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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Ottobre 2009 ore 12,00
Paragrafo n. 11
INTERPELLANZA 2009-06153
"SI PREDICA LOW COST? MA DI FATTO NON SI SPICCA IL VOLO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE PETRARULO IN DATA 29 SETTEMBRE 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200906153/002, presentata in
data 29 settembre 2009, avente per oggetto:
"Si predica il low cost? Ma di fatto non si spicca il volo"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
La SAGAT da anni svolge un'intensa attività commerciale e, nell'ambito delle sue
strategie, ha ben chiaro il ruolo del traffico low cost, che, come incidenza e
percentuale sul totale passeggeri, è in costante crescita: nel 2007 era l'8,7% del
traffico, nel 2008 il 13,5% e nel periodo gennaio/agosto 2009 del 21%.
Per quanto riguarda l'andamento del traffico dell'aeroporto, i dati sui movimenti
aerei mostrano un trend migliore della media degli altri aeroporti italiani (parlo di
movimenti aerei, perché per i passeggeri è leggermente diverso).
Considerando il forte impatto della crisi economica e finanziaria globale del trasporto
aereo, la regione Piemonte ha limitato maggiormente la propensione ai viaggi di
aziende e privati e che si riflette nel calo dei passeggeri dell'aeroporto. In particolare,
nel periodo gennaio/agosto 2009 lo scalo di Torino ha osservato un calo dei
movimenti pari all'1,8% - il dato che dicevo prima -, a fronte di un calo medio
nazionale (in termini di voli) del 7,9%. Nello stesso periodo, Torino ha registrato,
però, un calo dei passeggeri pari all'8,6%, a fronte di un calo medio nazionale del
5,4%.
La maggior parte dei vettori ha mantenuto il traffico, avendo, però, come risultato,
questa riduzione di passeggeri.
A causa dell'inevitabile drenaggio di passeggeri business dovuto al temporaneo
rallentamento dell'economia, la SAGAT ha ulteriormente rafforzato la propria
azione commerciale sui segmenti loisir e low cost, pur mantenendo costante
l'impegno sull'offerta business. L'argomento low cost va inserito in un contesto più
ampio, che ha visto in Italia, in questi anni, alcuni importanti vettori riprogrammarli
nel loro network, in relazione alla situazione di grande mutevolezza del trasporto
aereo, determinato anche dalla vicenda Alitalia e dal relativo impatto sul sistema
aeroportuale, in particolare, del Nord Italia, influenzando anche le politiche di
network di alcuni presunti vettori sul nostro aeroporto.
Nel merito, si segnala che la compagnia Ryanair, dopo essere stata sul punto di
chiudere la propria attività a Torino a fine 2007, al contrario, ha successivamente
deciso di rinnovare il proprio impegno pluriennale di presenza a Caselle, avviando
una serie di nuovi collegamenti nel corso del 2008 e del 2009, oltre allo storico
collegamento con Londra/Stansted, Barcellona/Girona da ottobre 2008, nuovi voli
neve per la stagione 2008, Trapani da maggio 2009, Bruxelles/Charleroi da giugno
2009.
SAGAT, inoltre, insieme alla Regione Piemonte e ad altri Enti locali, ha
recentemente siglato con il vettore irlandese un accordo di sviluppo pluriennale, che
porterà la seguente nuova attività su Torino: potenziamento dei collegamenti di
Bruxelles/Charleroi e Trapani, nuovo volo su Bari da gennaio 2010, nuovo volo su
Brindisi da gennaio 2010, nuovo volo su Madrid da marzo 2010, nuovo volo
internazionale da marzo 2011 verso una destinazione ad elevato potenziale turistico
incoming, che non è stato ancora definito.
L'insieme di queste operazioni è sostenuto da un intervento, dal punto di vista del
marketing di promozione, senza il passaggio di denaro da SAGAT o da chi per essa a
Ryanair; tutto è destinato alla promozione verso questi scali, in modo tale che questi
voli siano, poi, coperti dalle persone.
