Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 200901058/052, presentata dalla Giunta Comunale in data 6 marzo 2009, avente per oggetto: "Parcheggi pertinenziali - Bando per l'assegnazione in diritto di superficie dell'area di Via Boston da concedere a soggetti privati (articolo 9 comma 4 della Legge 122/1989 e s.m.i.) – Concessione del diritto di superficie - Approvazione" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Comunico che in data 15/07/2009 la competente Commissione ha rimesso il provvedimento in Aula. È stato presentato un emendamento. La parola al Consigliere Lorusso. LO RUSSO Stefano Intervengo solo per mettere a verbale il mio voto contrario alla deliberazione proposta dalla Giunta e discussa in seno a numerose sedute della II Commissione Consiliare e per fornire una doverosa motivazione del mio voto negativo. Come ho già avuto modo di illustrare nelle sedute specifiche della Commissione Consiliare, la vicenda del parcheggio pertinenziale di Via Boston ha avuto dei connotati, nella sua definizione, in cui non mi ritrovo, per la modalità di conduzione della forma di condivisione col territorio su cui questo parcheggio andrà a insistere. Una prima identificazione dell'area, infatti, fu fatta in una precedente versione della deliberazione e, intorno a questa definizione, vi furono alcuni notevoli contrasti sul territorio in questione. A valle di questi contrasti - visto che l'Assessore non lo illustra, provo a farlo io, per i Consiglieri che non hanno avuto modo di seguire questa vicenda -, il Presidente della Circoscrizione ha deciso di indire una consultazione popolare nel merito di questa individuazione, che, di fatto - a mio modo di vedere -, ha segnato una pesantissima carenza di adesioni ed i partecipanti, rispetto agli aventi diritto, sono stati meno del 5%. In virtù di questo elemento, si è ritenuto procedere, nonostante le contestazioni dei residenti emerse anche nell'ambito di una raccolta firme che ha superato le 900 unità; si è ritenuto, comunque, opportuno procedere nel merito dell'individuazione di quest'area. In seno alle sedute della II Commissione, il sottoscritto ed altri Consiglieri hanno richiesto alla Giunta di esaminare la possibilità non di non fare il parcheggio pertinenziale (cosa che ho sempre ritenuto essere utile e necessaria, vista la carenza di parcheggi privati nell'area di Via Boston), ma di provare a verificare la possibilità di localizzarlo in un'area limitrofa, in modo che potesse svolgere le stesse funzioni di sollievo della carenza di posteggi nell'area. Avevo chiesto agli Uffici (la richiesta è presente nei verbali della Commissione ed a valle della proposta di esaminare altre tre aree nelle immediate vicinanze - quando parlo di "immediate vicinanze" faccio riferimento a meno di 100 metri da quell'area -) di predisporre un parere tecnico di diniego dell'inserimento di queste aree all'interno della deliberazione, in luogo di quella che oggi viene presentata in Aula. Questo parere scritto non è mai pervenuto. Si è valutato (in seno alla seduta della II Commissione che ha deciso per questa deliberazione per l'Aula) di votare a maggioranza per la liberazione dell'Aula. Ritengo questo un modo non corretto di procedere nei confronti della maggioranza di alcuni esponenti, che, nella fattispecie, sono minoritari, ma che comunque, lealmente e sempre con un atteggiamento costruttivo, hanno provato a cercare soluzioni ai problemi amministrativi fin qui emersi nell'ambito di questa tornata amministrativa. Questo atteggiamento non fa bene al clima, ad una sostanziale condivisione degli atti amministrativi, pertanto, ho annunciato al mio Capogruppo ed annuncio in Aula il mio voto contrario rispetto a questa deliberazione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Prima di dare la parola al Consigliere Ventriglia vorrei specificare i tempi degli interventi, perché mi è stata posta una domanda dal Consigliere Carossa in merito e non vorrei essere equivocato per la risposta che gli