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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Settembre 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 27
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2008-09590
RITIRO DELIBERAZIONE MECC. 2008 09217/009. RIADOZIONE VARIANTE PARZIALE N. 190 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO 17, COMMA 7 DELLA L.U.R., CONCERNENTE L'IMMOBILE DENOMINATO PALAZZO DEL LAVORO. APPROVAZIONE VALORIZZAZIONE AMBITO MEDIANTE ALIENAZIONE.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
200809590/009, presentata dalla Giunta Comunale in data..., avente per oggetto:
"Variante parziale n. 190 al PRG, ai sensi dell'articolo 17, comma 7, della LUR,
concernente l'immobile denominato Palazzo del Lavoro. Riadozione. Ritiro della
deliberazione mecc. 200809217/009. Valorizzazione ambito mediante alienazione.
Approvazione"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Comunico che in data 22/7/2009 la competente Commissione ha rimesso il
provvedimento in Aula.
La parola all'Assessore Viano, per l'illustrazione.

VIANO Mario (Assessore)
Si tratta di una deliberazione su cui abbiamo avuto modo di condurre
approfondimenti molto puntuali, di grande dettaglio, anche dal punto di vista
progettuale, in relazione ai vincoli di conservazione che, ai sensi del Piano
Regolatore e del Decreto del Ministero dei Beni Culturali, presiedono alla
salvaguardia dell'immobile, caratterizzato in senso molto marcato dal punto di vista
storico ed architettonico, oltre che simbolico (in particolare, per quanto concerne la
celebrazione del Centenario).
Come è stato detto, l'operazione è finalizzata essenzialmente alla valorizzazione
dell'immobile stesso, salvaguardando in sede progettuale sia la percezione interna,
sia, naturalmente, la ricostruzione filologica della sua immagine esterna con
interventi di pulizia (questo credo che valga come motivazione preliminare ad una
questione già preannunciata come oggetto di una considerazione critica) abbastanza
radicali che ne rendono possibile una piena e libera percezione.
Non interveniamo, infatti, soltanto sulla vegetazione che, di fatto, è abbastanza
casuale, spontanea e non organizzata in modo coerente con l'immagine forte
improntata da criteri razionalisti del progetto Nervi, e che è cresciuta grazie ad
aggiunte ed ad iniziative ed interventi estemporanei, ma prevediamo anche - e questo
credo che sia ancora più rilevante - la rimozione di tutta la recinzione, che ora è in
pessimo stato e che appesantisce in negativo l'immagine del complesso, per giungere
alla piena integrazione del verde interno alla recinzione col verde esterno e con il
parco, in modo da riportare l'edificio in piena luce ed evidenza (e lo dico
convintamente e senza ironia, anche se mi viene da sorridere guardando il
Consigliere), grazie ad un'operazione conforme con il punto di vista storico-
architettonico, (con un'impostazione che la Sovrintendenza ha puntualmente
condiviso).
Per quanto riguarda la destinazione, devo dire che, a lungo, abbiamo cercato
destinazioni che fossero maggiormente in linea non tanto con la destinazione
originaria (che è espositiva), quanto con la funzione pubblica. Purtroppo, in questo
lungo arco temporale (che, naturalmente, ha visto l'impegno non soltanto dell'attuale
Amministrazione, ma anche delle Amministrazioni precedenti), non è stato possibile
individuare, in termini di fattibilità concreta, una funzione pubblica che potesse
essere ospitata in termini economicamente sostenibili. Dopo la cessione, da parte del
Demanio, ad una società totalmente partecipata dal Tesoro (che, naturalmente, è
ancora capofila del gruppo di operatori che hanno proposto la trasformazione),
abbiamo allora acceduto a questa soluzione che, dal punto di vista progettuale, ha
quel valore che richiamavo; dal punto di vista degli usi e della destinazioni finali
(qualificate in termini generali come ASPI, cioè attività di servizio alle persone e alle
imprese, ancora in fase di costruzione, poiché dipende dagli specifici gestori delle
attività finali), invece, la componente commerciale (che, per quanto non fortemente
compattata in unità di grandi dimensioni, è molto articolata), è la destinazione
prevalente. La componente di esercizi pubblici, però, è molto significativa e
dovrebbe consentire di far vivere questa struttura, al di là della funzione strettamente
commerciale, come spazio pubblico, soprattutto la piazza centrale, dove sono stati
mantenuti totalmente liberi i quattro pilastri che delimitano lo spazio centrale,
consentendo la migliore percezione di questo edificio di grandissima dimensione.
