Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione congiunta dell'interpellanza n. mecc. 200905645/002, presentata in data 9 settembre 2009, avente per oggetto: "Dopo l'accordo di luglio, qual è la situazione in CSEA oggi?" e dell'interpellanza n. mecc. 200905784/002, presentata in data 14 settembre 2009, avente per oggetto: "Crisi CSEA: perché gli impegni presi non sono stati mantenuti?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Si discute della situazione di CSEA da maggio o giugno, anche in Commissione, cioè ha investito anche il Consiglio Comunale nelle sue diverse articolazioni. Oggi si tratta di fare il punto della situazione, cercando di rispondere alle questioni poste. La situazione di CSEA è quella che abbiamo già visto più volte. Ovviamente, non abbiamo il tempo né la possibilità di esaminare qui i bilanci, ma non c'è ombra di dubbio che negli ultimi anni, soprattutto negli ultimi tre o quattro, vi è stato un peggioramento dal punto di vista dell'indebitamento. Questo riguarda problemi di gestione ed altri problemi, ovviamente inferiori, e, sostanzialmente, è il modello nella formazione professionale oggi, che, per avere liquidità, comporta necessariamente la possibilità anche di andare in banca, per cui, avendo gli oneri finanziari che si ripercuotono in termini di bilancio, ci sono, invece, le questioni più forti. Come abbiamo avuto modo di vedere, le questioni più forti all'interno di CSEA sono, sostanzialmente, il fatto che negli ultimi due-tre anni si è passati da un ricavo annuale di circa 18 milioni ad oggi, invece, dove si discute di un piano di 14 milioni e mezzo. Se viene mantenuta questa cifra, c'è la possibilità in due o tre anni di tarare l'insieme dei costi che rientrino all'interno di quell'ipotesi. Si chiede poi che cosa ha fatto il Consiglio di Amministrazione. Partecipo all'approvazione dei bilanci, che sono quelli conosciuti e pubblicati, che sono passati sia dal punto di vista della rendicontazione o dalla verifica dei revisori, sia all'attestazione dell'azienda che certifica i bilanci. Nell'ambito delle assemblee, il ruolo del Consiglio di Amministrazione è stato sostanzialmente quello di aver cercato di ridurre un po' le spese e, possibilmente, aumentare i ricavi. Si è agito dal punto di vista dei ricavi, sia in rapporto ad altri territori, visto che a Torino è molto difficile pensare di aumentare i ricavi, essendo sostanzialmente il primo centro che opera su questa zona, non è così, invece, per le altre province e non è certamente così per quanto riguarda il territorio nazionale. Inoltre, si sono fatte altre operazioni molto più interne, accompagnate come Città, essendo le sedi CSEA, come tutti noi sappiamo, in convenzione con la Città di Torino, per la continuazione della convenzione in atto ormai da anni, riorganizzando, sostanzialmente, il sistema delle sedi, cercando anche di risparmiare dal punto di vista dei costi. L'altro tema collegato a questo nasce esattamente da qui e, ovviamente, questo provoca anche un problema di liquidità. La cifra è sempre più o meno la stessa: il Bilancio 2008 si è chiuso con un deficit di 1 milione e mezzo, che è stato coperto dal punto di vista del conto economico con i fondi di riserva. Il fatto che sia stato possibile chiudere il Bilancio non vuole dire che immediatamente ci sia la liquidità, di qui ovviamente si è avuto il problema di pagare gli stipendi. Ad agosto, con un ritardo di due mesi, si sono recuperati gli stipendi di giugno; a settembre si sono pagati gli stipendi di settembre. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Come no? A me si dice che viene pagato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Scusi un attimo, Vicesindaco. Vi prego, voi dovete stare in silenzio e ascoltare. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) A me si dice che viene pagato, poi se i bonifici non sono ancora arrivati, è un problema amministrativo; siccome non sono l'Amministratore Delegato, dico quanto mi viene riferito. Ammesso questo, per rispondere alla questione posta dai Consiglieri, probabilmente è solo una questione di giorni, non c'è ombra di dubbio che ci sia una sofferenza di liquidità all'interno di CSEA. Ed è per questo che da luglio si sta rincorrendo un possibile, ma fino adesso non certo, finanziamento da parte delle banche; siccome il prestito ponte per il momento non è stato fatto, si è in attesa (la Regione me lo dà sostanzialmente per fatto) che esca il bando sul fondo istituito dalla Regione stessa, che dovrebbe uscire in questi giorni. Sulla base di quello, i responsabili di CSEA dovranno presentare un piano ed, ammesso che venga considerato bancabile, ci sarà la possibilità dal punto di vista della liquidità di affrontare l'insieme dei problemi per non avere ritardi nei pagamenti degli stipendi, né dei fornitori, né della contribuzione. Altro aspetto, sicuramente importante: è pensabile che la situazione di CSEA dal punto di vista del lungo periodo venga messa a posto? Credo di sì. Ovviamente, se ci sono strumenti straordinari, bisogna prenderli in considerazione. In rapporto agli attuali strumenti e ammesso e non concesso che la cassa in deroga sia utilizzabile, in realtà oggi la dissaturazione che ci sarebbe tra costi e ricavi, così come in questo momento avviene, viene utilizzata con la cassa integrazione. Questo provoca, ovviamente, una sofferenza molto seria sui dipendenti, perché, come ben sappiamo, la cassa integrazione, a fronte della media delle mensilità di CSEA, sostanzialmente, recupera il 50% della media stipendiaria; per cui, a seconda dei giorni, a seconda della quantità delle ore, se lo facciamo sui mesi, ovviamente, significa questo. Contemporaneamente a questo dato, però, come ho già detto in Conferenza Capigruppo, non c'è ombra di dubbio che i lavoratori CSEA hanno fatto tutto il possibile e ancora di più per lenire la situazione, tant'è vero che sono stati portati a termine i corsi con gli attestati di giugno e di luglio, ma adesso sono ripresi i corsi di obbligo formativo. Il fatto di essere ripartiti ha permesso di pagare alcune cose sulla base del fatto che alcune Province, se non tutte, hanno già dato un anticipo su quanto dovuto, altrimenti, non essendo ancora stato attivabile il prestito con la banca, non ci sarebbe stata la liquidità necessaria. Si sta cercando di lavorare il più in fretta possibile per venirne a capo, per non giungere ad una drammatizzazione della situazione. Complessivamente, poi, pensiamo, come ho già detto su una richiesta delle parti, sulla base del bando bisognerà presentare il piano, anche rivedendo quanto già alla base dell'accordo sindacale di fine luglio, ed aprire un tavolo, non solo con CSEA, ma insieme alle istituzioni nel rapporto con le organizzazioni sindacali, per cui con l'insieme della rappresentanza sindacale dei lavoratori CSEA. Credo che la situazione sia sufficientemente complessa, contemporaneamente se daremo seguito a quanto detto, come stiamo cercando di fare tutti insieme, penso che si possa anche pensare in un arco di tempo, che non sarà di qualche mese (magari ci sarà una coda fino al 2011), di rimettere in equilibro CSEA, in modo che rappresenti un punto di forza per il futuro, come lo è stato in tutti questi anni, sia dal punto di vista della formazione offerta, sia per il ruolo svolto soprattutto nel nostro territorio. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Cassano. CASSANO Luca Assessore, ritengo che sia venuto il momento della chiarezza nei confronti degli oltre 300 lavoratori CSEA, che da troppo tempo attendono risposte ad una situazione di crisi, che sta minando evidentemente i bilanci di moltissime famiglie. Occorre affrontare quanto prima un'analisi dettagliata dei bilanci per indagare le cause di un buco milionario che rende il Consorzio CSEA più in crisi di altri, in un settore sofferente come quello della formazione professionale. Con altrettanta chiarezza, è opportuno chiedere conto agli amministratori nominati dalla Città (ed è quanto faremo e abbiamo già fatto) affinché si chiarisca quanto è dipeso da problemi strutturali e quanto, invece, da errori manageriali compiuti dal 1997 ad oggi. Non è ammissibile lo stillicidio mensile di chi attende di sapere quando e che quota parte dello stipendio riceverà, anche perché, lo ricordava lei, Assessore, gli accordi andrebbero rispettati, soprattutto quelli assunti a luglio in fase