Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 200608069/02, presentata in data 2 novembre 2006, avente per oggetto: "9 novembre - Celebrazioni del giorno della libertà (ex Legge n. 61/2005)" Il Consiglio Comunale di Torino, PREMESSO che il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino segno tangibile della guerra fredda e delle tensioni tra i due blocchi, concreta rappresentazione di quella "Cortina di ferro" che materialmente divideva in due una città, ma che in realtà separava l'Europa da sé stessa; CONSIDERATO CHE - il Muro di Berlino venne eretto in una sola notte il 13 agosto del 1961 per ordine dell'Unione Sovietica di Nikita Kruscev: una barriera di filo spinato alta quattro metri, che seguiva i contorni del settore sovietico della città e divideva strade, quartieri, giardini, case e cimiteri. Presto il reticolato lasciò il posto a chilometri di blocchi di calcestruzzo costellati da torri di avvistamento, radar e centinaia di postazioni di mitragliatrici con le bocche puntate verso l'Ovest della città; - i soldati della Germania Orientale che presidiavano il confine sparavano su chiunque tentasse di oltrepassare la barriera di filo spinato al punto che oltrepassare il confine era un'impresa impossibile; - nonostante ciò i tentativi di fuga erano all'ordine del giorno e più di 260 persone morirono dal 1961 al 1989 sotto il fuoco dei Vopos, i "Poliziotti del Popolo", per aver tentato di passare aldilà del Muro in cerca della libertà; - finalmente negli anni '80 le manifestazioni popolari sorte in maniera spontanea nei paesi satelliti dell'URSS spinsero migliaia di giovani a sfidare i manganelli e le pallottole della temuta polizia politica; - il 9 novembre del 1989 si sbriciolava il Muro di Berlino e dopo 28 lunghi anni finiva l'incubo di Berlino e dell'Europa; RILEVATO CHE - la Legge 15 aprile 2005 n. 61 ha finalmente riconosciuto il "9 novembre 'Giorno della libertà', quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo"; - in occasione del "Giorno della libertà", l'articolo 2 della Legge 15 aprile 2005 n. 61 prevede che vengano annualmente organizzate "cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti"; IMPEGNA il Sindaco e la Giunta a: 1) ricordare il 9 novembre 1989, nell'ambito delle predette iniziative, organizzando celebrazioni ufficiali e momenti di approfondimento negli istituti scolastici di competenza comunale al fine di sensibilizzare le giovani generazioni sul significato del "Muro di Berlino" quale simbolo di intolleranza ed oppressione, con il fine di ricordare una pagina della storia d'Europa e con l'auspicio che non vi sia più bisogno di erigere muri tra i popoli; 2) attivarsi per ottenere l'intitolazione di un giardino, una via o una piazza cittadina al "9 novembre 1989 - Giorno della Libertà". F.to Roberto Sergio Ravello Agostino Ghiglia Ferdinando Ventriglia Ennio Lucio Galasso Giuseppe Lonero COPPOLA Michele (Vicepresidente) A questa proposta di mozione sono stati presentati 5 emendamenti, la cui discussione avverrà contestualmente alla discussione della mozione. La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio L'atto che, finalmente, ci troviamo a discutere, dopo tanto parlare d'altro, riguarda un episodio accaduto e che fa parte della storia non solo dell'Italia, ma dell'intera Europa. Ovviamente, il riferimento è a quanto accaduto il 9 novembre 1989, quando finalmente franò sotto i colpi dei picconi di tanti giovani che, molto probabilmente, si credevano rivoluzionari (in quanto lo Stato allora in vigore era uno Stato che privava della libertà) e, nel nome della libertà, portarono avanti la distruzione materiale di quello che era un incubo, di quello che rappresentava, mattone dopo mattone, metro dopo metro, la preclusione ad ogni idea, ad ogni concezione di democrazia e di libertà nell'intera Europa. Noi crediamo che quanto accaduto allora - ed è ciò che ci proponiamo con questo atto - vada ricordato, vada celebrato, e crediamo che gli stimoli che ne stanno alla base vadano riproposti anno dopo anno, in particolare nei confronti delle giovani generazioni che, come la mia, come quella di qualche altro mio Collega che ha l'onere di sedere tra i banchi di