Per quanto riguarda la SLP, ci attestiamo sui dimensionamenti attuali, circa 28.000
metri quadrati massimi (addirittura, li abbiamo leggermente ridotti); potenzialmente,
ne poteva ospitare molti di più, ma, volutamente, con la Sovrintendenza, abbiamo
mantenuto basso questo valore, per consentire di non impegnare il volume in maniera
significativa e lasciarlo quanto più possibile libero, in modo da consentirne questa
lettura, questa visione, anche dall'interno, senza valorizzarla soltanto nella sua
percezione esterna.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Ringrazio l'Assessore, perché le superfici sono state ulteriormente minimizzate, e di
questo sono assolutamente contento. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lei
sorride, Assessore: se me lo permette, sorrido anch'io. Finché si sorride, va bene
bene: questo bisogna dirlo.
Detto ciò, sono certo che lei sia convinto di quello che, con calore e correttezza di
termini, porta avanti: personalmente, le riconosco un'onestà intellettuale non
indifferente, non da tutti. Con altrettanto calore, però, dico che non sono d'accordo,
che la Lega Nord non è d'accordo con questo provvedimento.
Si tratta, infatti, di uno dei tanti provvedimenti che, senza un piano generale (che
continua a mancare e che, probabilmente, non ci sarà mai), permette di procedere a
tasselli, a mattoni, anche nell'aumentare le criticità (e non solo) della città, che sono
criticità di traffico, di inquinamento, di grandi problemi per il piccolo commercio: è
indubbio che, con questi grandi centri commerciali, mettete in ulteriore difficoltà il
piccolo commercio, che già soffre di difficoltà proprie.
Noi abbiamo presentato un emendamento in cui chiedevamo di diminuire da 28.000
a 18.000 metri quadrati la superficie della SLP commerciale. Non l'abbiamo fatto,
mettendo un numero a caso; l'abbiamo fatto, perché, in questo modo, si sarebbero
potuti realizzare i garage interrati ampliando la zona già esistente ed usando la zona
nord, cioè la striscia a nord esterna al Palazzo del Lavoro. Con 18.000 metri quadrati
la superficie di parcheggio sarebbe stata sufficiente.
Contestiamo, inoltre, l'abbattimento delle piante: è vero che le piante, Assessore, di
norma nascono e crescono in maniera spontanea, ma non per questo bisogna
abbatterle.
Mi permetto di dire, Assessore, che l'idea della pulizia non nasce da lei: è propria di
chi costruisce i centri commerciali.
Il centro commerciale dev'essere, innanzitutto, molto visibile da lontano, dev'essere
in una zona non adeguata alla sosta delle persone, nel senso (lo vediamo al Lingotto
e lo vedremo in nuovo centro commerciale) che, fuori dal centro commerciale, ci
dev'essere il deserto, caldo d'estate e freddo d'inverno, che fa sì che gli utenti
preferiscano entrare nel centro, al fresco dell'aria condizionata d'estate e al caldo
d'inverno. E' una tecnica di mercato, tipica di chi costruisce i centri commerciali:
non spacciamola per altro. Sono condizioni imposte - o, quanto meno, chieste - da
chi costruisce questi centri.
