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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Settembre 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 11
INTERPELLANZA 2009-01635
"QUANDO VERRANNO ATTUATI I PIANI DI RECUPERO (SEMPRE CHE ESISTANO) DEGLI EDIFICI OCCUPATI ABUSIVAMENTE?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI RAVELLO E GHIGLIA IN DATA 26 MARZO 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901635/002, presentata in
data 26 marzo 2009, avente per oggetto:
"Quando verranno attuati i piani di recupero (sempre che esistano) degli edifici
occupati abusivamente?"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, al Sindaco.

SINDACO
Ringrazio gli interpellanti, anche perché ci consentono di affrontare nel corso di
questo Consiglio Comunale un tema nuovo: gli edifici occupati!
Anche se non credo che nell'interpellanza vi fosse un riferimento allo stabile - che
era la sede dei Vigili - di Corso Chieri, vorrei cogliere l'occasione per informare il
Consiglio che, nell'ultima riunione del Comitato per la Sicurezza, ho ribadito la
necessità dello sgombero di quel locale, perché fa parte della Società per la
Cartolarizzazione e, quindi, il piano di recupero rientra nella sua valorizzazione
immobiliare (da finalizzare, poi, a risorse per le politiche comunali). Il riscontro da
parte del Comitato è stato positivo, ma, per quanto riguarda le modalità operative,
spetta solo ed unicamente alle forze dell'ordine decidere.
Per quanto riguarda i quattro stabili a cui immagino l'interpellanza faccia riferimento
(El Paso, in Via Passo Buole, Askatasuna, in Corso Regina Margherita, l'Asilo, in
Via Alessandria, e il Gabrio, in Via Ravello), la situazione è la seguente: esiste un
progetto nuovo, che è in corso di definizione tecnico-urbanistica con gli uffici
dell'Assessore Viano, avanzato dall'associazione Mamre, che vede impegnati laici e
cattolici e che si occupa di assistenza psicologica agli immigrati. Questa associazione
si è dichiarata interessata al riutilizzo dello stabile di Via Alessandria per le proprie
finalità; in questo momento, è ospitata in uno stabile molto più piccolo, in una zona
adiacente, che, però, non gli consente di svolgere proficuamente la sua attività. Noi
siamo interessati e stiamo definendo le modalità tecniche, ma non sono in grado di
quantificare i tempi, perché dipendono anche dall'esito di queste verifiche; ho
comunque buone ragioni per ritenere che, nei prossimi mesi, su questo terreno
maturerà una proposta concreta. Eventualmente, l'Assessore Viano è presente e potrà
fornire ulteriori notizie.
Per quanto riguarda El Paso, non vi sono nuovi progetti, ad esclusione del suo
inserimento nel Fondo Immobiliare, cioè dell'utilizzo di quell'immobile a scopi di
valorizzazione, tenendo conto della zona in cui si trova e che non vi sono progetti
definiti. Quindi, il progetto è la sua valorizzazione per recuperare risorse ai fini delle
politiche comunali.
Per quanto riguarda Askatasuna, esiste un progetto (che, a dire la verità, non è
nuovo) per la costruzione in quello stabile di un centro di incontro per anziani, che
potrebbe necessitare di alcuni aggiornamenti, soprattutto dal punto di vista
economico, in riferimento ai valori della ristrutturazione e della messa a
disposizione. È evidente che, in ogni caso, anche per questo stabile esiste sempre la
soluzione alternativa dell'inserimento nel Fondo Immobiliare, che, ovviamente, ha
una sua utilità ben evidente ed indiretta per la Città.
Infine, a proposito del Gabrio, si tratta dell'unico caso in cui, grazie ad un accordo
stipulato a suo tempo con la Circoscrizione, si sta tentando un esperimento di
gestione concordata, sul modello anticipato dalla Giunta di Milano con il
Leoncavallo; siamo, quindi, in attesa di vedere quale sarà l'esito di questa
sperimentazione prima di prendere ulteriori decisioni. Questa è la situazione dei
quattro stabili, per i quali il Comune di Torino svolge il compito di gestirne la
proprietà.
In conclusione, per quanto riguarda i tempi, come ho già avuto modo di dire, a
proposito del primo stabile credo che, nei prossimi mesi, potremo comprendere se
questo progetto prenderà corpo, con tutte le garanzie tecniche del caso. Negli altri
casi, i tempi di utilizzo possono anche essere immediati, in quanto si tratta di un
semplice trasferimento di proprietà ai fini della valorizzazione nel Fondo
Immobiliare.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Innanzitutto, vorrei ringraziare il Sindaco per aver fatto finalmente chiarezza rispetto
ad un passaggio contenuto in una sua intervista, che risale a marzo di quest'anno. Le
faccio presente, per dovere di correttezza, che non sono abituato a prendere per oro
colato ciò che leggo sui giornali, però le sue dichiarazioni destarono la nostra
curiosità, poiché furono riportate in maniera sostanzialmente identica dalle cronache
di ben quattro quotidiani cittadini.
Francamente, mi aspettavo qualcosa di più rispetto ai piani di riutilizzo dei beni di
proprietà comunale occupati da autonomi, anarchici e quant'altro; mi pare di
comprendere che vi è la possibilità di utilizzarne uno per fornire assistenza
psicologica agli immigrati (personalmente, credo che rivendichino il bisogno di un
altro tipo di assistenza, ma questo è un altro discorso), ma immagino che entreremo
nel merito dei piani quando verranno illustrati nelle Commissioni competenti. Per il
resto, mi pare di capire che questo Fondo Immobiliare e la dismissione degli
immobili comunali rappresentino un po' la soluzione a tutti i problemi. Se c'è
bisogno di soldi, si vende qualche immobile; se è necessario liberarsi degli squatter,
si vende qualche immobile, e così via. Non posso che affermare che ci crederò
quando li vedrò realmente messi sul mercato e, soprattutto, sgomberati.
Per quanto riguarda le attese che avevamo rispetto alle sue dichiarazioni, devo
ammettere che la verità è molto più "terra terra"; mi aspettavo che l'utilizzo fosse
finalizzato ad un interesse pubblico, più che alla semplice dismissione, che, poi,
sappiamo non essere così automatica, visto che ci abbiamo provato in vari modi
(attraverso l'asta, il Fondo Immobiliare ed, ora, con la Società di Cartolarizzazione).
La situazione del mercato immobiliare è tale per cui non è così immediato il
passaggio tra la messa in vendita e la vendita effettiva.
Mi permetto di approfittare di questa occasione per offrire all'Amministrazione e alla
Giunta una sollecitazione rispetto all'immobile di Corso Regina Margherita,
Askatasuna, perché, effettivamente, mi pare di ricordare che quella Circoscrizione
abbia fatto richieste pressanti per giungere all'individuazione di un locale da adibire
a centro di incontro per gli anziani. Sappiamo bene qual è l'andamento dei flussi
demografici nel nostro territorio (oltre che in Italia), per cui è logico pensare che
quella parte di popolazione, più di altre, sia interessata a qualche intervento nei suoi
confronti. Spero che, attraverso la vendita e la dismissione di qualcuno di questi
immobili, si riesca quanto meno a recuperare le risorse necessarie per tenere un
bell'immobile, quale è quello di Corso Regina Margherita, e trasformarlo in maniera
tale che sia messo a disposizione dei cittadini.
Le segnalo inoltre, Sindaco, - ma anche questo credo sia un tema da approfondire
quando questi piani saranno realmente presentati al Consiglio Comunale e nelle
Commissioni - che mi pare di ricordare che vi fossero seri problemi di amianto nella
struttura di Via Ravello, il Gabrio. Ritengo che ogni progetto (che preveda la vendita,
o la riqualificazione, o qualunque altro provvedimento) debba passare attraverso una
bonifica abbastanza urgente degli immobili, per evitare di mettere a rischio la salute
degli occupanti abusivi e di chi, poi, li utilizzerà, una volta riportata alla normalità la
situazione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Viano.

VIANO Mario (Assessore)
In realtà, è stata condotta un'approfondita valutazione tecnica, la cui conclusione è
che, visto il costo di bonifica collegato al costo di consolidamento (non è un edificio
che dovesse durare nel tempo, nel senso che è relativamente fragile), sia più
opportuno rimuovere integralmente la struttura.
In questo senso, stante i progetti e le ipotesi di intervento concordati con
l'Amministrazione e la Circoscrizione, stiamo valutando la possibilità, nell'ambito
delle ordinarie concessioni ad associazioni di varia natura, di corrispondere anche
all'esigenza di offrire un nuovo spazio, naturalmente liberando totalmente e
demolendo integralmente quell'immobile. Questa è l'ipotesi… (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Stiamo valutando con loro l'ipotesi di ricollocazione.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Per quanto riguarda l'Asilo di Via
Alessandria, stiamo lavorando con questa Associazione e ci è parso che potesse
essere una soluzione interessante, perché risponde ad un'esigenza per cui, in genere,
questi circoli mostrano interesse e condivisione. È, quindi, in corso un'interlocuzione
informale per procedere ad una riqualificazione senza interventi traumatici, ma,
d'altra parte, perseguendo il risultato della riacquisizione della disponibilità
dell'immobile.
Questo lavoro, naturalmente, richiede un certo tempo, proprio per evitare che si
determinino situazioni di tensione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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