Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200906493/002, presentata in data 9 ottobre 2009, avente per oggetto: "Il Comune patrocina o finanzia convegni faziosi sulla scuola?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Borgogno. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Il patrocinio era gratuito, senza costi per la Città e negli anni passati era già stato concesso per iniziative che questa rivista faceva. Si tratta di una rivista considerata autorevole, a cui collaborano esperti altrettanto autorevoli, che si occupano del mondo della scuola e della formazione. Il tema non era la Riforma Gelmini, anche se ormai in questo momento sembra un riflesso pavloviano. Ovviamente, se ne è parlato, sono stati fatti vari riferimenti, perché è un tema di attualità, ma, come già negli anni passati, quindi in presenza anche di governi diversi, il tema era lo stato generale del mondo della scuola e della formazione, a cui la rivista - io ho sfogliato anche un po' di annali - ha sempre rivolto un punto di vista critico ed una riflessione a spettro molto ampio lungo tutta la sua esperienza, quindi anche in presenza di proposte di riforma diverse dall'attuale e di governi diversi dall'attuale. D'altra parte, non si può negare che nei confronti di un tema grande come quello della scuola, che riguarda il Paese, ci deve essere il diritto di critica; spero che sia condiviso da tutti, e che questo debba esserci, qualunque sia il governo in carica. Credo anche che sia sbagliato, unicamente per segnare il territorio, agire secondo quel riflesso pavloviano, per cui se il titolare dell'oggetto in questo momento è uno che appartiene a una certa formazione politica, allora qualunque discussione sull'argomento diventa subito di parte. Invece, proprio in quel convegno mi sono permesso di citare l'interpellanza che stiamo discutendo adesso per sostenere che proprio perché esiste la crisi della scuola, così come non ha bisogno di essere utilizzata soltanto a scopi di battaglia politica, allora c'è bisogno di uno sforzo positivo da parte del mondo intellettuale quanto del mondo politico per trovare risposte strutturali e di prospettiva. Ora, è innegabile che ragionare oggi su questo punto significa anche criticare diversi aspetti della riforma che oggi è in atto, perché, a mio modo di vedere, aggrava situazioni che già erano in essere e già segnavano punti di crisi nel mondo della scuola e della formazione. Tuttavia, bisogna interrogarsi al di là degli steccati, al di là della contingenza, perché quella del sistema formativo è una crisi che dura da tanto tempo e che ha vari trascorsi e varie responsabilità nel corso degli anni. E credo sinceramente che sia interesse di tutti cogliere con onestà intellettuale i problemi esistenti, in qualunque momento essi si pongano, perché il tema della scuola riguarda in modo molto forte l'investimento sul futuro della nostra società e sul futuro dei giovani, dei bambini e dei ragazzi che oggi frequentano la scuola e la frequenteranno in futuro. Quindi il senso dell'iniziativa era quello descritto. Per primo ho sottolineato la necessità di superare delle barriere per cercare di ragionare in termini generali su un problema molto serio, quindi l'oggetto non era la Riforma Gelmini. Mi occupo da poco di questo tema, ma ho potuto verificare lì come altrove che tra gli invitati di quel convegno c'erano persone autorevoli che si occupano da anni di problemi della scuola. Quanto, poi, alla presenza citata in interpellanza di ex assessori tra i relatori, immagino che gli organizzatori li abbiano ritenuti persone un po' più informate di altre sull'argomento qui a Torino, e siccome qui a Torino negli anni (spero che continui così) ha fin qui amministrato il centrosinistra, gli ex assessori erano loro e non altri. Però il contenuto di quel convegno davvero era una giornata di riflessione, di studio e di analisi a 360 gradi. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Ritengo si sia trattato di un convegno fazioso, perché di faziosità si può parlare, perché poi mi è stato riferito quanto è stato detto al suo interno. Allora, che ci sia un patrocinio della Città, me lo permetta, non mi vede del tutto favorevole, ma non per una questione legata al fatto che sono della parte opposta e, magari, difendo la Riforma Gelmini, ma perché i soggetti, tra i quali anche lo "stalinista" Saragnese presente a questo convegno, è stato uno dei soggetti con i quali non siamo riusciti a dialogare. Assessore, lo dico di fronte a lei che è persona che sta sempre dall'altra parte, ma con cui, invece, si riesce ad impostare un dialogo. L'atteggiamento dell'opposizione e da parte dell'area del mondo cattolico e delle scuole cattoliche è cambiato anche nei confronti del Comune da quando lei ha questa delega. Quindi non è un caso; non è cambiata la maggioranza in questo Comune. Si tratta di un modo di porsi e di ragionare all'interno delle varie sedi, che sono la Commissione del Comune di Torino, piuttosto che la Commissione che lei presiede e che si dedica proprio con attenzione alle convenzioni che abbiamo in atto, per esempio con la FISM. Allora, quanto volevo innanzitutto sapere è se su questo convegno ci fossero dei finanziamenti, perché questo mi avrebbe turbato sicuramente di più. Ritengo che da parte del Comune ogni libera associazione possa presentare iniziative. Ci mancherebbe! Viviamo in un sistema democratico, poi, proprio noi che recentemente siamo stati attaccati su altri fonti con la violenza, capiamo molto bene le ragioni altrui e siamo per sederci ad un tavolo e ragionare. Quello che dispiace è che in un convegno come questo, già il titolo "La Scuola in Frantumi" fa capire il tenore del dibattito che poi c'è stato internamente e anche della faziosità, perché in quel dibattito non si è tenuto conto di un excursus che il mondo della scuola ha subìto in questi anni, compresi gli anni in cui il centrosinistra ha governato con riforme come quella del Ministro Berlinguer, che hanno per quanto ci riguarda sicuramente danneggiato in maniera quasi irreparabile quel mondo. E allora quello che le chiedo è di fare un po' più di attenzione sui patrocini, perché il timbro del Comune dà una sorta di garanzia ad una associazione che in quella sede ha espresso un suo parere, ma non lo ha fatto con quel modo che è stato rappresentato anche dall'Assessore Saragnese nel momento in cui ha lavorato e ha rappresentato e ha tenuto questa delega in Comune. Tant'è che la storia ha poi dato ragione a noi: l'Assessore Saragnese non è più tra noi e, probabilmente, qualcuno che dialoga di più c'è, con il quale si possa raggiungere un obiettivo che è sempre quello che sta davanti a noi, cioè offrire ai cittadini, in particolare alle famiglie che usufruiscono dei nostri servizi, un lavoro migliore, non solo fatto dalle realtà del Comune e dello Stato, ma in questa Città come sappiamo per storia e per cultura, molto dal mondo cattolico e dal privato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. |