Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Settembre 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 24
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2009-01058
PARCHEGGI PERTINENZIALI - BANDO PER L'ASSEGNAZIONE IN DIRITTO DI SUPERFICIE DELL'AREA DI VIA BOSTON DA CONCEDERE A SOGGETTI PRIVATI (ARTICOLO 9 COMMA 4 DELLA LEGGE 122/1989 E S.M.I.) - CONCESSIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE - APPROVAZIONE.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
200901058/052, presentata dalla Giunta Comunale in data 6 marzo 2009, avente per
oggetto:
"Parcheggi pertinenziali - Bando per l'assegnazione in diritto di superficie dell'area
di Via Boston da concedere a soggetti privati (articolo 9 comma 4 della Legge
122/1989 e s.m.i.) – Concessione del diritto di superficie - Approvazione"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Comunico che in data 15/07/2009 la competente Commissione ha rimesso il
provvedimento in Aula.
È stato presentato un emendamento.
La parola al Consigliere Lorusso.

LO RUSSO Stefano
Intervengo solo per mettere a verbale il mio voto contrario alla deliberazione
proposta dalla Giunta e discussa in seno a numerose sedute della II Commissione
Consiliare e per fornire una doverosa motivazione del mio voto negativo.
Come ho già avuto modo di illustrare nelle sedute specifiche della Commissione
Consiliare, la vicenda del parcheggio pertinenziale di Via Boston ha avuto dei
connotati, nella sua definizione, in cui non mi ritrovo, per la modalità di conduzione
della forma di condivisione col territorio su cui questo parcheggio andrà a insistere.
Una prima identificazione dell'area, infatti, fu fatta in una precedente versione della
deliberazione e, intorno a questa definizione, vi furono alcuni notevoli contrasti sul
territorio in questione. A valle di questi contrasti - visto che l'Assessore non lo
illustra, provo a farlo io, per i Consiglieri che non hanno avuto modo di seguire
questa vicenda -, il Presidente della Circoscrizione ha deciso di indire una
consultazione popolare nel merito di questa individuazione, che, di fatto - a mio
modo di vedere -, ha segnato una pesantissima carenza di adesioni ed i partecipanti,
rispetto agli aventi diritto, sono stati meno del 5%. In virtù di questo elemento, si è
ritenuto procedere, nonostante le contestazioni dei residenti emerse anche
nell'ambito di una raccolta firme che ha superato le 900 unità; si è ritenuto,
comunque, opportuno procedere nel merito dell'individuazione di quest'area. In seno
alle sedute della II Commissione, il sottoscritto ed altri Consiglieri hanno richiesto
alla Giunta di esaminare la possibilità non di non fare il parcheggio pertinenziale
(cosa che ho sempre ritenuto essere utile e necessaria, vista la carenza di parcheggi
privati nell'area di Via Boston), ma di provare a verificare la possibilità di
localizzarlo in un'area limitrofa, in modo che potesse svolgere le stesse funzioni di
sollievo della carenza di posteggi nell'area.
Avevo chiesto agli Uffici (la richiesta è presente nei verbali della Commissione ed a
valle della proposta di esaminare altre tre aree nelle immediate vicinanze - quando
parlo di "immediate vicinanze" faccio riferimento a meno di 100 metri da quell'area
-) di predisporre un parere tecnico di diniego dell'inserimento di queste aree
all'interno della deliberazione, in luogo di quella che oggi viene presentata in Aula.
Questo parere scritto non è mai pervenuto. Si è valutato (in seno alla seduta della II
Commissione che ha deciso per questa deliberazione per l'Aula) di votare a
maggioranza per la liberazione dell'Aula. Ritengo questo un modo non corretto di
procedere nei confronti della maggioranza di alcuni esponenti, che, nella fattispecie,
sono minoritari, ma che comunque, lealmente e sempre con un atteggiamento
costruttivo, hanno provato a cercare soluzioni ai problemi amministrativi fin qui
emersi nell'ambito di questa tornata amministrativa. Questo atteggiamento non fa
bene al clima, ad una sostanziale condivisione degli atti amministrativi, pertanto, ho
annunciato al mio Capogruppo ed annuncio in Aula il mio voto contrario rispetto a
questa deliberazione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Prima di dare la parola al Consigliere Ventriglia vorrei specificare i tempi degli
interventi, perché mi è stata posta una domanda dal Consigliere Carossa in merito e
non vorrei essere equivocato per la risposta che gli ho dato.