ho dato. I tempi per il dibattito sono dieci minuti per un componente del Gruppo, mentre gli altri hanno a disposizione cinque minuti. La parola al Consigliere Ventriglia. VENTRIGLIA Ferdinando Voglio premettere al Consigliere Lo Russo ed all'Aula che farò alcune osservazioni, con l'avvertenza che non hanno nessun carattere personale, perché non è questo che ci interessa. Credo sia venuto il momento di affrontare il convitato di pietra che c'è stato su questo dibattito, che in questa Sala ha seduto a lungo ed anche nella sala a fianco, quando si facevano Conferenze dei Capigruppo a cavallo di vorticose e tumultuose sedute, soprattutto - l'Assessore Viano credo mi intenda più di altri - alla fine della tornata amministrativa, quando c'è l'imbuto delle deliberazioni ed alcune vengono accantonate, altre salvate. Facciamo un caso in generale. Non si capisce perché questo Consiglio Comunale negli anni (quindi, anche quando il Consigliere Lo Russo non ne faceva parte), a parità di operazioni, di categoria, di spesa e di investimento, in alcuni casi ha abbracciato questo genere di operazioni, in altri le ha accantonate o le ha - come in questo caso - ritardate in maniera - oserei dire - grottesca o paradossale. Lasciamo stare l'esito, secondo me assolutamente ben meritato, del referendum. Noi dobbiamo interrogarci su un altro tema, ossia che questo Consiglio Comunale non possa neanche più discutere ed approvare o respingere il progetto di un parcheggio senza fare il referendum nella Circoscrizione! Credo e spero che sia stato un esempio unico, perché, altrimenti, che cosa ci stiamo a fare? Abroghiamo la Circoscrizione e decidiamo tutto per democrazia diretta. Prendiamo un comitato del luogo (visto che siamo tutti per la sussidiarietà), gli diamo la facoltà di organizzare un referendum, poi, aspettiamo, finché non arriva il risultato che noi auspichiamo, che il Comitato si riunisca nella sede del giornalino di quartiere o della parrocchia (è uguale) e risolviamo così questi problemi! Vada a casa anche l'Assessore! Cosa ci sta a fare con i suoi tecnici? Non possiamo procedere in questo modo, anche perché i promotori o i detrattori di queste operazioni sono sempre molto selettivi, cioè non dimostrano un modus operandi coerente. Rimanendo alla Circoscrizione 2, adesso c'è il problema degli interni di Corso Agnelli, che sono stati reintitolati dalla Commissione Toponomastica. Il problema esploderà, perché è vecchio di un anno. Ci sono un centinaio di famiglie che sono quasi anime morte, cioè vivono in una situazione in cui le poste non hanno il loro indirizzo, l'anagrafe ha un indirizzo a volte vecchio, a volte nuovo, le società che raccolgono indirizzi e recapiti non hanno quelli nuovi, quindi, tutta la documentazione ed i rapporti civilistici arrivano all'indirizzo vecchio. Abbiamo un centinaio di famiglie che vivono in un limbo. Quando nell'estate 2008 la Commissione Toponomastica, con la richiesta della Circoscrizione, ha deciso di cambiare nome a questa via dopo quarant'anni del vecchio nome (erano degli interni, con tutti i problemi che ne conseguono), nessuno si è preoccupato di andare a chiedere alle cento famiglie residenti in quella zona: "Che cosa ne pensate?"; mica si è fatto il referendum. Questa selettività credo che davvero non faccia bene. Dobbiamo metterci d'accordo, cioè dobbiamo intenderci tra noi, a costo di fare dispiacere a qualcuno. Ognuno di noi, se si è fatto eleggere qui, ha qualche centinaio di elettori che gli danno la preferenza e prima o poi è capitato o capiterà ad ognuno di noi di scontentarne qualcuno, ma dobbiamo metterci d'accordo se questo Consiglio Comunale sia, nella nostra visione, ancora in grado di decidere non dico solo su un parcheggio, ma anche sui mercati, sulla raccolta rifiuti, sui regolamenti, sui tributi. Se facciamo un giochino, o continuiamo - chiedo scusa, non voglio fare torto al Consigliere Lo Russo - in un giochino per cui se c'è il "comitatino" di zona, che sia di Santa Rita, di Mirafiori