quest'Aula, è nato e cresciuto quando il muro di Berlino era ancora eretto. Noi chiediamo che le Amministrazioni locali e, in particolare, il Comune di Torino, in rispetto di una Legge nazionale che risale al 2005, celebrino, ricordando quanto accaduto e facendo in modo che i giovani, di cui parlavo poco fa, crescano con un'idea ben chiara e precisa di ciò che si intende quando si parla di libertà e di democrazia. Il 9 novembre 1989 è stato distrutto un simbolo, una declinazione deviata - evidentemente molto deviata - di un'idea, di un'ideologia che ha preso una forma bieca e abbietta e ha comportato la morte di centinaia e centinaia di persone. Per questo motivo crediamo sia giusto impegnarci, con tutto ciò che la democrazia ci permette, affinché sia celebrata la nascita di qualcosa che, allora, non era affatto riconosciuto, cioè dell'Europa dei popoli, l'Europa delle nazioni, l'Europa di una sola, unica e grande comunità. È anche per questo motivo - e chiudo - che abbiamo presentato questa proposta di mozione, anche per ricordare ed auspicare che né oggi, né domani, né soprattutto nei secoli a venire, mai più si erigano muri capaci di dividere popoli che, necessariamente, devono essere affratellati. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Gallo Domenico. GALLO Domenico Ci sono questioni profonde che mi inducono ad annunciare il mio voto contrario alla mozione e a tutti gli emendamenti presentati dai Colleghi de l'Ulivo. Innanzitutto, vorrei che i Consiglieri di Alleanza Nazionale presentassero un ordine del giorno, ad esempio, contro il muro di Gerusalemme, per la strage di Piazza Fontana o per tutte quelle stragi compiute dai neofascisti nel nostro Paese; dopodiché, potremmo ripristinare un clima di dibattito più sereno anche su questo terreno. Credo che, da parte dei colleghi de l'Ulivo, vi sia, forse, la non comprensione del clima di revisione storica in atto nel nostro Paese e a livello europeo: il muro di Berlino andava abbattuto. Personalmente, ho gioito a quell'abbattimento, ma vorrei fare una valutazione di quanto accaduto dopo e di quanto stia accadendo oggi (che è sotto gli occhi di tutti): i flussi immigratori, le condizioni di povertà, la mancata soddisfazione dei bisogni elementari, anche in quei Paesi liberati dall'onta del comunismo. Vorrei, inoltre, ricordare ai Consiglieri di Alleanza Nazionale che, in questo Paese, c'è stata una dittatura, la dittatura fascista, durata venti anni. Di fronte a questo clima di strumentalizzazione di una sorta di revisione storica che, francamente, non fa i conti con i contesti nazionale ed internazionali di quelle vicende, credo che sarebbe stato corretto proporre l'abbattimento del muro più recente, sorto a Gerusalemme. Sarebbe stato interessante discutere e capire che i muri sono tutti da abbattere e che non vi sono muri migliori di altri. Il mio voto sarà contrario sulla base di queste considerazioni, di questo clima di strumentalizzazione di revisione della storia, perché quel muro è nato sulla base di un contesto di guerra fredda, di fine di una guerra che ha provocato milioni di morti (anche in Unione Sovietica ci sono stati molti morti, mi pare otto milioni, ma non sono sicuro). Il contesto europeo è chiaro a tutti. Reputo legittimo chiedere un po' di obiettività nella valutazione dei fatti storici da entrambi le parti, anche a chi ci fa leggere la storia dal proprio punto di vista. Non si possono negare le evidenze, non si può non analizzare i fatti e i contesti in cui tali fatti si svolgono. È questo il problema. Sostanzialmente, volete resuscitare e scaricare su altri quanto avete fatto. Per questo motivo, il mio voto sarà contrario. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Giorgis. GIORGIS Andrea Mi rivolgo a lei, ma, in realtà, cerco di interloquire coi presentatori della mozione e di fare una riflessione sulle preoccupazioni ora espresse dal Consigliere Gallo. Io credo, Consigliere Gallo, che noi siamo ben consapevoli del carattere strumentale di questa proposta. È evidente che ci sia un intento strumentale ed anche l'intento di verificare se il centrosinistra si trovi in difficoltà su temi che coinvolgono i Paesi che stavano al di là del muro di Berlino. Credo che l'unico modo per non cadere nel tranello della provocazione sia quello di stare al merito e il merito, Consigliere Gallo, sono convinto che anche lei lo condivida, perché la caduta del muro di Berlino ha rappresentato non soltanto l'occasione per riunificare l'Europa, ma anche, dal punto di vista simbolico, la caduta di un regime totalitario. Sono molto contento che Alleanza Nazionale avverta il bisogno di stigmatizzare ogni forma di totalitarismo, perché vuol dire, allora, che, in questo Paese, anche quelle forze politiche che finora hanno avuto più difficoltà a stigmatizzare il totalitarismo, a stigmatizzare quelle forme di Stato che hanno compresso la libertà personale ed hanno, facendo finta di perseguire l'uguaglianza, sancito il regime più disuguale e più dispari, adesso avvertano, invece, l'esigenza di ricordare un momento storico, nel quale si vuole, appunto, celebrare la libertà e la preoccupazione affinché nessun muro venga eretto per promuovere il totalitarismo, ma bisogna fare una distinzione. Io non farei paragoni con la situazione che c'è in Medio Oriente, perché i muri possono anche difendere in condizioni difficili e, quindi, si tratta di distinguere. Questo era un muro che non difendeva, ma che era assurto a simbolo di limitazione di diritti fondamentali. Credo che il socialismo che noi riteniamo sarebbe desiderabile realizzare abbia poco a che fare con quanto abbiamo visto essersi verificato prima del 1989. Contrariamente a quanto possono pensare i Consiglieri presentatori, non c'è nessun imbarazzo nel votare questa proposta, che non fa altro che richiamare una legge votata - ahimè - anche per ragioni strumentali; anche questo dobbiamo saperlo bene. Questa legge, approvata nel 2005, aveva un chiaro intento strumentale, ma - ripeto - alle strumentalizzazioni non si può rispondere che stando al merito e se dobbiamo votare una mozione che chiede a questa Città di celebrare una data che rappresenta per l'Europa e per la storia dell'Europa un momento di forte affermazione di quei diritti che rappresentano il nostro patrimonio costituzionale, noi non abbiamo nessuna difficoltà. Naturalmente, una volta che sia stata depurata da quella parte clamorosamente strumentale contenuta nella narrativa ed in alcune parti dell'impegnativa. Ecco perché abbiamo presentato degli emendamenti; una volta approvati gli emendamenti, noi siamo assolutamente convinti di poterla approvare senza riserve mentali alcune. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario L'unica persona che comprendo sempre meno è il Consigliere Giorgis. Quando c'è qualcosa che non rientra nei parametri, parla di un tranello, di una strumentalizzazione. Perché? Forse, il fatto che il muro di Berlino venne eretto in una sola notte (il 13 agosto 1961) è un tranello o una strumentalizzazione? Che abbia diviso - come ha giustamente detto - una Nazione, dei fratelli è una strumentalizzazione? Questa è verità storica ed è giusto - secondo il sottoscritto - ricordare questi avvenimenti. Io, poi, mi reputo figlio della "Carta di Chivasso", che assolutamente non c'entra né col fascismo, né col comunismo, ma con la libertà! Voi sapete chi sono i firmatari della "Carta di Chivasso"? Sono persone che assolutamente non c'entrano né col fascismo, né col comunismo. Non c'entrano con nessuna dittatura, ma solo con la democrazia e con la libertà. Non riuscire ad accordarsi su una cosa come questa ritengo che sia veramente brutto ed uso questo termine apposta. Io sarei assolutamente d'accordo - non dipende solo da me - ad eliminare tutta la narrativa, come chiedono i Colleghi, anche se si potrebbe fare una discussione, ma non è questo il momento. Forse, sarebbe il caso di fare veramente un convegno per decidere se eliminare o meno la narrativa, ma, nell'ottica veramente di riuscire ad impegnarsi a ricordare questo momento storico, io sarei perfettamente d'accordo a cancellare tutto, proprio per eliminare qualsiasi strumentalizzazione del caso! Sono pienamente d'accordo! È pacifico che, se nelle diverse interpretazioni della maggioranza ci sono divergenze, non si può dire che siano strumentalizzazioni o tranelli - mi permetto di dire -, ma sono i risultati di diverse opinioni all'interno della vostra maggioranza. Penso che lo sappiano anche i bambini dell'asilo - permettetemi la battuta - che all'interno della vostra coalizione, come della nostra, ci siano delle differenze, ma questo - voi mi insegnate - è anche il sale della democrazia! Cerchiamo, quindi, veramente di sgomberare il campo da tutte le provocazioni e da qualsiasi strumentalizzazione e proviamoci; poi, saranno, naturalmente, gli estensori della mozione che dovranno decidere, come da Regolamento. Proviamo veramente a fare in modo di impegnarci a ricordare questo momento storico. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Bonino. BONINO Gian Luigi Veramente, avrei preferito che la discussione di questa mozione fosse stata spostata almeno di una settimana, perché sarebbe stata nella mia intenzione presentare anche un emendamento, sempre come contributo per migliorare questa iniziativa ed era lo spirito con cui l'abbiamo discussa nella riunione dei Capigruppo. Devo dire che anch'io ho inteso, come il Consigliere Cantore, che si fosse raggiunto un certo modo di operare. Mi rendo conto, poi, che, se il Consigliere Ravello ritiene che si debba discutere... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene, però, se così è, non discutiamo neanche più in Conferenza dei Capigruppo se rimandare o se discutere le mozioni, altrimenti non serve a nulla! La caduta del muro di Berlino ha avuto sicuramente un significato di portata storica enorme, che tutti noi ricordiamo, quindi, la mia intenzione è che, se verranno accettati gli emendamenti presentati dai Consiglieri dell'Ulivo, da parte mia ci sarà sicuramente il voto favorevole sugli emendamenti e, di conseguenza, anche sulla mozione così emendata. Resta - e lo dico per il verbale -, comunque, lo stupore ed anche il dispiacere che non si sia potuta rimandare la discussione di una mozione che ha un significato importante per quella data e in cui poteva esserci anche il contributo di altri Consiglieri. Sicuramente, il mio. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Buquicchio. BUQUICCHIO Andrea Non so se si sia trattato di strumentalizzazione o semplicemente di un legittimo tentativo di far emergere, da parte dei presentatori, nell'ambito della maggioranza, delle contraddizioni. Le contraddizioni, cari amici, non era necessario suscitarle. Cari amici, non era necessario suscitare contraddizioni. Evidentemente, queste ci sono e non lo vediamo soltanto dalla discussione di questi argomenti (più di impronta storico-politica)! Di fatto, la caduta del Muro di Berlino non ha segnato soltanto la fine di un regime e di una linea totalitaria (e questo lo vediamo da vicino, nel nostro Paese), ma ha segnato anche il cambiamento della storia di un grande partito italiano. Questo partito è cambiato per molti; probabilmente, per alcuni, invece, è cambiato soltanto in modo relativo. Ed ecco che, se di lutto si è trattato, l'elaborazione totale di questo lutto, per alcuni, non c'è stata. Emerge, allora, chiaramente, un elemento di contraddizione ed è il motivo per il quale accetto l'invito del Capogruppo de l'Ulivo. Voterò gli emendamenti e, se emendata, ovviamente, voterò anche la mozione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Galasso. GALASSO Ennio Lucio Sostanzialmente, ho apprezzato tutti gli interventi svolti, salvo quello del Consigliere Gallo che non condivido totalmente, perché ha voluto sottolineare in modo esasperato ciò che, in effetti, non c'era e non c'è in questa proposta di mozione. Il problema delle strumentalizzazioni lo voglio affrontare con molta serenità. È un argomento dialettico che può servire per sminuirne il significato, la portata, dell'iniziativa; però, può anche cogliere un aspetto che può essere anche un invito ad una maggior serenità. Noi, sotto questo profilo, la raccogliamo e affermiamo che, a volte, anche la strumentalizzazione, consapevole o meno, può servire, comunque, a quell'approfondimento, o meglio ancora, a sciogliere quei nodi ideologici che, ancora oggi, ci sono non solo da una parte, ma possono riguardare tutti noi. Queste situazioni, questi eventi, mettono ognuno di noi di fronte all'esigenza di