Fuori dal centro, quindi, realizzerete un'area verde del tutto inospitale, soprattutto
d'estate, nei momenti di grande calura (non ci sarà ombra), e poi mi dite che, dentro,
costruirete i giardini pensili? Mi fate veramente sorridere! I giardini stanno bene
fuori, le piante stanno bene fuori dagli edifici e non dentro, non devono servire ad
attirare la gente a comprare, a passeggiare nel centro con il carrello, nel fresco
dell'aria condizionata.
Voi siete complici anche di questo ed io, ideologicamente, non sono assolutamente
d'accordo con questa deliberazione.
A proposito del traffico, devo dire che realizzerete 28.000 metri quadrati di nuovo
centro commerciale in un'area già fortemente critica in questo senso. Non bisogna
essere studiosi per capirlo: basta andare lì, la mattina e la sera verso le 18 o le 19, per
vedere un chilometro di coda su Corso Unità d'Italia, in uscita o in entrata dalla città
dalla rotonda, e per vedere le code in Via Nizza.
Nonostante questo, andate a costruire un centro commerciale che attirerà utenti e
macchine, visto che costruirete anche un bel po' - non ricordo con precisione - di
migliaia di metri quadri di parcheggio (fate in modo, quindi, di attirare persone che
arrivino con la macchina e che non si fermino fuori, ma persone che entrano nel
centro commerciale per comprare, stando al fresco dell'aria condizionata. Questo
non va bene.
Vorrei tornare a parlare degli alberi, rivolgendomi non soltanto a lei, Assessore, ma a
tutti quei Consiglieri Verdi, pseudo-Verdi, non Verdi o che si atteggiano a tali
(soprattutto in sede di campagna elettorale, e poi se ne dimenticano molto facilmente,
una volta eletti) - e sono diversi -, che non dicono nulla di fronte a questi scempi.
Invito tutti i Consiglieri (lo so che non vi interessa, ma comunque gli elettori, quando
sarà il momento, decideranno chi votare o non votare) ad aprire la brochure e
guardare la bellissima foto che compare all'interno, dove si vede il verde intorno alla
zona, il verde spontaneo. Meno male che c'è il verde spontaneo! Vi invito a guardare
la foto e ad immaginare quello che sarà, dopo. In realtà, è anche disegnato, basta
andarlo a vedere.
Voglio, poi, contestare il discorso relativo alla spontaneità del verde: in realtà, il
verde lo disegnate; si vede perfettamente che le piante sono divise per tipologia, in
vari gruppi. Le piante, quindi, sono state poste esattamente così: poi, forse, non c'è
stata la necessaria manutenzione, nel corso degli anni, ma non sono certamente nate a
caso lì. Sono state piantate e sistemate proprio in quella posizione, magari
prevedendo un disegno (non lo so, presumo che sia così). Adesso farete una bell'area
verde, a raso, su soletta, una di quelle tipiche aree finte (l'ho già detto in sede di
Commissione): giustamente, il Regolamento Edilizio prevede che, quando si
costruiscono parcheggi interrati, occorre preservare una certa area di terreno a piena
terra, non su soletta (sapete che l'area verde su soletta non è una vera area verde).
Voi, adesso, modificate questa situazione.
Passando gli anni qui (tre anni, tre anni e mezzo), si capisce che, forse, non è
nemmeno corretto perdere tempo a discutere e a provare a far ragionare gli altri
Consiglieri. Forse, è più giusto esprimere la propria idea, l'idea del Partito che ho
l'onore di rappresentare. Per fortuna, i cittadini sono molto più attenti di quello che
sembra e quindi, cari amici della maggioranza, stasera, con il vostro voto - non mi
rivolgo più agli Assessori o al Sindaco, ma ai Consiglieri -, con la scusa di
riqualificare un'area di Torino, permettete la trasformazione totale - io ritengo in
negativo - di quest'area.
Soprattutto, voglio ribadire (anche se l'ho già detto) che, con il vostro voto (che temo
sarà favorevole), metterete sempre più in crisi il piccolo commercio, i piccoli negozi
presenti in una zona come questa.
Siate almeno consapevoli di quello che state facendo e non venite, poi, in campagna
elettorale, a difendere il piccolo commercio, perché nessuno vi crederà.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cerutti.

CERUTTI Monica
Intervengo per esprimere le nostre perplessità su questo atto, perplessità che abbiamo
per i centri commerciali in genere.
Il Consigliere Carossa ha già posto alcune questioni interessanti: effettivamente,
anche noi crediamo che occorra ripensare la politica dei centri commerciali.
Ricordo alcune polemiche recenti e ricordo che, in futuro, in Consiglio sarà discussa
un'interpellanza sull'area di TNE: in questo senso, credo che valga la pena fare
alcune considerazioni sul tema "centri commerciali" e "piccolo commercio", ma
anche sicuramente sulla questione del traffico (che, in quell'area, effettivamente
potrà causare seri problemi).
L'altra questione che ci lascia perplessi è la questione degli alberi, che saranno
abbattuti: a questo proposito, abbiamo chiesto (e l'Assessore l'ha recepito) che, nella
deliberazione, ci fosse una modifica, in modo tale che il Regolamento del Verde sia,
in ogni caso, applicato, senza prevedere alcuna deroga. Inizialmente, infatti,
l'espressione riportata era ambigua: rispettando il Regolamento del Verde,
garantiamo la compensazione ambientale.
Ho fatto queste considerazioni per esprimere le nostre perplessità; dopodiché, però,
in questo momento, consideriamo prioritario il fatto che l'edificio sia recuperato ed
utilizzato. In questo senso, quindi, il nostro voto sarà favorevole: la priorità di questo
momento è, appunto, questa, anche perché, diversamente, l'edificio rischierebbe di
rimanere in un grave stato di degrado, e noi non vogliamo essere tra coloro che
lasciano al degrado un'area della città.
Sicuramente occorrerà ridiscutere con l'Assessore Viano la questione relativa alla
politica dei centri commerciali: poiché anche in Regione sono state fatte discussioni
sull'argomento, credo che valga la pena riflettere, in vista degli atti futuri.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Angeleri.

ANGELERI Antonello
Il Capogruppo Carossa è già intervenuto e ha avuto modo di esprimere il parere del
nostro partito. Personalmente, non sarei nemmeno intervenuto, se non avessi sentito
la battuta, fuori microfono, dell'Assessore Viano, che parlava di questa area come di
un'area in cui il verde è nato spontaneamente.
Assessore, se questo è verde spontaneo, vorrei capire che cosa veniamo a fare in
questo Consiglio Comunale: veniamo a raccontare le cose come stanno o veniamo a
raccontare storie? È meglio dire la verità, dato che questo tipo di piantumazione
sembra essere "studiata" (e lo si vede anche guardando le fotografie fatte dall'alto) e
dato che stiamo parlando di aceri, di querce, di conifere, alberi la cui disposizione è
stata studiata perché fosse così, perché coprisse, in qualche modo, una costruzione di
una certa ingombranza dal punto di vista dell'impatto visivo, che cronologicamente
localizziamo negli anni Sessanta (sappiamo tutti che cosa c'era, su quel territorio, in
quegli anni: evidentemente, quindi, è stato fatto uno studio).
Credo che raccontare che questo tipo di piantumazione è nato spontaneamente sia
una solenne bugia, non una verità.
Su questo aspetto, quindi, Assessore, la prego di dire, a verbale, come stanno
esattamente le cose.