Lo sviluppo realizzato sia da Ryanair che da altri vettori low cost ha consentito di
aumentare l'indice di penetrazione e di offerta low cost (quello che ho detto prima),
arrivando fino a 21%.
Ovviamente, a fronte di questo accordo che vedrà più che raddoppiare le frequenze
di Ryanair su Caselle, questa percentuale salirà ulteriormente e vedremo quali
risultati porterà nel 2010 e nel 2011.
Segnalo, poi, ancora alcune importanti aperture di nuovi collegamenti low cost,
anche qui conosciuti: Wind Jet su Catania e Palermo, Blu-Express su Roma (avviato
con tre voli giornalieri nel 2008 e potenziato con cinque voli nel 2009), Air Italy su
Napoli, oltre al collegamento estivo su Olbia.
Oltre a questo accordo - come avete letto sui giornali -, se n'è fatto un altro (che non
riguarda il low cost) con la CAI, sostenuto con circa 6 milioni di Euro in tre anni
sempre per la promozione, cioè per fare un'operazione di incoming, di cui metà
erogati dalla Regione, 1 milione di Euro dalla Camera di Commercio, 280.000 Euro
dal Comune di Torino e 210.000 Euro dalla Provincia di Torino. Voglio precisare
che la Città di Torino, sia in questo caso che nell'altro, avendo una partecipazione
azionaria del 38% in SAGAT, ovviamente, partecipa per il 38% anche del milione e
mezzo di Euro in quanto socio.
Tutto il dibattito che si è fatto attorno alla necessità di investire e che faceva parte del
programma quando abbiamo rinnovato la convenzione con il socio privato in
SAGAT è stato messo in pratica. Se ci ricordiamo, io avevo esplicitato, durante
quella fase di deliberazione, che avevamo concordato con il socio che dovevamo
investire. Questo accordo con CAI comporta avere un A320 fisso sulla base a
Torino; a questo punto, Caselle è l'unico aeroporto ad avere una situazione come
questa, come quello di Roma e di Milano oggi.
Per quanto riguarda le nuove mete, l'attività inizierà nel 2010, proseguirà nel 2011 e
per gran parte del 2012: Amsterdam cinque volte alla settimana, Mosca tre volte alla
settimana, Istanbul tre volte alla settimana e Berlino tre volte alla settimana.
Credo che oggi si siano poste le condizioni per rispondere alla sollecitazione su cosa
fanno i soci per cercare di aumentare il traffico a Caselle. Questi due accordi,
assieme alle altre iniziative, credo che potrebbero dare buoni risultati e, avendo
anche messo a disposizione risorse significative - in primis la Regione, ma non solo -
, penso che sia il modo giusto non solo per come è stato affrontato il problema, ma
anche perché ci aspettiamo di avere buoni risultati dal punto di vista dell'aumento dei
voli e del traffico passeggeri.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
Ringrazio, innanzitutto, il Vicesindaco per l'esauriente e succulenta risposta data alla
mia interpellanza.
Bisogna fare una premessa, Vicesindaco: se faccio delle interpellanze e dopo
avvengono dei fatti non per merito di Petrarulo, ben venga che, alla fine, mi debba
contraddire, perché sono stati fatti degli accordi. Ho fatto l'interpellanza a fine
settembre e gli accordi che riguardano Ryanair ed il contributo fatto dalla Regione
per i voli verso Madrid o quelli di CAI per Alitalia sono tutti di inizio ottobre.
Significa che sicuramente il Vicesindaco e tutti i soggetti coinvolti vogliono
veramente che si spicchi il volo. La battuta "Ma di fatto non si spicca il volo"
contenuta nel titolo dell'interpellanza oggi potremmo cambiarla in "Oggi si comincia
piano piano a spiccare il volo".
Io credo in tutte queste grandi potenzialità, Vicesindaco, però credo anche che il
Comune di Torino debba potenziare l'offerta "da e per" l'aeroporto di Caselle,
perché agevolerebbe ancora di più il turismo in questa città, che sta già andando di
buon passo verso livelli non da poco. Come lei ben sa, la crisi che ci attanaglia potrà
sicuramente essere supportata anche dal turismo.