I tempi per il dibattito sono dieci minuti per un componente del Gruppo, mentre gli
altri hanno a disposizione cinque minuti.
La parola al Consigliere Ventriglia.

VENTRIGLIA Ferdinando
Voglio premettere al Consigliere Lo Russo ed all'Aula che farò alcune osservazioni,
con l'avvertenza che non hanno nessun carattere personale, perché non è questo che
ci interessa.
Credo sia venuto il momento di affrontare il convitato di pietra che c'è stato su
questo dibattito, che in questa Sala ha seduto a lungo ed anche nella sala a fianco,
quando si facevano Conferenze dei Capigruppo a cavallo di vorticose e tumultuose
sedute, soprattutto - l'Assessore Viano credo mi intenda più di altri - alla fine della
tornata amministrativa, quando c'è l'imbuto delle deliberazioni ed alcune vengono
accantonate, altre salvate.
Facciamo un caso in generale. Non si capisce perché questo Consiglio Comunale
negli anni (quindi, anche quando il Consigliere Lo Russo non ne faceva parte), a
parità di operazioni, di categoria, di spesa e di investimento, in alcuni casi ha
abbracciato questo genere di operazioni, in altri le ha accantonate o le ha - come in
questo caso - ritardate in maniera - oserei dire - grottesca o paradossale.
Lasciamo stare l'esito, secondo me assolutamente ben meritato, del referendum. Noi
dobbiamo interrogarci su un altro tema, ossia che questo Consiglio Comunale non
possa neanche più discutere ed approvare o respingere il progetto di un parcheggio
senza fare il referendum nella Circoscrizione! Credo e spero che sia stato un esempio
unico, perché, altrimenti, che cosa ci stiamo a fare? Abroghiamo la Circoscrizione e
decidiamo tutto per democrazia diretta. Prendiamo un comitato del luogo (visto che
siamo tutti per la sussidiarietà), gli diamo la facoltà di organizzare un referendum,
poi, aspettiamo, finché non arriva il risultato che noi auspichiamo, che il Comitato si
riunisca nella sede del giornalino di quartiere o della parrocchia (è uguale) e
risolviamo così questi problemi! Vada a casa anche l'Assessore! Cosa ci sta a fare
con i suoi tecnici? Non possiamo procedere in questo modo, anche perché i
promotori o i detrattori di queste operazioni sono sempre molto selettivi, cioè non
dimostrano un modus operandi coerente.
Rimanendo alla Circoscrizione 2, adesso c'è il problema degli interni di Corso
Agnelli, che sono stati reintitolati dalla Commissione Toponomastica. Il problema
esploderà, perché è vecchio di un anno. Ci sono un centinaio di famiglie che sono
quasi anime morte, cioè vivono in una situazione in cui le poste non hanno il loro
indirizzo, l'anagrafe ha un indirizzo a volte vecchio, a volte nuovo, le società che
raccolgono indirizzi e recapiti non hanno quelli nuovi, quindi, tutta la
documentazione ed i rapporti civilistici arrivano all'indirizzo vecchio. Abbiamo un
centinaio di famiglie che vivono in un limbo.
Quando nell'estate 2008 la Commissione Toponomastica, con la richiesta della
Circoscrizione, ha deciso di cambiare nome a questa via dopo quarant'anni del
vecchio nome (erano degli interni, con tutti i problemi che ne conseguono), nessuno
si è preoccupato di andare a chiedere alle cento famiglie residenti in quella zona:
"Che cosa ne pensate?"; mica si è fatto il referendum.
Questa selettività credo che davvero non faccia bene. Dobbiamo metterci d'accordo,
cioè dobbiamo intenderci tra noi, a costo di fare dispiacere a qualcuno. Ognuno di
noi, se si è fatto eleggere qui, ha qualche centinaio di elettori che gli danno la
preferenza e prima o poi è capitato o capiterà ad ognuno di noi di scontentarne
qualcuno, ma dobbiamo metterci d'accordo se questo Consiglio Comunale sia, nella
nostra visione, ancora in grado di decidere non dico solo su un parcheggio, ma anche
sui mercati, sulla raccolta rifiuti, sui regolamenti, sui tributi. Se facciamo un
giochino, o continuiamo - chiedo scusa, non voglio fare torto al Consigliere Lo
Russo - in un giochino per cui se c'è il "comitatino" di zona, che sia di Santa Rita, di
Mirafiori Sud o di Barriera di Milano (per fare un ventaglio ampio), che si oppone o
vuole qualche cosa e trova il Consigliere che li appoggia, da albero della cuccagna o
di assalto alla diligenza, questo Consiglio Comunale (che già fa poco un po' per
legge, un po' per problemi suoi, un po' per problemi di maggioranza) si troverà a
fare nulla e ben presto diventeranno ulteriormente, se ancora si può, irrilevanti anche
i Consigli di Circoscrizione.
Presidente, per un momento lasci da parte i suoi pomodori, non pensi ai critici, non
pensi alle malelingue e si impegni su questo tema. Credo che la decisione del
Consiglio Comunale su questi ed altri argomenti sia uno dei temi centrali e su questo
argomento credo ci sia bisogno di una forte azione di consapevolezza, che deve
essere proposta non tanto dalla Giunta, che è controparte, ma dal Presidente del
Consiglio e dai Capigruppo sui singoli Consiglieri. Se in quest'Aula non riusciamo a
sollevarci da un problema di controllo del voto di isolato, questo Consiglio
Comunale non farà mai niente, col risultato che, poi, molto più facilmente gli
interessi non vengono esaminati, mediati, composti, ma vengono direttamente
veicolati al di fuori di questa Assemblea ed è un risultato che sicuramente non farà
piacere a nessuno di noi.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Angeleri.

ANGELERI Antonello
Penso che questo Consiglio Comunale debba essere, in fondo, il portatore delle
istanze dei cittadini, a prescindere dagli interessi di ogni singolo Consigliere che qui
è rappresentato all'interno di un partito; devono prevalere gli interessi dei cittadini
che ci hanno votato e che, magari, a buon senso, ci hanno anche rappresentato, in
maniera motivata, che esistono soluzioni che potrebbero essere, senza variare troppo
il progetto di cui stiamo parlando, maggiormente accolte dalla popolazione laddove
andiamo a fare un intervento importante e che il nostro Gruppo condivide.
Non condivido, invece, il fatto che, nonostante le motivazioni - ritengo - di buon
senso portate da molti cittadini, la Giunta non si è degnata di ascoltare alcunché.
Nessuno ha detto che quel parcheggio pertinenziale non doveva essere fatto.
Alcuni Consiglieri la pensano in un modo, altri scendono sul territorio e cercano di
capire le legittime istanze dei cittadini (se non altro, per un confronto che noi
riteniamo obbligatorio).
Il Consigliere Lo Russo ha parlato del referendum fatto dalla Circoscrizione e del suo
grande successo. Mi pare che abbiano partecipato - non vorrei ricordare male - 120
cittadini circa ed il risultato è stato 70/50 circa, quindi, anche abbastanza equidistante
nella partecipazione.
In Commissione abbiamo parlato più volte di questi argomenti, ne abbiamo parlato
anche in Consiglio Comunale qualche mese fa, abbiamo richiesto di fare una
Commissione ed un sopralluogo perché volevamo vedere di persona quale era, in
realtà, il problema.
Presidente, non vorrei semplificare, ma il problema di questo parcheggio è di
spostare di circa 30 metri la rampa di entrata e di uscita dello stesso in una zona dove
non c'è nulla ed è stato sollevato - e mi sembra obiettivamente corretto - perché,
guarda caso, la rampa in questione sorgerebbe proprio all'ingresso della chiesa di Via
Boston.
Sono venute fuori tutte le polemiche possibili ed immaginabili sulla trasversalità del
parroco di Via Boston. Dato che sono sorti questi problemi, ci siamo recati sul posto
ed abbiamo verificato che lo spostamento di questa rampa di 30 metri non significava
nulla, invece, costruire il parcheggio in quel sito con quel progetto voleva dire
pregiudicare completamente un ingresso che oggi, ovviamente, serve per le necessità.