Non ripeto, ora, quanto già riferito dal Consigliere Carossa (che, oltretutto, è più
competente di me) riguardo al fatto che, ovviamente, una piantumazione successiva
non potrà essere come quella attuale; c'è, però, un aspetto che vorrei sottolineare e
riguarda il fatto che si tratta di una zona che, dal punto di vista del piccolo
commercio, è già in sofferenza. Infatti, sappiamo tutti che, non molto distante da lì,
qualche decina d'anni fa, è nato il Lingotto, una realtà che è stata aiutata,
probabilmente anche per il fatto che rappresenta una fascia importante di
imprenditori, ed è nato Eataly. Questo nuovo centro commerciale, quindi, può essere
la mazzata definitiva nei confronti di alcuni piccoli commercianti. Oltretutto, va
tenuto conto anche delle valutazioni di carattere viario (che ha già descritto il
Consigliere Carossa), perché - è sotto gli occhi di tutti - si tratta di una realtà in cui,
nelle ore di punta, vi è un incolonnamento di auto su tre corsie, dall'area delle
Molinette fino alla rotonda all'angolo con Corso Maroncelli.
Ci sono molte perplessità che, fortunatamente, sono state sottolineate anche da
Consiglieri di maggioranza.
Evidentemente questo tipo di ragionamento - e chiudo il mio ragionamento - stride
con la deliberazione appena votata, perché quando abbiamo chiesto di spostare di
trenta metri l'entrata e l'uscita di un parcheggio pertinenziale, abbattendo due piante
(certamente non di quella portata e di quell'età), la Giunta - non lei, Assessore, ma la
sua Collega Sestero - ha detto che non era possibile abbattere due piante. Con
quell'operazione, però, avremmo risolto un problema di viabilità in quella zona e non
avremmo creato quei problemi che emergeranno quando il parcheggio sarà
terminato.
In pratica, in questo Consiglio Comunale, dopo solo un'ora, si fa un ragionamento
completamente diverso, pur interessando una parte di verde pubblico della città
molto più consistente. Forse, sarebbe opportuno che il Sindaco facesse riflettere e
ragionare insieme l'Assessore Viano e l'Assessore Sestero, perché è difficile
sostenere due tesi e due idee diverse (come avete fatto questa sera), a distanza di
un'ora.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Silvestrini.

SILVESTRINI Maria Teresa
Il mio intervento sarà molto veloce, anche perché io non faccio parte della
Commissione Urbanistica. Voglio, però, motivare il nostro voto contrario alla
deliberazione: il progetto utilizzato è una formula (centro commerciale più
parcheggio) ormai usurata, omologata, omologante. I 160 alberi abbattuti non
saranno certamente ripiantumati lì, perché non si riesce a riposizionarli sulla soletta.
Noi, simbolicamente, abbiamo presentato 160 emendamenti, uno per ogni albero; si
tratta di emendamenti che, per la prima volta per il mio Gruppo, sono ostruzionistici:
vogliamo, infatti, esprimere la nostra contrarietà alla formula del progetto, che
riteniamo usurato, ripetuto.
Mi è stato inviato, via mail, un numero de "La Voce del Popolo", in cui si sostiene
che, in città, i centri commerciali sono in numero eccessivo e che questo fatto non
produce niente di buono per la tenuta sociale della nostra città: secondo me, è
importante riflettere su questo aspetto.
Anche dal punto di vista ambientale, ritengo inopportuna questa scelta: passando in
macchina lungo Corso Unità d'Italia, vedremo un'interruzione di continuità
ambientale come quella che abbiamo visto nei rendering.
Esprimiamo, quindi, contrarietà a questo tipo di provvedimento, da diversi punti di
vista: ambientale, sociale e strategico.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Lavolta.

LAVOLTA Enzo
Intervengo per esprimere la mia soddisfazione, innanzitutto perché, dopo le molte
Commissioni Consiliari tenutesi su questo argomento, dopo i necessari
approfondimenti, dopo le necessarie discussioni, dopo i forse necessari superamenti
di alcune difficoltà iniziali, apprendiamo che una buona parte (se non tutta) della
maggioranza, condivide fondamentalmente la valenza di questo progetto, che è un
progetto assolutamente impegnativo ed articolato.