C'è un problema, però, che non ha avuto soluzione, ma non perché lei non ha voluto
darla, e mi piacerebbe sentirla. Nell'articolo pubblicato da "La Repubblica" il
24/09/2009 si dice che Wizzair (vettore low cost ungherese che ha 53 scali in
Europa) non ha lo scalo a Caselle perché i prezzi richiesti dalla SAGAT sono troppo
cari e fa un elenco, specificando anche che nel bacino di Torino vivono circa 71.000
rumeni (e non solo) che, a questo punto, potrebbero beneficiare di un volo low cost
verso l'Europa dell'Est.
Vorrei capire come sia possibile che Wizzair riesca ad avere costi inferiori su altri
aeroporti italiani e, invece, SAGAT applichi costi superiori per questa rotta. Non so
se lei, Vicesindaco, possa darmi una risposta immediata, oppure se approfondiremo
l'argomento in seguito. Mi ricordo che nella Commissione in cui era presente anche
la SAGAT al completo fu detto che ci sono tempi, termini e modalità uguali per tutti,
quindi, non posso credere che SAGAT faccia dei prezzi, Firenze ne faccia altri,
Verona, Roma, Pisa o Orio al Serio altri ancora.
Poter cogliere una ciliegina come Wizzair con l'Est Europa avrebbe fatto il grande
slam per Caselle, come quello fatto verso la Spagna, il Nord Europa, il Sud Italia, che
hanno fatto fare veramente il grande slam; forse, era troppo e, certe volte, il troppo
può "stroppiare".
Vorrei capire se ci sia ancora possibilità, in futuro, di verificare con Wizzair questo
tipo di low cost e se SAGAT abbisogna di contributi (regionali, comunali o
provinciali, come diceva poc'anzi lei) e se questi non siano stati dati per questo tipo
di voli, oppure se questo tipo di voli comportino altri accessi.
Per il resto, mi ritengo soddisfatto; una volta tanto posso dire che, vedendo quanto è
avvenuto dopo questa interpellanza all'aeroporto di Caselle, con tutti questi voli low
cost per moltissime capitali e città europee, penso che siamo sulla strada giusta.
Questo dimostra che quando ci sono critiche costruttive da parte di forze politiche di
maggioranza o di minoranza, sicuramente riusciamo a fare un buon lavoro per i
cittadini e, naturalmente, per coloro che sono preposti all'aeroporto di Caselle.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per una breve replica, al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Credo che potremo approfondire il merito della questione con i gestori
dell'aeroporto, però, sono in grado di rispondere su una condizione che ha
influenzato anche questa situazione ed è che non c'è ombra di dubbio che i costi
sostenuti da SAGAT (per cui, quanto si chiede ai vettori) siano più alti degli
aeroporti che hanno la maggioranza dei voli low cost, perché i servizi sono tarati
sull'area business per noi, che è la parte prevalente. Sull'area business bisogna dare
dei servizi ed avere un rapporto con la clientela che non è quello che, normalmente,
ha come base il low cost.
In questo caso, però, il problema non è come sulle altre rotte, in cui è necessario fare
operazioni di promozione, quindi, non c'è un sostegno in termini di risorse
economiche sui voli; ci sono - come ho detto - risorse economiche destinate alla
promozione. Verso la Romania, in particolare, non è necessario fare questo, perché i
passeggeri sarebbero garantiti, per cui, va trovata una soluzione con i vettori
interessati. Ovviamente, da parte di SAGAT c'è tutto l'interesse, bisogna riuscire a
trovare un equilibrio, studiando un modo per intervenire senza mettere in
discussione, da una parte, l'idea che abbiamo dell'aeroporto e, dall'altra, offrendo
questo servizio ai tanti cittadini rumeni presenti nel nostro territorio. Anche questo
servirebbe per incrementare il traffico. Il problema, però, è delicato dal punto di vista
della gestione, come credo il Consigliere Petrarulo abbia compreso, ma ci
impegniamo ad affrontare anche questo problema.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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