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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Novembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2006-08013
?DEROGHE ALLA DISCIPLINA DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI: QUALI VANTAGGI DALLA SPERIMENTAZIONE?? PRESENTATA DA VARI CONSIGLIERI COMUNALI IN DATA 30 OTTTOBRE 2006.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200608013/02, presentata in data 30 ottobre 2006, avente per oggetto:
"Deroghe alla disciplina degli orari degli esercizi commerciali:
quali vantaggi dalla sperimentazione?"
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
CONSTATATO
che con deliberazione della Giunta Comunale del 25 maggio 2006 (n. mecc. 200604168/16) la Città di Torino individuava in via sperimentale, ai fini delle deroghe alla disciplina degli orari degli esercizi commerciali, le aree a prevalente o rilevante economia turistica e i relativi periodi di maggior afflusso turistico, nel periodo dal 1° giugno al 30 ottobre 2006, nell'ambito dell'area centrale della Città di Torino in ragione della forte attrattiva turistica rappresentata da monumenti e palazzi storici e musei, nonché dalle numerose strutture ricettive;
CONSIDERATO CHE
- la facoltà di deroga agli orari degli esercizi commerciali concessa ai Comuni con la deliberazione del Consiglio Regionale n. 412-5585/2005 costituisce un potenziamento delle politiche turistiche ma comporta altresì forti criticità coinvolgendo non solo i commercianti ma un elevato numero di altre categorie ed introducendo nuovi aspetti gestionali per gli imprenditori interessati nonché modificando profondamente i tempi e gli orari delle città;
- da una attenta lettura della deliberazione, il presupposto di condivisione della sperimentazione da parte degli attori coinvolti nel "Coordinamento permanente per la concertazione sulle politiche del commercio" (associazioni datoriali, associazioni dei lavoratori e rappresentanti dei Comuni) risulta essere una attenta analisi delle aree individuate e dei relativi flussi turistici;
- in data 19 luglio 2006 in sede di III Commissione Consiliare Permanente veniva richiesto all'Assessore competente l'avvio di apposito monitoraggio al fine di comprendere l'andamento della sperimentazione in oggetto;
INTERPELLANO
il Sindaco e l'Assessore competente al fine di conoscere gli esiti di suddetta sperimentazione ed in particolare:
1) quante siano le attività commerciali che hanno aderito a tale sperimentazione e quali siano le rispettive attività merceologiche;
2) se sono stati monitorati eventuali violazioni di Legge e di contratto circa: lavoro nero, mancato riposo, straordinario non remunerato e violazioni contributive;
3) quali siano le valutazioni del "Coordinamento permanente per la concertazione sulle politiche del commercio";
4) quali accorgimenti si intende adottare al fine di capitalizzare una sperimentazione che in quanto tale avrebbe dovuto restituire a codesta Amministrazione gli elementi utili ad una ridefinizione puntuale dei tempi e degli orari della Città.
F.to Enzo Lavolta
Gaetano Porcino
Gioacchino Cuntrò
Vincenzo Cugusi
Luca Cassiani
Salvatore Cutuli
Piera Levi-Montalcini
Monica Cerutti
Giuseppe Sbriglio
Maria Lucia Centillo
Stefano Gallo
Domenica Genisio

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Altamura.

ALTAMURA Alessandro (Assessore)
È interessante che un nutrito gruppo di Consiglieri sollevi una richiesta di approfondimento su una materia che, come sappiamo, sta naturalmente evolvendo e che va affrontata anche con le regole di cui oggi disponiamo per una verifica attenta e puntuale dei risultati, a fronte, fra l'altro, di un'impostazione iniziale che sappiamo perfettamente (lei, Consigliere Lavolta, come me) esser stata stabilita come sperimentale.
Ovviamente, non voglio fare l'esegesi delle fonti, però credo che, in un momento di bassa attenzione dell'Aula, anche per desertificazione della stessa, possiamo parlarci interloquendo. È evidente che questa deliberazione fa seguito ad una serie di deroghe, concordate anche con dei costi, che, fra l'altro, hanno dovuto pagare le Associazioni rappresentanti delle sigle sindacali durante l'evento olimpico.
