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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Ottobre 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 30
ORDINE DEL GIORNO 2009-06453
"ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 17 OTTOBRE CONTRO IL RAZZISMO" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CERUTTI ED ALTRI IN DATA 8 OTTOBRE 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di ordine del giorno n. mecc.
200906453/002, presentata in data 8 ottobre 2009, avente per oggetto:
"Adesione alla manifestazione nazionale del 17 ottobre contro il razzismo"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Cerutti, per l'illustrazione.

CERUTTI Monica
Questa proposta di ordine del giorno è chiaramente un atto politico, che, se sarà
approvato, vedrà il Consiglio Comunale aderire alla manifestazione di sabato
prossimo, in cui si esprimerà la contrarietà al razzismo, vista la cultura dilagante -
ahimè - in Italia.
Riprendendo un aspetto dell'ordine del giorno, riteniamo che sia "il momento di
reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta e solidarietà per difendere i
diritti di tutte e di tutti rifiutando ogni forma di discriminazione e per fermare il
dilagare del razzismo".
Chiaramente, invito l'Aula ad approvare questo atto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Leggo alcuni passaggi dell'ordine del giorno.
"Il pacchetto sicurezza approvato risponde ad un intento persecutorio, introducendo
il reato di 'immigrazione clandestina' ed un complesso di norme che peggiorano le
condizioni di vita degli immigranti, ne ledono la dignità umana ed i diritti
fondamentali". Secondo noi, questo è un evidente errore - direi - ideologico, anche
un po' fazioso, quindi, credo che questa considerazione sia assolutamente da
rigettare.
I punti citati nell'impegnativa ("abrogazione del pacchetto sicurezza, accoglienza e
diritti per tutti, no ai respingimenti ed agli accordi bilaterali, eccetera"), inoltre, ci
"costringono" - tra virgolette - ad intervenire dicendo che stiamo ancora valutando se
astenerci o votare contro questo ordine del giorno, però, per significare a verbale
(non per il Consiglio di maggioranza), anche noi diciamo "no" al razzismo, ma non
su base ideologica, come, invece, si evince da questo ordine del giorno.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Ringrazio i presentatori di questo ordine del giorno, perché, finalmente, ci hanno
permesso di scoprire quale sia la ricetta di una certa sinistra (in particolare, di quella
che siede di fronte a me in quest'Aula) rispetto ai problemi dell'immigrazione e, di
conseguenza, ai problemi di ordine pubblico e criminalità che ne derivano.
Signor Presidente, se è vero che il razzismo è un fenomeno odioso (purtroppo, ancora
alimentato, al giorno d'oggi) e se è vero che siamo costretti a sopportare, anche nella
nostra città, atti d'intolleranza, di bieca violenza nei confronti di individui solo per
qualche ragione legata al colore della pelle, piuttosto che alla confessione religiosa, o
alle preferenze sessuali, non è vero che questi sentimenti di odio possono dirsi
alimentati dalle politiche del Governo, che - ricordo - ha approvato un
provvedimento, ad esempio, contro lo stalking, contro la violenza sulle donne e sta
discutendo un provvedimento contro l'omofobia, proprio per istituirne il reato e che
ha dimostrato una particolare attenzione nei confronti dei problemi di degrado
presenti soprattutto nelle grandi città italiane e legati, in particolare, alla presenza
incontrollata di stranieri clandestini.
Non è vero che il pacchetto sicurezza nasce in funzione di un intento persecutorio nei
confronti delle minoranze. Questa è una menzogna bella e buona! Non è vero che nel
Canale di Sicilia periscono centinaia di persone, anzi, è vero al contrario, ossia che
gli sbarchi ed i passaggi nel Canale di Sicilia solo negli ultimi dodici mesi si sono
ridotti del 90%.
Ho ringraziato i Colleghi perché hanno finalmente risposto ad una domanda che mi
ha accompagnato per diverso tempo, da quando mi sono chiesto: "Ma qual è la
ricetta della sinistra rispetto ai problemi dell'immigrazione?". Finalmente è stata
messa nero su bianco e ve la leggo: chiaramente, "no al razzismo" - e fin qua siamo
tutti d'accordo -, ma, proseguendo nella lettura, scopro che la sinistra ci propone la
"regolarizzazione generalizzata per tutti, l'abrogazione del pacchetto sicurezza,
accoglienza e diritti per tutti, rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno ed
il contratto di lavoro", che - ve lo ricordo, signori, giusto per vostra conoscenza - è
stato il primo ed unico atto fondamentale portato avanti da un Governo italiano
finalizzato a controllare che la presenza di uno straniero sul suolo italiano non fosse
destinata a priori all'illegalità ed alla clandestinità.
