Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 200903929/002, presentata in data 18 giugno 2009, avente per oggetto: "Nuovo Regolamento comunale per eliminare l'elevato disturbo sonoro prodotto da sale da ballo e locali notturni di intrattenimento musicale della Città in particolare sulle sponde del Po e nei parchi cittadini" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Sono stati presentati 10 emendamenti, tutti a firma del Consigliere Ferraris, quindi procederemmo, se il Consigliere è d'accordo, alla discussione della mozione con il testo coordinato con gli emendamenti. La parola al Consigliere Ferraris. FERRARIS Giovanni Maria Adesso non comprendo la difficoltà che hanno i Colleghi di fronte a me sul rinvio. Ho presentato degli emendamenti cercando di recepire tutte le istanze e sollecitazioni fatte sia in Commissione dai Colleghi, che dall'Assessore, concordando buona parte di questi emendamenti con gli Uffici dell'Assessorato per alleggerire e riorientare gli indirizzi di questa mia proposta al bene collettivo della Città, senza fare particolari riferimenti ad ambienti e ambiti territoriali. È anche una questione di posizioni che bisogna prendere e cogliere dalla politica, per cui non comprendo la necessità di rinviare un lavoro che è stato presentato e che, secondo me, dovrebbe essere votato adesso per prepararlo per la prossima tornata estiva, cercando di migliorare le condizioni che la mia mozione indica come indicazioni, peraltro non come nuovi regolamenti, alla Città e all'Amministrazione. Quindi se non ci fossero ulteriori limitazioni, dettate magari da spiegazioni ed approfondimenti, andrei al voto. Se ci fosse la possibilità, chiederei di uniformare la discussione degli emendamenti in un unico blocco e anche, eventualmente, la votazione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La ringrazio per la cortese spiegazione dell'insieme della questione, però le avevo semplicemente chiesto se lei voleva porla in discussione questa sera, ovviamente siccome il testo è coordinato, la discussione è unica. Dato che gli emendamenti sono tutti a sua firma e modificano il testo da lei stesso prodotto, darei per acquisiti gli emendamenti e la porrei in votazione. La parola al Consigliere Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Purtroppo non ho potuto partecipare alle riunioni di Commissione in merito alla mozione, ma ho letto con attenzione la mozione. Mi sento questa sera di dichiarare che sono consapevole della problematica che viene sollevata, sono consapevole, ad esempio, del fatto che la collina torinese soffre nelle notti estive per l'alto rumore della movida notturna dei Murazzi, e alcune testimonianze si hanno, ad esempio, nel Collegio San Giuseppe di Corso Giovanni Lanza, dove i ragazzi spesso non riescono a dormire perché il bosco fa rimbombare il suono che deriva dai Murazzi, ma entrando nel merito della mozione non mi trovo assolutamente d'accordo con il metodo che viene utilizzato. Continuo dicendo che forse sarebbe opportuno che quando la Città di Torino concede una licenza, all'interno della stessa ci fossero delle condizioni, invece si va ad intervenire su una situazione già esistente, dando un carico economico a privati, invece di assumersi il problema nel complesso. Quindi, a mio parere, si dovrebbe arrivare ad un regolamento generico contro il suono e che parta dal rilascio delle licenze, che devono avere condizioni precise e non arrivare a dover discutere su cosa devono fare i privati. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco La mozione è stata modificata, perché non si parla più di nuovi Regolamenti, ma di nuovi indirizzi, e non si parla più della centralità dei Murazzi, ma della centralità dei parchi. Ritengo che questi emendamenti non siano sufficienti per due motivi: in primo luogo, non vorrei che qualcuno si fosse dimenticato che, neanche quattro mesi fa, abbiamo approvato in Consiglio Comunale il Regolamento di Polizia Municipale (quindi, come si può parlare di "nuovi indirizzi") e su questo si è svolta una discussione non solo giornalistica, ma di Giunta, che ha portato ad approvare, a fine agosto, il nuovo indirizzo sulle attività notturne e serali nella città di Torino. Sono passati due mesi e pensiamo di dire alla Giunta che non ha capito niente, oppure al Consiglio Comunale, dopo cinque mesi, che non ha capito niente? In secondo luogo, per entrare nel merito della vicenda, bisogna chiedersi se vogliamo che questi locali siano più numerosi nelle zone "urbane", tra virgolette. Secondo voi, a San Salvario e in centro ci sono meno problemi che nei parchi? Quando la stagione estiva si svolgeva nei parchi, i problemi di acustica erano minori, semplicemente perché c'era un basso impatto ambientale in quelle zone, proprio perché, giustamente, non si concedevano le licenze per i dehors anche d'estate (lo si faceva fino ad un certo punto, oppure non lo si faceva proprio); infatti, tutti i locali che erano aperti d'inverno, poi si spostavano nei parchi. Oggettivamente - però, questo lo dico in termini generali -, nessuno afferma che non ci siano casi in cui vi è troppo rumore o eccessi o che non ci siano luoghi dove, per esempio, mancano i parcheggi, perché questi problemi sono reali. Mi pare, però, che la Giunta, neanche qualche mese fa, abbia detto che bisogna rinforzare i trasporti pubblici e trasformare un rapporto che non può essere solo di natura privatistica, in quanto i proprietari dei locali devono essere i primi a pulire le aree a loro concesse e prendersi carico anche dell'ordine pubblico. Ed è in questo modo che entriamo nel merito di questa vicenda; il Regolamento di Polizia Urbana definisce una nuovo concetto, che è fondamentale: le persone che sono davanti a quel locale devono essere, tra virgolette, "sotto la tutela" del soggetto gestore di quella licenza. Mi sembra che noi abbiamo già cambiato l'impostazione e non mi pare che i nuovi indirizzi siano così importanti, però la mozione presentata dal Consigliere Ferraris introduce il tema delle nuove tecnologie che i gestori privati possono utilizzare. Dobbiamo stare attenti però, perché, per esempio, nel caso dei dehors estivi, l'esperienza di San Salvario dimostra che esistono i dehors fonoassorbenti e i gestori dei locali di San Salvario hanno avanzato la proposta di utilizzarli: volete sapere perché è stata respinta? In primo luogo, perché non rispettano i vincoli "paesaggistici", tra virgolette, di questa Città e, poi, perché la Città non li vuole pagare; infatti, il gestore accetta di fare questo investimento, ma non vuole assumersi tutta la spesa sulle proprie spalle, perché, dovendo cambiare per la seconda volta tutti i dehors con i fonoassorbenti, dovrebbero essere previste delle misure incentivanti e la possibilità di ammortizzare la spesa, magari garantendo la concessione dei dehors per più anni. Non avendo ancora trovato un modo per programmare quel tipo di intervento (infatti, non concediamo autorizzazioni per cinque anni per i dehors), come può il soggetto privato ammortizzare un investimento per il fonoassorbente sull'esterno? Questa è una regola di mercato: se vogliamo che li paghino i privati, dobbiamo concedergli delle licenze più lunghe; se, al contrario, continuiamo a concedergli le licenze per tre mesi (perché possano essere revocate), come possiamo pretendere che facciano un investimento di quarantamila o cinquantamila Euro? Credo che la Giunta debba decidere in questo senso: se la Giunta dice che quegli indirizzi sono validi (mi riferisco a quelli di fine luglio), credo che il Consiglio non debba riproporre un nuovo Regolamento, né tanto meno, come in questo caso, nuovi indirizzi; se, invece, la Giunta fino adesso ha sbagliato e non ha operato nel giusto, accetterò il nuovo voto del Consiglio e questi nuovi indirizzi. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione così emendata: Presenti 36, Favorevoli 20, Astenuti 7, Contrari 9. La proposta di mozione è approvata. |