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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 4 Novembre 2009 ore 12,00
Paragrafo n. 25
MOZIONE 2009-03929
(MOZIONE N. 60/2009) "NUOVI INDIRIZZI PER ELIMINARE L'ELEVATO DISTURBO SONORO PRODOTTO DA SALE DA BALLO E LOCALI NOTTURNI DI INTRATTENIMENTO MUSICALE DELLA CITTA' IN PARTICOLARE SULLE SPONDE DEL PO E NEI PARCHI CITTADINI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE FERRARIS IN DATA 18 GIUGNO 2009. [Testo coordinato]
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 200903929/002,
presentata in data 18 giugno 2009, avente per oggetto:
"Nuovo Regolamento comunale per eliminare l'elevato disturbo sonoro prodotto da
sale da ballo e locali notturni di intrattenimento musicale della Città in particolare
sulle sponde del Po e nei parchi cittadini"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Sono stati presentati 10 emendamenti, tutti a firma del Consigliere Ferraris, quindi
procederemmo, se il Consigliere è d'accordo, alla discussione della mozione con il
testo coordinato con gli emendamenti.
La parola al Consigliere Ferraris.

FERRARIS Giovanni Maria
Adesso non comprendo la difficoltà che hanno i Colleghi di fronte a me sul rinvio.
Ho presentato degli emendamenti cercando di recepire tutte le istanze e sollecitazioni
fatte sia in Commissione dai Colleghi, che dall'Assessore, concordando buona parte
di questi emendamenti con gli Uffici dell'Assessorato per alleggerire e riorientare gli
indirizzi di questa mia proposta al bene collettivo della Città, senza fare particolari
riferimenti ad ambienti e ambiti territoriali.
È anche una questione di posizioni che bisogna prendere e cogliere dalla politica, per
cui non comprendo la necessità di rinviare un lavoro che è stato presentato e che,
secondo me, dovrebbe essere votato adesso per prepararlo per la prossima tornata
estiva, cercando di migliorare le condizioni che la mia mozione indica come
indicazioni, peraltro non come nuovi regolamenti, alla Città e all'Amministrazione.
Quindi se non ci fossero ulteriori limitazioni, dettate magari da spiegazioni ed
approfondimenti, andrei al voto.
Se ci fosse la possibilità, chiederei di uniformare la discussione degli emendamenti in
un unico blocco e anche, eventualmente, la votazione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La ringrazio per la cortese spiegazione dell'insieme della questione, però le avevo
semplicemente chiesto se lei voleva porla in discussione questa sera, ovviamente
siccome il testo è coordinato, la discussione è unica.
Dato che gli emendamenti sono tutti a sua firma e modificano il testo da lei stesso
prodotto, darei per acquisiti gli emendamenti e la porrei in votazione.
La parola al Consigliere Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Purtroppo non ho potuto partecipare alle riunioni di Commissione in merito alla
mozione, ma ho letto con attenzione la mozione.
Mi sento questa sera di dichiarare che sono consapevole della problematica che viene
sollevata, sono consapevole, ad esempio, del fatto che la collina torinese soffre nelle
notti estive per l'alto rumore della movida notturna dei Murazzi, e alcune
testimonianze si hanno, ad esempio, nel Collegio San Giuseppe di Corso Giovanni
Lanza, dove i ragazzi spesso non riescono a dormire perché il bosco fa rimbombare il
suono che deriva dai Murazzi, ma entrando nel merito della mozione non mi trovo
assolutamente d'accordo con il metodo che viene utilizzato.
Continuo dicendo che forse sarebbe opportuno che quando la Città di Torino concede
una licenza, all'interno della stessa ci fossero delle condizioni, invece si va ad
intervenire su una situazione già esistente, dando un carico economico a privati,
invece di assumersi il problema nel complesso.
Quindi, a mio parere, si dovrebbe arrivare ad un regolamento generico contro il
suono e che parta dal rilascio delle licenze, che devono avere condizioni precise e
non arrivare a dover discutere su cosa devono fare i privati.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
La mozione è stata modificata, perché non si parla più di nuovi Regolamenti, ma di
nuovi indirizzi, e non si parla più della centralità dei Murazzi, ma della centralità dei
parchi.