Se la ricetta della sinistra è regolarizzare in maniera generalizzata tutti, io non posso
riconoscermi in questa politica, in questa logica e, di conseguenza, pur con
rammarico, non posso riconoscermi in questo ordine del giorno e in ciò che si chiede.
Va bene il sostegno a qualunque forma di contrasto al razzismo, il "no" alla volgare
provocazione politica finalizzata a chissà quale affermazione ideologica e tesa a
strumentalizzare quelli che, talvolta, non sono altro che drammi umani; "no",
ovviamente, alla generica regolarizzazione di chiunque, "sì" alla permanenza nel
nostro territorio dietro precise condizioni che permettano allo straniero di vivere
nella legalità.
Mi vedo costretto, signori, a prendere questo documento, fotocopiarlo in qualche
migliaio di copie e passare i prossimi giorni di questa settimana ad imbucarlo, signor
Presidente, nelle cassette delle lettere di tutti i residenti che, da Corso Vercelli a
Corso Giulio Cesare, da Corso Principe Oddone a Via Belfiore, si trovano ogni
giorno a dover fare i conti con la presenza incontrollata di stranieri sotto le loro case,
che, proprio per queste logiche portate avanti dai governi, hanno determinato le linee
relative all'immigrazione ed all'accoglienza in questo Stato, proprio perché queste
regole hanno permesso che interi quartieri siano ridotti al totale degrado e la qualità
della vita sia, ormai, praticamente un concetto inesistente, rimasto solo impresso
nella memoria di qualche torinese.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Silvestrini.

SILVESTRINI Maria Teresa
Ovviamente, il mio punto di vista è del tutto antitetico a quello del Consigliere
Ravello.
Chiedo di aggiungere la mia firma alla mozione del Consigliere Cerutti,
condividendone pienamente i contenuti e lo spirito.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Prendiamo atto della richiesta del Consigliere Silvestrini, che vuole aggiungere la sua
firma all'ordine del giorno. Ricordo a tutti coloro che volessero farlo, che è
sufficiente andare a firmare materialmente l'ordine del giorno, altrimenti rimane solo
una dichiarazione a verbale che non viene sostanziata da un atto concreto.
La parola al Consigliere Ventriglia.

VENTRIGLIA Ferdinando
Non è la prima volta che anche Colleghi di grande esperienza e che non si peritano di
vantare anche incarichi istituzionali (come il Consigliere Cerutti) prendono un
volantino e, invece, di distribuirlo ciclostilato, lo mettono a protocollo e lo chiamano
"ordine del giorno" o "mozione", portano l'Istituzione Città di Torino a
manifestazioni intellettualmente disoneste, con argomenti che sono buoni per portare
gli studenti in Piazza Arbarello. Questo è anche il tono del documento, che (come
hanno già dimostrato i Consiglieri intervenuti prima di me) a qualsiasi persona di
buon senso ed in buona fede risulta totalmente irricevibile, perché è una perversione
di un obiettivo comune. La lotta alla discriminazione in nome di una visione che, tra
l'altro, è assolutamente non documentata, non dimostrata e pesantemente orientata -
direi - addirittura su una visione estrema, perché non sono neanche questi gli
argomenti con i quali lo stesso PD fa polemica.
Il Consigliere Cerutti, se dovesse passare questa mozione, quando si accoderà al
Gonfalone della Città di Torino manifesterà contro se stessa, perché la stessa
formulazione del suo pensiero - come risulta da quanto ha scritto nella mozione e da
quanto ha detto - è profondamente razzista, solo che, invece di essere razzista con le
minoranze, lo è nei confronti di quella maggioranza di italiani - che lei ha tradotto
con l'espressione "data la cultura dilagante" - che ha votato in regolari e libere
elezioni a favore di un Governo che aveva nel programma esattamente le cose che
oggi il Consigliere denuncia come indecenti forme di discriminazione, addirittura
tinte del colore dell'omicidio a sfondo razziale o del genocidio (come si intuisce e si
intralegge nelle parole che riguardano le presunte stragi nel Canale di Sicilia).
