Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200906208/002, presentata in data 1 ottobre 2009, avente per oggetto: "Banco dei pegni" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Gli interpellanti pongono una questione già trattata, così come gli stessi riferiscono, nel gennaio 2009, quando l'Assessore dell'epoca si era assunto l'impegno di riferire agli organi competenti, e così era avvenuto. La questione era stata posta in sede di Comitato Ordine e Sicurezza, dove il Questore vicario aveva riferito che avrebbe intensificato i controlli ma che, in ogni caso, non era stata elevata alcuna denuncia e che, quindi, non vi erano reati da perseguire. Lo stesso impegno è stato profuso dagli agenti di Polizia Municipale, attraverso le competenti Sezioni, compreso il Nucleo di Palazzo Civico, che hanno verificato la situazione, senza aver riscontrato alcun tipo di reato. Il Consigliere chiede, in maniera particolare, quale sia stato o quale sia l'impegno della Polizia Municipale: è evidente che si tratta di competenze che appartengono ad altri e alle quali noi, con i poteri propri della Polizia Municipale, non ci sottraiamo. Ci può certamente essere l'intervento dei Vigili, ma, nel momento in cui rilevano reati, questi devono essere sottoposti all'attenzione di altri organi. Al momento, la situazione è questa. Noi continueremo a sottoporre la questione al Comitato Ordine e Sicurezza, interessando quanto più possibile le forze dell'ordine e, se necessario, anche la Magistratura. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Goffi. GOFFI Alberto Assessore, io sono rispettoso del suo ruolo istituzionale, ma credo che qualcosa, qui, non funzioni: o tutti noi vediamo un film diverso da quello che vedono i Vigili e la Polizia, oppure qualcuno non la dice proprio giusta. È un dato di fatto, noto non soltanto ai Consiglieri Comunali che siedono in quest'Aula, ma - credo - a tutta la cittadinanza, che, da anni - non da giorni -, davanti al banco dei pegni, stazionino personaggi il cui ruolo francamente non ci è del tutto sconosciuto; è un dato di fatto aggravato, in questo momento, dalla crisi economica che fa sì che molte famiglie debbano ricorrere al banco dei pegni e dal fatto che tutto ciò avvenga in modo assolutamente indisturbato da parte delle forze dell'ordine. Rispetto anche ciò che dice il Questore vicario; tuttavia, se da domani mattina mi dovrò trasformare da Consigliere Comunale in reporter, lo farò e comincerò a filmare e a scattare fotografie, anche delle vetture della Polizia che transitano nella zona. Personalmente, non ne ho mai vista nessuna (sono di zona e ci passo tutti i giorni) che si sia fermata a fare un controllo, nemmeno dei documenti. C'è, quindi, qualcosa che non mi quadra. Dato che, della questione abbiamo discusso anche in sede di Conferenza dei Capigruppo (lo dico al Presidente), credo che sia opportuna un'azione congiunta, perché se tutti facciamo finta di non vedere un fenomeno grave e preoccupante soltanto per non intervenire, a me non va bene, visto che il favoreggiamento alle attività criminali altrui non è una condizione che mi appaghi o quanto meno mi alletti. Personalmente, vorrei che su questo tema si intervenisse seriamente. Ritengo che non servano né un controllo quotidiano (nemmeno se fosse fatto), né un passaggio sporadico della pattuglia una volta ogni quindici giorni; penso, invece, che occorrerebbe installare una guardiola fissa dei vigili urbani. Fatto questo, credo che si vedrebbero dileguare molte persone, che probabilmente, come sostiene l'Assessore, non commettono reati, ma che mi chiedo che cosa facciano lì tutti i giorni. Questo è un dato su cui qualcuno si dovrà, in qualche modo, interrogare. Non posso, quindi, dare la mia soddisfazione alla risposta dell'Assessore, perché se la risposta ad un fenomeno criminale è dire che il fenomeno non esiste (quando, invece, è sotto gli occhi di tutti), a me sembra un modo non corretto, né serio per rispondere ad un problema. Il problema c'è, esiste, dopodiché non spetta a noi, o soltanto a noi, il controllo del territorio, perché spetta alle forze dell'ordine; facciamo, però, in modo - mi appello anche a lei, Presidente - di riportare la vicenda in sede di Conferenza dei Capigruppo, per cercare di trovare insieme una soluzione. Se questo, infatti, è l'atteggiamento della Giunta, credo che, come Conferenza dei Capigruppo, si debba adottare una linea diversa. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Consigliere Goffi, vuole che il tema sia ripreso in Conferenza dei Capigruppo con la presenza o l'assenza dell'Assessore? GOFFI Alberto Non sono contrario alla presenza dell'Assessore; vorrei, però, che l'attenzione su questo tema non cadesse, perché, in quel caso, saranno presentate - se non dal sottoscritto, sicuramente da altri Consiglieri che ritengono il fenomeno esistente - altre interpellanze, ed il problema continuerà a non essere affrontato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Quindi il tema sarà ripreso in Conferenza dei Capigruppo, con la presenza dell'Assessore. MANGONE Domenico (Assessore) Non ho detto, perché non sono in grado di dirlo, che ci sono o non ci sono reati: ho detto soltanto che, nella situazione che tutti conoscono - ha perfettamente ragione il Consigliere Goffi -, il problema dovrebbe risolversi nei tempi da lui espressi, ma non credo che sarebbe risolutivo, perché basterebbe spostarsi di 30-40 metri per vedere il verificarsi delle stesse identiche cose; inoltre, quella soluzione determinerebbe, comunque, qualche problema, perché occorrerebbe distogliere i vigili da situazioni molto più sentite in città, legate alla sicurezza. Credo che, se attività criminale (come l'ha definita) è, tutti insieme, come Città, possiamo sollecitare - io per primo, per le responsabilità che ricopro - gli organi competenti, Polizia e Magistratura, perché intervengano su un fenomeno esistente da anni. È evidente che l'Assessore (che, già a suo tempo, per usare un termine da poliziotto, ha "attenzionato" la questione agli organi di Polizia) non possa che continuare a svolgere quel ruolo. Circa il ruolo dei vigili (passi il controllo dei documenti), il Consigliere Goffi si è risposto da solo: in altre parole, se anche i vigili transitassero nella zona ed effettuassero controlli, il problema non si risolverebbe assolutamente, considerati i poteri conferiti alla Polizia Municipale e alla Città di Torino. Evidentemente, il senso logico di questo ragionamento mi porta a dire che non possiamo che sollecitare gli organi di Polizia. Se, poi, vogliamo portare l'argomento all'attenzione dei Capigruppo, facciamolo pure, ma sapendo che il percorso da seguire non può che essere quello. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è rinviata in sede di Conferenza dei Capigruppo, invitando l'Assessore Mangone a partecipare alla discussione, in tempi brevi. In quella sede decideremo se e quali iniziative mettere in atto. GOFFI Alberto Vorrei fare una precisazione: parlo di un fenomeno criminale, perché non escludo che siano commessi regolarmente reati (così come, ovviamente, non ho prova che siano commessi. Occorre che qualcuno ce lo dica: Però, è ovvio che si avverte una sensazione, una sensazione che non rasenta la legalità. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola all'Assessore Mangone, per una breve precisazione. MANGONE Domenico (Assessore) Sono d'accordo sull'analisi, però - come dicevo - ho già riferito del fatto che, all'epoca (e mi è stato ribadito anche adesso), non risultano denunce. Se ci fosse o meno un'attività criminale, questa dovrebbe risultare da qualche denuncia, che consentirebbe alle forze di Polizia un intervento più determinato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza viene rinviata in Conferenza dei Capigruppo, con l'invito all'Assessore Mangone. L'interpellanza è discussa. |