Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903828/02, presentata in data 16 giugno 2009, avente per oggetto: "Asta pubblica per l'alienazione di una scala a chiocciola" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Consigliere Carossa, le leggo la nota sintetica preparatami dagli Uffici, perché, così come lei evidenzia nella sua interpellanza, si tratta di una questione datata. "Dagli accertamenti svolti non risulta essere stata effettuata l'alienazione di cui viene chiesta notizia, infatti agli atti custoditi presso il Servizio Centrale Contratti Appalti ed Economato non risulta essere mai pervenuta una richiesta di alienazione della scala a chiocciola, né risulta che la medesima sia stata custodita presso il magazzino di Strada Basse di Stura 33. Per completezza di indagini, si sono cercate notizie anche presso il Settore Tecnico competente. Le informazioni raccolte sono verbali, e quindi non documentabili dal Settore Economale e si riportano a mero titolo conoscitivo. Il manufatto in oggetto non più utilizzabile in quanto non a norma e danneggiato nello smontaggio risulta essere stato custodito presso i locali uso magazzino attigui all'immobile di Via Garibaldi 19, di proprietà della Città. L'immobile di Via Garibaldi a oggi non risulta essere più di proprietà della Città, in quanto oggetto di alienazione immobiliare nel settembre del 2003. L'alienazione non sarebbe stata preceduta dal completo sgombero dei locali". Aggiungo alla nota, proprio perché c'è l'interpellanza, e quindi ci ha dato modo di portare alla luce una questione che altrimenti non conoscevo, che verificheremo, attraverso gli attuali proprietari dell'immobile, se sia possibile controllare lo stato dei luoghi e accertare se all'interno di questi magazzini ci sia ancora la scala a chiocciola in questione. Ad oggi, però, la situazione è questa. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Mi conceda alcuni minuti, Presidente, perché su questa vicenda, che potrebbe sembrare una cosa banale, cercherò di andare a fondo. Tutto nasce effettivamente da una lettera dell'allora Consigliere Comunale della Lega Nord, Pietro Molino, all'Assessore alla Gestione Azienda Comune, Professor Giorgio Donna. Questa scala a chiocciola in ghisa, alta 3 metri, con un diametro di 1,60 (quindi non proprio un manufatto così piccolo), collegava il piano terreno con il piano dei Vigili Urbani e non essendo, effettivamente, più a norma, come ha detto giustamente lei, era stata smontata. Alla lettera del 15 aprile 1996 del Consigliere Comunale, nel maggio 1996 vi era una lettera tra il dirigente del Settore Tecnico I Lavori Pubblici e il responsabile del Servizio Magazzini che diceva: "Avendo riscontrato che il manufatto è già stato rimosso, al fine di poter realizzare l'intento si chiede il trasporto della scala nel magazzino sito in Strada Basse di Stura 33". Questo lo chiedeva un dirigente all'altro dirigente. Dopodiché con data 4 novembre 1996, il Dottor Riccardo Passoni, Conservatore Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, mandava una lettera al Consigliere Molino, nella quale diceva che aveva incaricato l'Architetto Mastrippolito del I Lavori Pubblici per prendere informazioni sulla scala, "oggetto della sua attenzione, essa è alta 300 centimetri, avendo diametro di 160 centimetri, con decorazione generica a stampo vegetale, in parte lesionata... - eccetera -. La scelta di essere alienata - non aveva nulla in contrario verso questa scelta -, però, non potrà essere effettuata se non dopo che le Sopraintendenze ai Beni Artistici e Storici e ai Beni Ambientali e Architettonici avranno espresso un loro parere liberatorio". Questo è solamente per evidenziare il fatto che non stiamo parlando proprio di un manufatto da nulla, non certo di valore inestimabile, ma discretamente importante. Dopodiché c'era ancora una lettera dell'allora Capogruppo Pietro Molino al Settore Tecnico I Fabbricati Municipali, il quale diceva: "Va benissimo. Comunicateci quando ci sarà questa asta" ed eravamo già nel 1997. Da allora, più nulla. Le chiedo di essere messo naturalmente al corrente nel più breve tempo possibile di come sono andate avanti le ricerche, anche perché (e lo dico a verbale), essendo un bene pubblico, della Città di Torino, vorrò andare a fondo di questa vicenda e, se non avrò riscontro, sarò obbligato naturalmente ad adire a tutte le vie che da cittadino e da Consigliere Comunale mi si apriranno. Voglio evitare di far denunce o quant'altro. Capisco anche, Assessore, che lei non può essere al corrente di queste cose, però gli Uffici devono poter avere una scaletta di quanto avvenuto, altrimenti verrebbe da pensare (e lo dico apposta a verbale) che questa scala a chiocciola che, ripeto, non aveva un valore inestimabile, ma sicuramente aveva un suo valore, sia finita in casa di qualcuno, in qualche villa e questo non andrebbe sicuramente bene. Presidente, chiedo a lei cosa devo fare, nel senso che mi fido dell'Assessore Mangone. Vorrei capire, però, le modalità e le tempistiche di questi controlli e di queste ricerche. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola all'Assessore Mangone, per una breve replica. MANGONE Domenico (Assessore) Sicuramente l'argomento, anche in virtù di quanto il Consigliere ha appena riferito all'Aula, è importante. Ringrazio il Consigliere per la disponibilità, passerò agli Uffici tutta la documentazione a sue mani e darò loro indicazioni precise per verificare gli indizi in nostro possesso e per capire meglio dove sia finita la scala a chiocciola. Dopodiché, è evidente che il Consigliere ha tutta la facoltà di adire alle Autorità Giudiziarie competenti, perché è chiaro che si tratta di un bene pubblico, e quindi non c'è alcun problema. Facciamo tutte le verifiche e poi le darò un resoconto successivamente per iscritto. Lei poi assumerà le decisioni che ritiene. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario A questo punto, chiederei a lei, Assessore, se mi dà una risposta scritta negativa o positiva entro la fine di settembre, dopo di ciò, se c'è una risposta scritta affermativa, mi piacerebbe togliermi lo sfizio di vedere questa benedetta scala a chiocciola proprio personalmente. Andremo assieme magari a vederla. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa per l'Aula. C'è l'impegno dell'Assessore Mangone ad inviare al Consigliere Carossa documentazione scritta relativa agli approfondimenti successivi al dibattito odierno. Evidentemente, se il Consigliere Carossa non sarà soddisfatto della risposta scritta che gli perverrà, si muoverà di conseguenza. |