Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200906371/002, presentata in data 7 ottobre 2009, avente per oggetto: "Saltata la fusione GTT-ATM, cosa ne sarà dei supermanager assunti per seguire il matrimonio societario?" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Le consulenze aperte per il lavoro sulla fusione con ATM Milano si sono concluse, così come si sono esauriti tutti i rinforzi di personale e di consulenze utilizzati nel gruppo. L'unico dirigente assunto nell'operazione per la fusione GTT-ATM è entrato a fine progetto (marzo 2009) e, in questi sei mesi, ha dimostrato di poter contribuire ad un miglioramento tecnologico dell'Azienda nelle sue attività tecniche e metodologiche. Tenendo conto che, in questo momento, in GTT è ancora carente la posizione del direttore della Divisione Trasposto Pubblico Locale e considerando le necessità organizzative ed il rispetto del budget, si sta procedendo alla conclusione del rapporto di lavoro dell'attuale dirigente responsabile del Settore Tecnologie e Manutenzioni, inserito nella Divisione TPL. Il Consiglio di Amministrazione di GTT ha deciso di conferire all'ingegner Sandri un incarico su un progetto specifico della durata di sei mesi, finalizzato ad accrescere le competenze tecnologiche della nostra società. Tale progetto sarà condotto sotto la vigilanza del CdA, che dovrà valutarne ed approvarne i risultati nel mese di febbraio 2010. Preciso, ai fini informativi, che questo incarico non comporta un aumento dei costi. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Con questa interpellanza ho voluto, più che altro, sottoporre all'Amministrazione azionista di GTT un problema legato al dubbio che certe decisioni assunte rispetto al progetto di fusione tra GTT ed ATM Milano potessero essere state prese in maniera poco accorta. Ci ha stupito non poco constatare che, rispetto ad un progetto la cui predisposizione avrebbe avuto un inizio ed un termine, si sia preferito assumere a tempo indeterminato, invece che con un contratto di consulenza o di collaborazione, un soggetto come l'ingegner Sandri, la cui professionalità non è mai stata nostra intenzione mettere in discussione. Mi pare di comprendere che GTT abbia cercato di correggere l'errore - dandoci ragione, almeno in parte - affidando a questo soggetto un compito nuovo ed aggiuntivo rispetto a quello per cui era stato assunto, una volta venute meno le condizioni che giustificavano la sua assunzione. Una volta accantonato il progetto di fusione con ATM Milano, mi pare di comprendere che si sia deciso di ricollocarlo in qualche maniera. Mi chiedo soltanto se questa decisione sia stata presa per correggere un errore o se sia una circostanza casuale. Quando GTT ha assunto l'ingegner Sandri aveva già problemi legati a carenze nelle posizioni dirigenziali del Trasporto Pubblico Locale? E se la risposta è affermativa, per quale motivo ai tempi dell'assunzione dell'ingegner Sandri non ha pensato di correggere e coprire quelle carenze in altri modi? Oppure sono carenze emerse nel periodo intercorso tra la sua assunzione e la decisione di destinarlo ad altri compiti? Queste domande dimostrano che riteniamo ancora poco chiaro il percorso scelto da GTT, o, comunque, poco opportuno, se paragonato alle esigenze emerse quando GTT ha intavolato una discussione con ATM per eventuali ipotesi di fusione con l'Azienda milanese. Condivido con lei questo timore. Mi pare che si sia cercato di tappare, o, comunque - ripeto -, di correggere un errore che era a monte. Ritengo, allo stesso modo, che la decisione di assumere con un contratto a tempo indeterminato (quindi, prendendo un impegno, poi, difficile da sciogliere con un qualunque dipendente) sia stata poco accorta e poco puntuale. Credo che debba essere interesse principale dell'Azienda e dell'azionista verificare che le assunzioni nelle nostre società partecipate avvengano secondo criteri di razionalità, di efficienza e, soprattutto, di risparmio economico finalizzato ad una migliore e maggiore efficienza aziendale. Non credo ci siano le condizioni per poter dire che queste valutazioni siano state fatte in maniera puntuale ai tempi dell'assunzione dell'ingegner Sandri. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Vicesindaco, per una breve replica. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Non c'è ombra di dubbio che, su quanto indicato dal Consigliere Ravello, ci sia un dato di parziale contraddizione. Voglio dare al Consigliere un'interpretazione personale: credo che, sul ruolo, ci sia una discussione interna a GTT (non chiarita prima, forse) sul fatto se sia funzionale ad un'operazione di fusione oppure se sia un ruolo assolutamente necessario per sovrintendere all'evoluzione tecnologica e alle metodologie conseguenti. Con questa decisione, credo che il Consiglio d'Amministrazione intenda verificare se sussistano le competenze per affrontare il tema dell'evoluzione tecnologica: in quel caso, il contratto sarà mantenuto. Se, invece, non sarà ritenuto adeguato dal punto di vista della competenza, il contratto sarà risolto. Ammesso e non concesso che non si sia chiarito prima, credo, però, che, ad oggi, il Consiglio di Amministrazione abbia chiarito rispetto a quale debba essere il ruolo del dirigente. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Poiché il Vicesindaco ha parlato in deroga al Regolamento, diamo anche al Consigliere Ravello la possibilità di intervenire, sempre in deroga al Regolamento. RAVELLO Roberto Sergio L'unica ragione per cui non potrei darle ragione, signor Vicesindaco, è legata al fatto che, personalmente, avrei compreso una scelta finalizzata alla verifica delle competenze di un soggetto, prima di collocarlo in settori particolarmente delicati dell'azienda. Le voglio segnalare che la verifica delle competenze è stata effettuata successivamente ad un'assunzione a tempo indeterminato (e non successivamente ad un'assunzione a tempo determinato o ad un contratto di collaborazione o di consulenza). È paradossale, quindi, che si dica che prima si assume e poi si verificano le competenze, perché, in ogni caso, dopo non si potrebbe licenziare, essendo la persona assunta a tempo indeterminato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |