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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Settembre 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 12
INTERPELLANZA 2009-05559
"PENNONI PORTABANDIERA DELLO STADIO FILADELFIA: E' PROPRIO INDISPENSABILE RIMUOVERLI?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE FERRARIS IN DATA 3 SETTEMBRE 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione congiunta dell'interpellanza n. mecc. 200905559/002,
presentata in data 3 settembre 2009, avente per oggetto:
"Pennoni portabandiera dello stadio Filadelfia: è proprio necessario rimuoverli?"
e dell'interpellanza n. mecc. 200905832/002, presentata in data 16 settembre 2009,
avente per oggetto:
"Perché il Comune vuole abbattere i pali portabandiera del Filadelfia?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe (Assessore)
Ringrazio gli interpellanti per questa ulteriore richiesta di informazioni, anche se nel
mese di settembre la questione era stata chiarita. Per riassumere la situazione -,
riepilogo quanto è successo a proposito della vicenda dei pennoni dello stadio
Filadelfia.
Nei primi giorni di agosto, dopo il mio insediamento, sono stato informato,
direttamente da alcuni tifosi del Toro, dell'esistenza di un provvedimento
dell'Amministrazione che prevedeva l'abbattimento degli storici pennoni del
Filadelfia. Allarmato da tale notizia, mi sono informato per capire che cosa stesse
succedendo e sono venuto a conoscenza del fatto che, in data 18 giugno 2009 (un
mese e tre giorni prima del mio insediamento), un dirigente del Comune aveva
firmato una determinazione dirigenziale che ne prevedeva l'abbattimento per ragioni
di sicurezza.
Ho contattato immediatamente il Dirigente del Settore, il quale mi ha comunicato che
tale intervento è stato deciso nell'ambito della bonifica e messa in sicurezza
dell'area, in seguito ad un sopralluogo con un professore del Politecnico (che ha
indicato il pericolo di crollo nella parte centrale dei pennoni, praticamente dove c'è
l'imbullonatura), e che era stata inviata una lettera alle rappresentanze dei tifosi per
informarli di quanto stava accadendo.
Appurato quanto ora esposto e dopo aver saputo dalle rappresentanze dei tifosi che
non avevano ricevuto nulla, ho invitato il Dirigente a comunicare alla società
incaricata dell'abbattimento di non procedere ad alcun tipo di intervento sui pennoni.
Dopo diverse interlocuzioni con il Settore e le rappresentanze dei tifosi,
tranquillizzando tutti sul fatto che il mio intervento aveva dato come esito la
sospensione del provvedimento per tutto il mese di agosto (e, comunque, fino a
quando il destino dei pennoni non fosse stato concordato), nel mese di settembre mi
sono attivato per convocare una riunione con una delegazione ristretta di tifosi nel
mio Assessorato.
Tale riunione avverrà il 23 settembre 2009, durante la quale si prospetterà l'ipotesi di
far eseguire una perizia sui pennoni da un organo terzo, scelto concordemente,
ovvero si valuterà l'ipotesi di far eseguire le operazioni peritali da un soggetto
indicato dai tifosi con funzioni di CTP (quindi, di consulenza tecnica di parte).
A seguito della perizia, attraverso la quale mi auguro che si possa stabilire di mettere
in sicurezza i pennoni senza giungere all'abbattimento, valuteremo il da farsi, tenuto
presente che ho chiesto che la cifra stanziata per l'abbattimento, eventualmente,
possa essere utilizzata per la messa in sicurezza. Se, disgraziatamente, dovessimo
togliere i pennoni per ragioni di sicurezza, ho ulteriormente chiesto che possano
essere riposizionati sul suolo del campo senza danneggiamenti, in attesa di un futuro
riutilizzo quando sarà ricostruito lo stadio Filadelfia.