Sud o di Barriera di Milano (per fare un ventaglio ampio), che si oppone o vuole qualche cosa e trova il Consigliere che li appoggia, da albero della cuccagna o di assalto alla diligenza, questo Consiglio Comunale (che già fa poco un po' per legge, un po' per problemi suoi, un po' per problemi di maggioranza) si troverà a fare nulla e ben presto diventeranno ulteriormente, se ancora si può, irrilevanti anche i Consigli di Circoscrizione. Presidente, per un momento lasci da parte i suoi pomodori, non pensi ai critici, non pensi alle malelingue e si impegni su questo tema. Credo che la decisione del Consiglio Comunale su questi ed altri argomenti sia uno dei temi centrali e su questo argomento credo ci sia bisogno di una forte azione di consapevolezza, che deve essere proposta non tanto dalla Giunta, che è controparte, ma dal Presidente del Consiglio e dai Capigruppo sui singoli Consiglieri. Se in quest'Aula non riusciamo a sollevarci da un problema di controllo del voto di isolato, questo Consiglio Comunale non farà mai niente, col risultato che, poi, molto più facilmente gli interessi non vengono esaminati, mediati, composti, ma vengono direttamente veicolati al di fuori di questa Assemblea ed è un risultato che sicuramente non farà piacere a nessuno di noi. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Penso che questo Consiglio Comunale debba essere, in fondo, il portatore delle istanze dei cittadini, a prescindere dagli interessi di ogni singolo Consigliere che qui è rappresentato all'interno di un partito; devono prevalere gli interessi dei cittadini che ci hanno votato e che, magari, a buon senso, ci hanno anche rappresentato, in maniera motivata, che esistono soluzioni che potrebbero essere, senza variare troppo il progetto di cui stiamo parlando, maggiormente accolte dalla popolazione laddove andiamo a fare un intervento importante e che il nostro Gruppo condivide. Non condivido, invece, il fatto che, nonostante le motivazioni - ritengo - di buon senso portate da molti cittadini, la Giunta non si è degnata di ascoltare alcunché. Nessuno ha detto che quel parcheggio pertinenziale non doveva essere fatto. Alcuni Consiglieri la pensano in un modo, altri scendono sul territorio e cercano di capire le legittime istanze dei cittadini (se non altro, per un confronto che noi riteniamo obbligatorio). Il Consigliere Lo Russo ha parlato del referendum fatto dalla Circoscrizione e del suo grande successo. Mi pare che abbiano partecipato - non vorrei ricordare male - 120 cittadini circa ed il risultato è stato 70/50 circa, quindi, anche abbastanza equidistante nella partecipazione. In Commissione abbiamo parlato più volte di questi argomenti, ne abbiamo parlato anche in Consiglio Comunale qualche mese fa, abbiamo richiesto di fare una Commissione ed un sopralluogo perché volevamo vedere di persona quale era, in realtà, il problema. Presidente, non vorrei semplificare, ma il problema di questo parcheggio è di spostare di circa 30 metri la rampa di entrata e di uscita dello stesso in una zona dove non c'è nulla ed è stato sollevato - e mi sembra obiettivamente corretto - perché, guarda caso, la rampa in questione sorgerebbe proprio all'ingresso della chiesa di Via Boston. Sono venute fuori tutte le polemiche possibili ed immaginabili sulla trasversalità del parroco di Via Boston. Dato che sono sorti questi problemi, ci siamo recati sul posto ed abbiamo verificato che lo spostamento di questa rampa di 30 metri non significava nulla, invece, costruire il parcheggio in quel sito con quel progetto voleva dire pregiudicare completamente un ingresso che oggi, ovviamente, serve per le necessità. Tra l'altro, c'è anche un grande oratorio, ci sono (come in tutte le parrocchie di una certa consistenza) numerosi matrimoni, funerali, battesimi, cresime, quindi, l'ingresso diventa un aspetto fondamentale. Non pensavamo di chiedere chissà che cosa nel valutare nel progetto questo spostamento. Penso che non ci fosse neanche bisogno di indire un referendum per capire una cosa che ritengo abbastanza elementare. Torno a ripetere che siamo favorevoli al parcheggio, perché quella è una zona dove, obiettivamente, c'è necessità in questa direzione, ma faccio ancora un appello all'Assessore, per capire se non sia possibile valutare in extremis semplicemente questa sottolineatura che abbiamo fatto più volte e che ritengo sia nel giudizio degli Uffici e dell'Assessore. Questa risposta negativa è assolutamente immotivata. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Sarò breve, per non annoiare l'Aula con considerazioni che chi mi ha preceduto ha già ampiamente e dettagliatamente espresso. Vorrei condividere con i Colleghi una valutazione rispetto al metodo che si è perseguito e che ha portato, in pratica, al fatto che alcune osservazioni, alcune richieste di una realtà significativa di quel territorio, fatte proprie anche da diversi Consiglieri Comunali, siano state brutalmente respinte al mittente. Ha detto bene il Consigliere Angeleri quando ha ricordato, senza giri di parole, che il problema vero è che in quell'area c'è un cronico bisogno di parcheggi e sono assolutamente d'accordo con lui, per cui, ben venga qualunque intervento infrastrutturale che abbia, come obiettivo, quello di arrivare o contribuire alla soluzione di questo problema, ma, allo stesso tempo, cercando di raggiungere un'individuazione progettuale che non dia fastidio a realtà che operano proprio su quel territorio, quali, ad esempio, la Parrocchia del Santo Natale, che rischia di trovarsi messa in difficoltà dal cantiere e non si sa nemmeno per quanto tempo. Ho seguito con relativo interesse la discussione rispetto all'eventuale individuazione di altre aree in un raggio circoscritto, che potessero, quindi, rispondere alla prima esigenza (quella di nuovi parcheggi), ma, contemporaneamente, accontentare richieste che ci paiono anche giustificate. Devo dire che sono rimasto perplesso anch'io quando ho visto che a quelle richieste non è stata data risposta, o meglio, è stata data solo una risposta politica, senza che questa fosse accompagnata da quanto il Consigliere Lo Russo aveva richiesto, cioè da relazioni tecniche che giustificassero, che spiegassero la ragione per cui non era e non sarebbe stato possibile spostare di qualche metro l'area di cantiere. Al di là di questo, c'è qualcosa che mi ronza per la testa ed è una considerazione, Assessore - non me ne voglia -, di natura più ideologica che politica: ho il timore che questa Giunta si sia impuntata su una decisione senza voler raggiungere un accordo con varie anime di questo Consiglio, anche della stessa maggioranza, quasi seguendo un atteggiamento finalizzato all'affermazione di un'identità anticlericale, che mi pare già ostentiate in maniera più che sufficiente. È vero che non c'è nulla di strano in una Città, capoluogo della Regione il cui Presidente va ricordando che non siamo la repubblica degli ayatollah rispondendo al Cardinale Poletto; non c'è nulla di strano (e non mi stupisco) nel momento in cui una Giunta si accanisce, impuntandosi su una decisione, senza voler nemmeno prendere in considerazione richieste che provengono da un determinato ambiente. Questo è un fatto molto preoccupante, perché che la battaglia sulla laicità si giochi su un parcheggio pertinenziale, mi sembra mortificante per chi quella battaglia la sostiene e per chi è costretto a girare ore alla ricerca disperata di uno stallo di sosta! Ricordo anche un aperitivo a questa discussione, che mi fa credere che, effettivamente, ci sia molto di vero in chi, vedendo la giornata iniziare nel peggiore dei modi, sospetta e teme che non possa che continuare peggio. Prima ancora che portassimo in Consiglio Comunale e nelle Commissioni competenti il dibattito relativo a questa deliberazione, ricordo che una cooperativa, o una ditta distribuì nelle buche delle lettere di centinaia e centinaia di residenti di quella zona un volantino pubblicitario, con il quale informava la cittadinanza che quella