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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Ottobre 2009 ore 12,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2009-06165
"CINEPORTO - CORSO VERONA - LUNGO DORA FIRENZE 151" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE CUGUSI IN DATA 29 SETTEMBRE 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione congiunta dell'interpellanza n. mecc. 200906165/002,
presentata in data 29 settembre 2009, avente per oggetto:
"Cineporto - Corso Verona - Lungo Dora Firenze 151"
e dell'interpellanza n. mecc. 200906491/002, presentata in data 9 ottobre 2009,
avente per oggetto:
"Cineporto Film Commission - Corso Verona - Lungo Dora Firenze 151"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Tricarico; era prevista anche la risposta
dell'Assessore Alfieri, ma l'Assessore Tricarico si farà carico anche della parte di
sua competenza.

TRICARICO Roberto (Assessore)
Tralascio l'elenco puntuale preparato dagli Uffici per evidenziare la corrispondenza
intercorsa tra l'Amministrazione, il Cineporto ed il perito che è intervenuto per fare
le analisi che sono state richieste nell'interpellanza, anche perché, poi, consegnerò
agli interpellanti il documento, nel quale sono indicati con precisione i vari passaggi
effettuati.
A mio parere, è molto più importante comunicare all'Aula che, sulla base di un
accertamento svolto recentemente, si è stabilito che la rumorosità prodotta
dall'attività in questione non è conforme ai limiti di accettabilità previsti dalla
normativa vigente; pertanto, l'Ufficio Inquinamento Acustico, in data 7 ottobre, ha
comunicato al Presidente del Cineporto la necessità di avviare il procedimento
finalizzato a conformare le emissioni sonore generate dall'impianto di
condizionamento, che è all'interno di quello stabile. Preventivamente, si era
proceduto a sanzionare il Cineporto; per cui, secondo quanto previsto dalla
procedura, c'è stata una sanzione e, poi, è seguita la comunicazione di provvedere a
rendere l'impianto conforme con il livello di rumorosità accettabile (ovviamente,
secondo la normativa, non secondo la nostra percezione o quella dei residenti).
Per quanto riguarda i disagi (evidenziati dall'interpellanza) provocati dalla
movimentazione delle attrezzature nel Piazzale del Cineporto, dalle operazioni di
carico e scarico (che comportano la movimentazione di grossi automezzi e che
causano difficoltà alla circolazione nella via) e dal sistema di illuminazione in
funzione per tutta la notte, l'Ufficio Inquinamento Acustico non ha mai ricevuto
lamentele o segnalazioni; questa interpellanza, quindi, viene considerata come una
segnalazione all'Ufficio Inquinamento Acustico, il quale provvederà a richiedere
all'organo di controllo di effettuare le verifiche di merito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cugusi.

CUGUSI Vincenzo
Prendo atto delle dichiarazioni dell'Assessore, ma le lamentele sono dovute a varie
cause (inquinamento luminoso, acustico, eccetera). L'inquinamento acustico non
proviene soltanto dagli impianti di raffreddamento e riscaldamento, che (come ho
scritto nell'interpellanza) sono inopinatamente addossati al condominio di Lungo
Dora Firenze, nonostante tutto lo spazio a disposizione, perché quel cotonificio ha tre
piani sotto terra, per cui quegli impianti si potevano localizzare lì o sul tetto del
cotonificio. Però, questi particolari li vedremo in seguito, visto che i cittadini hanno
chiesto un'audizione e che questa interpellanza - insieme a quella presentata dai
Consiglieri Trombini e Genisio, se sono d'accordo - verrà approfondita in VI (per
quanto riguarda l'inquinamento acustico) e II Commissione (visto che ci sono
problemi strutturali di localizzazione e realizzazione dell'impianto).
I rumori provengono dall'attività del bar ristorante, visto che, ogni tanto, di notte, nel
cortiletto vicino al bar si svolgono feste con emissioni sonore oltre il tollerabile; allo
stesso modo, anche le emissioni luminose sono oltre il normale livello di tollerabilità.
Dobbiamo tenere presente che parte del tetto (che è stato rimesso a posto durante i
lavori di recupero del cotonificio e in vigenza dell'Allegato Energetico-ambientale
del Regolamento Edilizio) è realizzato in lastre di vetro.
Il tetto avrebbe potuto essere realizzato con pannelli fotovoltaici (invece che in
vetro), come impone l'Allegato Energetico-ambientale, ottenendo così il
raffreddamento dei locali e, al tempo stesso, la luce dell'illuminazione interna non
sarebbe fuoriuscita, evitando così di diffondersi nelle abitazioni vicine. Questi sono
alcuni degli argomenti che affronteremo durante l'approfondimento in Commissione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Trombini.

TROMBINI Claudio
Rispetto a quanto dichiarato dal Consigliere Cugusi, vorrei sottolineare che, per
quanto riguarda la movimentazione dei mezzi all'interno del Cineporto, quel tipo di
attività si svolge 24 ore su 24 (quindi, giorno e notte), perché chi sta effettuando le
riprese di un film è obbligato a tenere accesi quei camion tutto il giorno (infatti,
magari devono fornire ulteriore energia o l'attrezzatura per il riscaldamento dei
camerini "volanti"). Ovviamente, tutto ciò è accettabile negli orari in cui tutti hanno
il diritto di poter lavorare, ma non negli orari in cui la gente ha il diritto di poter
dormire.
Condivido il discorso del Consigliere Cugusi, ma, per quanto riguarda le verifiche
che effettueranno i tecnici a proposito dell'inquinamento acustico, vorrei aggiungere
che, oltre al locale adibito alla ristorazione (e, quindi, alle feste e quant'altro), c'è
anche il problema dello scarico dei fumi, che obbliga i primi due o tre piani delle
abitazioni frontali (sia in estate che in inverno, ma soprattutto in estate) a tenere le
imposte e le finestre chiuse. Durante il periodo estivo c'è il problema oggettivo (visto
che non tutti gli appartamenti sono dotati di un sistema di condizionamento) di dover
stare al caldo all'interno delle case perché non si possono aprire le finestre, proprio
per evitare che si riempiano dei fumi provocati dalla ristorazione.
Inoltre, per quanto riguarda questa vicenda, non trascurerei l'investimento fatto dai
residenti di quella zona quando hanno acquistato quegli immobili, visto che
quell'area era in disuso e oggi, invece, inizia a riprendere valore (per fortuna della
città e per chi ci deve lavorare); non credo che i residenti auspichino la chiusura di
quel luogo, ma vogliano solamente che vi sia un regolare funzionamento e la dovuta
attenzione per coloro che ci vivono. Presterei un po' di attenzione alla questione,
perché quei residenti, un po' di anni fa, hanno fatto degli investimenti e, oggi, il
valore di quegli immobili, se dovessero rimetterli sul mercato, sarebbe meno di zero.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa per l'Aula, ma viene rinviata per un approfondimento,
come richiesto dagli interpellanti, in VI più II Commissione.
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