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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Settembre 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2009-01885
"QUANTO COSTANO E CHE FINE FARANNO I 711 DISSUASORI DI PIAZZA VITTORIO VENETO?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE LONERO IN DATA 6 APRILE 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901885/002, presentata in
data 6 aprile 2009, avente per oggetto:
"Quanto costano e che fine faranno i 711 dissuasori di Piazza Vittorio Veneto?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Rispondono gli Assessori Sestero e Curti.
La parola all'Assessore Sestero.

SESTERO Maria Grazia (Assessore)
Quando l'Amministrazione ha fatto la sistemazione dell'ultima area di Piazza
Vittorio Veneto ed il progetto del parcheggio aveva un piano di riqualificazione che
prevedeva l'installazione di dissuasori in pietra sferici e la Soprintendenza si è
espressa anche su questo dettaglio. Sono stati posati su alcune banchine della Piazza,
ma, col tempo, si sono verificati problemi legati alla debolezza dell'ancoraggio a
terra di questi elementi, che sono stati rimossi. Non si è proceduto all'installazione di
elementi di questo genere anche perché, nel frattempo, il Settore Arredo Urbano ha
cominciato a prevedere il Progetto Complessivo Integrato d'Ambito relativo agli
arredi fissi e mobili della Piazza. Si è preferito posizionare le cosiddette "piramidi"
in calcestruzzo, che sono dissuasori impiegati principalmente nei cantieri in attesa
delle soluzioni definitive.
La Città ha utilizzato dissuasori mobili già disponibili in magazzino e ne ha comprati
altri 300 a 120 Euro cadauno, per un totale di 36.000 Euro. Quando saranno rimossi
(fra non molto, ma lo dirà, poi, l'Assessore Curti) dalla Piazza, andranno in
magazzino e, dato che vengono utilizzati normalmente per soluzioni transitorie e
provvisorie o di cantiere, questo patrimonio resterà all'Amministrazione. Avremmo
dovuto comunque comprarne altri per le esigenze che si esprimono in vari luoghi
della città.
La sistemazione definitiva è quella che la Giunta ha approvato e di cui adesso parlerà
l'Assessore Curti.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Curti.

CURTI Ilda (Assessore)
Il Progetto Integrato d'Ambito a cui faceva riferimento l'Assessore Sestero è stato
deliberato dalla Giunta nell'autunno del 2008 ed ha l'obiettivo - credo di aver già
risposto a qualche interpellanza a questo proposito - di individuare soluzioni
coordinate e definitive relativamente a due temi, ossia all'organizzazione degli spazi
dei dehors e degli esercizi commerciali e la sistemazione degli elementi di arredo. Si
è, quindi, elaborato un sistema degli elementi dell'arredo urbano adeguati al nuovo
volto della Piazza dopo la realizzazione. Il progetto è stato visto ed approvato dalla
Soprintendenza ai Beni Archeologici.
In data 6 luglio è stata pubblicata la gara per l'acquisto di forniture sulla base del
capitolato previsto dal progetto elaborato dal Settore Arredo Urbano. La gara si
chiuderà agli inizi di ottobre, quindi, trattandosi non di opere pubbliche, ma di un
appalto per l'acquisto e posa in opera degli elementi di arredo, nel corso
dell'autunno/inizio inverno dovrebbero essere conclusi i lavori.
Per quanto riguarda la quantità degli arredi e dei dissuasori, abbiamo fatto una scelta;
in alcuni casi, degli elementi di arredo diventano anche dei dissuasori, costituiscono
elemento di dissuasione dal traffico e dall'utilizzo delle esedre pedonali, come, ad
esempio, portabici, fioriere e panche. I portabici sono 169, i dissuasori fissi 210, i
dissuasori a scomparsa 25 (perché in alcune parti delle esedre è indispensabile, nel
caso di allestimenti di concerti o di esigenze di pulizie, che sia possibile salire, con
alcuni mezzi autorizzati, sulle esedre), 76 dissuasori amovibili, 46 panchine e 156
fioriere.
Il posizionamento di tutti questi elementi è anche finalizzato a dissuadere la sosta e la
Città ha cercato di evitare il più possibile l'utilizzo del dissuasore vero e proprio,
preferendo inserire nell'ambiente della Piazza elementi di arredo.
La base d'asta della gara è di 460.000 Euro. Vedremo quale sarà il ribasso d'asta, ma
il capitolato è molto preciso sia sulla tipologia, sia sui materiali che devono essere
utilizzati.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Lonero.

LONERO Giuseppe
Il motivo dell'interpellanza deriva da due questioni. La prima è che vedere quei
dissuasori, quelle "piramidi" di cemento in una piazza aulica come Piazza Vittorio
Veneto - sulla quale, tra l'altro, non sono acconsentite feste di partito o
l'installazione di gazebo per la promozione politica, quindi, è trattata bene -, si
posizionano più di 700 elementi che sarebbero più adatti in caso di attacco militare
all'Italia, da disporre lungo il confine per evitare l'ingresso dei carri armati dei
nemici. Si sarebbe dovuto prevedere subito un arredo urbano di alta qualità, come,
probabilmente, avremo dopo l'aggiudicazione della gara.
A causa di questi dissuasori, per un certo numero di anni la Piazza è stata quasi un
pugno nell'occhio per tutti i fruitori, ha comportato una spesa per l'acquisto di questi
dissuasori provvisori (magari, se non avessimo dovuto metterli in Piazza Vittorio
Veneto, non si sarebbero spesi 36.000 Euro) e, adesso, comporterà lo
smantellamento, quindi, l'impiego di risorse umane comunali per rimuoverli, per
metterli a magazzino, eccetera.
La Città di Torino è stata impegnata sia sotto il profilo dell'impiego delle risorse
umane, sia delle risorse economiche in maniera notevole. Abbiamo dovuto aspettare
che la Soprintendenza ci tirasse le orecchie per rimuovere questi dissuasori. Il Settore
che si occupa dell'esecuzione dei lavori di sistemazione della Piazza e quello che si
interessa dell'arredo urbano non sono guardati in faccia, cioè la programmazione di
questa Amministrazione lascia molto a desiderare. Questa ne è un'ulteriore
conferma.
In ogni caso - ripeto -, la Città si è impegnata dal punto di vista delle risorse
economiche ed umane in maniera assolutamente inutile e, in più, abbiamo dato per
un certo numero di anni una cattiva immagine di una delle piazze più belle.
È evidente, quindi, che non posso dichiararmi soddisfatto delle risposte. Faccio solo
notare, magari - mi perdonerà il Presidente -, uscendo un po' fuori argomento, che
per una gara di "soli" - tra virgolette - 460.000 Euro i tempi di pubblicazione vanno
da luglio ad ottobre, invece, per l'affidamento di un appalto di bike sharing di oltre 2
milioni di Euro sono stati dati, recentemente, appena quindici giorni per presentare le
offerte.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Ringrazio il Consigliere Lonero perché, al di là - come diceva - di essere uscito dal
seminato (cosa che non condivido), ha rispettato i tempi, che quest'oggi sono molto
importanti.
L'interpellanza è discussa.
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