In merito ad una parte dell'interpellanza del Consigliere Ferraris, volevo solo
accennare che, per quanto riguarda la vicenda complessiva dello stadio Filadelfia,
siamo in attesa che si concluda l'esito della trattativa con l'Agenzia delle Entrate; ho
convocato una riunione con tutti gli Uffici competenti, compresa l'Avvocatura del
Comune, su questo argomento, proprio per avere un aggiornamento e stabilire
eventuali azioni, qualora l'Agenzia delle Entrate rallenti questo processo bonario di
transazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ferraris.

FERRARIS Giovanni Maria
Ringrazio l'Assessore per la puntuale risposta e anche per aver deciso di sospendere
temporaneamente delle decisioni assunte precedentemente al suo insediamento. Mi
chiedo, però, perché siano state prese queste decisioni e perché non si sia, in qualche
modo, valutato prima quanto ha dichiarato in Aula. Se un professore del Politecnico
ha giudicato che quei pennoni sono pericolosi, evidentemente ci sarà una relazione
peritale, per cui mi chiedo a che cosa è servita quella relazione e che cosa ci si
aspetta da una seconda perizia; perché se esiste un pericolo, i tecnici (che siano due,
tre o cinque) dovrebbero rilevare lo stesso pericolo. Se così non fosse, forse si è agito
in modo leggero la volta scorsa, ma, se emergesse la stessa risposta, allora la perizia
sarebbe un costo aggiuntivo per l'Amministrazione che potremmo evitare, anche
perché mi auguro che l'Amministrazione abbia in seno dei tecnici sufficientemente
preparati per poterle fare (senza voler polemizzare).
È auspicabile che - come diceva lei - venga valutata una situazione che preveda il
ripristino della sicurezza, perché è ciò che va fatto, anche se si può parlare di
sicurezza solo se si tratta di un contesto totalmente sicuro. In questo caso, mi sembra
di aver capito che il contesto sia pressoché interamente demolito e, comunque, non
totalmente sicuro, per cui in questa fase, forse, bisognerebbe prevedere un intervento
minimale, solo per mantenere la visione dei vessilli granata. Solo in un secondo
tempo, quando la situazione - mi auguro a breve - verrà risolta, si potrà intervenire
totalmente sullo stadio e, a quel punto, i pennoni dovranno brillare come luce ed i
tifosi faranno la loro parte.
L'unica remora è che, se lei non se ne fosse accorto, se i tifosi non si fossero
lamentati e se qualcuno di noi - non sono l'unico - non avesse letto alcune
segnalazioni inviate dai tifosi, questa situazione non sarebbe emersa. Di per sé non è
un fatto grave, ma lo diventa nel momento in cui si parla dell'unico vessillo che,
oggi, può ricordare questa grande squadra. Tra l'altro, probabilmente un torinista
sfegatato - che non vive neanche a Torino - è riuscito ad evitare tutta la burocrazia
(alla quale, probabilmente, hanno dovuto far fronte la Città di Torino ed anche gli
altri Comuni che si erano impegnati) ed ha reso omaggio alla squadra illuminando la
lapide che c'è a Superga. Questo è l'esempio - ahimè - di come, certe volte, il privato
riesca ad intervenire più in fretta dell'Amministrazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Ringrazio l'Assessore per la risposta, ma le confesso che, diversamente da qualcun
altro, non mi scandalizza il fatto che, per scoperchiare il pentolone, qualche
Consigliere si sia dovuto sfogliare l'elenco - come abbiamo fatto noi - di tutte le
determinazioni dirigenziali adottate negli ultimi mesi; d'altronde, questo è un preciso
compito del Consigliere Comunale. Con tutti gli atti che produce l'Amministrazione
(sia la parte politica, che la parte tecnica ed i funzionari) è facile perdersi. Pur non
scandalizzandomi, le confido, però, che questo fatto mi preoccupa non poco. Per
quanto riguarda la vicenda del recupero del Filadelfia, sulla quale l'attenzione è
altissima e che, al di là delle contrapposizioni di tifo calcistico - come ripeto
continuamente - comporta la necessità di valorizzare un patrimonio storico e sportivo
della nostra Città (che deve essere doverosamente riportato, quanto meno, ad un
livello minimo di decenza e di dignità), sono stupito e preoccupato che sia potuto
sfuggire un fatto che, oggettivamente, avrebbe generato degli effetti difficilmente
controllabili nell'impatto sull'opinione pubblica e, in particolare, sui tifosi granata.
La ringrazio perché, quanto meno, vi è una coerenza tra i proclami da lei sempre
sostenuti quando sedeva, insieme a noi Consiglieri, tra i banchi di quest'Aula e
quanto sta facendo adesso che è stato "promosso", tra virgolette, ed è entrato in
Giunta.
Non posso non sottolineare un atto di gravissima leggerezza nel comportamento del
suo predecessore, perché (lo giudico e lo condanno - se mi è permesso - in
contumacia) avrebbe dovuto avere piena conoscenza di tutto ciò che riguardava
quell'area. Ritengo che l'Assessore che lei ha sostituito abbia avuto piena contezza
dei progetti dell'Amministrazione e abbia dato anche il suo avallo a determinate
decisioni, tra cui quella dell'abbattimento dei pali portabandiera.
Auspico che nel corso del confronto da lei programmato nei prossimi giorni emerga
qualcosa di positivo e che la perizia fornisca dei risultati sulla base dei quali si possa
ancora intervenire, senza emettere una sentenza inappellabile. In ogni caso,
Assessore, la invito a cercare di fare il massimo, anche nel reperimento delle risorse
necessarie, per evitare che una parte simbolica di un patrimonio simbolico venga
abbattuta e generi il totale e definitivo degrado ed abbandono di quell'area.
Pertanto, la prego di tenerci informati sull'evoluzione di questa vicenda, anche - e mi
rivolgo al Presidente del Consiglio - riunendo le Commissioni Consiliari competenti,
affinché ci possa chiarire qual è il risultato l'esito della perizia e, soprattutto, quali
saranno le azioni conseguenti.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe (Assessore)
Chiaramente, la mia speranza è che lo stadio Filadelfia possa risorgere e,
sicuramente, la mia volontà è quella di rendere ogni azione trasparente nei confronti
del Consiglio Comunale, anche solo per il fatto che, avendo avuto un'esperienza di
otto anni in Sala Rossa, ritengo importante rendere partecipi i Consiglieri su elementi
di questo genere.
Vorrei solo chiarire alcuni aspetti al Consigliere Ferraris. Fino ad oggi, non è stata
fatta alcuna perizia, ma è stato fornito semplicemente un parere tecnico. Credo che,
nel momento in cui si chiede una perizia - un po' come avviene nei Tribunali -, si
possano porre dei quesiti; infatti, pur riscontrando la difficoltà o l'insicurezza di un
pennone, magari si può prevedere la possibilità di rimetterlo in sicurezza (per
esempio, ribullonandolo); per cui, tramite la perizia, è possibile comprendere se si
possono percorrere ulteriori strade.
Come sapete, esistono funzioni politiche e funzioni amministrative: la Legge n. 142
(e, poi, anche il Testo Unico sugli Enti Locali) ha previsto delle divisioni fra queste
competenze; da quando mi sono insediato - notando anche una certa sensibilità nei
diversi Settori - ho chiesto maggiore attenzione su questo argomento. In questo caso,
probabilmente avrebbe potuto esserci un'ipotesi di responsabilità verso terzi se
fossero crollati questi pennoni, però, chiaramente, esistono anche delle responsabilità
politiche quando si affronta una vicenda come quella dello stadio Filadelfia.
Ringrazio i Consiglieri interpellanti e mi dichiaro disponibile a renderli partecipi
degli sviluppi sia sul tema legato ai pennoni, che sulla questione dello stadio
Filadelfia nel complesso, che è quella che ci interessa maggiormente per il futuro.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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