Il Consigliere Cerutti, a forza di esercitarsi nella difesa delle minoranze, non si rende
conto che, ormai, ha sconfinato nel razzismo verso la maggioranza di quei cittadini
italiani che, non so a quale cultura appartengano, ma certamente democratica e che
respinge il razzismo, una cultura che, allo stesso modo, rivendica il diritto ed il
dovere di garantire una libertà ordinata in questo Paese, che non è quella che
vorrebbero i nostri Colleghi con le cose che ha segnalato il Consigliere Ravello.
Con grande dispiacere il nostro voto sarà contrario, sperando che la disonestà
intellettuale abbia anche un limite per riguardo, se non alla nostra intelligenza, a
questa Aula e augurandoci che non venga strumentalizzato.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Centillo.

CENTILLO Maria Lucia
Farò un intervento che terrà conto di alcune cose che ho vissuto sulla mia pelle in
questi giorni e chiedo ai Consiglieri intervenuti prima dai banchi del centrodestra di
dare valore ad una verità storica, anche per rispetto delle persone morte nel Canale di
Sicilia e di quelle che hanno vissuto gravi forme di discriminazione in questi mesi, in
un clima ingravescente e in cui spesso i diritti delle persone sono diminuiti,
soprattutto in termini di percezione.
Assistiamo ad una diminuzione delle persone che si rivolgono alle sedi, per esempio,
degli ambulatori pubblici, per paura di essere identificati.
Voglio raccontare un episodio che mi è successo pochi giorni fa sulla linea 4, dove è
salito un numero cospicuo di poliziotti, che hanno bloccato il percorso del tram e non
ci hanno fatto ripartire fino a quando non hanno controllato tutti i documenti delle
persone presenti (tutte regolari). Mi sono chiesta che cosa sarebbe successo se
avessero trovato, per esempio, una cosiddetta "badante" che non avesse risposto nei
tempi previsti dalla legge per la regolarizzazione - vorrei, poi, sapere come mai è
stato un flop la regolarizzazione delle badanti, che io avevo considerato un elemento
positivo -. Che cosa sarebbe successo se una di queste badanti, priva del permesso di
soggiorno, fosse stata su quella linea?
Non credo che sia un atteggiamento demagogico quello di considerare preoccupanti
le misure del pacchetto sicurezza; penso che ci riporti ad un'inversione di tendenza
rispetto ad una concezione dei diritti di cittadinanza che più volte abbiamo
richiamato anche in questa Aula.
Per questi motivi ho aggiunto la mia firma all'ordine del giorno e ritengo che sia
importante che il voto del Consiglio Comunale di Torino sia il più possibile ampio.
Invito, quindi, i Consiglieri a tenere presente questo clima, che non aiuta nessuno,
neanche chi crede - come me - in un sistema di regole che deve essere rispettato da
tutti.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
È un ordine del giorno che mi lascia perplesso per due motivi, Consigliere Cerutti:
avrebbe la mia piena adesione (come Consigliere, naturalmente, di questo Partito)
per la manifestazione nazionale contro il razzismo, ma non mi vede per niente
convinto dal "Considerato infine" all'"Esprime". Si tratta dell'elencazione di tante
cose che avvengono nella nostra città ed alcune sono condivisibili (il diritto ai
profughi, eccetera), ma essere così omnibus su tutto quanto lei ha detto sulla
sicurezza non mi convince, per il semplice fatto che, se andiamo a dare alla
manifestazione contro il razzismo un imprimatur motivato dalla sicurezza, facciamo
una cosa nettamente differente. Una cosa è la sicurezza, un'altra i problemi di
sicurezza; una cosa sono i diritti dei profughi, un'altra è manifestare contro il
razzismo. Ringrazio anche i Consiglieri della minoranza che ne hanno parlato; da
quanto ho sentito, non c'è nessuno di loro che è a favore del razzismo.
Per quanto riguarda la sicurezza, bisogna dire che il pacchetto sicurezza - come ho
già detto molte volte e lo dice anche il mio Presidente nazionale - non è di destra o di
sinistra. C'è una garanzia totale per coloro che vogliono vivere tranquilli in questa
città.
Mi ricollego a quanto raccontato prima dal Consigliere Centillo, che parlava della
linea 4. Penso che non ci sia nulla da scandalizzarsi se un tram viene fermato ed ogni
persona è controllata, perché chi non ha nulla da nascondere, chi è in regola, chi paga
il biglietto è giusto che venga controllato, altrimenti continueremo ad avere richieste
di comunicazioni in Aula (nelle quali non potevo intervenire) come quelle fatte dai
Consiglieri Ravello e Angeleri, in merito a quanto avviene sull'asse di Corso Giulio
Cesare, che è veramente indecente.
