Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901512/002, presentata in data 23 marzo 2009, avente per oggetto: "Amianto nella case 'ATC' della Falchera" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Tricarico. TRICARICO Roberto (Assessore) La risposta che, oggi, rendo nota mi perviene da un documento che mi ha trasmesso… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Vorrei solo riepilogare la situazione: l'interpellanza è stata aggiornata ad oggi proprio per permettere agli uffici dell'Assessorato di far pervenire all'interpellante tutta la documentazione. L'interpellante ha avuto modo di leggere il corposo materiale che è stato trasmesso e, sulla base delle considerazioni che svolgerà adesso, l'Assessore, poi, potrà replicare alle sue eventuali richieste. La parola al Consigliere Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Ringrazio l'Assessore, perché, circa un mese fa, mi ha fatto pervenire in Aula la documentazione relativa alla risposta a questa interpellanza. Le pagine sono numerose e le ho lette con attenzione. Intanto, vorrei sapere se l'Assessore ha letto queste pagine e, quindi, se è a conoscenza di questo tema. Le cito alcune frasi che mi hanno lasciata un po' interdetta; ad esempio, ATC scrive: "È normale la presenza di tali manufatti. (…) Negli stabili amministrati da ATC in Via delle Querce i manufatti contenenti amianto sono presenti nelle coperture, nei canali di areazione. (…) ATC non ritiene di intraprendere provvedimenti urgenti per l'immediata rimozione di tali manufatti". Ovviamente, ATC afferma che, da quando è entrata in vigore la Legge Regionale del 1992, ha compiuto delle riqualificazioni nell'area, eliminando tali sostanze nocive. Nella risposta che mi ha fornito (anche se io non avevo citato questo fatto intenzionalmente nell'interpellanza, perché non voleva essere polemica, ma costruttiva), si cita la vicenda drammatica (della quale si sta occupando la Magistratura) di Angela, 37 anni, che si è ammalata nel 2001. Ribadisco che non ho voluto citare questo episodio perché volevo che questa interpellanza fosse propositiva. Però, Assessore, in questo caso l'amianto era presente sotto il balcone di casa e nella soletta sopra il box e nell'interpellanza richiamo proprio il fatto che alcuni cittadini torinesi, che abitano nella zona di Via delle Querce a Falchera, hanno, appunto, l'amianto nei sottotetti degli appartamenti e nelle solette dei balconi, ma ATC non ritiene opportuno intervenire. A questo punto, Assessore, le chiedo nuovamente come può adoperarsi affinché ATC rimuova quelle sostanze, perché non vorrei che si verificasse un'altra vicenda come quella di Angela. Ripeto che, pur essendo a conoscenza di questo fatto, non ho voluto citarlo nella mia interpellanza, però, siccome il problema esiste, alcuni cittadini hanno già fatto delle assemblee condominiali (che vengono citate nella sua risposta), dalle quali è emersa la volontà di rimuovere queste sostanze. Questi cittadini appartengono alle fasce deboli, perché, vivendo nelle case popolari, evidentemente hanno già dei disagi dovuti ad una condizione precaria (probabilmente, molti di loro non hanno un lavoro, sono malati o sono in crisi), che non gli permette di poter fare opere di questo tipo. Mi domando in che maniera l'Amministrazione possa realmente entrare nel merito e aiutare questi cittadini, visto e considerato che la tutela della salute pubblica è un fatto che è doveroso rispettare; ritengo che l'Amministrazione ne debba prendere atto, compiendo tutti i passi necessari affinché venga tutelata. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola all'Assessore Tricarico. TRICARICO Roberto (Assessore) Vorrei premettere che il Comune di Torino non è proprietario degli alloggi oggetto di questa interpellanza; su 1.437, solo 475 sono di proprietà dell'ATC, mentre gli altri sono di proprietà privata. Il Comune di Torino, quindi, esercita un controllo su questa situazione, non tanto come responsabile diretto di questi edifici, ma piuttosto - come ricordava adesso il Consigliere - come autorità attenta alla salute pubblica; infatti, nella documentazione che è stata fornita, l'interpellante avrà potuto verificare che esiste un'ordinanza del Comune di Torino, alla quale si dovrebbero attenere sia l'ATC che i privati. Questa ordinanza ha ottenuto diverse proroghe, perché esiste una difficoltà a rimuovere questo materiale, sia nelle parti pubbliche, che - come può rendersi conto - , soprattutto, nelle prevalenti parti private. Di conseguenza, il Comune di Torino, attraverso i propri Uffici, ha più volte coadiuvato i residenti e l'ATC nella ricerca di soluzioni innovative. Non so se le è stata consegnata anche la lettera datata 7 ottobre, trasmessa dall'ATC, nella quale si dice che è intenzione dell'ATC (ma è necessario, però, che questa intenzione sia sottoscritta anche dagli altri proprietari, e noi sosteniamo questa proposta) aderire al progetto della Regione Piemonte di teleriscaldamento integrato da fotovoltaico e solare termico inserito in una sistemazione dell'area, che potrebbe consentire di reperire le risorse necessarie per effettuare questi interventi. Mi risulta che questo progetto sia andato avanti e speriamo di poter ottenere le risorse che aiuterebbero i privati e le parti pubbliche - intese come ATC - ad attuare gli interventi richiesti. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. |