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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Luglio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2009-03828
"ASTA PUBBLICA PER L'ALIENAZIONE DI UNA SCALA A CHIOCCIOLA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CAROSSA E ANGELERI IN DATA 16 GIUGNO 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903828/02, presentata in
data 16 giugno 2009, avente per oggetto:
"Asta pubblica per l'alienazione di una scala a chiocciola"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Consigliere Carossa, le leggo la nota sintetica preparatami dagli Uffici, perché, così
come lei evidenzia nella sua interpellanza, si tratta di una questione datata.
"Dagli accertamenti svolti non risulta essere stata effettuata l'alienazione di cui viene
chiesta notizia, infatti agli atti custoditi presso il Servizio Centrale Contratti Appalti
ed Economato non risulta essere mai pervenuta una richiesta di alienazione della
scala a chiocciola, né risulta che la medesima sia stata custodita presso il magazzino
di Strada Basse di Stura 33.
Per completezza di indagini, si sono cercate notizie anche presso il Settore Tecnico
competente. Le informazioni raccolte sono verbali, e quindi non documentabili dal
Settore Economale e si riportano a mero titolo conoscitivo.
Il manufatto in oggetto non più utilizzabile in quanto non a norma e danneggiato
nello smontaggio risulta essere stato custodito presso i locali uso magazzino attigui
all'immobile di Via Garibaldi 19, di proprietà della Città. L'immobile di Via
Garibaldi a oggi non risulta essere più di proprietà della Città, in quanto oggetto di
alienazione immobiliare nel settembre del 2003. L'alienazione non sarebbe stata
preceduta dal completo sgombero dei locali".
Aggiungo alla nota, proprio perché c'è l'interpellanza, e quindi ci ha dato modo di
portare alla luce una questione che altrimenti non conoscevo, che verificheremo,
attraverso gli attuali proprietari dell'immobile, se sia possibile controllare lo stato dei
luoghi e accertare se all'interno di questi magazzini ci sia ancora la scala a chiocciola
in questione. Ad oggi, però, la situazione è questa.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Mi conceda alcuni minuti, Presidente, perché su questa vicenda, che potrebbe
sembrare una cosa banale, cercherò di andare a fondo.
Tutto nasce effettivamente da una lettera dell'allora Consigliere Comunale della
Lega Nord, Pietro Molino, all'Assessore alla Gestione Azienda Comune, Professor
Giorgio Donna.
Questa scala a chiocciola in ghisa, alta 3 metri, con un diametro di 1,60 (quindi non
proprio un manufatto così piccolo), collegava il piano terreno con il piano dei Vigili
Urbani e non essendo, effettivamente, più a norma, come ha detto giustamente lei,
era stata smontata. Alla lettera del 15 aprile 1996 del Consigliere Comunale, nel
maggio 1996 vi era una lettera tra il dirigente del Settore Tecnico I Lavori Pubblici
e il responsabile del Servizio Magazzini che diceva: "Avendo riscontrato che il
manufatto è già stato rimosso, al fine di poter realizzare l'intento si chiede il
trasporto della scala nel magazzino sito in Strada Basse di Stura 33". Questo lo
chiedeva un dirigente all'altro dirigente.
Dopodiché con data 4 novembre 1996, il Dottor Riccardo Passoni, Conservatore
Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, mandava una lettera al
Consigliere Molino, nella quale diceva che aveva incaricato l'Architetto
Mastrippolito del I Lavori Pubblici per prendere informazioni sulla scala, "oggetto
della sua attenzione, essa è alta 300 centimetri, avendo diametro di 160 centimetri,
con decorazione generica a stampo vegetale, in parte lesionata... - eccetera -. La
scelta di essere alienata - non aveva nulla in contrario verso questa scelta -, però, non
potrà essere effettuata se non dopo che le Sopraintendenze ai Beni Artistici e Storici
e ai Beni Ambientali e Architettonici avranno espresso un loro parere liberatorio".
Questo è solamente per evidenziare il fatto che non stiamo parlando proprio di un
manufatto da nulla, non certo di valore inestimabile, ma discretamente importante.
Dopodiché c'era ancora una lettera dell'allora Capogruppo Pietro Molino al Settore
Tecnico I Fabbricati Municipali, il quale diceva: "Va benissimo. Comunicateci
quando ci sarà questa asta" ed eravamo già nel 1997. Da allora, più nulla.
Le chiedo di essere messo naturalmente al corrente nel più breve tempo possibile di
come sono andate avanti le ricerche, anche perché (e lo dico a verbale), essendo un
bene pubblico, della Città di Torino, vorrò andare a fondo di questa vicenda e, se non
avrò riscontro, sarò obbligato naturalmente ad adire a tutte le vie che da cittadino e
da Consigliere Comunale mi si apriranno.
Voglio evitare di far denunce o quant'altro. Capisco anche, Assessore, che lei non
può essere al corrente di queste cose, però gli Uffici devono poter avere una scaletta
di quanto avvenuto, altrimenti verrebbe da pensare (e lo dico apposta a verbale) che
questa scala a chiocciola che, ripeto, non aveva un valore inestimabile, ma
sicuramente aveva un suo valore, sia finita in casa di qualcuno, in qualche villa e
questo non andrebbe sicuramente bene.
Presidente, chiedo a lei cosa devo fare, nel senso che mi fido dell'Assessore
Mangone. Vorrei capire, però, le modalità e le tempistiche di questi controlli e di
queste ricerche.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Mangone, per una breve replica.

MANGONE Domenico (Assessore)
Sicuramente l'argomento, anche in virtù di quanto il Consigliere ha appena riferito
all'Aula, è importante.
Ringrazio il Consigliere per la disponibilità, passerò agli Uffici tutta la
documentazione a sue mani e darò loro indicazioni precise per verificare gli indizi in
nostro possesso e per capire meglio dove sia finita la scala a chiocciola. Dopodiché, è
evidente che il Consigliere ha tutta la facoltà di adire alle Autorità Giudiziarie
competenti, perché è chiaro che si tratta di un bene pubblico, e quindi non c'è alcun
problema. Facciamo tutte le verifiche e poi le darò un resoconto successivamente per
iscritto. Lei poi assumerà le decisioni che ritiene.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
A questo punto, chiederei a lei, Assessore, se mi dà una risposta scritta negativa o
positiva entro la fine di settembre, dopo di ciò, se c'è una risposta scritta affermativa,
mi piacerebbe togliermi lo sfizio di vedere questa benedetta scala a chiocciola
proprio personalmente. Andremo assieme magari a vederla.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa per l'Aula.
C'è l'impegno dell'Assessore Mangone ad inviare al Consigliere Carossa
documentazione scritta relativa agli approfondimenti successivi al dibattito odierno.
Evidentemente, se il Consigliere Carossa non sarà soddisfatto della risposta scritta
che gli perverrà, si muoverà di conseguenza.
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