Oltre a sottolineare la valenza dal punto di vista dell'opportunità di riportare
l'immobile del Palazzo del Lavoro a quella che, sostanzialmente, è la sua immagine
originaria che, anche dal punto di vista simbolico, rappresenta sicuramente
un'opportunità straordinaria per la città, occorre sottolineare come, nel suo
complesso, questa operazione rappresenti una ghiotta ed ulteriore opportunità,
insieme ad altre, di recuperare risorse per intervenire in modo strutturale e
complessivo su un'area che necessita di un'adeguata riqualificazione.
Finalmente abbiamo questa opportunità, quindi è con soddisfazione che salutiamo
questa proposta e questo provvedimento deliberativo.
Un'ultima battuta sulla situazione commerciale.
È vero che, se da un lato questa Città (e l'abbiamo anche condiviso in III
Commissione Consiliare), comincia ad avere alcune sofferenze rispetto al rapporto, a
volte difficile, che c'è tra grande distribuzione e piccolo commercio diffuso, è anche
vero che una delle strategie che questa Amministrazione ha deciso di intraprendere è
proprio quella di mitigare questo rapporto, che vede una corona di grande
distribuzione accerchiare la città con superfici intermedie (quindi non di grande
distribuzione, ma di media-piccola distribuzione) che, in qualche modo, riescono ad
attrarre la mobilità sul territorio cittadino.
Da questo punto di vista, il provvedimento che andiamo ad approvare stasera, in
qualche modo si inserisce bene in questa dinamica, in questa politica di promozione
commerciale che la Città, ormai da un paio di anni, ha deciso di avviare.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Zanolini.

ZANOLINI Carlo
Mi sento molto in difficoltà nel votare questa deliberazione positivamente, perché, a
parte il discorso ambientale, ritengo che sia snaturato il ruolo e il significato di quel
palazzo, così com'è successo malauguratamente per il Palazzo Vela, che ha cambiato
completamente faccia, nonostante gli interventi di Gae Aulenti (che stimo per altre
opere).
Sono molto in difficoltà; tuttavia, devo riconoscere che, in questi momenti, è
opportuno che la maggioranza sia compatta.
Anche se, dal punto di vista ideologico, sono parzialmente contrario, per una
coerenza di tipo politico con la maggioranza (di cui faccio parte e da cui non sono
stato cacciato, né allontanato), con la dimostrazione della mia fiducia verso gli
Assessori, voterò favorevolmente, sperando che i disagi siano limitati.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Viano, per la replica.

VIANO Mario (Assessore)
Intervengo non per riprendere tutti i temi trattati dai Consiglieri (sui quali mi pare
che gli interventi abbiano chiarito i contenuti specifici), ma per chiarire l'aspetto
relativo al verde che è stato al centro di molti interventi, ma che mi pare essere stato
un pochino frainteso.
Devo precisare che mi riferivo ad un'organizzazione, ad un progetto che non è
coerente con l'impianto e l'impostazione architettonica dell'opera.
In questo senso, siamo del tutto d'accordo con la Sopraintendenza, che,
nell'esprimere il suo apprezzamento generale (in un documento ufficiale che potete
richiedere e che vi posso fornire) e, in particolare, per quanto riguarda la questione
dell'esterno (quindi delle aree verdi e delle aree interne all'attuale perimetro di
recinzione), dice espressamente (do lettura del documento, firmato dal
Sovrintendente): "Per quanto riguarda gli esterni, si richiede uno studio di
riqualificazione del verde, la cui conformazione odierna è frutto di pianificazioni
estemporanee con caratteristiche di casualità che non mettono in risalto, ma anzi
mortificano il palazzo".
Il problema è questo: io credo che, in questo caso, il verde non debba valorizzare gli
elementi naturali e naturalistici, ma debba cercare un forte rapporto di valorizzazione
dell'oggetto architettonico (anche se il Consigliere Carossa dice che, guarda caso,
questa tesi si sposa benissimo con l'interesse degli operatori di mettere in risalto non
tanto l'oggetto architettonico, ma il volume commerciale). Per noi, invece, occorre
perseguire la valorizzazione dell'oggetto architettonico. Ritenendo, dunque, che
questo progetto operi in questa direzione, prescriviamo - naturalmente, il Settore
Verde vigilerà - che ci sia una compensazione in termini di dotazione complessiva di
verde nell'area.
