Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200908951/002, presentata in data 4 dicembre 2009, avente per oggetto: "Parco Carrara trasformato in discarica a cielo aperto?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Levi. LEVI Marta (Assessore) In risposta al punto 1) dell'interpellanza: l'area in oggetto è di competenza della Circoscrizione 4, che effettua la manutenzione ordinaria del verde pubblico. La Circoscrizione ha comunicato che, durante il periodo estivo, il taglio dell'erba e delle siepi viene fatto periodicamente (più o meno ogni 30/40 giorni) e contemporaneamente si provvede alla pulizia dell'area. Durante il periodo invernale, tra novembre e febbraio, non viene effettuato il taglio dell'erba e conseguentemente l'area tende (come purtroppo anche altre aree in città) a diventare una "discarica" a cielo aperto. L'Ufficio Tecnico della Circoscrizione lo ha spesse volte segnalato all'AMIAT, che, a titolo collaborativo, perché non rientra nelle attività previste dal contratto di servizio con AMIAT, interviene a rimuovere i rifiuti accumulati. Segnala la Circoscrizione che l'ultimo intervento dell'AMIAT risale alla fine di novembre 2009. Rispetto agli altri due punti dell'interpellanza, riporto quanto è stato segnalato in risposta dall'Assessorato dell'Assessore Tricarico. Per quanto riguarda il punto 2), che fa riferimento allo sversamento abusivo di rifiuti ingombranti, la disposizione è sancita dal Decreto Legge 172 del 2008. Posso consegnare all'interpellante i riferimenti legislativi da cui, però, risulta che le disposizioni richiamate nell'interpellanza vigono soltanto per la Regione Campania e per i territori dichiarati in stato di emergenza, ai sensi del combinato disposto di cui agli articoli 2 c1 lettera a) e 5 c1 della Legge 225/92. Dice il settore: "Per quello che ci riguarda, soltanto a valle di una verifica sull'abbandono dei rifiuti citati a cura di un organo accertatore potremmo sapere se l'abbandono è ascrivibile a ignoti o a noti, perché le due fattispecie sono diverse. Se l'abbandono è ascrivibile a soggetti ignoti, è compito della Città - Settore Ciclo Rifiuti o Verde Pubblico, a seconda dei casi - provvedere alla rimozione dei rifiuti abbandonati; nel caso di autori noti, i comportamenti possibili variano a seconda che si tratta di privati cittadini o di ditte, imprese ed enti. Nel caso si tratti di privati cittadini sarà applicabile esclusivamente una sanzione amministrativa a cura dei Vigili Urbani o altro organo accertatore; mentre nel secondo caso - quindi nel caso di ditte o imprese -, oltre alla sanzione amministrativa e all'ordine in questo caso di ripristino della situazione, scatta automaticamente la denuncia penale, cioè la notizia di reato in Procura". Rispetto al punto 3) dell'interpellanza: il Settore Gestione Verde ci riferisce che l'area è in carico alla Circoscrizione e, come ho detto prima, la Circoscrizione interviene per la manutenzione ordinaria del verde e richiede l'intervento di AMIAT per lo sgombero dei rifiuti abbandonati. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele Ringrazio l'Assessore per aver fornito risposte molto precise ed articolate alle richieste avanzate nell'interpellanza. Sono soddisfatto di quanto dichiarato dall'Assessore, ma non sono soddisfatto di quello che avviene in quell'area; noi, che viviamo a Torino e che - in qualità di Consiglieri di territorio - agiamo sulle Circoscrizioni, verifichiamo che in alcune zone, forse più nascoste, le discariche purtroppo ci sono e bisogna intervenire affinché non ve ne siano più, operando sulla base delle modalità e dei tempi stabiliti dagli Uffici. All'incrocio tra Corso Appio Claudio e Via Pietro Cossa, in un'area visibile (è quella che ho illustrato ed ho allegato anche una fotografia) sono state lasciate delle camerette e dei sacchi neri (con il nome della ditta che li ha portati o li ha utilizzati in precedenza) con all'interno delle macerie. Secondo me, soprattutto in queste aree che sono anche più visibili ed accessibili (essendo all'interno di un parco pubblico, che dovrebbe avere un certo decoro), occorre andare a verificare e controllare. Come l'Assessore ha dichiarato, ci sono degli Uffici che sono preposti a questi controlli, per cui si può verificare se si tratta di persone note o ignote. A mio parere, in questo caso si può sicuramente verificare di chi si tratta, perché da alcune tipologie di rifiuti si può risalire alla provenienza, ma non sarebbe giusto perseguire un solo caso. Vorrei ricordare che, il 31 dicembre 2009, la discarica di Basse di Stura chiuderà; si è previsto che, a partire da quella data, molto