di trattativa. Per questo motivo, credo sia opportuno trasmettere le interpellanze alle Commissioni competenti per gli approfondimenti necessari ed indispensabili. È necessario fermare quel piano inclinato che da più parti sembra voler consegnare il Consorzio CSEA al fallimento entro breve. La trasparenza è il requisito fondamentale per evitare che ciò accada e chiediamo a lei, Assessore, di assumere un ruolo di garanzia nei confronti dei lavoratori e del loro futuro, che sono oggi presenti, a cominciare dalla chiarezza delle modalità con le quali verranno percepiti gli stipendi nelle prossime settimane, sia per i mesi che attualmente non sono ancora stati liquidati, sia per quelli che, invece, dovranno essere garantiti fino a fine anno. C'è una lettera del Vicepresidente Coppola, consegnataci nei giorni scorsi, sull'iter da seguire rispetto alla crisi CSEA e da questo punto di vista chiederemo, all'indomani della pubblicazione del bando della Regione, che le Commissioni competenti ed eventualmente la Conferenza dei Capigruppo possano discutere direttamente, anche in presenza delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, i contenuti del bando e quali conseguenze determinerà direttamente lo scioglimento della crisi che in CSEA sta determinandosi. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Ferraris. FERRARIS Giovanni Maria Le risposte dell'Assessore non mi hanno del tutto convinto. Anche alla Conferenza dei Capigruppo, alla quale non ho potuto intrattenermi per le repliche, avevo intravisto nelle parole dell'Assessore un po' di nebbia, perlomeno da parte mia, forse perché non sono così addentro alle analisi e all'esperienza sindacale, che invece lei ha. Faccio un piccolo ragionamento "casalingo": se una buona parte dei dipendenti di questa Amministrazione non venisse pagata per mesi, ci sarebbe qualche problema di produttività. Mi pare, invece, che, benché i lavoratori non siano stati nel tempo soddisfatti da un diritto, che è quello di poter sopravvivere a una vita già difficile e costosa, hanno continuato a produrre: hanno chiuso l'anno passato ed hanno iniziato l'anno in corso, e quindi hanno permesso un seguito alle attività previste. Non solo, ma non parliamo di un'azienda qualunque, parliamo di un'azienda di eccellenza, e non lo dico solo io, ma lo dicono i fatti, lo dice il personale che ho fatto formare da loro nella mia attività professionale. Quanto dice la storia non sempre porta a un sereno futuro. Questo è dettato, non ovviamente dall'Amministrazione Comunale, ma da una crisi diffusa, però forse qualche responsabilità dobbiamo pur ricercarla anche in noi stessi, avendo qualche membro nell'Amministrazione, ritengo, di qualità, ma, ahimè, non ho mai ben capito se esistono delle motivazioni, se ci sono state delle cause di gestione precedenti (lo ricordava anche il Consigliere Cassano) che possono essere state troppo ottimiste per il futuro, e quindi aver previsto attività e investimenti che non hanno portato i frutti sperati. Questo va chiarito, perché siamo partecipanti a questa attività, e quindi abbiamo un ruolo non solo di vigilanza e di garanzia, ma anche di attività diretta di gestione, e quindi essendo soci, dobbiamo comunque conoscere di che cosa stiamo parlando. Se non ci erudite voi e magari in un'audizione anche il gruppo dirigente che voi avete nominato, francamente, non potremo capire la situazione. L'altro aspetto è che gli impegni vanno presi e poi mantenuti. Allora, se sono stati presi degli impegni e sono stati sottoscritti, devono poi essere onorati. E questo è il primo passaggio per essere rispettabili in questa società. Se noi usciamo adesso diventa un po' un problema, iniziamo anche noi ad essere non chiari. Mi è parso di aver capito dall'Assessore che in parte è stato rispettato l'impegno preso, non ho ben capito se luglio e agosto siano stati pagati, perché ha parlato di giugno e di settembre, luglio e agosto non sono stati citati. Nella mia interpellanza, datata 14 settembre, avevo citato luglio e agosto, ma non avevo citato il mese di settembre, però poi mi è parso di sentire qualche eco lontana di corridoio che negava questo tipo di affermazione. Allora, ci va un po' di