Ritengo che questi emendamenti non siano sufficienti per due motivi: in primo
luogo, non vorrei che qualcuno si fosse dimenticato che, neanche quattro mesi fa,
abbiamo approvato in Consiglio Comunale il Regolamento di Polizia Municipale
(quindi, come si può parlare di "nuovi indirizzi") e su questo si è svolta una
discussione non solo giornalistica, ma di Giunta, che ha portato ad approvare, a fine
agosto, il nuovo indirizzo sulle attività notturne e serali nella città di Torino. Sono
passati due mesi e pensiamo di dire alla Giunta che non ha capito niente, oppure al
Consiglio Comunale, dopo cinque mesi, che non ha capito niente?
In secondo luogo, per entrare nel merito della vicenda, bisogna chiedersi se vogliamo
che questi locali siano più numerosi nelle zone "urbane", tra virgolette. Secondo voi,
a San Salvario e in centro ci sono meno problemi che nei parchi?
Quando la stagione estiva si svolgeva nei parchi, i problemi di acustica erano minori,
semplicemente perché c'era un basso impatto ambientale in quelle zone, proprio
perché, giustamente, non si concedevano le licenze per i dehors anche d'estate (lo si
faceva fino ad un certo punto, oppure non lo si faceva proprio); infatti, tutti i locali
che erano aperti d'inverno, poi si spostavano nei parchi.
Oggettivamente - però, questo lo dico in termini generali -, nessuno afferma che non
ci siano casi in cui vi è troppo rumore o eccessi o che non ci siano luoghi dove, per
esempio, mancano i parcheggi, perché questi problemi sono reali. Mi pare, però, che
la Giunta, neanche qualche mese fa, abbia detto che bisogna rinforzare i trasporti
pubblici e trasformare un rapporto che non può essere solo di natura privatistica, in
quanto i proprietari dei locali devono essere i primi a pulire le aree a loro concesse e
prendersi carico anche dell'ordine pubblico. Ed è in questo modo che entriamo nel
merito di questa vicenda; il Regolamento di Polizia Urbana definisce una nuovo
concetto, che è fondamentale: le persone che sono davanti a quel locale devono
essere, tra virgolette, "sotto la tutela" del soggetto gestore di quella licenza. Mi
sembra che noi abbiamo già cambiato l'impostazione e non mi pare che i nuovi
indirizzi siano così importanti, però la mozione presentata dal Consigliere Ferraris
introduce il tema delle nuove tecnologie che i gestori privati possono utilizzare.
Dobbiamo stare attenti però, perché, per esempio, nel caso dei dehors estivi,
l'esperienza di San Salvario dimostra che esistono i dehors fonoassorbenti e i gestori
dei locali di San Salvario hanno avanzato la proposta di utilizzarli: volete sapere
perché è stata respinta? In primo luogo, perché non rispettano i vincoli
"paesaggistici", tra virgolette, di questa Città e, poi, perché la Città non li vuole
pagare; infatti, il gestore accetta di fare questo investimento, ma non vuole assumersi
tutta la spesa sulle proprie spalle, perché, dovendo cambiare per la seconda volta tutti
i dehors con i fonoassorbenti, dovrebbero essere previste delle misure incentivanti e
la possibilità di ammortizzare la spesa, magari garantendo la concessione dei dehors
per più anni.
Non avendo ancora trovato un modo per programmare quel tipo di intervento (infatti,
non concediamo autorizzazioni per cinque anni per i dehors), come può il soggetto
privato ammortizzare un investimento per il fonoassorbente sull'esterno? Questa è
una regola di mercato: se vogliamo che li paghino i privati, dobbiamo concedergli
delle licenze più lunghe; se, al contrario, continuiamo a concedergli le licenze per tre
mesi (perché possano essere revocate), come possiamo pretendere che facciano un
investimento di quarantamila o cinquantamila Euro?
Credo che la Giunta debba decidere in questo senso: se la Giunta dice che quegli
indirizzi sono validi (mi riferisco a quelli di fine luglio), credo che il Consiglio non
debba riproporre un nuovo Regolamento, né tanto meno, come in questo caso, nuovi
indirizzi; se, invece, la Giunta fino adesso ha sbagliato e non ha operato nel giusto,
accetterò il nuovo voto del Consiglio e questi nuovi indirizzi.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
mozione così emendata:
Presenti 36, Favorevoli 20, Astenuti 7, Contrari 9.
La proposta di mozione è approvata.
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