Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901635/002, presentata in data 26 marzo 2009, avente per oggetto: "Quando verranno attuati i piani di recupero (sempre che esistano) degli edifici occupati abusivamente?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, al Sindaco. SINDACO Ringrazio gli interpellanti, anche perché ci consentono di affrontare nel corso di questo Consiglio Comunale un tema nuovo: gli edifici occupati! Anche se non credo che nell'interpellanza vi fosse un riferimento allo stabile - che era la sede dei Vigili - di Corso Chieri, vorrei cogliere l'occasione per informare il Consiglio che, nell'ultima riunione del Comitato per la Sicurezza, ho ribadito la necessità dello sgombero di quel locale, perché fa parte della Società per la Cartolarizzazione e, quindi, il piano di recupero rientra nella sua valorizzazione immobiliare (da finalizzare, poi, a risorse per le politiche comunali). Il riscontro da parte del Comitato è stato positivo, ma, per quanto riguarda le modalità operative, spetta solo ed unicamente alle forze dell'ordine decidere. Per quanto riguarda i quattro stabili a cui immagino l'interpellanza faccia riferimento (El Paso, in Via Passo Buole, Askatasuna, in Corso Regina Margherita, l'Asilo, in Via Alessandria, e il Gabrio, in Via Ravello), la situazione è la seguente: esiste un progetto nuovo, che è in corso di definizione tecnico-urbanistica con gli uffici dell'Assessore Viano, avanzato dall'associazione Mamre, che vede impegnati laici e cattolici e che si occupa di assistenza psicologica agli immigrati. Questa associazione si è dichiarata interessata al riutilizzo dello stabile di Via Alessandria per le proprie finalità; in questo momento, è ospitata in uno stabile molto più piccolo, in una zona adiacente, che, però, non gli consente di svolgere proficuamente la sua attività. Noi siamo interessati e stiamo definendo le modalità tecniche, ma non sono in grado di quantificare i tempi, perché dipendono anche dall'esito di queste verifiche; ho comunque buone ragioni per ritenere che, nei prossimi mesi, su questo terreno maturerà una proposta concreta. Eventualmente, l'Assessore Viano è presente e potrà fornire ulteriori notizie. Per quanto riguarda El Paso, non vi sono nuovi progetti, ad esclusione del suo inserimento nel Fondo Immobiliare, cioè dell'utilizzo di quell'immobile a scopi di valorizzazione, tenendo conto della zona in cui si trova e che non vi sono progetti definiti. Quindi, il progetto è la sua valorizzazione per recuperare risorse ai fini delle politiche comunali. Per quanto riguarda Askatasuna, esiste un progetto (che, a dire la verità, non è nuovo) per la costruzione in quello stabile di un centro di incontro per anziani, che potrebbe necessitare di alcuni aggiornamenti, soprattutto dal punto di vista economico, in riferimento ai valori della ristrutturazione e della messa a disposizione. È evidente che, in ogni caso, anche per questo stabile esiste sempre la soluzione alternativa dell'inserimento nel Fondo Immobiliare, che, ovviamente, ha una sua utilità ben evidente ed indiretta per la Città. Infine, a proposito del Gabrio, si tratta dell'unico caso in cui, grazie ad un accordo stipulato a suo tempo con la Circoscrizione, si sta tentando un esperimento di gestione concordata, sul modello anticipato dalla Giunta di Milano con il Leoncavallo; siamo, quindi, in attesa di vedere quale sarà l'esito di questa sperimentazione prima di prendere ulteriori decisioni. Questa è la situazione dei quattro stabili, per i quali il Comune di Torino svolge il compito di gestirne la proprietà. In conclusione, per quanto riguarda i tempi, come ho già avuto modo di dire, a proposito del primo stabile credo che, nei prossimi mesi, potremo comprendere se questo progetto prenderà corpo, con tutte le garanzie tecniche del caso. Negli altri casi, i tempi di utilizzo possono anche essere immediati, in quanto si tratta di un semplice trasferimento di proprietà ai fini della valorizzazione nel Fondo Immobiliare. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Innanzitutto, vorrei ringraziare il Sindaco per aver fatto finalmente chiarezza rispetto ad un passaggio contenuto in una sua intervista, che risale a marzo di quest'anno. Le faccio presente, per dovere di correttezza, che non sono abituato a prendere per oro colato ciò che leggo sui giornali, però le sue dichiarazioni destarono la nostra curiosità, poiché furono riportate in maniera sostanzialmente identica dalle cronache di ben quattro quotidiani cittadini. Francamente, mi aspettavo qualcosa di più rispetto ai piani di riutilizzo dei beni di proprietà comunale occupati da autonomi, anarchici e quant'altro; mi pare di comprendere che vi è la possibilità di utilizzarne uno per fornire assistenza psicologica agli immigrati (personalmente, credo che rivendichino il bisogno di un altro tipo di assistenza, ma questo è un altro discorso), ma immagino che entreremo nel merito dei piani quando verranno illustrati nelle Commissioni competenti. Per il resto, mi pare di capire che questo Fondo Immobiliare e la dismissione degli immobili comunali rappresentino un po' la soluzione a tutti i problemi. Se c'è bisogno di soldi, si vende qualche immobile; se è necessario liberarsi degli squatter, si vende qualche immobile, e così via. Non posso che affermare che ci crederò quando li vedrò realmente messi sul mercato e, soprattutto, sgomberati. Per quanto riguarda le attese che avevamo rispetto alle sue dichiarazioni, devo ammettere che la verità è molto più "terra terra"; mi aspettavo che l'utilizzo fosse finalizzato ad un interesse pubblico, più che alla semplice dismissione, che, poi, sappiamo non essere così automatica, visto che ci abbiamo provato in vari modi (attraverso l'asta, il Fondo Immobiliare ed, ora, con la Società di Cartolarizzazione). La situazione del mercato immobiliare è tale per cui non è così immediato il passaggio tra la messa in vendita e la vendita effettiva. Mi permetto di approfittare di questa occasione per offrire all'Amministrazione e alla Giunta una sollecitazione rispetto all'immobile di Corso Regina Margherita, Askatasuna, perché, effettivamente, mi pare di ricordare che quella Circoscrizione abbia fatto richieste pressanti per giungere all'individuazione di un locale da adibire a centro di incontro per gli anziani. Sappiamo bene qual è l'andamento dei flussi demografici nel nostro territorio (oltre che in Italia), per cui è logico pensare che quella parte di popolazione, più di altre, sia interessata a qualche intervento nei suoi confronti. Spero che, attraverso la vendita e la dismissione di qualcuno di questi immobili, si riesca quanto meno a recuperare le risorse necessarie per tenere un bell'immobile, quale è quello di Corso Regina Margherita, e trasformarlo in maniera tale che sia messo a disposizione dei cittadini. Le segnalo inoltre, Sindaco, - ma anche questo credo sia un tema da approfondire quando questi piani saranno realmente presentati al Consiglio Comunale e nelle Commissioni - che mi pare di ricordare che vi fossero seri problemi di amianto nella struttura di Via Ravello, il Gabrio. Ritengo che ogni progetto (che preveda la vendita, o la riqualificazione, o qualunque altro provvedimento) debba passare attraverso una bonifica abbastanza urgente degli immobili, per evitare di mettere a rischio la salute degli occupanti abusivi e di chi, poi, li utilizzerà, una volta riportata alla normalità la situazione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Viano. VIANO Mario (Assessore) In realtà, è stata condotta un'approfondita valutazione tecnica, la cui conclusione è che, visto il costo di bonifica collegato al costo di consolidamento (non è un edificio che dovesse durare nel tempo, nel senso che è relativamente fragile), sia più opportuno rimuovere integralmente la struttura. In questo senso, stante i progetti e le ipotesi di intervento concordati con l'Amministrazione e la Circoscrizione, stiamo valutando la possibilità, nell'ambito delle ordinarie concessioni ad associazioni di varia natura, di corrispondere anche all'esigenza di offrire un nuovo spazio, naturalmente liberando totalmente e demolendo integralmente quell'immobile. Questa è l'ipotesi… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Stiamo valutando con loro l'ipotesi di ricollocazione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Per quanto riguarda l'Asilo di Via Alessandria, stiamo lavorando con questa Associazione e ci è parso che potesse essere una soluzione interessante, perché risponde ad un'esigenza per cui, in genere, questi circoli mostrano interesse e condivisione. È, quindi, in corso un'interlocuzione informale per procedere ad una riqualificazione senza interventi traumatici, ma, d'altra parte, perseguendo il risultato della riacquisizione della disponibilità dell'immobile. Questo lavoro, naturalmente, richiede un certo tempo, proprio per evitare che si determinino situazioni di tensione. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |