Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903955/02, presentata in data 19 giugno 2009, avente per oggetto: "I Santenesi esclusi dal Parco Cavour" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco, anche per la parte di competenza dell'Assessore Alfieri. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Rispondo per la parte di competenza dell'Assessore Alfieri e chiedo scusa per il linguaggio che userò, perché penso che la mia terminologia non sia adeguata all'argomento. Ovviamente, il Settore competente mi ha aiutato e spero di riuscire a fornire la risposta non solo all'interpellanza, ma anche al Sindaco e ai santenesi riuniti davanti a Palazzo Civico. Nel 2004, dopo una lunga e faticosa trattativa - ho usato il termine "lunga" perché è cominciata nel corso della prima consiliatura del Sindaco Nicotra e si è conclusa nella seconda consiliatura -, con il pieno accordo della città di Santena, sono state riviste le convenzioni che regolavano la gestione del complesso cavouriano di Santena, divenuto proprietà della Città di Torino per legato del marchese Giovanni Visconti Venosta. Per quanto riguarda il parco - su cui si concentrano particolarmente i quesiti posti nell'interpellanza -, in precedenza era gestito a metà dal Comune di Santena e dal Comune di Torino, ma questa situazione, che doveva essere provvisoria, con il tempo, è stata ritenuta inaccettabile da entrambe le parti. Per questo motivo, si stabilì di ricomporre la gestione del parco storico affidando al Comune di Santena i vasti terreni esterni, con l'obiettivo di destinarli ad area verde, compreso il recupero - non effettuato - della cascina presente all'interno dell'area (che avrebbe dovuto divenire sede del Consiglio Comunale) e della biblioteca archivio; invece, il parco storico e l'edificio sono stati destinati alla Fondazione e, di conseguenza, alla Città di Torino, in quanto proprietaria. Gli oneri a carico della Fondazione sono stabiliti nel dettaglio dalla convenzione - che eviterei di leggere, ma, eventualmente, posso fornirne una copia agli interpellanti - e la supervisione della gestione del parco è stata affidata al Settore Cultura della Città di Torino, che, però, ha suddiviso l'insieme degli oneri e delle attenzioni con gli altri Settori competenti (il Settore Verde ed il Settore Servizi Tecnici). Per rispondere nel merito, ovviamente sono stati coinvolti sia la Fondazione, che il Settore ed è emerso un quadro che, da un lato, smentisce in modo assoluto la censurabilità della Città, che ha eseguito i controlli previsti dalla convenzione (c'è anche una diffida verso il procedente). Va riconosciuta, però - perché, altrimenti, rischiamo di mancare di attenzione -, a parziale scusante della Fondazione, la mancanza dei mezzi necessari per realizzare tutte le condizioni per la messa in sicurezza del parco (condizione assolutamente necessaria per l'apertura al pubblico). Ricordo che, negli anni Novanta, si è verificato un tragico incidente che, a causa della caduta del ramo di un albero all'interno del parco, ha provocato la morte di una donna e del suo bambino e che, all'epoca, ci ammonì - così come ci deve ammonire adesso - a considerare prioritaria la sicurezza del pubblico. D'altra parte, non si può nascondere che, non solo per motivi economici, la gestione del complesso cavouriano da parte della Fondazione ha lasciato a desiderare e per questo la Città, da alcuni anni, si è attivata per modificare lo Statuto della Fondazione e consentire l'ingresso come socio della Regione Piemonte, che aveva dichiarato la sua disponibilità, del Comune di Santena e di altri soggetti in grado di far fronte ad un costo complessivo di gestione che si aggira attorno ai 500.000 Euro annui (che, ovviamente, la Città di Torino non è in grado di sostenere, come tutti noi sappiamo). I problemi nel corso di questo processo non sono mancati, nel senso che si sono svolti alcuni incontri, dai quali sono emerse diverse difficoltà e resistenze da parte degli uni e degli altri. Dal 10 luglio scorso - l'interpellanza non poteva arrivare in un momento più giusto -, la Fondazione ha un nuovo presidente (dopo ventisei anni di presidenza dell'architetto Ippolito Calvi), il dottor Mario Garavelli, ex presidente del Tribunale di Torino, che sta affrontando non soltanto la questione del parco, ma dell'intera gestione della Fondazione e dell'approvazione da parte della Prefettura del nuovo Statuto, condizione per poter attuare tutti gli interventi che stanno a cuore ai santenesi, ai torinesi, ai piemontesi e agli italiani, anche in vista del Centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia. Come ben sappiamo, questo intervento rientrava nell'elenco delle questioni da affrontare e che avrebbero dovuto essere finanziate per il Centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, ma la riduzione dei fondi, decisa in questi mesi, ha escluso dal finanziamento il castello di Santena. Questo non significa che non ce ne occuperemo, ma l'approvazione del nuovo Statuto, l'ingresso come soci della Regione e del Comune di Santena, l'elezione del nuovo presidente e la decisione di un possibile percorso (rispetto a quello degli anni passati, che ha creato oggettive difficoltà nel rapporto con il Comune e con i santenesi), dovrebbero far superare i problemi presenti. Riuscire a riprendere il cammino degli stanziamenti ed ottenere anche un finanziamento nazionale (perché ci sono le motivazioni, vista la storia che rappresentano il parco e l'edificio per questo Paese), ci aiuterebbe ad intervenire prima e meglio dove se ne riscontra la necessità. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Ringrazio il Vicesindaco, innanzitutto per la cortesia che ha dimostrato nel rispondere a questa interpellanza, non tanto nei confronti del sottoscritto, ma dei cittadini di Santena. Questa è un'interpellanza assolutamente scevra di politica o altro e sono soddisfatto della sua risposta. Come Lega Nord cercheremo - vorrei sottolineare questo termine - di fare in modo che arrivi qualche fondo, pur comprendendo tutte le difficoltà da parte dello Stato. Mi dispiacerebbe - e lo dico anche come Vicepresidente della Commissione Italia 150 - che, nel 2011, quando ci saranno tutti i festeggiamenti, ci si dimenticasse totalmente della dimora di Cavour e di questo parco. Auspico e sono convinto che riusciremo a fare qualcosa tutti insieme e, visto che ci conosce, lei sa che seguiremo questa vicenda, sia a livello governativo, che a livello locale. Non ritengo che la cifra di 500.000 Euro sia inarrivabile; chiaramente, in questi momenti, rappresenta una somma notevole per qualsiasi Comune, anche per un'Amministrazione importante come quella di Torino. Però, ritengo che, collaborando, si possa arrivare ad ottenere questa cifra, soprattutto alla luce del fatto che questo parco - a prescindere dalla storia che rappresenta e che in questo sito è presente la tomba di Cavour - si trova al centro di Santena. Quindi, come riportato nell'interpellanza, è quasi come se si decidesse di chiudere e non rendere più accessibile ai torinesi il parco del Valentino. Vista la questione in quest'ottica, sono convinto che tutti quanti cercheremo di ovviare a questo grave inconveniente. Vorrei consegnarle, Vicesindaco, le firme che hanno raccolto alcuni cittadini santenesi, proprio per testimoniare quanto ci tengono. Se possibile, le chiederei la cortesia di incontrare il Sindaco di Santena, che è in Piazza Palazzo di Città con alcuni cittadini santenesi. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Nessun problema. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Volevo solo aggiungere che, da parte del Comune di Santena, c'è stato un impegno non indifferente, in termini economici, per quanto riguarda i terreni di cui parlava prima il Vicesindaco. Il Comune di Santena ha speso 500 milioni di Lire (250.000 Euro) e comprendo che, per la gestione del parco, 500.000 Euro siano tanti per il Comune di Torino, ma bisogna tenere conto dello sforzo fatto dal Comune di Santena. Vorrei che il Vicesindaco prendesse atto di questo sforzo enorme per un Comune che è molto più piccolo di quello di Torino, per cui (non solo per la storia di cui parlava il Consigliere Carossa, ma, soprattutto, per la cittadinanza) sarebbe importante fare quel passo in avanti, che ci auguriamo possa avvenire con il presidente Garavelli. Sarebbe importante se, a settembre, ci fosse un aggiornamento in Commissione, perché rappresenterebbe il modo giusto per affrontare seriamente la questione, seguendola passo passo e verificando gli impegni della Pubblica Amministrazione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per una breve replica, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Credo che sia utile un aggiornamento in Commissione, anche per rivedere le cifre. Forse mi sbaglio, ma a me risulta che la Città di Torino abbia messo a disposizione un milione e mezzo di Euro per gli investimenti, ma non so se questo stanziamento sia stato speso interamente o meno. Suggerirei anche di convocare il nuovo presidente (visto che è in carica dal 10 luglio, facendo l'approfondimento in Commissione a metà settembre, avrà modo di prendere in mano la situazione), che dovrebbe, comunque, avviare un nuovo percorso nella gestione del parco e dell'edificio. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Comunico al Consiglio che verrà effettuato un approfondimento di questa interpellanza in V Commissione, per verificare l'andamento della situazione. L'interpellanza è discussa. |