Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200905899/002, presentata in data 18 settembre 2009, avente come oggetto: "Perché non sono stati rimessi in funzione i contatori nel Campo Aeroporto?" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Borgione. BORGIONE Marco (Assessore) Nei quattro campi nomadi autorizzati della Città di Torino (Corso Unione Sovietica, Via Lega, Germagnano e Aeroporto) sono presenti dei contatori di fornitura di energia elettrica, intestati agli utenti per i consumi individuali, mentre la Città provvede con specifico contatore di energia alla fornitura di corrente per l'illuminazione pubblica dei campi. Il Campo di Strada dell'Aeroporto è temporaneo ed ha problematiche indubbiamente superiori agli altri, per il quale è stato presentato uno specifico progetto al Ministero degli Interni per prevedere il rifacimento e la ricollocazione in area adiacente più idonea. Nel Campo di Strada dell'Aeroporto fino all'anno scorso erano presenti alcune unità di contatori con contratto intestato agli ospiti e la Città provvedeva esclusivamente all'illuminazione pubblica. Si è verificato qualche problema sullo stato di conservazione dell'impianto di distribuzione dell'energia elettrica, a causa delle ripetute anomalie per usura o manomissioni, a suo tempo segnalate anche alla Magistratura, operate dagli utenti, che pregiudicavano le normali condizioni di sicurezza del campo. La Città aveva dato mandato a Iride Servizi di realizzare d'urgenza un impianto di distribuzione dell'energia elettrica alternativo, che garantisse la sicurezza per gli utenti del campo. L'impianto è stato quindi realizzato con cavi aerei montati su tesate tra i pali dell'illuminazione pubblica già presenti, non essendo stato possibile utilizzare i cavidotti preesistenti che erano stati manomessi. All'interno di questo campo ci sono 53 famiglie e la prevalenza è di minori: 176. Nel campo ci sono 80 piazzole, ma il complessivo delle famiglie non corrisponde al numero delle piazzole occupate, poiché alcune famiglie sono posizionate in più piazzole, perché si tratta di famiglie che, nel frattempo, sono numericamente incrementate: ci sono i genitori, i figli, i nipoti, ormai di generazioni. Il contributo forfettario per consumi di energia elettrica incassato per il mese di settembre (provvedimento adottato insieme all'Assessore Mangone) è di 1.050 Euro. Il sistema di riscossione del canone entrerà in vigore quando il Prefetto, in qualità di Commissario Straordinario Delegato, adotterà il nuovo Regolamento, per il quale la Città ha già definito e definirà con il gestore del campo le modalità più opportune di riscossione dei canoni di concessione e quali sanzioni applicare a chi non ottempererà al pagamento. Gli enti del privato sociale individuati a seguito di bando, che costituiscono il raggruppamento temporaneo di collaborazione, sono: la Cooperativa Animazione Valdocco; la AIZO (Associazione Italiana Zingari Oggi); la Croce Rossa Italiana; il Comitato Provinciale di Torino; la Cooperativa Sociale Strana Idea; la Cooperativa Liberi Tutti. Ho cercato di dare delle risposte, anche magari non dettagliate punto per punto, ma all'interno di questa breve esposizione dovrebbero esserci tutte. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Credo sia, lo dico subito, opportuno chiarirsi ulteriormente in un confronto più aperto e non contingentato dal nostro Regolamento, perché nel confermare quanto da noi scritto in premessa di questa interpellanza - cioè che effettivamente fino a qualche tempo fa nel campo Aeroporto esistevano dei contatori, che poi sono stati manomessi dai residenti nel campo, per cui si è reso necessario un intervento -, si sottolinea un principio, che mi spaventa molto. In questo momento sono semplicemente il portavoce di un sentimento comune e sempre più diffuso in Città. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Comune a molti, Consigliere Silvestrini. Comunque, avrà occasione di intervenire quando in Commissione ci incontreremo a parlare proprio di questi argomenti e sarà piacevole confrontare il mio modo di vedere il mondo e quello di diverse centinaia di cittadini torinesi e il suo, evidentemente minoritario. Emerge un principio: quello secondo cui sia concepibile e naturale in questa Città trattare in maniera diversa soggetti diversi, questo molto spesso a scapito di chi vive secondo norme, leggi e regolamenti che la stessa Città, insieme a tutti gli altri soggetti istituzionali, si sono dati. Perché, mentre lei rispondeva puntualmente alla nostra interpellanza, mi chiedevo che cosa accadrebbe al sottoscritto se, una volta uscito da quest'Aula, andassi a casa mia e manomettessi il mio contatore della luce. Nell'immediato rimarrei senza corrente; successivamente ci sarebbe di sicuro l'intervento di qualche autorità che verrebbe a chiedermi i danni per ciò che ho fatto e che, fino a quando non avverrebbe la copertura, mi lascerebbe senza luce in casa mia. Invece, nel Campo di Strada Aeroporto capita che i residenti manomettano i loro contatori e che l'Amministrazione della Città di Torino intervenga per sostituire i contatori manomessi e per garantire la continuità nella prestazione di un servizio utile, essenziale, che diversamente dagli altri torinesi viene comunque garantito, anche quando ci sono delle evidenti ed oggettive responsabilità da parte di chi lo ha compromesso. Vorrei che ci si interrogasse sul fatto che vi sono decisioni di questa Amministrazione, tra cui questa, che dimostrano come in questa città vi siano cittadini di serie "a" e cittadini di serie "b". È una preoccupazione che mi accompagna. In particolare, abbiamo discusso pochi minuti fa in Conferenza dei Capigruppo di quanto accaduto nella giornata di venerdì, se non ricordo male, quando proprio un gruppetto di nomadi ha tagliato la strada ad un'ambulanza, bloccandola, e ha fatto scaricare il malato che questo mezzo di soccorso stava trasportando verso l'ospedale per sostituirlo da un altro malato. Credo che questo sia un episodio di una gravità inaudita, che sommato a tutta un'altra lunga serie di eventi, tra cui anche questo, dimostrano come forse si renda opportuno, necessario ed urgente un cambio di rotta rispetto all'approccio della Città e delle nostre istituzioni nei confronti della comunità nomade, rom, zingara, sinti (chiamiamoli secondo i loro nomi), che evidentemente non dimostra la necessaria volontà di arrivare alla conclusione di un percorso di integrazione che renda possibile una convivenza civile, senza creare disagi e senza che questi pesino sulle spalle dei cittadini onesti. Le chiedo, Assessore, di voler venire in Commissione partendo da questo a dedicare un po' del suo tempo (che so che è poco e che lei cerca di gestire tra mille impegni) proprio a un confronto rispetto alle politiche che la Città dovrebbe adottare nei confronti di queste popolazioni. Vorrei, ovviamente, che la Città garantisse a tutti i cittadini che vivono all'interno dei nostri confini dei servizi minimi ed essenziali, ma vorrei anche che soprattutto in una condizione dove le risorse sono sempre più scarse, questi servizi minimi ed essenziali venissero principalmente garantiti a chi dimostra di meritarlo e anche negati a chi, evidentemente, dimostra di non meritarlo. Non credo che sia stata una risposta corretta quella di intervenire prontamente nel sostituire i contatori dell'energia elettrica nel campo Aeroporto, manomessi dai residenti, chissà per quale ragione, che vorrei fosse anche approfondita, e che nell'attesa della predisposizione di un Regolamento riguardo alla gestione dei campi, comunque si garantisse la prestazione di questo servizio. Credo che non sia un modo corretto di comportarsi e che questi atteggiamenti offendano profondamente la sensibilità dei torinesi che, invece, vivono - quando possibile ovviamente, ma le condizioni sono difficili per tutti - secondo il rispetto di tutte le leggi e di tutte le nostre norme. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Vorrei capire meglio se è sua intenzione mandare l'interpellanza in Commissione per un approfondimento. La parola all'Assessore Borgione. BORGIONE Marco (Assessore) Ho ceduto il tempo che avevo risparmiato al Consigliere e andiamo a pari. Questo è un gesto di magnanimità che spero mi venga riconosciuto dal Consigliere Ravello. Intanto, vorrei ringraziare, in questa difficile gestione delle strutture autorizzate per i nomadi, per la collaborazione fattiva, sia del passato, ma soprattutto quella attuale, degli Assessori che hanno responsabilità con le deleghe ai Vigili Urbani, perché non sarebbe pensabile poter mettere in piedi qualunque tipo di ipotesi che non preveda anche la loro presenza. Il secondo punto che pensavo di aver focalizzato nella risposta, ma evidentemente in maniera non efficace, più superficiale, è l'inopportunità di fare un investimento significativo nella rimessa a norma di un impianto che è previsto dal regolamento su una struttura che, da qua a pochi mesi, verrà trasferita. Il terzo aspetto, senza voler dare giudizio di merito rispetto alle istanze presentate dal Consigliere Ravello sulle differenti posizioni, è che non c'è un unico modo corretto di interpretare la gestione di fatti sociali così complessi, perché non è soltanto una questione legata ai Servizi Sociali quella presente all'interno di un campo autorizzato per nomadi. Intanto, siamo in presenza di un Commissario Straordinario, con poteri governativi, e qualunque situazione sugli irregolari e sulla gestione all'interno dei campi autorizzati non può che prescindere comunque da una valutazione fatta insieme al Prefetto. Quindi, se ci saranno altri approfondimenti, vi inviterei a tenerli in considerazione. All'interno delle strutture autorizzate, comunque, ci sono realtà legate alle vicende di ordine pubblico, dalle quali non si può prescindere. Un conto è gestire delle strutture autorizzate, dove ci sono i prati con le aiuole, dove c'è una convivenza sociale non conflittuale, un conto è dover gestire questo insieme a situazioni più al limite, come per esempio i provvedimenti del Tribunale rispetto agli arresti domiciliari, che all'interno di un campo creano non poche difficoltà di gestione. Inoltre, volevo sottolineare che è elevatissima la presenza di minori, di cui ho solo dato una comunicazione numerica. Qualunque scelta che può e deve essere presa rispetto alla gestione di queste strutture autorizzate, non può prescindere da una tutela e da una salvaguardia di queste persone e di questi minori che sono più fragili e più deboli rispetto all'intero sistema. Il meccanismo approntato, che speriamo il Prefetto voglia mantenere come impianto, prevede che se non c'è la corresponsione anticipata della mensilità di utenza elettrica, non ci sia l'autorizzazione all'aggancio della spina alla presa dell'impianto volante. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa per l'Aula. È stato richiesto un approfondimento in Commissione, per cui la Presidenza provvederà ad inviare una copia del testo dell'interpellanza al Presidente della Commissione competente per la calendarizzazione. |