affrontare questi temi con un maggior distacco e con una maggior serenità. Questa è la ragione per la quale, ripeto, comprendo la preoccupazione di strumentalizzazione, però ritengo che anche questo profilo può essere utile a farci meditare meglio, in seguito. Questa è la ragione per cui ritengo che mantenere il "considerato che" non sia un atteggiamento ritorsivo sul piano dialettico, o, peggio ancora, sul piano storico o su quello ideologico. É stato omesso un dato oggettivo; nel "considerato che" non vi è nessuna considerazione (scusate il bisticcio di parole), perché il Consigliere non fa che raccogliere quanto è successo. Si potrebbe anche dire: "Va beh, eliminiamo quegli aspetti che possono solleticare maggiormente epidermidi delicate!". Ma il punto non è quello. Il dato reale è che sugli eventi (e in questo riteniamo di avere, adesso, la coscienza a posto già da un po' di tempo e non voglio indugiare oltre) che sono stati nocivi per la popolazione, per l'umanità, abbiamo già operato una seria riflessione. Riteniamo che anche altre forze politiche, a noi contrapposte, abbiano riflettuto seriamente. Al di là di qualche "prurito" che ci possa toccare da vicino, a nostro avviso, questa è la strada e questo dato dobbiamo coglierlo. Questo è l'indirizzo che ci deve vedere tutti uniti. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Dovendo organizzare i lavori, prima di cominciare le votazioni (che saranno ben 6), devo chiedere al Consigliere primo firmatario se intenda accettare, eventualmente, alcuni degli emendamenti presentati, che sono 5. Ora, le do la parola in modo che possa dirci se li accetta, così da risparmiare qualche votazione. RAVELLO Roberto Sergio Non vorrei tediare troppo i miei Colleghi. Credo, però, che di fronte al discorso del Capogruppo de l'Ulivo, il Consigliere Giorgis, sia abbastanza chiaro l'intento di chi ha presentato questi emendamenti: ovvero sia, quello di evitare di cadere (e mi spiace che la si interpreti così) in quella che viene vissuta come una trappola tesa ai Consiglieri di maggioranza i quali (qualcuno lo ha già accennato) credo, onestamente, non abbiano bisogno di una nostra mozione per dimostrare le loro contraddizioni interne. Ritengo che, anzi, abbiano dimostrato, finora, di essere sicuramente preda di gravi divisioni interne (e lo hanno fatto con altri atti e in altri momenti). Una cosa che, però, non accetto, è che si pensi che il gruppo di AN abbia scomodato delle vittime, dei caduti, dei giovani, morti sotto i colpi della Polizia e del popolo, per fare emergere le contraddizioni della maggioranza. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Consigliere Ravello, la invito solo a dirmi... RAVELLO Roberto Sergio No, ma avrei potuto chiedere la parola, Presidente, per fatto personale quando qualcuno ha dato l'impressione che ho appena citato. Non l'ho fatto e ne approfitto adesso, dicendo che non posso che astenermi dalla votazione sugli emendamenti presentati, poiché, come già anticipato, quanto si intende cassare non è altro che un resoconto di quanto storicamente accaduto e, oggettivamente, riscontrabile. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'emendamento n. 1, presentato dai Consiglieri Giorgis, Gentile, Grimaldi, Lo Russo, Cuntrò, Gandolfo, Rattazzi e Tedesco, recita: A pagina 1, nel "PREMESSO", terza riga, le parole: "da sé stessa" sono soppresse. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1: IL CONSIGLIO COMUNALE procede alla votazione nei modi di Regolamento. Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, oltre al Presidente Castronovo ed al Sindaco Chiamparino, i Consiglieri Bussola, Gentile, Mauro, Tronzano e Ventriglia. Il Presidente dichiara approvato l'emendamento con il seguente risultato: PRESENTI 41 ASTENUTI 15 e precisamente i Consiglieri Angeleri, Cantore, Cassano, Coppola, Ferrante, Ferraris, Galasso, Gallo Domenico, Ghiglia, Lonero, Mina, Ravello, Salti, Scanderebech e Silvestrini. VOTANTI 26 VOTI FAVOREVOLI 26 VOTI CONTRARI / CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'emendamento n. 2, presentato dai Consiglieri Giorgis, Gentile, Grimaldi, Lo Russo, Cuntrò, Gandolfo, Rattazzi e Tedesco, recita: A pagina 1, il testo: "CONSIDERATO CHE... l'incubo di Berlino e dell'Europa;" è soppresso. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2: IL CONSIGLIO COMUNALE procede alla votazione nei modi di Regolamento. Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, oltre al Presidente Castronovo ed al Sindaco Chiamparino, i Consiglieri Bussola, Gentile, Mauro, Tronzano e Ventriglia. Il Presidente dichiara approvato l'emendamento con il seguente risultato: PRESENTI 41 ASTENUTI 15 e precisamente i Consiglieri Angeleri, Cantore, Cassano, Coppola, Ferrante, Ferraris, Galasso, Gallo Domenico, Ghiglia, Lonero, Mina, Ravello, Salti, Scanderebech e Silvestrini. VOTANTI 26 VOTI FAVOREVOLI 26 VOTI CONTRARI / CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'emendamento n. 3, presentato dai Consiglieri Giorgis, Gentile, Grimaldi, Lo Russo, Cuntrò, Gandolfo, Rattazzi e Tedesco, recita: A pagina 2, nel "RILEVATO CHE", prima riga del primo alinea, la parola: "finalmente" è soppressa. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 3: IL CONSIGLIO COMUNALE procede alla votazione nei modi di Regolamento. Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, oltre al Presidente Castronovo ed al Sindaco Chiamparino, i Consiglieri Bussola, Gentile, Mauro, Tronzano e Ventriglia. Il Presidente dichiara approvato l'emendamento con il seguente risultato: PRESENTI 41 ASTENUTI 15 e precisamente i Consiglieri Angeleri, Cantore, Cassano, Coppola, Ferrante, Ferraris, Galasso, Gallo Domenico, Ghiglia, Lonero, Mina, Ravello, Salti, Scanderebech e Silvestrini. VOTANTI 26 VOTI FAVOREVOLI 26 VOTI CONTRARI / COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 4, presentato dai Consiglieri Giorgis, Gentile, Grimaldi, Lo Russo, Cuntrò, Gandolfo, Rattazzi e Tedesco, recita: A pagina 2, nell' "IMPEGNA", prima riga del punto 1), il testo: "organizzando celebrazioni ufficiali... di intolleranza ed oppressione," è soppresso. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 4: IL CONSIGLIO COMUNALE procede alla votazione nei modi di Regolamento. Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, oltre al Presidente Castronovo ed al Sindaco Chiamparino, i Consiglieri Bussola, Gentile, Mauro, Tronzano e Ventriglia. Il Presidente dichiara approvato l'emendamento con il seguente risultato: PRESENTI 41 ASTENUTI 15 e precisamente i Consiglieri Angeleri, Cantore, Cassano, Coppola, Ferrante, Ferraris, Galasso, Gallo Domenico, Ghiglia, Lonero, Mina, Ravello, Salti, Scanderebech e Silvestrini. VOTANTI 26 VOTI FAVOREVOLI 26 VOTI CONTRARI / COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 5, presentato dai Consiglieri Giorgis, Gentile, Grimaldi, Lo Russo, Cuntrò, Gandolfo, Rattazzi e Tedesco, recita: A pagina 2, nell' "IMPEGNA", il punto 2): "attivarsi... Giorno della Libertà" è sostituito dal seguente testo: "2) attivarsi per ottenere anche in sede di Commissione Toponomastica di intraprendere iniziative volte a ricordare la data del 9 novembre 1989". COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 5: IL CONSIGLIO COMUNALE procede alla votazione nei modi di Regolamento. Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, oltre al Presidente Castronovo ed al Sindaco Chiamparino, i Consiglieri Bussola, Gentile, Mauro, Tronzano e Ventriglia. Il Presidente dichiara approvato l'emendamento con il seguente risultato: PRESENTI 41 ASTENUTI 15 e precisamente i Consiglieri Angeleri, Cantore, Cassano, Coppola, Ferrante, Ferraris, Galasso, Gallo Domenico, Ghiglia, Lonero, Mina, Ravello, Salti, Scanderebech e Silvestrini. VOTANTI 26 VOTI FAVOREVOLI 26 VOTI CONTRARI / COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione così emendata: IL CONSIGLIO COMUNALE procede alla votazione nei modi di Regolamento. Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, oltre al Presidente Castronovo ed al Sindaco Chiamparino, i Consiglieri Bussola, Gentile, Mauro, Tronzano e Ventriglia. Dichiara voto contrario il Consigliere Gallo Domenico. Il Presidente dichiara approvata la mozione nel testo come sopra modificato con il seguente risultato: PRESENTI 41 ASTENUTI 3 e precisamente i Consiglieri Cassano, Ferrante e Silvestrini. VOTANTI 38 VOTI FAVOREVOLI 37 VOTI CONTRARI 1 |