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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Luglio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2009-04748
"CHE FINE FARA' IL CAMPO CITTA' DI TORINO DELLA FRAZIONE SAN GIACOMO DE L'AQUILA?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI RAVELLO E GHIGLIA IN DATA 20 LUGLIO 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200904748/02, presentata in
data 20 luglio 2009, avente per oggetto:
"Che fine farà il campo Città di Torino della frazione San Giacomo de L'Aquila?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Il campo Città di Torino della frazione San Giacomo è stato allestito dalla Città per
impegni assunti con la Regione: avrebbe dovuto terminare nella prima settimana di
giugno, ma una serie di valutazioni hanno fatto slittare il termine prima a fine di
giugno, poi a luglio. Dopo tale periodo, la cessazione delle attività era determinata
dall'indisponibilità di volontari. Tuttavia, qualche tempo fa, alcuni volontari si sono
dichiarati disponibili, in particolar modo quelli dell'Associazione Cuochi, per il mese
di agosto. Il campo, quindi, rimarrà lì dov'è anche per il mese di agosto.
Il Dipartimento della Protezione Civile, tramite la Regione Piemonte, ha determinato
la data di cessione delle attività nei campi periferici a partire dai primi giorni del
mese di settembre. Dopo tale data, l'attività di soccorso proseguirà solamente in
alcuni campi della città de L'Aquila e, quindi, presumibilmente, a fine agosto/inizio
settembre il nostro campo tornerà nelle nostre strutture.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Potrei dirle, Assessore Mangone, che la prima cosa che farò, uscendo da questa Aula,
sarà recarmi nel mio ufficio, aprire il file in cui è salvato questo documento,
cambiarne la data e ripresentarglielo ai primi di settembre, perché la sostanza non
cambia: lei, infatti, non ha risposto a quello che ritenevo il punto cruciale di questo
dibattito, cioè quali garanzie abbia avuto la Protezione Civile della Città di Torino
(quindi, la Città di Torino) rispetto ai servizi di assistenza che dovranno essere
prestati alla popolazione abruzzese colpita dal terremoto, una volta smantellato il
campo Città di Torino.
La Protezione Civile della Città di Torino, quando si è trovata a dover far fronte alla
carenza di volontari, si è prima di tutto chiesta che cosa ne sarebbe stato delle
persone che aveva assistito fino a quel momento e che avrebbe assistito fino al 31
luglio, dopo avere smantellato il campo? Ha sottoposto questo problema
all'Amministrazione Comunale, segnalando la necessità di sensibilizzare la
popolazione affinché potesse inviare qualche altro volontario che andasse, magari, a
fare anche un turn over (capisco che quello del volontario sia un lavoro impegnativo,
molto più impegnativo di tanti altri mestieri)? Esiste un rapporto, un contatto,
un'informazione costante, chiara e diretta tra la Protezione Civile distaccata in
Abruzzo e la Città di Torino a cui fa capo? La Città di Torino è a conoscenza dei
problemi di gestione dei campi allestiti dalla sua Protezione Civile in Abruzzo in
sostegno delle popolazioni - ahimè, povere loro - colpite dal terremoto?
A me interessa capire, anche spostando la domanda alla fine di agosto - primi di
settembre, che cosa ne sarà dei cittadini abruzzesi (che, fino a quel momento, erano
stati assistiti dalla cucina della Protezione Civile di Torino), quando la Città di
Torino smantellerà il campo, successivamente anche a questa nuova proroga. Coloro
che ne hanno la competenza (Regione Abruzzo, Provincia de L'Aquila, Governo e
tutte le altre Istituzioni coinvolte nella gestione di questa emergenza) si sono
preoccupati, hanno dato ai cittadini rassicurazioni circa il loro destino, oppure queste
persone si sentiranno in balia degli eventi?
Ho citato nell'interpellanza che duecento persone hanno sottoscritto una petizione (di
cui ho preso visione) e l'hanno presentata al Sindaco di Torino. Sono duecento
cittadini di San Giacomo de L'Aquila (non di Torino), che, nella prima parte,
ringraziano la Città di Torino per l'assistenza fornita fino a quel momento, nella
seconda esprimono le loro preoccupazioni circa il futuro.
Vorrei capire qualcosa di più rispetto agli aspetti citati finora: vorrei sapere che cosa
fate voi, prima di abbandonare il territorio, per dimostrarci che non abbandonerete la
gente colpita da una tragedia simile.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Mangone, per una breve replica.

MANGONE Domenico (Assessore)
La petizione sottoscritta da 200 persone, cui fa riferimento il Consigliere Ravello, si
riferisce alla chiusura del campo del 31 luglio, ad un problema già superato, che si
era posto - come dicevo prima - per mancanza di volontari: quel campo vede la
presenza di qualche dipendente della Città, ma, di fatto, è gestito da volontari.
Superato il problema dei volontari, abbiamo proseguito sino a tutto agosto.
Dopodiché, leggo al Consigliere quanto comunicatomi dai miei Uffici: "Il
Dipartimento della Protezione Civile per il tramite della Regione Piemonte ha
determinato la data di cessazione delle attività nei campi periferici a partire dai primi
giorni del mese di settembre". Non le nascondo di non aver fatto, personalmente, la
verifica di che cosa possa accadere alle persone che, in qualche modo, abbiamo
assistito sino ad oggi; non l'ho fatta, anche perché ritengo che ci siano altri organi
deputati a fare quel lavoro. Se il Dipartimento della Protezione Civile, per il tramite
della Regione, ci dice che a fine agosto/inizio settembre i campi periferici possono
essere smontati, mi auguro e credo (ma, adesso che il Consigliere mi ha dato il "la",
verificherò) che altri, a partire dal livello nazionale, dal Governo, abbiano verificato
che quel campo non serve più. Altrimenti immagino che, attraverso la Regione
Piemonte, avrebbero chiesto di mantenerlo.
Il buonsenso, quindi, mi porta a dire che altri hanno già fatto queste verifiche, per cui
noi ci possiamo ritenere liberi, a fine agosto/inizio settembre, di smontare il campo.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.
Se c'è stata una deroga per la Giunta, ci deve essere anche per il Consiglio, è
evidente.

RAVELLO Roberto Sergio
Intervengo per ringraziare l'Assessore; in realtà, soltanto una parte del suo intervento
mi ha dato soddisfazione, quella in cui sostiene che farà una verifica. Di questo la
ringrazio, perché era quello che volevo. Visto che, purtroppo, molto spesso il
buonsenso è il bene più prezioso in questo mondo, visto che le Istituzioni talvolta, in
maniera trasversale, sembrano distratte da altro (per esempio, ricordo la Presidente
della Provincia de L'Aquila, che sembrava più impegnata a farsi fotografare a
braccetto di George Clooney piuttosto che a pensare ad altre cose probabilmente più
urgenti), visto che, purtroppo, di buonsenso c'è sempre un gran bisogno perché,
come si sa, la mamma degli stupidi e degli incoscienti è sempre incinta, io - ripeto -
le sarei davvero molto grato se, quanto meno, potesse dare un po' di tranquillità e di
sicurezza al sottoscritto e, ovviamente, trasmetterla a chi è stato toccato in primo
luogo dalla vicenda.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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