Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200909005/002 presentata in data 4 dicembre 2009, avente per oggetto: "Inizio lavori presso l'area ex ISVOR" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Viano. VIANO Mario (Assessore) L'interpellante, a partire dalla premessa relativa al rilascio del permesso di costruire per effettuare gli scavi per la futura costruzione di un'autorimessa nell'area ex ISVOR, sita in Torino tra Via Chiabrera e Via Monti, chiede di sapere: "(…) se la finalità del permesso di costruire sia propedeutica alla costruzione di un parcheggio pubblico o privato; se l'area interessata agli scavi, trattandosi di ex area industriale, sia soggetta ad opere di bonifica ed in caso affermativo dove siano conferite le terre di scavo; se, vista l'entità dello scavo (circa 10.980 mq), sia stata predisposta idonea area di cantiere con informazione dei modi e tempi dello stesso ai residenti; se sia stato presentato un progetto di autorimessa". Sulla scorta delle note predisposte in proposito dagli Uffici, posso affermare che, effettivamente, il permesso di costruire risale al 23 luglio 2009 e riguarda la realizzazione degli scavi per la futura costruzione di un'autorimessa interrata, con posa di micropali e con accostamento di muro di contenimento controterra in cemento armato eseguito in opera, in anticipazione al progetto di cui al punto 4 (naturalmente, mi riferisco al progetto di autorimessa, sul quale, poi, entreremo nel merito). Per quanto riguarda l'area in oggetto (ex area industriale), l'intervento previsto e le caratterizzazioni effettuate sono stati valutati positivamente. La nota degli Uffici dell'Edilizia Privata fa un rinvio alla nota del Settore Ambiente e Territorio a firma del dirigente ingegner Federico Saporiti, il quale, anche sulla scorta del parere dell'ARPA (richiamato nello stesso), con una serie di prescrizioni esprime un parere favorevole circa la sussistenza di quanto previsto ai commi, ovvero delle condizioni per poter procedere. Posso dare lettura di questo documento, oppure lo posso consegnare direttamente all'interpellante, perché contiene tutte le prescrizioni tecniche relative all'esecuzione dell'opera e alla collaudazione. Per quanto riguarda le terre, relative all'intervento di scavo eseguito in ottemperanza al permesso di costruire (che, peraltro, risulta completato), così come indicato nel progetto presentato per l'autorizzazione ambientale, sono state trasferite in idonea area industriale. In particolare, si tratta di una porzione dell'area Michelin, che la stessa società o, comunque, una società collegata ha acquisito dalla società Michelin; nello specifico, è nella porzione ovest, adiacente a quella che, a suo tempo, fu ceduta alla società a cui fa capo Auchan e che, recentemente, è stata oggetto di un permesso di costruire convenzionato per la realizzazione di un'area attrezzata di carattere industriale e produttivo. I livelli di bonifica e di trattamento delle terre sono state relazionate all'area e al tipo di uso che veniva fatto di queste terre di scavo. In particolare - per chiarire le ragioni in termini discorsivi, al di là delle formulazioni tecniche che sono anche un po' burocratiche -, l'operatore ci ha segnalato come, in generale, la porzione dell'area Michelin adiacente (con l'accesso da Corso Romania) abbia una quota di campagna che è significativamente (oltre un metro) inferiore a quella di Corso Romania. Infatti, queste viabilità extraurbane venivano realizzate con un riporto significativo, evidentemente per consentire il sottopasso delle reti irrigue, ma anche per la messa in sicurezza rispetto a qualsiasi fenomeno esondativo. In generale, attraverso questo riporto, che è funzionale alla migliore esecuzione dell'opera, si deve produrre un innalzamento del livello di piano campagna finito. Tutto ciò è espressamente previsto nella proposta di intervento che è stata assentita, nel senso che il tema dell'area presso cui viene portato il terreno di scavo è una questione che è stata disciplinata nell'ambito dell'autorizzazione. Non sono