Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200904762/002, presentata in data 21 luglio 2009, avente per oggetto: "Situazione lavoratori ed RLS AMIAT" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) La mia risposta è articolata in quattro punti, alcuni molto tecnici, ma - credo - comprensibili, anche se si entra nel merito delle questioni poste. Per quanto concerne la mansione di addetto alla rilevazione sul territorio, va precisato che riguarda l'utilizzo di personale operaio con ridotta capacità lavorativa in mansioni che, compatibilmente con il loro stato di salute (in gergo si chiama "idoneità"), siano riconducibili all'attività di AMIAT, al core business di AMIAT. Tale attività, di carattere elementare, viene svolta mediante l'utilizzo del ciclomotore (in uso anche a tutti i netturbini) e consiste nella rilevazione della presenza di un contrassegno, applicato da ditte terze, a conferma dell'avvenuto intervento di pulizia di parchi cittadini e servizi igienici. La ditta terza esegue l'intervento di pulizia e appone il contrassegno: gli addetti AMIAT, con il ciclomotore, vanno a controllare la situazione. In merito al secondo punto, la dequalificazione del personale di quarto livello (autisti) nonché la soppressione dell'indennità AME, si puntualizza quanto segue: circa il primo aspetto, va detto che l'ampliamento programmato della raccolta differenziata con il sistema porta a porta determina il progressivo incremento del fabbisogno di autisti di terzo livello (i COU, cioè i conducenti operatori unici), e il contestuale decremento del fabbisogno dei conducenti di quarto livello (i CPM, i conducenti parco mezzi, e i CPMD, i conducenti parco mezzi diversificati), con conseguente necessità per AMIAT di un bilanciamento di risorse. La diversità sta nel fatto che un operaio svolge il lavoro stando al volante, nel camion, mentre l'altro, su un camion più piccolo, deve scendere ad agganciare i cassonetti. Il 2 aprile 2009 è stato siglato, con le Organizzazioni Sindacali, un accordo che prevede la possibilità dell'azienda di adibire gli autisti di quarto livello allo svolgimento delle attività riconducibili al terzo livello, fermo restando l'inquadramento professionale ed il livello retributivo in essere e comunque in conformità a quanto espresso e stabilito dal Contratto Nazionale di Lavoro. Nel suddetto accordo sono, inoltre, previste norme transitorie a garanzia dei lavoratori, mediante l'istituzione di un tavolo tecnico formato da azienda e Organizzazioni Sindacali firmatarie, con l'intento di monitorare l'andamento dei fabbisogni di personale autista, nonché di definire i criteri di riallocazione del personale conducente. Circa la presunta soppressione dell'indennità AME per l'addetto Metrocab, va ricordato che, a seguito dell'accordo di rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro del 30 giugno 2008, che ha espressamente regolamentato tale figura professionale, dal mese di luglio 2008 AMIAT comunicava alle Organizzazioni Sindacali la volontà di armonizzare la preesistente contrattualistica integrativa - fatta a livello di AMIAT - con quella nazionale, prevedendo il mantenimento, per il personale in forza, dell'indennità corrisposta, correlandola alla clausola introdotta dal Contratto Nazionale sulla presenza in servizio. Non riuscendo a trovare un'intesa sul punto, con lettera del 27 ottobre 2008 AMIAT si trovava costretta a disdire tale accordo, comunicando la propria disponibilità a riaprire immediatamente il negoziato sulla figura del conducente operatore unico di terzo livello dell'area conduzione (prima denominato AME, poi COU). A tutt'oggi, non si è ancora pervenuti ad alcun accordo e l'azienda continua a dare piena applicazione al vigente Contratto Nazionale, corrispondendo l'indennità da esso disposta, cioè legata alla presenza. Per quanto riguarda il terzo punto, relativo a quelli che, impropriamente, sono definiti "trasferimenti di personale", vale la pena precisare che non si tratta di trasferimenti, bensì di spostamenti da un contesto operativo ad un altro nell'ambito della stessa unità produttiva di lavoro distribuita sul territorio cittadino su 14 insediamenti operativi. Gli spostamenti di personale operaio avvengono sempre in conformità alle esigenze di servizio e, di regola, su richiesta del lavoratore o su iniziativa dell'azienda per esigenze di perequazione ovvero bilanciamento delle risorse nei vari insediamenti produttivi, come si fa in tutte le aziende dove ci sono più squadre di lavoro. Entrambi i casi sono regolamentati da un apposito accordo sindacale, sottoscritto il 9 giugno 2006, che, oltre a definire le regole da applicare in generale, stabilisce altresì le modalità di comunicazione degli spostamenti stessi sia agli interessati, sia alle Organizzazioni Sindacali. Si precisa che detto accordo non trova applicazione nei casi di spostamenti dovuti all'incompatibilità ambientale, casi in cui, per la loro peculiarità, l'azienda procede autonomamente. Gli spostamenti effettuati su iniziativa aziendale sono anche preventivamente verificati nell'ambito di specifiche Commissioni miste istituite a norma del suddetto accordo. Infine, si precisa che l'azienda fornisce puntualmente agli RLS tutta la documentazione relativa alla sicurezza del lavoro (che a loro compete per legge) e che, con gli stessi, l'azienda non solo si limita a mantenere con regolarità rapporti comunicativi istituzionali attraverso le riunioni periodiche, ma è sempre e comunque disponibile a confrontarsi su tutti gli argomenti specifici e di competenza delle RLS stesse. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele La questione AMIAT è una questione molto delicata, che personalmente ho preso a cuore. Sono contento della risposta dell'Assessore, che, come sempre, ha dato una risposta esauriente e molto tecnica, divulgando in questa Aula Consiliare i dati che le sono stati consegnati da AMIAT. Parto, però, da un presupposto di tipo diverso. Qualcosa mi fa pensare che si debba approfondire la questione, se due RLS di AMIAT, il 28 aprile 2009, inviano una lettera alla III e VI Commissione, al Presidente del Consiglio, all'Assessore all'Ambiente, ai Gruppi Consiliari del Comune di Torino, se di questo non si ha notizia in sede di Commissione, se il sottoscritto non vede alcuna Commissione calendarizzata per questi motivi (Commissione in cui poter approfondire quanto appena riferito dall'Assessore, con il contraddittorio delle parti, che è la cosa migliore che si può fare, all'interno di un Comune come quello di Torino) e se, invece, bisogna aspettare la presentazione della mia interpellanza il 20 luglio per avere risposte. Perché dico che occorre approfondire ciò che riferito in quest'Aula, Assessore? Credo che i termini tecnici della lettera datata 28 aprile 2009 (di cui le chiedo copia, Assessore, perché sarà oggetto di approfondimento da parte mia e da parte di chi ha presentato la denuncia) siano sicuramente esatti: le due RLS che l'hanno scritta, l'hanno firmata, ma la lettera è corredata da oltre 200 firme di dipendenti AMIAT, 200 persone che hanno dato a due RLS la delega affinché questa lettera arrivasse in Consiglio Comunale per poter essere approfondita. Non possiamo, però, chiudere la questione qui in Consiglio, perché, se è tutto chiaro, così come dice l'Assessore - e come penso che sia -, ritengo che sia doveroso e d'obbligo, Presidente Castronovo, approfondire l'interpellanza nella Commissione competente (la III o la VI), convocando i due RLS e gli amministratori dell'AMIAT, affinché, nel contraddittorio delle parti, si capisca perché gli RLS sostengono esserci una mancata comunicazione agli RLS da parte di AMIAT della situazione collettiva sanitaria dei collaboratori all'interno dell'azienda, della coordinazione delle mansioni svolta da personale inidoneo, eccetera. Io devo credere ad una lettera scritta da due RLS: devo crederci fino a prova contraria, così come devo credere alla lettera di risposta di AMIAT, firmata e sottoscritta. Siccome, però, non esistono due verità, ma ne esiste una sola, e siccome o qualcuno ha male interpretato, o qualcuno sta dicendo cose non consone, senza approfondire l'interpellanza in questa sede, perché ci sono le Commissioni preposte e dichiarando la mia insoddisfazione nei confronti non della risposta del Vicesindaco Dealessandri (di ciò che fa, son sempre soddisfatto), ma nei confronti della risposta data da AMIAT, credo che occorra rimandare la discussione in Commissione, affinché l'interpellanza sia ridiscussa con gli RLS competenti e l'AMIAT stessa e in modo tale da sentire, de visu, le argomentazioni di AMIAT, degli RLS e le mie, alla luce degli approfondimenti che farò, dopo aver ricevuto copia della lettera dal Vicesindaco. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Vicesindaco, per una breve replica. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Non ho nessun problema a fornire la risposta. Come dicevo, ho seguito alcuni passaggi, ma non, ovviamente, i livelli di relazione. Da parte mia, non c'è alcun problema a parlarne in Commissione; credo che, in quella sede, la questione vada discussa con il Presidente e i membri stessi della Commissione, trattandosi di una richiesta proveniente da due RLS, così come avviene normalmente (anche se, poi, a volte, la regola viene rivista, soprattutto nei luoghi in cui non c'è una rappresentanza sindacale). Voglio, però, ricordare al Consigliere Petrarulo che non si tratta di una mia decisione: è il modello della Commissione Consiliare (quindi, dello stesso Consiglio stesso) che, per non aprire una fase interminabile di repliche e controrepliche, prende in considerazione le richieste soltanto quando sono avanzate dall'insieme delle Organizzazioni Sindacali. Detto ciò, da parte mia, ovviamente, non c'è alcun problema a riparlarne in Commissione. Consegno al Consigliere Petrarulo la risposta scritta. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Con l'accordo della Giunta, l'argomento sarà iscritto in una prossima riunione della III Commissione per gli ulteriori approfondimenti del caso e per l'eventuale audizione degli RLS che hanno sollevato il problema. L'interpellanza è discussa. |