Credo, quindi, che, da questo punto di vista, non ci siano problemi; naturalmente,
manterremo lo spessore del terreno vegetale sovrastante la soletta ai valori prescritti
(che sono significativi: un metro e mezzo).
Per quanto riguarda, infine, la questione del traffico, in sede di valutazione di
esclusione dalla VAS, durante una conferenza ambientale partecipata da ARPA e
Provincia (in cui si è esaminato il tema e si sono date una serie di prescrizioni), pur
non richiedendo nei passaggi successivi l'elaborazione specifica di VAS, si è chiesto
di condurre alcuni approfondimenti, in particolare per quanto riguarda l'asse di
Corso Unità d'Italia (sul quale, peraltro, ho riconosciuto, anche in alcune interviste
rilasciate dopo l'atto di Giunta, che fosse necessario valorizzare le risorse provenienti
da questa trasformazione), per valutare fino in fondo l'opportunità di risolvere con un
sottopasso il carico di congestione che, obiettivamente, si registra in certe ore di
punta.
È questione aperta, non ci sono preclusioni.
Certamente, nel momento in cui arrivano risorse significative da una trasformazione
di questo genere, la prospettiva è maggiormente praticabile; diversamente, con le
scarse risorse di bilancio di cui si dispone diventa molto difficile contemperare
ambiziosi e molteplici progetti.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il dibattito generale sulla proposta di deliberazione è concluso.
Passiamo alla trattazione degli emendamenti, che derivano dalla mozione di
accorpamento precedentemente votata.
L'emendamento n. 1, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1:
(Presenti 31, Astenuti 2, Favorevoli 26, Contrari 3).
L'emendamento 1 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 2 al n. 452.
Gli emendamenti originali, dal n. 2 al n. 452, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al
n. .
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n 2 al n. 452:
(Presenti 33. Favorevoli 6, Contrari 26, Astenuto 1).
L'accorpamento 2-452 è respinto.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 357, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 357:
(Presenti 27, Astenuti 1, Favorevoli 26).
L'emendamento n. 357 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 361, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 361:
(Presenti 27, Astenuti 1, Favorevoli 26).
L'emendamento n. 361 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 405, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 405:
(Presenti 27, Favorevoli 26, Astenuti 1).
L'emendamento n. 405 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 419, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 419:
(Presenti 27, Favorevoli 26, Astenuti 1).
L'emendamento n. 419 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 444, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 444:
(Presenti 27, Favorevoli 26, Astenuti 1).
L'emendamento n. 444 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 453, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 453:
(Presenti 27, Favorevoli 26, Astenuti 1).
L'emendamento n. 453 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 454 al n. 463.
Gli emendamenti originali, dal n. 454 al n. 463, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al
n. .
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n 454 al n. 463:
(Presenti 27, Contrari 26, Astenuto 1).
L'accorpamento 454-463 è respinto.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 464 al n. 521.
Gli emendamenti originali, dal n. 464 al n. 521, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al
n. .
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n 464 al n. 521:
(Presenti 31, Contrari 26, Favorevoli 4, Astenuti 1)
L'accorpamento 464-521 è respinto.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 470, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 470:
(Presenti 27, Favorevoli 26, Astenuti 1).
L'emendamento n. 470 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 496, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 496:
(Presenti 27, Favorevoli 26, Astenuti 1).
L'emendamento n. 496 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 522, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 522:
(Presenti 27, Favorevoli 26, Astenuti 1).
L'emendamento n. 522 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento per le dichiarazioni di voto, pongo in votazione
la proposta di deliberazione, così come emendata:
(Presenti 35, Astenuti 3, Favorevoli 26, Contrari 6)
La proposta di deliberazione è approvata.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
(Presenti 28, Favorevoli 27, Astenuti 1)
L'immediata esecutività è concessa.
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