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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Ottobre 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2009-03116
"I BUONI TAXI NON SONO STATI EROGATI E UN'ANZIANA RIMANE SENZA CURE" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE LONERO IN DATA 20 MAGGIO 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903116/002, presentata in
data 20 maggio 2009, avente per oggetto:
"I buoni taxi non sono stati erogati e un'anziana rimane senza cure"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero.

SESTERO Maria Grazia (Assessore)
L'interpellanza del Consigliere, partendo da una situazione particolare vissuta da una
persona, chiede di sapere se, effettivamente, da un anno non siano erogati buoni taxi
e se non si ritenga di doverli erogare per i casi sociali estremi.
Farò una premessa che ho già fatto altre volte: nel nostro Comune vi sono 1.700
utilizzatori effettivi di buoni taxi e di trasporti con pulmino (destinati ai casi più
gravi), per una spesa annua di 3.300.000 Euro. In questi anni di difficoltà finanziarie,
la cifra non è diminuita. Al contrario, cresce il numero di anziani: infatti, una
percentuale molta alta di utilizzatori dei buoni taxi sono persone anziane, talvolta
molto anziane. L'aumento dell'anzianità della popolazione, quindi, fa sì che la
richiesta di buoni taxi cresca esponenzialmente ogni anno.
Ricordo che questo servizio è stato attivato da tempo, in seguito all'approvazione
della Legge 104 che tutela le persone disabili, e che la Città di Torino è una delle
poche - se non l'unica - città che lo fornisce in modo così massiccio.
Occorre ricordare che l'ultimo inserimento di 120 persone è avvenuto nel primo
semestre dell'anno 2008 e che, nella prima metà del 2009, vi sono 1.338 persone in
lista d'attesa (si tratta di persone alle quali sono state riconosciute le condizioni per
usufruire del servizio dedicato), visto che l'aumento della domanda mensile ed annua
è molto alto.
Da anni, per cercare di far fronte alla domanda crescente, studiamo ipotesi di
modifica del servizio dedicato, da anni andiamo al tavolo con le associazioni, ma
finora non abbiamo mai avuto il via libera alle proposte avanzate. Stiamo, però,
elaborando un'ipotesi che, in qualche modo, dovrebbe permetterci di inserire alcune
centinaia di cittadini attualmente in lista d'attesa all'interno del servizio, con misure
eccezionali, riducendo le quantità dei viaggi riconosciuti ed attuando altre misure di
controllo e razionalizzazione del servizio.
La signora citata nell'interpellanza, pur essendo invalida al 100% e pur avendo 84
anni, non rientra nelle misure di priorità in graduatoria adottate, con una
deliberazione della Giunta, nel gennaio 2009. Le priorità riguardano minori, persone
che necessitano di provvedimenti urgenti (il tempo diventa un elemento importante),
persone che necessitano di mezzi attrezzati (senza i quali non hanno possibilità di
muoversi), persone che devono lavorare, studiare e beneficiare di borse di studio,
cioè persone che perderebbero l'opportunità di integrazione, se private del servizio.
La signora citata nell'interpellanza non rientra in questi casi.
Mi auguro che, con le soluzioni poste alla nostra attenzione che stiamo per
concludere, ci sia la possibilità per molti cittadini di rientrare nel servizio e di
superare questa fase di stallo negli inserimenti dalla lista d'attesa.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Lonero.

LONERO Giuseppe
Viene da chiedersi il motivo per cui un'anziana disabile di 84 anni, che ha bisogno di
cure mediche essenziali e che incassa 600 Euro mensili di pensione, non rientri tra le
priorità stabilite dal Comune di Torino. Voglio, allora, capire quali sono le altre 1700
priorità esistenti nella nostra città.
Mi sembra, infatti, che la situazione di questa persona (che non conosco
personalmente e che cito come esempio soltanto per capire quali possano essere i
criteri di assegnazione dei buoni taxi) sia abbastanza grave. Vorrei capire come
facciano a rientrare nei parametri le altre persone, se la signora di cui parliamo non vi
rientra, pur vivendo una situazione al limite della disperazione. Non riesco proprio ad
immaginare la situazione degli altri.
Assessore, sicuramente ci ritroveremo in Commissione, per parlare della rivisitazione
dei criteri di assegnazione; in quella sede ci confronteremo, perché credo che, tra i
casi prioritari, debbano essere inclusi anche casi come questo.
Non riesco proprio ad immaginare (sto facendo un grande sforzo, da quando lei,
stasera, mi ha comunicato l'esclusione della signora) quali possano essere i casi che
rientrano nei parametri stabiliti. Credo che, per un caso come questo, con quelle
condizioni di salute, di età, con quella situazione economica, sia assolutamente
indispensabile elargire il buono taxi.
Non sono, quindi, assolutamente soddisfatto della sua risposta e rimando ad un
approfondimento in una seduta di Commissione, in cui siano rivisti o riproposti i
criteri di assegnazione dei buoni.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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