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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Novembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 17
MOZIONE 2006-06963
MOZIONE (N. 41/2006) ?COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DA PARTE DELLA CITTA` NEI PROCESSI DI VIOLENZA CONTRO LE DONNE?
Interventi
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione congiunta della proposta di mozione n. mecc. 200606963/02, presentata dal Consigliere Centillo in data 31 ottobre 2006, avente per oggetto:"Costituzione di parte civile da parte della Città nei processi di violenza contro le donne"e della proposta di mozione n. mecc. 200607675/02, presentata dai Consiglieri Salti e Scanderebech in data 19 ottobre 2006, avente per oggetto:"Il Comune si costituisca parte civile nei processi di violenza contro le donne".
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La proposta di mozione n. mecc. 200606963/02 è stata presentata dal Presidente della Commissione Pari Opportunità Centillo: si tratta di un testo coordinato con emendamento in Commissione (quindi il testo di cui siete in possesso è quello coordinato con l'emendamento).Contemporaneamente, è stata presentata dai Consiglieri Salti e Scanderebech la proposta di mozione n. 200607675/02.L'oggetto è simile: cambiano leggermente le parole, ma il concetto è lo stesso.In Conferenza dei Capigruppo è stata affrontata la discussione di entrambe le mozioni; credo che ora ci sia una dichiarazione da parte di una delle presentatrici della mozione n. 200607675/02.La parola al Consigliere Salti.
SALTI Tiziana
Io e la Consigliera Scanderebech abbiamo presentato questa mozione, a seguito di una mozione presentata in Commissione da quasi tutte le Consigliere (ad eccezione nostra): il documento non è stato discusso preventivamente, benché lo condividessimo totalmente. In Commissione, facemmo un intervento nel quale dicevamo che avremmo voluto aderire e sottoscrivere quel documento, ritenendo importante, per un tema così importante per le donne e che riguarda tutta la composizione della Commissione, minoranza e maggioranza, che il documento fosse discusso preventivamente e poi formulato insieme, perché la sua formulazione estesa a tutti i Gruppi avrebbe senz'altro arricchito il documento.Quindi, oggi ritiriamo questa proposta di mozione, perché, nel corso di una riunione di Commissione, sono state accolte alcune delle nostre osservazioni. Vorrei, però, precisare che, come Gruppo di Forza Italia, abbiamo stabilito come priorità (suggerendola anche attraverso un documento presentato nel corso di una conferenza stampa) la necessità di affrontare diverse emergenze per risolvere il problema della sicurezza nella città di Torino. Abbiamo, inoltre, avanzato la richiesta di sollecitare il Comune di Torino affinché si costituisse parte civile nei processi in cui una donna sia parte lesa per atti di violenza.Questo documento è stato presentato alla stampa (e credo anche ai Capigruppo) il 9 ottobre; quindi, non abbiamo presentato questa mozione a seguito di quella della maggioranza (o, comunque, sottoscritta unicamente dai componenti della maggioranza), al limite l'avremmo costruita insieme a loro.Ritengo, quindi, opportuno portare avanti questo progetto e chiedo ai Presidenti di tutte le Commissioni, ma soprattutto al Presidente della Commissione per le Pari Opportunità, all'interno della quale - forse caso unico - un nostro esponente ricopre la carica di Vicepresidente...
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Per libera scelta della minoranza.
SALTI Tiziana
Senz'altro si tratta di una libera scelta, però il motivo che ci ha portato a questa scelta è l'arroganza della maggioranza.In ogni caso, poiché il Vicepresidente della Commissione per le Pari Opportunità è della minoranza, credo che, per alcune iniziative che riguardano tutti i Consiglieri (non importa a quale Partito appartengano), sia necessario un maggior coinvolgimento preventivo, così che tutti possano contribuire ad arricchire il dibattito.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Se ho ben capito, al di là dei contenuti politici dell'intervento sui quali non intervengo, la proposta di mozione n. mecc. 200607675/02, presentata dai Consiglieri Salti e Scanderebech in data 19 ottobre 2006, è ritirata.A questo punto, proseguiamo il dibattito sulla proposta di mozione n. mecc. 200606963/02.La parola al Consigliere Centillo.
CENTILLO Maria Lucia
In Commissione, come ricordava in parte il Consigliere Salti (che, peraltro, non ha partecipato all'ultima riunione), abbiamo seguito un percorso che ha avuto inizio da una mozione sottoscritta da vari Consiglieri (compreso il Consigliere Scanderebech), presentata dai Consiglieri Cerutti e Silvestrini. La mozione nasce da un'esperienza che si è sviluppata nel Comune di Roma, dove - peraltro ai sensi di una norma prevista dallo Statuto - si è lavorato sul tema della violenza sessuale, affinché fosse possibile costituirsi parte civile. Con l'Assessorato e con gli Uffici, in particolare con l'Avvocatura, la Commissione ha preso atto di questa proposta ed ha provato ad individuare una procedura che permettesse di superare i vincoli che, in qualche modo, limitano la possibilità di affrontare un fenomeno di tali dimensioni (che, peraltro, si verifica prevalentemente all'interno della famiglia e delle reti amicali e solo in parte, invece, in ambiti esterni, quindi legati, come richiamava il Consigliere Salti, alla sicurezza). Anche grazie alla collaborazione dell'Assessore e degli Uffici, siamo riusciti ad ampliare la possibilità di perseguire questa strada non soltanto per le vittime di violenza sessuale, ma per tutte le donne vittime di violenza, anche domestica, emendando la mozione e chiedendo di verificare l'esistenza dei presupposti normativi ed amministrativi necessari e, in difetto, di predisporre tutti gli atti utili a conseguire questo risultato. Verosimilmente, nell'ambito della modifica dello Statuto dovremo intervenire affinché questo aspetto diventi parte essenziale e fondamentale dei diritti sanciti. Peraltro, insieme alla costituzione di parte civile nei casi di violenza denunciati in città (è sottinteso che è necessario il consenso delle dirette interessate), chiediamo di valorizzare e sostenere le iniziative del coordinamento cittadino contro la violenza alle donne.Naturalmente, più persone mi hanno chiesto il motivo per cui non si possa ampliare questa possibilità anche ai casi riguardanti i bambini o gli anziani e le stesse presentatrici del documento hanno pensato di estendere ulteriormente questa ipotesi di lavorare contro la violenza. Si tratta sicuramente di una richiesta legittima, ma siamo partiti dal dato drammatico che riguarda la violenza nei confronti delle donne, lo circoscriviamo a questo ambito e riteniamo che, essendo un percorso di tipo culturale, è opportuno investire in questo campo, con grande energia proprio dal punto di vista culturale, delle relazioni e della partecipazione di tutti gli attori presenti sul territorio.È questo il motivo per cui il testo coordinato porta la firma del Presidente della Commissione, perché, in un lavoro svolto in modo congiunto e partecipato da tutti, abbiamo voluto inserire alcune parti del testo della proposta di mozione presentata dai Consiglieri Salti e Scanderebech, affinché su questi temi vi fosse la massima unitarietà e si potesse raggiungere il massimo risultato. Ribadisco ancora una volta che la violenza nei confronti delle donne è un fenomeno diffuso a livello mondiale, purtroppo in aumento e particolarmente significativo all'interno delle situazioni parentali e amicali, che richiede un notevole sforzo da parte di tutti.La possibilità che la Città si costituisca parte civile al fianco delle donne corrisponde al fatto che la violenza nei confronti delle donne è un atto che mina la collettività e non soltanto il diritto individuale della donna colpita e, pur richiamandosi alla nuova frontiera dei diritti (che riguarda la tutela dei diritti umani e universali), bisogna anche ricordare quanto era sancito, purtroppo, soltanto una decina di anni fa rispetto alla violenza sulle donne; infatti, fino a una decina di anni fa, nella nostra giurisprudenza era ancora considerata un reato contro la morale e non contro la persona. In questo modo facciamo un salto ulteriore, affermando che il reato si compie non soltanto nei confronti della donna, ma della sensibilità che la Città esprime nei confronti delle donne.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Galasso.
