Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200905012/002, presentata in data 29 luglio 2009, avente per oggetto: "Master di formazione manageriale per dirigente dell'Ente Locale: due pesi e due misure?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) L'interpellante pone una serie di domande legate al master di formazione manageriale per dirigenti dell'Ente Locale. Innanzitutto, così come recita l'interpellanza stessa, la questione è da inquadrare come momento di formazione dei futuri dirigenti di questo Ente e, quindi, di formazione dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. La prima domanda che il Consigliere Lavolta pone è legata al fatto di avere usato, secondo l'interpellanza, due pesi e due misure rispetto alle assunzioni ex articolo 110 ed ex articolo 90. La questione è da considerare in altri termini, tenendo presenti i punti di partenza: per quanto riguarda l'articolo 110, si tratta di dipendenti assunti dalla Città di Torino che, per poter essere nominati dirigenti, devono avere una serie di requisiti preesistenti, in maniera particolare devono avere già maturato un'esperienza professionale qualificata e proprio questa positiva valutazione dell'esperienza è alla base della scelta, sia pure discrezionale, dell'Ente. Il cosiddetto staffista ex articolo 90 è un soggetto che, in qualche modo, ha un legame fiduciario con l'Assessore che lo richiede, per cui la questione legata all'esperienza lavorativa è valutata in altre forme e con altri metodi. Questa è la differenza essenziale tra le due posizioni; è evidente che, vista tale considerazione, l'ingresso al master (che - lo ricordiamo - è solo uno dei requisiti che il candidato deve avere per poter partecipare ad un concorso per dirigenti) fa sì che questo punto di partenza segni, in qualche modo, il discrimine tra le due figure. Il dirigente ex articolo 110 è un dirigente di struttura che, in quanto tale, ha già subito una valutazione di carattere professionale e, quindi, è inserito nell'organico dei dirigenti e svolge una funzione tecnica per conto della Città; è chiaro che lo staffista, per le ragioni stesse dell'assunzione, non svolge quel tipo di attività. Per questo motivo, per la partecipazione al master è necessario aver acquisito un'esperienza tale nell'ambito della Pubblica Amministrazione, che consenta, attraverso il corso di formazione, di trasformare questo funzionario in un dirigente strutturato della Città. Nella seconda, terza e quarta domanda si pongono dei dubbi sull'eventuale violazione di norme costituzionali. Confesso che non so se un esame per l'ammissione ad un corso di formazione possa essere oggetto di provvedimenti giurisdizionali (sottolineo che la mia non è un'affermazione, perché ho realmente dei dubbi). La risposta nel merito è che, nel momento in cui si valutano diversamente posizioni differenti, credo che non ci sia alcuna violazione del principio di eguaglianza tra i cittadini, perché questa si può affermare solo nel momento in cui una stessa situazione viene trattata in maniera diversa. Per quanto riguarda il quarto quesito, la risposta è insita in quello che dicevo prima, perché non verranno cambiate le condizioni presenti nell'avviso di selezione. L'altra questione che pone l'interpellante è quella legata alle diverse categorie di appartenenza; visto che il numero di partecipanti al master deriva da una selezione a partire dalle diverse aree (tecnica, gestionale e giuridica), chiede se, alla fine, verrà mantenuta la stessa percentuale di provenienza anche per l'individuazione dei 100 prescelti. La risposta è no, perché è evidente che la Commissione terrà conto del punto di partenza e, quindi, delle selezioni che sono state fatte a monte, ma non abbiamo voluto rendere eccessivamente rigida la sua valutazione, proprio al fine di evitare forme di ingiustizia dovute al fatto di dover necessariamente incasellare i soggetti nelle diverse categorie. Quindi, non ci saranno riserve di posti a seconda delle diverse aree di provenienza. È evidente che la Commissione terrà conto delle aree di provenienza, senza però essere eccessivamente rigida in questa schematizzazione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Lavolta. LAVOLTA Enzo In realtà, non posso definirmi pienamente soddisfatto della sua risposta, perché il suo ragionamento di partenza, in qualche modo, si allontana parecchio dalla verità - o, almeno, la mia - che ho sottolineato in questa interpellanza. A mio parere, c'è un nesso di causalità tra la deliberazione della Giunta Comunale del 7 luglio 2009 (che ha per titolo "Il piano delle assunzioni 2009/2010"), dove vengono individuati e definiti gli indirizzi e le linee guida, e l'atto conseguente, a firma del Direttore Generale, del 20 luglio 2009, in cui si elencano i requisiti per la selezione interna per il master di formazione manageriale. L'Assessore, giustamente, dice che questo è un momento formativo e non necessariamente propedeutico al concorso, ma mi stupisce che non ci sia un collegamento diretto tra questi due momenti, altrimenti non si spiegherebbe la necessità di inserire il master tra i requisiti richiesti nella deliberazione della Giunta Comunale. Le domande che ho posto all'Assessore erano sostanzialmente due: la prima faceva riferimento alla discriminazione, che, a mio modo di vedere, avviene nel momento in cui viene introdotta la possibilità anche per i dipendenti assunti ex articolo 110 ed ex articolo 90 di partecipare a questo momento di formazione (preliminare e propedeutico al concorso), ma non vi è una parità di trattamento. La risposta dell'Assessore non è convincente per tre motivi: in primo luogo, perché entrambe queste figure professionali originano dalla stessa Legge; in secondo luogo, perché entrambe queste figure professionali vengono assunte attraverso una deliberazione della Giunta Comunale ed, infine, perché entrambe queste figure professionali fanno parte dello spoil system e, quindi, decadono automaticamente al termine del mandato del Sindaco. Quando si decide - ed è una scelta assolutamente discrezionale, che non contesto - di far partecipare queste due figure professionali ad un momento formativo preliminare ad un concorso è necessario che vi siano le stesse condizioni e che, quindi, siano richieste le stesse caratteristiche per poter accedere al master. Ciò non accade ed è stato confermato, di fatto, dalla risposta dell'Assessore. Per quanto riguarda la seconda domanda - e, da questo punto di vista, la risposta è stata più convincente -, volevo semplicemente capire, nel momento in cui vengono individuati questi numeri per il superamento positivo del test per aree (50 posti in area giuridica, 100 posti in area gestionale e 50 posti in area tecnica), quali e quanti di questi lavoratori - quindi, se con la stessa percentuale - potranno accedere anche al momento successivo del concorso. La sua risposta è stata che, essendo un momento formativo, non vi è un'automaticità, per cui la domanda rimane sempre la stessa: perché stabilire dei numeri così precisi e definiti se si tratta di un momento formativo? Le mie perplessità rimangono, ma ritengo che ci sarà sicuramente la possibilità di fare un approfondimento in Commissione. La ringrazio per le risposte fornite. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. |