo fino in fondo, per cui non daremo informazioni sullo stato
dell'arte dell'istruttoria, ma lo faremo sull'esito dell'istruttoria; dopodiché, in quella
sede, daremo anche conto del rispetto delle norme in materia di dotazione e dei
carichi di traffico che attengono a quell'area molto vasta.
Da quello che si è intuito anche dalla fase preliminare di comunicazione (su cui si è
intrattenuta ampiamente la Circoscrizione e i vari organismi spontanei che si sono
costituiti), la discussione sarà lunga, approfondita e dettagliata. Sicuramente, ne
discuteremo quando sarà il momento, cioè, per quanto mi riguarda, quando le
condizioni saranno mature per farlo. Al momento, c'è un'attività del tutto legittima,
coerente con la destinazione urbanistica dell'area, che non precostituisce alcun fatto
non compatibile con l'attuale normativa urbanistica e, quindi, mi pare che gli
elementi documentali che sono in grado di fornire dovrebbero essere sufficienti.
Tuttavia, sono nelle vostre mani.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Consigliere Cugusi, a fronte della replica dell'Assessore, ribadisce la richiesta di
rinvio in Commissione?

CUGUSI Vincenzo
Sì, perché, pur non entrando nel merito delle interlocuzioni, non vorrei che, poi,
arrivasse in Commissione un atto compiuto, quindi immodificabile…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Mi pare che le perplessità del Consigliere Cugusi permangano, per cui, essendo
convinto della correttezza dell'azione della Giunta, credo che non ci saranno
problemi nel calendarizzare una riunione in Commissione per affrontare
l'argomento.
Mi auguro che questo approfondimento serva a chiarire tutti i dubbi e le perplessità,
che non sono soltanto di carattere di vigilanza, ma anche di controllo e di verifica
(quindi, competenze che spettano al Consiglio Comunale e ai Consiglieri).
L'interpellanza è discussa per l'Aula.
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