È altrettanto vero che questa sperimentazione aveva una sua scadenza naturale: come ben sappiamo, scadeva il 30 ottobre.
La deliberazione impostava un ragionamento che identificava Torino come città turistica e, in particolare, si evidenziava un'area che doveva essere definita sperimentale per poter attivare questo percorso. Un percorso che, probabilmente, aveva bisogno di un monitoraggio e di una serie di valutazioni molto più attente da parte degli operatori, piuttosto che dell'Amministrazione, che, come lei mi insegna, in libero mercato, deve essere garante del rispetto delle regole e deve intervenire laddove le regole non siano rispettate. Siamo lontani dal Partito Democratico, però possiamo fare questa battuta.
È evidente che, ad oggi, quella deliberazione non ha dato i risultati che auspichiamo, e questo, fondamentalmente, per due valutazioni, Consigliere Lavolta: la prima riguarda l'adesione.
L'adesione ha picchi molto elevati, ma questi sono dati assolutamente indicativi che posso far emergere nel dibattito, fra l'altro, senza avere alcun tipo di supporto, perché le Associazioni di categoria che hanno partecipato al tavolo di confronto, definito "tavolo di coordinamento sovracomunale per le politiche del commercio", che devo coordinare come città capoluogo, hanno concordato che ci deve essere una serie di monitoraggi sulle categorie che hanno aderito alla sperimentazione.
Attualmente, i rappresentanti delle varie sigle e delle categorie che hanno partecipato a quel tavolo non hanno ancora fornito questi dati, anche se una serie di elementi emergono in modo indissolubile: dobbiamo fare una distinzione fra la tipologia delle categorie, perché, a fronte dell'interesse di alcune tipologie commerciali dimostrato nei confronti di questa deliberazione, in alcuni casi si è verificato un assoluto e totale disinteresse. Fra l'altro, nella parte conclusiva della sua interpellanza le domande riguardano anche richieste di approfondimenti su aspetti che, purtroppo, non possono essere affrontati in questa sede, se non a fronte di un ulteriore confronto con le categorie rispetto a quelle che lei definisce le famose ipotetiche violazioni che, allo stato attuale, a questo Assessore non risultano, ma che evidentemente non possono che essere il frutto di un confronto anche con i settori delle Amministrazioni competenti e alle sigle sindacali che hanno partecipato a quel tavolo.
Allora è evidente che in una fase di verifica, una deliberazione che presuppone un atteggiamento di interesse dell'Amministrazione nei confronti di una politica dei tempi e orari della città, in particolare, degli esercizi commerciali, non può che vedere la mia personale attenzione e ovviamente l'attenzione della Giunta e del Consiglio, perché è un'indicazione che emerge dalla discussione che già in passato ci ha visto partecipare a questa tipologia di argomento.
Cosa dobbiamo fare e cosa consiglio? Credo che uno degli elementi importanti che a oggi ci mancano sia effettivamente una verifica delle tipologie commerciali e io mi farò portatore, ovviamente, presso le associazioni di categoria, della necessità di far emergere questi dati.
Il secondo punto che il Consigliere Lavolta sottolinea rispetto alle violazioni di Legge e di contratto (quindi rispetto al lavoro nero e al mancato riposo) è, ripeto, un elemento che dovrebbe essere affrontato a un tavolo differente. Fra l'altro, un tavolo differente che potrebbe anche vedere coordinate le politiche commerciali della Città (quindi non sovracomunali) rispetto all'ipotesi di una possibile riproposizione della stessa deliberazione con dei parametri differenti.
Personalmente, ma credo che la Giunta possa essere d'accordo su questa impostazione, prevedo che una proposta del genere possa già essere fatta in occasione delle Universiadi che si svolgeranno a gennaio, considerando che, almeno per quanto riguarda le deroghe domenicali (perché ovviamente quella deliberazione, come lei sa, è complessiva, quindi riguarda anche una deroga rispetto agli orari serali di chiusura dei negozi), allo stato attuale, ci troviamo davanti ad una situazione che prevede, così come stabilisce la Bersani, la possibilità di lasciare le cinque domeniche natalizie, quindi del mese di dicembre, e l'ultima domenica di novembre. A questa si aggiunge la prima domenica di gennaio, con l'inizio dei saldi.