chiarezza in più, e se non lo sa lei, se lo faccia scrivere, vogliamo conoscere i tempi. Ho scritto un mese fa, da un mese a questa parte non mi sembra che sia cambiato molto, se qualcosa è cambiato (tutto sommato, è auspicabile che sia così), fateci conoscere i tempi. Infine, il futuro di questa azienda. Si parla di fallimento, mi auguro di no, cioè se crediamo che questa azienda abbia un valore aggiunto nella società e nella formazione professionale dobbiamo investire e, in qualche modo, sacrificare delle risorse anche noi Amministrazione, che siano esse economiche, o siano esse mentali, imprenditoriali o di altro, dobbiamo iniziare a pensare che il bene comune è fatto anche da queste risorse che permettono una miglior formazione nel mondo del lavoro già precario e già in crisi, anche perché di scarsa qualità. Allora, non vogliamo rischiare di avere una scarsa qualità anche in un ente di eccellenza e, per non averla, dobbiamo dare speranze e previsioni chiare, certe, che oggi non ci sono. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) I Consiglieri Cassano e Ferraris hanno chiesto di rinviare la discussione in Commissione, soprattutto alla luce dell'emanazione del bando da parte della Regione. Quindi l'intenzione è: vediamo cosa dice il bando e cerchiamo di analizzare quali ricadute questo potrebbe avere per la soluzione dei problemi che sono presenti in CSEA. La parola al Consigliere Cassano. CASSANO Luca Solo una precisazione, Vicesindaco. Rispetto invece all'analisi dei bilanci, che oggi lei diceva che non è possibile fare per ragioni di tempo, le chiederei se non fosse possibile prevedere che la Commissione Controllo di Gestione analizzi, così come è già previsto, anche solo in una seduta, di comune accordo con il Presidente Angeleri, e con la I Commissione eventualmente, la situazione dei bilanci dal 1997 fino ai giorni nostri, perché è un dato che non tutti i Consiglieri hanno e potrebbe essere utile, secondo me, per meglio addentransi nella conoscenza del problema, condividere questi elementi di conoscenza. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Non ci sono problemi, credo che analizzare i bilanci dal 1997 ad oggi sia lunga, ma sostanzialmente sugli ultimi anni sia possibile, però poi se si è in condizioni di farlo sta nel ruolo ovviamente della Commissione Controllo di Gestione. Per quanto riguarda il pagamento degli stipendi di settembre, come chiedeva prima il Consigliere, stanno facendo i conti, non appena terminati, la parte amministrativa sarà in grado di procedere al pagamento, così chiariamo, perché a me era stato detto: "Paghiamo". Vorrei solo sottolineare che ho fornito le informazioni che avevo a disposizione. Non riesco a dare informazioni che non ho, l'ho detto sia in Commissione, l'ho detto ai Capigruppo, lo dico oggi in Aula. La mia opinione (sottolineo, la mia opinione) è che, in realtà, ci sia la possibilità di venir fuori da questa situazione oggettivamente difficile per una azienda di servizio che ha una riduzione dell'entità. Per fare questo è necessario che ci sia una collaborazione dell'insieme, che non dipende solo dai soci, ma sostanzialmente dagli enti, cioè, da una parte, gli enti di programmazione e, dall'altra, anche gli enti di gestione. Mi pare che stiamo lavorando tutti nella stessa direzione; ho detto anche che cercherò, sulla base della richiesta fattami, di costruire questo tavolo, partendo dal passato, facendo i conti con il presente per poter immaginare un futuro. Per cui sto lavorando seriamente come in tutte le vertenze per cercare di trovare una soluzione dal punto di vista della prospettiva e penso, se tutti ovviamente ci aiutiamo, anche di riuscirci. Ci siamo riusciti anche in altre situazioni, non vedo perché non dobbiamo riuscirci ora. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Quindi rinviamo la discussione, in una prima fase, alla Commissione Controllo di Gestione per la verifica dei bilanci, sulla base della richiesta avanzata dal Consigliere Cassano e, successivamente, procederemo a una discussione per la disamina, in Commissione III, per quanto riguarda l'analisi e la verifica di quanto predisposto dal bando che, poi, la Regione emetterà. |