Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903116/002, presentata in data 20 maggio 2009, avente per oggetto: "I buoni taxi non sono stati erogati e un'anziana rimane senza cure" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) L'interpellanza del Consigliere, partendo da una situazione particolare vissuta da una persona, chiede di sapere se, effettivamente, da un anno non siano erogati buoni taxi e se non si ritenga di doverli erogare per i casi sociali estremi. Farò una premessa che ho già fatto altre volte: nel nostro Comune vi sono 1.700 utilizzatori effettivi di buoni taxi e di trasporti con pulmino (destinati ai casi più gravi), per una spesa annua di 3.300.000 Euro. In questi anni di difficoltà finanziarie, la cifra non è diminuita. Al contrario, cresce il numero di anziani: infatti, una percentuale molta alta di utilizzatori dei buoni taxi sono persone anziane, talvolta molto anziane. L'aumento dell'anzianità della popolazione, quindi, fa sì che la richiesta di buoni taxi cresca esponenzialmente ogni anno. Ricordo che questo servizio è stato attivato da tempo, in seguito all'approvazione della Legge 104 che tutela le persone disabili, e che la Città di Torino è una delle poche - se non l'unica - città che lo fornisce in modo così massiccio. Occorre ricordare che l'ultimo inserimento di 120 persone è avvenuto nel primo semestre dell'anno 2008 e che, nella prima metà del 2009, vi sono 1.338 persone in lista d'attesa (si tratta di persone alle quali sono state riconosciute le condizioni per usufruire del servizio dedicato), visto che l'aumento della domanda mensile ed annua è molto alto. Da anni, per cercare di far fronte alla domanda crescente, studiamo ipotesi di modifica del servizio dedicato, da anni andiamo al tavolo con le associazioni, ma finora non abbiamo mai avuto il via libera alle proposte avanzate. Stiamo, però, elaborando un'ipotesi che, in qualche modo, dovrebbe permetterci di inserire alcune centinaia di cittadini attualmente in lista d'attesa all'interno del servizio, con misure eccezionali, riducendo le quantità dei viaggi riconosciuti ed attuando altre misure di controllo e razionalizzazione del servizio. La signora citata nell'interpellanza, pur essendo invalida al 100% e pur avendo 84 anni, non rientra nelle misure di priorità in graduatoria adottate, con una deliberazione della Giunta, nel gennaio 2009. Le priorità riguardano minori, persone che necessitano di provvedimenti urgenti (il tempo diventa un elemento importante), persone che necessitano di mezzi attrezzati (senza i quali non hanno possibilità di muoversi), persone che devono lavorare, studiare e beneficiare di borse di studio, cioè persone che perderebbero l'opportunità di integrazione, se private del servizio. La signora citata nell'interpellanza non rientra in questi casi. Mi auguro che, con le soluzioni poste alla nostra attenzione che stiamo per concludere, ci sia la possibilità per molti cittadini di rientrare nel servizio e di superare questa fase di stallo negli inserimenti dalla lista d'attesa. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Lonero. LONERO Giuseppe Viene da chiedersi il motivo per cui un'anziana disabile di 84 anni, che ha bisogno di cure mediche essenziali e che incassa 600 Euro mensili di pensione, non rientri tra le priorità stabilite dal Comune di Torino. Voglio, allora, capire quali sono le altre 1700 priorità esistenti nella nostra città. Mi sembra, infatti, che la situazione di questa persona (che non conosco personalmente e che cito come esempio soltanto per capire quali possano essere i criteri di assegnazione dei buoni taxi) sia abbastanza grave. Vorrei capire come facciano a rientrare nei parametri le altre persone, se la signora di cui parliamo non vi rientra, pur vivendo una situazione al limite della disperazione. Non riesco proprio ad immaginare la situazione degli altri. Assessore, sicuramente ci ritroveremo in Commissione, per parlare della rivisitazione dei criteri di assegnazione; in quella sede ci confronteremo, perché credo che, tra i casi prioritari, debbano essere inclusi anche casi come questo. Non riesco proprio ad immaginare (sto facendo un grande sforzo, da quando lei, stasera, mi ha comunicato l'esclusione della signora) quali possano essere i casi che rientrano nei parametri stabiliti. Credo che, per un caso come questo, con quelle condizioni di salute, di età, con quella situazione economica, sia assolutamente indispensabile elargire il buono taxi. Non sono, quindi, assolutamente soddisfatto della sua risposta e rimando ad un approfondimento in una seduta di Commissione, in cui siano rivisti o riproposti i criteri di assegnazione dei buoni. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. |