GALASSO Ennio Lucio
Vorrei esprimere, a nome del Gruppo di Alleanza Nazionale, il nostro accordo e l'assoluta mancanza di perplessità su questo provvedimento. Vorremmo, però, porre un problema di maggior respiro istituzionale: infatti, ipotesi di soggezione di altri ambiti della società, quali possono essere i minori e gli anziani, pur vittime di tipi di reati diversi (per la verità non sempre diversi, soprattutto per quanto riguarda i minori), ci potrebbero portare a scrivere questa mozione con una maggiore ampiezza.Ripeto: noi non abbiamo nessuna riserva - lo sottolineo - su questa mozione, vorremmo soltanto arricchirla e, quindi, per fare questo (se si è d'accordo), riproporla in Commissione. Dico questo anche alla luce dell'ultima giusta affermazione del Consigliere Centillo. Secondo me, occorre rivedere la parte che riguarda la motivazione di questa mozione, proprio perché c'è stata un'evoluzione giurisprudenziale prima, legislativa poi, sui reati contro la morale, vicende che, quindi, sono state ricondotte giustamente, poi, nell'alveo dei reati contro la persona.Trovo, ovviamente, significativo, ma non soddisfacente il richiamo all'aggravamento del danno che si può arrecare. Proprio per ridiscutere tutto questo - ed ora mi prendo anche qualche licenza letteraria - e perché dobbiamo anche ricondurre meglio la figura della donna a quella che è ed esce - adesso, senza scomodare Dante e Petrarca - dalla sacralità che emerge da Péguy, oppure dalla delicatezza che emerge dai versi di Victor Hugo per esaltare ancora di più il ruolo, la funzione, la missione della donna. Questo per dire quanto sia più grave tutto ciò che viene posto in danno della donna.Voglio concludere questo passaggio ricordando Balzac che, proponendo la figura della donna, parla della procreazione e dice che "la procreazione è il mimo che più accosta l'umano al divino".È un sacrilegio ogni aggressione sulla donna, ecco perché dico che siamo assolutamente e fermamente d'accordo, però, per le considerazioni che facevo prima in ordine anche allo sviluppo della giurisprudenza e della Legislazione, stiamo attenti a non scivolare su aspetti marginali, che possono creare equivoci. Qualche tempo fa un Sindaco di sinistra infelicemente, pensando di coniare uno slogan originale, riprodusse quanto è scritto all'ingresso di Auschwitz, "Il lavoro rende liberi".Ho appena ricevuto oggi un invito per la presentazione di un libro che le biblioteche civiche torinesi, in collaborazione con la Città di Torino, propongono all'attenzione del mondo culturale e della città, che si intitola "Viaggio al termine della notte". C'é un libro di Louis Ferdinand Céline, autore non sempre amato per varie ragioni ideologiche, che si chiama proprio "Voyage au bout de la nuit", tradotto in italiano "Viaggio al termine della notte". Forse, anche una accortezza lessicale potrebbe giovare alla causa, anche a questa causa.Se il Consiglio dovesse decidere di votare, noi saremmo favorevoli, però sarebbe opportuna una migliore ampiezza ed anche una migliore motivazione non soltanto della parte che riguarda la motivazione, ma anche del dispositivo, perché "verificare l'esistenza dei presupposti normativi" mi pare un approccio approssimativo, che si potrebbe arricchire.Ribadisco, quindi, che siamo favorevoli, pur invitando il Consiglio, eventualmente, a rimettere il provvedimento in Commissione, per delineare ed ornare meglio questa iniziativa, che è senz'altro lodevole.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Salti.
SALTI Tiziana
Intervengo per la dichiarazione di voto.Come Gruppo di Forza Italia siamo favorevoli a questa mozione. Prima mi sono dimenticata di dire una cosa. Il nostro dispositivo (che, poi, non è stato accolto, perché, chiaramente, non possiamo indicare noi alla Magistratura come inasprire le pene) aveva l'obiettivo e lo scopo di aprire comunque un dibattito, affinché le pene relative a questo reato siano rese più gravose per chi lo commette, quindi, a noi va bene anche rimandarla in Commissione per un approfondimento.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Silvestrini.