probabilmente sul territorio cittadino si riverseranno delle "discariche abusive", ma, oggi, pur essendo ancora aperta la discarica, ciò avviene già in diverse Circoscrizioni (non solo nella 4, ma anche nella 6, nella 7, nella 9 e nella 10). È necessario che le squadre preposte al controllo e alla verifica dei rifiuti (non mi riferisco agli Uffici Tecnici, che si occupano della manutenzione ordinaria e straordinaria del Verde Pubblico) agiscano sul territorio, dove si trovano queste discariche cosiddette a "cielo aperto", cioè in quei crocicchi in cui la gente passa e, pur essendo visibile, lascia dei rifiuti sapendo di rimanere impunita. Ad esempio, pur non essendo un demolitore, immagino che sarà stata necessaria almeno un'ora per scaricare tutto quel materiale e non si tratta di una zona accessibile di notte, per cui qualcuno deve aver visto. È vero che occorre anche, come diceva l'Assessore, la collaborazione da parte dei cittadini: se qualcuno assiste ad un fatto del genere, deve avvisare le forze dell'ordine, in modo tale che queste persone sappiano che non rimarranno impunite. Per quanto riguarda il punto 2, provocatoriamente ho citato la disposizione sancita dal Decreto Legge n. 172 del 2008, che riguarda - come ha detto l'Assessore - i rifiuti della Campania; se è stata prevista per la Regione Campania, perché non considerarlo un reato contro l'ambiente e estenderlo alle altre Regioni d'Italia, visto che può avvenire anche altrove? Potremmo farci promotori o, comunque, verificare questo aspetto. La Campania ha rappresentato un caso eccezionale, per il quale è stata prevista questa legge speciale, però è necessario preparare una legge che vada a premiare l'ambiente e punisca coloro che lo deturpano anche nelle altre Regioni che, magari, oggi non sono in sofferenza, ma potrebbero esserlo in futuro, se, a monte, non si interviene per evitarlo. Ringrazio l'Assessore per la risposta - vorrei, poi, avere una copia dei dati che ha fornito - e vorrei che approfondissimo questo argomento, per capire se non si possa ravvisare per quanto riguarda Torino e la regione Piemonte un discorso sanzionatorio, non solo a livello amministrativo, ma anche considerando questi reati penalmente. In caso di reato contro l'ambiente, farebbe sicuramente più paura se venisse considerato penalmente, piuttosto che prevedere solo una sanzione amministrativa (che, poi, non viene quasi mai pagata). Ribadisco, comunque, che sono soddisfatto della sua risposta. Mi piacerebbe - non lo dico per creare un ulteriore passaggio nella VI Commissione, anche perché in seguito ci sarà l'Assessore Tricarico - che si facesse una verifica dei tempi che occorreranno per la rimozione di quanto è stato portato nel Parco Carrara. Purtroppo, devo fare questa richiesta, perché, altrimenti, non potrò capire in quanto tempo verrà effettuata la rimozione di questi rifiuti. Vorrei inviarla in Commissione proprio per comprendere i tempi, le modalità e l'accessibilità da parte degli Uffici per quanto riguarda il discorso della rimozione dei rifiuti ingombranti da quest'area pubblica. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non so se sia utile approfondire questa interpellanza in Commissione (fatto che, comunque, è ancora possibile), perché il problema non è questo, ma capire, insieme agli Assessorati e agli Uffici, come definire una modalità di intervento; infatti, a seguito delle segnalazioni - come, ad esempio, le interpellanze -, grazie soprattutto al contributo dei cittadini, si deve trovare un sistema di relazione tra Assessorato, Uffici Tecnici e Consiglio per arrivare alla verifica e al controllo di quanto effettivamente fatto. Il rinvio in VI Commissione è possibile, non tanto per ridiscutere la questione - perché mi pare che questa vicenda sia stata sufficientemente chiarita, vista anche la dichiarazione di soddisfazione da parte del Consigliere -, ma per avviare una riflessione sulle modalità di controllo e di verifica, che è quanto chiedeva il Consigliere Petrarulo. Il Presidente della VI Commissione è presente, per cui lo invito a calendarizzare una riunione, invitando anche gli Assessori (l'Assessore Tricarico in particolare). PETRARULO Raffaele La mia richiesta è esattamente questa: non si tratta tanto di sapere quando verrà rimosso quel materiale dal Parco Carrara, ma capire che cosa accadrà - visto che questa vicenda ha impegnato sia l'Assessorato che il Consigliere -, per poterlo spiegare anche ai cittadini. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa per l'Aula. Invito il Presidente della VI Commissione a calendarizzare una riunione per discutere questo argomento. |