Tra l'altro, c'è anche un grande oratorio, ci sono (come in tutte le parrocchie di una
certa consistenza) numerosi matrimoni, funerali, battesimi, cresime, quindi,
l'ingresso diventa un aspetto fondamentale. Non pensavamo di chiedere chissà che
cosa nel valutare nel progetto questo spostamento. Penso che non ci fosse neanche
bisogno di indire un referendum per capire una cosa che ritengo abbastanza
elementare.
Torno a ripetere che siamo favorevoli al parcheggio, perché quella è una zona dove,
obiettivamente, c'è necessità in questa direzione, ma faccio ancora un appello
all'Assessore, per capire se non sia possibile valutare in extremis semplicemente
questa sottolineatura che abbiamo fatto più volte e che ritengo sia nel giudizio degli
Uffici e dell'Assessore. Questa risposta negativa è assolutamente immotivata.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Sarò breve, per non annoiare l'Aula con considerazioni che chi mi ha preceduto ha
già ampiamente e dettagliatamente espresso.
Vorrei condividere con i Colleghi una valutazione rispetto al metodo che si è
perseguito e che ha portato, in pratica, al fatto che alcune osservazioni, alcune
richieste di una realtà significativa di quel territorio, fatte proprie anche da diversi
Consiglieri Comunali, siano state brutalmente respinte al mittente.
Ha detto bene il Consigliere Angeleri quando ha ricordato, senza giri di parole, che il
problema vero è che in quell'area c'è un cronico bisogno di parcheggi e sono
assolutamente d'accordo con lui, per cui, ben venga qualunque intervento
infrastrutturale che abbia, come obiettivo, quello di arrivare o contribuire alla
soluzione di questo problema, ma, allo stesso tempo, cercando di raggiungere
un'individuazione progettuale che non dia fastidio a realtà che operano proprio su
quel territorio, quali, ad esempio, la Parrocchia del Santo Natale, che rischia di
trovarsi messa in difficoltà dal cantiere e non si sa nemmeno per quanto tempo.
Ho seguito con relativo interesse la discussione rispetto all'eventuale individuazione
di altre aree in un raggio circoscritto, che potessero, quindi, rispondere alla prima
esigenza (quella di nuovi parcheggi), ma, contemporaneamente, accontentare
richieste che ci paiono anche giustificate.
Devo dire che sono rimasto perplesso anch'io quando ho visto che a quelle richieste
non è stata data risposta, o meglio, è stata data solo una risposta politica, senza che
questa fosse accompagnata da quanto il Consigliere Lo Russo aveva richiesto, cioè
da relazioni tecniche che giustificassero, che spiegassero la ragione per cui non era e
non sarebbe stato possibile spostare di qualche metro l'area di cantiere.
Al di là di questo, c'è qualcosa che mi ronza per la testa ed è una considerazione,
Assessore - non me ne voglia -, di natura più ideologica che politica: ho il timore che
questa Giunta si sia impuntata su una decisione senza voler raggiungere un accordo
con varie anime di questo Consiglio, anche della stessa maggioranza, quasi seguendo
un atteggiamento finalizzato all'affermazione di un'identità anticlericale, che mi pare
già ostentiate in maniera più che sufficiente.
È vero che non c'è nulla di strano in una Città, capoluogo della Regione il cui
Presidente va ricordando che non siamo la repubblica degli ayatollah rispondendo al
Cardinale Poletto; non c'è nulla di strano (e non mi stupisco) nel momento in cui una
Giunta si accanisce, impuntandosi su una decisione, senza voler nemmeno prendere
in considerazione richieste che provengono da un determinato ambiente. Questo è un
fatto molto preoccupante, perché che la battaglia sulla laicità si giochi su un
parcheggio pertinenziale, mi sembra mortificante per chi quella battaglia la sostiene e
per chi è costretto a girare ore alla ricerca disperata di uno stallo di sosta!