Ho letto - e sarà oggetto, poi, di una mia lettera che invierò direttamente al Primo
Cittadino - che in Via Cecchi la situazione è un'isola felice. Sono passato di sera in
quella via e non è un'isola felice. I casi sono due: o Petrarulo quando va in quella
zona attira tutti i malavitosi, oppure qualcun altro si sbaglia. ma queste sono cose che
andremo a vedere in separata sede, perché la politica non è fatta di pensieri, ma di
cose pratiche, di constatazioni.
Ho invitato sulla linea 4 - il Presidente Levi-Montalcini lo sa - un politico o un
qualsiasi giornalista a fare quello che faccio io, come dovrebbe fare un qualsiasi
Amministratore locale, che esce sul territorio, viaggia sera e mattino a piedi in certe
zone per vedere.
Questo ordine del giorno avrà - e lo dico a verbale, in modo che rimanga -
un'adesione piena del sottoscritto per quanto riguarda il "no" al razzismo; se non
avesse messo la parte del "Considerato infine", avrei votato anche a favore. Siccome
rimane, io, purtroppo, mi asterrò dalla votazione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Potrei riconoscermi nell'intervento del Consigliere Petrarulo.
Vorrei parlare al Consigliere Cerutti - di cui ho sempre rispettato l'intervento,
peraltro, il Consigliere Ravello l'ha anche ringraziata riguardo a questo ordine del
giorno -, ma mi rivolgo a lei, signor Presidente del Consiglio. Mi permetto di
chiedere al Consigliere Cerutti - e mi rivolgo anche alla maggioranza - di ritirare
questo ordine del giorno, perché, se mi permette - il termine non è offensivo -, è un
documento "macedonia", nel senso che c'è di tutto.
Vi leggo tre punti: "diritto di asilo per rifugiati e profughi" - tralascio la discussione
politica sulla sicurezza, che hanno già affrontato i Consiglieri Tronzano e Ventriglia -
"diritto al lavoro, alla salute, alla casa ed all'istruzione per tutte e tutti, a fianco di
tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro". Questi tre
punti sono inseriti nel testo dell'ordine del giorno, insieme ad altri, con "no al
razzismo, no ai respingimenti…, rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno
ed il contratto di lavoro, eccetera". Ma questa è una macedonia, signor Presidente del
Consiglio, non è un ordine del giorno! Un ordine del giorno così può trovare tutti
d'accordo (è stato molto efficace il Consigliere Petrarulo) o tutti contrari! Ritengo
che non sia accettabile da questa Aula e mi permetto di dire al Consigliere Cerutti e
di richiamare i Consiglieri della maggioranza - sempre attenti - che votare questo
ordine del giorno sarebbe come - mi permetta questo slang piemontese - approvare
"ciucia 'n ciò" (cioè ciucciare, succhiare, nel termine più corretto, qualcosa che non
esiste), perché questo è un documento che ha contenuti scontati ed ha un titolo che,
da una parte, si richiama ai problemi del razzismo e della sicurezza, ha dentro un
attacco alle misure governative e, dall'altra, mette degli slogan sui quali non
possiamo che essere tutti d'accordo, anche se noi voteremo negativamente.
Votiamo contro questo documento e non siamo a fianco di tutti i lavoratori e le
lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro? Ma che senso ha? C'è di tutto in
questo documento e chiedo che venga ritirato.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Cerutti, per una breve replica.

CERUTTI Monica
Voglio solo ricordare ai Consiglieri che quanto è stato definito una "macedonia" e
"punti fra loro contrastanti" non sono altro che i punti della piattaforma della
manifestazione, quindi, non ho inventato nulla rispetto a quanto stabilito per la
manifestazione.
Credo che i principi enunciati prima dai Consiglieri siano condivisibili e che vengano
applicati in un richiamo ad una cultura diversa. Mi fa piacere che i Colleghi
dell'opposizione abbiano preso seriamente questo documento, che ha visto, tra
l'altro, a livello nazionale, la sottoscrizione di diversi esponenti di tutti i partiti del
centrosinistra, dal Partito Democratico a Rifondazione Comunista, quindi, chiedo la
votazione e, chiaramente, l'approvazione dell'ordine del giorno.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di ordine
del giorno:
Presenti 36, Favorevoli 26, Contrari 5, Astenuti 5.
La proposta di ordine del giorno è approvata.
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