SILVESTRINI Maria Teresa
Questo documento è nato da una mozione che avevamo fatto insieme io e il Consigliere Monica Cerutti. Forse, la parte sulla costituzione di parte civile nei confronti della violenza sulle donne è quella che avevo proposto io e, siccome sono nuova del Consiglio Comunale, probabilmente non avevo pensato di consultare anche le Colleghe dell'opposizione. Era la prima volta che proponevo il contenuto di una mozione e, forse, non avevo ancora ben presenti i percorsi di costruzione politica di un documento. In ogni caso, voglio far presente a quest'Aula l'innovatività di questa decisione che oggi prendiamo.Non è assolutamente scontato il ruolo dei Consigli Comunali nel costituirsi parte civile in processi di questo genere, anzi, la Corte Costituzionale li ha più volte rifiutati, ancora nel 2001. Adesso, invece, c'è un nuovo orientamento della giurisprudenza, che sta orientandosi verso la possibilità di costituzione di parte civile dei Comuni in casi di questo genere.L'idea era nata osservando l'esperienza del Comune di Roma, che aveva attivato questo percorso e che aveva anche sottolineato la necessità che altri Comuni si mettessero sulla stessa strada, per consolidare questo percorso istituzionale. Vorrei che fosse chiaro per tutti che questo provvedimento è innovativo, è nuovo ed è anche una scelta abbastanza coraggiosa da parte di un'Amministrazione Comunale.Il suo significato, se vogliamo, storico è quanto impedisce che sia equiparata la violenza contro le donne, specialmente quella sessuale, a quella nei confronti dei bambini e degli anziani. Noi apparteniamo ad una tradizione storica in cui la violenza sul corpo femminile è stata all'origine delle collettività organizzate; basta pensare al ratto delle Sabine, con il quale è stata creata la civiltà di Roma e, di lì in poi, le collettività organizzate hanno assunto nel loro immaginario ed anche nelle loro pratiche - pensate agli episodi di guerra - la violenza sul corpo femminile.Dichiarare oggi l'inviolabilità del corpo femminile significa costruire un nuovo patto sociale, che attribuisce dignità alle donne, pari dignità all'interno di una collettività e questo credo che sia un cambiamento epocale di cui, forse, non tutti oggi hanno consapevolezza. Non possono essere equiparati donne, bambini ed anziani; probabilmente sarà qualcosa di cui si acquisterà più consapevolezza in futuro.L'Amministrazione Comunale di Torino, se voterà questa mozione, farà la sua parte in questo processo di riconoscimento di una vera cittadinanza alle donne.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Scanderebech.
SCANDEREBECH Federica
In considerazione di quanto è stato detto, voteremo a favore della mozione perché, insieme al Presidente Centillo, vogliamo sia approvata, anche in occasione della giornata contro la violenza alle donne. Per completare questo lavoro, però, che ci sembra molto interessante, insieme ad AN, magari, proporremo una mozione migliorativa e di ampliamento.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Intervengo soltanto per fare un chiarimento dal punto di vista procedurale.In considerazione delle dichiarazioni rese dal Consigliere Galasso precedentemente e, oggi, dal Consigliere Scanderebech, è evidente che questa mozione viene votata oggi, così com'è. Dopodiché, ovviamente, nulla osta e nulla può ostare qualunque altra iniziativa che sia portata avanti da qualsiasi Gruppo Consiliare o Consigliere. Si chiude una fase della discussione, ma evidentemente, altre se ne possono aprire.L'importante era (mi pare che questo sia anche stato ricordato dal Consigliere Scanderebech) arrivare, prima del 25 novembre (giornata internazionale contro la violenza sulla donna), alla definizione di una presa di posizione chiara e precisa del Consiglio Comunale, allo stato dell'arte, ad oggi, in merito alla violenza. Dopodiché, è evidente che passaggi successivi possano ampliare, oppure meglio specificare, il concetto in alcune parti.
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