Ricordo anche un aperitivo a questa discussione, che mi fa credere che,
effettivamente, ci sia molto di vero in chi, vedendo la giornata iniziare nel peggiore
dei modi, sospetta e teme che non possa che continuare peggio. Prima ancora che
portassimo in Consiglio Comunale e nelle Commissioni competenti il dibattito
relativo a questa deliberazione, ricordo che una cooperativa, o una ditta distribuì
nelle buche delle lettere di centinaia e centinaia di residenti di quella zona un
volantino pubblicitario, con il quale informava la cittadinanza che quella ditta
avrebbe - lo faceva intuire - costruito un parcheggio pertinenziale, per cui si sarebbe
già messa a disposizione in anticipo per eventuali prenotazioni. Tutto questo
accadeva, credo, ormai un anno fa; fu oggetto di un'interpellanza che presentai alla
sua attenzione, Assessore, prima ancora che discutessimo del parcheggio, ma,
soprattutto, prima ancora che il Consiglio Comunale deliberasse il bando di gara per
l'individuazione dei soggetti che avrebbero, poi, effettuato questi interventi.
Mi viene, quindi, da sostenere che la vicenda non possa dirsi finita e conclusa
quest'oggi, perché sarà molto interessante vedere, poi, gli esiti di quel bando di gara.
Le dico già, Assessore, che, qualora dovessero esserci elementi tali per cui risultasse
necessario spostare il piano del dibattito da questa sede ad altre, noi saremo più che
disponibili a dare il massimo del nostro contributo per fare in modo che anche
qualche Procura particolarmente attenta approfondisca quanto si è verificato e si sta
verificando attorno a questa vicenda.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Le questioni tecniche le hanno già spiegate prima il Consigliere Angeleri ed altri
esponenti della minoranza e non solo.
Io, su questa vicenda, contesto alla Giunta alcuni principi con cui hanno portato
avanti questa deliberazione. Il primo è la superficialità; sicuramente c'è stata la
prova, anche durante il sopralluogo, di una discreta - e sottolineo discreta -
superficialità. È solamente ad una nostra richiesta agli Uffici che è stato fatto
l'emendamento e la sostituzione della planimetria, perché nella precedente si
bloccava addirittura l'ingresso alla Chiesa. Una conferma di superficialità assoluta.
Ha ragione, effettivamente, il Consigliere Ravello, nel dire che, forse, c'è anche una
questione ideologica, che ha fatto sì che questa Giunta e questa maggioranza
vogliono dimostrare che, quando decidono qualcosa, non c'è chiesa che tenga. Dato
che siete laici - salvo, poi, convertirvi sulla via di Damasco, ma lì è un giorno sì e
l'altro no, dipende anche dai giornali -, quando vi conviene, dovete dimostrare che
andate avanti perché siete nel giusto e siete laici.
Effettivamente, è vero: bastava spostare di poche decine di metri il cantiere.
Sostengo che questa sia una questione ideologica e non tecnica anche per un fatto:
penso che vi ricordiate le chiese come luogo di aggregazione, di accoglienza, come
luogo in cui ci si ritrova in momenti tristi, in momenti felici, nei matrimoni e nei
funerali; in ambedue i momenti ci si ritrova davanti ad una struttura, ci si ritrova in
una piazza, in un'agorà - come dicevano nell'antica Grecia -, in uno spiazzo, ci si
saluta, si piange o si ride e, poi, si entra in chiesa. Voi, con un progetto che potevate
sicuramente modificare, impedite tutto questo. Questo è un attacco, è una questione
assolutamente ideologica, perché, tecnicamente, potevate spostare questo progetto.
Non venite a dirmi che non potevate spostarlo di 20 metri - come mi è stato detto -
perché c'erano due piante da buttare giù, da tagliare! Voi, a breve, andrete ad
approvare una deliberazione con cui di piante ne tagliate 160 al Palazzo del Lavoro!
In quel posto si può fare, sono spontanee (come è stato detto in Commissione), qua,
invece, sono 2 piante e non va più bene! Non si può spostare la rampa perché ci sono
2 piante da buttare giù! Fra mezz'ora ci ritroveremo a discutere una deliberazione per
cui si abbatteranno 160 piante e va bene, non c'è più problema, ma, forse, in quel
caso c'è qualche società, non c'è più la chiesa, gli interessi sono diversi!
Si tratta sicuramente di interessi legittimi, forse altri sono meno legittimi, perché
quando vedo che di fronte a certe posizioni 160 piante si possono tirare giù, in altre
situazioni 2 non si può; allora significa che per Palazzo del Lavoro ci sono interessi
che pesano di più o di meno, ma almeno si abbia il coraggio di dirlo!
Ringrazio il Consigliere Lo Russo, che ha avuto il coraggio - mi permetto di dire - in
questa "Stalingrado" che è la vostra maggioranza - Stalingrado perché era molto
diroccata, purtroppo - di dire: "Io voto contro questa deliberazione". Non è un atto di
eroismo, però almeno ha avuto il coraggio di dirlo e di farlo, spero; ci sono altri, che,
magari, in altre situazioni, predicano diversamente e non hanno nemmeno quel
coraggio, salvo, poi, andarsi a confessare e farsi perdonare i peccati.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Genisio.

GENISIO Domenica
Anch'io voglio esprimere il mio parere e faccio seguito a quanto ha già detto il
Consigliere Lo Russo.
Il parcheggio è sicuramente non soltanto necessario, ma indispensabile. Partecipando
alle riunioni ed agli incontri in territorio, ascoltando le persone che da trent'anni
abitano in quella zona e che hanno chiesto in numero significativo (si sono mobilitate
ben 900 persone) di valutare l'opportunità di costruire il parcheggio 100/150 metri
più avanti, non ho condiviso questa decisione ferrea, nonostante i sopralluoghi e gli
incontri. Sappiamo che altri cittadini hanno fatto la stessa richiesta, ci sono state
contestazioni anche giuridiche tra soggetti, perché discutevano fra loro, hanno
suggerito di ritirare le loro contestazioni, ma non è stato più possibile arrivare ad
alcuna soluzione che andasse incontro alle esigenze degli abitanti ed io contesto il
metodo.
Non mi associo alle affermazioni fatte dai Consiglieri che mi hanno proceduta, ma
rimango strettamente legata al percorso che è stato fatto. Abbiamo impiegato mesi
per discutere, abbiamo fatto il sopralluogo, abbiamo fatto verificato.
Credo che si sarebbe potuto spostare un poco la costruzione di questo parcheggio. Ci
siamo presi l'impegno, non ci siamo riusciti. Non lo faccio per prendere o meno
consensi, ma semplicemente per dare spazio anche all'opinione dei cittadini non
perché ci votano, ma perché loro contano e se quel parcheggio può disturbare mille
abitanti e si può costruire 100 metri più in là, non vedo perché non si sia trovata una
soluzione che andasse incontro a queste richieste. Mi spiace, ma voterò
sfavorevolmente questa deliberazione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Riteniamo che con questo provvedimento si chiuda una questione nata nel 1967,
quindi, 42 anni fa, e credo che sia corretto, giusto e che vada nella direzione che i
cittadini di quella zona da ben 42 anni auspicano, quindi, con tutto il rispetto,
Presidente, delle dichiarazioni fatte dai Consiglieri di maggioranza e dagli amici
dell'opposizione, noi voteremo favorevolmente questo provvedimento.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola all'Assessore Sestero per una breve replica.

SESTERO Maria Grazia (Assessore)
Credo tre anni fa la Giunta ha presentato in Commissione una trentina di
localizzazioni per realizzare parcheggi pertinenziali. Dopo una lunga discussione e
diverse sedute, abbiamo individuato una dozzina di localizzazioni su cui sembrava
non esserci controindicazioni di nessun genere da parte di ogni Consigliere. Abbiamo
presentato il bando e, in Aula, questo parcheggio ed un altro in Via Le Chiuse, in
particolare, sono stati stralciati per permettere un supplemento di verifica da parte
delle Circoscrizioni su richiesta di alcuni Consiglieri. In questo periodo sono state
fatte le verifiche. Mi spiace che si dica che non sono stati tenuti in considerazione i
punti di vista dei cittadini che hanno presentato una petizione o dei Consiglieri che
hanno espresso obiezioni.
Le proposte indicate erano alternative per gli orientamenti che ci siamo dati di non
farlo sotto aree verdi, non solo dove ci sono piante, ma anche sotto l'area destinata a
verde, per le difficoltà in un'altra localizzazione dei sottoservizi (quindi, difficoltà
tecniche), tenendo presente anche una lunga storia che risale - purtroppo, per la mia
anzianità in questa Aula - a più di 10 anni fa, dove un'altra localizzazione è stata, a
furor di popolo, respinta dai cittadini. La domanda, quindi, di sosta (su cui nessuno
ha espresso dubbi) ha trovato difficoltà ad individuare spazi diversi.
La discussione in Commissione è stata utile per rivedere queste possibilità e, quindi,
procedere con sicurezza nell'individuazione del luogo. Nel sopralluogo che ha fatto
la Commissione sono emerse richieste di mutamento della sistemazione superficiale
di alcuni aspetti dell'organizzazione della struttura del parcheggio; queste sono
accolte in un emendamento che accompagna la deliberazione. In tutta la fase di
cantiere, che è quella più fastidiosa (come sempre accade, perché su Via Boston
insiste anche una scuola, oltre alla Parrocchia ed avere un cantiere davanti crea
disagio e fastidio), come facciamo in qualsiasi cantiere di questo e di altro genere,
saremo assolutamente attenti a garantire il massimo di accessibilità e di decoro per le
funzioni pubbliche che si svolgono su quel tratto di via. È materia, quindi, su cui si
lavorerà ancora e lo si farà in accordo con la scuola e la Parrocchia.
Due anni di verifica di queste localizzazioni che hanno avuto questo percorso mi pare
che possano rispondere a quell'impegno che in Aula io, a suo tempo, presi, ossia di
dedicare sei mesi per verificare queste due individuazioni (questa e l'altra di Via Le
Chiuse). I sei mesi sono passati ed in questi anni si è fatto del lavoro. Credo che
riusciremo, operando con la massima attenzione (ricordo, poi, il referendum ed il
lavoro che ha fatto la Circoscrizione), a rispondere alle preoccupazioni avanzate dai
residenti attraverso la petizione.
Mi rendo conto che la polemica politica abbia le sue esigenze, ma devo respingere le
affermazioni di chi dice che un parcheggio pertinenziale sia anticlericale, perché a
Torino sono spesso le autorità religiose che, giustamente, valorizzano le loro
proprietà costruendo parcheggi pertinenziali che, poi, mettono in vendita e di questo
le ringraziamo anche, perché ogni offerta di sosta in sotterranea toglie auto dalla
superficie. In questa decisione non c'è nessuna volontà di opposizione all'autorità
religiosa.
Un Consigliere sottolineava il fatto che ci sia già stata pubblicità delle nuove
costruzioni, ma capita in tutti i parcheggi pertinenziali che, prima che vengano
costruiti, le immobiliari iniziano a farne pubblicità; sta succedendo, per esempio, in
Via Le Chiuse, dove (forse, adesso è già bandito, non ho ben presente) prima che
fosse aperta la gara - io abito in quella zona - diverse società immobiliari esponevano
la pubblicità dei box, quindi, non mi stupisco più di tanto. È chiaro - e vale per tutti,
non solo per il Consigliere che ha espresso questa perplessità - che, se ci fossero
elementi che facessero suscitare sospetti, ognuno di noi (io per prima) ha i modi di
trasferire sospetti di questo genere all'autorità competente, ma mi auguro che questo
stia all'interno della polemica di oggi e che non si verifichi.
Ringrazio il Consiglio, che non credo sia stato mortificato da questa vicenda, anzi,
l'ha affrontata con molta cura ed è un comportamento opportuno prima di realizzare
un'opera. Lo ringrazio anche per l'attenzione che vi ha dedicato, che ritengo sia stata
utile anche per far chiarezza e per interloquire con quanti erano interessati, in senso
positivo o negativo, alla realizzazione di questa opera.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
È stato presentato il seguente emendamento dall'Assessore Sestero:

SESTERO Maria Grazia (Assessore)
L'emendamento è nato dal sopralluogo, quindi credo sia condivisibile.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento:
(Presenti 36, contrari 4, favorevoli 32).
L'emendamento è approvato.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazioni di voto, pongo in votazione la
proposta di deliberazione così emendata:
(Presenti 37, astenuti 1, contrari 8, favorevoli 28).
La proposta di deliberazione è approvata.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
L'immediata eseguibilità è concessa con il medesimo esito.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)