ditta avrebbe - lo faceva intuire - costruito un parcheggio pertinenziale, per cui si sarebbe già messa a disposizione in anticipo per eventuali prenotazioni. Tutto questo accadeva, credo, ormai un anno fa; fu oggetto di un'interpellanza che presentai alla sua attenzione, Assessore, prima ancora che discutessimo del parcheggio, ma, soprattutto, prima ancora che il Consiglio Comunale deliberasse il bando di gara per l'individuazione dei soggetti che avrebbero, poi, effettuato questi interventi. Mi viene, quindi, da sostenere che la vicenda non possa dirsi finita e conclusa quest'oggi, perché sarà molto interessante vedere, poi, gli esiti di quel bando di gara. Le dico già, Assessore, che, qualora dovessero esserci elementi tali per cui risultasse necessario spostare il piano del dibattito da questa sede ad altre, noi saremo più che disponibili a dare il massimo del nostro contributo per fare in modo che anche qualche Procura particolarmente attenta approfondisca quanto si è verificato e si sta verificando attorno a questa vicenda. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Le questioni tecniche le hanno già spiegate prima il Consigliere Angeleri ed altri esponenti della minoranza e non solo. Io, su questa vicenda, contesto alla Giunta alcuni principi con cui hanno portato avanti questa deliberazione. Il primo è la superficialità; sicuramente c'è stata la prova, anche durante il sopralluogo, di una discreta - e sottolineo discreta - superficialità. È solamente ad una nostra richiesta agli Uffici che è stato fatto l'emendamento e la sostituzione della planimetria, perché nella precedente si bloccava addirittura l'ingresso alla Chiesa. Una conferma di superficialità assoluta. Ha ragione, effettivamente, il Consigliere Ravello, nel dire che, forse, c'è anche una questione ideologica, che ha fatto sì che questa Giunta e questa maggioranza vogliono dimostrare che, quando decidono qualcosa, non c'è chiesa che tenga. Dato che siete laici - salvo, poi, convertirvi sulla via di Damasco, ma lì è un giorno sì e l'altro no, dipende anche dai giornali -, quando vi conviene, dovete dimostrare che andate avanti perché siete nel giusto e siete laici. Effettivamente, è vero: bastava spostare di poche decine di metri il cantiere. Sostengo che questa sia una questione ideologica e non tecnica anche per un fatto: penso che vi ricordiate le chiese come luogo di aggregazione, di accoglienza, come luogo in cui ci si ritrova in momenti tristi, in momenti felici, nei matrimoni e nei funerali; in ambedue i momenti ci si ritrova davanti ad una struttura, ci si ritrova in una piazza, in un'agorà - come dicevano nell'antica Grecia -, in uno spiazzo, ci si saluta, si piange o si ride e, poi, si entra in chiesa. Voi, con un progetto che potevate sicuramente modificare, impedite tutto questo. Questo è un attacco, è una questione assolutamente ideologica, perché, tecnicamente, potevate spostare questo progetto. Non venite a dirmi che non potevate spostarlo di 20 metri - come mi è stato detto - perché c'erano due piante da buttare giù, da tagliare! Voi, a breve, andrete ad approvare una deliberazione con cui di piante ne tagliate 160 al Palazzo del Lavoro! In quel posto si può fare, sono spontanee (come è stato detto in Commissione), qua, invece, sono 2 piante e non va più bene! Non si può spostare la rampa perché ci sono 2 piante da buttare giù! Fra mezz'ora ci ritroveremo a discutere una deliberazione per cui si abbatteranno 160 piante e va bene, non c'è più problema, ma, forse, in quel caso c'è qualche società, non c'è più la chiesa, gli interessi sono diversi! Si tratta sicuramente di interessi legittimi, forse altri sono meno legittimi, perché quando vedo che di fronte a certe posizioni 160 piante si possono tirare giù, in altre situazioni 2 non si può; allora significa che per Palazzo del Lavoro ci sono interessi che pesano di più o di meno, ma almeno si abbia il coraggio di dirlo! Ringrazio il Consigliere Lo Russo, che ha avuto il coraggio - mi permetto di dire - in questa "Stalingrado" che è la vostra maggioranza - Stalingrado perché era molto diroccata, purtroppo - di dire: "Io voto contro questa deliberazione". Non è un atto di eroismo, però almeno ha avuto il coraggio di dirlo e di farlo, spero; ci sono altri, che, magari, in altre situazioni, predicano diversamente e non hanno nemmeno quel coraggio, salvo, poi, andarsi a confessare e farsi perdonare i peccati. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Genisio. GENISIO Domenica Anch'io voglio esprimere il mio parere e faccio seguito a quanto ha già detto il Consigliere Lo Russo. Il parcheggio è sicuramente non soltanto necessario, ma indispensabile. Partecipando alle riunioni ed agli incontri in territorio, ascoltando le persone che da trent'anni abitano in quella zona e che hanno chiesto in numero significativo (si sono mobilitate ben 900 persone) di valutare l'opportunità di costruire il parcheggio 100/150 metri più avanti, non ho condiviso questa decisione ferrea, nonostante i sopralluoghi e gli incontri. Sappiamo che altri cittadini hanno fatto la stessa richiesta, ci sono state contestazioni anche giuridiche tra soggetti, perché discutevano fra loro, hanno suggerito di ritirare le loro contestazioni, ma non è stato più possibile arrivare ad alcuna soluzione che andasse incontro alle esigenze degli abitanti ed io contesto il metodo. Non mi associo alle affermazioni fatte dai Consiglieri che mi hanno proceduta, ma rimango strettamente legata al percorso che è stato fatto. Abbiamo impiegato mesi per discutere, abbiamo fatto il sopralluogo, abbiamo fatto verificato. Credo che si sarebbe potuto spostare un poco la costruzione di questo parcheggio. Ci siamo presi l'impegno, non ci siamo riusciti. Non lo faccio per prendere o meno consensi, ma semplicemente per dare spazio anche all'opinione dei cittadini non perché ci votano, ma perché loro contano e se quel parcheggio può disturbare mille abitanti e si può costruire 100 metri più in là, non vedo perché non si sia trovata una soluzione che andasse incontro a queste richieste. Mi spiace, ma voterò sfavorevolmente questa deliberazione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Riteniamo che con questo provvedimento si chiuda una questione nata nel 1967, quindi, 42 anni fa, e credo che sia corretto, giusto e che vada nella direzione che i cittadini di quella zona da ben 42 anni auspicano, quindi, con tutto il rispetto, Presidente, delle dichiarazioni fatte dai Consiglieri di maggioranza e dagli amici dell'opposizione, noi voteremo favorevolmente questo provvedimento. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola all'Assessore Sestero per una breve replica. SESTERO Maria Grazia (Assessore) Credo tre anni fa la Giunta ha presentato in Commissione una trentina di localizzazioni per realizzare parcheggi pertinenziali. Dopo una lunga discussione e diverse sedute, abbiamo individuato una dozzina di localizzazioni su cui sembrava non esserci controindicazioni di nessun genere da parte di ogni Consigliere. Abbiamo presentato il bando e, in Aula, questo parcheggio ed un altro in Via Le Chiuse, in particolare, sono stati stralciati per permettere un supplemento di verifica da parte delle Circoscrizioni su richiesta di alcuni Consiglieri. In questo periodo sono state fatte le verifiche. Mi spiace che si dica che non sono stati tenuti in considerazione i punti di vista dei cittadini che hanno presentato una petizione o dei Consiglieri che hanno espresso obiezioni. Le proposte indicate erano alternative per gli orientamenti che ci siamo dati di non farlo sotto aree verdi, non solo dove ci sono piante, ma anche sotto l'area destinata a verde, per le difficoltà in un'altra localizzazione dei sottoservizi (quindi, difficoltà tecniche), tenendo presente anche una lunga storia che risale - purtroppo, per la mia anzianità in questa Aula - a più di 10 anni fa, dove un'altra localizzazione è stata, a furor di popolo, respinta dai cittadini. La domanda, quindi, di sosta (su cui nessuno ha espresso dubbi) ha trovato difficoltà ad individuare spazi diversi. La discussione in Commissione è stata utile per rivedere queste possibilità e, quindi, procedere con sicurezza nell'individuazione del luogo. Nel sopralluogo che ha fatto la Commissione sono emerse richieste di mutamento della sistemazione superficiale di alcuni aspetti dell'organizzazione della struttura del parcheggio; queste sono accolte in un emendamento che accompagna la deliberazione. In tutta la fase di cantiere, che è quella più fastidiosa (come sempre accade, perché su Via Boston insiste anche una scuola, oltre alla Parrocchia ed avere un cantiere davanti crea disagio e fastidio), come facciamo in qualsiasi cantiere di questo e di altro genere, saremo assolutamente attenti a garantire il massimo di accessibilità e di decoro per le funzioni pubbliche che si svolgono su quel tratto di via. È materia, quindi, su cui si lavorerà ancora e lo si farà in accordo con la scuola e la Parrocchia. Due anni di verifica di queste localizzazioni che hanno avuto questo percorso mi pare che possano rispondere a quell'impegno che in Aula io, a suo tempo, presi, ossia di dedicare sei mesi per verificare queste due individuazioni (questa e l'altra di Via Le Chiuse). I sei mesi sono passati ed in questi anni si è fatto del lavoro. Credo che riusciremo, operando con la massima attenzione (ricordo, poi, il referendum ed il lavoro che ha fatto la Circoscrizione), a rispondere alle preoccupazioni avanzate dai residenti attraverso la petizione. Mi rendo conto che la polemica politica abbia le sue esigenze, ma devo respingere le affermazioni di chi dice che un parcheggio pertinenziale sia anticlericale, perché a Torino sono spesso le autorità religiose che, giustamente, valorizzano le loro proprietà costruendo parcheggi pertinenziali che, poi, mettono in vendita e di questo le ringraziamo anche, perché ogni offerta di sosta in sotterranea toglie auto dalla superficie. In questa decisione non c'è nessuna volontà di opposizione all'autorità religiosa. Un Consigliere sottolineava il fatto che ci sia già stata pubblicità delle nuove costruzioni, ma capita in tutti i parcheggi pertinenziali che, prima che vengano costruiti, le immobiliari iniziano a farne pubblicità; sta succedendo, per esempio, in Via Le Chiuse, dove (forse, adesso è già bandito, non ho ben presente) prima che fosse aperta la gara - io abito in quella zona - diverse società immobiliari esponevano la pubblicità dei box, quindi, non mi stupisco più di tanto. È chiaro - e vale per tutti, non solo per il Consigliere che ha espresso questa perplessità - che, se ci fossero elementi che facessero suscitare sospetti, ognuno di noi (io per prima) ha i modi di trasferire sospetti di questo genere all'autorità competente, ma mi auguro che questo stia all'interno della polemica di oggi e che non si verifichi. Ringrazio il Consiglio, che non credo sia stato mortificato da questa vicenda, anzi, l'ha affrontata con molta cura ed è un comportamento opportuno prima di realizzare un'opera. Lo ringrazio anche per l'attenzione che vi ha dedicato, che ritengo sia stata utile anche per far chiarezza e per interloquire con quanti erano interessati, in senso positivo o negativo, alla realizzazione di questa opera. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) È stato presentato il seguente emendamento dall'Assessore Sestero: SESTERO Maria Grazia (Assessore) L'emendamento è nato dal sopralluogo, quindi credo sia condivisibile. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento: (Presenti 36, contrari 4, favorevoli 32). L'emendamento è approvato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci richieste di intervento per dichiarazioni di voto, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata: (Presenti 37, astenuti 1, contrari 8, favorevoli 28). La proposta di deliberazione è approvata. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento: L'immediata eseguibilità è concessa con il medesimo esito. |