state previste - adesso non vi è una risposta tecnica - particolari modalità, forme o strumenti di comunicazione, semplicemente perché non sono prescritti e perché si tratta di attività propedeutiche e non vi è alcuna normativa che li richiede espressamente. Nello specifico, sono opere propedeutiche, per quanto significative, ad un intervento che, in termini strettamente normativi, è del tutto compatibile; si tratta di un'area a destinazione terziaria (anche al di là di qualsiasi ulteriore intervento di ampliamento delle destinazioni d'uso possibili), ove operazioni di questo tipo - di totale demolizione con ricostruzione, dovendo in tal caso rendere gli standard privati secondo quanto previsto dalla Legge Tognoli e le aree pubbliche secondo quanto stabilito dallo standard urbanistico - sono comunque dovute. I progetti che si stanno elaborando contemplano l'utilizzazione del sottosuolo per la realizzazione di una dotazione importante di parcheggi, stante anche l'indice elevato di cui fruisce l'area, e gli operatori hanno ritenuto che, in ogni caso, questa operazione si potesse fare, al di là dell'esito della vicenda specificamente urbanistica. È chiaro che l'intervento, in caso di assoluta conformità all'attuale disciplina, potrebbe anche essere attuato con un semplice permesso di costruire e, evidentemente, l'operatore ha ritenuto che non risultasse una spesa a rischio, ma del tutto congruente con l'attività che sta mettendo in campo. Confermo, inoltre, che tutti gli schemi e le elaborazioni preliminari sottoposte all'esame preliminare dell'Amministrazione contemplano questa ampia dotazione di parcheggi misti (quindi, pubblici e privati) in sottosuolo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Cugusi. CUGUSI Vincenzo Il cantiere occupa un'area vastissima (più di diecimila metri quadrati, con una profondità di sei-otto metri circa) ed è iniziato senza che venisse fornita alcuna informazione, perché l'unico cartello affisso riguardava le demolizioni (che, peraltro, non so se siano avvenute in osservanza alle norme sulla tutela del paesaggio e alle norme attualmente vigenti in materia di affacci sul Po). Per quanto riguarda questo scavo propedeutico alla costruzione dell'autorimessa, a noi non risulta che ci sia un tale progetto e lei ha detto che, al di là della vicenda urbanistica, in quell'area non può sorgere unicamente un'autorimessa... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Tecnicamente sì, ma su un'area di diecimila metri quadrati non credo che ci sia la necessità di una sola autorimessa; per cui il Consiglio Comunale e la Commissione competente devono essere informati su che cosa "bolle in pentola" realmente in quell'area. Come lei sa, c'è l'area ISVOR, l'area di Via Correggio e non solo (che non so dove andranno, magari chiederanno di appiccicarci sopra una bella Variante), per cui quel territorio sta diventando una specie di triangolo delle Bermuda ed è meglio che tutte le decisioni vengano spiegate ai residenti e alla Commissione competente, proprio per capire che cosa sta accadendo. Lei ha detto che quella è un'ex area industriale, ma, allora, non si capisce se sia necessario fare una ZUT, oppure se il terreno debba essere bonificato in un certo modo. Tutte queste notizie non sono state comunicate ai residenti, al di là di un avviso riguardante le demolizioni. Per esempio, mi hanno riferito che il permesso di costruire, firmato dall'architetto Cortese, del 23 luglio 2009 sia giunto successivamente all'inizio del cantiere, perché pare che il cantiere di scavo… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non so come sia avvenuto; il fatto è che i lavori in questo cantiere, nel mese di agosto (quando non c'era nessuno), iniziavano alle 6.30 del mattino, alzando una notevole quantità di polvere, per cui sarebbe stato doveroso informare su che cosa avveniva in quel sito. Non si comprende il motivo per cui il cantiere è fermo e non si portano a termine le opere propedeutiche a questa fantomatica autorimessa; lei ha detto che, tecnicamente, può anche sorgere da sola, ma, se, per esempio, diciamo ai proponenti che non se ne fa nulla dell'edificazione… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Però, al di là di questo, non sono state neanche ultimate le opere propedeutiche (quindi, i muri), ed è questo che rende la situazione particolarmente strana. Vorrei che tutto ciò che riguarda la parte progettuale e di interlocuzione tra i proponenti, i proprietari dell'area e la Giunta relativamente a quell'area venga portata a conoscenza della Commissione... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Io lavoravo in Prefettura, nella Commissione di Vigilanza, e controllavo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Anche la vigilanza sull'operato della Giunta. Vorrei comprendere che cosa sta succedendo, quindi, se vi sono novità rispetto a quest'area, è necessario che se ne discuta in Commissione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Sono disponibile ad accogliere la richiesta del Consigliere Cugusi, ma vorrei sapere se l'Assessore ha qualche controindicazione in merito al rinvio dell'argomento in Commissione. La parola all'Assessore Viano. VIANO Mario (Assessore) Personalmente non ritengo che vi siano le motivazioni per accogliere questa richiesta. L'intervento è autorizzato nei limiti del concedibile e, al di là di rilievi che però devono trovare posto in un riscontro o in una denuncia puntuale che venga verificata e sanzionata qualora non ci si attenga alle regole, mi sembra che queste siano pure affermazioni gratuite o, comunque, non fondate su elementi di fatto comprovati e dimostrati. Comincio ad essere un po' affaticato da questa routine di retoriche sulla correttezza dei comportamenti dell'Amministrazione in fatto di edilizia e di urbanistica, per cui, per quanto mi riguarda, se il Presidente deciderà per un approfondimento di questa interpellanza in Commissione, io sarò presente, ma ritengo che questo rinvio non sia necessario. Nello specifico, circa l'informazione da rendere alla Commissione, è ovvio che vi provvederemo non appena le condizioni di definizione del progetto saranno mature. Fino ad allora, c'è un lavoro istruttorio in capo alla Giunta e ai suoi Uffici ed intendiamo condurlo fino in fondo, per cui non daremo informazioni sullo stato dell'arte dell'istruttoria, ma lo faremo sull'esito dell'istruttoria; dopodiché, in quella sede, daremo anche conto del rispetto delle norme in materia di dotazione e dei carichi di traffico che attengono a quell'area molto vasta. Da quello che si è intuito anche dalla fase preliminare di comunicazione (su cui si è intrattenuta ampiamente la Circoscrizione e i vari organismi spontanei che si sono costituiti), la discussione sarà lunga, approfondita e dettagliata. Sicuramente, ne discuteremo quando sarà il momento, cioè, per quanto mi riguarda, quando le condizioni saranno mature per farlo. Al momento, c'è un'attività del tutto legittima, coerente con la destinazione urbanistica dell'area, che non precostituisce alcun fatto non compatibile con l'attuale normativa urbanistica e, quindi, mi pare che gli elementi documentali che sono in grado di fornire dovrebbero essere sufficienti. Tuttavia, sono nelle vostre mani. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Consigliere Cugusi, a fronte della replica dell'Assessore, ribadisce la richiesta di rinvio in Commissione? CUGUSI Vincenzo Sì, perché, pur non entrando nel merito delle interlocuzioni, non vorrei che, poi, arrivasse in Commissione un atto compiuto, quindi immodificabile… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Mi pare che le perplessità del Consigliere Cugusi permangano, per cui, essendo convinto della correttezza dell'azione della Giunta, credo che non ci saranno problemi nel calendarizzare una riunione in Commissione per affrontare l'argomento. Mi auguro che questo approfondimento serva a chiarire tutti i dubbi e le perplessità, che non sono soltanto di carattere di vigilanza, ma anche di controllo e di verifica (quindi, competenze che spettano al Consiglio Comunale e ai Consiglieri). L'interpellanza è discussa per l'Aula. |