È evidente che, in questa impostazione, riconfermare la linea di indirizzo del tavolo sovracomunale significa anche confrontarsi su dei numeri che potranno fare emergere solo le associazioni di categoria e, per la loro parte, i rappresentanti delle sigle sindacali che hanno partecipato a queste riunioni, che ho convocato in questi mesi.
Allo stato attuale, sono due dati che obiettivamente mancano.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Lavolta.

LAVOLTA Enzo
Ringrazio l'Assessore per le risposte, anche se parziali, ma conto e auspico che nel corso delle prossime settimane, man mano che arriveranno i dati richiesti, l'Assessore (sono certo che lo farà anche in sede di Commissione) ci aggiorni su quelle che saranno poi le comunicazioni.
Penso sia utile che oggi l'Amministrazione faccia il punto su questa sperimentazione; ringrazio l'Assessore perché ha dimostrato un certo interesse anche a voler entrare nel merito di un provvedimento che, tra l'altro, non l'ha visto direttamente interessato perché non ne è artefice.
Mi pare che oggi sia utile ed opportuno fare il punto anche per capire in prospettiva quale sarà la posizione di questa Amministrazione, soprattutto nei momenti delicati come quelli che ha citato l'Assessore (in primis, le prossime Universiadi), anche per comprendere, trattandosi di un sperimentazione, che cosa sia successo durante questi mesi. Prendiamo atto oggi che la deliberazione non ha dato - ripeto testualmente le parole dell'Assessore - i risultati auspicati; addirittura alcune attività merceologiche hanno dimostrato un determinato disinteresse. Quindi, è chiaro che vada fatta una correzione a questo punto.
Auspico che venga fatta di concerto con la Commissione Consiliare e mi auguro non sia più una sperimentazione da reiterare, ma un processo di liberalizzazione che sia il più concordato possibile con il Consiglio, e in qualche modo, ponga un'attenzione particolare su quella che, a mio modo di vedere, deve essere la gestione dei tempi e degli orari della città che debbono necessariamente essere trattati in modo organico.
All'interno di questa definizione, penso che il commercio abbia un ruolo determinante e mi auguro che con la collaborazione manifestata dall'Assessore si possa convenire e definire insieme una linea che dia anche prospettiva all'interesse che questa città sta dimostrando nei confronti del turismo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Altamura.

ALTAMURA Alessandro (Assessore)
È evidente che abbiamo tutti interesse che questa materia possa essere affrontata e verificata con tutte le opportune e necessarie attenzioni, però è altrettanto evidente che nel mio precedente intervento emerge una valutazione che non è negativa, ma lascia lo spazio ai successivi numeri e dati che oggi non vengono ancora portati a conoscenza dell'Amministrazione.
È altrettanto vero (se volete che aggiunga un ulteriore elemento di riflessione) che ho verificato al tavolo di concertazione un interesse generalizzato piuttosto sostenuto, anche dai rappresentanti delle associazioni di categoria e, devo dire, anche delle parti sindacali coinvolte, nel possibile percorso di condivisione.
Quindi, non la ritengo un'esperienza sicuramente negativa, anzi la ritengo un'esperienza positiva, ma da amministratore ho il dovere di verificare (anche se non possono essere verificati in modo assolutamente empirico questi dati di cui stiamo parlando) sicuramente un'indicazione che emerge dal territorio, ma che, come ho già detto precedentemente, fondamentalmente ha due valutazioni da fare: la tipologia degli esercizi commerciali (quindi la disponibilità dell'utente a rivolgersi a quel tipo di tipologia commerciale) quindi, un servizio, entrando così in un modo diverso di pensare rispetto a quella che è la contrapposizione ideologica fra utente ed esercente: usciamo da quel meccanismo e entriamo in un meccanismo differente.
Secondo me, quel meccanismo ha bisogno di alcune verifiche per poter introdurre elementi non sui tempi e orari della città in generale, ma sul commercio, che possano permetterci di lavorare nella direzione che abbiamo auspicato, perché su questi intervengono ulteriori parametri che sono addirittura quelli della Bersani e di altri elementi che introducono novità nel settore.
Per questo motivo, la nostra responsabilità è quella di dare risposte.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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